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TWF - Tex Willer Forum

[Romanzi A Fumetti 01] L'eroe E La Leggenda


ymalpas
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ne stanno a parlà tutti bene, soprattutto del finale. Mi tocca proprio comprarlo. Appena posso e appena passo in edicola.Ulzana

 

Per quanto scettico e prevenuto l'ho preso per curiosità,lo leggerò con calma,ad un primo impatto la qualità c'è,anche se 48 pagine mi sembran poche,

 

 

Piccola precisazione di tipo tecnico: il volume è di 52 pagine e non 48, scelta alquanto insolita, in quanto di solito si usano multipli di 16 pagine e non di quattro. Suppongo l'aggiunta "anomala" di quattro pagine sia dovuta al fatto che non volessero tagliare i redazionali.

In ogni caso di queste 52 pagine: due sono occupati da illustrazioni (che prendono anche i risvolti di copertina, due dal frontespizio con i dati della casa editrice, titolo e autore e dieci di redazionali veri e propri. La storia a fumetti occupa 38 pagine.

 

 

 

ma dopotutto è fatto interamente da Serpieri,per cui più un peso maggiore all'illustrazione che alla sceneggiatura secondo me..

 

Ho sempre avuto dei dubbi sulle qualità di Serpieri come sceneggiatore ma qui non se l'è cavata male per me almeno

 

 

 

..

P.S. Mi piacerebbe sapere sopratutto da Carlo Monni che ha assistito alla conferenza di Serpieri se ha dato una qualche spiegazione al modo di portare la pistola di questo Tex....col calcio al contrario...alla Zagor per meglio esprimermi.....

 

Nessun tipo di spiegazione, ma secondo me fa parte  della contestualizzazione storica.Le fondine come le conosciamo noi furono un'innovazione sostanzialmente successiva.

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A quanto ho capito io le prossime storie saranno canoniche e scritte dagli autori ufficiali, quindi anche per quanto mi riguarda non suscitano molto interesse, questa era interessante, e secondo me ha superato le più rosee aspettative, per via del Tex leggendario e per Serpieri.

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Finalmente ecco un po di tempo per commentare questa storia tanto attesa e aspettata. A tutti coloro che non l'hanno ancora letta avviso che questo commento contiene degli:

 

SPOILER

 

Una piccola premessa: la storia l'ho letta senza occhio critico, ossia, non sono stato li a dare peso alle parecchie incongruenze. Per una volta chi se ne importa se la storia è ambientata nel 1855 e che Tex probabilmente a quel tempo avrebbe dovuto avere forse dieci anni, chi se ne importa se nel 1913 quando il giovane Bonelli intervista Carson lo stesso Glb avrebbe avuto sei anni, chi se ne importa se i disegni e l'aspetto dei personaggi è molto diverso dal solito. La storia l'ho letta per quella che è cioè, come aveva detto il buon Mauro Boselli, una storia non canonica e fuori dagli schemi ordinari. 

Ho trovato buona la sceneggiatura dell'autore. Lo svolgimento è ben scritto e la storia si espande bene concludendosi alla perfezione all'interno delle 38 pagine del racconto. Non ho modo di confrontare questa sceneggiatura con altre di Serpieri però mi pare che qui sia stato fatto un bel lavoro. Confermo anch'io l'impressione che è stata già avuta da altri, Carson racconta di un Tex particolarmente crudo e violento come non si è mai visto ma io questa impressione non l'ho avuta affatto. Altre volte abbiamo visto Tex lottare da solo con un gruppo di malfattori e vincere lo stesso, magari compiendo quello che potremmo definire un massacro. Altre volte abbiamo visto Tex che scalpa un avversario battuto a duello. Ebbene, secondo me queste sono cose ordinarie in Tex delle quali però è meglio non abusare troppo, quini per me tutto in ordine.

I disegni: gli ho apprezzati perchè Serpieri è un grande autore internazionale e quindi accetto la sua personale interpretazione non canonica del personaggio. Ottima anche la colorazione fatta dallo stesso autore.

 

Insomma una storia che consiglio a tutti. Non aspettatevi però di leggere il solito Tex perchè qui non lo troverete. Un volume che andrebbe acquistato solo per la sua eccezionalità e per la collezione.

 

 

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A quanto ho capito io le prossime storie saranno canoniche e scritte dagli autori ufficiali, quindi anche per quanto mi riguarda non suscitano molto interesse, questa era interessante, e secondo me ha superato le più rosee aspettative, per via del Tex leggendario e per Serpieri.

 

Le storie saranno scritte dagli autori ufficiali e saranno canoniche nel senso che presenteranno il Tex canonico e avranno il loro posto nella cronologia ma saranno diverse dalle storie canoniche per ritmo e struttura adeguandosi ai canoni di un albo alla Francese.

Mi si dice, poi, che ci saranno belle sorprese per ciò che riguarda i disegnatori anche se le bocche rimangono cucite sui nomi.

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Volevo segnalare questo link sul sito ufficiale della SBE in merito al volume appena uscito di Serpieri e richiamato Tex d'autore....

 

"Dietro le quinte del Tex d'autore"

 

http://www.sergiobonelli.it/news/notizie-flash/38325/Dietro-le-quinte-del-Tex-d.html#.VONzbaZtHxw.facebook

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Beh alla luce di quanto dice Monni il mio interesse potrebbe rinascere al nome del disegnatore. Meglio così. Sul nome per me possono chiamarlo come gli pare, non mi sembra una questione fondamentale

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  • Sceriffi

Dimenticavo: ma dove diavolo l'avete visto il Tex particolarmente "crudele"? A me sembra il solito Tex duro coi cattivi.
...quasi quasu, prima di addormentarmi mi rileggo la parte finale del capolavoro "Gli eroi di Devil Pass" ;)

Mah, onestamente la scena finale


in cui Tex prende lo scalpo del capo indiano


mi sembra decisamente cruda, un gesto sanguinario senza motivo. In circostanze simili, Tex si è sempre limitato a far valere la sua autorità e il suo carisma sconfiggendo l'avversario; un gesto così è eccessivo, per i miei gusti. Poi magari Serpieri era alla ricerca di un maggior realismo, e un gesto del genere nelle sue intenzioni voleva forse far respirare tutta la crudezza della Frontiera; ma Tex non è mai stato un fumetto realistico, e far compiere a Tex gesti contrari alla sua natura mi sembra una mancanza di rispetto per il personaggio.

Ma non è solo in questo punto la eccessiva violenza del Tex di Serpieri che non mi è piaciuta:

pensa alla scena iniziale, in cui Tex si lancia armi in pugno sui comancheros uccidendone un paio a sangue freddo prima di fare strage dei rimanenti: a mia memoria (ma correggetemi se sbaglio) Tex lascia sempre una possibilità di difendersi ai suoi avversari prima di impiombarli, quando prende di sorpresa un gruppo di nemici lancia sempre un grido di avvertimento o uno sparo; qui uccide a sangue freddo, piomba su di loro e li fredda con una foga sanguinaria che non mi sembra proprio da Tex...

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Pecos, innanzitutto l'atto finale non è affatto "senza motivo", e Serpieri lo spiega fin troppo tramite i commenti di Carson!

Inoltre ripeto: la stessa identica cosa (e su un avversario ancora vivo!) Tex l'ha già fatta - rinnovo l'invito a leggere l'ultima parte del capolavoro bonelliano "Gli eroi di Devil Pass".

Per quanto riguarda il grido o lo sparo d'avvertimento: rileggevo "Il nemico senza volto", quando Tex fa saltare in aria i cattivacci con la dinamite. Senza avvisi. Seza preamboli.

Per cui boh, per me questo Tex è il solito Tex, con poche piccole "personalizzazioni" del tutto gratuite.

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  • Sceriffi

Pecos, innanzitutto l'atto finale non è affatto "senza motivo", e Serpieri lo spiega fin troppo tramite i commenti di Carson!
Inoltre ripeto: la stessa identica cosa (e su un avversario ancora vivo!) Tex l'ha già fatta - rinnovo l'invito a leggere l'ultima parte del capolavoro bonelliano "Gli eroi di Devil Pass".
Per quanto riguarda il grido o lo sparo d'avvertimento: rileggevo "Il nemico senza volto", quando Tex fa saltare in aria i cattivacci con la dinamite. Senza avvisi. Seza preamboli.
Per cui boh, per me questo Tex è il solito Tex, con poche piccole "personalizzazioni" del tutto gratuite.

Mi sa allora che mi devo ripassare un paio di storie :)

Però, se non ricordo male, in "Gli eroi di Devil Pass"

Tex si limita a tagliare i capelli a Cane Giallo, ma non lo scalpa davvero;


o sto prendendo un abbaglio clamoroso?
In ogni caso, la sensazione di un Tex troppo sopra le righe mi rimane; di solito sono di vedute aperte laddove i più traduzionalisti lamentano spesso dei tradimenti del personaggio (per farti un esempio, il tanto criticato finale di Giovani assassini per me è stato un finale decisamente felice), ma questa volta anch'io ho storto il naso :)

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Innanzitutto, dal punto di vista puramente estetico, come oggetto è stupendo.
In secondo luogo quella di presentare, dopo quasi settant'anni di vita editoriale, un Tex in formato album 'alla francese' come iniziativa è indovinatissima.
I disegni, poi, com'era lecito aspettarsi da un artista di caratura internazionale come Serpieri, sono magnifici.
La storia, com'era forse meno lecito aspettarsi, supera tutte le aspettative e, per citare l’introduzione, è 'fulminante e geniale'.
L’omaggio al personaggio principe del fumetto italiano, e al suo autore, infine, è stato tanto inaspettato quanto riuscito. Direi addirittura emozionante.
Insomma, per quanto mi riguarda solo superlativi.

Spero vivamente che anche agli autori dei prossimi albi di questa collana venga lasciata ampia liberà creativa e grafica, e si prosegua nella strada di presentare - limitatamente a questa collana - una versione di Tex se occorre anche meno canonica...

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(!attenzione, può esserci qualche spoiler!)

 

Secondo me tutte queste critiche al fatto che non è un Tex canonico sono dovute al lavaggio del cervello che è stato fatto dalla Bonelli per pubblicizzare l'albo. Da tutte le parti si legge di un "Tex che non è Tex", di un "Tex fuori dai canoni classici", ecc. e voi, per influenza, vi siete convinti che è così anche dopo la lettura.

In realtà di così poco canonico in questa storia non ci vedo nulla: cosa fa Tex? Uccide i cattivi (cosa che il "vero" - come lo chiamate voi - Tex ha sempre fatto), salva una donna e il suo bambino (cosa che il "vero" - come lo chiamate voi - Tex ha sempre fatto), rispetta gli indiani (cosa che il "vero" - come lo chiamate voi - Tex ha sempre fatto), evita il massacro dei suoi compagni (cosa che il "vero" - come lo chiamate voi - Tex ha sempre fatto), è coraggioso e sfida a duello un indiano sanguinario (cosa che il "vero" - come lo chiamate voi - Tex ha sempre fatto).

 

Tutta la violenza di cui si parla non la vedo, anche perchè il punto clou non è nemmeno mostrato, e comunque è più che giustificato.

 

La camicia di Tex? Ho letto lamentele a questo riguardo, e ripeto che nemmeno qui ci vedo nulla di speciale: è una semplice camicia di pelle, gialla, senza tasche, come conforme all'epoca. Allora nemmeno quella del primo Tex è canonica, perchè era pure quella senza tasche, e per giunta rossa.

 

I capelli di Tex! Lol! Le lamentele per quattro dita di capelli in più sono ridicole! Per chi ancora li ha, se li faccia crescere e poi faccia il confronto: è sempre lui o è un'altra persona? Si è trasformato in un hobbit, in un giapponese, in un Berlusconi? No! Idem per il Tex di Serpieri, che tra l'altro non faccio assolutamente nessuna fatica a riconoscere.

 

Altri due punti:

1) C'è un motivo per cui questa storia non è stata pubblicata in un'altra delle tante collane di Tex: proprio perchè ci si aspettava una reazione così critica da parte dei lettori, e proprio per non sconvolgere la continuity "ufficiale".

2) A me piace vederla, questa storia, come la genesi di Tex, la genesi letteraria. E' inutile del resto girarci attorno: anche se leggiamo le collane classiche di Tex sappiamo benissimo che non è mai esistito realmente, e ciò eppure non toglie nulla al piacere di leggerlo. Perchè dovrebbe farlo la storia di Serpieri? Solo perchè ci dice quasi in faccia che Tex non è mai esistito? Il dottore in questa storia ci dice che il vero Carson è morto nel '68, ma noi sappiamo che il Carson di Tex NON E' il Carson famoso morto nel '68. Quindi?

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Spero vivamente che anche agli autori dei prossimi albi di questa collana venga lasciata ampia liberà creativa e grafica, e si prosegua nella strada di presentare - limitatamente a questa collana - una versione di Tex se occorre anche meno canonica...

Quoto e appoggio incondizionatamente questa speranza.

 

Dai che il prossimo (o uno dei prossimi) sarà Manara ;)

 

L'unico mio cruccio è che questa collana sia arrivata in ritardo, visto che Moebius non c'è più :( Però Boselli può parzialmente correre ai ripari offrendoci il Tex di Swolf e di Blanc-Dumont (soprattutto del primo)!

Modificato da Gunny
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  • Rangers

Si in Devil Pass Tex si limitò a tagliare per bene la folta chioma di Cane Giallo, non come in questo caso che

mi pare per la prima volta, va a scalpare il ribelle di turno

 

Comunque la storia secondo me va letta sotto una certa ottica, altrimenti non si riesce a capire e ad apprezzarla come secondo me merita.

Molti si sono arrabbiati perchè non hanno ritrovato il vero Tex e Serpieri è passato su a parecchie cose.

Questo è giusto, perchè quello che leggiamo nella storia non è Tex o meglio non è il nostro Tex di sempre.

La vignetta finale secondo me è il pezzo mancante di tutto il puzzle, nel senso che grazie a quella si spiega tutto il resto.

 

Sicuramente non capiterà mai più di leggere una storia del genere, anche perchè è difficile replicare nuovamente lo stesso concetto.

Comunque sono convinto che sia una storia difficile da digerire, soprattutto per chi non segue Tex regolarmente o per chi non l'ha seguito fin dall'inizio.

E probabilmente anche chi è più avanti con l'età, che si aspetta sempre di veder rispettato il sentiero della tradizione, avrà molte difficoltà.

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Il dottore in questa storia ci dice che il vero Carson è morto nel '68, ma noi sappiamo che il Carson di Tex NON E' il Carson famoso morto nel '68. Quindi?Gunny

 

Tutto quadra,il Bonelli delll'albo di Serpieri si ispirerà a questo Carson che il dottore dice isa uno che spara fantasie a tutto andare,e come è sempre stato detto infatti,il nostro Carsonnulla ha che fare con quello storico morto per l'appunto nel'68....:)

 

Il grado di crudeltà,...bhe Cane giallo fa una figura misera spelacchiato da Tex e la cosa fa più ridere che gridare alla crudeltà,in questo caso invece c'è una vera scalpatura in piena regola,che è pur giustificata dagli avvenimenti in corso,ma non per questo non si può definirla crudele.

 

Insomma Cane Giallo viene ridicolizzato,non merita neanche il rispetto che si deve ad un grande e valoroso guerriero,nel caso del Tex di Serpieri la crudeltà nello scalpare Luna Nera è direttamente proporzionale al valore del capo guerriero che Tex affronta.....Non è proprio la stessa cosa.

 

Per quanto riguarda i disegni poi,sono apprezzabilissimi a livello grafico e avrebbero meritato dei colori migliori e non sbiaditi come si possono vedere.....

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Ok, ma secondo me tra i due gesti (quello a Cane Giallo e questo a Luna Nera) non c'è nessun differente grado di "crudeltà" - d'altronde, come è ben spiegato, il Tex di Serpieri è stato costretto a farlo, per salvare tutti quanti. Quindi non capisco dove sia la crudeltà in quel gesto.

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  • Sceriffi

Riguardo alla questione della scalpatura: beh, per me tra l'umiliare un avversario vivo tagliandogli i capelli, e il fare scempio del cadavere di un avversario morto scalpandolo, c'è una differenza abissale. Non è un cavillo. Crudele non è l'aggettivo giusto; è un gesto cruento, sanguinario, barbaro e brutale, Tex non l'ha mai fatto e secondo me non doveva farlo, è del tutto contrario al suo modo di essere.

Era indispensabile? Secondo me no. Avere sconfitto (e ucciso, cosa già di per se molto rara) l'avversario a duello era per me già un'affermazione indiscussa della sua autorità e della sua superiorità, sufficiente a fare ritirare i comanches rimasti senza capo, come già altre volte è accaduto.
Davvero voi, e Serpieri, pensate che la scalpatura fosse un atto necessario in quella circostanza? Beh allora Serpieri non avrebbe dovuto mettercelo Tex, in quella circostanza. L'abilità di un narratore è anche quella di saper evitare le situazioni senza uscita, di non mettere i personaggi in condizioni tali da dover compiere gesti contrari alla loro natura. È una regola base della narrativa.

Questo è il mio punto di vista, rispetto il vostro e non voglio convincervi di niente :) Ma è soltanto uno dei motivi per cui questo albo non mi è piaciuto.

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Il Tex di Serpieri ha un'accuratezza storica incredibile, e a quei tempi e in quei posti facevano così con gli indiani. Non sono sicuro che tagliare i capelli a un indiano per umiliarlo sia storicamente una cosa corretta, e sono ancora meno sicuro che sarebbe servito a evitare un massacro come nella storia di Serpieri.

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  • Sceriffi

Il Tex di Serpieri ha un'accuratezza storica incredibile, e a quei tempi e in quei posti facevano così con gli indiani. Non sono sicuro che tagliare i capelli a un indiano per umiliarlo sia storicamente una cosa corretta, e sono ancora meno sicuro che sarebbe servito a evitare un massacro come nella storia di Serpieri.

Il mio punto è: Tex non è un fumetto realistico. Nessuno mette in dubbio l'accuratezza storica, che come ho già scritto in precedenza è impressionante. Ma Serpieri ha per me il torto di aver piegato il personaggio di Tex al rigore storico; ha voluto realizzare un documentario sugli anni '50 dell'800, mettendoci dentro Tex a forza, stiracchiandolo e schiacciandolo per farlo entrare dove non ci stava. E il risultato, per me, non è Tex.

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Riguardo alla questione della scalpatura: beh, per me tra l'umiliare un avversario vivo tagliandogli i capelli, e il fare scempio del cadavere di un avversario morto scalpandolo


Non vorrei ricordare male (non ho l’albo sottomano), ma mi pare che Luna Nera non muoia immediatamente dopo la coltellata di Tex, ma sia ancora agonizzante... quindi ci sono fondate possibilità che Tex lo scalpi mentre è ancora vivo.  :P 

 

Era indispensabile? Secondo me no.

 

Ovvio che era indispensabile: è intorno a quella scena che è costruita tutta la storia.
Una delle suggestioni intertestuali di Serpieri è, appunto, che il Tex della 'realtà' sia più crudele di quello della leggenda (tramandata da Bonelli)...

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Il mio punto è: Tex non è un fumetto realistico. Nessuno mette in dubbio l'accuratezza storica, che come ho già scritto in precedenza è impressionante. Ma Serpieri ha per me il torto di aver piegato il personaggio di Tex al rigore storico; ha voluto realizzare un documentario sugli anni '50 dell'800, mettendoci dentro Tex a forza, stiracchiandolo e schiacciandolo per farlo entrare dove non ci stava. E il risultato, per me, non è Tex.Pecos

 

Infatti....concordo in pieno....Una storia che sarebbe andata bene per una collana stile Storia del West,ma non certo per Tex.......

 

 

Ovvio che era indispensabile: è intorno a quella scena che è costruita tutta la storia.
Una delle suggestioni intertestuali di Serpieri è, appunto, che il Tex della 'realtà' sia più crudele di quello della leggenda (tramandata da Bonelli)...Magic Wind

 

Anche quì,nel contesto di Serpieri,la leggenda e la realtà sono comunque relative,in quanto il Tex della "realtà" è raccontato nella realtà da un Carson fasullo a cui Bonelli si ispirerà per creare quello che affiancherà Tex nelle sue avventure.Di conseguenza la "realtà" di quel Tex è una leggenda o per meglio dire una fantasia del vecchio e fasullo Carson.....

Modificato da Pallino
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Ma che quel Carson sia fasullo lo dice il dottore: chi vi dice che quel Carson non fosse un omonimo del più famoso Kit Carson e fosse stato compagno d'avventure di un certo Tex Willer? Questa storia è geniale anche per gli interrogativi che crea.

  • +1 1
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Il mio punto è: Tex non è un fumetto realistico. Nessuno mette in dubbio l'accuratezza storica, che come ho già scritto in precedenza è impressionante. Ma Serpieri ha per me il torto di aver piegato il personaggio di Tex al rigore storico; ha voluto realizzare un documentario sugli anni '50 dell'800, mettendoci dentro Tex a forza, stiracchiandolo e schiacciandolo per farlo entrare dove non ci stava. E il risultato, per me, non è Tex.Pecos

 

Infatti....concordo in pieno....Una storia che sarebbe andata bene per una collana stile Storia del West,ma non certo per Tex.......

 

 

Ovvio che era indispensabile: è intorno a quella scena che è costruita tutta la storia.
Una delle suggestioni intertestuali di Serpieri è, appunto, che il Tex della 'realtà' sia più crudele di quello della leggenda (tramandata da Bonelli)...Magic Wind

 

Anche quì,nel contesto di Serpieri,la leggenda e la realtà sono comunque relative,in quanto il Tex della "realtà" è raccontato nella realtà da un Carson fasullo a cui Bonelli si ispirerà per creare quello che affiancherà Tex nelle sue avventure.Di conseguenza la "realtà" di quel Tex è una leggenda o per meglio dire una fantasia del vecchio e fasullo Carson.....

 

 

Ma se siamo tutti d'accordo che quello non è il "vero" Tex ma il Tex raccontato dal presunto Carson, e  che in quel contesto potrebbe essere (ed è) una storia del tutto inventata, che senso ha discutere se il vero Tex avrebbe fatto così o cosà. Quello non è il Tex che abbiamo sempre conosciuto e non lo è volutamente. Quello è il senso della storia. 

Io l'ho accettato senza problemi.

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Ma se siamo tutti d'accordo che quello non è il "vero" Tex ma il Tex raccontato dal presunto Carson, e  che in quel contesto potrebbe essere (ed è) una storia del tutto inventata, che senso ha discutere se il vero Tex avrebbe fatto così o cosà. Quello non è il Tex che abbiamo sempre conosciuto e non lo è volutamente. Quello è il senso della storia. 

Io l'ho accettato senza problemi.Carlo Monni

 

Bhe in effetti quando partiamo per la tangente sviluppiamo in modo esagerato ( pippe mentali :) ) alcune argomentazioni...

Ma rimaniano con i piedi per terra e allora ritorno indietro per dire:

Secondo te perchè la Sbe fa creare un albo con il personaggio Tex da Serpieri ben sapendo che ci restituisce un ranger che non è quello solito ( così non dico canonico).....a quale obbiettivo ha puntato?

Certo visto dalla parte dell'autore poteva ed è normale avere tra le mani una storia del genere,ed è proprio per questo che continuo a farmi la domanda inerente a cosa la casa editrice vuole arrivare con questa uscita particolare?

 

E' solo una formula per attirare l'attenzione in modo maggiore del normale e fedele lettore?

C'è un problema di "rinnovo" del personaggio causato da qualcosa che noi mortali lettori non conosciamo?

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