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TWF - Tex Willer Forum

[Romanzi A Fumetti 04] Sfida nel Montana


ymalpas
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La storia, i disegni, i personaggi  

33 utenti hanno votato

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Sono finalmente riuscito a procurarmi questo volume che ho appena letto tutto d'un fiato. Mi è piaciuto. Buona la storia, ottimi i disegni e i colori. De Vita si è superato nelle scene di paesaggio, tra le più belle che abbia mai visto in Tex. Splendida la scena col grizzly e quella successiva che vede un giovanissimo Tex raggiungere il ranch dell'amico Birdy.

 

In merito alla trama ho però delle cose da chiedere:

 

1) Nell'intro di Bonelli viene esplicitamente detto che l'avventura in presa diretta avviene nel 1958, quando Tex, ventenne, è "reduce dalla vendetta contro gli assassini del fratello e in fuga dalla giustizia". Non credo, però, che l'albo in questione si situi immediatamente dopo "Il passato di Tex". Infatti Tex decide di raggiungere in Montana l'amico Birdy dopo che questi gli ha chiesto aiuto tramite lettera. Dunque era passato del tempo e Birdy già sapeva della morte di Ken e Sam Willer e che Tex fosse diventato un ricercato dalla giustizia poiché di tutto ciò nel loro successivo incontro non si fa menzione.

 

2) Quanto tempo era passato? Tex aveva conosciuto Birdy anni prima, quando erano entrambi dei cowboy. Il flashback è datato "anni prima" e Tex è vestito allo stesso modo che ne "Il passato di Tex". Tex raggiunge Birdy nel ranch di questi, dove si sta occupando dei "suoi" cavalli (Birdy potrebbe aver lavorato in precedenza al ranch Willer, ma io non sono riuscito a trovare questo riferimento).

 

4) Nel flashback Tex confessa a Birdy di non sentirsi tagliato per la vita da cowboy e di pensare di lasciare in futuro il ranch paterno. A questo punto Birdy gli chiede di non vendere a Welch ma a lui e gli da l'atto di proprietà da firmare. Ma perché Tex avrebbe dovuto vendere la propria quota del ranch con Sam e il padre ancora in vita? Questo punto della storia non mi è assolutamente chiaro.

 

Chi mi aiuta a dipanare la matassa? :)

 

 

 

 

Modificato da Texan
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<span style="color:red;">6 ore fa</span>, Texan dice:

Tex raggiunge Birdy nel ranch di questi, dove si sta occupando dei "suoi" cavalli (Birdy potrebbe aver lavorato in precedenza al ranch Willer, ma io non sono riuscito a trovare questo riferimento).

 

Questo problema l'ho risolto.

Non era Birdy a lavorare presso i Willer, ma era Tex che in quel periodo stava facendo il cowboy presso il ranch del padre di Birdy.

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On ‎23‎/‎04‎/‎2017 at 21:17, Texan dice:

 

Questo problema l'ho risolto.

Non era Birdy a lavorare presso i Willer, ma era Tex che in quel periodo stava facendo il cowboy presso il ranch del padre di Birdy.

 

Ho riletto questa storia con particolare attenzione perché alcuni punti erano di difficile interpretazione.

 

La nota di apertura vuole Tex "ventenne" nel "1858 o giù di lì, reduce dalla vendetta contro gli assassini del fratello e in fuga dalla giustizia".

 

"Anni prima" (rispetto al 1858), Tex giunge al ranch dell'amico Birdy. Nulla si dice in merito a come si sono conosciuti, ma sul sito della SBE, a presentazione del romanzo, è scritto: "Un amico della giovinezza di Tex, che lavorava con lui nel ranch del padre..." A quale padre si riferisce: a Ken Willer o al padre di Birdy? Io ho inteso il padre di Birdy, visto che è il ranch di Birdy a venire raffigurato, un ranch che Birdy ha ereditato da suo padre. Nessuna menzione per Ken Willer e il ranch di Tex.

 

Quando Birdy confida a Tex di voler fuggire dai Welch chiede a Tex di vendergli il proprio ranch e gli dà l'atto di proprietà, a condizione di non vendere ai Welch. Poi si saprà che il ranch di Birdy è stato venduto da Lily che ha portato il ricavato una volta raggiunto il ragazzo in Montana.

 

 

 

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  • Collaboratori
<span style="color:red;">9 minuti fa</span>, Texan dice:

La nota di apertura vuole Tex "ventenne" nel "1858

 

Una nota assolutamente non canonica. Fa fede solo il testo, mica le introduzioni degli editori, ci mancherebbe. D'altronde anche a prendere per buona la data del 1858, in nessuna delle sequenze che compongono l'albo è suggerita l'idea di un Tex fuorilegge. Nel flashback, anzi, l'idea è che Tex stia ancora nel ranch paterno, ma già sogni di evadere da quella realtà per vivere l'avventura. Per cui flashback ambientato nel 1858, padre e fratello ancora vivi, e seguito nel Montana ambientato diversi anni dopo, ma prima che diventi fuorilegge. Così tutti i dati tornano.

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<span style="color:red;">1 minuto fa</span>, ymalpas dice:

 

Una nota assolutamente non canonica. Fa fede solo il testo, mica le introduzioni degli editori, ci mancherebbe. D'altronde anche a prendere per buona la data del 1858, in nessuna delle sequenze che compongono l'albo è suggerita l'idea di un Tex fuorilegge. Nel flashback, anzi, l'idea è che Tex stia ancora nel ranch paterno, ma già sogni di evadere da quella realtà per vivere l'avventura. Per cui flashback ambientato nel 1858, padre e fratello ancora vivi, e seguito nel Montana ambientato diversi anni dopo, ma prima che diventi fuorilegge. Così tutti i dati tornano.

 

Secondo te la nota redazionale di Bonelli non segue la precisa indicazione di Mauro Boselli? Suvvia...

Non capisco perché la questione ti stia tanto a cuore, ma è un fatto che Tex raggiunga Birdy in Montana "nel 1858 o giù di lì" e che il flashback che vede Tex e Birdy entrambi cowboys sia ambientato "anni prima" (possibilmente nel 1855).

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Io mi baso su un incontrovertibile dato storico: il nome Montana fu proposto per la prima volta nel 1863 e scartato per questo che fu poi chiamato Territorio dell'Idaho. Nel 1864 fu riproposto e stavolta accettato quando il Territorio del Montana, appunto, fu scorporato dai. Territori di Washington, Nebraska e Dakota. Nel 1858 l'attuale Montana semplicemente non esisteva né come entità politica né come nome. Questa non è un'opinione ma un dato di fatto. 

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Se stessimo a vedere quante delle cittadine presenti in Tex non esistevano prima del Novecento... Per tacere della dinamite, brevettata solo nel 1867... 

 

Quindi questo argomento non dimostra nulla...  Se non che stiamo parlando di un fumetto di fantasia...

 

Anche lì'Aida di Verdi o il Don Carlos di Schiller sono pieni di anacronismi e deformazioni storiche. E con ciò?

 

Modificato da borden
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Chissà perché tanta gente vuole trasformare Tex in un libro di storia?

Tex è divertimento puro e semplice e se ne può fregare altamente delle precisioni storiche......

  • +1 1
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  • Sceriffi
<span style="color:red;">26 minuti fa</span>, francob dice:

Chissà perché tanta gente vuole trasformare Tex in un libro di storia?

Tex è divertimento puro e semplice e se ne può fregare altamente delle precisioni storiche......

 

D'accordissimo!

  • +1 1
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  • 3 anni dopo...

Perché suonava meglio? :lol:c

Peraltro ti faccio una minima correzione: npn è che a quell'epoca il Montana era chiamato Alto Missouri, quella zona  che qualche anno dopo avrebbe fatto parte del neonato Montana all'epoca era parte  del Territorio di Washington o forse di quello del Nebraska dove si trovavano le Grandi Cascate del Missour e diove sarebbre sorta la città di Gret Falls appunto.

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Allora...Cartonato meraviglioso per i disegni e il colore (De Vita e Vattani ottimi). Bella l'ambientazione invernale. Interessante leggerlo ora che la collana Tex Willer si sta spostando in certe zone. Non male Manfredi anche se però un po' affrettato il finale e l'antagonista di Tex non mi ha colpito molto. Birdy e Lily coppia ben rappresentata.

Manfredi ha fatto cose migliori però storia che è un assist per il disegnatore.

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  • 2 mesi dopo...

La pubblicazione di Sull'alto Missouri mi aveva suscitato la curiosità di leggere questo cartonato. Quando, spulciando tra i volumi di una libreria alla ricerca di un buon regalo per un amico, me lo sono inaspettatamente ritrovato in mano, non ho resistito e l'ho acquistato.

Devo dire che, lettolo, la valutazione complessiva è molto favorevole, sia per quanto riguarda i disegni, sia per i testi, asciutti e nervosi.

Non sono, però, del tutto convinto del suo inserimento nella continuity di Tex Willer.

Nel senso - cerco di spiegarmi meglio - che come episodio isolato (e forse a-canonico) ha un suo pregio; inserita in una narrazione più ampia, però, la vicenda narrata in Sfida nel Montana perde mordente e fascino.

 

 

 

 

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  • 2 mesi dopo...

20210717.jpg
Ottimo cartonato, che presenta sia una validissima storia sia dei disegni a dir poco fenomenali, valorizzati ulteriormente da una colorazione perfetta.
La storia sceneggiata da Manfredi è molto bella. Il creatore di "Magico Vento" si dimostra ancora una volta un magnifico sceneggiatore: la storia, completamente priva di fronzoli, è sceneggiata splendidamente, i tempi e i ritmi sono strepitosi. Belli anche i flashback, essenziali ma efficaci. Ho trovato molto interessante la coppia Birdy-Lily. Va poi detto che la storia, a causa del non eccessivo numero di pagine, non è (e non poteva esserlo) molto complessa, però anche così mi ha soddisfatto. Come trama, ritengo questo cartonato inferiore solo a "Frontera!", che presentava un eccellente racconto.
Splendidi i disegni di De Vita, esaltati dalla convincente colorazione di Vattani. Gli sfondi e i paesaggi, dettagliati e particolareggiati, sono una vera gioia per gli occhi, così come anche le fisionomie e l'espressività dei personaggi.
Non è male neppure la copertina.

 

Storia: 8
Disegni: 9

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  • 1 anno dopo...

La scorsa notte ho finito di leggere questo cartonato, che di fatto chiude il mio recupero tardivo della serie.

Dulcis in fundo mi verrebbe da dire, visto che reputo la storia una delle più interessanti uscita su questo formato finora.

Mi son chiesto appena chiuso l'albo: è forse questa la prova migliore di Manfredi su Tex?

 

Ho ripetutamente detto che stimo molto l'autore ma che su Tex difficilmente mi ha convinto, presumibilmente per la poca attinenza ai paletti del personaggio.

Ma, mentre lottavo contro i morsi della stanchezza notturna e la bellezza delle tavole mi tenevano inchiodato alle splendide sequenze innevate, mi persuadevo di trovarmi al cospetto della prova "regina" dello sceneggiatore di Magico Vento.

Per poi subito ricordarmi che Gianfranco fu pure l'autore dell'ottimo texone "Verso l'Oregon" e in quel frangente, fra uno sbadiglio e l'altro (visto la tarda ora), ho declassato il cartonato alla piazza d'onore ma la soddisfazione della lettura è comunque rimasta. :D

 

Storia breve, come richiede il format, ma intensa. Sceneggiatura calibrata e molta azione.

Il giovane Tex, sempre in fuga dalla legge, raggiunge l'innevato Montana (o Upper Missouri se vogliamo essere storicamente pignoli con le date) per aiutare una simpatica coppia di amici. Birdy è uno sfigato truffaldino dal cuore d'oro mentre Lily (si chiamano tutte così le donne nel west!:D) una coraggiosa e affascinante compagna che lo segue al Nord dopo le vicissitudini raccontataci nel flashback.

Purtroppo non basta la buona volontà e l'esilio per fuggire dai guai, visto che l'arrivo del bieco Tyrrell stravolge gli equilibri del commercio delle pelli e porterà a un ignobile eccidio dei blackfeet per mera rappresaglia.

L'arrivo di Tex risolverà la faccenda a suon di piombo e, sebbene il finale appare un tantino affrettato, la storia si fa apprezzare, anche grazie a sequenze movimentate come la lotta col grizzly con tanto di "ringraziamento" tentato dal bandito ferito, dopo il suo salvataggio.

 

Un Tex deciso, verosimile, perfettamente in palla per una storia che suppongo abbia appassionato pure Mauro, visto che ha deciso di usarla come spunto di partenza per una delle sue più riuscite prove su Tex Willer.

 

Bravo Manfredi, ma eccezionale Giulio De Vita, che in coppia col veterano Vattani, confeziona un autentico gioiello grafico.

Ho trovato stupenda la sua rappresentazione paesaggista del freddo nord, con sfondi innevati da urlo e una pulizia ed eleganza di tratto che non teme confronti.

Mi è molto piaciuta pure la rappresentazione del giovane Tex, così come brilla la dinamicità delle scene d'azione.

Con disegni così precisi ed efficaci, la consueta ottima colorazione di Vattani permette di raggiungere un risultato elevatissimo di resa e di fatto, il comparto grafico impreziosisce oltremodo la già convincente sceneggiatura. 

 

Stanchezza e sonno a parte, la bellezza riesce sempre a farsi apprezzare e mi spiace che un artista così in gamba non faccia parte in pianta stabile dello staff texiano. 

Ho riposto il volume sul comodino altamente soddisfatto alla fine della lettura e pazienza se ho "rubato" tempo al doveroso sonno; storie simili meritano un "sacrificio" e qualche occhiaia in più al mattino dinanzi lo specchio. :D Il mio voto finale è 8

 

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<span style="color:red">47 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

La scorsa notte ho finito di leggere questo cartonato, che di fatto chiude il mio recupero tardivo della serie.

Dulcis in fundo mi verrebbe da dire, visto che reputo la storia una delle più interessanti uscita su questo formato finora.

Mi son chiesto appena chiuso l'albo: è forse questa la prova migliore di Manfredi su Tex?

 

Ho ripetutamente detto che stimo molto l'autore ma che su Tex difficilmente mi ha convinto, presumibilmente per la poca attinenza ai paletti del personaggio.

Ma, mentre lottavo contro i morsi della stanchezza notturna e la bellezza delle tavole mi tenevano inchiodato alle splendide sequenze innevate, mi persuadevo di trovarmi al cospetto della prova "regina" dello sceneggiatore di Magico Vento.

Per poi subito ricordarmi che Gianfranco fu pure l'autore dell'ottimo texone "Verso l'Oregon" e in quel frangente, fra uno sbadiglio e l'altro (visto la tarda ora), ho declassato il cartonato alla piazza d'onore ma la soddisfazione della lettura è comunque rimasta. :D

 

Storia breve, come richiede il format, ma intensa. Sceneggiatura calibrata e molta azione.

Il giovane Tex, sempre in fuga dalla legge, raggiunge l'innevato Montana (o Upper Missouri se vogliamo essere storicamente pignoli con le date) per aiutare una simpatica coppia di amici. Birdy è uno sfigato truffaldino dal cuore d'oro mentre Lily (si chiamano tutte così le donne nel west!:D) una coraggiosa e affascinante compagna che lo segue al Nord dopo le vicissitudini raccontataci nel flashback.

Purtroppo non basta la buona volontà e l'esilio per fuggire dai guai, visto che l'arrivo del bieco Tyrrell stravolge gli equilibri del commercio delle pelli e porterà a un ignobile eccidio dei blackfeet per mera rappresaglia.

L'arrivo di Tex risolverà la faccenda a suon di piombo e, sebbene il finale appare un tantino affrettato, la storia si fa apprezzare, anche grazie a sequenze movimentate come la lotta col grizzly con tanto di "ringraziamento" tentato dal bandito ferito, dopo il suo salvataggio.

 

Un Tex deciso, verosimile, perfettamente in palla per una storia che suppongo abbia appassionato pure Mauro, visto che ha deciso di usarla come spunto di partenza per una delle sue più riuscite prove su Tex Willer.

 

Bravo Manfredi, ma eccezionale Giulio De Vita, che in coppia col veterano Vattani, confeziona un autentico gioiello grafico.

Ho trovato stupenda la sua rappresentazione paesaggista del freddo nord, con sfondi innevati da urlo e una pulizia ed eleganza di tratto che non teme confronti.

Mi è molto piaciuta pure la rappresentazione del giovane Tex, così come brilla la dinamicità delle scene d'azione.

Con disegni così precisi ed efficaci, la consueta ottima colorazione di Vattani permette di raggiungere un risultato elevatissimo di resa e di fatto, il comparto grafico impreziosisce oltremodo la già convincente sceneggiatura. 

 

Stanchezza e sonno a parte, la bellezza riesce sempre a farsi apprezzare e mi spiace che un artista così in gamba non faccia parte in pianta stabile dello staff texiano. 

Ho riposto il volume sul comodino altamente soddisfatto alla fine della lettura e pazienza se ho "rubato" tempo al doveroso sonno; storie simili meritano un "sacrificio" e qualche occhiaia in più al mattino dinanzi lo specchio. :D Il mio voto finale è 8

 

 

Condivido, questa storia pur non essendo scritta da @bordenma da Manfredi è perfetta al pari degli altri cartonati alla francese delle prime annate. Appassiona e tutto fila alla perfezione. Disegni magnifici, per cui nulla da eccepire. Ricordo che nella versione "lunga" peró @borden cambiò dettagli sullo stato di famiglia della coppia e certe sequenze fagocitandola all'interno della versione boselliana del mondo di Tex. Forse non servivano modifiche, ma comunque anche quella un'ottima versione molto più articolata e ricca di spunti.

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  • 2 mesi dopo...

Sono sorpreso dai pochi commenti per una prova così positiva.

 

Se non erro, ma ovviamente potrei sbagliarmi, questo cartonato anticipava a livello di pubblicazione (non so quanto a livello di "sviluppo cronologico" dell'idea) sia "Il magnifico fuorilegge" che "Nueces Valley", per non parlare della collana "Tex Willer".

 

Era quindi uno dei primi momenti in cui potevamo sbirciare, "in presa diretta" e non postuma intorno ad un fuoco, nella parte ignota del passato del nostro eroe.

 

E che bella sbirciatina!

 

Manfredi* calibra la storia a puntino per lo spazio del cartonato, nel rapido susseguirsi delle scene di azione il suo Tex è davvero un "kamikaze" (inteso nel senso originario di "vento divino") che spazza via tutto e tutti con una decisione granitica.

Vattani per la prima volta prende in mano i colori di questa collana e lo fa alla grande, coadiuvando il magnifico lavoro di De Vita che produce una prova superlativa.

 

Bello e degno di maggior popolarità, chissà come mai così pochi commenti...

 

 

* Da seguace storico di Magico Vento non posso che apprezzare molto Manfredi, ho gradito le sue mini e ho anche comprato Adam Wild fino all'ultimo numero.

So che è abbastanza contestato dai lettori texiani e forse è vero che la sua produzione su Tex è stata altalenante, ma "Verso l'Oregon" è un gran texone (non ho ancora letto l'ultimo, meno osannato, con Freghieri) e a me "Sei divise nella polvere" sulla regolare è piaciuta. Quindi tutto sommato mi spiace che non faccia più parte della squadra (per motivi che non sto qui a ricordare).

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Augustus McCrae dice:

Sono sorpreso dai pochi commenti per una prova così positiva.

 

Se non erro, ma ovviamente potrei sbagliarmi, questo cartonato anticipava a livello di pubblicazione (non so quanto a livello di "sviluppo cronologico" dell'idea) sia "Il magnifico fuorilegge" che "Nueces Valley", per non parlare della collana "Tex Willer".

 

 

 

 

Una storia di 46 pagine si realizza in meno di un anno. 

Nueces Valley e il Texone ne hanno centinaia, quindi sono  state ideate e realizzate prima.

 

E Manfredi ha scritto una storia  di Tex giovane solo perché prima di quella erano usciti tre cartonati miei con storie di Tex giovane.  Semmai sono quelli lì che anticipano le altre mie storie successive che hai citato, ti pare?

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11 minuti fa, borden dice:

E Manfredi ha scritto una storia  di Tex giovane solo perché prima di quella erano usciti tre cartonati miei con storie di Tex giovane.  Semmai sono quelli lì che anticipano le altre mie storie successive che hai citato, ti pare?

Si, giusto :ops: (ma il primo cartonato non era tutto di Serpieri? La domanda è magari ingenua ma non polemica).

Ero abbastanza sicuro del fatto che le altre storie (Nueces, Fuorilegge...) fossero precendenti e pubblicate dopo solo per ragioni di tempi realizzativi.

 

Aldilà del mio errore (incredibile considerando che i cartonati 2 e 3 li ho riletti da pochi giorni, si vede che sto invecchiando :old:forse mi sono fatto distrarre dai giovani Carson e Tiger), quello che intendevo parlando del Tex Giovane era che, rispetto ad ora, era ancora una relativa e abbastanza rara novità (mentre ora abbiamo addirittura una serie mensile che ne segue le gesta) e mi stupiva il basso numero di commenti per una storia che lo riguardava (senza contare i notevoli disegni di De Vita).

Modificato da Augustus McCrae
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3 ore fa, Augustus McCrae dice:

Si, giusto :ops: (ma il primo cartonato non era tutto di Serpieri? La domanda è magari ingenua ma non polemica).

 

 

 

E' vero . Solo Frontera, gli altri due sono dopo! Ma, come spiegartelo, l'idea delle storie "giovani" era comunque mia e all'inizio legata proprio ai cartonati. Quelle di  Andreucci-Mastantuono sono uscite dopo per ragioni editoriali e perchè dovevano uscire una dopo l'altra.

 

 

 

E quello di Serpieri sarà giovane, ma è soprattutto "alternativo".

Modificato da borden
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<span style="color:red">5 minuti fa</span>, borden dice:

Ma, come spiegartelo, l'idea delle storie "giovani" era comunque mia e all'inizio legata proprio ai cartonati. Quelle di  Andreucci-Mastantuono sono uscite dopo per ragioni editoriali e perchè dovevano uscire una dopo l'altra.

 

Ho capito benissimo, non mi sono sognato nemmeno per un momento di pensare che Manfredi si fosse "inventata" una storia di Tex Giovane senza "indicazione tua", che sei il curatore. :D

Ed è chiaro che il filone Tex Giovane è farina del tuo sacco, così come i motivi per cui le uscite editoriali successive che lo riguardavano erano in realtà cronologicamente pensate "prima".

 

Provo a riformulare quello che era il mio pensiero originale:

In un momento in cui gli episodi con Tex Giovane erano meno frequenti di adesso, e quindi mi sarei aspettato molta curiosità dei lettori, trovare solo 2 pagine di commenti a questo cartonato mi aveva sorpreso, mi aspettavo più entusiasmo. :cowboy:

 

 

P.S. Il cartonato di Serpieri non lo contavo, proprio per il suo essere così "alternativo" o "fuori canone"

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