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TWF - Tex Willer Forum

[Romanzi A Fumetti 05] Gli sterminatori


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Buongiorno!

Con un po' di ritardo commento l'albo (non la storia, che ha già il topic apposito) con doverose parole di apprezzamento.

A parte il tuffo nel passato molto gradito ad una nostalgica di Galep come me, è stato davvero bello vedere queste tavole nel formato per cui erano state originariamente pensate (cosa che tra l'altro non sapevo, e che ho scoperto leggendo la postfazione di Graziano Frediani). Una menzione anche per la colorazione, molto migliore di quella della CSAC: sfumature, ombre e colori danno il meglio, a mio parere, negli effetti di luminosità del sole al tramonto o all'alba, nel guizzare delle fiamme e nella polvere sollevata da cavalli e bisonti in corsa.

Un particolare piacere è stato anche quello di rileggere l'indimenticabile linguaggio di GLB nella scena della "ripassata" ai due loschi figuri: "A terra, capo!" "Ce lo butto io, idioti.." :D

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  • 3 settimane dopo...
On 23/2/2017 at 22:13, Carlo Monni dice:

In questo forum dilaga il pessimismo vedo.

Come vi vengono certe idee non riesco proprio a capirlo.

La risposta è la più semplice che esiste: la distanza tra texoni inediti e ristampe è arrivata a sei numeri ed hanno deciso di portarla a cadenza annuale. Non vi è passato per la mente?

Il motivo per cui "Gli sterminatori" è puramente amministrativo: la collana Romanzi a Fumetti non è (ancora?) autonoma ed ogni uscita è amministrativamente collocata nella collana ombrello disponibile. A questo giro è toccato allo slot rimasto vuoto di "Stella d'oro" al prossimo chissà.

Quanto ai nuovi Texoni, l'annuncio degli autori di quelli del 2014 e 2015 fu dato a fine 2012, inizi del 2013, quindi suggerisco di cominciare a strapparsi i capelli a partire da Cartoomics 2020.:P

 

TUTTI I ROMANZI DEL 2017!

Con "I pionieri dell’ignoto" s'inaugura la nuova stagione dei Romanzi a Fumetti. Ecco tutte le novità che la collana proporrà nel corso di quest’anno.

"I pionieri dell'ignoto", avventuroso racconto firmato da Stefano Vietti e Alessandro Bignamini, è appena approdato in edicola, confermando il ritorno dei Romanzi a Fumetti alla loro formula originaria: storie dall'ampio respiro, da leggere tutte d'un fiato come un appassionante romanzo, appunto! Molti ci hanno domandato cosa prevedesse questa "nuova vita" della collana ed eccoci qui a svelarvi il ricco menu del 2017.

Oltre al già citato "I pionieri dell'ignoto", saranno quattro le ulteriori uscite, una nuova ogni due mesi. A maggio, si parte con "La bestia". La penna di Bruno Enna (che per la nostra Casa editrice ha firmato alcuni episodi di Dylan Dog e la serie Saguaro) e il tratto di Luigi Siniscalchi (autore di tante pagine dei nostri personaggi, da Dylan Dog a Nick Raider, da Saguaro a Cassidy) ci immergono in un gioco folle e perverso che vede protagonisti un feroce assassino che terrorizza la città di Sacramento, in California. Un gioco che comincia sul finire degli anni '60 e al quale è costretta a partecipare, agli inizi degli anni '80, la giovane e intraprendente analista dell'FBI Mary Jane Patridge, decisa a tutto pur di catturare il folle autore di una serie di efferati delitti

A luglio sarà la volta di "Cheyenne", scritto da Michele Masiero (Mister No, Dylan Dog) per i disegni di Fabio Valdambrini (Mister No, Caravan, Saguaro). Un'avventura dal forte sapore western, il racconto di un mondo che sta per giungere al tramonto: la civiltà dei bianchi avanza, inesorabile e spietata, schiacciando i nativi, calpestando le loro terre e la loro libertà. Il crepuscolo dell'epopea della Frontiera, visto dagli occhi di due uomini: uno in bilico tra due culture, rapito dai pellerossa quand'era bambino, riportato tra i bianchi dai soldati dell'esercito, e l'altro che va alla sua ricerca, rinunciando alla propria vita.

Con l'approssimarsi dell'autunno, a settembre, potremo leggere la trasposizione a fumetti di "Mani nude", secondo romanzo di Paola Barbato (autrice di indimenticabili pagine di Dylan Dog), vincitore, nel 2008, del Premio Scerbanenco. Il racconto, visualizzato dal segno moderno e graffiante di Paolo Armitano e Davide Furnò, traccia a tinte forti la violenta realtà del mondo della lotta clandestina. La scrittura cupa e claustrofobica della Barbato regala al lettore un racconto di formazione teso e disperato, vissuto attraverso gli occhi da bambino e il corpo quasi adulto del sedicenne Davide Bergamaschi, rapito e costretto a lottare a mani nude per sopravvivere.

A novembre, poi, sarà la volta di un importante progetto che vi abbiamo annunciato, proprio su queste pagine, quasi un anno fa. Debutterà il primo volume del Il Commissario Ricciardi a fumetti, un'iniziativa davvero particolare che riguarda il popolare personaggio creato dallo scrittore Maurizio de Giovanni e di cui saprete di più tra pochissimi giorni...

 

http://www.sergiobonelli.it/news/2017/03/20/gallery/tutti-i-romanzi-del-2017-1000762/

 

ll cartonato di Tex non compare nella programmazione della collana Romanzi a fumetti che riprende le caratteristiche originali dell'esordio.

Non più dunque collana ombrello?

Vedremo quale sarà il prossimo numero 26 di Tex Stella d'Oro... ristampa del Texone 25 o cartonato n.6

E non si tratta di pessimismo, ma di semplice osservazione....

 

 

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E se, semplicemente, da settembre il Cartonato ottenesse una collana tutta sua come è avvenuto al Texone, originariamente "Supplemento a Tex", e al Maxi, originariamente "Supplemento a Speciale Tex" (ovvero il Texone)?

Non ci avevi pensato, brutto pessimista di un ematologo sardo? :lol:

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Ma allora il pessimista non ero io....:P

Forse prima di impegnarsi su una collana autonoma senza ricorrere al banale supplemento hanno voluto sfruttare prima la collana ombrello dei Romanzi e poi lo slot lasciato libero dalla Stella d'Oro...

Ma ci sarà poi la collana autonoma? Ite mi naras Carlo (Oh icché tu dici Carlo)?

 

PS per chi non afferra nè il dorgalese, nè il fiorentino... che mi dici Carlo?

Modificato da natural killer
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Ti dico che sono assolutamente sicuro che una collana autonoma ci sarà, presto o tardi ,se la serie continua ad avere successo.

Historia ipsa loquitor (che è Latino :P). La Storia parla di per se stessa: ciò che è accaduto in passato, accadrà ancora se ce ne sarà la convenienza.;)

Modificato da Carlo Monni
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La locuzione non si usa solo in ambito legale, ma anche in medicina...

Ubicunque haemorrhoides vel dolent, vel sanguinem fundunt, alvus, ut res ipsa loquitur, servanda est paulo tenerior...

 

Ritengo comunque che gli album cartonati costituiscano una bella realtà e spero di continuare a leggerli a lungo indipendentemente dalla collocazione che potranno avere;)

Modificato da natural killer
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  • 3 anni dopo...
  • Sceriffi

Visto i vari commenti sul Topic su Galep, ho riletto questa storia.

In una cinquantina di pagine Glb tira fuori una bella trama, il momento migliore, è il finale con Tex che fracassa di botte Mayer e Barrow.

Ovviamente il motivo per cui ho riletto questa storia, dopo quasi due anni, sono i disegni di Galleppini.

Sembrerà strano detto da me, ma qui i disegni sono ottimi! Tutti i difetti che ho elencato su altri lidi, qui non ci sono, i paesaggi sono molto belli, le scene con gli indiani e i Bufali sono ben disegnate e molto dinamiche. La scena notturna con le frecce incendiare è molto bella grazie anche alla colorazione. La cosa che mi ha stupito sono proprio gli sfondi, qui ci sono e sono molto belli, anche il finale con la scazzottata nella Main Street di Monticello, mi è piaciuta particolarmente in definitiva un ottimo Galep, ed un Buon Glb. 

L'ultima vignettona mi ha fatto molto sorridere. Il difetto molto personale, sono le facce dei pards. La Cover è bellissima, la posa dei due Pards è spettacolare, e colorata in maniera superba.

Ah poi ringrazio Tutti quelli che hanno preso parte alla discussione su Galep, dimostrandosi molto cordiali. Se avessi espresso la stessa opinione da altre parti, sarei stato distrutto.

Se questo fosse stato il Galep di sempre.........

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<span style="color:red;">3 minuti fa</span>, MacParland dice:

Visto i vari commenti sul Topic su Galep, ho riletto questa storia.

In una cinquantina di pagine Glb tira fuori una bella trama, il momento migliore, è il finale con Tex che fracassa di botte Mayer e Barrow.

Ovviamente il motivo per cui ho riletto questa storia, dopo quasi due anni, sono i disegni di Galleppini.

Sembrerà strano detto da me, ma qui i disegni sono ottimi! Tutti i difetti che ho elencato su altri lidi, qui non ci sono, i paesaggi sono molto belli, le scene con gli indiani e i Bufali sono ben disegnate e molto dinamiche. La scena notturna con le frecce incendiare è molto bella grazie anche alla colorazione. La cosa che mi ha stupito sono proprio gli sfondi, qui ci sono e sono molto belli, anche il finale con la scazzottata nella Main Street di Monticello, mi è piaciuta particolarmente in definitiva un ottimo Galep, ed un Buon Glb. 

L'ultima vignettona mi ha fatto molto sorridere. Il difetto molto personale, sono le facce dei pards. La Cover è bellissima, la posa dei due Pards è spettacolare, e colorata in maniera superba.

Ah poi ringrazio Tutti quelli che hanno preso parte alla discussione su Galep, dimostrandosi molto cordiali. Se avessi espresso la stessa opinione da altre parti, sarei stato distrutto.

Se questo fosse stato il Galep di sempre.........

 

Ho sempre sognato che venisse tratto qualcosa di speciale fuori serie da questa avventura. Per quello quando è successo non mi sono lamentato troppo che interrompesse un progetto editoriale di inediti a colori. Poi i colori sono stati fatti proprio bene.

Se Galep fosse stato ancora tra noi ne sarebbe stato molto contento e se fosse stato ancora attivo avrebbe realizzato una vignetta finale ex novo per farla arrivare fino a fine pagina.

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<span style="color:red;">21 ore fa</span>, Dix Leroy dice:

Se Galep fosse stato ancora tra noi ne sarebbe stato molto contento e se fosse stato ancora attivo avrebbe realizzato una vignetta finale ex novo per farla arrivare fino a fine pagina.

Bhaa, l'ho notato anche io. Non ci voleva molto a porre rimedio, nè aggiungere una nuova striscia, bastava rivedere le dimensioni delle vignette originali  , allargando ad esempio il cielo della vignetta finale e portarla al fondo tavola, rivedendo anche le altre due vignette iniziali dove i balloon sono troppo sui disegni. Un dettaglio che avrebbe reso giustizia ALLA STORIA E RESA MENO UN ADATTAMENTO.

A volte mi chiedo i curatori della pubblicazione cosa "CURANO" , se poi si perdono in questi dettagli.

  • Confuso (0) 1
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1 hour ago, ciro said:

Bhaa, l'ho notato anche io. Non ci voleva molto a porre rimedio, nè aggiungere una nuova striscia, bastava rivedere le dimensioni delle vignette originali  , allargando ad esempio il cielo della vignetta finale e portarla al fondo tavola, rivedendo anche le altre due vignette iniziali dove i balloon sono troppo sui disegni. Un dettaglio che avrebbe reso giustizia ALLA STORIA E RESA MENO UN ADATTAMENTO.

 

Ehhhh??? 

 

Cioè, dovevano MODIFICARE I DISEGNI DI GALEP (facendogli aggiungere cose da altri, alterando l'equilibrio delle strisce, etc.) per "renderla meno un adattamento"?????? 

 

Ma lo sai cosa vuol dire "adattamento"???

 

I disegni di Galep sono già stati massacrati con aggiuntine, censure, "ammodernamenti", spostamenti di balloons (e dei "balons" dei lettori) già FIN TROPPO, sarebbe ora di SMETTERLA e di RIPRESENTARLI COME GALEP LI HA DISEGNATI, altro che chiedere e invocare nuovi pasticci...

  • +1 1
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<span style="color:red;">34 minuti fa</span>, Diablero dice:

 

Ehhhh??? 

 

Cioè, dovevano MODIFICARE I DISEGNI DI GALEP (facendogli aggiungere cose da altri, alterando l'equilibrio delle strisce, etc.) per "renderla meno un adattamento"?????? 

 

Ma lo sai cosa vuol dire "adattamento"???

 

I disegni di Galep sono già stati massacrati con aggiuntine, censure, "ammodernamenti", spostamenti di balloons (e dei "balons" dei lettori) già FIN TROPPO, sarebbe ora di SMETTERLA e di RIPRESENTARLI COME GALEP LI HA DISEGNATI, altro che chiedere e invocare nuovi pasticci...

Galep lo avrebbe fatto (e lo ha fatto nei cartonati Mondadori delle sue storie). Che poi non era giusto farlo perché si tratta di materiale storico se ne può parlare. Che sia brutta l'ultima pagina con una vignetta vuota credo sia oggettivo. Comunque meglio bianca che il solito disegno di Tex tratto dal n. 200.

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<span style="color:red;">33 minuti fa</span>, Diablero dice:

 

Ehhhh??? 

 

Cioè, dovevano MODIFICARE I DISEGNI DI GALEP (facendogli aggiungere cose da altri, alterando l'equilibrio delle strisce, etc.) per "renderla meno un adattamento"?????? 

 

Ma lo sai cosa vuol dire "adattamento"???

 

I disegni di Galep sono già stati massacrati con aggiuntine, censure, "ammodernamenti", spostamenti di balloons (e dei "balons" dei lettori) già FIN TROPPO, sarebbe ora di SMETTERLA e di RIPRESENTARLI COME GALEP LI HA DISEGNATI, altro che chiedere e invocare nuovi pasticci...

Mi dispiace , sono stato infelice nella descrizione.  Cerco di essere più chiaro ! Senza toccare i disegni del grande Galep  bastava rivedere solo  i contorni delle strisce, la loro riquadratura , centrarle nella tavola ed eliminare la mancanza dell'ultima striscia.  Ultima striscia mancante nel numero del Tex gigante, dove fu pubblicata la prima volta,  per lasciare spazio alla presentazione dell'albo del mese successivo.

Storpiatura ancora in parte persistente, quando la storia non si conclude. In merito in un'altra discussione ho chiesto a Boselli di proporre anche sul Tex gigante la impostazione data sulla serie TEx Willer , dove le tavole dell'ultima pagina sono complete nelle tre strisce. Ho proposto anche di spostare , quando è necessario, il riassunto degli episodi precedenti dalla prima striscia di pag. 5 a pag. 4 ed iniziare ogni albo con un bel vignettone.

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  • 1 anno dopo...

Sfruttando la concomitanza del centenario della nascita del grande Galep, si coprì l'uscita annuale del cartonato con un classico texiano degli anni '70.

 

La scelta della storia "Gli sterminatori" fu ideale visto che già negli anni in cui fu concepita dagli autori, era destinata a un formato diverso rispetto al classico bonelliano della regolare. Purtroppo nel 1971 la redazione non se la sentì di proporlo questo formato atipico e ripiegò sulla normale pubblicazione, ma anche se con quasi cinquanta anni di ritardo, questo piccolo gioiello ha avuto giustizia, potendosi fregiare di essere stampato in un formato elegante che più si confà allo stile che lo contraddistingue.

  

Galep per l'occasione sfoderò una prova superlativa, mettendo in mostra tutto il suo immenso talento.

Accantonata la consueta fretta realizzativa, il maestro curò con certosina precisione tutte le vignette che compongono le ricchissime tavole e si sbizzarrì con una gabbia più originale e con inquadrature da urlo.

 

A mio modesto parere, "Gli sterminatori" rappresenta il suo capolavoro grafico è rappresenta il suo apice artistico sulla saga.

 

Detto questo, non deve stupire che, sebbene conoscendo a memoria l'episodio e possedendo l'albo della regolare, appena ho avuto l'occasione di recuperare il cartonato del 2017, non ci ho pensato due volte ad acquistarlo. 

 

Non starò a commentare nuovamente la storia, visto che lo avevo già fatto in passato sull'apposito topic, tuttavia per completezza di commento, riporto in seguito il giudizio che scrissi (ancora novellino sul forum) il 3 ottobre del 2018:

 

[...]  Episodio atipico, sia per l'esiguo numero di pagine, sia per la gabbia molto diversa dalla canonica usata negli albi Bonelli. Trovo molto plausibile come accennato in precedenti interventi, che gli autori avessero concepito la storia per un albo speciale, per poi dirottarlo sulla serie regolare. La trama risente indubbiamente della brevità delle tavole: parte da un buon spunto di Bonelli, ma poi perde di mordente e si conclude con una plateale scazzottata, che in fondo è una punizione troppo leggera per le due anime nere, ovvero l'agente indiano corrotto e il bieco mercante di pelli. Di tutt'altro spessore la prova di Galep; è palese la cura e l'attenzione che il papà grafico di Tex dedica a ogni singola vignetta dell'episodio. Inquadrature efficaci, ottimi primi piani, un eccezionale equilibrio fra bianco e nero, paesaggi mozzafiato. A tal proposito, le stupende scene che vedono immortalata la caccia ai bisonti, sembrano essere uscite dai pennelli di Frederic Remington, e lo studio anatomico dei cavalli è da urlo. A mio avviso un capolavoro grafico che il compianto Galep faticherà a eguagliare. Il breve episodio inoltre, funge da apripista a un filotto di episodi che diverranno dei veri e propri classici della saga, impreziosendo un centinaio di livello eccelso. Il mio voto finale è 8 (ricavato dalla media aritmetica del 6 alla sceneggiatura e il 10 accordato ai disegni). 

 

Chiudo spendendo qualche parola sulla colorazione di Oscar Celestini.

Il colorista ha avuto un compito da far tremare i polsi, visto che ha dovuto lavorare su un classico senza tempo realizzato dai "genitori" di Tex.

Sebbene non sia un grande patito del colore, riconosco che Oscar se la cavicchiò abbastanza bene, con una colorazione più curata e carica di sfumature rispetto alla piatta policromia a cui sia abituati nelle ristampe e nei color annuali.

Continuo a preferire questo gioiello nel classico B/N, ma non è affatto male nemmeno questa versione multicolor.

 

P.s. Piccolo aneddoto, un po' fine a se stesso: conobbi artisticamente Celestini nel 2011, quando fu uno degli autori del fumetto online "Davvero" lanciato da Paola Barbato e il marito Matteo Bussola.

Ricordo ci fu una selezione aperta a tutti e mi dilettai a partecipare, sebbene fossi consapevole di non possedere le basi fumettistiche adatte, per poterla superare.

 

Fu comunque una interessante esperienza e Matteo si mostrò molto disponibile e prodigo di consigli e anche se non fui logicamente selezionato, vidi comunque pubblicata nel sito la tavola di prova (chissà se ancora il sito è presente sul web).

 

Già allora Celestini si mostrò un abile disegnatore e colorista di parecchie uscite settimanali online e presumo che sfruttò l'occasione per un meritato trampolino di lancio che lo catapultò nell'orbita Bonelli.  

 

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