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TWF - Tex Willer Forum

Curiosità e aneddoti vari su Tex e i suoi autori


ymalpas
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Guest Gilbertfan

Se avete letto gli albi di Turok 31, 32 e dal 41 in poi, vi sarete resi conto che i contorni delle vignette non sono ripassati di nero, ma soltanto dal colore. Dovete sapere infatti che al tempo di queste uscite (stiamo quindi parlando degli anni sessanta)spesso sulle tavole da disegnare a matita si trovavano fili azzurri tipografici, che in stampa scomparivano, percui occorreva ripassarli sempre di nero. Un bel giorno, però, un disegnatore chiamato Alberto Giolitti, che aveva appena terminato di realizzare il numero 31 della serie, sped' le tavole negli USA, ricordandosi soltanto dopo che aveva dimenticato di incorniciare le vignette!L'editore negli States pensè allora che quella fosse una geniale trovata dell'artista, e pubblicò così i disegni interminati. La cosa si ripetà con il numero 32 e con quelli dal 41 in poi, non solo per questo personaggio ma anche per altri, come Star Trek o King Kong. Ai lettori piacque molto questa novità artistica!!

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  • Collaboratori

Victor de la Fuente è passato a miglior vita il 2 luglio a Le Mesnil Saint Denis, il villaggio francese dove aveva vissuto per quasi 40 anni. L'artista aveva 83 anni ed era da molto tempo malato. E' stato preceduto nella morte dai suoi due fratelli artisti, Ramon e Chiqui.

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Guest Gilbertfan

Ecco qua una parte del tributo per Alberto "Gilbert" Giolitti, raccontata dall'allievo Angelo Raffaele Todaro (di cui ho aperto un topic pochi giorni fa), tratta dal sito ufficiale del Maestro (http://www.albertogiolitti.com/tributo. php):"Com'era abitudine della maggior parte dei disegnatori americani, Alberto soleva preparare una storia in questo modo: disegnava prima gli schizzi di ogni pagina, in modo da decidere anticipatamente l'inquadratura di ogni singola vignetta (se primo piano, campo lungo, il punto di vista dei personaggi, ecc.), poi faceva le fotografie a se stesso e ad amici, abbigliati come la storia richiedeva, in posa e illuminati secondo gli schizzi precedentemente preparati. Quelle foto servivano da guida per ricavare poi i disegni finali. Per quanto riguarda i fondali e gli oggetti disegnati nei fumetti, Alberto disponeva di un archivio invidiabile che si era portato dagli Usa: fotografie, libri, riviste e ritagli di vario tipo che aveva accumulato nel corso degli anni, ma anche modelli di armi e oggetti veri, compresa una bellissima sella western. Questo modo di lavorare, evidenziato magnificamente nel film con Jack Lemmon ?Come uccidere vostra moglie? (How to murder your wife, 1965), nel quale il grande attore personificava un disegnatore di fumetti, contagià molti di noi, me compreso, che lo adottammo in toto. E poi era anche divertente lavorare così: ci sentivamo un po' attori, prima di disegnatori. Ad esempio, il personaggio di Turok lo faceva Alberto, ma indovinate chi posava per il giovane Andar?: il figlio giovanetto; e per le varie donne che apparivano nella storia?: la moglie Joan; mentre gli altri personaggi toccavano agli amici, me compreso."

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Guest Gilbertfan

Aurelio Galleppini, il pap? grafico di Tex, era un grandissimo collezionista di modellini di treni e diligenze, che era solito studiare per poi riproporre sulle pagine di Aquila della Notte.

Possedeva inoltre un'invidiabile collezione di armi da fuoco, come potete vedere dall'immagine qui sotto, tratta dal sito fumettistico http://www.fumetti. org/


Immagine postata

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Guest Gilbertfan

Per realizzare i volti dei fuorilegge Jubal Lancey e Keith nella storia "La pistola nascosta",Giolitti prese ad esempio rispettivamente Henry Silva e Klaus Kinski.

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Guest Gilbertfan

Nella prima parte della storia "La pistola nascosta" (stiamo quindi parlando delle ultime pagine di "Falso allarme", "Lo sceriffo di Wickenburg") a pagina 85 la pistola impugnata dallo sceriffo Whitaker potrebbe essere una Richards Mason colt od una Remington ad avancarica calibro 44, magari anche un'originale via di mezzo...

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  • Collaboratori

Gli sceneggiatori bonelliani spediscono a blocchi le pagine di sceneggiatura ai disegnatori. Per fare un esempio: Manfredi aveva spedito un blocco con le prime trentacinque pagine de "La grande Sete" a Civitelli. Nizzi, invece, diversamente dagli altri autori, si affidava generalmente a blocchi di 110 pagine.

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  • 2 settimane dopo...
  • Collaboratori

La Carbon Valley che fa da sfondo all'avventura narrata nel tredicesimo texone "Sangue sul Colorado" di Nizzi & Milazzo è una localit? che non esiste nella cartina geografica, ma è stata inventata di sana pianta dall'autore, che l'immagina situata, come da titolo, nel Colorado. Nizzi, a differenza di quanto faceva il grande GLB, non ha ritenuto di dover lavorare su una carta geografica per ricavarne toponimi, distanze, calcolo del tempo speso per gli spostamenti ecc con fantasia e realismo ha comunque raggiunto lo stesso dei grandi risultati a giudicare dal piacere che se ne ricava dalla lettura!

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  • 2 settimane dopo...
  • Collaboratori

Negli ultimi anni Galep aveva espresso il desiderio di disegnare un episodio di Mister No o Martin Mystere, tanto per cambiare personaggio dopo una vita spesa a illustrare Tex. Ma Sergio Bonelli riusc? a fargli cambiare idea.

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  • Collaboratori

I rapporti tra Max Bunker e Sergio Bonelli non sono mai stati buoni. Grazie alla segnalazione di Corvo59, possiamo leggere l'ultimo atto QUI

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  • Rangers

Credo sia un discorso che non spetta a noi del TWF toccare. Quello che è o non è Max Bunker o Sergio Bonelli non è compito nostro giudicare."In medio stat virtus" (mi perdonino i latinisti), ovvero la verità st? nel mezzo....... O meglio: affari loro!!

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  • Collaboratori

Si infatti, resta una curiosità, da qui il segnalarla semplicemente in questo topic e non aprirne uno nuovo in cui discuterne più approfonditamente: sono beghe loro e tali devono restare!

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Certo Santana, però quando uno dice una cosa, pubblicamente, lo fa per provocare reazioni da parte di chi ascolta o legge.

mah, da quanto dice la ex editrice pare che Max Bunker sia un personaggio cui piace rompere le scatole agli altri... e ritengo che, conoscendo Sergio, non si lascer? scappare l'occasione di lasciare che il suddetto lanci l'amo e lo ritiri vuoto... :lupod:
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  • 2 settimane dopo...
  • Collaboratori

la prima storia disegnata da Giovanni Ticci per Tex, "Vendetta indiana" figur? negli albetti della serie a striscia. Curiosamente la sua lunghezza copre praticamente le 110 tavole dell'albo gigante, tanto che Ticci dovette aggiungere solo una o due vignette! Niente di programmato in tutto ciò, solo frutto del caso.

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la prima storia disegnata da Giovanni Ticci per Tex, "Vendetta indiana" figur? negli albetti della serie a striscia. Curiosamente la sua lunghezza copre praticamente le 110 tavole dell'albo gigante, tanto che Ticci dovette aggiungere solo una o due vignette! Niente di programmato in tutto ciò, solo frutto del caso.

Non è stato frutto del caso, invece, il fatto che la storia sia stata pubblicata in unica soluzione in un albo unico (a proposito, Ymalpas, le pagine erano 126, non 110. Tex scese a 112 pagine, 110 di fumetto + il frontespizio, solo a partire dal n° 94 :colt:). Basta guardare al fatto che:


A ) La storia precedente, "Fuga nella notte". fu allungata, presumibilmente con un allargamento delle ultime vignette, perchè il finale coincidesse con l'ultima pagina.

B ) fu invertito l'ordine di pubblicazione con "Giustizia";

C ) a Ticci fu chiesto di disegnare due o tre vignette in più (che si torvano nella sequenza il co il colonnello Arlington è trascinato dal cavallo della figlia di Nuvola Rossa), in modo da allungare la storia sin alle 376 strisce necessarie ad arrivare in fondo all'albo.

Se mi chiedete perchè, io credo che Sergio Bonelli fu così ben impressionato dalla performance di Ticci da volere, in occasione della ristampa, confezionare per questa storia una sorta di volume unico ante litteram, in un epoca in cui i volumi della Mondadori erano cosa ancora ben lontana. :colt:

Modificato da Carlo Monni
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... diavolo d'un Carlo Monni !!! le sai TUTTTTTE !!!!    :D

 

In realtà, so solo quello che qualunque vecchio lettore di Tex (abbastanza vecchio o abbastanza filologo da conoscere almeno gli le ultimi albi a striscia) potrebbe sapere avendo gli albi in questione. :trapper:

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  • Rangers

Messaggio di Gianluca Cestaro tratto da TWO, nel topic dedicato a Nella Terra dei Klamath (almanacco 2004):

Sono curioso di vedere il lavoro di Diso... anche perchè a suo tempo abbiamo disegnato le fatidiche tavole di prova per TEX proprio sulla sceneggiatura de NELLA TERRA DEI KLAMATH, che pensavamo dovessimo disegnare noi... poi ci affidarono la storia di Nizzi.
Non mi sarebbe dispiaciuto disegnare un'anbientazione del genere, e neanche il soggetto, alla lettura, mi dispiaceva. Sarà interessante confrontare due diverse interpretazioni di una scena e vedere in che modo l'ha risolta Diso...

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  • 2 settimane dopo...
  • Collaboratori

Il ragno che appare nella cartolina numero 163 non è di Villa...

Immagine postata

... ma fu rifatto in redazione in modo tale da renderlo ancor più sinistro e angosciante!

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  • Collaboratori

Le ultimissime pagine dell'albo "Fuga da Anderville" furono leggermente rimaneggiate perchè ce n'era unain più rispetto alle 110 che chiudevano l'albo!

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  • 1 mese dopo...
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