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TWF - Tex Willer Forum

[676-677] Il ragazzo rapito


La storia, i disegni, i personaggi  

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  • Sceriffi

Che bello rileggere un commento alle storie dell'Admin!

 

Anche se, purtroppo, hai ripreso da una storia che non avevo particolarmente apprezzato; e sono anche in difficoltà nel commentare il tuo commento, perché ne ho solo un ricordo abbastanza vago (ma qui è la mia memoria che difetta). Ricordo però grossi buchi narrativi, e soluzioni di sceneggiatura che alla lettura mi hanno fatto cadere le braccia, messe lì solo per far andare avanti la trama (come la citata scena in cui i due piccioni cadono sotto il naso di Tex e Carson).

Dovrò rileggerla prima che ne esca il seguito, che a quanto pare è già stato ultimato.

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La storia non è male ed offre tanti personaggi con varie sfaccettature, così ecco che abbiamo il killer pentito, che alla fine risulta l’unico buono, il ranchero padrone del destino dei più deboli e quello che, pur non essendolo, alla resa dei conti si rivela anch’egli malvagio, lo sceriffo fannullone (che non si alza mai dalla sedia, si badi bene) e quello asservito al potente di turno. Ed infine il bambino, che fa tanta tenerezza per come si aggrappa all’unica persona che gli è rimasta e della quale non sa – e spero non saprà mai – che gli ha ammazzato il padre (da notare come lo sceneggiatore abbia fatto in modo non solo che non lo sapesse il bambino, ma nemmeno i Nostri e nessun altro dei presenti).

Ed in mezzo i nostri pards, letali come sempre con Faraci. Che cosa manca? Non saprei dire. Forse la lettura è troppo veloce, forse manca il dovuto pathos. Eppure c’è tanta bella azione, un bel personaggio (Bowen, di cui si può auspicare anche un ritorno) ed anche un duello finale, oltre a dei buoni disegni, ma la storia rimane sul discreto non riuscendo a sfondare.

Voto alla storia: 7

Voto ai disegni: 7,5

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  • 1 anno dopo...

Cavolo ragazzi, mi era piaciuta questa storia e mi sono piaciuti i disegni di Acciarino. Poi leggendo i vostri commenti effettivamente ci sono dei "buchi" di sceneggiatura e cose spiegate poco (perché Hall trucida la famiglia e poi vende subito il ranch?) o non spiegate (Cobbs cosa nasconde?). Chissà forse nel continuo di Ruju...

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nel continuo che c' e' gia stato non vengono chiarite per niente

la storia prometteva bene e aveva un buon primo albo ma poi ci sono state tante cose non chiarite e lasciate in sospeso tipo il propeietario del ranch che pur essendosi dimostrato una carogna se la cava( e questo per me e' inaccetabile!)

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  • 9 mesi dopo...

Inizierò il mio commento in maniera anomala, ovvero elogiando la bellissima copertina di Villa. Ovviamente l'anomalia non è dovuta alla grandezza dell'immenso Claudio (chi mi conosce sa che è il mio autore preferito) bensì al fatto che quasi mai nella mie recensioni cito questo aspetto, anche perchè se dovessi farlo, rischierei di essere ripetitivo, visto l'altissima qualità delle sue opere. Comunque, non entrando in merito sull'annosa questione della fredda colorazione digitale che "sporca" i capolavori del maestro, posso dire che, se non fossi stato un lettore di Tex, la vista di una copertina così suggestiva e melanconica mi avrebbe comunque stuzzicato e indotto ad acquistare l'albo. Chiusa la premessa, mi accingo a esprimere le mie considerazioni sulla storia in questione, riletta di recente. Faraci ormai giunto ai titoli di coda nella sua avventura su Tex (purtroppo bisogna ammettere anche giustamente, visto la sua conclamata involuzione creativa), tira fuori il suo "canto del cigno". Sia chiaro, l'episodio conserva parecchie delle caratteristiche controverse che hanno via via portato la maggior parte dei lettori a disamorarsi dell'autore, tuttavia a mio avviso, rappresenta la sua prova migliore, o la meno peggio se preferite. :D I consueti flashback non mancano, ma almeno sembrano più funzionali alla trama rispetto ad altre occasioni, così come ahimè si riscontrano alcune sequenze "riempitive" per allungare il minestrone (vedi l'attacco del lupo al ragazzino o la sua quasi caduta nel burrone). Gli Spari a gogo ci sono, soprattutto nella rivisitazione del passato di Bowen (la scena del repulisti al saloon è un plagio a Bonelli e al suo Crazy horse? :D:P) e concordo con le accurate disamine scritte da @Leo, che evidenziano in maniera perfetta alcuni buchi narrativi che forzano la sceneggiatura: l'avversione di Bowen verso l'odioso acquirente del suo ranch non ha tanto senso e aggiungo che anche la figura di colui che dovrebbe essere il villain principale, ovvero Mr. Hall, poco mi ha accattivato e l'epilogo affrettato che lo vede sconfitto da Tex, non crea un briciolo di atmosfera. Tenuto conto di tutto ciò, si potrebbe presumere che il mio giudizio sia del tutto insufficiente, ma invece non è così. Faraci salva la prova con la presenza di Bowen, personaggio alquanto sfaccettato e che rappresenta a mio avviso la sua migliore creatura sulla saga. Finalmente un personaggio che lascia il segno (al netto di alcune incongruenze, ma pazienza Tito non è Borden), che riesci a ricordare anche dopo anni che non prendi in mano gli albi della storia. Non è un caso che sarà pure l'unica "pedina faraciana" a ritornare in gioco con Ruju qualche anno dopo. Il suo deja vu che lo porta ad affezionarsi al piccolo Tim è un po' stucchevole? Ma ci può stare! La magnanimità con cui Tex lo tratta a fine storia è esagerata? Forse, ma Tex sa leggere nel cuore degli uomini e capisce che Kenneth merita una seconda possibilità, a tal senso più stonata fu quella col Rodelo, ma inutile tornare su quella storia. Ricapitolando: non è affatto una trama perfetta, ma tutto sommato mi è piaciuta. L'ultima unghiata di Faraci prima del mesto congedo con Tex. Acciarino, alla sua seconda prova sulla regolare, confermò quanto di buono espresso nell'esordio. Tangibile il miglioramento stilistico (al netto di qualche primo piano di Tex incerto) tanto è vero che reputo il suo migliore esito. Purtroppo la parabola discendente dell'artista campano inizierà già nel sequel scritto da Ruju, visto che l'eccessiva sintesi grafica scelta, mi convince poco e sembra palesare scarsa ispirazione e stanchezza. Mi par di ricordare al proposito, che proprio Borden, mesi or sono, scrisse in un post che Acciarino avesse manifestato il desiderio di lasciare Tex. Spero di ricordare male o quanto meno che l'autore torni sui suoi passi, visto che le qualità non gli mancano. Il mio voto finale è 7           

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