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TWF - Tex Willer Forum
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Conservare Al Meglio Gli Albi Di Tex


PochoWiller
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Domanda

Visto che moltissimi albi hanno anche fino a 50 anni, per conservarli al meglio cosa consigliate?
 
Ovviamente li sto imbustando uno ad uno, ma la mia domanda è più relativa a come posizionarli in libreria.
 
Ho tre possibilità:
 
- metterli in fila uno dopo l'altro, ma mi porterebbero via tutte le librerie che ho a disposizione.
 
- metterli in fila uno dopo l'altro, ma in due file sovrapposte. Facendo così si possono rovinare quelli sotto? (recupererei un bel pò di spazio)
 
- Metterli in pile di 100 albi uno sopra l'altro... avrei quindi circa 6 pile 3 mezzo e recupererei tantissimo spazio...
 
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<span style="color:red;">34 minuti fa</span>, Letizia dice:

Grazie mille Letizia, mi hai linkato un qualcosa che cercavo invano da tempo. L'articolo dice "Più realistico sarebbe augurarsi che essa si mantenesse sotto il 65% perché, quando l’UR supera il 60%, c’è il rischio che i libri vengano attaccati da microrganismi." Va da sé che i miei 75% risultano eccessivi. Al contrario, a finestre aperte siamo eccezionalmente nel range.

Penserò in futuro in qualche deum differente rispetto al condizionatore e cercherò di tenere il più possibile le finestre aperte. Vi aggiornerò... Grazie mille davvero!

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Io per  i Tex uso le buste apposite e li tengo in fila in una stanza che ormai è un deposito.

 

Non sono nato collezionista ma lo sono diventato, ahimè, dopo frequentazioni. Posso dire di rimpiangere i tempi in cui mi sfogliavo un albo senza problemi, senza badare troppo ad una ammaccaturina o ad una scoloritura. La mia passione l'ho consumata su albi che compravo spesso usati da ragazzo. Poi è venuto il collezionismo, che è un'altra storia e a mio modo di vedere una BRUTTA storia.

 

Adesso io non invidio chi ha stanze intere dedicate ai fumetti, ma chi se li gode - aprendoli, piegandoli, spiegazzandoli, in una parola "vivendoli" - fregandosene altamente di tutto il resto. :)

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<span style="color:red;">6 ore fa</span>, Texan dice:

Io per  i Tex uso le buste apposite e li tengo in fila in una stanza che ormai è un deposito.

 

Non sono nato collezionista ma lo sono diventato, ahimè, dopo frequentazioni. Posso dire di rimpiangere i tempi in cui mi sfogliavo un albo senza problemi, senza badare troppo ad una ammaccaturina o ad una scoloritura. La mia passione l'ho consumata su albi che compravo spesso usati da ragazzo. Poi è venuto il collezionismo, che è un'altra storia e a mio modo di vedere una BRUTTA storia.

 

Adesso io non invidio chi ha stanze intere dedicate ai fumetti, ma chi se li gode - aprendoli, piegandoli, spiegazzandoli, in una parola "vivendoli" - fregandosene altamente di tutto il resto. :)

Purtroppo io non riuscirei, indipendentemente dal collezionismo. Ogni cosa a cui tengo cerco di rovinarla il meno possibile...

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<span style="color:red;">9 minuti fa</span>, JohnnyColt dice:

Purtroppo io non riuscirei, indipendentemente dal collezionismo. Ogni cosa a cui tengo cerco di rovinarla il meno possibile...

Anch'io, ma la mania è un'altra cosa.

 

Per non rovinare un fumetto devi:

1) aprirlo ma non troppo se no segni la costoletta;

2) sfogliarlo con mani appena lavate per non ungerlo;

3) aiutarsi con un fazzolettino per non fare ditate sul nero di copertina;

4) appoggiarlo in luogo assolutamente pulito;

5) riporlo in busta chiusa.

6) possibilmente non toccarlo più!

 

E prima di comprarlo:

1) assicurarsi che non abbia subito piccole ammaccature;

2) che non presenti difetti di produzione;

3) che sia stato tagliato a squadra;

4) e continuare a piacere perché non c'è limite alla fissazione e all'assurdità del collezionista... :D

 

 

PS: Sono un collezionista che vorrebbe smettere, ma non ce la fa. :(

  • Haha (0) 1
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  • 0

@Texan, capisco il tuo disagio mentale perchè è lo stesso che ho anche io! :lol:

 

1) aprirlo ma non troppo se no segni la costoletta; Non sopporto un libro o un volume "spalancato" perchè appunto si rovina.

2) sfogliarlo con mani appena lavate per non ungerlo; L'ho sempre fatto, anche con i dischi (LP e CD).

3) aiutarsi con un fazzolettino per non fare ditate sul nero di copertina; Solitamente per evitare ditate sul nero mi basta lavare bene le mani ma comunque si riesce a togliere la ditata con una salvietta normale.

4) appoggiarlo in luogo assolutamente pulito; E' una cosa fondamentale sennò i precedenti punti sono vani.

5) riporlo in busta chiusa; Nulla da dire anche se ci sono condizioni che non lo permettono.

6) possibilmente non toccarlo più! Su questo concordo in parte, bisogna comunque permettere alla carta di respirare ogni tanto... Eppoi la passione è primariamente per Tex, non per gli albi in sè perciò se devo leggere poco mi importa di estrarlo dalla busta. 

 

1) assicurarsi che non abbia subito piccole ammaccature; E' la base dell'acquisto: niente ammaccature, righe o grinze...

2) che non presenti difetti di produzione; Vedi sopra

3) che sia stato tagliato a squadra; Su questo non ho mai fatto grande attenzione ma se è tagliato a squadra lo preferisco perchè, per come sono fatto io, mi danno fastidio le cose fuori posto.

4) e continuare a piacere perché non c'è limite alla fissazione e all'assurdità del collezionista... Penso che la gente nasca per essere pignola, indipendentemente dalla passione. Conosco un amante delle auto che colleziona modellini di Alfa Romeo e li spazzola ogni domenica mattina. Assurdo? Forse. Lo fa però anche con altri soprammobili, magari con meno cura ma lo fa ugualmente. Penso che essere pignoli, precisini, attenti all'ordine ecc. sia una "dote" (che spesso diventa velocemente una sega mentale) innata anche senza avere passioni particolari. Se guardi la mia chiamiamola collezione di fumetti è tutta ordinata, anche in altezza dei singoli volumi. Sono seghe mentali? Penso di sì ma il collezionismo centra poco, accentua solo il livello di ribecillimento mentale.

Nelle mie parole precedenti non voglio insultare nessuno, essendo io il primo malato dell'ordine e della catalogazione.

P.S. Per i fumetti ho 3 catalogazioni differenti!:D

Modificato da JohnnyColt
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<span style="color:red;">8 minuti fa</span>, JohnnyColt dice:

@Texan, capisco il tuo disagio mentale perchè è lo stesso che ho anche io! :lol:

 

1) aprirlo ma non troppo se no segni la costoletta; Non sopporto un libro o un volume "spalancato" perchè appunto si rovina.

2) sfogliarlo con mani appena lavate per non ungerlo; L'ho sempre fatto, anche con i dischi (LP e CD).

3) aiutarsi con un fazzolettino per non fare ditate sul nero di copertina; Solitamente per evitare ditate sul nero mi basta lavare bene le mani ma comunque si riesce a togliere la ditata con una salvietta normale.

4) appoggiarlo in luogo assolutamente pulito; E' una cosa fondamentale sennò i precedenti punti sono vani.

5) riporlo in busta chiusa; Nulla da dire anche se ci sono condizioni che non lo permettono.

6) possibilmente non toccarlo più! Su questo concordo in parte, bisogna comunque permettere alla carta di respirare ogni tanto... Eppoi la passione è primariamente per Tex, non per gli albi in sè perciò se devo leggere poco mi importa di estrarlo dalla busta. 

 

1) assicurarsi che non abbia subito piccole ammaccature; E' la base dell'acquisto: niente ammaccature, righe o grinze...

2) che non presenti difetti di produzione; Vedi sopra

3) che sia stato tagliato a squadra; Su questo non ho mai fatto grande attenzione ma se è tagliato a squadra lo preferisco perchè, per come sono fatto io, mi danno fastidio le cose fuori posto.

4) e continuare a piacere perché non c'è limite alla fissazione e all'assurdità del collezionista... Penso che la gente nasca per essere pignola, indipendentemente dalla passione. Conosco un amante delle auto che colleziona modellini di Alfa Romeo e li spazzola ogni domenica mattina. Assurdo? Forse. Lo fa però anche con altri soprammobili, magari con meno cura ma lo fa ugualmente. Penso che essere pignoli, precisini, attenti all'ordine ecc. sia una "dote" (che spesso diventa velocemente una sega mentale) innata anche senza avere passioni particolari. Se guardi la mia chiamiamola collezione di fumetti è tutta ordinata, anche in altezza dei singoli volumi. Sono seghe mentali? Penso di sì ma il collezionismo centra poco, accentua solo il livello di ribecillimento mentale.

Nelle mie parole precedenti non voglio insultare nessuno, essendo io il primo malato dell'ordine e della catalogazione.

P.S. Per i fumetti ho 3 catalogazioni differenti!:D

Eppure vorrei tanto rileggere Tex disteso sul letto, aprendolo e sfogliandolo in maniera normale, magari con un pacchetto di patatine e un bicchiere di Coca Cola vicino. Facile che un po' si rovini, ma vuoi mettere la comodità, il piacere di goderti la storia più che l'oggetto, il senso di appartenenza (perché l'albo nuovo non è tuo, appartiene solo a se stesso), laddove una piega, una macchia possono rappresentare in prospettiva un ricordo, un'esperienza vissuta.

Invece noi collezionisti rinunciamo al nostro piacere per venerare un oggetto che magari resterà ancora impilato in busta quando noi non ci saremo più. Non è triste tutto ciò? :(

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Il vero collezionista di fumetti non legge mai i fumetti che compra.

Se è ricco ne compra due copie: una per la collezione e una da leggere.:D

Se è povero e scroccone, legge la copia di un amico e non quella che ha comprato.;)

Se è povero e pirata, aspetta di trovare in rete una copia digitale, legge quella e conserva quella acquistata.:censored2:

Se è povero e onesto, mette da parte il fumetto acquistato senza leggerlo e poi si fa un'idea della trama dalle recensioni più o meno spoileranti che legge qui.:pianti:

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<span style="color:red;">3 minuti fa</span>, Letizia dice:

Il vero collezionista di fumetti non legge mai i fumetti che compra.

Se è ricco ne compra due copie: una per la collezione e una da leggere.:D

Se è povero e scroccone, legge la copia di un amico e non quella che ha comprato.;)

Se è povero e pirata, aspetta di trovare in rete una copia digitale, legge quella e conserva quella acquistata.:censored2:

Se è povero e onesto, mette da parte il fumetto acquistato senza leggerlo e poi si fa un'idea della trama dalle recensioni più o meno spoileranti che legge qui.:pianti:

Ehm... due collezioni di Tex fanno 1.400 numeri... dovresti avere in casa solo quelli! :D

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<span style="color:red;">2 minuti fa</span>, Texan dice:

Ehm... due collezioni di Tex fanno 1.400 numeri... dovresti avere in casa solo quelli! :D

Il vero collezionista li legge con cura e poi li imbusta e conserva ... chiaramente non li fa toccare da nessuno altro oltre a se stesso ...

Io attualmente, tra edicola e fumetteria, compro, leggo e colleziono una trentina di collane mensili (Bonelli, Cosmo, Panini, Salda Press etc...) ... figurati se ne prendessi due copie ciascuno ... :wacko:

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<span style="color:red;">14 minuti fa</span>, Texan dice:

Eppure vorrei tanto rileggere Tex disteso sul letto, aprendolo e sfogliandolo in maniera normale, magari con un pacchetto di patatine e un bicchiere di Coca Cola vicino. Facile che un po' si rovini, ma vuoi mettere la comodità, il piacere di goderti la storia più che l'oggetto, il senso di appartenenza (perché l'albo nuovo non è tuo, appartiene solo a se stesso), laddove una piega, una macchia possono rappresentare in prospettiva un ricordo, un'esperienza vissuta.

Invece noi collezionisti rinunciamo al nostro piacere per venerare un oggetto che magari resterà ancora impilato in busta quando noi non ci saremo più. Non è triste tutto ciò? :(

Non condivido questa idea. Il ragionamento che fai é facilmente paragonabile ad una riga su un disco. Forse da’ il senso di vissuto ma rimane pur sempre una riga che ti fa saltare la puntina!

Le macchie o gli strappi sui Tex per me sono peggiori della sopracitata riga...

<span style="color:red;">6 minuti fa</span>, Ken51 dice:

Il vero collezionista li legge con cura e poi li imbusta e conserva ... chiaramente non li fa toccare da nessuno altro oltre a se stesso ...

Io faccio esattamnte così! Gli altri non li toccano perché gira e rigira me li fanno o cadere o li piegano in malo modo. Ovviamente far toccare qualsiasi albo senza bustina non é contemplato!

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<span style="color:red;">10 ore fa</span>, JohnnyColt dice:

Non condivido questa idea. Il ragionamento che fai é facilmente paragonabile ad una riga su un disco. Forse da’ il senso di vissuto ma rimane pur sempre una riga che ti fa saltare la puntina!

Le macchie o gli strappi sui Tex per me sono peggiori della sopracitata riga...

Io faccio esattamnte così! Gli altri non li toccano perché gira e rigira me li fanno o cadere o li piegano in malo modo. Ovviamente far toccare qualsiasi albo senza bustina non é contemplato!

Il paragone non regge, Johnny. Se il disco è rotto non puoi ascoltarlo, mentre una macchiolina d'umido o di grasso, la perdita di brillantezza del colore o quant'altro sono minuzie che notiamo spesso solo NOI FISSATI.

E lasciami dire che non prestare il mio Tex va contro tutti i miei principi. Quando sento dire a mia sorella che non mi chiede più un fumetto perché è IMBUSTATO mi vergogno un po' di quello che sono diventato.

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1 ora fa, Texan dice:

Il paragone non regge, Johnny. Se il disco è rotto non puoi ascoltarlo, mentre una macchiolina d'umido o di grasso, la perdita di brillantezza del colore o quant'altro sono minuzie che notiamo spesso solo NOI FISSATI.

E lasciami dire che non prestare il mio Tex va contro tutti i miei principi. Quando sento dire a mia sorella che non mi chiede più un fumetto perché è IMBUSTATO mi vergogno un po' di quello che sono diventato.

Con una righina leggera l'ascolto spesso non ne risente ma la riga rimane, se il disco è rovinato da solchi profondi la puntina salta. Se appunto la riga è consistente quando salta la puntina passi avanti, spiace ma si è sempre fatto così. Conosco parecchia gente che legge i fumetti anche con stropicci, strappi e pagine mancanti, non so come facciano a leggere gli albi in quel modo ma ci riescono benissimo. E vivono benone anche senza quella pagina mancante... Le macchie mi infastidiscono ma hai ragione a dire che nel breve periodo sono trascurabili, se si vuol semplicemente leggere l'albo. Non sono trascurabili quando però la macchia inizia ad attaccare carta ed inchiostro, ed in situazioni a lei convenienti può metterci davvero poco a estendersi!

Ripeto, per come sono fatto io preferirei ogni cosa, fumetti compresi, il più possibile intonsa.

Modificato da JohnnyColt
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2 ore fa, Texan dice:

Il paragone non regge, Johnny. Se il disco è rotto non puoi ascoltarlo, mentre una macchiolina d'umido o di grasso, la perdita di brillantezza del colore o quant'altro sono minuzie che notiamo spesso solo NOI FISSATI.

E lasciami dire che non prestare il mio Tex va contro tutti i miei principi. Quando sento dire a mia sorella che non mi chiede più un fumetto perché è IMBUSTATO mi vergogno un po' di quello che sono diventato.

No, guarda, non ci siamo proprio: questo e' COLLEZIONISMO, non FISSAZIONE, come la definisci tu ...

Il Collezionismo s'informa al principio della conservazione del bene, al suo preservamento dalla distruzione, alla sua salvaguardia quale patrimonio della cultura e testimonianza per le generazioni future, oltre, naturalmente, al pieno godimento da parte del collezionista.

E meno male che esistono e sono sempre esistiti i collezionisti, perche' e' solo grazie alla loro lungimiranza che si sono potute conservare testimonianze delle vestigia del passato del fumetto, grazie alla conservazione di copie che, se tenute con la tua logica da fast-food, sarebbero distrutte da decenni e non se ne avrebbe oggi alcuna testimonianza ...

L'opera dell'ingegno non assolve meramente ad una funzione consumistica, usa e getta, ma va preservata, ed i collezionisti (di fumetti, libri, monete, francobolli, cartoline, dischi, santini etc...) assolvono alla funzione svolta dai monaci nel Medioevo, epoca in cu, dopo il crollo dell'Impero Romano, il mondo precipito' in un nuovo stadio di barbarie e la superstizione prese il posto del sapere e fu nei monasteri che si salvarono per le generazioni future le opere dei filosofi classici, dei grandi pensatori, dei poeti, degli scienziati ...

Mi si obiettera' che il non farli toccare ad altri e' il contrario della condivisione ...

Ma qui stiamo parlando di "preservazione" e "conservazione" del bene e non di "divugazione" del medium fumetto. Il sottoscritto, cone tanti altri collezionisti ed appassionati del medium fumetto, non perde occasione per parlare del fumetto con colleghi, amici e parenti ... ma se io ti consiglio un film che attualmente stanno proiettandio, cio' non implica che io ti debba portare materialmente al cinema e pagarti il biglietto ...Ho introdotto molti amici e colleghi nelle fumetterie, alle mostre e fiere ed in qualche caso sono diventati lettori e collezionisti. Ma se vogliono leggersi un fumetto SE LO COMPRANO! Io non presto i miei fumetti a nessuno ormai da oltre trent'anni, da quando, pur essendomi fortemente raccomandato, due carissimi amici non presero le dovute precauzioni per impedire che la lori gatta orinasse sui miei Alan Ford ed, in un secondo caso, un caro parente, a suo dire appassionato di Asterix, mi restitui' le primissime edizioni italiane Mondadori completamente rovinate, con il filo di refe saltato, perche', scoprii dopo, l'idiota leggeva i cartonati girando le pagine a 360°, come fossero quotidiani :help:

 

Modificato da Ken51
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C'è collezionismo e collezionismo.

Non credo che si possa parlare di preservazione quando il "bene" è presente in più di centomila copie.

Ma anche ammessa tale possibilità, collezionare tappini metallici della Coca Cola lite non credo proprio che sia di alcuna utilità per i posteri.

Inoltre, che valore ha una collezione?

Per il collezionista sicuramente un valore molto maggiore di quello attribuito dal mercato.

Mio zio negli anni '70 ha acquistato un francobollo commemorativo da mille lire affrancato su una cartolina postale (il suo stipendio mensile allora era 120 mila lire).

Ho cercato il valore attuale sul web e sapete quanto vale?

Un euro.

Ha tramandato ai posteri un patrimonio culturale, però.

 

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13 minuti fa, Letizia dice:

C'è collezionismo e collezionismo.

Non credo che si possa parlare di preservazione quando il "bene" è presente in più di centomila copie.

Ma anche ammessa tale possibilità, collezionare tappini metallici della Coca Cola lite non credo proprio che sia di alcuna utilità per i posteri.

Inoltre, che valore ha una collezione?

Per il collezionista sicuramente un valore molto maggiore di quello attribuito dal mercato.

Mio zio negli anni '70 ha acquistato un francobollo commemorativo da mille lire affrancato su una cartolina postale (il suo stipendio mensile allora era 120 mila lire).

Ho cercato il valore attuale sul web e sapete quanto vale?

Un euro.

Ha tramandato ai posteri un patrimonio culturale, però.

 

Appunto, un patrimonio culturale! Il mio non era infatti un discorso venale .. 

Modificato da Ken51
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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Ken51 dice:

No, guarda, non ci siamo proprio: questo e' COLLEZIONISMO, non FISSAZIONE, come la definisci tu ...

 

Ah beh, non ci siamo su tante cose. Una in più una in meno non fa differenza... ;)

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<span style="color:red;">15 minuti fa</span>, Texan dice:

Ah beh, non ci siamo su tante cose. Una in più una in meno non fa differenza... ;)

Curiosità mia, perchè ti sei appassionato di collezionismo?

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<span style="color:red;">16 minuti fa</span>, JohnnyColt dice:

Curiosità mia, perchè ti sei appassionato di collezionismo?

Non mi sono "appassionato", mi ci sono ritrovato dentro. Fino ai primi anni ottanta ero un semplice appassionato di fumetti. La mia collezione di Tex, per quanto completa, era un mix di originali, ristampe nuove comprate in un'edicola nel cui retro c'era il Magazzino Bonelli (:D) e albi usati presi sulle bancarelle. Anche i miei Magnus erano presi tutti sulle bancarelle, perché allora (non so quanti anni tu abbia) si leggeva, si scambiava, si vendeva - come oggi, ma molto più naif.

Poi iniziarono ad uscire edizioni pregiate, a circolare albi in lingua originale, io mi misi a fare il fanzinaro e le bancarelle sparirono. Iniziarono a vedersi le fumetterie e tutti i fumetti si videro raddoppiare, triplicare, quadruplicare il loro prezzo di copertina. Fu allora che il fumetto smise di essere una passione per ragazzi, che spesso potevano concedersi solo quello, ma un investimento per figli di papà piccoli capitalisti d'assalto. Quando si è girato il mondo, si è girato pure per il fumetto. Confesso di essermi sentito in trappola ed è per questo che nel 1992 tagliai con le fanzine e le collezioni. Tuttavia il brutto vizio di incellofanare le cose (non solo i fumetti) mi è rimasto. Spero di liberarmene ma è difficile.

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<span style="color:red;">26 minuti fa</span>, Texan dice:

Non mi sono "appassionato", mi ci sono ritrovato dentro. Fino ai primi anni ottanta ero un semplice appassionato di fumetti. La mia collezione di Tex, per quanto completa, era un mix di originali, ristampe nuove comprate in un'edicola nel cui retro c'era il Magazzino Bonelli (:D) e albi usati presi sulle bancarelle. Anche i miei Magnus erano presi tutti sulle bancarelle, perché allora (non so quanti anni tu abbia) si leggeva, si scambiava, si vendeva - come oggi, ma molto più naif.

Poi iniziarono ad uscire edizioni pregiate, a circolare albi in lingua originale, io mi misi a fare il fanzinaro e le bancarelle sparirono. Iniziarono a vedersi le fumetterie e tutti i fumetti si videro raddoppiare, triplicare, quadruplicare il loro prezzo di copertina. Fu allora che il fumetto smise di essere una passione per ragazzi, che spesso potevano concedersi solo quello, ma un investimento per figli di papà piccoli capitalisti d'assalto. Quando si è girato il mondo, si è girato pure per il fumetto. Confesso di essermi sentito in trappola ed è per questo che nel 1992 tagliai con le fanzine e le collezioni. Tuttavia il brutto vizio di incellofanare le cose (non solo i fumetti) mi è rimasto. Spero di liberarmene ma è difficile.

Evidentemente non hai mai capito il mondo (del fumetto) che pur ti circondava ...

Pretendi di parlare di cose che non conosci e pertanto sarebbe opportuno che ti documentassi prima di dire inesattezze, perche' la tua esperienza di fanzinaro anni 90 non e' sufficiente a capire e pretendere di spiegare un fenomeno che e' molto piu' sfaccettato!

Il Collezionismo di fumetti c'e' sempre stato ed ha avuto la sua massima diffusione tra gli anni 60 e gli anni 90, com la ricerca, in particolare, di materiale Anteguerra e del Primo Dopoguerra.

Ed e' grazie alla passione di questi collezionisti ed appassionati che sono nate, riviste come Linus (l'antesignana, che dal primo numero dell'aprile 1965 tenne una rubrica fissa sul collezionismo di fumetti), Sgt. Kirk, Il Mago, Il Fumetto, Comics, rassegne come Lucca Comics (1965, inizialmente Bordighera); associazioni culturali come l'A.N.A.F. (poi A.N.A.F.I), e tutto il fenomeno amatoriale di recupero filologico dei grandi classici del passato, che hanno dato dignita' al medium fumetto, sdoganandolo dalla considerazione di prodotto subculturale di mero intrattenimento di evasione per fanciulli, elevandolo al rango di Nona Arte :rolleyes:

La celebre intervista a tre intellettuali del calibro di Umberto Eco, Oreste del Buono ed Elio Vittorini sul primo numero di Linus, fortemente voluto dall'editore Gandini e dallo stesso Eco viene considerata il manifesto di quella  svolta epocale nel mondo del fumetto.

E poi, la cosa assurda che dici sul fatyo che i ragazzi abbiano abbandonato il fumetto a causa delle edizioni variant e delle speculazioni ...:o

Ma forse Tu, perche' quella era la tua distorta percezione del Tuo mondo ristretto di fanzinaro primi anni 90 ... E;)

Innanzitutto, la "speculazione" lasciamola ai mercanti ed ai rigattieri svuota-scantinati, che con il Collezionismo non c'entra nulla ...

Ne' tu ne' Letizia avete capito che il Collezionismo NON E' SPECULAZIONE, ma solo amore e passione,: se compro un Albo d'Oro a 300 euro od un Tex gigante 1^ serie a 1000 euro lo faccio per il piacere mio tutto privato di mettere quei pezzi i collezione e godermeli, non certo pensando di poterli rivendere guadagnandoci ...

Certo, sono pezzi vintage che manterranno un certo valore economico nel tempo, ma non e' dato di sapere quanto varranno tra 20 anni ed e' altamente probabile che, rivendendoli, non si recuperi mai quanto si e' speso!

Ancora, tutti gli innumerevoli fumetti comprati oggi in edicola, come esci dall'edicola, non valgono nulla, economicamente, e non varranmo nulla neanche tra 50 anni, almeno il 99,99 % di questi, MA PER UN COLLEZIONISTA VALGONO TANTISSIMO, e ci tiene a tenerli nuovi come quando li ha comprati!

Perche' vuoi mettere, che so, un Tex 214 (Una stella per Tex) tenuta nuova dopo 40 anni, con la copertina bianca come la neve, la costola intatta ed i colori vivi, con un albo sporco, sberciato, ammaccato, spaginato e recante magari il segno della tazzina in copertina? :laugh:

Abbi pazienza ma evidentemente tu non hai l'hanimus del collezionista e mi dispiace per te se hai "investito" tanto in variant ed in edizioni pregiate coltivando l'illusione di diventare ricco ed ora sei rimasto con le pive nel sacco e rosichi , mica e' colpa dei collezionisti ...  semmai dei fanzinari par tuo che pensavano di avere scoperto un nuovo bengodi ed alimentavano tali credenze... :laugh:

Io, da par mio, ho sempre comprato variant ed edizioni limitate e speciali (metallizzate, olografiche, lenticolari etc...) per il mio esclusivo, ludico, feticistico piacere di possederle, perche' sono "belle" e mi piaccioni, e continuo a comprarle, pur sapendo che non varranno mai una cippa :laugh:

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<span style="color:red;">6 minuti fa</span>, Ken51 dice:

Evidentemente non hai mai capito il mondo (del fumetto) che pur ti circondava ...

Pretendi di parlare di cose che non conosci e pertanto sarebbe opportuno che ti documentassi prima di dire inesattezze, perche' la tua esperienza di fanzinaro anni 90 non e' sufficiente a capire e pretendere di spiegare un fenomeno che e' molto piu' sfaccettato!

 

Tu a me NON SPIEGHI NIENTE. Per me sei nessuno e visto che hai brutto vizio di ergerti a maestro (de che???) da questo momento io ti ignoro.

<span style="color:red;">18 minuti fa</span>, Texan dice:

Tu a me NON SPIEGHI NIENTE. Per me sei nessuno e visto che hai brutto vizio di ergerti a maestro (de che???) da questo momento io ti ignoro.

Guarda Ken, non voglio litigare con te, ma ti prego di non usare questo tono paternalistico con me, che ho cinquant'anni e nel mio piccolo qualcosa al fumetto ho pure dato. Non ho offeso te né i collezionisti in generale. Da appassionato del fumetto che CONOSCE TUTTA LA STORIA che hai pensato bene di raccontare tu, credo che il collezionismo per come si è inverato a partire dagli anni 80-90 abbia in qualche modo cambiato l'approccio tra lettore e fumetto, che da mezzo è diventato fine, un feticcio da possedere e da adorare, mentre prima era passione che passava di mano in mano, di bocca in bocca. Sicuramente io non sono un collezionista autentico e mai ho avuto intenzione di esserlo.

Ho voluto rispondere a Johnny dando una mia opinione del fenomeno nei suoi effetti che ha avuto sul pubblico di massa.

Ovviamente ognuno è libero di avere le proprie opinioni. Tu sei libero di comprarti l'intera edicola e di collezionare con gusto tutti i fumetti del mondo. Nessuno te lo vieta e ti critica per questo. Lascia agli altri il diritto di esprimere il proprio parere senza impartire loro la lezioncina. Patti chiari, amicizia lunga.

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<span style="color:red;">37 minuti fa</span>, Ken51 dice:

Ne' tu ne' Letizia avete capito...

 

Io credo invece che tu (lettera iniziale minuscola) non abbia capito assolutamente niente di quello che penso io.

Io comunque non sono come chi "possiede una cosa solo per il piacere di possederla".

Sarò pragmatica, magari anche arida, ma io compro le cose che mi servono e i fumetti, alcuni fumetti, mi servono e li "consumo", li leggo e li rileggo, li presto e me li faccio prestare, faccio cambio, ecc.

E poi, per cortesia, vorrei che la smettessi di dire cose simili a "non hai capito niente".

Anzi vorrei proprio non essere mai nominata da te.

Grazie.

E nota che io NON ho detto che non capisci niente in generale, ma solo di quello che penso io, il che è ben diverso.

 

 

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Ok, ho fatto una domanda da cui non mi aspettavo affatto tanto fermento. Ho iniziato a collezionare da poco quindi non ho diritto di parlare. 

Interessenti i vostri differenti punti di vista!

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<span style="color:red;">14 minuti fa</span>, JohnnyColt dice:

Ok, ho fatto una domanda da cui non mi aspettavo affatto tanto fermento. Ho iniziato a collezionare da poco quindi non ho diritto di parlare. 

Interessenti i vostri differenti punti di vista!

Ma no!! Tu hai diritto di parlare, tutti hanno il diritto di parlare... ma stiamo scherzando? Siamo in democrazia!! :ok:

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Texan dice:

Tu a me NON SPIEGHI NIENTE. Per me sei nessuno e visto che hai brutto vizio di ergerti a maestro (de che???) da questo momento io ti ignoro.

Guarda Ken, non voglio litigare con te, ma ti prego di non usare questo tono paternalistico con me, che ho cinquant'anni e nel mio piccolo qualcosa al fumetto ho pure dato. Non ho offeso te né i collezionisti in generale. Da appassionato del fumetto che CONOSCE TUTTA LA STORIA che hai pensato bene di raccontare tu, credo che il collezionismo per come si è inverato a partire dagli anni 80-90 abbia in qualche modo cambiato l'approccio tra lettore e fumetto, che da mezzo è diventato fine, un feticcio da possedere e da adorare, mentre prima era passione che passava di mano in mano, di bocca in bocca. Sicuramente io non sono un collezionista autentico e mai ho avuto intenzione di esserlo.

Ho voluto rispondere a Johnny dando una mia opinione del fenomeno nei suoi effetti che ha avuto sul pubblico di massa.

Ovviamente ognuno è libero di avere le proprie opinioni. Tu sei libero di comprarti l'intera edicola e di collezionare con gusto tutti i fumetti del mondo. Nessuno te lo vieta e ti critica per questo. Lascia agli altri il diritto di esprimere il proprio parere senza impartire loro la lezioncina. Patti chiari, amicizia lunga.

E perche' dovremmo litigare?

Tu dici la tua, pubblicamente, e se io la penso diversamente, dico a mia volta la mia, pubblicamente :ok:

Se poi tu e quell'altra signorina non sapete affrontare un contradditorio e, soprattutto, come vedo da sempre, vi innevorsite oltremodo se vi si contraddice, beh ... che volete che vi dica? ... forse i forum di discussione non sono per voi ... :cowboy:

P.S.: e cosa avresti dato al mondo del funetto, di grazia? Sei stato fanzinaro nei primi anni 90? Ma allora eravamo tutti fanzinari, anch'io sono stato fanzinaro, ma poi non solo ...

Interessante sarebbe sapere cosa avresti dato DOPO al mondo del fumetto, di serio e concreto, non quando eri un fanzinaro di 20 anni che, ripeto, all'epoca lo erano tutti ma pochissimi avevano reale cultura fumettistica   ... :malato:

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