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TWF - Tex Willer Forum

Dopo Il 700


Sam Stone
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Se posso, un auspicio legato al numero 700: perché non pensare, oltre ai colori, ad un albo con un numero maggiore di pagine? Magari 160, come il color estivo. Od anche 130. La ricorrenza giustificherebbe l'aumento della foliazione, e magari finalmente avremmo un centenario da ricordare.

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Io dubito che il formato possa variare dal canonico 110 tavole più pagina splash page gialla con editoriale sul retro e copertine.

Per quanto celebrativo e quindi speciale immagino che mantenga intatte le caratteristiche della serie alla quale comunque appartiene.

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Io dubito che il formato possa variare dal canonico 110 tavole più pagina splash page gialla con editoriale sul retro e copertine.

Per quanto celebrativo e quindi speciale immagino che mantenga intatte le caratteristiche della serie alla quale comunque appartiene.

 

Non su Tex ma su altre serie Bonelli non è che manchino i precedenti. Il lontano  n. 100 di Zagor ebbe 128 pagine invece delle canoniche 96 e più recentemente Dylan Dog n. 338, "Mai più Ispettore Bloch", aveva 16 pagine in più.

E di precedenti ce ne sono altri ancora.

Non dirmi che l'attaccamento della serie Tex alla tradizione deve essere indefettibile e assoluto. Perché Dylan Dog può avere 16 pagine iun più per un qualunque n. 338 e Tex, che è la serie più venduta d'Italia non può averle? :D

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Io dubito che il formato possa variare dal canonico 110 tavole più pagina splash page gialla con editoriale sul retro e copertine.

Per quanto celebrativo e quindi speciale immagino che mantenga intatte le caratteristiche della serie alla quale comunque appartiene.

 

Non su Tex ma su altre serie Bonelli non è che manchino i precedenti. Il lontano  n. 100 di Zagor ebbe 128 pagine invece delle canoniche 96 e più recentemente Dylan Dog n. 338, "Mai più Ispettore Bloch", aveva 16 pagine in più.

E di precedenti ce ne sono altri ancora.

Non dirmi che l'attaccamento della serie Tex alla tradizione deve essere indefettibile e assoluto. Perché Dylan Dog può avere 16 pagine iun più per un qualunque n. 338 e Tex, che è la serie più venduta d'Italia non può averle? :D

 

 

Tutto è possibile Carlo, se pensiamo che il formato precedente le attuali 116 pagine era il 132 e per i primi numeri addirittura il 164.

 

Ma se ipotizziamo di mandare in stampa adesso un formato fuori standard con l'aggiunta di uno o due sedicesimi, pur essendo cosa fattibile mi sembrerebbe comunque strana e in contrasto con il formato ormai abituale del modulo di 110 tavole che se ben gestite ci possono comunque offrire belle storie.

 

Se poi la SBE ci vorrà regalare un albo oltre che a colori anche con più pagine io non protesterò di certo, né credo lo faranno altri, a meno che l'eventuale incremento di pagine non vada a incidere sul prezzo di copertina...

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Io dubito che il formato possa variare dal canonico 110 tavole più pagina splash page gialla con editoriale sul retro e copertine.

Per quanto celebrativo e quindi speciale immagino che mantenga intatte le caratteristiche della serie alla quale comunque appartiene.

 

Non su Tex ma su altre serie Bonelli non è che manchino i precedenti. Il lontano  n. 100 di Zagor ebbe 128 pagine invece delle canoniche 96 e più recentemente Dylan Dog n. 338, "Mai più Ispettore Bloch", aveva 16 pagine in più.

E di precedenti ce ne sono altri ancora.

Non dirmi che l'attaccamento della serie Tex alla tradizione deve essere indefettibile e assoluto. Perché Dylan Dog può avere 16 pagine iun più per un qualunque n. 338 e Tex, che è la serie più venduta d'Italia non può averle? :D

 

 

Tutto è possibile Carlo, se pensiamo che il formato precedente le attuali 116 pagine era il 132 e per i primi numeri addirittura il 164.

 

Ma se ipotizziamo di mandare in stampa adesso un formato fuori standard con l'aggiunta di uno o due sedicesimi, pur essendo cosa fattibile mi sembrerebbe comunque strana e in contrasto con il formato ormai abituale del modulo di 110 tavole che se ben gestite ci possono comunque offrire belle storie.

 

E io ti ripeto che su altre serie è già stato fatto anche nel passato recente, quindi non vedo perché non farlo anche su Tex.

Il n. 121 di Dylan Dog, celebrativo del decennale, ad esempio, era a colori, aveva 32 pagine in più e senza aumenti di prezzo.

 

 

 

Se poi la SBE ci vorrà regalare un albo oltre che a colori anche con più pagine io non protesterò di certo, né credo lo faranno altri, a meno che l'eventuale incremento di pagine non vada a incidere sul prezzo di copertina...

 

Ogni volta che ha aumentato il numero di pagine di un albo, quale che ne fosse il motivo, la SBE non ha mai aumentato il prezzo di copertina,  a maggior ragione non lo farebbe su Tex, dove il costo aggiuntivo sarebbe ancor più ammortizzato.

Oltre a ciò, il tempo di prendere certe decisioni c'è tutto: la lavorazione del n. 695 (albo del settantennale), affidato a Ticci, non comincerà prima di gennaio o febbraio 2016 e quella del 700, affidato a Civitelli, non prima di ottobre dello stesso anno. Un allungamento di 16 o 32 pagine non costituirebbe un problema, visto che comunque gli albi in questione sarebbero pronti con circa un anno di anticipo sulla pubblicazione.

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Vero, Finchè morte non vi separi del 1996 costava 3000 lire nonostante avesse 110 pagine a colori.

 

Quand'è così chissà che la cosa possa ripetersi per Tex con l'albo di Ticci per i 70 anni e con quello di Civitelli per il n.700.

 

Riponiamo le nostre speranze nelle mani di Mauro Boselli!

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Io per il settantennale mi accontenterei di un bel poster in regalo disegnato apposta per l'occasione,come nel 72' con l'albo "Sulle piste del Nord".

Ma la vedo difficile.

 Che ricordi... avevo dodici anni e quel poster finì naturalmente attaccato al muro della cameretta con disappunto di mamma allora e mio in seguito quando ho dovuto faticare non poco a reperire l'albo con il poster ancora inserito...

 

 Purtroppo la vedo difficile anch'io anche se un gadget vintage come il poster non mi dispiacerebbe per niente!

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Wasted Years,recupera tranquilamente i numeri post 600,poi prenditi una bella AMERICANA.

Le messicane suonano generalmente bene,ma con le americane è tutta un altra musica ;)

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Ci sono Mexico e Mexico e USA e USA. Trattandosi di single coil e di circuitazione elementare, le fender sono chitarre antiquate e costano tanto rispetto all'effettivo valore dell'hardware. Non conviene investire tanto in una chitarra così, conviene cercare il proprio strumento nella fascia economica. È come Tex Willer, richiama tanto il nome.

Le Mexico sono in legno, hanno discrete meccaniche e buoni componenti, al limite una cambiata di pick up...

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Ci sono Mexico e Mexico e USA e USA. Trattandosi di single coil e di circuitazione elementare, le fender sono chitarre antiquate e costano tanto rispetto all'effettivo valore dell'hardware. Non conviene investire tanto in una chitarra così, conviene cercare il proprio strumento nella fascia economica. È come Tex Willer, richiama tanto il nome.

Le Mexico sono in legno, hanno discrete meccaniche e buoni componenti, al limite una cambiata di pick up...

 

Mi permetto di dissentire.

Se è vero che una fender messicana può suonare discretamente bene (e ne ho sentite!), è altresì vero che non suonerà mai come una americana Custom Shop.

Prendi una Rory Gallagher e prendi una messicana con tutte le upgrade del mondo e non suonerà come la Rory.

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Boh, io ne ho avute in mano un centinaio, di queste fender. E ho suonato custom shop, anniversary, signature eccetera. Si tratta di un pezzo di legno con un manico avvitato non piatto bensì cilindrico nella sua posizione, con tre pick up ad avvolgimento singolo ed un selettore a cinque posizioni. Un mio amico liutaio lo ha definito "intagliare un tagliere".

Non è una ramirez che va intonata, va incatenata e via discorrendo. Non è una chitarra acustica. È un pezzo di legname.

Ci sono chitarre più moderne a manico piatto e a circuitazione attiva che sono tecnologiche, una strato è una FORD modello T. Oltretutto la CBS, quando acquistò la fender, abbassò la qualità dei materiali elettrici fino a farne una imitazione.

Se vuoi una strato vera e autentica, conviene farsela fare artigianale allo stesso costo di una USA. Vuoi i Texas special? I  Vintage '59? Te li fai piazzare e suona.

Qualche volta siamo riusciti a imbrogliare chitarristi anche esperti suonandogli una Mexico invece della sua preziosa signature.

Le Japan erano considerate una chiavica, oggi sono ricercatissime dagli amatori per il PURO suono FENDER. Questo dimostra il peso della psicologia in un pezzo di legno con niente di speciale se non il logo sulla paletta. Poi, per carità, se vuoi la preziosa vintage 57 col manico a "V" e i pick up in alnico 3 ok, sei libero di adorarla.

Poi uno con una epiphone da 300 dollari inserisce il distorsore e ti UMILIA.

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Parlare di chitarre in un forum di Tex mi ha fatto tornare in mente il suo incontro con Guitar JIm

 

tav1_g.jpg

 

E per tornare in topic mi piacerebbe dopo il n. 700 poter finalmente leggere storie che prevedano il cross over di Tex con personaggi di altre serie che finora si limitano alla tavola realizzata per gioco da Graziano Romani....

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Parlare di chitarre in un forum di Tex mi ha fatto tornare in mente il suo incontro con Guitar JIm

 

tav1_g.jpg

 

E per tornare in topic mi piacerebbe dopo il n. 700 poter finalmente leggere storie che prevedano il cross over di Tex con personaggi di altre serie che finora si limitano alla tavola realizzata per gioco da Graziano Romani....

 

Potrebbe essere interessante per quei lettori che oltre a Tex leggono anche altre serie, sopratutto Zagor, però non so, io a naso tendo a credere che su una serie come Tex con già mille "paletti fissati" difficilmente andrà a avere qualcosa del genere.

Poi al di là di questa mia impressione, ce anche una grossa parte di lettori, che sono sicuramente una grande maggioranza, che legge solo Tex e che non gliene fregherebbe nulla, anzi (otre ovviamente di queli che leggono fumetti Bonelli che però non centrano proprio nulla col mondo di Tex).

Questa storia del cross-over credo proprio che resterà immaginazione, francamente.

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Il team up (il crossover tecnicamente è una storia che comincia nell'albo di una serie e termina in quello di un'altra) era già previsto con Ken Parker ma non si è è potuto realizzare per motivi squisitamente tecnici di cui si è già discusso tempo fa.

Incontri con altri personaggi bonelliani attualmente in edicola li vedo difficili (ma non  impossibili) anche perché praticamente nessuno è contemporaneo di Tex.

 

A me piacerebbe un team up "soft" con qualcuno dei vecchi personaggi western di G.L.Bonelli o col "Ragazzo nel Far West" Tim Carter inventato da Guido Nolitta. di cui chissà quanti lettori di oggi si accorgerebbero. ;)

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Il team up (il crossover tecnicamente è una storia che comincia nell'albo di una serie e termina in quello di un'altra) era già previsto con Ken Parker ma non si è è potuto realizzare per motivi squisitamente tecnici di cui si è già discusso tempo fa.

Incontri con altri personaggi bonelliani attualmente in edicola li vedo difficili (ma non  impossibili) anche perché praticamente nessuno è contemporaneo di Tex.

 

A me piacerebbe un team up "soft" con qualcuno dei vecchi personaggi western di G.L.Bonelli o col "Ragazzo nel Far West" Tim Carter inventato da Guido Nolitta. di cui chissà quanti lettori di oggi si accorgerebbero. ;)

Non intendevo un crossover all'americana sul genere DC o Marvel, ma mi riferivo alla possibilità che su una storia di Tex potesse avvenire un incrocio narrativo di situazioni e/o personaggi, non necessariamente principali, caratteristici di altre serie. 

 

Come ha incontrato Guitar Jim, Tex potrebbe capitare a Hellgate o imbarcarsi su una nave che annovera tra il suo equipaggio qualche vecchio marinaio della Golden Baby di Fishleg o della Dragoon di Honest Joe e tramite flashback far iniziare la storia ai tempi di Zagor e farla concludere a Tex senza un team up reale dei due personaggi.

 

Kit potrebbe imbattersi nella figlia di Jack Lassalle e Denise Lafitte...

 

Oppure in una delle sue avventure canadesi nel Manitoba Jim Brandon potrebbe fagli incontrare la giubba rossa Paul Brady che gli racconta del biondo ricercato americano che aveva trovato rifugio a La Rochelle...

Modificato da natural killer
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Quelli di cui parli sono citazioni e se devo dirla tutta, a me hanno sempre divertito.

Diversamente da alcuni (la cui voce critica non mi sorprenderebbe se si facesse sentire anche qui) io, ad esempio, non avrei problemi se in una storia futura Tex avesse a che fare con la base di Altrove che magari ha richiesto la consulenza del Morisco su un qualche mistero.

Il "crossover a distanza è un esperimento già tentato con successo su Mister No e Martin Mystere in cui un mistero affrontato dall'antieroe amazzonico viene risolito definitivamente circa trent'anni dopo dal Detective dell'Impossibile, quindi, perché non ripeterlo?

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Già, il caso dell'Arca dell'alleanza nelle due storie di Castelli di quando eravamo un po' più giovani....

 

evBuoKUANzXC0CvjMjOt44baYg3bGaymbZhKU+ZI  N25Qi5fhXWjCDylc1FlbYS94y95fZBA9ZEdEnMeq

 

l'albo finale di entrambe le storie

Modificato da natural killer
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  • 11 mesi dopo...

Ma in un futuro potrebbe essere possibile una storia con Tex e basata sulla faida delle due famiglie Hatfield e McCoy?

Essa fu una lunga faida ambientata fra i due stati confinanti del Kentucky (McCoy) e del West Virginia (Hatfield) e cominciò nel 1865 e si concluse dopo 20 anni.  Fu una questione importante poiché coinvolse anche i governi di ambo gli stati.

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È vero, può rappresentare una buona occasione per una storia ambientata sia nel passato sia nel presente texiano.

 

C'è un altro episodio storico in cui Tex potrebbe essere partecipe come già scritto in un'altra discussione: Il trattato Meusenbach-Comanche. Ossia un trattato mai rotto fra i coloni tedeschi in Texas (il tedesco texano a quanto pare è ancora parlato) e le tribù native del gruppo comanche.

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In passato chiesi personalmente a Borden, nella discussione apposita, se da quella famosa faida avesse potuto trarre ispirazione per qualche storia. Di preciso non ricordo la risposta ma mi pare che lui non ne fosse più di tanto interessato ai tempi.

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