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TWF - Tex Willer Forum

Curiosità e aneddoti vari su Tex e i suoi autori


ymalpas
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Guest MISTERNOMG

Facile dimenticarsi del fatto che Nizzi ha scritto per dieci anni un Tex stupendo, puramente GLBonelliano, salvando con ogni probabilità la serie dalla chiusura.

E' stato proprio grazie a Nizzi e a Nolitta che mi sono innamorato del personaggio, strano a sentirsi ma il Tex di GL non mi va proprio già, ma quello di Nizzi e di Nolitta l'ho sempre adorato, letto e riletto.
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Quanto a Nizzi, voglio esser sincero. E' - credo - del tutto evidente che i lavori dell'autore modenese abbiano registrato un calo progressivo a partire dalla crisi del '92 (spero di non aver sbagliato anno), fino a un crollo finale, che - sono il primo a dirlo - l'autore doveva risparmiarsi.
E tuttavia, trovo veramente sgradevole la "damnatio memoriae" che, da parte di taluna  critica, viene ormai promossa da anni. Facile dimenticarsi del fatto che Nizzi ha scritto per dieci anni un Tex stupendo, puramente GLBonelliano, salvando con ogni probabilità la serie dalla chiusura.

Fino a due anni fa non seguivo le vicende di Tex così assiduamente e non frequentavo questo forum ne altri quindi le polemiche sul calo di Nizzi

e la "damnatio memoriae" che, da parte di taluna critica, viene ormai promossa da anni
non l'ho seguita dal principio ne so quando è effettivamente cominciata.
Quel che posso dire è che io la vedo un p? pretestuosa. In fondo Nizzi ha scritto storie belle e meno belle, autentici capolavori e racconti sicuramente con molte toppe, come in fondo ha fatto pure GLB. Il calo progressivo quando si scrivono molte storie una dietro l'altra sempre sullo stesso personaggio e in più si avanza con l'età è quasi fisiologico. Successe anche a GLB ma per lui, almeno che io sappia, non ci fu alcun processo.
Tutto sommato delle critiche per Nizzi su alcune storie ci possono stare ma mettere sotto accusa tutto il suo operato a partire dal 92 mi sembra ingeneroso nei suoi confronti. Scusate il piccolo OT.

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Ancor oggi mio chiedo come sarebbe stato Tex oggi se D'Antonio avesse accetato di scriverlo già dagli anni 80 (ed è abbastanza chiaro ai miei occhi chi tra lui e Nizzi sarebbe diventato lo scrittore guida) e non posso che provare un forte rimpianto. per l'occasione mancata

Mah, penso sia difficile dirlo. Conosco D'Antonio solo in relazione alla "Storia del West" (senza sicuramente esserne un esperto)
Pe quanto mi riguarda, è più che sufficiente. Considero la Storia del West un caoplavoro assoluto e lo stesso Bonelli ha più volte detto che si ttrattava dell'opera fumetti chemera più orgoglioso di aver pubblicato.

e lo stile è ben diverso da quello di Tex.

Più che dallo stile di Tex io diri da quello di G. L. Bonelli e su questo non c'è dubbio

C'è da capire quanto l'autore milanese si sarebbe adattato alla scrittura di GLB e quanto avrebbe modellato Tex sul proprio stile.

Tu ricadi in quello che io considero un errore di fondo e cioè considerare come paradigma lo stile di scritturra di GLB. Personalmente ho ritenuto sempre un errore forzare un autore a seguire il modo di scrivere di qualcun altro. Ciò che considero imprtante davvero è che i personaggi e l'ambiente siano rispettati e no stravolti, lo stile vero e proprio, ovver come viene scritta la storia, mi interessa molto di meno.

Lo "Speciale" di Filippucci, che a me è peraltro piaciuto molto, è un campione troppo poco ampio per essere significativo. Di sicuro, l'uso delle didascalie era quasi inesistente, contrariamente al modello di GLB.

Per me il vero modello di GLB da segure non riguarda, lo ripeto senza problemi, non tanto la tecnica di sceneggiatura, quanto il contenuto, ovvero il fatto che Tex debba sempre essere riconoscibile come tale nel comportamentop e nel linguaggio. Se poi vi siano o non vi siano didascalie, se la storia sia narrata in prima o terza persona, che i flashback siano in presa diretta o narrati da uno dei protagonisti agli altri, questo dipende dall'indole e sensibilit? dei singoli autori e per me ha molto meno importanza del rispetto sostanziale di personaggi ed ambiente. Bado, insomma, più alla sostanza che alla forma. Del resto, anche lo stesso GLB aveva pian piano mutato il suo stile, adattandolo al mezzo usato ed ai tempi. Dalle ampie didascalie dscrittive e molto letterariedei primi episoidi si era passati a didscalie meramente introduttive di stacchi spazio-temprali.

Quanto a Nizzi, voglio esser sincero. E' - credo - del tutto evidente che i lavori dell'autore modenese abbiano registrato un calo progressivo a partire dalla crisi del '92 (spero di non aver sbagliato anno)

A giudicare dalla tabella che Nizzi consegn° a Medda (e che io ho postarto in questo forum) con le storie in lavorazione all'epoca della crisi, direi che la stessa si è verificata tra la fine del 1991 e la primavera 1992.

fino a un crollo finale, che - sono il primo a dirlo - l'autore doveva risparmiarsi. E tuttavia, trovo veramente sgradevole la "damnatio memoriae" che, da parte di taluna  critica, viene ormai promossa da anni.

Se è pur vero che sono stato un feroce critico di Nizzi sin dal 200 abbondante, ho sempre riconosciuto la validit? delle prime storie da lui scritte, ceh, purr criticando quello che chiamavo e chiamo tuttora imanierismo e l'adagiarsi in formule ripetitive nel costruire i soggetti, mi sono comunque piaciute ed anche parecchio in certi casi.. D'altra parte non ho mai capito perchè la critica verso gli indubbi demeriti di un autore ormai siciamnte bollito abbia finito in taluno per spingersi fino al voler cercare ossessivamente certi difetti anche nelle storie preceenti il suo crollo. Stesso difetto metodologico, pur da proospettive differenti, di chi si ostinava a negare il suddetto crollo peraltro.

Facile dimenticarsi del fatto che Nizzi ha scritto per dieci anni un Tex stupendo, puramente GLBonelliano, salvando con ogni probabilità la serie dalla chiusura.

I meriti di Nizzi io di sicuro non li nego solo perchè critico il Nizzi attuale, ma mi rifiuto di usare i suoi meriti passati per giustificare i demeriti odierni.
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A giudicare dalla tabella che Nizzi consegn° a Medda (e che io ho postarto in questo forum) con le storie in lavorazione all'epoca della crisi, direi che la stessa si è verificata tra la fine del 1991 e la primavera 1992.

Qualcuno sa dirmi dove, precisamente?
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Se mai ha scritto qualcosa (ma io non lo credo) non ha mai fatto in tempo a sottoporlo a Sergio. Che i suoi soggetti sarebbero stati accettati non ho il minimo dubbio. Da quel che ho potuto vedere Sergio nutriva per D'Antonio un'ammirazione ed una fiducia assolute ed era ben disposto ad accogliere idee che ad altri avrebbe bocciato o su cui li avrebbe costretti a discutere.

Sulla stima smisurata che Sergio Bonelli nutriva per Gino D'Antonio non c'è alcun dubbio. Se mai ci fosse bisogno di una conferma scritta posto di seguito la prefazione dello stesso Sergio ai primi 5 episodi della Storia del West ripubblicati su un Oscar Mondadori nel 1994. In queste tre pagine è lampante l'apprezzamento di Sergio Bonelli per Gino D'Antonio.
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Tex Miller è il nome dato al personaggio principale della parodia erotica di Tex Willer di cui usc? un solo numero, ma Miller è anche il nome di un agente indiano per la riserva navajo realmente esistito che secondo le cronache riportate si comport? abbastanza bene nei confronti dei navajo da lui assistiti incarnando a tutti gli effetti il comportamento di Tex Willer.

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  • 2 settimane dopo...
  • Collaboratori

"Il mio Tex" il libro nato dalla collaborazione di Verger, Civitelli e Burattini dovrebbe avere un seguito. Il secondo volume della collana sarà illustrato da Giovanni Ticci.

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  • Rangers

"Il mio Tex" il libro nato dalla collaborazione di Verger, Civitelli e Burattini dovrebbe avere un seguito. Il secondo volume della collana sarà illustrato da Giovanni Ticci.

Confermato anche da Civitelli a Firenze!!!!! E sarebbe in questo momento già in avanzata fase di lavorazione ::evvai::
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  • 1 mese dopo...

Questa settiman uno dei giornali più importanti del Portogallo (Jornal de Neg?cios) ha dato un ottimo rilievo per il nostro Tex, anche se in un modo sorprendente.

Sia nella copertina, come in una pagina interna, ha ilustrato un articolo sulle elezioni nei USA con un bello Tex di Galep (della famosa copertina "Una stella per Tex"), ma con la particolarit? di avere il volto di Barack Obama, l'attuale Presidente degli Stati Uniti d'America!
Ecco la curiosità che dimostra che il nostro Tex Willer è anche molto popolare in Portogallo:

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Una curiosità davvero interessante, vero? :-D

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  • 2 mesi dopo...
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Per Antonio Segura, il grande vantaggio concesso da una sceneggiatura di Tex consisteva nel poter lavorare, alla John Ford, molto sui comprimari. Ai personaggi secondari, come Dio, poteva dare un'anima, una personalit?. Tex, invece, non poteva sorridere in maniera aperta e attenzione! ... non poteva neanche perdere il cappello! Tex e Carson sono intoccabili. Malgrado il forte scetticismo manifestato da numerosi lettori, Antonio Segura era invece ben consapevole delle molte limitazioni imposte al personaggio bonelliano e il motivo per cui le sue storie alla fine risultano infarcite di decine di comprimari e perse in mille rivoli narrativi è presto spiegato anche da queste sue dichiarazioni, in quel di Valencia, qualche anno fa:

Pero claro, la gran ventaja de un gui?n de Tex es que te permite trabajar con lo bonito, como hac?a John Ford. Con los secundarios. Y esta no es especialmente una historia de muchos secundarios, pero hay otras historias donde los secundarios se comen a Tex. Porque en los secundarios es donde t? en realidad puedes crear un personaje y, como Dios, darles propia personalidad. Mientras que con Tex, cuidado. Tex no puede sonre?r abiertamente y no se puede re?r. No puede perder el sombrero. Y entonces claro, tienes que aceptar esas reglasè

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  • 3 settimane dopo...
  • Collaboratori

De Niro, nei panni dell'infernale Louis Cyphre nel film Angel Heart - Ascensore per l'inferno, come si può dedurre anche dalle due immagini sottostanti, sembra essere servito da modello per Civitelli nel dare un volto al cattivo della bella storia "Delitto nel porto", Mr Beaumont.


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Nel 1999, due copertine del Tex brasiliano contengono disegni inediti di Villa che saranno poi ripresi dalla SBE per l'edizione italiana.

Il primo caso si ha con la copertina del numero brasiliano 353 del 1999, intitolato "A Morte como Recompensa", copertina del Maxi Tex italiano del 2000.

Il secondo caso si registra con il numero brasiliano successivo, il 354 sempre del 1999, intitolato "Springfield calibre 56", con una copertina che in Italia apparir? solo nel 2001, pubblicata sulla serie regolare col n° 485, intitolato "I cavalieri del Wyoming".

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Come sara' Yama disegnato da Civitelli presente in una futura storia di Tex?ecco un illustrazione inedita dell'artista toscano riguardante il figlio di Mefisto inclusa nel volume "Il mio Tex":


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Modificato da Anthony Steffen
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nooooooancora Yama, Mefisto... non ne posso più.... meno male che c'è Fabio, ma ormai erano finite le storie con questi due... perchè resuscitarli di nuovo è :malediz... :malediz... :malediz...

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nooooooancora Yama, Mefisto... non ne posso più.... meno male che c'è Fabio, ma ormai erano finite le storie con questi due... perchè resuscitarli di nuovo è :malediz... :malediz... :malediz...

Perchè non fondiamo un club ?Che so, potremmo chiamarlo "MEFISTO MESTUFASTI"oppure"MORTE A MEFISTO E A TUTTI I FIGLI SUOI"oppure"ANCHE CHI MUORE SI RIVEDE... BASTA !!"
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nooooooancora Yama, Mefisto... non ne posso più.... meno male che c'è Fabio, ma ormai erano finite le storie con questi due... perchè resuscitarli di nuovo è :malediz... :malediz... :malediz...

Io non ne potevo piu' di leggere storie come "Mefisto" del lontano 2002. Scritta da un Nizzi "bollito" che fece, letteralmente, strame dei personaggi ( i pards e Mefisto stesso trattati come gonzi e con i pards questo si ripeter? spesso negli anni successivi ad opera sempre di Nizzi ). _thia- :malediz... Questa volta credo ( spero ) sarà diverso... :trapper: E poi caro Gianpet: Mefisto e Yama sono i nemici per eccellenza di Tex. Bisogna solo scrivere cose decenti..... :old:
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Secondo lo studioso e conoscitore Francesco Bosco questa copertina non è interamente di Galep: lo sfondo ( cioè gli indiani e le rocce ) si deve a un ghost artist!

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  • Collaboratori

Nelle prime pagine dell'avventura "Attentato a Montezuma", contenuta nell'albo n° 35 intitolato "Una carta rischiosa", Tex, Carson e Pat Mac Ryan vengono accolti a fucilate al loro arrivo nella ridente cittadina. Se i due pards restano illesi, una pallottola ferisce invece l'irlandese a un'orecchio... poco più di un graffio di cui non si conserver? neanche il ricordo nella sessantennale storia di Tex.

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