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TWF - Tex Willer Forum

[654/655] Inferno A Oil Springs


Sam Stone
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Voto alla storia  

62 utenti hanno votato

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  • Sceriffi

 La maestria di Manfredi, uno dei migliori sceneggiatori sulla piazza, si percepisce tutta nei dialoghi - uno dei suoi punti di forza...

Ciò che rende strana questa storia è forse il clima complessivo piuttosto grottesco, con diversi personaggi stereotipati.

Per riprendere la tua osservazione, a me non è piaciuto che abbiano contribuito al clima grottesco proprio Tex e Carson, spesso attraverso le loro battute. Perché questo loro agire non corrisponde per nulla all'idea che ho di loro. Se poi c'è un buffone come Bob che dice fesserie non è un problema, ma i nostri due...  :pianti:  

 

Io non ho avuto per niente l'impressione che Tex e Carson si comportino da buffoni in questa storia... tutt'altro.

Puoi fare qualche esempio di loro battute che ti hanno dato questa impressione?

 

E' vero che in alcune circostanze il registro della storia si avvicina a quello farsesco, ma per me l'aspetto grottesco mi pare legato al solo personaggio di Bob - al più anche ai personaggi un po' sopra le righe di Randy e del giudice.

 

Sono d'accordissimo con Carlo Monni quando dice che

 

Io tutta questa atmosfera da farsa, addirittura caciarona come sostiene qualcuno. Non ho visto più commedia di quanta ne abbia vista, ad esempio, in un western di John Ford o di Howard Hawks e queste sono atmosfere che su Tex mi augurerei di vedere spesso.

 

C'è un'atmosfera più leggera, quasi da commedia in alcuni frangenti, ma più tesa e violenta in altri, come nella tradizione dei grandi western classici le cui atmosfere mi pare che Manfredi abbia voluto un po' recuperare.

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  • 3 mesi dopo...

Una storia mediocre, che rappresenta sicuramente un passo falso di Manfredi.
Si può tollerare la pochezza degli antagonisti ed il Tex sindacalista, ma il processo con il nostro ranger nelle vesti di avvocato difensore è semplicemente grottesco. Buono invece il finale.
Peccato perché la trama è scorrevole, le figure del giudice e di Rachel sono molto ben pensate ed i disegni mi sono piaciuti.
Storia: 5
Disegni:7

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Una storia mediocre, che rappresenta sicuramente un passo falso di Manfredi.
Si può tollerare la pochezza degli antagonisti ed il Tex sindacalista, ma il processo con il nostro ranger nelle vesti di avvocato difensore è semplicemente grottesco. Buono invece il finale.
Peccato perché la trama è scorrevole, le figure del giudice e di Rachel sono molto ben pensate ed i disegni mi sono piaciuti.
Storia: 5
Disegni:7

Non desidero contestare il tuo giudizio anche se non lo condivido, ma ti faccio notare che Tex non fa l'avvocato difensore bensì il Pubblico Ministero, cioè l'accusa, giusto per amor di precisione.:lol:

  • +1 1
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  • 1 mese dopo...

storia che non mi ha assolutamente convinto.sembra una parodia di tex: va bene utilizare l' ironia ma il tutto non deve sfociare nel grottesco e caricaturale.peccato perché gli spunti per realizzare potenzialmente una buona storia c erano, a partire dal tema inedito del petrolio.invece tutti gli elementi sono gestiti male:bob è troppo idiota per essere credibile e la scena della confessione è veramente assurda ,Jonas dovrebbe essere freddo e controllato e invece perde il controllo come un delinquente da quattro soldi.leomacs ha un tratto che mi piace molto ma anche lui è chiaramente svogliato.i sabotatori era una storia di tutt altro livello ,qui invece si dimentica di disegnare un braccio a randy e tantissimi passaggi sono tirati via.

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  • 2 anni dopo...

Niente da dire! Manfredi lo sa scrivere Tex, e lo fa anche bene. Però gran parte delle sue storie hanno un difetto: non si fanno rileggere. La spiegazione, probabilmente, sta nel fatto che vi è pochissima azione e pertanto la loro lineare e, a volte, anche intrigante trama, una volta conosciuta, non suscita più alcuna curiosità né interesse.

Troppe parole, infatti, seppur, come già detto, ben scritte. Anche i dialoghi tra i due pards ricordano, sia pur da lontano, quelli di GLB o, meglio ancora, quelli del primo Nizzi.

Tra gli altri difetti che riscontro, vi sono il Tex sindacalista di inizio storia e, soprattutto, il Tex pubblico ministero che minaccia difensori e intimidisce testimoni. No, non ce lo vedo proprio, né in una veste che nell’altra.

Inoltre, la conclusione del processo è troppo frettolosa e, aggiungerei, inconsueta, non potendo bastare, in quei territori, due testimoni (anzi, uno, perché il titolare dell’hotel ha detto solo di aver visto la donna salire, ma ciò non vuol dire che fosse ancora nella stanza – e con Braddock – al momento dei crimini) per confutare quanto detto da altri due, che erano addirittura oculari, e senza alcuna motivazione economico-ricattatoria.

Anche il finale è improbabile con l’improvvisa follia di Jonas e, prima ancora, l’isterismo di Bob, che arriva persino a confessare i suoi crimini davanti al giudice.

Rimandato a settembre.

Voto alla storia: 7

Voto ai disegni: 8

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  • 1 anno dopo...

Mica semplice giudicare l’opera di Manfredi sulla regolare e questa storia nello specifico. Anche oggi, dopo l’ennesima rilettura, mi sono ritrovato a richiudere gli albi con una ridda di sensazioni contrastanti che affollavano la mia mente, come uno sciame di api impazzite su un campo fiorito primaverile. L’originalità al grande Gianfranco non manca, ma spesso si ha l’impressione che esageri un po’, esempio lampante il prologo anomalo con tanto di “comizio” di Tex, che si esprime da politico consumato. Anche il soggetto del petrolio, sebbene trattato qualche volta sulla saga (nell’albo Yuma, in Oklahoma di Berardi ai margini) non è affatto né banale né ripetitivo. L’autore si districa molto bene con i due pards, soprattutto con Tex che conserva una caratterizzazione consona al suo stilema, ma anche qui si finisce col forzare un po’ la mano quando nel secondo albo lo ritroviamo nel bel mezzo di un processo, nei panni di “pubblico ministero”. La storia si fa comunque leggere e trova il punto di forza su dialoghi funzionali e secchi, anche i personaggi di contorno non sfigurano, vedi lo sceriffo mutilato, il giudice Felsen o l’ammaliante e tentatrice Rachel. Ho trovato meno azzeccati gli antagonisti: Jonas Braddock, il “cervello” della famiglia, si stenta a classificarlo; pare un duro e spietato, ma a tratti sembra volersi catturare le simpatie dei rangers, cerca di difendere il fratello matto per poi scaricarlo senza ripensamenti. Pure la scena della sua follia nell’epilogo, sebbene molto eclatante ai fini narrativi, appare un po’ forzata. Bob Braddock è poco più che una macchietta, visto che ci viene presentato più matto di un cavallo e terribilmente banale con le sue battute degne di un Groucho ubriaco :D. Si stenta a credere che un simile idiota possa condurre dei banditi alla distruzione dei paesi vicini, ancor più assurda la sua confessione dei fatti di San Josè dinanzi al giudice sui titoli di coda: decisamente un personaggio un po’ troppo sopra le righe per sembrare credibile. La giovane prostituta Rachel si ritaglia una buona fetta di “notorietà” sui due albi e si permetterà pure inizialmente il lusso di prendere per il naso Tex e company durante il processo, deponendo a favore di Bob e facendolo di fatto assolvere. Il nostro imperturbabile ranger a tratti sembra essere attratto dalle grazie dell’affascinante meretrice e nella scena del salvataggio sulla diligenza, suppongo sia messo più a dura prova rispetto alla sfida coi Braddock, quando si ritrova la donna che abbozza a scoprirsi il seno sostenendo di essere adesso debitrice nei suoi confronti :P. Manfredi si diverte pure a premere sull’acceleratore pure in un “caliente” doppio senso che sfugge al giudice Felsen durante l’udienza: “Ehm… direi di saltare i preliminari… cioè… voglio dire il giuramento…” con tanti puntini di sospensione a evidenziare l’imbarazzo e un’espressione inequivocabile ben tratteggiata da Leomacs :D. Chiusa la breve parentesi “hot” concludo il mio commento constatando il ruolo un tantino marginale di Carson e la strana atmosfera in bilico fra parodia e drammaticità che si respira durante i due albi, forse anche questo aspetto contribuisce ad accrescere il senso di confusione di giudizio. Non una storia memorabile, ma nemmeno una ciofeca, più che altro un episodio atipico ma con il suo perché. Leomacs si conferma disegnatore abile e portato per il west, tuttavia anche il sottoscritto lo ha trovato un po’ in calo rispetto al suo debutto. Bene la classicità dei tratteggi e alcune inquadrature insolite soprattutto nel primo albo, discreta la dinamicità delle vignette, ma un tantino da migliorare la caratterizzazione dei due pards, che mostrano primi piani alquanto altalenanti e spesso dissimili fra una vignetta e l’altra, ma nel complesso una prova abbondantemente sulla soglia della sufficienza artistica. Il mio voto finale è 7  

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  • 2 mesi dopo...

Allora...Questa storia di Manfredi mi ha un po' destabilizzato. E leggendo le varie opinioni sono confortato. È una storia "diversa" come registro e come atmosfera. A tratti mi è piaciuta, mi sono anche divertito. In altri frangenti ero perplesso. La scena finale mi è piaciuta, i personaggi sono stati tutti tratteggiati (anche comprimari) in modo interessante però qualcosa globalmente non mi ha entusiasmato. Avrei dato 6+ perché Manfredi non è stato banale e Leomacs ha alternato buone tavole ad altre un po' superficiali.

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  • 2 anni dopo...

Prima storia che recupero grazie all'app.

 

All'epoca divise abbastanza la platea,

io sono di parte perchè "seguace" di Manfredi, ma non mi è affatto dispiaciuta, sicuramente ci sono alcune caratteristiche/episodi diversi dal solito ma decisamente nei limiti del plausibile/tollerabile e non lo vedo come un difetto.

 

Tra l'altro sono fresco della visione di "Un dollaro d'onore", riconosciuto capolavoro del nostro amato genere, e dopo i siparietti di Walter Brennan faccio fatica a trovare blasfeme certe situazioni da commedia presenti in quest'albo. :)

 

L'ho letta utilizzando l'app in modalità "vignetta per vignetta" (a dire il vero messa un po' in difficoltà dalla costruzione di certe tavole) e per quanto in alcuni tratti discontinuo il lavoro di Leomacs mi è sembrato tutt'altro che male, al netto di braccia e mani che ricrescono... :lol2:

 

Finirà che nel prossimo malloppo di arretrati cartacei da ordinare metterò anche questi due albi... :rolleyes:

Modificato da Augustus McCrae
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