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TWF - Tex Willer Forum

[662/663] Carovana di Audaci


Sam Stone
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La storia e i disegni.  

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  • Sceriffi

Questa volta la storia di Faraci si mantiene su buoni livelli fino alla fine e si rivela una piacevole lettura. Pur mancando di un po' di complessità e di originalità, il soggetto è sceneggiato molto bene. Anzitutto nelle varie sparatorie: non semplici BANG BANG in cui si vedono soltanto personaggi sparare e altri cadere (cosa su cui avevo criticato Faraci in passato), ma gestite bene nello scenario, nella posizione dei vari gruppi, nei movimenti dei personaggi. Poi ci sono alcune belle trovate, come quella della tromba o dell'indiano freddato da Tex durante il suo duello con il capo indiano. Insomma, una storia che si merita un 7 pieno.

Rimane comunque una storia di transizione, di quelle che certo non lasciano il segno, e nonostante i passi avanti rispetto alle ultime molto deludenti prove rimango con l'impressione che Faraci debba fare di più. Spero che in futuro ci presenti soggetti più articolati e complessi, e storie più strutturate.

Sui disegni di Dotti c'è poco da dire: siamo al cospetto di un fuoriclasse, che mi auguro davvero possa diventare una delle colonne portanti della serie in futuro. Già non vedo l'ora di rivederlo, se non sbaglio con la storia del ritorno del Maestro e di Pat a New York...

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Ho apprezzato molto la storia,
in particolare la scelta dei dialoghi snelli ma non per questo superficiali, una storia ricca di azione, molto raccontata dalle immagini e meno dai dialoghi, che ho letto più velocemente rispetto ad altre storie, ma che non considero un punto di demerito, anzi una possibilità di assaporare una maniera diversa di raccontare una storia western.
Un pò dispiaciuto solo per la morte del cecchino dal mantello nero sul tetto..
:( che mi era simpatico. :)
In questa storia mi è piaciuta molto la chiara distinzione tra bene e male, con un Tex roccioso e deciso a sconfiggere il nemico che non è uno in scale di grigi ma nero.

Leggendo questa doppia ho avuto il sapore di una storia classica, ma raccontata con uno stile odierno.

Davvero belli i disegni di Dotti, apprezzabili in particolare le sue inquadrature e la capacità di rendere l'azione vivida con i vincoli della gabbia bonelliana che impone delle vignette ben distaccate mai con linee oblique o sovrapposizioni che potrebbero favorire un intenso dinamismo.
Le sue mezzetinte realizzate con il pennello quasi scarico di colore sono veramente particolari e donano alle vignette un valore aggiunto.
E che dire delle numerose vignette "sotto" la pioggia? Mi hanno tenuto letteralmente incollato all'albo.
I suo cavalli insieme a quelli di Andreucci sono quelli che apprezzo di più nella serie.
Si nota uno studio davvero accurato della bestia e del suo movimento.
Mi ha convinto molto anche la rappresentazione grafica della protagonista femminile in particolare sulle scene finali.
Solo qualche neo qua e là ne primi piani di Tex e Kit Willer, alcuni mi sembrano ancora leggermenti incerti.


Disegni : 9
Storia: 8.5

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Devo dire che finalmente Faraci è riuscito nel compito di tenermi legato alla lettura dell'albo per tutta la storia. Stavolta la sceneggiatura di Tito è stata esemplare, stante il soggetto prevedibile alquanto, bella, veloce, mai noiosa, non mi sembrava quasi di leggere una storia di Faraci, tanto la mia aspettativa era bassa, eppure devo complimentarmi per il risultato avuto. Qualcosa sarebbe stato da correggere ma sono piccole pecche che trovo alquanto minimali vista la buona storia, alla prossima volta eventualmente. I disegni di Dotti sono alquanto ben riusciti anzi in alcuni passaggi li trovo eccellenti, anche se trovo il cappello di Tex in qualche vignetta frontale un pò troppo a "pan di zucchero", qualche millimetro di meno .....

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  • 2 settimane dopo...

Buona storia, con il cattivo che mi ha ricordato l'avversario di Christopher Lambert ne Highlander - L'Ultimo Immortale: sadico e violento, faceva paura a guardarlo. Come molti di voi avete detto, è una classica storia di transizione, con qualche bang bang di troppo e buone sequenze. Sconta il soggetto deboluccio, ma è sceneggiata bene. Faraci rimanda ancora il suo appuntamento con l'epica; Partita pericolosa sembra già meglio (dal primo albo), speriamo bene. Disegni di Dotti avvincenti.

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Faraci rimanda ancora il suo appuntamento con l'epica; Partita pericolosa sembra già meglio (dal primo albo), speriamo bene. 

Purtroppo qui non sono d'accordo, per me è un passo indietro. Forse perché la Partita è stata scritta prima della Carovana. 

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  • 4 anni dopo...

Delle due, una: o il soggetto di Barbieri non era tutto questo granchè o Faraci non è stato capace a valorizzarlo al meglio con la sua sceneggiatura. C’è un detto che recita che “la verità sta sempre in mezzo” ma stavolta sono propenso a scagionare lo sceneggiatore, visto che rispetto ad altre precedenti occasioni, sembra più performante e attento a non commettere i soliti errori. Pochi allungamento di brodo, nessun flashback fine a se stesso, scene di sparatorie meno chilometriche e più studiate e dialoghi decenti, assicurano una sufficienza abbondante alla storia, purtroppo il secondo albo non tiene il passo del primo e pure la trama, poco elaborata e semplice, non aiuta a fare il salto di qualità auspicato. Almeno però vediamo il quartetto completo, un leitmotiv diverso dal consueto tran tran faraciano e un villain duro al punto giusto. L’assedio nella ghost town, caratterizzato dalla lunga sparatoria annoia meno di altre occasioni e come già accennato, il comanche Nevequaia è un antagonista di tutto rispetto: feroce, temibile, abile con il suo terribile towahawk chiodato. Verrà ucciso da Tex ma indubbiamente si mostra un avversario all’altezza, non scontato nelle prove di Faraci che sotto questo aspetto hanno sempre lasciato un tantino a desiderare. Il soggetto classico ci sta, magari si poteva escogitare qualche guizzo maggiore, soprattutto nel secondo albo, ma alla fine della lettura ci si accontenta. Senza brillare Faraci offrì la seconda opera decente dopo un lungo buco creativo, tuttavia il gap con gli altri autori impegnati sulla saga rimase sempre molto ampio e francamente incolmabile con alcuni, prova che l’autore non è mai riuscito ad avere feeling col personaggio. Se in cabina di regia mancò il guizzo, Dotti, alla seconda prova sulla regolare, sfodera una magistrale interpretazione che confermò in toto le ottime impressioni destate al debutto. L’artista mostra una padronanza di bilanciamento fra i bianchi e neri eccellente, le sue scene notturne sotto la pioggia nella ghost town sono da applausi, le inquadrature un piacere per gli occhi e concordo con chi sostiene che anche le fattezze dei pards sono nettamente migliorate, special modo Tex che assume un aspetto davvero intrigante e funzionale. Disegnatore estremamente veloce e di qualità sopraffina, una vera manna per la redazione e ulteriore eccezione a un proverbio, visto che a volte si può auspicare di avere la botte piena e la moglie ubriaca :D. Il mio voto finale è 6

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  • 1 anno dopo...

Allora...Qualcosa non quadra su entrambi i versanti. Partiamo dai disegni di Dotti. A me piace Dotti e con le copertine di Tex Willer me lo sto godendo, in questa storia alterna ottimi disegni ad altri non convincenti. Non convincenti perché Tex non è quello giovane (e in alcuni volti sembra troppo giovane) e perché qualche cappello sembra fatto male. Quindi disegni globalmente buoni ma da Dotti mi aspetto di più (ottimo). Per la storia del duo Barbieri/Faraci c'è un tema classico (tribù comanche ribelle con un capo ben caratterizzato) affiancato da un classico bis (carovana di migranti). Il "colpo di scena" di Kit ci può stare, il duello finale di Tex è stato voluto e discretamente proposto, Faraci ha cercato di dare spessore ai comprimari (il capocarovana e i migranti) sia buoni che cattivi. Tutte buoni e lodevoli intenzioni che però sono annacquate dagli eccessivi "bang" e "tlack". Storia globalmente da 6 striminzito.

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  • 10 mesi dopo...

Dopo la scorpacciata di Mefisto, un western come Dio comanda. Un redivivo Faraci, che prometteva ad un cambio di rotta su Tex. Sappiamo  com'e' finita  (sic). Ottimi i disegni di Dotti, una garanzia.

Storia scorrevole  letta in un'ora. 

Voto al tutto 7 pieno, e anche più.

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