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TWF - Tex Willer Forum

Gli Almanacchi Diventano Magazine


Sam Stone
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  • Rangers

L'annunciato rinnovamento nell'ultimo Almanacco del West di Gennaio 2015, è arrivato con l'almanacco di Dylan Dog che uscirà a Marzo.

Come si può leggere sul giornale della SBE online da oggi (27 Febbraio), subiranno un vero e proprio rinnovamento, non solo per il cambio del nome.

Riporto le righe di presentazione del Magazine di Dylan Dog:

 

"Un'importante debutto. Il primo è rappresentato dall'arrivo dei Magazine, che prendono il posto degli storici Almanacchi. Si parte con l'esordio del Dylan Dog Magazine, la nuova rivista annuale dell’Indagatore dell’Incubo! Tra le sue 176 pagine, presentate con uno stile grafico completamente rinnovato e racchiuse da una splendida copertina di Bruno Brindisi, potrete conoscere tutto (ma proprio tutto!) sull'annata 2015 della paura: sullo schermo, tra i racconti a fumetti e di narrativa, in tv, in scena e in gioco! Tanti servizi, tutti a colori, accompagnati dagli horror files dedicati ai piccoli paesi in cui si annida l'orrore, all'alba del genere gotico e a come sopravvivere in uno "Slasher Movie"! In più, due avventure "dylaniate", complete e inedite, una delle quali sarà particolarmente tinta di rosso! A quello dedicato a Dylan Dog faranno seguito altri Magazine: non mancheremo di presentarveli via via"

 

 

Mi sorge quindi spontanea una domanda, magari Mauro potrà rispondere ( :) ) : verranno inserite d'ora in avanti due storie inedite anzichè una?

Saranno quindi due storie brevi o si taglieranno gli articoli?

 

 

 

Voi che ne pensate?

So che è ancora presto per parlarne, dato che dobbiamo aspettare un anno, ma mi sembra interessante discuterne :)

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E  comunque NON l'abbiamo chiamata noi Tex 'd'autore... Per me è la collana ALBUM e inizia dall'anno prossimo.

 

Per me l'etichetta non conta...

che sia Tex d'autore, che sia Album, che sia Tex Willer Magazine piuttosto che Almanacco, maxi, special o color...

l'importante è avere la possibilità di leggere sempre nuove storie di Tex oltre a quelle della serie regolare.

 

 

Come ho scritto un paio di settimane fa in un altro topic il nome era nell'aria (ma il nostro TWM è un marchio registrato?)...

 

Penso che adottare il nome Magazine al posto del vecchio Almanacco renda immediatamente l'idea di rinnovamento.

 

Il mio pensiero corre naturalmente al Ken Parker Magazine di vent'anni fa, contenitore di storie e articoli tematici che pur non avendo la meticolosità di un almanacco risultavano estremamente interessanti per la cura con cui venivano realizzati.

 

Circa la possibilità di trovare due storie brevi non sono ovviamente nelle condizioni di poterlo prevedere, ma stando al tabellone delle storie in lavorazione risultano diversi lavori di 110 tavole originariamente programmati per l'Almanacco e se non verranno dirottati su Maxi a più episodi penserei che potrebbero finire sul nuovo Magazine. Se poi verrà aggiunta una storia breve lo scopriremo più avanti.

 

Relativamente al taglio degli articoli personalmente preferirei un semplice elenco delle uscite dell'anno di film, libri, fumetti e videogiochi senza recensioni o commenti e lasciare più spazio ad approfondimenti tematici del vecchio west e magari un articolo Vintage della lunga storia editoriale di Tex approfondendo i vecchi formati di strisce, albi d'oro e raccoltine.

Modificato da natural killer
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Mah due storie inedite all'interno di un albo da 176 pagine.....bisognerà vedere che brevità avranno.....Se sono come quelle del color...resteranno un mucchio di pagine da dedicare ad articoli e via dicendo......,ma se sapevamo che avrebbero tagliato i redazionali,possiamo supporre che le due storie siano ben più corpose di quelle brevi....e con questo numero di pubblicazioni su Tex potrebbe starci anche bene.....

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  • Collaboratori

Come ho scritto un paio di settimane fa in un altro topic il nome era nell'aria (ma il nostro TWM è un marchio registrato?)...

 

Ovviamente la nostra rivista è puramente amatoriale e il nome, per essere precisi, quello che figura in copertina, è Tex magazine. Che a questo punto potrebbe diventare Tex gazette, per riprendere un vecchio nome suggerito dal nostro admin che per qualche mese è stato concorrenziale con quello poi scelto definitivamente.

 

Per il resto non mi sembra tutta 'sta novità!

 

A prima vista cambia il nome e la copertina.

 

Poi...

 

Cambia il formato ( diventa ciòè una rivista con le dimensioni canoniche tipo Panorama?

 

Cambia la carta ?

 

Ci sono due storie ( una da 110 tavole e l'altra da 32 ) ? 

 

I redazionali sono i medesimi dell'almanacco ?

 

Ci sono articoli dedicati a Tex  come il nuovo nome della testata suggerirebbe ?

 

Altrimenti non ha niente di diverso rispetto ai vecchi almanacchi se non un nome nuovo e una grafica nuova (che era già stata peraltro cambiata due anni fa).

 

Operazione un pochino truffaldina, come il bisturi sulla faccia di un noto pregiudicato milanese.

 

Certo è che se la manovra è quella di ridare slancio ad una pubblicazione che non ha mai sfondato, il cambiamento dovrà essere radicale!

 

Io sfrutterei tutto l'archivio che si annida negli androni della SBE per dedicare finalmente una rivista al nostro Tex, più o meno come stiamo facendo nel nostro piccolo noialtri, con articoli, interviste, approfondimenti, di tutto e di più.

 

Allora si che sarebbe una rivistona da acquistare al volo, altro che articoli sui videogiochi western dell'anno!

 

Spero vivamente che alla SBE si decidano per questo tipo di rivista.

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  • Rangers

Io per i prossimi almanacchi (ora magazine) pubblicherei qualcosa di veramente inedito su Tex.

 

Non lo faranno mai ma quanti di voi non vorrebbero vedere le ultime pagine di Galep della storia Golden Pass?

O quelle di Marcello in Morte nella Nebbia?

 

 

A parte le mie idee tutte difficilmente realizzabili (come l'integrale de Gli Uomini Giaguaro), una storia di Tex inedita in questo magazine ci vuole obbligatoriamente.

Altrimenti penso che ben pochi se lo comprerebbero.

Io per primo ci penserei su, anche perchè senza una storia non avrebbero senso di esistere.

 

Comunque penso che in futuro se non lo si rilancia bene e con un cambiamento radicale, sarà il primo fuori serie di Tex ad esser tagliato!
Del resto l'hanno già sostituito abbondantemente i due color e il nuovo Tex cartonato.

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Probabilmente già dall'uscita del prossimo Magazine di DyD potremo farci un'idea circa formato,carta e contenuti anche se da quando è stato eliminato il formato texone dalle altre testate con la spiegazione  che il pubblico preferiva e premiava il formato Bonelli sembrerebbe che quest'ultimo debba essere considerato lo standard.

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  • Rangers

Lo sfoglierò certamente in edicola, quello di Dylan Dog.

Spero che rinnovamento non significhi anche aumento di prezzo, per gli aumenti sugli albi della regolare non ho mai avuto niente di cui lamentarmi, ma sull'almanacco che di per sè è già molto caro, beh mi romperebbe un pochino !

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.., una storia di Tex inedita in questo magazine ci vuole obbligatoriamente.

Altrimenti penso che ben pochi se lo comprerebbero.

Io per primo ci penserei su, anche perchè senza una storia non avrebbero senso di esistere.

 

 

Personalmente un giornale dedicato a Tex, se ben fatto, lo comprerei sicuramente anche in assenza di storie inedite.

La loro presenza penso comunque che sia sicura.

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a me i redazionali sono quasi sempre piaciuti. Nei vecchi almanacchi di Zagor o Mister No c'erano anche articoli di Boselli tra l'altro.

 

Naturalmente come dite voi è presto per capire come sarà sviluppata questa "nuova" collana. L'idea di mettere più storie all'interno può aprire tanti scenari, cioè chi ci dice che non si possa ospitare una storia più corposa o due brevi? Nel caso Dylan saranno due ma per Tex? 

 

Non ci resta che aspettare fine marzo e sfogliare il nuovo Magazine di DYD.

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Io il magazine lo farei uscire a dicembre e ci metterei la rassegna di tutte le 12 copertine di villa colorate a mano.Johnny Colt

 

 

D'accordissimo su questo punto un pò come le crtoline nela nuova ristampa solo che ci sono le dodici di Villa ristampate in maniera fedele....bella idea!!....:)

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Io il magazine lo farei uscire a dicembre e ci metterei la rassegna di tutte le 12 copertine di villa colorate a mano.Johnny Colt

 

 
D'accordissimo su questo punto un pò come le crtoline nela nuova ristampa solo che ci sono le dodici di Villa ristampate in maniera fedele....bella idea!!....:)

Concordo

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Io il magazine lo farei uscire a dicembre e ci metterei la rassegna di tutte le 12 copertine di villa colorate a mano

 

Magari! Sarebbe bello, ma non lo faranno mai, vuoi che decine di migliaia di lettori si accorgano dello stupro artistico delle copertina? Nel suo interesse la SBE le copertine a colori di Villa deve cercare non dico di occultarle, ma pubblicarle sarebbe una figuraccia enorme, sarebbe come se tra virgolette un'assassino di vantasse dalla polizia di aver ucciso qualcuno, hahahaha, mentre secondo me, visto che il "reato" c'è, meglio non fargli pubblicità e cercare di far finta di nulla... per questo secondo me non pubblicheranno mai una cosa così.

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A me non dispiacerebbe un magazine di Tex come quello portoghese..

 

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https://www.facebook.com/TexSergioBonelliEditore/photos/pcb.1516064355324490/1516064185324507/?type=1&theater

 

 

 

"cugino" del Tex Magazine del forum

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Penso che adottare il nome Magazine al posto del vecchio Almanacco renda immediatamente l'idea di rinnovamento.

Mah, non mi trovo d'accordo.

La denominazione Almanacco la trovavo davvero azzeccata al contesto western di Tex.

E poi, come se non bastasse, per certe cose sono piuttosto tradizionalista, lo ammetto.  :D

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  • Rangers

Se dovesse nascere un Magazine ufficiale di Tex direttamente prodotto dalla SBE……ottimo…. la piccola soddisfazione è che chi ha fatto nascere il nostro TWM, forse, ci ha visto dentro prima di loro, e come i portoghesi…..sono arrivati…dopo :)

Addio Almanacco, benvenuto Magazine

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  • Sceriffi

Purtroppo la mala moda imperante dell'abuso degli anglicismi ha fatto breccia anche nella SBE, a quanto pare. Senza voler essere tacciato di passare per retrogrado o contrario al progresso, trovo che l'immensa ricchezza della lingua italiana andrebbe non solo preservata ma fatta bandiera di proselitismo, specie presso le nuove ed ultime generazioni che sono imbevute (giustamente) di termini anglofoni soprattutto tecnici. Almeno laddove non sia strettamente necessario preferirei adoperare termini classici e del nostro patrimonio culturale derivato principalmente dal latino, grande lingua mai giustamente percepita nella sua effettiva necessità....ecco perché in questo caso avrei preferito che un portavoce della cultura italiana come la Bonelli continuasse ad usare un termine, "almanacco" (benché per essere onesti derivato dalla lingua araba), che sa di antico e misterioso al posto del molto meno intrigante "magazine". Questo ovviamente è uno sfogo linguistico e non ha niente a che vedere con i contenuti che ci saranno.
Scusate l'off topic....o meglio il... "fuori argomento"!

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Purtroppo la mala moda imperante dell'abuso degli anglicismi ha fatto breccia anche nella SBE, a quanto pare. Senza voler essere tacciato di passare per retrogrado o contrario al progresso, trovo che l'immensa ricchezza della lingua italiana andrebbe non solo preservata ma fatta bandiera di proselitismo, specie presso le nuove ed ultime generazioni che sono imbevute (giustamente) di termini anglofoni soprattutto tecnici. Almeno laddove non sia strettamente necessario preferirei adoperare termini classici e del nostro patrimonio culturale derivato principalmente dal latino, grande lingua mai giustamente percepita nella sua effettiva necessità....ecco perché in questo caso avrei preferito che un portavoce della cultura italiana come la Bonelli continuasse ad usare un termine, "almanacco" (benché per essere onesti derivato dalla lingua araba), che sa di antico e misterioso al posto del molto meno intrigante "magazine". Questo ovviamente è uno sfogo linguistico e non ha niente a che vedere con i contenuti che ci saranno.
Scusate l'off topic....o meglio il... "fuori argomento"!

 

Mi scuso anticipatamente per il "fuori argomento", ma non posso che quotare al 100% Anatas. Pur essendo dell'89 (quindi più o meno nella fascia "nuove generazioni" ) sono d'accordissimo con te.

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Scusate, ma la novità quale sarebbe? Che hanno cambiato il titolo? Mah.

 

"potrete conoscere tutto (ma proprio tutto!) sull'annata 2015 della paura: sullo schermo, tra i racconti a fumetti e di narrativa, in tv, in scena e in gioco! Tanti servizi, tutti a colori, accompagnati dagli horror files dedicati ai piccoli paesi in cui si annida l'orrore, all'alba del genere gotico e a come sopravvivere in uno "Slasher Movie"!".

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Purtroppo la mala moda imperante dell'abuso degli anglicismi ha fatto breccia anche nella SBE, a quanto pare. Senza voler essere tacciato di passare per retrogrado o contrario al progresso, trovo che l'immensa ricchezza della lingua italiana andrebbe non solo preservata ma fatta bandiera di proselitismo, specie presso le nuove ed ultime generazioni che sono imbevute (giustamente) di termini anglofoni soprattutto tecnici. Almeno laddove non sia strettamente necessario preferirei adoperare termini classici e del nostro patrimonio culturale derivato principalmente dal latino, grande lingua mai giustamente percepita nella sua effettiva necessità....ecco perché in questo caso avrei preferito che un portavoce della cultura italiana come la Bonelli continuasse ad usare un termine, "almanacco" (benché per essere onesti derivato dalla lingua araba), che sa di antico e misterioso al posto del molto meno intrigante "magazine". Questo ovviamente è uno sfogo linguistico e non ha niente a che vedere con i contenuti che ci saranno.
Scusate l'off topic....o meglio il... "fuori argomento"!

 

La discussione riguarda anche questo... non è off topic.

Completamente d'accordo.

Ahìme, Non sono d'accordo con questo cambiamento da Almanacco in Magazine, io dico che anche questo piccolo cambiamento fa in il suo compito nel processo di degenerazione dell'italia e di tutto il "nostro" mondo, della serie "buttiamo al diavolo il nostro patrimonio" "mischiamoci alla uniforme e insignificante massa". Io la penso forse estremamente ma credo che tutte queste parole inglese nel nostro vocabolario quotidiano andrebbero vietate dalla legge, per preservare la nostra (meravigliosa) lingua intatta e senza "sporcizia" dall'inglese, lingua che contribuirebbe a mantenere più alto il nostro onore e la nostra dignità, che a mio avviso da anni sta andando a rotoli.

Un tempo a nessuno sarebbe mai passato per la testa di usare termini inglesi in Italia, e non esistevano tutte queste parole inglesi che oggi sono sulla bocca di tutti.

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  • Collaboratori

Un tempo a nessuno sarebbe mai passato per la testa di usare termini inglesi in Italia, e non esistevano tutte queste parole inglesi che oggi sono sulla bocca di tutti.

 

Allora è tempo che tu cambi nickname, perché con quello anglofono che hai scelto stai publicizzando una nota marca di trattori:

 

 

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Allora è tempo che tu cambi nickname, perché con quello anglofono che hai scelto stai publicizzando una nota marca di trattori...

 

Non capisco cosa possa centrare, John Deere è un nome, il nome del tizio che 170 anni fa ha dato origine a questa fabbrica, e i nomi propri di persona e in questo caso anche di marca non possono chiaramente essere tradotti in italiano.

Possiedo un trattore di questa marca, sono i migliori e i più famosi trattori del mondo.

Preciso che con "termini inglesi" mi riferisco a tutti i termini inglesi che chiaramente avrebbero una traduzione in italiano ma che è in disuso, quindi praticamente tutti, a sola esclusione dei nomi di persona, chiaro esempio "Magazine" al posto di "Almanacco" oppure "Giornale".

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Purtroppo la mala moda imperante dell'abuso degli anglicismi ha fatto breccia anche nella SBE, a quanto pare. Senza voler essere tacciato di passare per retrogrado o contrario al progresso, trovo che l'immensa ricchezza della lingua italiana andrebbe non solo preservata ma fatta bandiera di proselitismo, specie presso le nuove ed ultime generazioni che sono imbevute (giustamente) di termini anglofoni soprattutto tecnici. Almeno laddove non sia strettamente necessario preferirei adoperare termini classici e del nostro patrimonio culturale derivato principalmente dal latino, grande lingua mai giustamente percepita nella sua effettiva necessità....ecco perché in questo caso avrei preferito che un portavoce della cultura italiana come la Bonelli continuasse ad usare un termine, "almanacco" (benché per essere onesti derivato dalla lingua araba), che sa di antico e misterioso al posto del molto meno intrigante "magazine". Questo ovviamente è uno sfogo linguistico e non ha niente a che vedere con i contenuti che ci saranno.
Scusate l'off topic....o meglio il... "fuori argomento"!

 

La discussione riguarda anche questo... non è off topic.

Completamente d'accordo.

Ahìme, Non sono d'accordo con questo cambiamento da Almanacco in Magazine, io dico che anche questo piccolo cambiamento fa in il suo compito nel processo di degenerazione dell'italia e di tutto il "nostro" mondo, della serie "buttiamo al diavolo il nostro patrimonio" "mischiamoci alla uniforme e insignificante massa". Io la penso forse estremamente ma credo che tutte queste parole inglese nel nostro vocabolario quotidiano andrebbero vietate dalla legge, per preservare la nostra (meravigliosa) lingua intatta e senza "sporcizia" dall'inglese, lingua che contribuirebbe a mantenere più alto il nostro onore e la nostra dignità, che a mio avviso da anni sta andando a rotoli.

Un tempo a nessuno sarebbe mai passato per la testa di usare termini inglesi in Italia, e non esistevano tutte queste parole inglesi che oggi sono sulla bocca di tutti.

 

Per carità, pur avendo antenati (anche) inglesi, sono completamente d'accordo con voi. Ma dissento da quest'ultima frase di John Deere, a meno che con "un tempo" non si intenda indicare il Ventennio: se guardate le storie di Tex di Gianluigi Bonelli, ad esempio, vi renderete conto che vi sono forse più parole inglesi che in quelle attuali. E l'invasione di termini inglesi, nella pubblicistica e nella letteratura, partì addirittura dalla fine degli anni Quaranta e dagli anni Cinquanta ("Il partigiano Johnny", tanto per citare l'esempio più estremo, anche se pubblicato più tardi fu scritto allora).

E' il comportamento dei popoli sconfitti, da che mondo e mondo. Con tutto che, lo ripeto, condivido il vostro punto di vista.

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La cultura italiana è sempre stata esterofila a prescindere dalla vittoria o meno in guerra. 

Fino a dopo la Seconda Guerra Mondiale andava di moda il Francese e si usavano abitualmente termini francofoni. Le pillole per il mal di testa erano cachet, la pubblicità era réclame ed altro ancora ed è andata avanti almeno sino agli anni 60.

Nel doppiaggio italiano del film di Hitchcock "La donna che visse due volte" (che è del 1956) il nome della protagonista Madeline è pronunciato "Madlén" e non "Madlin" come avrebbe dovuto.

 

In ogni caso ci sono termini appartenenti ad alcune lingue che attecchiscono anche in altre per vari motivi tra cui il fatto che suonano meglio o perché non esist4e una traduzione accettabile.

Prendete "computer", chi lo chiamerebbe Calcolatore oggi? Lo trovate anche nei dizionari della lingua italiana ormai.

Magazine, piaccia o non piaccia, appartiene a questa categoria perché in Italia non è usato nel suo significato di "pubblicazione periodica non giornaliera" ma indica un tipo specifico di pubblicazione.

Si poteva continuare ad usare il termine almanacco? Certo che sì, specie se il cambio si rivelasse essere solo di nome ma suppongo si volesse dare un segnale anche esteriore di cambiamento.

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  • Collaboratori

 

Non capisco cosa possa centrare, John Deere è un nome, il nome del tizio che 170 anni fa ha dato origine a questa fabbrica, e i nomi propri di persona e in questo caso anche di marca non possono chiaramente essere tradotti in italiano.

 

Non è del tutto vero, un autore come Lev Tolstoj veniva chiamato fino a non troppo tempo fa Leone Tolstoj. Volevo solo farti notare che hai scelto un nick inglese, ma se la scelta è voluta, è tutt'un altra cosa.

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