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TWF - Tex Willer Forum

[673/675] Il segno di Yama


Sam Stone
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La storia, i disegni, i personaggi  

80 utenti hanno votato

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Messaggi consigliati/raccomandati

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, ymalpas dice:

 

Mi sa che anche tu hai visto la tavola (l'unica finora) del Mefisto dei Cestaro.

 

Esatto! :lol:

 

Cita

Comunque ottima deduzione, non sarebbe una cattiva idea se finisse così!

 

Potrei già risponderti, ma non voglio fare ancora spoiler. 

Voglio comunque ripetere che la mia è una deduzione basata esclusivamente su quella tavola. Anche se avrei potuto, mi sono rifiutato categoricamente di leggere in anticipo il finale ed ho proibito a chi sapeva di farmi anche il minimo accenno.

Se è stata una deduzione corretta oppure no, lo saprete leggendo.;)

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La storia prosegue nel terzo albo con un crescendo narrativo che vede i pards attraversare i diversi inferni di quello che appare essere un percorso iniziatico che li porta a superare i diversi ostacoli seminati da Yama sulla pista che li conduce alla resa dei conti. 

La trappola ordita dal figlio di Mefisto sembra apparentemente procedere secondo i piani e la strategia di Yama è quella del giocatore di scacchi che non ha paura di sacrificare le sue pedine con l'obiettivo di costringere l'avversario a subire lo scacco finale. 

Ma anche stavolta i pards sono abili a intuire le mosse dell'avversario e fingere di assecondarle senza cadere completamente in trappola grazie alla loro abilità sostenuta dalla fortuna che notoriamente, si sa, aiuta gli audaci.

E così i nostri, pur provati dal duro percorso di avvicinamento, giungono al covo di Yama meno indeboliti di quanto il piano originale prevedesse e ancora una volta  il fattore umano incrina la barriera che il figlio di Mefisto si era costruito intorno e non gli consente di adempiere al sinistro contratto con i neri signori dell'inferno rendendolo ancora una volta vittima della inesorabile legge di Murphy ( "se qualcosa può andar male, lo farà" ).

Bravissimo Boselli nella costruzione di questa storia destinata a divenire uno dei capolavori della saga e straordinario Civitelli che si supera con una prova grafica notevolissima.

 

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Concordo che sia un'ottima storia. Boselli ha riportato il figlio di Mefisto al livello che gli compete. Certo, ha perso, ma nonostante tutto non per suo demerito, non completamente almeno, ma per l'avversa fortuna.

Chi non vuole spoiler si fermi qui.

 

 

Se fosse stato più accorto nell'organizzare il sacrifico di Shakti, prevedendo, ad esempio, la reazione di suo fratello, non avrebbe suscitato la collera del Principe delle Tenebre ed avrebbe vinto.

Quanto al finale, ebbene, ci sono andato molto vicino. Sono qualche gradino sotto Sherlock Holmes ma non me la sono cavata poi tanto male con le deduzioni no?:lol:

 

Una chicca: avete notato sulla scrivania di Mefisto (chissà cosa stava scrivendo?) oltre al teschio il ritratto di sua sorella?;)

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Ottima Storia! Finale in crescendo e aperto come piace a me. Non sono un fan del filone magico (El Supremo per me rimane la piu` bella storia degli ultimi anni) ma sicuramente questa tripletta lascia il segno. Complimenti a Boselli e al divino Civitelli!

Modificato da gualdo
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  • Sceriffi

Grande Boselli e grande Civitelli! Come scrivevo qualche giorno fa dopo la lettura dei primi due albi, Boselli si mantiene saldamente all'interno della tradizione, senza stravolgere l'impianto classico delle storie del ciclo Mefisto-Yama (fatto principalmente di una lunga marcia di avvicinamento di Tex e pards al covo dell'antagonista, quasi sempre in un luogo esotico, costellata dei tentativi del nemico di turno di colpirli facendo appello alle forze occulte, fino al finale pirotecnico). Anche l'alleanza con i rappresentanti delle forze oscure di diverse culture e tradizioni (principalmente indiane, ma ci sono anche quelle tibetane e, per non farci mancare niente, il vudù!) è qualcosa di già visto, ma tutti gli ingredienti sono dosati alla perfezione e i tanti personaggi hanno alla fine tutto lo spazio che meritano, con ruoli ben definiti all'interno della narrazione.

Insomma, un'ottima storia che riprende un grande nemico e lo fa nel migliore dei modi, dando nuova linfa a un filone che sembrava esaurito, impreziosita dai disegni di Civitelli che pur distanti anni luce come stile dal Galep de "Il figlio di Mefisto", illustrano magistralmente le invenzioni boselliane (per rimanere all'ultimo albo, ottima tutta la sequenza nella Valle della Morte, in cui mi sarebbe piaciuto vedere anche un bel vignettone grande).

 

Per me storia da 9, sicuramente una delle migliori della saga e una delle storie più glbonelliane degli ultimi anni.

 

Una curiosità per Borden: per l'"inferno che urla" e tutta la parte finale con i "serpentoni", ti sei rifatto a una precisa tradizione/mitologia indiana, o è tutto frutto della tua inventiva?

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  • Sceriffi

Dimenticavo... (SPOILER) Grandissima la chicca del coltello nel tacco dello stivale!!! Queste cose fanno andare i texiani in brodo di giuggiole :D

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Allora. Senza dubbio la storia è di alto livello, fuori dai soliti clichè, la regia è sapiente ed anche imprevedibile per certi versi. Bellissima, poi, l'apparizione di Mefisto che, come immaginavo, stava dietro le quinte ad osservare. Tuttavia, e mi dispiace dirlo, pur nella sua bellezza straordinaria la storia soffre di incongruenze nella continuity che devono essere sanate nelle ristampe o almeno giustificate nei seguiti per poterla valutare meglio. Capisco che Boselli, di solito, scriva tre storie contemporaneamente e non può prestare attenzione a tutto ma forse una supervisione fatta da qualche appassionato, ben ferrato su queste storie, avrebbe fatto risultare questa storia perfetta.
Ad ogni modo elenco punto per punto le cose che non vanno senza entrare nelle diatribe religiose del mese scorso. Mi atterrò solo ai fatti.

 

1) Lo sdoppiamento di Yama è un punto alquanto fumoso per non parlare del suo recupero dei poteri. Sembra quasi che quello che abbiamo conosciuto nel terzo episodio sia Blacky e non Yama. Tuttavia quest'ultimo aveva fortissimi poteri, aumentati dalla calotta nera. Se era lo 'Spirito del Grande Yama' a possederli e questi se n'e andato prima della terza avventura, come mai Blacky nella terza avventura ce li ha? Qui ci vorrebbe qualche spiegazione in più.


2) Il sacrificio umano oltre a essere cruento per una storia su Tex è inutile ai fini della trama. Boselli l'ha messo in scena con la scusa di aumentare i poteri di Yama: il potere di interagire con gli oggetti sul piano fisico attraverso la sua proiezione astrale. Il problema è che lui questo lo sapeva fare già. Infatti nel suo primo scontro con Tex avrebbe potuto afferrarlo alla gola se il bracciale non glielo avesse impedito, nella seconda storia ha portato i diamanti al trafficante di armi, ha spaccato con un colpo di piede una delle teste nella valle dei giganti ed infine la sua mano ha restituito a Carson il cappello che Aryman aveva lasciato cadere nello stagno. Per non parlare dei Maya che ha spedito (con tanto di coltello rimasto nelle mani di Tex) a cercare di far fuori Nuvola Rossa. Perchè fare un rito per avere un'abilità che possedeva gia?


3) Kit Willer conosce il vero di Yama: Blacky Dickart. Questo è impossibile. Yama non si è mai fatto conoscere con il suo vero nome dai pards nè c'è mai stata occasione nelle storie passate in cui loro possano esserne venuti a conoscenza.


4) Yama dice che non può vedere Tex e gli altri a distanza perché vicino a loro non c'è uno dei suoi amuleti. Qui siamo alla frutta. Yama, così come Mefisto, per vedere i suoi avversari a distanza (ed apparirgli) non aveva bisogno nè che fossero abbastanza vicini nè che ci fossero amuleti. Basta pensare al primo episodio, quando con la Sfera dei Quattro Poteri ha visto Tex leggere la lettera proveniente da Fort Myers (la riseva Navajo è piuttosto lontana dalla Florida), oppure quando li ha ricontattati dallo Yucatan mentre chiaccheravano vicino al fuoco (ancora più lontano). E così via per gli altri contatti.


Mi dispiace dirlo ma la storia per quanto sia ottima sotto diversi aspetti con queste gravi incongruenze ne risente abbastanza. Boselli, tu sai che sono un tuo grande estimatore ma in questi quattro punti purtroppo hai peccato di leggerezza ed io devo fartelo notare o non sarei un lettore onesto. Il resto del lavoro è ottimo ma qui bisogna porre rimedio in qualche modo nelle prossime storie. Per il resto ti faccio i miei complimenti per aver dato nuova linfa alla saga e dato un nuovo capitolo ad una saga dalla pesante eredità. La regia è ottima e sapiente ed i dialoghi sono davvero ben fatti. Un applauso anche a Civitelli per il disegno di Mefisto: finalmente un'interpretazione del mago perfettamente azzeccata.
A proposito di Mefisto, dubito che faccia il poeta con teschio (stile Amleto). Secondo me fa il dottore da qualche parte: il camice e la sua esperienza nel campo ne farebbero la copertura ideale.

Modificato da KitWiller79
distribuzione del testo
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Anche l'ultimo albo si mantiene su ottimi livelli e questo ritorno di Yama si dimostra nel suo complesso buono anche per uno come me che non ama particolarmente il filone Mefisto/Yama. Grande merito, secondo me, va comunque attribuito a Civitelli per gli ottimi disegni che hanno dato quel tocco in più.

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  • Collaboratori

Peccato per la copertina che spoilera il finale della storia, vignettone centrale di pagina 100. Fino a che punto sia deleterio questo affidarsi a situazioni descritte all'interno dell'albo possono capirlo solo i lettori alla prima lettura e mi fa sorridere il riserbo fino a qualche anno fa che gli autori manifestano nei confronti delle più piccole rivelazioni fatte sulle loro storie. Come curatore della serie e come autore della storia voglio sperare che Mauro Boselli voglia riflettere anche su questo problema delle copertine che sembrerebbe sfuggire al suo controllo o al suo interesse.

 

 

ATTENZIONE!

 

Aggiunto il sondaggio alla storia!

 

Nel sondaggio per il miglior personaggio sono ammesse RISPOSTE MULTIPLE.

 

 

Ho votato così

 

10 alla storia

9 ai disegni

personaggi: Yama, Shakti e Lefeuvre

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Lo ammetto...appena iniziato a leggere l albo, sono passato direttamente alla fine per vedere come sarebbe finito lo scontro yama-pards, tanto era la frenesia di sapere, e questo succede solo per quelle storie e quei libri che ti prendono tanto (letteralmente..divorare il libro). poi con calma ho riletto l albo e quindi:

 

Voto 10 a Civitelli...un capolavoro di tavole, sublimi i paesaggi, la locanda che brucia nella notte, le ceneri ancora calde, i primi piani di Carson e la rappresentazione dei mostri degli inferi, tutto insomma.

 

Voto 9 a Boselli, episodio della saga Yama Mefisto da top 3 addirittura top 2! la storia regge, mi è piaciuto vedere che la sconfitta di yama non è causata da Tex e i pards ma dalla sfortuna e dalla vendetta degli esseri demoniaci da lui evocati che, da alleati interessati gli si son voltati contro proprio alla fine.

Diciamo che questa volta i pards una volta arrivati alla sede del nemico, piu che distruggerlo, hanno ben pensato di portare a casa la pellaccia.

Bene molto bene la trama non scontanta che tiene alta  la.suspance fino alla fine, con i nostri eroi in seria difficiolta e sull offensiva-difensiva.

Vista la difficoltà di cadere nel gia visto e nel gia detto, dato che yama e mefisto sono stati ripescati piu piu e piu volte, Boselli riesce bene a districarsi, ma le scene finali del crollo di naraka e della dinamite usata da tex, richiamano molto le cannonate e il crollo del castello che causarono la morte di Mefisto, come il nuovo salvataggio del figlio da parte del padre Mefisto. 

 

La storia lascia presagire un seguito che presumo sarà veramente la battaglia finale tra i pards e i dickarts, che si presume certamente spumeggiante e che spero sia raccontanta altrettanto bene e che non venga pubblicata tra troppo tempo!!

 

Direi che Yama ha fallito anche per le sue manie di grandezza, per il chi troppo vuole nulla stringe...infatti se avesse agito subito a Naraka nella sua forma spirituale contro i pards in un uno-contro tutti,  forse avrebbe avuto piu successo e sicuramente sarebbe stato un bel vedere, magari con un pard che blocca il mandip di turno con yama che poi non sarebbe piu riuscito a tornare nel suo corpo reale... ma questa..questa sarebbe stata un altra storia.

 

Comunque grazie a Boselli e Civitelli per avermi fatto sognare in questi tre mesi.

 

 

 

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Era da tempo immemore che non rilasciavo commenti e voti riguardo le storie, ma stavolta sono rimasto talmente soddisfatto che non potevo proprio esimermi: superlativi sia la sceneggiatura che i disegni, in particolare ho trovato azzeccatissima da parte degli autori la gestione dello spazio riservato ai personaggi, nel senso che, a differenza di quanto accadde con l'ultima comparsata di Mefisto, la narrazione delle vicende di Yama non ha né "rubato" spazio a quelle di Tex e pards, né soprattutto ha pregiudicato in alcun modo l'inserimento di grandi scene d'azione, rendendo la storia scorrevole e piacevole da leggere.

 

L'unico piccolissimo neo della storia, probabilmente, è lo scarso spazio riservato ai quattro seguaci di Yama, oltre alla relativa facilità con cui sono usciti di scena uno dopo l'altro. Per il resto, ripeto, rimane la soddisazione di aver letto una tripla con i controfiocchi, riguardante un "cavallo di ritorno" tutt'altro che facile da gestire, e che invece gli autori hanno saputo riproporre egregiamente, senza il rischio di scadere nella prevedibilità e/o nell'utilizzo di leit-motiv già visti.

 

P. S. : anche sulla base di quel che ricordo vagamente di aver letto tempo addietro qui sul forum, è plausibile supporre che Yama se la sia cavata e ricompaia in occasione del preannunciato ritorno di Mefisto. Resta da vedere se, eventualmente, i due riusciranno a collaborare serenamente: personalmente ne dubito, ma già non vedo l'ora di poter leggere quella storia...

 

 

 

Cita

Una chicca: avete notato sulla scrivania di Mefisto (chissà cosa stava scrivendo?) oltre al teschio il ritratto di sua sorella?;)

 

Si, l'ho notato anche io: credo si possa affermare che gli autori ci abbiano voluto fornire un indizio sul prossimo ritorno dell'Arcinemico (benché ci fosse in fondo da aspettarselo) ;-)...

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  • Collaboratori

Un commento finale a questa storia. Anni fa ero rimasto deluso nell'apprendere che il ritorno sarebbe stato di Yama e non di Mefisto.

Si era parlato allora di una specie di storia che fungesse da prologo al ritorno del padre.

Dopo aver chiuso il terzo albo mi sono finalmente reso conto che questa è una storia di Yama a tutti gli effetti e soprattutto che getta le basi alla prossima storia di Mefisto sotto una prospettiva che mai avremmo potuto ipotizzare.

 

Mai Tex e i suoi pards sono messi così in seria difficoltà e se partiamo dall'assunto che il recupero di un personaggio come Yama che usciva con le ossa rotte dalla sua precedente apparizione nella serie (a cui si sommava lo svilimento completo in cui lo relegava Nizzi nell'ultima storia di Mefisto) era arduo, il lavoro di Boselli risulta davvero encomiabile.

 

Certo risulta sacrificata la figura di Myriam (onestamente da un personaggio come la vecchia matriarca c'era comunque poco da aspettarsi). Le prime pagine della storia risultano non solo tra le più suggestive ma anche il punto ideale di partenza per ricostruire il personaggio di Yama e la sua voglia di rivincità che ormai può considerarsi autonoma rispetto a quella paterna (laddove il rapporto tra i due nelle storie passate risultava unidimensionale e Yama era letteralmente succube della volontà del vecchio negromante).

 

La volontà di rivalsa è solo una molla nel personaggio che lo spinge a programmare un piano di tutto rispetto per annientare i quattro pards. Da un punto di vita narrativo questa era la scommessa più difficile da vincere per lo sceneggiatore. Abbiamo a lungo fantasticato con chi Yama potesse allearsi senza mai pensare alla soluzione più logica, ovvero la comunità indù. Il nome infatti è quello della divinità dellla morte ovvero il Signore della Morte. Nella cultura vedica il suo nome significa anche "doppio" e proprio di questo sdoppiamento, che evidentemente non è solo della personalità, Yama fa un ampio uso nella storia salvo restarne vittima nelle pagine finali quando la punizione sarà di essere relegato, almeno con lo spirito, tra quattro infernali pareti nere. L'identificazione con il Dio della morte risulta nella mente del personaggio praticamente assoluta, Gli amuleti che distribuisce ai suoi associati riportano proprio il dio Yama indù con le quattro braccia così come ci è raccontato dallo stesso Boselli alla fine del secondo albo. 

 

Anche la residenza scelta dall'antagonista nella Valle della morte,  cui dà il nome di Naraka, è ripresa dalla tradizione buddista e corrisponde al nostro "purgatorio", ovvero luogo di passaggio dove non si sta in eterno (dalla pagine finali si capisce che la punizione di Yama sarà solo provvisoria per ridimensionarne l'ambizione) ma anche un luogo di rigenerazione. Ora proprio il discorso della rigenerazione è interessante perché Boselli sembra aver dato nuova linfa anche il personaggio di Mefisto che appare letteralmente trasformato nella sola vignetta in cui è ritratto da Civitelli, quella in abiti da illustre dottore  o studioso (che lavori in un ospedale o in un centro per alienati mentali d'altronde era stato suggerito anche da Carlo Monni qualche giorno fa). Non sfugge in quella vignetta anche il ritratto della sorella Lily ed è chiaro il desiderio del vecchio mattoide di riunire intorno a se tutta la famiglia.

 

Quello che lascia riflettere sulla prossima storia sarà soprattutto l'approccio con cui Mefisto tenterà di mettere in difficoltà Tex. Condanna infatti nelle ultime pagine del terzo albo la strategia del figlio che definisce tradizionale e ormai superata di fronte a tizzoni del calibro di Tex e dei pards. E questo nonostante Yama in questa storia abbia spinto dove più non si può l'alleanza con gli inferi e le sue mostruose creature che lo spingono a sacrificare in cambio di un effimero potere tutti i suoi più validi collaboratori, nessuno escluso. Resta un po' di curiosità per quanto riguarda la sorte di Shakti, l'unica sopravvissuta, che ha deciso di restare in America dopo il sacrificio del fratello. Sappiamo che per placare l'ira del satanico interlocutore manca solo la sola ragazza. In altre parole, se Mefisto troverà il modo di offrirla al diavolo potrà liberare dalla sua orribile dimora il figlio (addio Shakti dunque) ciò che dispenserebbe a Yama il titolo di Signore della morte, dei suoi accoliti non sopravviverebbe infatti nessuno!

 

Ritornando a Mefisto resta dunque di sicuro interesse la trovata che metterà in atto per mettere in difficoltà Tex. Finora la strategia è rimasta sempre la stessa: spaventarli, attirarli in un certo luogo, metterli in difficoltà, dividerli  e catturarli uno dopo l'altro tutti e quattro, per poi sacrificarli tra disumane sofferenze. Niente di tutto questo sembra promettere la nuova storia e anche in questo la presente storia di Yama rappresenta un ponte verso nuovi orizzonti sconosciuti, e quindi nello scegliere di scrivere la prima storia puntando sul figlio e su qualcosa di tradizionale che potesse aprire a consistenti novità Boselli sembra proprio aver vinto la sua prima scommessa. 

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Il punto 4 di Kitwiller79 me l'ero posto anche io, pare anche a me un'incongruenza grande come una casa rispetto alle avventure precedenti, Yama e Mefisto non hanno mai avuto bisogno di amuleti per vedere i pards a distanza. In ogni caso data la qualità della storia direi che si può soprassedere tranquillamente.

 

Ho votato capolavoro alla storia, ottimo ai disegni e Yama come personaggio

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Di elogi ne sono già stati fatti a profusione.Come dal primo albo non posso che ulteriormente confermare il mio voto più che positivo sia per la storia che per i disegni.Davvero tutto superbo.Non mancano gl'ingredienti base che caratterizzano le migliori storie della saga.

-Battute tra i pards anche nei momenti più duri,come succede a pagina 43.

-Riuscire ad uscire da una situazione apparentemente senza via d'uscita,come avviene a pagina 41.

-Trama che soprattutto nel terzo capitolo è un susseguirsi di colpi di scena che ti fanno esclamare ogni volta "e ora cosa si inventano".

-Il finale è aperto,e questo già l'ascia l'acquolina in bocca per quello che poi dovrà venire in seguito,ovviamente grazie anche all'apparizione verso la fine di un altro personaggio importante. Ma allo stesso tempo io direi che è anche un finale chiuso,perchè come vuole la tradizione (e questo dovrebbe fare più contenti chi predilige un finale chiuso)il nemico comunque sia viene sconfitto dai quattro pards.

Quindi di difetti booo io non riesco a trovarli...Forse non mi riesce trovare il pelo nell'uovo,l'ago nel pagliaio,fate voi :huh:

Dico solo che ora sia Boselli che Civitelli si sono fatti la frusta da soli perché ora da qui in avanti soprattutto ora che siamo a inizio anno non vogliamo storie inferiori a questa.

:D:D

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, ymalpas dice:

Resta un po' di curiosità per quanto riguarda la sorte di Shakti, l'unica sopravvissuta, che ha deciso di restare in America dopo il sacrificio del fratello. Sappiamo che per placare l'ira del satanico interlocutore manca solo la sola ragazza. In altre parole, se Mefisto troverà il modo di offrirla al diavolo potrà liberare dalla sua orribile dimora il figlio (addio Shakti dunque) ciò che dispenserebbe a Yama il titolo di Signore della morte, dei suoi accoliti non sopravviverebbe infatti nessunon.

Secondo me, il patto ormai è chiuso ed è stato pagato con la punizione di Yama altrimenti gli sarebbe stata data la possibilità di inseguire Shakti per ucciderla. Non credo che si possa fare il pagamento in differita. Magari Shakti tornerà in ballo ma non penso per questo motivo. Probabilmente Mefisto se ne studierà qualcuna per liberare Yama. Per il resto una buona analisi ma riguardo alla perfezione della storia mi sono già espresso. Boselli ci è andato molto vicino ma per quel che mi riguarda le quattro falle che ho evidenziato mi impediscono di dargli più di discreto e credimi mi è costato tanto non dargli un voto più alto. Ignorare un problema non lo fa sparire.

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Ho votato capolavoro ai disegni, ottimo alla storia e Yama, Shakti e Kalam come personaggi :)

L'epilogo mi è piaciuto molto: ritmo serrato, fiato sospeso e un finale che già anticipa qualcosa del futuro... Grazie agli autori di questo splendido episodio!

S

P

O

I

L

E

R

1) Yama si conferma il pericolosissimo avversario dell'albo precedente ed è sconfitto più per sfortuna che per grandi errori da parte sua: tanto che il rimprovero finale di suo padre sembra persino troppo severo :rolleyes: Come già si poteva leggere tra le righe dell'albo precedente, gli elementi di debolezza sono emersi nel suo team di stregoni, per motivi diversi da quelli che avevo immaginato.

2) l'atmosfera è tra le più tetre e inquietanti di tutte le storie del filone Mefisto/Yama: le cose si fanno decisamente diaboliche. Yama fa un patto col diavolo vero e proprio, con tutti i rischi e le conseguenze, dimostrandosi consapevole di quello che fa (lo si nota ad esempio quando parla di Rinchen: "è il rischio per tutti noi che pratichiamo la magia nera...") e più coraggioso (o più incosciente?) di suo padre, che pare volerlo dissuadere. Peraltro, quanto accade alla fine mi ha fatto ricordare il finale di "Terrore sulla savana", quando Mefisto voleva ricorrere all'aiuto di qualcuno che non aveva mai osato coinvolgere prima: voleva forse fare qualcosa di simile a Yama?

3) I pards passano da una situazione spinosa all'altra, trovandosi in momenti di grandissima difficoltà: ho sudato freddo vedendo Tex e Carson alla mercè di Lefeuvre, e Tex e Kit alle prese col mostro di Rinchen! Però, da par loro, mantengono la loro razionalità e il loro coraggio anche nei momenti più duri, concedendosi anche un po' di umorismo (la scena dello scherzo di Carson a Kit è fantastica perché Carson lo scherzo lo fa a Kit... ma anche al lettore!): la battuta migliore è quella di Carson "Alla tua età giochi ancora con le bambole? Ora ti sculaccio, vuduista dei miei stivali!", che alleggerisce un momento davvero drammatico. Alla fine non arrivano a portata di pistola di Yama, e il dispiacere si legge nello sguardo di Tex quando il gruppetto deve abbandonare le rovine...

4) A differenza dell'albo precedente, pare che Yama sia nuovamente intenzionato a catturare i pards per ucciderli personalmente dopo adeguati tormenti: altrimenti gli basterebbe teletrasportarsi nel deserto con il suo fantasma quando Tex e soci sono svenuti nella Valle della Morte e pugnalarli personalmente con il suo nuovo potere ^^ Invece è evidente che vuole qualcosa di più.

5) Anche a me ha causato un po' di disorientamento l'incapacità di Yama di vedere i suoi avversari senza i medaglioni: il vedere e l'apparire a distanza non sono stati mai un problema per Mefisto e suo figlio... Invece mi sta bene che i medaglioni siano necessari per permettere a Yama di materializzare il suo fantasma "fisico", quello dotato del nuovo potere (che è un po' diverso da ciò che Yama già sapeva fare di "materiale").

6) Sono solo io ad avere colto qualcosa del genere o un po' di sentimento tra Kit e Shakti c'è davvero? :wub:

7) L'antagonista è Yama, come è giusto che sia, fino alla fine. Però la comparsa finale e a sorpresa di Mefisto mi ha mandato in sollucchero ^_^: primo, l'intervento di Mefisto per togliere il figlio dai guai, la vignetta in cui lo vediamo alla scrivania (anch'io avevo notato il quadro di Lili, il che mi ha fatto sorridere) vestito da medico, il suo accenno alla lunga distanza da percorrere (si troverà all'Est? O forse addirittura in Europa?), tutto questo lascia prevedere che la prossima storia farà scintille. Secondo, Mefisto e Yama saranno insieme fisicamente per la prima volta: riusciranno a collaborare? Come? I commenti severi di Mefisto su Yama nella parte finale e quelli di Yama sugli errori di suo padre in precedenza fanno pensare che anche i due faranno scintille, non solo la storia! E se in più ci sarà anche Lily... uhm!!! Ne vedremo delle belle!

Chiudo lo sproloquio, sennò potrei continuare a scovare nuovi dettagli all'infinito!

 

  • +1 1
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A cosa si deve la sconfitta di Yama, alla sua perdente strategia o a Tex?

Sicuramente gli errori di Yama, pur dotato di poteri più forti (poter utilizzare le armi senza essere fisicamente presente) e di alleati

più forti (che hanno messo i pard in serie difficoltà) hanno permesso al quartetto, anche se acciaccato, di arrivare bene armati,

e anche con alcuni alleati, al rifugio di Yama.

Il piano di Yama, ovvero neutralizzare i pard e torturarli poi, tutti insieme, nel suo rifugio fino alla sofferenza estrema per accrescere il

suo potere e vendicarsi atrocemente delle sconfitte subite da lui e dal padre, è fallito.

A questo punto a Yama rimane solo la carta di "chiamare l' inferno urlante" (i roros) offrendo ai demoni gli alleati rimasti ( Shakti, Kalam e Hayden), ma questi intuito il suo progetto si ribellano e, dopo la morte di Kalam, fuggono.

Ma nel tempio, le cui uscite sono bloccate, tutti sono prigionieri di Yama  e alla mercè dei "roros".

L' incontro tra questi 2 gruppi di prigionieri permette la loro salvezza ( tranne al cinico Hayden, che prima tenta di salvarsi a scapito di Shakti, e poi, conscio della fine, suggerisce a Tex che per sconfiggere Yama basta portare i salvo Shakti).

Ma come portare in salvo Shakti se si è chiusi all' interno del tempio-fortezza?  Con "madama Dinamite"!

Tex aveva detto al figlio (mirabile dialogo tra i 2 in quella gola, in cui Tex elude la risposta al " perché stare al gioco imposto da quel

buffone?" in quanto avrebbe dovuto rispondere che lui non si tira mai indietro nelle sfide, ma smantella i giochi impostati dagli avversari)

di affidarsi alle colt, solo loro non avrebbero tradito, come non tradisce la dinamite!

"Dinamite contro la magia nera"! esclama Yama, definendo l' essenza di Tex.

 

 

A tutto questo aggiungo che è stata una storia western ( la coppia Tiger-Kit all' inseguimento nel deserto e quella Tex-Carson nel villaggio fantasma, l' assedio nelle rocce con l' arrivo al tramonto di Kit e Tiger, la taverna di San Pedro, la Valle della Morte e la miniera di borace, gli indiani Timbisha) con una sosta a casa Morisco, dove succede veramente di tutto.

 

Quartetto affiatato, con un Kit perspicace, risolutore e in continua crescita ( con Boselli Kit è cresciuto, non è il pard debole) un Tex maturo che, come il vino, con il tempo migliora, Tiger autonomo e Carson, cosa dire di Carson dopo le parole di pag 38, che hanno anche il compito di distrarre Lefreuve dal tacco di Tex, la 5° vignetta di pag.41, la scenetta di pag 43, l' invidia per la gioventù del figlioccio, la battaglia sulle rocce in solitaria, la saggezza della 3° vignetta pag 110 e l' ultima favolosa battuta a conclusione dell' albo? Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo!

 

Cosa ci aspetterà con Mefisto? qualsiasi cosa partirà dallo studio dove è seduto indossando il camice, con la foto della sorella e il previsto arrivo del figlio impazzito che si crede richiuso nel sepolcro nero.

 

E Shakti? come Sarah Curtiss passerà qualche anno in prigione mentre Kit si dedica alla sua passione principale: l' avventura!

 

VOTI  Boselli 10

          Civitelli 10

Personaggio Shakti.

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Ho appena finito di leggere tutta la storia.

Non mi dilungo sui particolari: bella storia,  bei disegni e una velata "minaccia"

che il filone "magico" di Tex non è esaurito.

Meno male pards, avevo perso le speranze!

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Ho dato 10 ai disegni e otto e mezzo alla sceneggiatura (quindi buona). I disegni sono perfetti non si può chiedere di più quindi il 10 è scontato. L'interpretazione di El Morisco che fa Civitelli è la migliore in assoluto e anche Yama è semplicemente perfetto.

La storia si è mantenuta su ottimi livelli nei primi due albi, un pò meno nel terzo ma devo dire che comunque Boselli ha fatto un ritorno azzeccatissimo anche per uno come me che non apprezza particolarmente il filone Mefisto/Yama.

Come personaggio ho votato Yama, tutti gli altri non reggono il confronto.

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Sceneggiatura buona,disegni ottimi,è questo il mio personale giudizio sulla tripla che ha riportato in auge Yama.

 

Civitelli ha fatto un ottimo lavoro,riproponendoci un El Morisco convincente e tratteggiando molto bene Yama e tutti i suoi accoliti. La discesa negli inferi di Yama disegnata da Galep (nr.126) rimane,però,per me insuperabile,che neanche la maestria di Civitelli è riuscita a scalfire.

 

La sceneggiatura di Boselli ha,come è già stato argutamente evidenziato,il grandissimo pregio di rispolverare Yama/Blackie in modo logico,realistico e convincente,consentendo lo sviluppo del racconto in modo decisamente avvincente. La pecca,secondo me,riguarda il modo con cui è maturata l'ennesima sconfitta dello stregone,ma sono ben conscio che l'esito non poteva essere diverso...Diciamo che è stata una sconfitta ai calci di rigore,frutto sia della solita fortuna sfacciata di Tex,dei pards e dei loro amici,sia delle clamorose ingenuità degli alleati di Yama,incapaci di assestare colpi mortali quando ne avevano le possibilità. Ma,ripeto,capisco che deve e dovrà andare per sempre così..... Peccatucci sono anche quelli giustamente sottolineati da KitWiller79,tranne il "punto 1",dove è palese che a "lavorare" nella terza puntata non fu Yama,bensì Blackie,rivitalizzato dal caschetto di Aryman,mentre l'essenza diabolica di Yama veniva salvata dalle entità infernali.

 

In conclusione una bella avventura,primo tempo di un film che vedrà agire nella seconda parte,come si evince dal finale dell'ultimo albo,la figura ieratica,carismatica ed assai più potente di Mefisto.......Ne vedremo delle belle !!

Ah,dimenticavo.......Vorrei,se possibile,capire le motivazioni del dabbenuomo che ha votato "non sufficienti" i disegni di Civitelli.....

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Grazie, Havasu, ho letto il tuo post e sono andato rileggere la storia "Il figlio di Mefisto" (dal 125 al 128).

Sono assolutamente d'accordo con te sul giudizio del grande Galep.

Aggiungo poi che anche  GLB è ben lungi da essere avvicinato neppure dal migliore Boselli.

Quell'avventura sì che può essere considerata un vero capolavoro!

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