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[Color Tex N. 08] Minaccia Nelle Tenebre E Altre Storie


Sam Stone
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La storia e i personaggi  

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  • Sceriffi

Con la storia di Tisselli siamo nello sperimentalismo puro... come ho scritto sopra, alcune tavole sono davvero magnifiche. Però secondo me una storia così può essere soltanto una tantum, un bell'esperimento per una volta, ma non lo ripeterei.

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  • 3 settimane dopo...

Sfruttando l'assist offerto dal Facebook di Tex
https://www.facebook.com/TexSergioBonelliEditore 

ho letto la recensione di questo albo su UBC
http://www.ubcfumetti.com/tex/?29569

Devo dire che stavolta i coniugi Loi Feltrin sono stati piuttosto equilibrati nella disanima di questo color e d'altronde come non concordare con Michela sui limiti della cover di Liberatore....
Non si legge astio o preconcetto tra le righe di questa recensione e se fosse sempre così potrei tornare a leggere volentieri anche i loro commenti.

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Non condivido una parola della recensione di UBC, ma non mi meraviglia. L'unica storia passabile delle quattro è etichettata come la più scarsa con la solita argomentazione frusta dei "topoi" e delle scelte scontate, certo, è opportuno trasformare Tex in Zagor o in Dampyr per essere originali e a puntino. Nell'avventura soprannaturale i due pard come spesso nelle storie di Boselli fanno la parte dei comprimari ma è tutto comprensibile e chiarissimo e logicissimo. Non conta se una cosa è leggibile e godibile per un amante di Tex, a me fa l'effetto di quelli che al posto della partita ti costringono alla corazzata Poteomkin, o come diavolo si chiama.
Devo essere onesto e ribadire che ho sempre pensato le recensioni non valgono il prezzo del giornale di ieri in quanto opinioni e non fatti, per quanto argomentati, ma è come scegliere il ristorante con tripadvisor e rendersi conto che in molti apprezzano quello che noi detestiamo. Diceva Hume che i fatti sono fatti e i valori sono valori e io sono sempre stato concorde con il grande scettico scozzese. Figuriamoci se poi esistono idee preconcette o difese di ufficio ad oltranza, come mi è capitato spesso di pensare leggendo e non mi riferisco ad UBC ma parlo in generale, o scelte di UBC come quella contro il Brad Barron di Tito, che io trovo meraviglioso e che UBC ha bocciato dalla prima uscita senza appello, direi che esistono modi migliori di occupare il tempo.

Modificato da Wasted Years
Itagliano e piccola correzione
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Leggere una recensione, caro Antonio, non equivale a condividerne i contenuti, ma semplicemente conoscere altri punti di vista.
Mentre ultimamente i commenti di ubc apparivano aspramente critici spesso per il solo gusto di esserlo, stavolta a mio avviso sono stati più contenuti.
E' chiaro poi che, prima come adesso, le opinioni loro, come la mia, la tua e quelle di chiunque altro restino per appunto solo opinioni e non hanno né mai avranno la forza di cambiare quelle altrui. 
Quanto poi essere costretti ad assistere alla proiezione della corazzata di fantozziana memoria al posto della partita... non è detto che l'esito sia scontato... a volte meglio la sequenza della carrozzina giù per le scale di certe involuzioni tattiche a centrocampo...

prosit :ç=ç:

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Leggere una recensione però significa anche rendersi conto del valore di qualcosa. Se mi dicono, come Giuseppe Masia nella canzoncina, che la cinquecento nelle curve fa spavento e se la compro me ne pento, occorrerà che abbia dei difetti. E che questi siano misurati in maniera oggettiva, pur trattandosi di una opinione. Se invece prendiamo come metro di misura i nostri gusti ed argomentazioni speciose per distruggere qualcosa, giustamente veniamo ripresi, magari da qualcuno che ha sempre adoperato argomentazioni speciose ed i suoi gusti per difendere a spada tratta lo stesso qualcosa e che farebbe altrettanto bene a riprendere se stesso. Questo per dire che quando ero piccoletto compravo i videogiochi dopo aver valutato attentamente le recensioni, salvo comprare delle schifezze in base a quanto gli sviluppatori avessero forse, e dico forse in base ad un'idea mia basata sulla sensazione, ovviamente, unto i recensori con omaggi e vantaggi. Oppure semplicemente perché chi recensiva aveva gusti molto diversi dai miei. Nel primo caso, come dici tu anche giustamente per un altro verso, siamo di fronte ad un operazione intellettualmente disonesta, nel secondo intellettualmente onesta che si può condividere. Obiettivamente però, anche una cosa intellettualmente onesta può essere basata su un metro che andrebbe rivisto e che non mi piace vedere applicato.
Ciò detto, il calcio farà anche pena a volte, ma la corazzata SEMPRE.

Modificato da Wasted Years
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Quando ero piccoletto io i videogiochi non esistevano... giocavo a pallone in strada e leggevo fumetti...:old:
le recensioni forse esistevano, ma io beatamente le ignoravo :rolleyes:

secondo me era meglio. Ignorare, dico. Oggi ci affidiamo agli esperti di non so cosa per film, musica, libri e perdiamo il nostro gusto di sorprenderci o no quando compriamo una storia a fumetti. Certamente la recensione può indirizzarti, farti capire se quel tipo di prodotto rientrerà nei tuoi gusti, ma alla fine il critico deve riempire le pagine, lo pagano per questo, qualcosa deve dì... non può uscirsene con "è bello, o è brutto", alle volte non li invidio. Ma certamente, in alcuni casi, sono ridicoli.
 

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Quando ero piccoletto io i videogiochi non esistevano... giocavo a pallone in strada e leggevo fumetti...:old:
le recensioni forse esistevano, ma io beatamente le ignoravo :rolleyes:

secondo me era meglio. Ignorare, dico. Oggi ci affidiamo agli esperti di non so cosa per film, musica, libri e perdiamo il nostro gusto di sorprenderci o no quando compriamo una storia a fumetti. Certamente la recensione può indirizzarti, farti capire se quel tipo di prodotto rientrerà nei tuoi gusti, ma alla fine il critico deve riempire le pagine, lo pagano per questo, qualcosa deve dì... non può uscirsene con "è bello, o è brutto", alle volte non li invidio. Ma certamente, in alcuni casi, sono ridicoli.
 

A me piace leggere prima l'opera e poi la recensione. Mi faccio un giudizio sull'opera e dalla recensione posso ricavare qualche spunto interessante da condividere o meno e anche qualche argomento ridicolo -come quelli di comix archi e ad esempio- che mi mette di buon umore.
Quindi viva le recensioni (se non sono pallose 
:lol:)

  • +1 1
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ah guarda @Red Arrow. quel Comix Archive sfiora proprio il ridicolo. Ma poi è anche supponente e cattivo. Alle volte mi fa pensa quel sito.
Invece se trovo articoli interessanti in rete li leggo, non ho problemi.

Poi naturalmente il mio post non vuole essere contro chi fa il lavoro del recensore. Negli ultimi tempo preferisco affidarmi al mio giudizio,  non perché io capisca qualcosa, anzi, ma perché voglio sbagliare io. Senza farmi guidare da nessun esperto. L'ho fatto per i libri, lo faccio per i film e lo voglio fare anche per i fumetti.

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ho letto la recensione di questo albo su UBC
http://www.ubcfumetti.com/tex/?29569

Devo dire che stavolta i coniugi Loi Feltrin sono stati piuttosto equilibrati nella disanima di questo color e d'altronde come non concordare con Michela sui limiti della cover di Liberatore....
Non si legge astio o preconcetto tra le righe di questa recensione e se fosse sempre così potrei tornare a leggere volentieri anche i loro commenti.

Equilibrati sì ma i loro commenti non mi hanno convinto del tutto, soprattutto circa il ruolo delle donne in Tex. Diciamo che, come osservano per la storia di Boselli, queste storie brevi si fanno apprezzare per la sperimentazione grafica -infatti conordo sul giudizio negativo per Simeoni: storia troppo "piana" per risultare interessante- ma la sceneggiatura viene sempre sacrificata a causa della eccessiva concentrazione. 

ah guarda @Red Arrow. quel Comix Archive sfiora proprio il ridicolo. Ma poi è anche supponente e cattivo. Alle volte mi fa pensa quel sito.
Invece se trovo articoli interessanti in rete li leggo, non ho problemi.

Poi naturalmente il mio post non vuole essere contro chi fa il lavoro del recensore. Negli ultimi tempo preferisco affidarmi al mio giudizio,  non perché io capisca qualcosa, anzi, ma perché voglio sbagliare io. Senza farmi guidare da nessun esperto. L'ho fatto per i libri, lo faccio per i film e lo voglio fare anche per i fumetti.

Fai bene perché altrimenti più che gustarti una storia diventi un"politico del fumetto" che giudica tutto per partito preso. Gli esperti ben vengano per consigliare una lettura e per approfondire eventualmente dopo avere letto.
p.s. Comixarchive altro che sfiorare il ridicolo, lo centrano in pieno...
;)

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Letto ieri sera.
Bellissima la storia di "Sfida nella vecchia missione",
Bella "Chindi"
Le altre due carine ma nulla di particolare.

Le tavole di Tisselli sono meravigliose.

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  • 1 mese dopo...

Sono l'unico ad aver notato la discrepanza tra il riassunto in quarta di copertina della seconda storia dove si parla di indiani Comanche e la storia dove gli indiani sono Apache?

No. E se ne avessi la libertà, potrei anche raccontarti un gustoso aneddoto sui retroscena di questa discrepanza.:lol:

  • +1 1
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  • Sceriffi

Sono l'unico ad aver notato la discrepanza tra il riassunto in quarta di copertina della seconda storia dove si parla di indiani Comanche e la storia dove gli indiani sono Apache?

Vedi il mio post del 23 novembre scorso...

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Sono l'unico ad aver notato la discrepanza tra il riassunto in quarta di copertina della seconda storia dove si parla di indiani Comanche e la storia dove gli indiani sono Apache?

No. E se ne avessi la libertà, potrei anche raccontarti un gustoso aneddoto sui retroscena di questa discrepanza.:lol:

dimmelo in privato! Ciao Carlo, ben ritrovato.
 

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Ho avuto la liberatoria da Boselli:lol:

In pratica le cose stanno così: Boselli aveva avuto l'idea per un soggetto per Tisselli in cui Tex aiutava a fugire una donna bianca prigioniera dei Comanches e che aveva avuto un figlio dal loro capo. Contemporaneamente Ruju, completamente ignaro, presentava un soggetto molto simile dove, però, gli indiani erano Apaches ed il rapimento era più recente. Quando l'ha letto, Boselli l'ha trovato migliore del suo che ha così deciso di cestinare assegnando Tisselli a Ruju.
L'accenno ai Comanches in seconda di copertina è stato un lapsus freudiano da parte di Boselli che non si è nemmeno accorto di averlo fatto.:lol:
 

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onore comunque al Borden nel promuovere un soggetto sul medesimo canovaccio ma privilegiando quello del collega. In questo caso il curatore Boselli ha avuto l'ultimo parola sull'autore Boselli!

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Che è esattamente il suo lavoro.:lol:

Il che dovrebbe rispondere a chi ipotizzava che come curatore Boselli potesse prevaricare sugli altri autori bocciando soggetti troppo belli per timore di essere oscurato.
E sì: c'è chi ha anche espresso questo timore.:o

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  • 2 mesi dopo...

Lessi ieri "Minaccia nelle tenebre". Pur essendo una storia breve, è stata proprio di mio gradimento perché avvincente, un clima "horror" che mi ha ricordato vagamente la storia con la Diablera Mitla.
Qui però l'avversario è ancora più misterioso e pericoloso: Il demone è proprio inquietante. Pure Sangston è psicologicamente ben caratterizzato, un personaggio privo di scrupoli e non poco minaccioso.
Ho apprezzato il fatto che sia stato Tex a chiamare el Morisco per risolvere il problema del senatore, in passato era giä successo con la problematica dei ricci alieni; spero di vedere il buon Ahmed al fianco di Tex in una delle future storie con Mefisto.
I disegni mi sembrano degni di nota.

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  • 1 anno dopo...

Scusate questo mio post che arriva "leggermente" in ritardo.
Ma i motivi sono tanti.
All'epoca non conoscevo ancora questo sito, ho trovato il cartonato "Tisselli & Ruju - Prigioniera degli Apaches" solo di recente e infine penso che il confronto con "Sfida alla vecchia missione" presente nel Tex Color n. 8 sia assolutamente necessario.
La storia naturalmente è la stessa anche se le due versioni hanno il titolo diverso.
Ma i colori... ah, i colori!
Quelli nel Tex Color 8 sono piaciuti e non sono piaciuti, così come la storia di Ruju è piaciuta e non è piaciuta.
La mia opinione, che naturalmente è solo un'opinione personale (io rispetto profondamente tutte le altre, soprattutto quelle che sono contrarie alla mia), è che raramente c'è stato un connubio così perfetto tra il testo e le tavole, stupendi entrambi.
Ma io voglio analizzare solo le tavole e, soprattutto, confrontare le due versioni.
Ho detto che le tavole sono stupende ed è vero, ma la resa "editoriale" nel Tex Color 8 non rende giustizia a Tisselli.
I colori sono sbiaditi (lavati con candeggina?) e non hanno niente a che vedere con quelli del cartonato.
Riporto solo un paio di tavole, quella inserita da Sam Stone a pagina 1 di questa discussione e quella che riporta anche la vignetta inserita da Ymalpas a pagina 2, nel commento che sotto cito, perché possiate fare il vostro confronto e dare un vostro giudizio.

 

On 22/11/2015 at 15:14, ymalpas dice:

Mi permetto di aggiungere una vignetta che renda palese l'idea di disegno "impressionistico" per i non addetti ai lavori:

PdA1.png

PdA2.png

Non sono magistralmente stupende?

Avete notato l'assenza dei bordi neri delle vignette che così, se ce ne fosse stato bisogno, vengono ancor più valorizzate?

I colori delle due pagine poi sono uniformi ma diversi fra loro: nella prima prevale l'azzurro (i colori sono freddi come richiede l'azione) mentre nella seconda prevale il rosso arancio (per accentuare la presenza della figura femminile che fa quasi sparire il personaggio maschile).

Guardate l'ultima vignetta della seconda pagina: è una vignetta di un fumetto o il particolare di un quadro?

Spero proprio che i colori "impressionistici" di Tisselli saranno ancora presenti nelle storie a colori di Tex.

Devo anche dire che, pur non amando i disegni di Ticci, non mi dispiace per niente l'omaggio che Tisselli ha voluto rendergli nel raffigurare il volto spigoloso di Tex.

  • Mi piace (+1) 1
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  • 1 mese dopo...
  • 11 mesi dopo...

Quattro buone storie, per quanto possano considerarsi tali avventure che durano soltanto 32 pagine, racchiuse in un bell’albo dall’ottima grafica e arricchito da una carta speciale rinforzata.

Per quanto concerne i disegni, metto alla pari Franzella e Simeoni che, grazie allo stile classico ed alla colorazione del bravo Celestini, offrono una scorrevole e piacevole leggibilità. Voto: 7,5

Tisselli ci regala invece uno stile pittorico nella colorazione, ma anche dei bei disegni soprattutto nelle scene movimentate. Non il capolavoro osannato da molti, ma una prova maiuscola. Voto: 8,5.

Vannini, infine, si associa a Mignacco come sorpresa nei disegni; nei colori, invece, a volte indecisi, a volte semplici, riscopro antichi sapori. Voto: 8

 

MINACCIA NELLE TENEBRE

di Boselli e Franzella

 

Quella che mi è piaciuta di meno, stranamente, è proprio quella di Boselli, in quanto il soggetto non è di mio gradimento e la conclusione troppo grottesca per essere una storia di Tex. Di buono, però, c’è che mi ha tenuto incollato con avidità all’albo fino all’ultima tavola con la curiosità di scoprire la soluzione del mistero che, come detto sopra, non mi è piaciuta.

Voto alla storia: 6

Voto ai disegni: 7,5

SFIDA ALLA VECCHIA MISSIONE

di Ruju e Tisselli

 

Quella di Ruju è un classico western ben sceneggiato, anche se facile nel suo svolgimento, ma merita la palma del migliore. Voto alla storia: 7,5

Voto ai disegni: 8,5

LA BANDA HOGAN

di Simeoni e Simeoni

 

Simeoni si cimenta anche lui in un western, ma con risultati inferiori a quelli del collega. Ottiene comunque una piena sufficienza.

Voto alla storia: 6,5

Voto ai disegni: 7,5

CHINDI

di Mignacco e Vannini

 

Infine, Mignacco è una lieta sorpresa con il suo western-horror con sorpresa finale.

Voto alla storia: 7

Voto ai disegni: 8

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  • 1 anno dopo...

Allora...I Color mi piacciono molto, mi piacciono molto perché sperimentano. O con gli sceneggiatori o con i disegnatori. Stavolta mi sono piaciute le tavole di Tisselli e Vannini. Sono quadri non fumetti. Entrambe le sceneggiature hanno un bel colpo di scena. Bella l'atmosfera creata dal Boss per la sua storia pur essendo penalizzata dalle poche pagine. Però el Morisco, demoni, misteri, cinesi. Tanta roba. Così così Simeoni. Scontata. Comunque discreto Tex Color.

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