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TWF - Tex Willer Forum

[Romanzi A Fumetti 01] L'eroe E La Leggenda


ymalpas
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Voto alla storia  

73 utenti hanno votato

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Preso e letto stamattina.

 

Attenzione può contenere

 

SPOILER SPOILER SPOILER

 

Mi unisco all'altro commento più che positivo: anche io ne sono rimasto a dir poco estasiato: la parte grafica, e già si intuiva dalle anticipazioni, è un assoluto capolavoro; che Tex e Carson non siano canonici personalmente non me ne può importar di meno, di fronte ad una prova del genere non si può che levar tanto di cappello. La maniacale cura dei dettagli storici (armi, vestiti e particolari di vario genere) non fa che impreziosire ulteriormente il lavoro del grande Serpieri. 

 

Anche la storia non delude e, pur nelle poche pagine a disposizione, appassiona al punto giusto.

 

Questo giovane Tex incattivito dalla crudeltà del comanche è proprio da apoteosi, stupende le scene dell'attacco ai comancheros, il dialogo con Toro Pazzo, l'incontro-scontro con i soldati, il duello finale ed il primo incontro di Carson. Secondo me anche i nostalgici del Tex vecchio stampo potranno trovare qualcosa del Tex di GLB: eroico, epico, contrario ad ogni tipo di imposizione ed autorità, sicuro di se e risolutore di vicende intricatissime.

 

Il duello con il capo comanche si chiude con un gesto che farà forse discutere: Tex gli prende lo scalpo. Non si tratta tuttavia di un momento di crudeltà fine a se stessa, ma di un'azione che lo stesso Carson spiega al tenente essere l'unica che poteva salvare la situazione.

 

Non c'è ancora il sondaggio per questa storia ma esprimo comunque il mio voto che non può essere inferiore a 10, anzi 10 e lode.

 

Da applausi l'omaggio finale alla famiglia Bonelli

Modificato da Chinaski89
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La storia comunque non è una storia diretta di Tex classico. Si racconta la storia di un ipotetico Tex realmente esistito ( raccontato dall'anziano Carson all'intervistatore Bonelli) dal quale Bonelli stesso prenderà spunto per crearne il personaggio del fumetto. Diciamo che è un altro Tex con capelli lunghi, non Ranger ma solo capo dei Navajos e che secondo il racconto dell'anziano ( si sarà inventato tutta la storia?) è esistito veramente.

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  • Rangers

Diciamo che è un altro Tex con capelli lunghi, non Ranger ma solo capo dei Navajos e che secondo il racconto dell'anziano ( si sarà inventato tutta la storia?) è esistito veramente.

 

Viene indicato come membro dei Navajos ma non capo.

Lui comunque sente che i Navajos sono la sua gente ed è sicuramente rispettato come un capo ! :)

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  • Rangers

Ho letto anch'io questo albo speciale, di cui tanti ne cominciano a parlare in giro e non solo tra i lettori abituali di Tex.

Occhio allo
S
P
O
I
L
E
R

Una storia davvero insolita, come ben scritto nell'articolo introduttivo, ad un certo punto della narrazione ero rimasto sconcertato perchè per la prima volta l'universo di Tex (con tutti i suoi clichè, le sue certezze, la sua cronologia spesso rispettata e altre volte no ma comunque quasi sempre razionale), si è disintegrato.

Ecco che ci viene raccontato nuovamente il primo incontro tra Tex e Carson, che non avviene più con la celebre stretta di mano in presenza di Arkansas Joe e di Marshall, quando gli venne affidata la stella di ranger numero 3.

Il fatto narrato avviene nel 1855 o giù di lì e Tex non è capo dei Navajos ma ne fa parte, come se fosse stato adottato, come se quella fosse la sua razza o meglio la sua vera famiglia.

Non si fa cenno a Lilith, nè si sa se i due abbiano già avuto figli.

Tex si rivolge al suo cavallo con un "stai qui zitto e buono cavallino", segno che non è il fedele Dinamite.

L'estrema serietà e durezza di Tex aleggia nell'aria come non mai, e lo porta addirittura a compiere un gesto violento estremo (scalpare Luna Nera) e a rischiare la vita della giovane donna bianca che ha deciso di vivere con gli indiani e del figlio (avuto con Luna Nera).

Carson all'inizio del racconto e alla fine è ormai anziano e mal ridotto.

Non gli rimane granchè da vivere e addirittura non si sa se sia il vero Carson o abbia inventato tutto.

Molto probabilmente come dice il dottore è un povero vecchietto che crede di essere Carson, il quale però è morto nel 1868.

 

Ma il pezzo mancante che ha ricomposto tutto il puzzle, è la vignetta finale.

Gianluigi Bonelli per la prima volta compare in una storia di Tex ed è da lì che comincia tutto: la leggenda e la realtà si mescolano e vince la leggenda.

Nasce il mito di Tex.

Questa storia può non piacere per tanti motivi, ma va letta e capita.

Probabilmente ci sarà chi la criticherà anche ferocemente.

A me è piaciuta.

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Albo alla mano: l'albo è l'11esimo della serie Romanzi a fumetti Bonelli.

 

Quindi non è una nuova collana registrata con Tex d'autore o Albo o qualsiasi altra cosa si dicesse :D

 

La collana è nuova e si chiama Tex D'Autore, è registrata come Romanzo a Fumetti per "semplici" cavilli burocratici. Immagino che registrare un nome nuovo comporti costi maggiori, quindi giustamente si utilizzano quelli già esistenti.

Modificato da Gatecrasher
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Ohìbo, Letto anche questo insolito e intrigante volume.

Diciamo che questa opera è uno "stacco", un'ampliamento, del vero e solito Tex che conosciamo.

Sicuramente un volume bellissimo, disegnato alla grande, anche se i colori per uno abituato alle sverniciate da paint sono un po flebili.

Una storia epica e ricca di piacevoli sorprese, narrazione in flashback che sinceramente non mi aspettavo, un Tex molto diverso dal classico, in una interpretazione giovanile molto più trasgressiva ed esuberante.

Mi trovo in difficoltà a dare un giudizio... non mi ero mai avvicinato ad una storia del genere, neanche al di fuori di Tex...

Impossibile dare un voto a questa storia, in base a cosa dovrei darlo? Non ho possibilità di confronto, essendo unica questa storia... Posso solo dire che mi è piaciuta e l'ho trovata un'iniziativa ben azzeccata.

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Impossibile dare un voto a questa storia, in base a cosa dovrei darlo? 

 

Beh, in base al tuo gradimento magari?

 

 

Non posso quantificare il mio gradimento... posso semplicemente dire che mi è piaciuta, per dare un giudizio numerico serve un metro di confronto, e questa storia è inconfrontabile con le altre e singola nel suo genere.

Potrei dare 10, magari l'anno prossimo ne esce una di migliore e dovrei cambiare il voto e dare 9 per dare 10 all'altra, capisci?

Almeno così la penso io.

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Mi sembra un ragionamento ottuso, perlomeno partendo dal mio punto di vista: ovvero quello di chi prende (e dà) i voti col beneficio d'inventario.

Se la storia ti è piaciuta, il voto di conseguenza non può che essere positivo. Al limite, lo rivedrai l'anno prossimo. Poi che sia 7, 8 o 9 ha un'importanza molto relativa.

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Albo alla mano: l'albo è l'11esimo della serie Romanzi a fumetti Bonelli.

 

Quindi non è una nuova collana registrata con Tex d'autore o Albo o qualsiasi altra cosa si dicesse :D

 

La collana è nuova e si chiama Tex D'Autore, è registrata come Romanzo a Fumetti per "semplici" cavilli burocratici. Immagino che registrare un nome nuovo comporti costi maggiori, quindi giustamente si utilizzano quelli già esistenti.

 

 

La registrazione Romanzi a fumetti era stata utilizzata anche per il DVD Come Tex nessuno mai e albo allegato  Sergio Bonelli Il timoniere dell'avventura

 

SK7SVosl.jpg

 

UMEVw0vl.jpg

Modificato da natural killer
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ne stanno a parlà tutti bene, soprattutto del finale. Mi tocca proprio comprarlo. Appena posso e appena passo in edicola.Ulzana

 

Per quanto scettico e prevenuto l'ho preso per curiosità,lo leggerò con calma,ad un primo impatto la qualità c'è,anche se 48 pagine mi sembran poche,ma dopotutto è fatto interamente da Serpieri,per cui più un peso maggiore all'illustrazione che alla sceneggiatura secondo me....

 

P.S. Mi piacerebbe sapere sopratutto da Carlo Monni che ha assistito alla conferenza di Serpieri se ha dato una qualche spiegazione al modo di portare la pistola di questo Tex....col calcio al contrario...alla Zagor per meglio esprimermi.....

Modificato da Pallino
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  • Sceriffi

(Attenzione ovviamente allo SPOILER, anche se cercherò di non rivelare nulla della trama)

 

Preso e letto anch'io, e devo qui esprimere tutta la mia perplessità nei confronti di quest'opera che, a differenza di chi ha commentato prima di me, non mi ha convinto per niente. Inizio però col dire che - al di là dei dubbi che io e, immagino, altri lettori non mancheranno di esprimere - si tratta di un prodotto di eccellente fattura, sia dal punto di vista della "confezione" (il volume è molto bello, curatissimo in ogni dettaglio, a un prezzo più che ragionevole), sia dal punto di vista dei contenuti: i disegni di Serpieri sono pregevoli così come la loro colorazione, e ammirevole è lo scrupolo documentaristico dell'autore che non lascia nulla al caso, dalle armi ai costumi. Ottimi anche gli articoli introduttivi.

 

Ma il problema è che la storia non c'entra nulla, ma davvero nulla, con Tex. Anzitutto dal punto di vista grafico (cosa di cui mi ero già reso conto dalle tavole in anteprima): quello lì, che si veste più o meno come Tex, non è Tex. Non ha nulla a che fare con il personaggio di Galeppini; e non nego di aver storto più volte il naso quando questo ragazzotto si presenta con il nome di Tex Willer, o Aquila della Notte. Per me, inguardabile. Poi, dal punto di vista cronologico: la storia è assolutamente incompatibile con tutto ciò che GL Bonelli ci ha raccontato di Tex. Ora, io ho più volte detto che sono per una certa libertà agli autori riguardo ai "paletti" di un rispetto rigoroso della cronologia texiana; ma da qui a riscrivere completamente ciò che GL Bonelli aveva "codificato", ce n'è di differenza... Infine, la belva sanguinaria raccontata da Serpieri per me ha ben poco a che fare con il Tex che conosco.

 

Ho la sincera impressione - sbaglierò - che all'autore interessasse raccontare una ben precisa epoca del West, gli anni '50 dell'800, con i suoi costumi, e ci abbia ficcato dentro Tex ben consapevole che non c'entrasse nulla. L'autore non si è minimamente sforzato di entrare nelle corde del personaggio, l'ha piegato a quello che lui aveva voglia di rappresentare. Ecco, confrontarsi con la leggenda di Tex, per un grande artista come Serpieri, dovrebbe essere tutto il contrario: dovrebbe voler dire rispettare il personaggio, mettersi al suo servizio, omaggiarlo con la propria arte.

 

Il colpo di scena finale è indubbiamente un vero e proprio colpo di genio, che dà un senso all'opera e mi lascia un rimpianto: che tutto quello che c'è in mezzo, il racconto del vecchio Carson, non abbia nulla a che fare con il Tex che conosciamo. Una maggiore attinenza al personaggio di GL Bonelli mi avrebbe sicuramente fatto gridare al capolavoro assoluto; così com'è, rimane una bel volume, ma mi viene la voglia di cancellare il logo di "Tex" dalla copertina.

  • +1 1
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Edizione elegantissima, nella copertina e nella carta, disegni sofisticati, colori tenui e magistrali, ma......

 

 

.....ma dov'è Tex?

 

 

E' come leggere "I tre moschettieri" scritti da Liala, o come sentire "Non ho l'età" cantata da Ilona Staller, o come vedere "Il vizietto" interpretato da Rocco Siffredi.

 

Boselli (che credo suo malgrado) nell'introduzione ci regala un'arrampicata sui vetri per chiarirci che questo "non è il Tex canonico" (ma va? Guarda ce ne accorgiamo facilmente....).

Ma allora chiamatelo "Nembo Kid nel West) e non scomodate l'eroe di GLB e Galep per tentare una discutibilissima azione di marketing.

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Comprato, letto e messo in libreria chiusa che non si rovini : è un regalo per i posteri! Ho trovato Tex, niente di meno e tanto di più. L'epoca e la ricostruzione delle armi, degli uomini, coraggiosi o vigliacchi avventurieri,,indiani ancora padroni del territorio. E DISEGNI FANTASTICI. Tex è l'uomo che diventa eroe perché la situazione lo richiede, non c'è piacere nell' esercitare la necessaria violenza, e non c'è un filo di violenza in più di quella necessaria eil dispiacere di doverla esercitare. A questo punto non importa la continuità narrativa, gli storici episodi di Tex: è Tex come se l'avesse scritto Bonelli ( anzi lo ha scritto!) Il personaggio di Carson vecchio è gestito con una affettuosa delicatezza, sì il vecchio cammello può invecchiare in un pensionato senza perdere un briciolo del suo carisma, anzi direi del suo fascino. Voto 10 alla storia e 20 ai disegni.

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  • Sceriffi

Comunque non è una storia diretta al Tex del fumetto quindi ( Capelli lunghi, giacche diverse, incongruenze sulle date ) tutte le possibili critiche sul fatto del Tex non canonico decadono tutte.

 

Scusami, quest'affermazione non mi è molto chiara. Perché non dovrei criticare il fatto che il Tex di Serpieri è un Tex tutt'altro che canonico? Per me è proprio questo il (grande) difetto di questo volume, che altrimenti non esiterei a definire un capolavoro.

Se io producessi del pecorino, e sull'etichetta ci scrivessi che è parmigiano con l'avviso "Attenzione, questo non è parmigiano canonico!", sarei giustificato? Perché la mia impressione, a lettura ultimata, è proprio questa...

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Letto anche io....48 pagine sono velocissime,ci tornerò su sopratutto e solo per i disegni,promettendomi che quello che ci vedo dentro non è Tex.

Anche io dico una cosa...Se tu Serpieri ti metti a disposizione per fare una storia riguardante Tex,non me lo devi stravolgere e portarlo in seno alla tua visione del west.Ripeto molto bello il suo volume su west,quanto criticabile questo.Il rispetto per il personaggio che dopo oltre 60 anni calca la scena delle nostre edicole,è quello che devi metterti tu a disposizione del personaggio e non viceversa.Fatto stà che lo ha "sbatacchiato" per benino ai voleri della sua visione.Potrebbe anche starci,certo,mica conosco i termini dell'accordo tra SBE e Serpieri,ma come casa editrice avrei preteso e dico preteso che rispettassi il personaggio,a meno che le cose non siano andate diversamente e cioè....Vuoi che faccio una storia con protagonista il renger e vuoi che la faccio io??....Benissimo allora devo avere carta bianca e interpretarlo amio modo senza l'influenza del personaggio "canonico" che noi tutti conosciamo.....Ok tanto poi è il lettore che se lo fa piacere o no....indipendentemente che lo ha disegnato e sceneggiato un nome di grido.

La storia in se stessa è una discreta narrazione che non voglio neanche sfiorare,ma questo non solo non è Tex "canonico"....non è Tex e basta.Non sono disposto ad ingoiarmi tutto quello che viene spacciato per Tex solo perchè sopra c'è il logo.

Ma dopotutto mi sta bene,la curiosità che avevo me la sono tolta comunque e ne pago le conseguenze,oddio non sono 6,90 euro chemi rovinano.

Per contro mi riservo di rivedre i disegni di queste tavole dai colori un pò smorti,ma pubblicati ( le copertine di Villa no eh??)

Unica nota che mi viene da rammentare è quel Carson ( che in questo caso fumetto) può proiettarsi nel futuro e raccontare le gesta di quel tarzanoide dalla camicia gialla frangiata.....Dopo il romanzo di Boselli e la storia lontana del 2006 di Recchioni,abbiamo un altro scorcio di futuro durante l'intervista al vecchio cammello ( molto più credibile del protagonista).....Creare una storia futura dei pards è molto più posibile di prima e anche fuori dalla serie regolare....in barba a chi non lo ritiene possibile.Ma se il romanzo non è fumetto,di questo Carson futuro nel fumetto cosa diciamo?

Ah bhe sì lo ha fatto interamente Serpieri e si vede...ah eccome se si vede.......

 

P.S. Siccome non è Tex non lo voto nemmeno.....:)

Modificato da Pallino
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Molti di voi Texiani hanno detto ciò che penso: non è il Nostro Tex. Forse è quello storico? Forse! Ma non è il Nostro.

Se Serpieri avesse usato qualche accorgimento in più (NO allo "scalpamento", NO al fatto che Tex e Carson si conoscano sul campo di battaglia, NO al fatto che nel '55 Tex fosse già Aquila della Notte,...) beh... l'avrei accettato più volentieri.

Geniale il colpo di scena su chi fosse... l'italiano!!!

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Comunque non è una storia diretta al Tex del fumetto quindi ( Capelli lunghi, giacche diverse, incongruenze sulle date ) tutte le possibili critiche sul fatto del Tex non canonico decadono tutte.

 

Scusami, quest'affermazione non mi è molto chiara. Perché non dovrei criticare il fatto che il Tex di Serpieri è un Tex tutt'altro che canonico? Per me è proprio questo il (grande) difetto di questo volume, che altrimenti non esiterei a definire un capolavoro.
Se io producessi del pecorino, e sull'etichetta ci scrivessi che è parmigiano con l'avviso "Attenzione, questo non è parmigiano canonico!", sarei giustificato? Perché la mia impressione, a lettura ultimata, è proprio questa...

Questa non e' una storia diretta al Tex fumetto ma si e' voluto raccontare di una sua ipotetica esistenza reale raccontata dal vecchio allo scrittore Bonelli. Da questo racconto poi Bonelli ha preso spunto per crearne il personaggio del fumetto. E' un racconto in onore a Tex e Bonelli e non una qualsiasi storia di Tex.
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Se Serpieri avesse fatto una storia di Tex e stravolgendo il personaggio lo avrei criticato anche io ma non e' questo il caso. Comunque dal sito della Bonelli si evince che la serie si chiama Tex d'autore.

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Boh, onestamente non so bene cosa dire su questo albo.

Diciamo che è stata una bella lettura, ma non troppo di più: una bella storia western, certamente, ma niente di così esaltante.

Due cose non mi hanno convinto: l'ultima pagina, che onestamente mi ha fatto sorridere (nel senso di "ma dai, davvero 'sta trovata??"); e la scelta di un Tex "diverso": già, perché questo Tex mi sembra il "solito" Tex che leggiamo tutti i mesi, niente di troppo strano o rivoluzionario. A che scopo, allora, mettere quelle incongruenze cronologiche e iconografiche?

Voglio dire: o me lo stravolgi per bene, il personaggio, o "rispettalo" fino in fondo che siamo tutti più contenti. In questo modo, invece, le dette incongruenze mi sembrano del tutto inutili, messe lì tanto per metterle.

 

Quindi boh, alla storia do un 6, a disegni 10.

 

Per il resto, mi chiedo: che senso ha questa collana?

Se con essa avremo interpretazioni "libere" del personaggio (anche da un punto di vista grafico - per esempio la rottura della gabbia di questa storia) allora ben venga; se invece avremo storie "normali" scritte per esempio dai "normali" autori di Tex, allora davvero mi sembra senza senso: abbiamo già il Color Tex con le storie brevi - e personalmente spendere 7 euro per un Color Tex con una sola storia breve non è che mi ecciti troppo.

Modificato da paco ordonez
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