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TWF - Tex Willer Forum

[671/672] La banda dei serpenti


La storia, i disegni, i personaggi  

42 utenti hanno votato

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Messaggi consigliati/raccomandati

<span style="color:red;">22 ore fa</span>, West10 dice:

Manfredi continua a non andare più in la del compitino, da lui mi aspettavo di più ed invece eccoci di fronte alla solita storia abbastanza classica, a tratti con qualche sbadiglio, che strappa un discreto. Sicuramente meglio della scialba oro nero ma mi chiedo dov'è finito il Manfredi del Texone di Gomez?

Certo Seijas non è Gomez e non aiuta la sceneggiatura, anzi un pò l'affossa, però non è neanche da buttar via quindi è l'insieme che non si eleva. Meno male che il prossimo mese arriva Boselli/Civitelli.

Tornando a questo numero e ai disegni, non è che Seijas non sia un buon disegnatore ma non lo ritengo adatto al western, per assurdo trovo che il suo talento su Tex sia sprecato. L'ho visto su Julia ad esempio dove l'ho trovato molto a suo agio e dove ha fatto ottimi disegni, penso sia adatto per serie più "leggere" e "pulite" come Julia o Martin Mystere.

Altra cosa, che c'azzecca come direbbe qualcuno, lo sceriffo che vuole passare alla gloria, ma ti pare che una compagnia ferroviaria che monta tutto un carosello per far eleggere chi vuole lui sopporterebbe uno sceriffucolo che vuole mettersi in mostra?

 

Ma la compagnia non sa che lo sceriffo ha velleità di glorioso pistolero. 

È proprio l'idea di inserire una simile situazione che per me è abbastanza strampalata...

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La trama non trovo lineare, per me è stata abbastanza avvincente. Mi piacciono storie macchinose...

in effetti non sapevo se Billy fosse in malafede come i suoi amici. Mabel è stato un colpo di scena: Una donna determinata, quella che salva la situazione. Nel secondo albo l'ho trovata decisamente più sensuale.

pure io come Natural son di manica assai larga. Sceneggiatura: Buona. Disegni: Molto buoni.

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<span style="color:red;">15 ore fa</span>, Leo dice:

 

Ma la compagnia non sa che lo sceriffo ha velleità di glorioso pistolero. 

È proprio l'idea di inserire una simile situazione che per me è abbastanza strampalata...

 

Una compagnia che organizza tutto e poi non segue quel che combina uno dei suoi uomini... poco credibile -_-

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Pur trattandosi delle valutazioni microcosmiche del Forum,la percentuale delle insufficienze del 35% (6 su 17) non è proprio poca.... 

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Per me è sul podio delle peggiori della (globalmente ottima) fascia 600-700, insieme a "Braccato" e "Alto tradimento".

Considerato che "Oro nero" è un'altra delle storie più brutte di questo centinaio (che deve ancora finire: speriamo in bene), la valutazione del lavoro di Manfredi su Tex non può essere troppo positiva, IHMO: dopo storie ottime come "Verso l'Oregon" (per me un gioiellino) e "Il pasto degli avvoltoi" Manfredi sembra già avviato verso il declino. Ricorda il percorso di Faraci, purtroppo.

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Verso l Oregon è in effetti una bellissima storia. Io spero ancora in Manfredi anche se questa sua ultima fatica mi ha davvero spiazzato!

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Ho appena finito di leggere il secondo volume.

Un po' in ritardo....

Come hanno scritto altri pure io sono rimasto un po' con l'amaro in bocca,sembra che si sia voluto fare terminare la storia in fretta e furia,il primo volume prometteva bene perché questo cambiamento cosi repentino?Forse ci sarebbe stato bene un terzo volume dove poter meglio districare tutta la storia.

Comunque elementi positivi ci sono.

Uno la signora Mabel di cui sono rimasto colpito,donna dal carattere duro e risoluto che prende le decisioni anche per chi porta i pantaloni.

Mi ha fatto pensare anche che potrebbe essere la compagna perfetta per un tizzone d'inferno come Tex,ma poi mi sono detto che Lilyth è insostituibile e che poi sarebbe forse troppo invadente come personaggio da affiancare a Tex.

Il secondo elemento è quando Tex ferma il treno e si ritrova nel mezzo tra lo sceriffo ed il suo vice,scena che tra l'altro ispira la copertina e che qualcuno aveva criticato domandandosi pure "e ora coma se la cava il ranger"?!

Be la risposta migliore la da Tex stesso!!

Bellissima scena in stile hollywoodiano:colt::colt:

Quindi elementi per riuscire a fare un ottimo secondo albo con un finale di storia che ti fa dire che meglio di cosi non si può c'erano tutti,peccato aver perso la quadra della storia mancava poco per fare centro.

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  • Collaboratori
<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Michele dice:

sono d'accordo "oro nero" era davvero una storia orrenda priva di significato

 

Stai inondando il forum di commenti "tanto per".  Storia "orrenda" ? Storia "priva di significato" ? Non si danno giudizi lapidari con aggettivi così negativi senza minimamente circostanziare cosa non funzioni in questa storia secondo te. L'autore potrebbe chiedersi che storia hai letto, visto che gli è costata ore di lavoro, e tu la trovi priva di significato. Il forum, inoltre, deve tutelare la sua immagine che non è quella di luogo aperto a commenti "spam" postati a raffica, senza capo ne coda. 

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<span style="color:red;">5 ore fa</span>, ymalpas dice:

 

Stai inondando il forum di commenti "tanto per".  Storia "orrenda" ? Storia "priva di significato" ? Non si danno giudizi lapidari con aggettivi così negativi senza minimamente circostanziare cosa non funzioni in questa storia secondo te. L'autore potrebbe chiedersi che storia hai letto, visto che gli è costata ore di lavoro, e tu la trovi priva di significato. Il forum, inoltre, deve tutelare la sua immagine che non è quella di luogo aperto a commenti "spam" postati a raffica, senza capo ne coda. 

 

Abbi cuore, ha solo 16 anni.;)

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Michele sei giovanissimo, ma puoi dire la tua in libertà, magari argomentando un pochino quando fai una critica negativa a un autore. Anche a me Oro Nero non è piaciuta, quindi non sei il solo, anzi! :P

 

 

 

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Molto giovane, da quanto tempo sei un lettore di Tex, Michele?

 

Verso l'Oregon l'ho trovata migliore come storia: Un viaggio tormentato e con diversi avversarî ben caratterizzati, diversi fra loro e disseminati lungo la pista.

 

Condivido: La resa dei conti fra Tex e lo sceriffo e l'aiutanti di questi è ben riuscita. Un Tex che padroneggia in breve tempo una situazione difficile.

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On 20/10/2016 at 17:07, paco ordonez dice:

Per me è sul podio delle peggiori della (globalmente ottima) fascia 600-700, insieme a "Braccato" e "Alto tradimento".

Considerato che "Oro nero" è un'altra delle storie più brutte di questo centinaio 

 

Dov'è che si firma per avere storie così brutte tutti i mesi? :)

Sarò l'unico, ma a me questa doppia è piaciuta moltissimo, e i dialoghi in particolare li ho trovato davvero spassosi.  

Anche la storia precedente, quella del colonnello Mackenzie, era eccellente, però faceva parte del Tex 'serioso', e io ogni tanto sento anche il bisogno di quello 'brioso'.

Certo, la seconda parte politica e parlata è forse un po' atipica, ma vivaddio ben venga chi ogni tanto propone qualcosa di diverso dalla solita minestra...

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  • 1 mese dopo...
  • Sceriffi

Sono anch'io perplesso dopo la lettura di questa storia... il primo albo decisamente bello e ricco di azione, il secondo invece un gran minestrone in cui Manfredi tenta di creare un'atmosfera di mistero e di intrighi che però si risolvono in una gran confusione. Poco conta che alla fine tutto si spieghi, il problema è che la lettura non è coinvolgente, ma macchinosa e contorta, e non si vede l'ora di finire l'albo non tanto per svelare i misteri, quanto per uscire da una trama un po' soffocante. Non è la mancanza di linearità che mi disturba (anzi, tutt'altro, ben vengano le storie con una trama che non sia solo un susseguirsi di bang-bang), ma ho l'impressione che l'intento di Manfredi, quello di confondere il lettore e stuzzicare la sua curiosità, non sia pienamente raggiunto.

È in ogni caso una trama tipicamente manfrediana, con intrecci politici e un gioco delle parti in cui solo alla fine si scopre davvero chi sta con chi; ci sono molte storie simili su Magico Vento, storie che in quel contesto mi hanno fatto innamorare di questo sceneggiatore, ma ho l'impressione che su Tex non funzionino. Peccato, un altro colpo a vuoto per uno dei miei sceneggiatori preferiti (anche se personalmente Oro Nero non mi era dispiaciuta, anche se da Manfredi mi aspetto sempre il meglio).

Ci sono comunque cose da salvare: l'intero primo albo, i dialoghi (uno dei punti di forza della scrittura di Manfredi), e non è nemmeno da buttare via l'idea di mettere Tex di fronte a un pugno di personaggi, i cui ruoli sono avvolti nel mistero ma legati da un singolo episodio del passato (l'assassinio di Alias) che, una volta spiegato, chiarisce quali siano i veri rapporti tra di loro... Poteva essere una bella idea, e originale, peccato per lo sviluppo che stordisce il lettore e non fa apprezzare appieno l'intento dello sceneggiatore.

Sui disegni non c'è molto da dire, molto buoni come sempre, Sejias è una colonna dello staff attuale.

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  • 3 anni dopo...

Storia molto confusionaria e cervellotica; dopo il lungo flashback del primo albo (ammetto che durante la lettura mi ero dimenticato pure che lo fosse :lol:) tutto sommato accettabile, le seguenti 110 pagine sono macchinose e all'insegna del caos più totale. Mi rincuora leggendo i commenti che precedono, di non essere stato l'unico a non averci capito molto della trama, e stavolta credo che nemmeno l'autore sia riuscito a indirizzare il tutto come prefissatosi. Sono un estimatore di Manfredi, ma su Tex proprio non riesco a inquadrarlo. La tecnica narrativa non gli manca, le idee nemmeno e con i dialoghi se la cava alla grandissima, con ottima ironia e frasi a effetto, purtroppo spesso eccede e l'esito sfora abbondantemente dai canoni texiani. Come altri utenti, anch'io ho avuto l'impressione che Tex in questa storia sia solo un "ospite fuori posto" e a disagio con la tematica politica che impernia il soggetto. In effetti, in fin dei conti, il suo contributo è davvero minimo e sembra che anche il ranger finisca col capirci poco in mezzo alla caterva di personaggi che l'autore usa per infarcire le pagine. Originale ma un tantino forzata la trovata dell'omicidio studiato per aggirare il codice penale compiuto dai quattro ragazzi, così come risultano poco consistenti i "serpenti" che danno addirittura titolo al primo albo. Il ritmo non manca, la lettura a tratti sembra farsi interessante, ma le troppe sequenze confondi idee del secondo volume, annoiano. Bill finisce con essere poco plausibile come personaggio, per non parlare del tortuoso piano della ferrovia per favorire occultamente la sua elezione. Garrett, l'ufficiale corrotto, lo sceriffo sopra le righe sono personaggi che non bucano la pagina, anche il quartetto di comprimari risultano poco caratterizzati e tutto ciò rende l'episodio un po' velleitario e strampalato, quanto meno sotto la media per apparire sulla regolare di Tex. Simpatica la scena iniziale della patata di Carson (sottile doppio senso per ironizzare sulle doti di "fimminaro" del vecchio cammello? :D) e i battibecchi fra i due pards ma per il resto, poco da segnalare. L'episodio avrà confuso pure la redazione visto che incappa in uno strano refuso: nella breve anteprima del successivo albo, nella seconda di copertina del n°671, si fa menzione alla candidatura a sindaco di Bill "faccia d'angelo", ma lo stesso non corre per la poltrona di governatore? A parte le sottigliezze, prova sotto tono di Manfredi che a mio modo di vedere non raggiunge la sufficienza; su Tex bisogna osare ma non strafare se si vuol portare a casa il risultato e purtroppo la tendenza del pur bravo autore è quella di esagerare un po'. Disegni di Seijas meno impeccabili di altre volte, ma comunque idonei alla pubblicazione. Un autore affidabile e dal tratto immediatamente riconoscibile e anch'io penso che sia diventato una colonna portante dell'attuale parco disegnatori della saga. Il mio voto finale è 5    

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  • 1 anno dopo...

Allora...Manfredi con Magico Vento mi ha regalato molti momenti piacevoli. Con Tex così così però stavolta non mi ha convinto. Ha imbastito una trama ricca di spunti(e personaggi) tra presente e passato. Una storia che affronta molti temi (amicizia, speculazione, politica, progresso ferroviario), con un Tex senza fronzoli (pistole e frasi ad effetto) e un Carson che lo coadiuva. Però ho trovato le varie parti slegate e poco fluide. Compartimenti stagni non comunicanti. Eppure le premesse erano buone. Seijas l'ho preferito in altre occasioni. Certe volte un viso di Tex non sempre uguale. Comunque da 6 ,5 in una storia da 5,5.

Il 28/12/2016 at 16:20, pecos dice:

Sono anch'io perplesso dopo la lettura di questa storia... il primo albo decisamente bello e ricco di azione, il secondo invece un gran minestrone in cui Manfredi tenta di creare un'atmosfera di mistero e di intrighi che però si risolvono in una gran confusione. Poco conta che alla fine tutto si spieghi, il problema è che la lettura non è coinvolgente, ma macchinosa e contorta, e non si vede l'ora di finire l'albo non tanto per svelare i misteri, quanto per uscire da una trama un po' soffocante. Non è la mancanza di linearità che mi disturba (anzi, tutt'altro, ben vengano le storie con una trama che non sia solo un susseguirsi di bang-bang), ma ho l'impressione che l'intento di Manfredi, quello di confondere il lettore e stuzzicare la sua curiosità, non sia pienamente raggiunto.

È in ogni caso una trama tipicamente manfrediana, con intrecci politici e un gioco delle parti in cui solo alla fine si scopre davvero chi sta con chi; ci sono molte storie simili su Magico Vento, storie che in quel contesto mi hanno fatto innamorare di questo sceneggiatore, ma ho l'impressione che su Tex non funzionino. Peccato, un altro colpo a vuoto per uno dei miei sceneggiatori preferiti (anche se personalmente Oro Nero non mi era dispiaciuta, anche se da Manfredi mi aspetto sempre il meglio).

Ci sono comunque cose da salvare: l'intero primo albo, i dialoghi (uno dei punti di forza della scrittura di Manfredi), e non è nemmeno da buttare via l'idea di mettere Tex di fronte a un pugno di personaggi, i cui ruoli sono avvolti nel mistero ma legati da un singolo episodio del passato (l'assassinio di Alias) che, una volta spiegato, chiarisce quali siano i veri rapporti tra di loro... Poteva essere una bella idea, e originale, peccato per lo sviluppo che stordisce il lettore e non fa apprezzare appieno l'intento dello sceneggiatore.

Sui disegni non c'è molto da dire, molto buoni come sempre, Sejias è una colonna dello staff attuale.

Concordo con te. Gli ingredienti alla MV stavolta non hanno funzionato.

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  • 7 mesi dopo...

Riletta dopo tanti anni. Ci avevo capito poco la prima volta, e ora anche. Forse colpa mia. 

Ma dopo un primo albo che lasciava ben sperare Manfredi col secondo albo (e non succede solo a lui) va in confusione e del finale si capisce ben poco. Come ha detto qualcuno meno male che c'e' Mabel. 

Sinceramente a me Sejas non dispiace, ma il volto di Tex non è Tex. Lo stesso effetto  he mi faceva il volto del Tex di Letteri. Il mio Tex è decisamente diverso. 

Voto decisamente non sufficente

Modificato da Loriano Lorenzutti
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<span style="color:red">19 minuti fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

Riletta dopo tanti anni. Ci avevo capito poco la prima volta, e ora anche. Forse colpa mia. 

Ma dopo un primo albo che lasciava ben sperare Manfredi col secondo albo (e non succede solo a lui) va in confusione e del finale si capisce ben poco.

Siamo in due allora a essere in colpa Loriano. :D

 

Come scrissi nel mio commento, trovo la storia molto confusionaria e cervellotica. 

 

Nel primo albo, mi ero persino dimenticato che fosse un flashback quello che stavo leggendo, dopo tutte quelle pagine. 

Può darsi che lo stesso Manfredi, se la rileggesse oggi, faticherebbe a comprendere il suo polpettone. :P:D 

  • +1 1
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43 minuti fa, Condor senza meta dice:

Siamo in due allora a essere in colpa Loriano. :D

 

Come scrissi nel mio commento, trovo la storia molto confusionaria e cervellotica. 

 

Nel primo albo, mi ero persino dimenticato che fosse un flashback quello che stavo leggendo, dopo tutte quelle pagine. 

Può darsi che lo stesso Manfredi, se la rileggesse oggi, faticherebbe a comprendere il suo polpettone. :P:D 

Troppo buono. Ma gli amici servono a questo. :old:

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