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TWF - Tex Willer Forum

[662/663] Carovana di Audaci


Sam Stone
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La storia e i disegni.  

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  • 4 settimane dopo...

Speravo di trovarlo oggi in edicola, ma niente da fare...

In realtà sono molto curioso di vedere come Tito Faraci si destreggia nello sceneggiare un soggetto di un grande conoscitore del west come Luca Barbieri sotto la supervisione di un grande conoscitore di Tex come Mauro Boselli.

Sul fronte grafico Maurizio Dotti è una garanzia assoluta.

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Comprato e letto stamattina in viaggio da Arezzo a Firenze

Per sicurezza metto lo

S

P

O

I

L

E

R

Peccato non sapere quanto dettagliato sia stato il soggetto di Barbieri. Si tratta, comunque, di una tradizionale storia di carovane con tutti i luoghi comuni del genere ma gestiti sapientemente dando una piacevole sensazione di familiarità.
Buona la gestione dei pards ed i dialoghi. Sembrerebbe che sia vero che Faraci riesca meglio a sceneggiare soggetti altrui e che il soggetto sian il suo vero punto deboel.
Per ora il giudizio è positivo.

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Buona la prima.
Atmosfera western che si respira dalla prima all'ultima pagina di un albo che si sviluppa ordinatamente introducendoci in una storia classica.


Una banda di predoni comanche, armata grazie al tradimento di uno scout, insanguina la regione fino alla comparsa di Tex e pards che ribalta la situazione mettendo fine alle facili scorrerie degli indiani che iniziano a pagare col sangue. Ultimo obiettivo dei predoni è la carovana di coloni che Tex prende sotto la sua tutela  e  conduce nella ghost town dove organizzare la difesa.
E in tutto ciò una buona caratterizzazione dei personaggi, oltre al quartetto finora gestito con sapienza, con un Tex determinato e autorevole, spiccano da una parte il feroce capo di guerra Nevequaja destinato allo scontro finale con Aquila della Notte (esito direi scontato) e Reed che ha tradito prima il suo popolo arruolandosi tra gli scout e poi i bianchi conducendoli nell'imboscata che ha armato i comanche (tradirà ancora?). Dall'altra parte troviamo il capo carovana Haider, costretto suo malgrado a cedere il comando a Tex e Mr.Roberts, scampato al massacro del ranch nel quale ha perso la moglie riuscendo a salvare, con il provvidenziale intervento di Tex e Carson, i due figli Josh e la piccola Lara che ha perso la mamma, ma ha trovato due angeli custodi che le hanno riportato oltre alla speranza anche Miss Marnie, la bambola che rappresenta il suo oggetto transizionale.

Bel soggetto, buona sceneggiatura, dialoghi adeguati e disegni straordinari
Complimenti a tutti e aspettiamo la conclusione.
Modificato da natural killer
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Viste le amare delusioni con Faraci, attendo la conclusione del secondo albo prima di esultare.
Ma per ora il mio giudizio sulla storia è molto positivo: un'avventura classica e lineare, molto avvincente, con Tex assoluto mattatore e i difetti tipici di Faraci (almeno per ora) assenti.
Mi spiego: in questa storia abbiamo cose che in Faraci erano del tutto mancate, come
- un nemico credibile! Infatti questo Nevequaya è crudele e cazzuto al punto giusto, e quantomeno sembra ben capace di mettere in difficoltà i pards. Non il solito idiota fuori di testa che ammazza i suoi uomini.
- il senso del dramma: si veda come il
- la crudeltà! Mentre in quella robetta per romanzi rosa che è stata "Nodo scorsoio" il cattivo temibile veniva presentato tramite una ridicola domatura, qui la pericolosità dei nemici è mostrata con uccisioni, agguati, rapimenti, assalti: e che cacchio, questo è Tex mica Topolino!

Ma oltre a questo, sono poi assenti tutti quegli stilemi fastidiosissimi che erano comparsi nelle storie faraciane:
- le pagine e pagine sprecate a raccontare il nulla, con vignette messe lì a diluire l'azione.
- le scazzottate coi pugni di Tex fuori campo e la solita faccia meravigliata dello spettatore di turno;
- la solita storia di fuggiaschi (colpevoli o innocenti che siano).

Ora, non so quanto merito abbia Faraci e quanto ne abbia Barbieri; non so quanto il soggetto di Barbieri fosse dettagliato. In ogni caso,questo è il primo albo davvero bello di Faraci dai tempi di "Sotto scorta", con il Tex più convincente (è lui il capo, è lui che prende in mano le situazioni -

Tutto questo, ripeto, sperando che il secondo albo non mandi tutto in vacca come con Faraci è già successo più volte.

Di Dotti non ho parlato, perché lo farò alla fine della storia. 
Ma signori, questo è un disegnatore eccezionale, un maestro del dinamismo, delle ombre nette e dei notturni, delle inquadrature complesse e del racconto western nel suo insieme. Inoltre, se nella precedente "El Supremo" (piccolo gioiello grafico) era evidente che su Tex bisognava lavorare ancora un po', qui la fisionomia del Ranger è pienamente posseduta: si veda la bellissima serie di primi piani frontali.

massacro alla fattoria segni il padre (col rimorso di non aver dato ascolto alla moglie) e soprattutto la bambina col suo incubo

si veda la scena in cui si lancia nel fiume senza pensarci due volte, o il modo in cui prende il comando della carovana

; e tutto ciò sempre col sorriso sulle labbra): se per Faraci la formula giusta è questa, che si assuma come soggettista Barbieri in pianta stabile!

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  • Collaboratori

Un primo albo "robusto", senza pecche, con un antagonista che potrebbe ritagliarsi il suo spazio nella serie, con un finale aperto a tutte le soluzioni, un albo ben disegnato, hai voglia di dire che il Tex e Carson di Font (che ha ahimé rovinato la precedente storia scritta da Boselli) siano gli stessi di questa tavola:


2hwhb7o.gif


Quando hai la fortuna di avere disegnatori come Dotti, anche la tua storia ha tutto da guadagnare e non nascondo che, pur non essendo un amante di questo tipo di storie (scorrerie di indiani sanguinari ai danni dei visi pallidi, preferisco di più l'epica di film come "Balla con i lupi"), sono proprio i disegni di Dotti a tenermi incollato alle pagine.

Non lo dico per sminuire il lavoro di Faraci che ha fatto in questa prima parte dei progressi esponenziali rispetto alle storielle acqua e sapone del recente passato, parte del merito sarà sicuramente da attribuire al soggettista e bravo scrittore Barbieri e al curatore Boselli (se l'è lasciato sfuggire anche Tito che il "controllo" redazionale è stato accanito), ma la storia l'ha pur sempre scritta Faraci e l'ha scritta bene, padroneggiando benissimo la lingua (e questo è sempre stato uno dei suoi punti di forza), senza essere verboso, senza essere noioso. Mai. Penso che per lui, se la storia manterrà tutte le sue promesse, sarà una grande bella soddisfazione, sperando che sia davvero l'inizio di quella svolta tante volte annunciata. Io ci spero.

  • +1 1
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I miglioramenti di Faraci diventano ancora più evidenti dopo questo primo albo.
Un western carovaniero classico, con un nemico che sicuramente darà filo da torcere ai nostri rangers anche nella restante parte della storia.
A costo di diventare noioso, per quanto mi riguarda già il primo albo de "il ricatto di slade" deve essere considerato come la svolta di Faraci su Tex. E ritengo persino "nodo scorsoio" una storia più che onesta, nonostante alcuni difetti.
Ottimi i disegni di Dotti, davvero bravo.
Insomma, massima fiducia per il seguito.

Modificato da shane o' donnell
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Mi sembra una storia molto molto promettente, con un antagonista degno di nota! Tuttavia vi sono due aspetti di questa storia che mi riportano a "Un treno per Redville". Il primo è quello della carovana inseguita dagli indiani; il secondo è il personaggio di Haider dal momento che il suo cambio di atteggiamento dopo aver subito la ripassata di Tex mi ricorda quello di Jim Brody, la sua gentilezza mi sembra troppo falsa e ciò mi fa pensare che, come Brody, stia meditando vendetta. Ad alimentare i miei sospetti concorre il fatto che, a pag. 104, salta fuori subito dopo la fine della sparatoria fingendo di dannarsi per non aver potuto partecipare!



Sui disegni di Dotti davvero nulla da eccepire, rispetto a "El supremo" si è addirittura perfezionato correggendo per esempio quella evidente indecisione che aveva sul volto di Tex!

 
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Letta anche io questa prima parte, impressione piuttosto positiva, se è come dice Monni e come credo pure io spero che questo Barbieri scriva più soggetti d'ora in avanti. Una bella avventura per ora sperando che l'assedio si riveli entusiasmante e che il nemico sia davvero l'osso duro che sembra. Unico neo, ma è più un mio limite che un difetto credo, la bambina e la sua maledetta bambola che mi suscitano una tremenda antipatia. Dotti spettacolare, vale da solo il prezzo dell'albo. Una gioia per gli occhi

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Primo albo buono che promette faville nel prossimo.
Classica storia di frontiera. Capo indiano tosto e feroce.Assedio alla città. Tutto lascia presagire un massacro a spese dei coloni ma il quartetto è in campo e veramente anche noi ci chiediamo come faranno a cavarsela.
La tensione è un ottimo crescendo e scene che sembrano troppo lunghe o inutili con episodi che altre volte abbiamo visto, il salvataggio nel fiume, la scazzottata al capocarovana, l' incubo notturno della bambina, il rapimento della giovane, la tromba sottratta al cadavere del soldato, servono a inquadrare i nostri eroi (può sempre esserci un lettore nuovo che non li conosce), a riaffermare i nostri punti fermi di vecchi lettori, a stuzzicare la curiosità per il prossimo albo.
Bella l' entrata in scena a metà albo di Kit e Tiger e bella a fine albo la scena dell' attesa con un Tiger quasi superiore a Tex, solo loro due riescono a integrarsi in una sola persona.
Carson solo leggermente ironico con Tex, vista la drammatica situazione e a tempo perfetto con il lazos! Ah, il vecchio cammello!
E poi di nuovo "Tex con i guanti"! La padronanza di Dotti con questi piccoli particolari, come con la tromba a tracolla di Akowa, è spettacolare!
Di Dotti già ero entusiasta dopo "El Supremo", continuo a godermi le sue vignette e i suoi Tex, Tiger e Carson. Su Kit ancora non mi piace, vedo una sproporzione tra testa e corpo e la fronte troppo larga, non c'è l' ovale perfetto degli altri e la proporzione tra testa-tronco.gambe. Spero me lo disegni un po' più bello il "mio" Kit!
Adesso tutta l'attesa è per gennaio e alcuni piccoli indizi mi fanno sorgere dei perché, a cominciare dallo spoiler del prossimo albo : ragazze rapite (dopo Janet, Nevequaya è forse andato in città a prenderne altre e c'è un massacro che non abbiamo visto, o Kit, Josh e Morton sono stati sopraffatti ?) Vabbè dicembre con i preparativi per le feste passa veloce..

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  • Collaboratori

Adesso tutta l'attesa è per gennaio e alcuni piccoli indizi mi fanno sorgere dei perché, a cominciare dallo spoiler del prossimo albo : ragazze rapite 


Ti spoilero anche io qualcosa...


i4eglv.jpg
 

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Storia classica e davvero, almeno fino ad ora, avvincente. Disegni ottimi. Per la precisione, penso che Dotti abbia raggiunto la perfezione nel rappresentare Kit Carson. Non starei a sottilizzare sul fatto che una vicenda simile sembrerebbe forse più adatta ad una storia collocata nel passato che nel presente texiano (anni '80 inoltrati). L'importante è il risultato. Speriamo che la conclusione non sia deludente.

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Ymalpas, tu stuzzichi la mia curiosità!
Nevequaya a pag 92 rivolto a Janet dice che si va "dalla tua gente, squaw bianca, ..dovresti essere contenta!". Per questo ho pensato che andasse nella città della ragazza a rapirne altre, prima di assalire la carovana perché ha capito che nella città morta potranno difendersi, però anche i bianchi della carovana sono "la sua gente". Tutte supposizioni, Faraci gioca bene questa mano.
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Nel sito SBE si vedono 2 tavole del prossimo albo dove Tex, Carson e Tiger stanno difendendo delle donne asserragliati fra i massi del canyon, allora probabilmente Kit, il giovane Josh e Morton sono stati sorpresi, spero che Faraci non faccia fare una figura barbina a Kit, o forse un uomo, un ragazzo (anche se di cognome fa Willer) e un bambino a difendere le donne erano troppo pochi.
Ma cosa è successo nella casa di mattoni?
E i nostri sanno del rapimento di Janet?
Tanta carne al fuoco e quella specie di tomawack/clava brandito dal feroce predone quante vittime farà ancora prima che Tex glielo rompa sulla testa?
Gli oggetti : la tromba e la clava/tomawack  mi incuriosiscono, servono solo a caratterizzare i loro propietari, oppure....

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  • Collaboratori

Adesso tutta l'attesa è per gennaio e alcuni piccoli indizi mi fanno sorgere dei perché, a cominciare dallo spoiler del prossimo albo : ragazze rapite (dopo Janet, Nevequaya è forse andato in città a prenderne altre e c'è un massacro che non abbiamo visto, o Kit, Josh e Morton sono stati sopraffatti ?) 


la tavola 121 parla chiaro: forse con un diversivo, la "volpe" Nevequaya si cala dal tetto e si appresta ad entrare nel pollaio e a rapire tutte le pollastrelle che vi si trovano, ciò  vuol dire che Kit Willer e il ragazzino hanno avuto o avranno qualche problemino a fronteggiarlo...

sd2r8i.gif


Poco dopo, cioè una ventina di pagine dopo, Nevequaya si appresta apparentemente ad uccidere Janet. Però, attenzione, questo di sicuro non accadrà, la (o le) userà sicuramente per i suoi scopi, cioè sopraffare le resistenze dei pionieri asserragliati nella ghost town, che dopo il secondo assalto (nel secondo albo nelle primissime pagine) non hanno ceduto. E con questo ti ho spoilerato le prime cinquanta pagine del prossimo albo -rain.gif

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Salve a tutti .Questo è il mio primo messaggio sul forum ma seguo già da tempo le vostre discussioni .Non ero molto convinto ad acquistare una storia di faraci dopo le numerose delusioni di questo autore su tex e in particolare  dopo la storia con bruzzo che avrebbe dovuto  iniziare un nuovo corso ma che mi é sembrata mediocre come le storie precedenti. Alla fine , spinto in gran parte dai disegni di Dotti , ho acquistato l albo e devo dire che Tito mi ha piacevolmente sorpreso presentando una storia di carovane  abbastanza classica ma molto interessante . Innanzitutto è sceneggiata bene e senza le fastidiose scene per allungare il brodo che inseriva in molte sue storie,   anche le sparatorie sono divertenti e funzionali alla narrazione non messe li senza un motivo  o per far quadrare il numero di pagine . Un altro aspetto positivo é la caratterizzazione eccellente del capo nevequaya, cattivissimo e che mi incuriosisce molto con questa sua arma particolare  .Ero veramente annoiato da cattivi senza spessore e storie di caccia all uomo . Su dotti che dire  se non che ê un vero maestro?Prospettive  e inquadrature sempre dinamiche e ardite e bravissimo nell uso delle ombre e della luce .Basterebbero solo le ultime pagine dell albo o il bellissimo primo piano del volto del capo sotto la pioggia per mostrare la bravura di Maurizio . Era  dall uomo di Baltimora che faraci non presentava una storia che mi interessasse ma questa ha pienamente riscosso la mia approvazione . Daje  Tito continua così !

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Ymalpas, saranno mica state le urla delle pollastrelle atterrite ad attirare l' attenzione di Nevequaya sull' edificio?
(noi donne siamo specialiste ad urlare nei momenti meno opportuni!)

Questo Nevequaya è una gran volpe e quasi, quasi tifo per lui!
Che Kit fosse fuori gioco l' ho capito dalle scene in cui si vedono solo gli altri 3 con le donne, d'altra parte mica possono rimanere sempre incolumi tutti e 4!
Spero che Tito lo abbia messo fuori gioco con onore (dopo l' ottimo "Uomo di Baltimora", mica può far fare la figura del pivello al mio pard preferito!)
Gli ostacoli crescenti non solo rendono più bella l' avventura, ma più grande il trionfo, anche se viste come si mettono le cose, sarebbe più logico pensare che i coloni siano sterminati, ma il fumetto è "Tex", non "Nevequaya"!
Certo non è il classico attacco alla carovana, con i carri in circolo e il cerchio degli indiani intorno, è una guerra di sopravvivenza condotta prima sul  terreno scelto da Tex e poi su quello, fuori dalla città, per salvare le donne, scelto dall' avversario.
Questo avversario meriterebbe di non morire, ma di ritornare in futuro.
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Innanzitutto complimenti per i disegni a Dotti... Ottimi veramente, li quoto tra i migliori visti su Tex, non mi pronuncio ancora su soggetto e sceneggiatura... Aspettiamp la seconda parte, diciamo che per quello letto finora meritano un "buono"

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Da diversi mesi ormai ho deciso di leggermi gli albi di Tex, Zagor o Dragonero che sia quando ho tutta la storia completa visto la mole di libri e fumetti da leggere che ho a disposizione, ma dopo aver visto i disegni di Dotti non c'è l'ho fatta ad aspettare. 
I disegni sono veramente belli, non trovo proprio nessun appunto da fare, veramente veramente belli!!!
Sulla storia non mi voglio esprimere, non nego che fino ad ora è stata gradevole ma non vorrei ricredermi come altre volte è accaduto. Giudizio sospeso, aspetto il finale. ;)

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  • 3 settimane dopo...
  • Sceriffi

Bravo Faraci (per ora), finalmente un primo albo degno di nota da parte di questo autore. La storia è molto classica e lineare, forse anche troppo semplice, ma narrata con giusti ritmi, dialoghi azzeccati e qualche elemento di originalità. Mi riferisco alla scelta di sostenere l'assedio nella città fantasma, situazione piuttosto atipica per le storie di carovane attaccate da bande di indiani; inizialmente non mi sembrava una grande idea - bastano un po' di frecce incendiarie e il riparo se ne va in fumo, inoltre non è così facilmente difendibile da un pugno di uomini scarsamente abituati all'uso delle armi. Invece questa prima parte dell'assedio è sceneggiata molto bene e la scelta di Tex sembra convincente. Vedremo cosa succede nel secondo albo, sperando che si mantenga almeno su questo livello.

La nota migliore dell'albo sono comunque i disegni di Dotti. Ragazzi, è un vero maestro, uno dei migliori disegnatori del vasto staff di Tex, che spero diventi una colonna portante della serie nei prossimi anni!

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  • 2 settimane dopo...

Si conclude la storia supportata dalla prova grafica di un Dotti decisamente in gran forma.

Inizio una volta tanto dai disegni che, se ancora ce ne fosse stato bisogno, confermano come Dotti abbia raggiunto un elevatissimo livello delle ambientazioni western e texiane in particolare. Grande efficacia nelle scene corali e di azione, ma anche precise realizzazioni dei primi piani con espressioni molto incisive, ottenute con le distorsioni somatiche che accentuano le smorfie, come nel caso della bella Janet nella seconda vignetta di pag.39 e nell'analoga posizione a pag.70.
Ma è con la distribuzione dei bianchi e dei neri che Dotti realizza le atmosfere notturne sia nell'attacco alla Ghost Town sotto la pioggia, sia nel blitz al campo dei Comanches la notte successiva.
Per quanto riguarda la storia mantiene le promesse del primo numero mantenendo viva la tensione per tutto l'albo, dalla battaglia notturna da Fallen Arrow fino al drammatico scontro finale tra Nevequaya e Aquila della Notte. Dialoghi ben costruiti, un antagonista di spessore, comprimari che sono non soltanto comparse, ma si ritagliano anche un ruolo attivo, poco resta in sospeso e anche dettagli in apparenza poco significativi ritrovano un motivo di essere nello svolgimento della trama.
Elementi caratteristici di questa storia resteranno la tromba, la mazza di guerra di Nevequaya e la bambola Miss Marnie.
Molto bravi stavolta sia Tito che Dotti a sviluppare e tradurre in fumetto il bel soggetto di Luca Barbieri.

Modificato da natural killer
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Una storia onesta e gradevole, di sicuro un miglioramento rispetto alle precedenti di Faraci. Il quartetto è ben gestito e basterebbe solo questo a rendermi felice, ma di motivi per essere soddisfatta ce ne sono altri: la trama scorrevole e mai noiosa, anche se in gran parte prevedibile, i dettagli curati come nel caso della tromba, la psicologia dei personaggi ben delineata senza bisogno di sprecare pagine di spiegazioni. L'equilibrio fra le parti narrative e i personaggi è ben bilanciato, le azioni e reazioni credibili.

Mi è piaciuta la morte del personaggio di Reed per mano di Nevequaya: il capo mette più volte in dubbio la fedeltà del traditore e il trucco di Kit e Josh, che pure ho trovato ben congegnato, dà il colpo di grazia alla sua già scarsa fiducia. Tutta la storia di basa su questa coerenza interna, che me la fa apprezzare ancora di più. Molto bello anche il duell finale. [/spolier]


Non è certo una storia memorabile come la tripla di Borden, ma una storia che sa farsi leggere e apprezzare. Sono fiduciosa che da questo momento in poi le prove di Faraci non potranno che migliorare.
Capitolo Dotti: disegni stupendi, molto narrativi e in linea con le emozioni dei personaggi. Il suo uso dei chiaroscuri mi Aveva già lasciato senza parole ne "El Supremo", qui conferma la sua capacità di far uscire fuori dalla pagina le ambientazioni e di farci sentire la pioggia e la notte come se fossimo davvero lì. I suoi Tex e Carson sono migliorati, Tiger mi piace tantissimo come già ai tempi di "El Supremo". Spero di rivederlo presto all'opera e non mi dispiacerebbe affatto vederlo disegnare una storia con un paesaggio innevato. Chissà.

 
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Mi sono divertito come non mai. Niente misteri, niente spiegazioni cervellotiche, niente adulazioni alla grandezza del nostro. 
Puro West. Sparatorie e azione a non finire. Bei personaggi. Storia semplice resa grandiosa dai disegni incredibili di Dotti.
Bellissimi gli indiani, eccezionali i cavalli e spettacolari le inquadrature.
Non avrei scommesso un centesimo su Faraci e invece mi sono dovuto ricredere. Una storia che non vuole essere un capolavoro ma risulta godibilissima.

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