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TWF - Tex Willer Forum

[651/653] Luna Insanguinata


ymalpas
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I sondaggi della storia  

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Condivido tutto cio' che di positivo e' stato scritto su questa storia. Non mi stupisco piu' di niente. Con Boselli siamo in una botte di ferro ☺. Non capisco pero' come sia riuscito a fare Alaska!. Voto 8,5 alla storia.

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Storia molto buona, ben giostrata e con passaggi di grande fascino.

Non un capolavoro perché verso la fine un po' si incarta e perde quel minimo di mordente che l'avrebbe resa memorabile.

Infatti il finale pur efficace mi è sembrato a conti fatti un po' troppo a tarallucci e vino, normalizzando eccessivamente le dinamiche tra i personaggi e ridimensionando di conseguenza le sofferenze, le ossessioni e i dubbi e cos' ben descritti da Boselli sino ad allora nel corso della narrazione.

Insomma sarà che a me piace il Borden che rompe gli schemi sollevando gli strali dei tradizionalisti ma la conclusione in questo caso mi è sembrata un po' troppo leggera e tradizionalista.

Un'altra piccola critica e una notazione a margine:

- Ancora una volta Boselli eccede un po' troppo nelle lodi che i coprotagonisti rivolgono al nostro ranger, il più delle volte secondo me basterebbe il comportamento di Tex senza bisogno di sottolineature pleonastiche che un po' inceppano la narrazione.

- Non vi sembra che il Tex di Boselli sia più "bianco" di quello del suo creatore?

Io ultimamente ho notato diverse sue storie che vanno in questo senso, dove, nonostante figure anche azzeccatissime come Silent Foot e lo stesso Charvez , gli indiani sono spesso relegati a comparse un po' folkloristiche o al tradizionale ruolo di cattivi mentre lo sguardo di Tex si identifica sempre più spesso con quello dei pionieri, degli allevatori e della società bianca in generale.

Anche in questa storia il fatto che viva con i Navajos e abbia un figlio mezzosangue non viene sottolineato da nessuno dei suoi compagni, non genera nessun sospetto e nessuna suggestione aggiuntiva alla storia e del resto lo stesso Tex nel corso della caccia si dimentica completamente la sua parte indiana e si comporta e pensa in tutto e per tutto come un bianco.

Mi sembra insomma si sia perso un po' quel misto di orgoglio/rimpianto derivato dall' essere un outsider al di fuori della società bianca dominante, quel suo stare dalla parte sbagliata della Storia che GL sapeva trasmettere così magistralmente con poche pennellate.

E' probabilmente anche una tendenza un po' generale che dopo la stagione filoindiana degli anni 70 nel cinema e nella letteratura western ha rimarginalizzato ancora una volta la figura dei nativi americani ma a conti fatti quello recente mi sembra un Tex più inserito, istituzionalizzato e decisamente più a suo agio con i bianchi che con gli indiani.

Voi che ne pensate?

Solo relativamente a questa storia, non credo che fra i compagni di ventura/sventura sarebbe cambiata l'opinione di Tex nel caso questi avesse rivelato a chi non lo sapeva la sua storia personale con i Navajos, però nell'ultima vignetta c'è il riferimento, e direi orgoglioso, a Kit. Che bisogno c'era in questa occasione di far sapere a chi non ne era al corrente che anche lui aveva un figlio (scusate) mezzosangue? Mentre, sempre in tema di orgoglio, mi pare che il suo sentirsi Navajo (e non pro forma) lo sputi chiaro in faccia ai tagliagole Comanche, che in alcuni casi già sapevano con chi si erano trovati a che fare.

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So benissimo che finisco per ripetermi, ma come già per quella sui rettiliani anche qui la storia, pur molto bella e ben gestita per ¾ , finisce per mancare alcune promesse e usa forzature evidenti per arrivare alla fine.

Il rapporto fra Charvaez e il figlio non viene mai sviluppato, così come la presunta magia del capo indiano è tutta aria fritta.

Stranamente sembra che sia lo stesso Tex a dargli credito, a tal punto da pensare a quel ridicolo espediente per far parlare le guardie indiane, che, cosa ancora più ridicola, ci cascano.

Le forzature le ritrovo nel far intervenire un’improbabile cowgirl a salvare i nostri, ma in fondo questo ci può stare, e soprattutto nel piano escogitato da Dan col padre adottivo, così elaborato e pieno di colpi di scena da risultare completamente innaturale e improbabile.

 

Comunque la storia si sviluppa molto bene, dura, secca, violenta, grazie a questa figura di capo indiano che mantiene la tensione per buona parte della storia per poi calare un po’ nel finale.

Ottimi anche gli altri personaggi, anche se Silent Foot sembra lì solo per fungere da figura di collegamento e basta. Giusto anche l’epilogo finale, doveva andare così e così è stato. 

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 e soprattutto nel piano escogitato da Dan col padre adottivo, così elaborato e pieno di colpi di scena da risultare completamente innaturale e improbabile.

 

"Innaturale" ? "Improbabile" ? Era il solo piano logico e ben studiato per cercare di salvare la pelle in una situazione come quella.

 

anche se Silent Foot sembra lì solo per fungere da figura di collegamento e basta.

 

 

La stessa funzione che in "Sierra Charriba" ha avuto Samuel Potts/James Coburn.

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dopo l'eleganza di piccinelli nell'erudita storia morisca

arriva una bella saga dell'odio e vendetta tutto sudore e polvere da sparo

con un indiano cattivo senza se e senza ma

eccellente in ogni parte io vedrei anche un seguito... :help:

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So che la questione è già stata dibattuta a lungo, ma continuo a credere che le storie non contingentate nei due albi secchi consentano opportunità diverse e importanti, al di là delle sceneggiature e dei disegni, che fanno solo bene alle storie. Se considerate solo con il metro - il metro, quello con millimetri e centimetri, la Gioconda o la Pietà di Michelangelo sono opere di dimensioni piccole, ma... E non c'è bisogno di aggiungere altro a quel ma. Poi ci sono gli affreschi di Giotto ad Assisi o la statua del Nettuno a Bologna. Insomma: dato un soggetto e immaginato uno sviluppo, non stabilirei regole ferree per finire tutto comprimendo le pagine e mi pare che molti siano d'accordo con me con il ricordo di alcune storie magari troppo verbose all'inizio e concluse con una sparatoria da pagina 101 a 114.

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Storia, come volevasi dimostrare, ottima.

Certo, la storia naturalmente dopo il primo albo che a mio avviso è stato una vera bomba non ha potuto far altro che andare un po in calare.

Comunque una storia, un soggetto, meraviglioso e anche sebbene trattasi di "intrighi" tra indiani e bianchi, non è per nulla scontato e molto inedito e spettacolare. Azzeccato in pieno il Tex in solitaria, una delle pochessime storie in cui non c'è realmente posto per i pards.

Disegni di Mastantuono abbastanza belli, anch'essi come la trama mi sono sembrati un po in calare partendo da un'inizio stratosferico.

Al primo albo 10, al secondo e al terzo 8...

Voto finale 9, di manica larga :)

 

PS: Gli elogi a Tex secondo me servono e sono importantissimi, in quanto è grazie ad essi che il nostro eroe viene maggiormente enfatizzato e messo in luce come quello che è, ovvero superiore agli altri.

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  • Collaboratori

PS: Gli elogi a Tex secondo me servono e sono importantissimi, in quanto è grazie ad essi che il nostro eroe viene maggiormente enfatizzato e messo in luce come quello che è, ovvero superiore agli altri.

 

ma quando mai! Il Tex di GLB è campato non di elogi da parte di personaggi terzi, ma di azioni eclatanti e sopra la norma.

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PS: Gli elogi a Tex secondo me servono e sono importantissimi, in quanto è grazie ad essi che il nostro eroe viene maggiormente enfatizzato e messo in luce come quello che è, ovvero superiore agli altri.

 

ma quando mai! Il Tex di GLB è campato non di elogi da parte di personaggi terzi, ma di azioni eclatanti e sopra la norma.

Ti sbagli. Nei primi cento numeri gli elogi si sprecano eccome- mi domando che cosa abbiate letto o che cosa vi ricordiate, voi supertexiani.

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Storie brevi, Kit ANCHE astemio, cavalli intelligenti, botte in testa ricevute da Tex... C'è tutto questo e molto di più.

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PS: Gli elogi a Tex secondo me servono e sono importantissimi, in quanto è grazie ad essi che il nostro eroe viene maggiormente enfatizzato e messo in luce come quello che è, ovvero superiore agli altri.

 

ma quando mai! Il Tex di GLB è campato non di elogi da parte di personaggi terzi, ma di azioni eclatanti e sopra la norma.
 

Ti sbagli. Nei primi cento numeri gli elogi si sprecano eccome- mi domando che cosa abbiate letto o che cosa vi ricordiate, voi supertexiani.
 

 

 

Supertexiano a chi ? Naah... Io le vecchie storie è da una vita che non le rileggo, non vedi che neanche le commento ?

 

E comunque in linea generale Tex ha costruito, mi sembra, il suo mito "facendo la differenza" come Maradona ai mondiali messicani del 1986. Che poi quel tipo di esclamazioni sia ancora funzionale (e lo sia stato anche in passato) posso concederlo, a patto che non diventi stucchevole, come nel caso dell'ultimo albo dove gli fai scalare una collina senza smuovere un sasso e... si becca gli elogi! Questo approccio mi lascia perplesso, e se il giovane Deere giunge ad auspicarli, io non ci penso nemmeno! 

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Vedi? Hai detto tutto. Io a differenza di te, tengo presente l'intera tradizione e la coltivo. Se avessimo continuato a RIDURRE e STILIZZARE e RIPETERE avremmo già dovuto chiudere bottega! Forse lo faremo ugualmente, ma in gloria!

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Quanto pessimismo! Se lo dici dopo che, da almeno due anni, non sbagli una storia e con tutto il fermento che c'è intorno alla testata ???

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  • Rangers

Secondo me, una serie gloriosa e lunga come quella di Tex, ogni tanto deve attingere anche alle primissime storie.

Quando ancora la leggenda non era maturata, ma sprizzava avventura da tutti i pori con stessa classe.

 

Ecco leggendo le anteprime di quello che ci aspetta nei prossimi anni, io mi sono rallegrato.

Perchè la varietà e il cercare sempre spunti nuovi è naturale e doveroso, ma dove sta scritto che molte fonti d'ispirazione non possano giungere anche dai primi 50 - 100 numeri?

E non parlo solo di trame o personaggi, ma anche di linguaggio e tecnica nel raccontare :)

 

 

Ps: non leggere i primissimi numeri è come non fare colazione la mattina o guardare un film partendo dal secondo tempo.

Almeno secondo me

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  • Collaboratori

Ps: non leggere i primissimi numeri è come non fare colazione la mattina o guardare un film partendo dal secondo tempo.

Almeno secondo me

 

Io i primi numeri li ho letti, calma. Inoltre mi fa piacere che ci siano sceneggiatori come Boselli che guardino al passato di Tex recuperandone degli aspetti. Solo che non mi sento di riconoscermi la patacca di professorone texiano. Sono solo attento e studioso della serie, senza per questo ritenere di dover rileggere di continuo tutte le storie. Questo lo faceva mio zio, che conosceva solo il nome di Bonelli e ignorava che aveva smesso di scrivere Tex negli anni ottanta e si chiedeva perchè le storie degli ultimi anni non fossero più come quelle del primo centinaio, che amava più di ogni altro.

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piccolo off topic: Ymalpas tuo zio fa come mio padre che rilegge ciclicamente tutti i primi duecentocinquanta albi basta che siano storie di GLB. Una volta mi disse:

 

Che grande storia questa! e m'indica I ribelli del Canada.

Papà è di Nolitta...

Che grande autore Nolitta!

 

Semplice. Il miglior approccio direi. Noi oggi siamo più attenti a determinate cose. Alle volte i lettori più anziani tanti ragionamenti non se li facevano. Io talvolta prendo blocchi di albi e me li rileggo... per puro piacere e vado a periodi; ci sono mesi in cui mi viene la nostalgia delle prime storie e le rileggo, così come riprendo i classici di Nizzi e le storie odierne di Boselli. Ora però mio padre sta più attento a chi scrive i testi (anche perché oggi compaiono i nomi nel tamburino, una volta non era proprio così, ristampe a parte) e mi ricordo che gli sono piaciute diverse storie del primo Nizzi così come El Supremo di Boselli. Da uno che è un convinto Glbonelliano di ferro non male direi!

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PS: Gli elogi a Tex secondo me servono e sono importantissimi, in quanto è grazie ad essi che il nostro eroe viene maggiormente enfatizzato e messo in luce come quello che è, ovvero superiore agli altri.

 

ma quando mai! Il Tex di GLB è campato non di elogi da parte di personaggi terzi, ma di azioni eclatanti e sopra la norma.

 

 

Piano, Intendevo dire che il Tex o le storie di Tex che trovano vantaggio da questi elogi sono quelle odierne, infatti ho usato il presente, non parlavo delle vecchie mummie del primo centenario :) (storie che tra l'altro io ho letto solo in parte e che non mi interessano molto), e in secondo luogo intendevo dire come ho scritto che Tex viene "maggiormente enfatizzato" da questi elogi, quindi questi elogi non sono gli unici ad enfatizzarlo, sono come dici tu le azioni eclatanti e sopra la norma ma unite anche ai giusti elogi che fanno la loro parte nell'enfatizzare il personaggio.

 

La mia opinione comunque è (e ognuno e libero di averne una): Boselli, daje con gli elogi ! :)

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Sono gusti diversi: ad alcuni (tipo io) non piacciono, però altri li preferiscono, e se dite che nei primi cento numeri ci sono ci credo...

Anche se non li ricordo, dato che sono tra le storie che forse mi sono piaciute di meno.

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Bhe ragazzi con l'andare del tempo e della vista non mi ci metto neanche io a rileggermi l'intera serie ripartendoo dall'inizio,ma alcune storie che mi son rimaste impresse sì......e se devo ripetermi il Tex di una volta,quello caro a noi "tradizionalisti" aveva quel carattere che non ha più oggi....la sbruffoneria......una sbruffoneria che però si rivela veritiera perchè alle parole seguono i fatti senza se e senza ma, è il suo linguaggio di allora che faceva la differenza,che poi terze parti lo elogino certo c'era pure prima,ma non era questo il punto che faceva la sua forza...ma era il punto che cambiava totalmente il character...punto che lo ha reso del tutto originale.....insomma la tipica faccia da schiaffi.....Oggi non è che non sia un tipo deciso nelle sue prese di posizione e nelle sue azioni,ma sicuramente se vogliamo con molta volontà dargli una spiegazione,me lo posso immaginare più maturo e meno incline a partire a duecento all'ora,più meditante delle sue strategie e meno scavezzacollo,che nel caso di Tex ne ha da vendere.....Anche a me le storie di Nolitta ad esempio non sono mai dispiaciute,e come sempre ricordo leggo e rileggo a volte degli autentici capolavori come "I ribelli del Canada" o come "El Muerto",dove il nostro ranger assume connotati più seri e meno inclini alla sbruffoneria di un tempo,anche allora come ricordava lo stesso Sergio Bonelli ci fu un boato di disapprovazione per quel Tex non sbruffone.....Insomma mi tengo buona l'era di quel Tex e non disedegno le letture dove il nostro ranger "comanda" l'avventura senza farsi portare via la storia da coprotagonisti troppo invadenti....

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Salve ragazzi,

ho concluso la parte finale della stirpe degli uomini serpente, che si è conclusa a mo' di Indiana Jones. Devo ammettere che quando s'introduce il soprannaturale nelle storie di Tex, e specie in questa storia si resta un po' delusi.

 

Ma non ho scritto per questo.... Ho finito l'albo di Luna insanguinata, e non letto i vostri commenti sopra né tanto meno conclusa la storia, e devo dire ch'è davvero qualcosa di toccante. Non mi è parso di vedere Tex bensì Ken Parker (scusate il confronto e mi spiego subito), carattere umano negli atteggiamenti e nella matrice della storia, da puro antieroe. Poi tanto di cappello ai disegni di Mastantuono, che rende l'atmosfera, degna di una storia già 'classica'.

 

Ci ho visto giusto? ma non svelatemi nulla, grazie

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Salve ragazzi,

ho concluso la parte finale della stirpe degli uomini serpente, che si è conclusa a mo' di Indiana Jones. Devo ammettere che quando s'introduce il soprannaturale nelle storie di Tex, e specie in questa storia si resta un po' delusi.

 

Ma non ho scritto per questo.... Ho finito l'albo di Luna insanguinata, e non letto i vostri commenti sopra né tanto meno conclusa la storia, e devo dire ch'è davvero qualcosa di toccante. Non mi è parso di vedere Tex bensì Ken Parker (scusate il confronto e mi spiego subito), carattere umano negli atteggiamenti e nella matrice della storia, da puro antieroe. Poi tanto di cappello ai disegni di Mastantuono, che rende l'atmosfera, degna di una storia già 'classica'.

 

Ci ho visto giusto? ma non svelatemi nulla, grazie

 

Non credo sia la prima volta che vediamo un Tex così, ci sono altre storie con questa "impronta". Comunque questo è reso meglio grazie all'assenza dei pards secondo me.

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Salve ragazzi,

ho concluso la parte finale della stirpe degli uomini serpente, che si è conclusa a mo' di Indiana Jones. Devo ammettere che quando s'introduce il soprannaturale nelle storie di Tex, e specie in questa storia si resta un po' delusi.

 

Ma non ho scritto per questo.... Ho finito l'albo di Luna insanguinata, e non letto i vostri commenti sopra né tanto meno conclusa la storia, e devo dire ch'è davvero qualcosa di toccante. Non mi è parso di vedere Tex bensì Ken Parker (scusate il confronto e mi spiego subito), carattere umano negli atteggiamenti e nella matrice della storia, da puro antieroe. Poi tanto di cappello ai disegni di Mastantuono, che rende l'atmosfera, degna di una storia già 'classica'.

 

Ci ho visto giusto? ma non svelatemi nulla, grazie

 

Non credo sia la prima volta che vediamo un Tex così, ci sono altre storie con questa "impronta". Comunque questo è reso meglio grazie all'assenza dei pards secondo me.

 

Sì in effetti non è la prima volta che abbiamo questa 'condizione'. Delle volte, a mio modo di vedere, stridono i continui scambi di battute fra Tex e Carson, sull'economia della storia e dei personaggi, facendo perdere la solidità di quest'ultimi.

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Io penso che nel complesso la saga di Tex è caratterizzata dalla presenza dei Pards e dunque il dialogo tra di loro spesso sdrammatizza e rende tutto più allegro/divertente, mentre raramente, come è giusto che sia, ci troviamo di fronte a storie come questa, un po più cupe e interiori, a mio avviso. È bello che ogni tanto esca una storia come questa, per variare un pò.

  • +1 1
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Che dire una gran bella storia.

Ho apprezzato in particolar modo il taglio narrativo e quasi filmico, nell'appunto Tex & Co. inseguono i comanche ma questi nelle vignette non sono mai visibili, tranne che nel terzo albo. Davvero ottima scelta tecnica. Inoltre anche che il nostro si sia ferito lo avvicina ad una sfera più umana, solo che non capisco perché non li cresca mai la barba dopo giorni di cammino, solo un pochino eh :)

 

Ah aggiungo disegni bellissimi.

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non capisco perché non li cresca mai la barba dopo giorni di cammino, solo un pochino eh :)

 

Mah di solito non gli cresce anche quando è in giro con Carson (quindi se la taglierebbe), solo in casi veramente lunghi come per esempio "Patagonia" gli cresce mi sembra...

Poi a quel tempo la barba se la facevano tranquillamente anche con il coltello Bowie.

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