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TWF - Tex Willer Forum

Curiosità e aneddoti vari su Tex e i suoi autori


ymalpas
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Messaggi consigliati/raccomandati

  • Rangers

Sempre commentando una sua opera presente sul "Massacro di Goldena", il maestro Di Gennaro afferma che nella tavola dove si vede l'indiano colpito a morte mentre si arrampica sulla montagna, "? stato apprezzato molto il fatto di aver rappresentato il fucile attaccato con un pezzo di corda al corpo dell'indiano. In effetti a quel tempo, non potevano esistere per gli indiani delle cinghie, e così ci ho messo un pezzo di corda....."

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A Milano sarà inaugurato la prossima primavera ( del 2010 ) negli spazi dell'ex deposito Atm di viale Campania 12 il "Centro del Fumetto", che si estender? su una superficie di mille metri quadrati, di cui 600 dedicati alle esposizioni e 130 di terrazzo, avrà spazi nei quali verranno organizzati momenti formativi per scolaresche e giovani e altri dedicati alla conservazione del patrimonio storico del fumetto. è in corso, ha inoltre annunciato l'assessore, la ricerca di un sito, molto probabilmente un parco, da intitolare a Gian Luigi Bonelli, padre insieme ad Aurelio Galleppini del celebre personaggio di Tex Willer.

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  • Collaboratori

L'albo intitolato "Pioggia", opera prima dei Cestaro, era stata inizialmente pensata per un Almanacco del West, anche per sondare le capacità grafiche dei due fratelloni. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

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Fino al numero 566 della serie regolare si e' conteggiato che le persone uccise dai quattro pards sono:

Tex Willer:2783
Kit Carson:767
Tiger Jack:308
Kit Willer:302

Fonte:"Non son degno di Tex"

Mamma mia, quindi quasi 5 uccisioni ad albo di media!


:o

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Fino al numero 566 della serie regolare si e' conteggiato che le persone uccise dai quattro pards sono:

Tex Willer:2783
Kit Carson:767
Tiger Jack:308
Kit Willer:302

Fonte:"Non son degno di Tex"

Mamma mia, quindi quasi 5 uccisioni ad albo di media!


:o

Ad essere sincero pensavo che fossero di più. :soldatoS:
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Nel Cartonato di Tex edito dalla Mondadori di quest'anno, sara' riproposta la storia scritta da Mauro Boselli e disegnata da Font uscita negli albi della serie regolare n° 538/539 con i titoli "Colorado Belle" e "I banditi della citta' fantasma" .

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  • Collaboratori

Sergio Bonelli dixit:?Quando Gianluigi Bonelli non ce la faceva più a scrivere tutte le sceneggiature ci siamo posti il problema di chi affiancargli. Non era facile. Lui poteva diventare intrattabile. Scrivere di Tex era come rubargli l'anima. Anche perchè lui si sentiva, era, Tex. Andava in giro per Milano con il fazzoletto nero al collo, la camicia gialla e il cappello western. I rapporti più difficili li aveva con me. Tex doveva essere serio. Niente battute, niente comicit?. Io cercavo di non esagerare, ma lui rimbrottava: ?Dovresti scrivere per Paperino?.

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  • 2 settimane dopo...
  • Collaboratori

A Tea Bonelli si dovrebbe la scelta di trasformare il Tex fuorilegge delle prime storie in un paladino della giustizia, facendolo arruolare nel corpo dei rangers. In realtà su questo aneddoto, data l'incerta fonte, non ci metterei la mano sul fuoco.

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  • Collaboratori

Per Gianluigi Bonelli Tex è un simpatico raddrizzatore di torti uso a dar ragione a chi ce l'ha e senza badare al resto... Per lui chi ha torto ha torto, anche se è il burbero colonnello del forte, smanioso di far carriera a costo della pelle dei suoi soldati o di quei poveri diavoli di indiani, o se è il solito sporco politicante che per ben riempire la cassaforte vende terre non sue a speculatori dalla coscienza coperta da peli di mammuth!

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  • Collaboratori

Il personaggio di Gros-Jean, inizialmente, ha un ruolo semiserio. Gianluigi Bonelli ne trae l'ispirazione dall'attore Victor McLaglen che aveva visto all'opera in qualche film dell'amatissimo John Ford. L'attore era un omaccione capace di momenti buffi alternati a sonore scazzottate. Insomma un comprimario che non era esattamente una macchietta comica, ma con le giuste carte in tavola per il Bonelli. Suo figlio Sergio ha confessato di non amare troppo l'attore, aggiungendo anche che Gros-Jean fu scartato e infine dimenticato dal padre in un momento in cui il quartetto non si era ancora assestato, proprio per le sue discusse caratteristiche! Di lui si ricorder? il grande Claudio Nizzi, donandogli finalmente nuova vita, facendolo apprezzare, con l'aiuto di Boselli ( che dimostra ampiamente di averlo nelle sue simpatie ), dalla stragrande massa dei lettori di Tex.

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  • Collaboratori

Nel numero 461 "La pietra di Akbar", nell'ufficio dello sceriffo Nat Mac Kenneth, sono presenti i due pards Tex e Carson che, alla fine dell'ennesima avventura che gli ha visti ripulire la città dalla criminalit? organizzata, stanno per congedarsi ( senza sapere che di l' a poco saranno coinvolti nell'affare della delittuosa sparizione della pietra ). Si tratta evidentemente di un'avventura che i lettori non hanno ancora letto, non potendosi trattare dell'avventura precedente ( "La città corrotta " o "nelle paludi della Louisiaina " ), ne di quella successiva ( "Omicidio in Bourbon Street" ).

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  • Collaboratori

Memmo Letteri ( ovvero Guglielmo Letteri ) era il chitarrista di quello storico "Cristal trio" che trasmetteva in diretta il jazz per le Forze Alleate in tutta Europa e del quale si occup? anche il Down Beat con critiche di elogio. Il Cristal trio era formato da Carlo Loffredo, Umberto Cesèri e appunto Letteri. Il nome al trio lo diede proprio Memmo Letteri, che all'epoca, prima di trasferirsi in Argentina, era considerato un chitarrista assolutamente eccellente. Di Letteri però non vi è traccia su "Quarant'anni di jazz in Italia", che pure è il documento storico più accurato che esista sul jazz in Italia. Una svista... non da poco!!!

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  • Collaboratori

Fu uno stremato Galep a dare il via su Tex alla girandola di nuovi disegnatori ( non mi riferisco ovviamente a collaboratori come Corrias, Uggeri, Jeva, Muzzi o ai cugini Gamba ). Si racconta infatti che fu lui stesso a suggerire a Sergio Bonelli il nome di Erio Nicol', al quale rimase legato da una profonda e duratura amicizia, tanto da apprenderne con sgomento la notizia della sua prematura scomparsa. Curiosamente nella sua prima storia Nicol' si avvale a sua volta di un collaboratore, l'allora giovanissimo Manlio Truscia, destinato a diventare, lontano da Tex, uno dei grandi nomi del fumetto italiano. La cosa non deve stupire troppo, visto che Nicol' si fece aiutare anche in seguito da altri disegnatori, il principale dei quali fu Francesco Gamba.

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  • Collaboratori

Rispondendo ad una domanda posta da un utente di Two, Mauro Boselli qualche giorno fa ha ammesso di aver scritto un lungo ed epicamente incasinato soggetto per Mefisto nel 1975 o 1977 ( o comunque in quegli anni ) e di averlo ormai dimenticato...

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  • Collaboratori

Le ristampe della serie regolare vendono 30-40 mila copie al mese, un fatto che Sergio Bonelli giudica molto positivo, considerando che Tex è oggetto di ristampe praticamente da sempre!

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  • Collaboratori

Durante un incontro alle Terme Berzieri di Salsomaggiore avvenuto quest'anno, Sergio Bonelli e Claudio Villa hanno interessato il folto pubblico attraverso aneddoti e citazioni. Sergio Bonelli ha ricordato quando veniva a Salsomaggiore con la madre, che lo obbligava a giocare a carte, mentre lui avrebbe preferito andare al Poggio Diana a giocare a tennis con Fred Bongusto. Claudio Villa (che ha precisato di non saper cantare) ha mostrato alcune elaborazioni di copertine, dal disegno iniziale ai particolari e alla colorazione. Molto ammirato per la professionalità.

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  • Collaboratori

Quanto vendevano le prime strisce di Tex è Abbiamo già risposto: 20 o 25.000 copie. Ma quali furono le tirature iniziali dell'Audace è Si parla di 40.000 strisce. Le rimanenze servirono per alimentare le ristampe successive, come le raccoltine.

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  • Collaboratori

Claudio Castellini su Tex è Ebbene si. Agli inizi degli anni novanta il talentuoso disegnatore si ciment? su qualche tavola di prova. Non ci crederete, ma la redazione non le approv?!!! L'autore fu dirottato su qualche testata più moderna ( nathan never ). Viene poi l'esperienza americana. E' da molti definito come il più grande disegnatore di comics italiano.

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  • Collaboratori

Il Tex boselliano è stato definito da Decio Canzio col termine paleobonelliano. Il motivo risiede nel fatto che i primi cinquanta albi sono considerati dall'autore come i più belli della serie e l'autore prende spunto spesso da storie dei primissimi albi come "Satania!", cosa che si evince anche dal ripescaggio di personagggi com'? recentemente avvenuto nell'ultima storia di Montales. Ricordiamo che Boselli colleziona Tex dagli anni cinquanta, dapprima nel formato a striscia, quindi in quello degli albi d'oro e dal 1959 il Tex della serie regolare! Il primo amore, insomma, non si scorda mai...

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