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TWF - Tex Willer Forum

[Romanzi A Fumetti 02] Frontera!


ymalpas
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La storia e i personaggi  

54 utenti hanno votato

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Leggendo i commenti negativi non posso non notare come in Italia, per molte persone, è quasi impossibile evitare di parlare senza cognizione di causa. L'importante è parlare anche se stai dicendo delle castronerie e facendo paragoni assurdi. Paragonare un albo bonelli della regolare in b/n con formato ridotto e stampato su carta normale con un  cartonato di ben più grandi dimensioni, stampato su carta di ben altra qualità e colorato direttamente dall'artista lamentandosi del prezzo è come pretendere di comprare una berlina allo stesso prezzo di un'utilitaria. Senza contare che la berlina in oggetto ti è stata comunque offerta ad un prezzo minore di altre berline.  

Modificato da West10
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La penso esattamente come West10.

Siamo di fronte ad un prodotto profondamente diverso dal tex abituale, e questo non si può negare.

La storia è differente, i disegni sono differenti, tutto è differente dalla serie regolare che esce in edicola.

Ma questo non vuol dire che non si potesse provare a fare una cosa del genere.

A me, come penso a tutti voi, piace la serie regolare di Tex, le vignette nel classico stile bonelli, il bianco e nero, il formato.

Tutti d'accordo.

Però questo è un qualcosa di diverso, che può benissimo non piacere ma non per questo bisogna urlare al sacrilegio.

Ho speso molto per una storia che si legge in un quarto d'ora? Forse.

Ho speso poco per un prodotto molto bello, ben riuscito e che conferisce un gusto nuovo alla mia collezione di Tex, Texoni, Maxitex e così via? sicuramente si.

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Ho notato che anche per questo secondo cartonato si è deciso di non inserire una numerazione, ed a questo punto penso si continuerà così. Molto probabilmente il primo numero di Serpieri nato un pò per caso nell'edizione cartonata ha condizionato tale scelta. Sarebbe stato un problema sia assegnare il nr. 1 sia il nr. 2 a questa seconda uscita e la scelta più comoda è stata quella di tralasciare la numerazione.

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Comprato, letto e goduto!   Questa volta i colori parlano da soli. E' stato un vero piacere scorrere le vignette cosi impaginate, così piene di particolari e così rispondenti alla situazione dell' epoca. Dalla notte, all' alba e al giorno, i chiari degli esterni e la penombra degli interni; e poi i personaggi così veri che sembravano uscire dalle pagine, in particolare Blanche e Kit ( ah, il fascino delle tempie grigie!).  STORIA: anche in solo 48 pagine, Boselli mette tanti personaggi con un passato, un presente e un futuro; gli stacchi sul passato gestiti quasi come le rivelazioni di un racconto giallo; personaggi chiari e netti, niente grigi questa volta. E una donna splendida e altre (mai così tante in proporzione alle vignette) tutte non a casaccio, ma servono a chiarire situazioni e luoghi, e, anche se il loro mestiere è chiaro, quanta delicatezza!  Tex che si sbarba mi ha ricordato "Tamburi lontani" con Gary Cooper ( in fondo a lui si ispirò Galep), anche se un periodo di almeno un mese ( deduco dalla lunghezza della barba) incarcerato dai rurales, senza che né Carson, né i navajos lo cerchino, mi sembra strano ( ma è una quisquiglia ). Sono sicuramente i nostri soliti Tex e Carson.   PREZZO vista la qualità della carta e del cartonato mi sembra buono, anzi penso che sia rivolto, molto più della serie regolare, ad un pubblico più allargato e se qualcuno che non conosce Tex lo legge penso sia invogliato  a seguirlo. Per ora mi sembra un' ottima iniziativa. Concludo con i complimenti per Boselli ( ormai una consuetudine) e per Alberti (sperando di ripeterli qualora restasse su Tex).

  • +1 1
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bella storia, finalmente si rivede una donna un po' meno vestita non solo per fare contorno, ma come coprotagonista insieme a Tex. Interessante anche il fatto di andare a pescare un periodo della vita di Tex che era come stato saltato a piè pari nella serie regolare. Formato e disegni molto interessanti, un esperimento quindi davvero ben riuscito, la sola cosa è che 48 pagine mi sembrano un po' poche, ne vorrei almeno una sessantina, non m'interessa se il formato vuol'essere alla francese o alla turcomanna, e sarei disposto anche a pagare certamente di più.

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Nel sondaggio ho dato 8 alla storia che considero ottima per quanto già scritto in sede di commento.

Quale miglior personaggio scontata la mia preferenza a Blanche...

Modificato da natural killer
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Ragazzi, Tex è un'altra cosa, dai. Le storie di Tex sono mediamente lunghe, nel classico formato Bonelli, a un prezzo economico, e il lettore di Tex è abituato a tutto questo. E' come dare a mia nonna, abituata a tortellini e lasagne, un vassoio di sushi da mangiare con le bacchette! Ti guarda stralunata. 

Concordo piuttosto con Pecos sul fatto che, non so se per molti lettori, ma quantomeno per me sì, Tex è tutt'altra cosa: formato bonelliano, bianco e nero, gabbia bonelliana, un'estetica ben precisa etc. etc. 

Questo è anche il mio pensiero.

Non è affatto una brutta storia ma stento a riconoscere la texianità, se al suo posto c'era Zagor, Django o un cowboy sconosciuto era la stessa cosa.

Insomma, penso che il Romanzo a fumetti sia un'ottima cosa, ma non c'è nessun bisogno di metterci Tex come protagonista. Se poi risulta che il brand Tex serve solo a vendere di più allora tutti i discorsi di stile fatti sin qui sono soltanto aria fritta.

 

E una donna splendida e altre (mai così tante in proporzione alle vignette) tutte non a casaccio, ma servono a chiarire situazioni e luoghi, e, anche se il loro mestiere è chiaro, quanta delicatezza!  

Peccato che tutto ciò non abbia alcun riscontro nella realtà storica del West. Qualcosa sul tema l'ho letto, le "ballerine" dei saloon non avevano niente a che fare con una come Blanche, per bellezza, signorilità, tenacia...

Un bel personaggio di fantasia, insomma.

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  • Sceriffi

Ragazzi, Tex è un'altra cosa, dai. Le storie di Tex sono mediamente lunghe, nel classico formato Bonelli, a un prezzo economico, e il lettore di Tex è abituato a tutto questo. E' come dare a mia nonna, abituata a tortellini e lasagne, un vassoio di sushi da mangiare con le bacchette! Ti guarda stralunata. 

 

Concordo piuttosto con Pecos sul fatto che, non so se per molti lettori, ma quantomeno per me sì, Tex è tutt'altra cosa: formato bonelliano, bianco e nero, gabbia bonelliana, un'estetica ben precisa etc. etc. 

Questo è anche il mio pensiero.

Non è affatto una brutta storia ma stento a riconoscere la texianità, se al suo posto c'era Zagor, Django o un cowboy sconosciuto era la stessa cosa.

Insomma, penso che il Romanzo a fumetti sia un'ottima cosa, ma non c'è nessun bisogno di metterci Tex come protagonista. Se poi risulta che il brand Tex serve solo a vendere di più allora tutti i discorsi di stile fatti sin qui sono soltanto aria fritta.

 

Pero` citi il mio post (e forse anche quello di Virgin) un po' a sproposito: io non ho mai parlato di mancanza di texianita` nel senso che qui non si riconosce Tex come protagonista, ma ci potrebbe essere qualcun altro al suo posto (e questo non potrei certo affermarlo, non avendo ancora letto l'albo). Io stavo dicendo che il formato di questo albo e` qualcosa a cui i lettori di Tex non sono avvezzi e proprio per questo (forse) molti di loro non lo apprezzeranno, lamentandosi anzi ad esempio del prezzo. Non parlavo dei contenuti, ma della forma.

 

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Ragazzi, Tex è un'altra cosa, dai. Le storie di Tex sono mediamente lunghe, nel classico formato Bonelli, a un prezzo economico, e il lettore di Tex è abituato a tutto questo. E' come dare a mia nonna, abituata a tortellini e lasagne, un vassoio di sushi da mangiare con le bacchette! Ti guarda stralunata. 

 

Concordo piuttosto con Pecos sul fatto che, non so se per molti lettori, ma quantomeno per me sì, Tex è tutt'altra cosa: formato bonelliano, bianco e nero, gabbia bonelliana, un'estetica ben precisa etc. etc. 

Questo è anche il mio pensiero.

Non è affatto una brutta storia ma stento a riconoscere la texianità, se al suo posto c'era Zagor, Django o un cowboy sconosciuto era la stessa cosa.

Insomma, penso che il Romanzo a fumetti sia un'ottima cosa, ma non c'è nessun bisogno di metterci Tex come protagonista. Se poi risulta che il brand Tex serve solo a vendere di più allora tutti i discorsi di stile fatti sin qui sono soltanto aria fritta.

 

Pero` citi il mio post (e forse anche quello di Virgin) un po' a sproposito: io non ho mai parlato di mancanza di texianita` nel senso che qui non si riconosce Tex come protagonista, ma ci potrebbe essere qualcun altro al suo posto (e questo non potrei certo affermarlo, non avendo ancora letto l'albo). Io stavo dicendo che il formato di questo albo e` qualcosa a cui i lettori di Tex non sono avvezzi e proprio per questo (forse) molti di loro non lo apprezzeranno, lamentandosi anzi ad esempio del prezzo. Non parlavo dei contenuti, ma della forma.

 

Forse non ti ho capito, o non mi sono spiegato bene, o tutt'e due:D

Volevo dire che quando è uscita la collana Un uomo un'avventura c'erano cartonati di pregio con storie d'autore molto ben disegnate -e costose per l'epoca- quando poi le ho lette ho apprezzato. Ma non c'erano personaggi già noti. Proporre questo tipo di formato con Tex protagonista mi ha creato un senso di estraneità a causa di tutti quegli elementi inconsueti. Perciò la storia in sé l'ho apprezzata, ma avrei preferito non ci fosse stato Tex ma qualche personaggio da "one shot".

Se altri non hanno avuto questo mio problema di "riconoscibilità" buon per loro. Il mio giudizio su questa storia "di Tex" non è invece tanto positivo. -per la cronaca nel sondaggio ho dato un 7 perché come dicevo sceneggiatura e disegni in sé non erano male.

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  • Sceriffi

Ragazzi, Tex è un'altra cosa, dai. Le storie di Tex sono mediamente lunghe, nel classico formato Bonelli, a un prezzo economico, e il lettore di Tex è abituato a tutto questo. E' come dare a mia nonna, abituata a tortellini e lasagne, un vassoio di sushi da mangiare con le bacchette! Ti guarda stralunata. 

 

Concordo piuttosto con Pecos sul fatto che, non so se per molti lettori, ma quantomeno per me sì, Tex è tutt'altra cosa: formato bonelliano, bianco e nero, gabbia bonelliana, un'estetica ben precisa etc. etc. 

Questo è anche il mio pensiero.

Non è affatto una brutta storia ma stento a riconoscere la texianità, se al suo posto c'era Zagor, Django o un cowboy sconosciuto era la stessa cosa.

Insomma, penso che il Romanzo a fumetti sia un'ottima cosa, ma non c'è nessun bisogno di metterci Tex come protagonista. Se poi risulta che il brand Tex serve solo a vendere di più allora tutti i discorsi di stile fatti sin qui sono soltanto aria fritta.

 

Pero` citi il mio post (e forse anche quello di Virgin) un po' a sproposito: io non ho mai parlato di mancanza di texianita` nel senso che qui non si riconosce Tex come protagonista, ma ci potrebbe essere qualcun altro al suo posto (e questo non potrei certo affermarlo, non avendo ancora letto l'albo). Io stavo dicendo che il formato di questo albo e` qualcosa a cui i lettori di Tex non sono avvezzi e proprio per questo (forse) molti di loro non lo apprezzeranno, lamentandosi anzi ad esempio del prezzo. Non parlavo dei contenuti, ma della forma.

 

Forse non ti ho capito, o non mi sono spiegato bene, o tutt'e due:D

Volevo dire che quando è uscita la collana Un uomo un'avventura c'erano cartonati di pregio con storie d'autore molto ben disegnate -e costose per l'epoca- quando poi le ho lette ho apprezzato. Ma non c'erano personaggi già noti. Proporre questo tipo di formato con Tex protagonista mi ha creato un senso di estraneità a causa di tutti quegli elementi inconsueti. Perciò la storia in sé l'ho apprezzata, ma avrei preferito non ci fosse stato Tex ma qualche personaggio da "one shot".

Se altri non hanno avuto questo mio problema di "riconoscibilità" buon per loro. Il mio giudizio su questa storia "di Tex" non è invece tanto positivo. -per la cronaca nel sondaggio ho dato un 7 perché come dicevo sceneggiatura e disegni in sé non erano male.

Ora è più chiaro, dal tuo primo post avevo capito che criticassi il cartonato a livello di contenuto ;)

In questo caso siamo piuttosto d'accordo, allora: anche per me Tex è un'altra cosa e preferisco mille volte le buone vecchie storie nel formato "classico". Ciò nonostante sono incuriosito anche da questo esperimento e spero di godermi, alla lettura, una bella storia con dei disegni stratosferici!

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Nei confronti di questo albo, e anzi di questa collana, ero partito prevenuto: vuoi per il non esaltante albo di Eleutieri Serpieri, vuoi per il considerevole aumento di prezzo.

Ebbene, ammetto di aver sbagliato. E ho capito di aver sbagliato appena sfogliato l'albo: perché le pagine di "Frontera" sono ben diverse da quelle di "L'eroe e la leggenda"; queste pagine esaltano i disegni e i colori, e quindi offrono un prodotto di qualità assoluta che vale ampiamente il prezzo del biglietto (il confronto con l'albo di Serpieri, in cui i disegni sembravano quasi sfocati, è lampante).

Questo albo, dunque, è innanzitutto una gioia per gli occhi: è colorato magnificamente (il confronto coi PaintTex estivi è imbarazzante), offre invenzioni grafiche bellissime (il passaggio dalla notte all’alba tra le pagine 28 e 29), e infine Alberti è davvero un signor disegnatore (secondo me il suo Carson buca la pagina, per non parlare di Blanche). Un’ultima cosa sui colori: la notte, per la prima volta nella storia degli albi colorati di Tex, è vera notte!

 

La storia. Nello scorso numero mi chiedevo il senso di questa collana: ecco, se in questi albi verranno presentate sempre storie del giovane Tex, storie con un certo tasso di “stranezza” (Blanche seminuda, Tex prigioniero barbuto) allora a me sta benissimo.

La storia in sé, poi, è indubbiamente molto bella: una storia di vendetta, di rangers corrotti, con un personaggio femminile memorabile e un Tex che è il solito castigamatti. Bellissima l’entrata in scena di Carson.

Quindi tutto promosso: ai colori 10 e lode, ai disegni 9, alla storia 8.

  • +1 2
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  • Collaboratori
 

Tra le critiche più buffe e assurde , recentemente, c'è quella su Frontera e il fatto che, chissà come mai - nè Carson nè i Navajos abbiano salvato  Tex dal carcere. A parte il fatto che la risposta prima sarebbe : chissenefrega, la storia è ambientata nel passato, quando Tex era vagabondo e non dava notizie di sè. E allora, mi direte, come ha fatto Blanche a saperlo? Bella domanda. Risposta: chissenefrega. Se avessi chiarito entrambe queste due masturbazioni (avrei potuto farlo con due frasi) sarei dovuto ricorrere al benedetto "spiegone" che altri trovano  anatema. Allora, da una parte certi lettori odiano le spiegazioni, dall'altra vorrebbero anche quelle inutili e persino i "più tardi" e i "poco dopo". Tutti che ne sanno più del CT, ma che, al posto suo, farebbero un orrendo pasticcio.

Il Tex lasciato solo a marcire in carcere senza che nessuno dei suoi amici cerchi di tirarlo fuori sarebbe inspiegabile nelle storie di questi giorni ma del tutto coerente con il Tex dei primi numeri. 

Il secondo punto riguarda Blanche. Come sapeva di Tex ? La domanda sarebbe, invece, come poteva non sapere di Tex.

Ma non voglio infierire. Quello che è lampante nella sua chiarezza per un lettore che ha una certa cultura texiana, diventa invece un errore per il lettore qualunque, incapace di cogliere le sottigliezze insite in una storia che si pone fuori dagli schemi abituali.

Il che mi diverte. Per chi lo scrivi Tex ? E perchè ti lamenti se la massa silente, il lettore della domenica, non capisce un tubo di quello che scrivi ?

 
 
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Tra le critiche più buffe e assurde , recentemente, c'è quella su Frontera e il fatto che, chissà come mai - nè Carson nè i Navajos abbiano salvato  Tex dal carcere. A parte il fatto che la risposta prima sarebbe : chissenefrega, la storia è ambientata nel passato, quando Tex era vagabondo e non dava notizie di sè. E allora, mi direte, come ha fatto Blanche a saperlo? Bella domanda. Risposta: chissenefrega. Se avessi chiarito entrambe queste due masturbazioni (avrei potuto farlo con due frasi) sarei dovuto ricorrere al benedetto "spiegone" che altri trovano  anatema. Allora, da una parte certi lettori odiano le spiegazioni, dall'altra vorrebbero anche quelle inutili e persino i "più tardi" e i "poco dopo". Tutti che ne sanno più del CT, ma che, al posto suo, farebbero un orrendo pasticcio.

Il Tex lasciato solo a marcire in carcere senza che nessuno dei suoi amici cerchi di tirarlo fuori sarebbe inspiegabile nelle storie di questi giorni ma del tutto coerente con il Tex dei primi numeri. 

Il secondo punto riguarda Blanche. Come sapeva di Tex ? La domanda sarebbe, invece, come poteva non sapere di Tex.

Ma non voglio infierire. Quello che è lampante nella sua chiarezza per un lettore che ha una certa cultura texiana, diventa invece un errore per il lettore qualunque, incapace di cogliere le sottigliezze insite in una storia che si pone fuori dagli schemi abituali.

Il che mi diverte. Per chi lo scrivi Tex ? E perchè ti lamenti se la massa silente, il lettore della domenica, non capisce un tubo di quello che scrivi ?

 
 

 

Il problema è che se aumenta con questa frequenza di una questo passo rimarrà in parecchie edicole. Per quanto riguarda la mia copia resterà all'edicolante. Ma lo leggero' ugualmente, in qualche modo.

Veramente è esattamente il contrario. Appare lampante dalla natura delle obiezioni che a muovere queste critiche sono coloro che si ritengono esperti di Tex!

 

I lettori occasionali non si pongono nessun problema a vedere il personaggio in carcere. E perchémai dovrebbero?

Modificato da borden
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I lettori occasionali non si pongono nessun problema a vedere il personaggio in carcere. E perchémai dovrebbero?

 

Non erano tutti ct della nazionale ?

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I lettori occasionali non si pongono nessun problema a vedere il personaggio in carcere. E perchémai dovrebbero?

 

Non erano tutti ct della nazionale ?

Non scherzare sulle cose serie! :P

 

I CT sono gli "esperti".- Sono loro a rompere i cosiddetti o a dire che Tex deve essere solo in bianco e nero o stampato su carta povera o avere il naso così e così... 

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Tra le critiche più buffe e assurde , recentemente, c'è quella su Frontera e il fatto che, chissà come mai - nè Carson nè i Navajos abbiano salvato  Tex dal carcere. A parte il fatto che la risposta prima sarebbe : chissenefrega, la storia è ambientata nel passato, quando Tex era vagabondo e non dava notizie di sè. E allora, mi direte, come ha fatto Blanche a saperlo? Bella domanda. Risposta: chissenefrega. Se avessi chiarito entrambe queste due masturbazioni (avrei potuto farlo con due frasi) sarei dovuto ricorrere al benedetto "spiegone" che altri trovano  anatema. Allora, da una parte certi lettori odiano le spiegazioni, dall'altra vorrebbero anche quelle inutili e persino i "più tardi" e i "poco dopo". Tutti che ne sanno più del CT, ma che, al posto suo, farebbero un orrendo pasticcio.

Il Tex lasciato solo a marcire in carcere senza che nessuno dei suoi amici cerchi di tirarlo fuori sarebbe inspiegabile nelle storie di questi giorni ma del tutto coerente con il Tex dei primi numeri. 

Il secondo punto riguarda Blanche. Come sapeva di Tex ? La domanda sarebbe, invece, come poteva non sapere di Tex.

Ma non voglio infierire. Quello che è lampante nella sua chiarezza per un lettore che ha una certa cultura texiana, diventa invece un errore per il lettore qualunque, incapace di cogliere le sottigliezze insite in una storia che si pone fuori dagli schemi abituali.

Il che mi diverte. Per chi lo scrivi Tex ? E perchè ti lamenti se la massa silente, il lettore della domenica, non capisce un tubo di quello che scrivi ?

 
 

 

Il problema è che se aumenta con questa frequenza di una questo passo rimarrà in parecchie edicole. Per quanto riguarda la mia copia resterà all'edicolante. Ma lo leggero' ugualmente, in qualche modo.

Veramente è esattamente il contrario. Appare lampante dalla natura delle obiezioni che a muovere queste critiche sono coloro che si ritengono esperti di Tex!

 

I lettori occasionali non si pongono nessun problema a vedere il personaggio in carcere. E perchémai dovrebbero?

Ciao Mauro, io non sono un esperto ne di economia ne di fumetti ne di Tex, ho cominciato a leggere le storie del nostro ranger dal 2007 (se non erro da "Il Killer misterioso") ma non credo ci sia bisogno di particolari conoscenze per prevedere che il prezzo alto in un fumetto dalle poche pagine allontana i lettori, e non mi sbagliavo di molto se considero che da me qua a Livorno di copie invendute ce ne sono in almeno un paio di edicole, (il mensile per capirci dopo 5 giorni non lo trovi piú nelle edicole piú in vista), purtroppo tocca fare delle scelte e preferisco non perdermi i regolari mensili, a malincuore s'intende, ma tant'é. Spero che apparte me e i livornesi in tutte le altre città le vendite siano state molte in modo da garantirmi ancora un lungo futuro con Tex. 

Comunque alla fine la storia l'ho letta e ho trovato diversi aspetti positivi, non é certo un capolavoro ma si lascia leggere. 

Modificato da Grande Proteus
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Se vuoi fare una frittata devi rompere le uova. Blanche le ha rotte, ammazzando come un cane uno dei guardiani del penitenziario dov'era rinchiuso Tex. Devi rompere le uova, ma se una, per vendicare suo padre, deve uccidere un altro uomo e rischiare di ammazzarne altri, non è poi tutto questo personaggio positivo! Considerazione da scolaretto? Forse. Ma Blanche non la apprezzo. Poi, certo, la sua bellezza e la sua spudoratezza davanti ai due uomini che fanno il bagno con le pudenda all'aria sono un bel po' conturbanti, per non parlare del viso da Marlilyn di cui la dota l'ottimo Alberti, e non riesci a volerle troppo male.

Lei sa che Tex è in galera, e Carson no. Ci sta che quest'ultimo all'epoca non fosse a conoscenza di tutti i movimenti del suo pard, ma resta un mistero come potesse saperlo Blanche. Siamo tutti ct, o lettori della domenica? Boh, certo è inspiegato, e io sono per gli spiegoni, e nonmenefrego: il mondo è bello perché è vario. 

L'ingresso di Carson è meraviglioso, ma non ne capisco l'intervento. A che è servito il suo irrompere nella storia? Nella penultima pagina Tex dice che Carson avrà scoperto chi proteggeva Shannon, ma poi la storia finisce e anche questo punto resta sospeso: poco male? Sì, ma allora perché dirlo?

A parte tutto, il prodotto è graficamente meraviglioso. Bellissime certe pagine, con la notte che trascolora nell'alba, suggestivi campi lunghi del West, colori superbi: il prodotto è realmente qualcosa di nuovo, di qualitativamente alto, che vuol dire che non è Tex? Questa è un'altra forma di Tex, sperimentale, inconsueta, inusuale, bellissima. Ben vengano le novità, se di questa caratura.

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resta un mistero come potesse saperlo Blanche. 

L'ingresso di Carson è meraviglioso, ma non ne capisco l'intervento. A che è servito il suo irrompere nella storia? Nella penultima pagina Tex dice che Carson avrà scoperto chi proteggeva Shannon, ma poi la storia finisce e anche questo punto resta sospeso: poco male? Sì, ma allora perché dirlo?

Questi sono i dubbi rimasti anche a me. Vero che in così poche pagine non si può spiegare tutto, ma il lettore CT la domanda se la fa.
Quello della domenica no perché per lui è indifferente che il protagonista sia Tex o un Ringo qualsiasi.

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E' chiaro che il prezzo un pò più alto allontana una parte di lettori, ma è altrettanto chiaro che se anche per Tex vuoi fare un cartonato a colori su carta di qualità superiore non puoi venderlo allo stesso prezzo del mensile. E' una questione di costi, nessuna azienda mette in vendita un prodotto ad un prezzo che non gli consenta un guadagno. Venderlo a 3,20 euro vorrebbe dire andare in perdita e chiaramente hanno scelto un prezzo che, secondo le loro previsioni, gli consentirà un guadagno. Alla SBE sanno benissimo che non tutti i lettori del mensile lo compreranno, per ragioni diverse, lo stesso succede per i Texoni, i maxi e gli almanacchi, ma dove sta scritto che ogni pubblicazione di Tex debba vendere lo stesso numero di copie? L'importante è che non vada in perdita.
Per quanto riguarda alcuni interrogativi che ho letto nei vari commenti, sono tutti leciti per carità ma a volte penso che a spaccare il capello in quattro si perda il gusto della lettura. Perchè blanche... perchè Carson... perchè Tex... tutte domande interessanti ma ohè ragazzi stiamo mica indagando su un caso reale? E' un fumetto di 48 pagine, ma per una volta non sarebbe meglio trattarlo per quello che è?  E' una bella storia colorata magnificamente... godetevela e non vi fate tante domande. Ovviamente questo è un consiglio, parere personale poi ognuno fa come gli pare ma resto convinto che se uno si mette a leggere un fumetto con il piglio di cercare l'imperfezione anche in tutte le migliori storie di GLB potremmo trovare decine di cose su cui fare domande argute... ma personalmente non è questo l'approccio che ho nel leggere un fumetto o un romanzo. Certo quando le cose non quadrano in modo evidente mi "rompo" anch'io ma non è questo il caso di Frontera.
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Per quanto riguarda alcuni interrogativi che ho letto nei vari commenti, sono tutti leciti per carità ma a volte penso che a spaccare il capello in quattro si perda il gusto della lettura. Perchè blanche... perchè Carson... perchè Tex... tutte domande interessanti ma ohè ragazzi stiamo mica indagando su un caso reale? E' un fumetto di 48 pagine, ma per una volta non sarebbe meglio trattarlo per quello che è?  

A mio modo di vedere queste osservazioni rendono più godibile se non la lettura la rilettura o il ripensare alla storia letta.  D'accordo che è tutto finto, ma l'interesse per i dettagli testimonia l'affezione per Tex, la SBE che lo pubblica e Borden e soci che lo realizzano.
Altro discorso quelle scritte con intento polemico (della serie "Pat prima non beve poi beve quindi lo sceneggiatore è un incapace!) che si commentano da sole... diciamo uno sfogo informatico alle frustrazioni di qualcuno.

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Assolutamente meraviglioso ! Sceneggiatura,disegni e colori impeccabili ed un Carson strepitoso,riguardo la consecutio sono d'accordo nel fissarlo tra il nr.11 ed il 12 della serie regolare.
Cartonato veramente stellare !!!!!!!        Voto : 10.

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  • 1 mese dopo...

Dopo un bel periodo di tempo trovo finalmente il tempo di tornare a scrivere. Il Tex affrontato in questo albo mi sta bene, ossia Boselli riesce in una storia breve di sole 48 pagine a fare una stupenda storia senza tanti intrallazzi e con un discreto filo trascinatore che mi ha fatto leggere il volume in poco più di 20 minuti, finito quindi con una certa frenesia e soddisfazione. Ho letto poi nei vostri interventi dubbi e rimbrotti vari ma devo dire che io mi sono divertito a leggerlo per cui non mi trovo a pormi tante domande, se la collana si pone in questi termini vaglierò positivamente le prossime uscite ( quello di Serpieri rimarrà fuori chiaramente ).

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  • 1 mese dopo...
  • Sceriffi

Cari amici, questo cartonato è davvero bel-lis-si-mo!
Le "nefandezze" di Serpieri sono ormai alle spalle, e possiamo considerare "Frontera!" come il numero 1 di questa collana che, se si manterrà su questi livelli anche in futuro, ci regalerà molte soddisfazioni!
Per leggere e apprezzare un volume come questo dobbiamo anzitutto dimenticarci il Tex a cui siamo abituati: qui siamo di fronte a qualcosa di molto diverso, come struttura, come ritmi narrativi, come impostazione grafica. Certo, rimango dell'idea che il "vero" Tex sia quello degli albi mensili - con il bianco e nero, con le storie di ampio respiro, eccetera - ma questo esperimento dimostra che ogni tanto uno strappo alla regola si può fare, e leggere qualcosa di prezioso.

Venendo alla storia, il soggetto e la sceneggiatura di Boselli sono formidabili (voto 9), in simbiosi perfetta con delle tavole da urlo (voto 9 ai disegni, 10 alla colorazione). Alberti si rivela un ottimo interprete del west, con un tratto molto spigoloso e a tratti un po' stilizzato; ma l'apice lo raggiunge con un uso del colore davvero super, soprattutto nelle scene notturne. Il prezzo, sebbene richieda un piccolo sforzo al portafogli, è adeguato a un prodotto di questa qualità. Il difetto maggiore dell'albo? Troppo corto!

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  • 1 mese dopo...

Sono riuscito ad avene una copia solo ora, pur abitando in centro a Milano le consuete edicole non ne avevano copie (o le poche erano andate esaurite). Mi preme fare i complimenti a Boselli per l'ottima idea del cartonato "alla francese" che dona nuove prospettive al nostro inossidabile Tex. Storia eccellente, disegni eccellenti, che "spiazzano" un po' chi, come me, legge Tex da sempre... ma a volte è bello essere sorpresi da qualcosa di nuovo e inaspettato. Voto 10.

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      A Cinnamon Wells una banda di rapinatori uccide lo sceriffo durante la fuga. Il giovane vicesceriffo mette insieme una squadra per dare la caccia ai banditi. Sulla pista di sangue, per loro fortuna, trovano Tex Willer… Ma davanti a loro c’è un deserto senz’acqua!
       

       
       

       
       

       
       
      A distanza di tre anni da Frontera! torna Mario Alberti sulle pagine del cartonato.
      Illustrerà la seconda prova per Tex di Chuck Dixon dopo la breve su Kit del Magazine dello scorso anno, Terrore tra i boschi disegnata da Michele Rubini.
       
      Le splendide tavole in anteprima ci immergono già nell'atmosfera di caccia all'uomo che caratterizzerà questo volume.
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