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TWF - Tex Willer Forum

Erasmo Dante Spada


due
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<span style="color:red;">12 ore fa</span>, borden dice:

Beh, state scherzando, è chiaro.Ma questi non sono ritmi da pubblicazione. Il caso Villa non c'entra, lui ha fatto altre cose (tipo centinaia di copertine). Gli altri si licenziano. Punto.

 

Ovviamente stavo scherzando, ma neanche tanto. Villa ha impiegato 17 anni per realizzare il suo Texone, ma, nel frattempo, ha fatto altro ( comprese le copertine) e quindi mi chiedo:

cosa fanno nel frattempo disegnatori come Milano e Dante Spada? Come si guadagnano da vivere? Sono disegnatori a tempo perso? Oppure anche loro stanno facendo altro per altri editori? 

Mi rendo conto che, se nessuno rispettasse i tempi di consegna, non si vedrebbero più albi in edicola con continuità e che  Magnus o Villa devono essere delle eccezioni, ma non capisco perchè un professionista decida di mettere da parte Tex per tanto tempo e l'unica spiegazione che mi viene in mente è che forse altrove ricevano compensi migliori. La mia non vuole essere una giustificazione, ma solo il tentativo, da parte di un profano, di capire certe dianamiche.

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<span style="color:red;">15 ore fa</span>, laredo dice:

Borden..Quali sono i ritmi da pubblicazione?

 

 

 

 

 

 

Una storia in due albi dovrebbe essere pronta in due anni, massimo tre.

<span style="color:red;">4 ore fa</span>, Gas Gas dice:

 

 

cosa fanno nel frattempo disegnatori come Milano e Dante Spada? Come si guadagnano da vivere? Sono disegnatori a tempo perso? Oppure anche loro stanno facendo altro per altri editori? 

 

 

 

Pensi che non ce  lo chiediamo anche noi?

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<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

Una storia in due albi dovrebbe essere pronta in due anni, massimo tre.

 

 

Pensi che non ce  lo chiediamo anche noi?

Ma non firmano un contratto che devono rispettare?

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Se penso al Letteri degli anni 70... ma quante pagine faceva? (e di quella qualità, poi...). C'è un periodo in cui c'era una storia di Ticci e poi una di Letteri, poi di Galep e un'altra di Letteri, poi di Nicolò e poi un'altra di Letteri...  :lol:

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Piombo Caldo dice:

Ma non firmano un contratto che devono rispettare?

 

 

E allora? Tutti al mondo rispettano regole e contratti?

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, borden dice:

 

 

E allora? Tutti al mondo rispettano regole e contratti?

Be il licenziamento e' il minimo, se non hanno un buon motivo per il ritardo.

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<span style="color:red;">20 ore fa</span>, Diablero dice:

Se penso al Letteri degli anni 70... ma quante pagine faceva? (e di quella qualità, poi...). C'è un periodo in cui c'era una storia di Ticci e poi una di Letteri, poi di Galep e un'altra di Letteri, poi di Nicolò e poi un'altra di Letteri...  :lol:

Meno male che quel periodo è passato :lol: (Letteri totalmente indigesto a me)

 

Spada tuttavia lo rivedrei molto molto molto volentieri su Tex, l'unica sua storia l'ho adorata e mi ci sono lustrato gli occhi spesso.

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<span style="color:red;">17 minuti fa</span>, Gunny dice:

Meno male che quel periodo è passato :lol: (Letteri totalmente indigesto a me).

 

Letteri ti è indigesto? Ma allora ti è indigesto Tex! :D

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Pensa che qualche tempo fa ho recuperato la sequenza 400-499 (di cui mi mancava la gran parte) e le storie di Letteri, dopo le prime due-tre, le ho saltate tutte a piè pari.

  • Grazie (+1) 1
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Spada ha realizzato con gran fatica 220 tavole di Tex risultando una splendida meteora, Letteri più di 11000 e rappresenta a tutt'oggi un caposaldo della serie.

Posso comprendere i gusti di tutti ma il paragone mi pare, francamente, improponibile.

  • +1 1
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<span style="color:red;">41 minuti fa</span>, natural killer dice:

Posso comprendere i gusti di tutti ma il paragone mi pare, francamente, improponibile.

Concordo. Ma detto questo, a me Letteri era indigesto come lo è a Gunny.

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, virgin dice:

 

Letteri ti è indigesto? Ma allora ti è indigesto Tex! :D

Assolutamente no. A mio modo di vedere Tex ( il volto in primis) non corrispondeva a nessuuno  di quelli che andavano per la maggiore a quel tempo. Galeppini e Ticci per primi.

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<span style="color:red;">23 minuti fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

Concordo. Ma detto questo, a me Letteri era indigesto come lo è a Gunny.

Assolutamente no. A mio modo di vedere Tex ( il volto in primis) non corrispondeva a nessuuno  di quelli che andavano per la maggiore a quel tempo. Galeppini e Ticci per primi.

Per me il Letteri de Lo sfregiato era davvero al top , . Dopo il numero 300 e' iniziato il suo declino, forse anche prima.

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

A mio modo di vedere Tex ( il volto in primis) non corrispondeva a nessuuno  di quelli che andavano per la maggiore a quel tempo. Galeppini e Ticci per primi.

 

Ma... ma... ma... manca solo che citi anche Nicolò e Fusco e poi mi hai falciato tutti i disegnatori che hanno creato il mito di Tex. :blink:

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<span style="color:red;">11 minuti fa</span>, virgin dice:

 

Ma... ma... ma... manca solo che citi anche Nicolò e Fusco e poi mi hai falciato tutti i disegnatori che hanno creato il mito di Tex. :blink:

Mi sono spiegato male. Per me il volto di Tex era quello di Galep, e gli altri (da Ticci  a Fusco a Nicolò avevano caratteristiche che me lo ricordavano.   Letteri no. O almeno io non trovavo il "mio" Tex. 

So che molti di voi stravedono per Letteri, io non sono tra quelli, mi spiace.;)

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Strano che Letteri non piaccia! :unsure2:

Ho sempre trovato Il suo segno morbido, pulito, di immediata leggibilità assai adatto per Tex... Anche i suoi comprimari sono credibili ed ottimamente rappresentati (El Morisco su tutti, ovviamente)...

 

A questo punto sono curioso di sapere se c'è qualcuno che non apprezza Ticci...  :blink:

 

La mia personale classifica dei disegnatori dell'epoca d'oro di Tex :):

Ticci e Galep

Letteri

Fusco

Nicolò

Muzzi

  • +1 1
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A me da pischello non piacevano Ticci e Fusco, così come, fra i successivi, Ortiz. Poi per fortuna sono cresciuto e oggi adoro tutti e tre! :D

 

29 minuti fa, kento dice:

Strano che Letteri non piaccia! :unsure2:

 

Fa lo stesso effetto anche a me!

 

Non apprezzare Letteri è un po' come non apprezzare la fagiana: opinione legittimissima, per carità (oggidì ormai giova precisarlo), ma comunque un significativo scarto rispetto alla norma statistica.

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8 hours ago, Gunny said:

Meno male che quel periodo è passato :lol: (Letteri totalmente indigesto a me)

 

Quel periodo che "meno male che è passato" è stato il grande periodo d'oro di Tex, quello in cui è passato dalle poche decine di migliaia di copie degli anni 60 (dicono, non ho mai saputo cifre precise) alle oltre 700.000 degli anni 70, sto parlando infatti del periodo d'oro fra il 90 e il 180 circa...  ^_^

 

È proprio quel periodo quello in cui Letteri aveva pubblicato di gran lunga più pagine di tutti gli altri, realizzando storie come il Signore dell'Abisso, la Regina della Notte, il Ritorno del Drago, etc.

 

8 hours ago, Gunny said:

Pensa che qualche tempo fa ho recuperato la sequenza 400-499 (di cui mi mancava la gran parte) e le storie di Letteri, dopo le prime due-tre, le ho saltate tutte a piè pari.

 

Sì, buonanotte....  è come dire "Maradona non valeva nulla come giocatore, l'ho visto l'altro giorno e non riusciva nemmeno a correre veloce"...  Letteri era nato nel 1926, stai parlando delle storie realizzate quando aveva quasi 80 anni... :rolleyes:

 

Le hai mai lette le storie dal 90 al 180?

  • +1 1
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<span style="color:red;">9 minuti fa</span>, Diablero dice:

 

Quel periodo che "meno male che è passato" è stato il grande periodo d'oro di Tex, quello in cui è passato dalle poche decine di migliaia di copie degli anni 60 (dicono, non ho mai saputo cifre precise) alle oltre 700.000 degli anni 70, sto parlando infatti del periodo d'oro fra il 90 e il 180 circa...  ^_^

 

È proprio quel periodo quello in cui Letteri aveva pubblicato di gran lunga più pagine di tutti gli altri, realizzando storie come il Signore dell'Abisso, la Regina della Notte, il Ritorno del Drago, etc.

 

 

Sì, buonanotte....  è come dire "Maradona non valeva nulla come giocatore, l'ho visto l'altro giorno e non riusciva nemmeno a correre veloce"...  Letteri era nato nel 1926, stai parlando delle storie realizzate quando aveva quasi 80 anni... :rolleyes:

 

Le hai mai lette le storie dal 90 al 180?

 

Quando ho preso tra le mani il mio primo albo disegnato da Letteri sono rimasto folgorato. Niente mi aveva preparato a

leggere avventure con quel Tex, quel Carson (per non parlare di quella Janet Brent). Sono d'accordo che alla fine semplicemente

disegnava male, ma nessuno aveva il coraggio di dirlo in faccia a una leggenda del fumetto, neanche noi lettori.

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<span style="color:red;">11 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

Sono d'accordo che alla fine semplicemente

disegnava male, ma nessuno aveva il coraggio di dirlo in faccia a una leggenda del fumetto, neanche noi lettori.

Non è che "disegnava male", è che semplicemente è fisiologico che un disegnatore giunto ad un'età avanzata possa avere un calo, specie se ne frattempo si accumulano acciacchi e malanni. E' un po' il caso di Galep, ma di anti altri.

Io comunque trovo che Letteri sia stato un disegnatore magnifico, uno dei mostri sacri della storia texiana (al pari di Ticci, per dire); penso peraltro che un piccolo calo lo abbia avuto (ultime storie ovviamente a parte) nella parte finale del secondo centinaio, per poi tornare su livelli altissimi fino al primo Maxi Tex: e ciò significa un gran bel numero di albi!

  • +1 1
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Nei primi 400 numeri Letteri non ha disegnato niente di memorabile se escludiamo le seguenti storie

Piombo caldo

New Orleans

Il tesoro del tempio

Sulle rive del Brazos

L’enigma della lancia

Proteus!

Il profeta rosso

La carovana dell’oro

El Morisco

Chinatown

La legge del più forte

Lo sfregiato

Diablero

Arizona

Odio senza fine

Il fiore della morte

Il laccio nero

L’uomo dai cento volti

Il tesoro di Victorio

Gli scorridori del Rio Grande

Tucson!

Il complotto

La piramide misteriosa

Scacco matto

Ombre del passato

Artigli nelle tenebre

La pista nel cielo

Il segreto della Sierra Madre

La foresta pietrificata

I delitti del lago ghiacciato

La locanda dei fantasmi

La minaccia invisibile

L’inafferrabile Proteus

Attentato a Washington

La miniera del terrore

Terra violenta

Il medaglione spagnolo

Il segreto del Morisco

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Ma poi non bisogna dimenticare, oltre a tutte le cose giustissime che ha detto Paco, che i ritmi di lavorazione erano anche diversi. Negli anni Settanta Galep, Ticci, Letteri, Fusco e Nicolò macinavano decine di tavole al mese, producendo anche due storie e più in un anno; ecco quindi che non potevano fare i calligrafi come i disegnatori di oggi e puntavano su altri aspetti che non sul livello di dettaglio: la recitazione dei personaggi, le atmosfere etc.

Un esempio particolarmente estremo che faccio è Diso: il Diso degli anni d'oro su Mister No non faceva praticamente gli sfondi nelle scene ambientate negli interni, capace che ci fossero intere pagine di fila di personaggi che si parlavano o menavano sospesi nel vuoto... ma che disegni meravigliosi! Che anatomie, che movimenti, che sguardi e che espressioni perfette nei suoi personaggi! E questo non voleva dire che Diso non fosse capace di fare gli sfondi; ma cinquanta pagine al mese disegnando anche i centrini non si fanno, purtroppo.

Anzi... siamo davvero sicuri del "purtroppo"? Io a volte rimpiango quei disegni. Per carità, belle le tavole sature di dettagli di oggi, gli effetti, la continua ricerca stilistica (che in artisti della caratura di Civiltelli non è nemmeno disgiunta da una certa velocità); ma la capacità narrativa e recitativa che imprimevano i disegnatori di un tempo è cosa oggi molto rara.

Bellissimi i disegni di Spada, ma se dovessi scegliere fra lui e Diso all'apice della carriera (non quello di oggi, è ovvio; ma Diso è un grande e il suo problema è che non è una colonna della saga di Tex, altrimenti oggi noi tutti adoreremmo le sue storie e ringrazieremmo di averlo ancora con noi, esattamente come adoriamo le ultime storie di Letteri tutte anatomie balorde e prospettive sbagliate) non avrei dubbi a scegliere il secondo.

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Non ho ancora letto l'albo di Spada quindi specifico che NON sto parlando di lui, anche se posto in questo thread, ma di una tendenza generale a cui potrebbe anche essere estraneo, non so.

 

Sono totalmente d'accordo con il post di virgin, e non solo: sono convinto che quelli albi "senza sfondi" fossero DISEGNATI MEGLIO di tanti di oggi, e PROPRIO perché non appesantivano i disegni con dettagli inutili.

 

Pensate alla letteratura. Ad un dialogo secco, deciso, che va dritto al sodo (non faccio esempi perché immagino che tutti amiamo qualche autore che li scrive). Pensiamo a prendere quegli stessi dialoghi...  e di aggiungici una minuta descrizione, per pagine e pagine, della stanza in cui si svolge. "Slim estrasse la pistola...   senza notare il quadro con la natura morta, di dimensioni 35 x 55, appeso alle sue spalle, cornice economica, un segno di polvere sul lato superiore, e un piccolo graffio su quello inferiore. Sulla sinistra la credenza, con i piatti riposti su tre scaffali alti rispettivamente 25, 25 e 20 cm. Davanti ai piatti, un soprammobile di ceramica raffigurante una mucca. L'intonaco nella parete alle spalle era di colore..." e così via, per pagine e pagine e pagine. Cheppalle, eh? Non dite "ma è un di più, e sempre meglio avere di più, al massimo le descrizioni le salti", eh?

 

I disegni non sono un immagine fotografica o di una pellicola di un film, in cui lo sfondo c'è sempre ma lo metti fuori fuoco. In un disegno i segni sono da leggere, decodificare e interpretare. Appesantiscono SEMPRE la lettura. Poi, a seconda dei casi, può valerne la pena (lo sfondo serve ad inquadrare la scena e far capire cose importanti sul luogo, per esempio), o può essere fatica sprecata (lo sfondo non fa che ripetere cose già "dette", cioè mostrate, nel fumetto)

 

Anni fa Castelli e Silver realizzarono un agile manualetto "come si diventa autori di fumetti" allegato ad Eureka. Una cosa contro cui si scagliavano era il "terror vacui" che prendeva certi disegnatori all'idea di lasciare un cm di disegno bianco, e ridicolizzavano questa cosa con l'esempio di qualcuno che riempisse quegli spazi di ragnetti (esempio meno paradossale di quanto sembri, questa cosa l'ho vista fare...). Ecco, temo che molti disegnatori moderni quel volumetto non l'abbiano mai letto, o se l'hanno fatto, non hanno capito la battuta...  :rolleyes:

 

Faccio un esempio di un disegnatore che viene considerato spesso (a torto) uno dei "riempitori compulsivi", ma che invece capisce bene questi problemi e non fa questi errori: Claudio Villa. Andate a dare un occhiata al suo Texone (chi ce l'ha già, gli altri ci facciano caso quando lo leggeranno fra alcuni giorni). Villa disegna ambienti iperdettagliati. quando qualcuno entra in un Saloon ti disegna alla perfezione fino all'ultima bottiglia, vero?

 

OK, guardate quanti sfondi mette nelle scene d'azione:lol:

 

Perchè Villa capisce che ci sono momenti in cui serve mostrare bene certi dettagli, e altri in cui rallenterebbero solo la lettura, appesantendola. Nelle scene d'azione vuoi che anche il ritmo di lettura sia rapido, senza stopparlo per guardare i quadri alle pareti.

 

Non vedo la stessa consapevolezza in molti disegnatori "moderni", che riempiono a tal punto le tavole di dettagli da rendere la lettura faticosa, lunga e spesso anche abbastanza pallosa, e a volte fai puyre fatica in tutto quella massa di dettagli a capire qual è il punto importante della scena (poi, vai a sapere se è colpa del disegnatore o se quella quantità di dettagli gli viene imposta da sceneggiatore e/o editor). E credo che, oltre naturalmente a tante altre cause sociali, economiche, tecnologiche, culturali, etc, uno dei tanti motivi del calo di interesse (e vendite) verso i fumetti attualmente, è che sono oggi molto più "pesanti" da leggere. Sotto questo aspetto, sono fatti peggio, avendo perso il senso della "sintesi" esaltata in passato da maestri come Caniff e Toth.

 

(ovvio che anche il formato conta. Se hai albi di 48 pagine che escono una volta all'anno ha anche senso far rallentare la lettura per farla durare di più, ma allora anche quello che avviene in una singola tavola deve essere incrementato, per giustificare quel tempo di lettura)

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