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TWF - Tex Willer Forum

[678/679] Jethro!


La storia, i disegni e i personaggi  

60 utenti hanno votato

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Messaggi consigliati/raccomandati

<span style="color:red;">11 ore fa</span>, Chinaski89 dice:

 

Anni ed anni di discussioni sul vero Tex e bastava conoscere il gioco della Clementoni :D

 

Questa è spaziale davvero 

La faccia di Tex è un romanzo!

 

 

<span style="color:red;">10 ore fa</span>, paco ordonez dice:

Ed ecco la solita idiozia che questo forum sarebbe nato per "leccare il culo alla SBE".

Personalmente ne ho dette di tutti i colori contro quasi tutte le storie di Faraci, le ultime di Manfredi, disegnatori come Diso, il proliferare di mini storie. E non sono certo stato l'unico su questo forum.

Siamo all'assurdo: se ti piace il Tex di Boselli e non hai come passatempo preferito straparlare contro tutte le storie che escono, allora sei un leccaculo :D 

Lasciali perdere. Me ne hanno dette di tutti i colori, sono convinti che io sia una specie di Mefisto che voglia stravolgere Tex, hanno cominciato ad attaccarmi QUANDO E' MORTO SERGIO e si stupiscono, le mammolette, che io ce l'abbia con loro!:D

 

 

Non considerandomi un San Francesco, mi prendo la libertà di dire che alcuni di loro mi stanno sul c... alla grande! :D

 

 

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Oggi, nell'inserto sportivo del QN (Giorno, Carlino, Nazione) l'inviato a Roma per la finale della Coppa Italia di calcio scrive anche: «Fossimo in un fumetto di Bonelli, Tex Willer magari, verrebbe facile dare del "satanasso" a Max Allegri». Lo riporto come semplice curiosità, spero nell'assenza di commenti 8almeno di un certo tipo).

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Jethro!

Storia

Nel gran numero di storie di Tex, almeno tra quelle che ho letto, risulta essere originale. Mi sono piaciuti (come personaggi naturalmente) i membri del Klan e la scena topica era ben costruita. Forse per rendere il finale più intenso avrei spostato il flashback durante il giorno e fatto ritornare il figlio poco prima dell'inizio dello scontro finale nel presente.

Nel complesso ottima per me.

 

Disegni

Secondo me Mastantuono si trova molto a suo agio con Tex giovane e con personaggi "malvagi" come il dottore. Rispetto ad altri disegnatori ha un tratto più "spigoloso" e questo lo rende più efficace nel disegnare certi individui.

Continuo a non essere convintissimo del Tex "adulto" in alcune vignette, ma questo soprattutto in altre storie.

Nel complesso ottimi.

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<span style="color:red;">9 ore fa</span>, TexNordEst dice:

Jethro!

Storia

Nel gran numero di storie di Tex, almeno tra quelle che ho letto, risulta essere originale. Mi sono piaciuti (come personaggi naturalmente) i membri del Klan e la scena topica era ben costruita. Forse per rendere il finale più intenso avrei spostato il flashback durante il giorno e fatto ritornare il figlio poco prima dell'inizio dello scontro finale nel presente.

Nel complesso ottima per me.

 

 

Scusami per la precisazione, ma allora a chi avrebbe raccontato la storia Jethro? A se stesso?:D

 

Grazie per il gradimento, in ogni caso. Ma per certe scelte ci sono ragioni narrative. Senza il figlio come ascoltatore, il pathos va a farsi benedire. ;)

 

Ciao!

 

 

 

 

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<span style="color:red;">10 ore fa</span>, borden dice:

Scusami per la precisazione, ma allora a chi avrebbe raccontato la storia Jethro? A se stesso?:D

 

Grazie per il gradimento, in ogni caso. Ma per certe scelte ci sono ragioni narrative. Senza il figlio come ascoltatore, il pathos va a farsi benedire. ;)

 

Ciao!

 

 

 

 

L'idea era quella di mantenere il racconto padre-figlio, ma spostandolo durante il giorno. Mi spiego meglio.

 

La storia si apre con Jethro sulla tomba della moglie. A questo punto Alex potrebbe raggiungere il padre e, dopo averlo visto triste davanti alla croce, gli chiede di raccontare nuovamente la storia che li ha portati assieme. In questo modo si avrebbe una sorta di riunione dei tre, con la croce che simboleggia la presenza di Mary.

Durante il racconto tornano piano piano verso il ranch. La storia poi prosegue nella stessa maniera. Al posto del flashback successivo, potrebbe essere proprio Alex a richiamare la storia e il patto, ricordati qualche ora prima, mentre viene medicato.

 

La storia viene un po' squilibrata così, nel senso che la prima parte è molto lenta, mentre la seconda diventa più frenetica, facendo arrivare prima, dal punto di vista del lettore, Crane & co. Il flashback è quello che alla fine porta un po' di equilibrio tra le due parti.

 

:)

 

 

 

 

 

 

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Bella storia. La scelta di farla raccontare da Jethro mi è piaciuta e anche "il patto di soccorso" che non era minimamente immaginabile ne "La grande invasione".

E che al "soccorso" abbiano partecipato anche Carson e Tiger è un valore aggiunto all' amicizia che Tex in gioventù aveva stretto con Jethro e Glenn.

Un terzetto di amici diversi tra loro che più diversi non si può immaginare, ma che l' esperienza del combattimento comune contro le scorrerie indiane e l' atteggiamento di uomo giusto, senza pregiudizi, di Tex ha cementificato, perché il vero collante di quel terzetto è Tex e la sua sete di giustizia, una giustizia che se coincide con le leggi bene, altrimenti la porta ugualmente a termine.

Pagine di veri scontri, di violenze inaccettabili, di cattiveria pura e di eroismo.

Personaggi forti, anche nei loro dubbi, come Tom e Jethro, dove il desiderio di vita tranquilla è l' aspirazione, ma se serve si lotta furiosamente per poterla raggiungere.

Il tema del razzismo affrontato nella cruda realtà storica del Sud perdente e non domo.

Il potere esercitato con spregiudicato doppiogioco.

E anche passaggi sentimentali, i segni nell' anima della morte di Lylith e l' accettazione di essa nel ritorno a casa e la gioia di Glenn nel sapere che il suo nuovo e "strano" amico Tex ritornava a casa, per accettare il suo destino di vedovo con figlio, ma inserito in una comunità che amava entrambi.

Un saluto a Glenn finale che lascia aperta la possibilità di altre avventure del duo Tex-Glenn, fantasia di Boselli permettendo.

Un Tex classico in una storia non convenzionale, due mesi passati bene.

 

Voto storia ottimo

Voto disegni ottimo. Non avrei voluto un altro disegnatore per queste atmosfere cupe, tragiche e dinamiche.

  • +1 2
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Nell'ambito dei due albi,visti nel loro insieme,lo squilibrio di cui parla Texnirdest,non lo vedo affatto,anzi aggiungo gran bella diversificazione del racconto,con una suddivisione che potrei classificare come "La quiete prima della tempesta" ,e comunque il lettore,se anche il primo albo sia "lento",rimane attaccato al racconto consapevole che succederà qualcosa.Lo strappo narrativo del secondo albo dà un accelerazione di eventi e di azione che coinvolgono la lettura.Ripeto,personalmente,se al primo albo ero scettico,con il secondo ho usufruito di un ottima storia,in cui il totale positivo non potrebbe esserci senza quel primo albo.

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<span style="color:red;">40 minuti fa</span>, Pallino dice:

Nell'ambito dei due albi,visti nel loro insieme,lo squilibrio di cui parla Texnirdest,non lo vedo affatto,anzi aggiungo gran bella diversificazione del racconto,con una suddivisione che potrei classificare come "La quiete prima della tempesta" ,e comunque il lettore,se anche il primo albo sia "lento",rimane attaccato al racconto consapevole che succederà qualcosa.Lo strappo narrativo del secondo albo dà un accelerazione di eventi e di azione che coinvolgono la lettura.Ripeto,personalmente,se al primo albo ero scettico,con il secondo ho usufruito di un ottima storia,in cui il totale positivo non potrebbe esserci senza quel primo albo.

 

Veramente ho detto il contrario. Ho detto che se il flashback fosse stato messo di giorno il racconto sarebbe stato squilibrato. ;)

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Stasera, dopo più di una settimana di assenza, ho pensato di fare un salto nel forum perché volevo leggermi i commenti sull'ultima storia in edicola postati dopo il mio intervento ma penso che ci deve essere qualche problema sul forum perché io ho cliccato diligentemente su [678/679] Jethro! ma sono finito sul un altro topic, probabilmente quello personale di Texan che parlava parlava ma francamente non ho ben capito dove voleva andare a parare, problema mio probabilmente che a quest'ora magari son più stanco del solito :rolleyes:. Comunque ho continuato a leggere ma di commenti sulla storia non ne ho trovati, salvo qualche commento piccolo piccolo capitato li per sbaglio, in compenso ho visto Boselli che voleva diventar santo, perdonami Mauro ma con l'aureola in testa proprio faccio fatica ad immaginarti anche se la tendenza al martirio ce l'hai quando ti incaponisci a rispondere colpo su colpo a certe critiche trite e ritrite, questo però non ti garantisce l'avvio del processo di beatificazione, perché ammettilo sotto sotto ti ci diverti ad entrare nell'arena ;). Ma non ci stanno solo gli interventi di Mauro, subito dopo trovo il buon Carlo Monni che nonostante la sua ben nota professione di avvocato si trasforma in pubblico accusatore con tanto di elencazione di prove a supporto, ma l'intervento che più mi è piaciuto è quello successivo del mio caro condirettore del TWM, a proposito state tranquilli che usciremo anche quest'anno puntuali come un treno del west :), certo sarebbe stato più interessante che invece di parlare del punto B avesse mostrato qualche lato B di qualche donzella del west... ah già dimenticavo, non si può fare perché sennò qualche lettore di Tex si adombra e ricorda che su Tex Sergio Bonelli e GLB non volevano le donne e bla, bla, bla tutta colpa di Boselli se ore se ne vede qualcheduna... uffa... comunque Sandro, non capisco perché ti sei fermato al punto E, già che c'eri potevi scendere fino al punto G :lol:.

Vabbeh finiamola qui l'ho buttato sullo scherzo, meglio precisarlo e speriamo che lo abbiano capito tutti :)

 

P.S. Mi dispiace per Dona Manuela che è tornata dopo un mese di assenza ed ora vuole recuperare i commenti persi... cercherà a lungo prima di trovarne qualcuno sulla storia :P

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E neppure il tuo lo è.:rolleyes:

 

Comunque, se tu mi consideri santo perché rispondo:lol: altri mi considerano odioso e arrogante PER LO STESSO MOTIVO. Perché rispondo. Come mai?:blink:

 

 

 

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  • co fondatore

Jethro è una storia solida, anche con un personaggio memorabile (il medico dall'aspetto apparentemente innocuo ma che, nonostante il giuramento di Esculapio, è facile immaginare che mai si metterà a curare un negro), con scene sì crude ma ben congegnate. L'unico neo che ho trovato è il patto "plateale" tra i tre reduci di avventure texane, mentre Corbett non mi ha disturbato proprio, anche perché tanto non deve (dovrebbe) ricomparire... E' un personaggio con la sua coerenza interna. Non mi scandalizzo che il giovane Tex, che ha imparato a riconoscerne il valore, stringa amicizia con lui.

Mastantuono è grande nelle scene umide e notturne. Continua a piacermi.

Sulla polemica: Tex non è di sinistra perché difende i "boveri negri", Tex è dalla parte della giustizia. Punto.

 

TESTI: 8,5

DISEGNI: 8

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3 ore fa, borden dice:

E neppure il tuo lo è.:rolleyes:

 

Comunque, se tu mi consideri santo perché rispondo:lol: altri mi considerano odioso e arrogante PER LO STESSO MOTIVO. Perché rispondo. Come mai?:blink:

 

 

 

 

Ovviamente nemmeno il mio lo è, visto la deriva del topic mi son permesso di metterla giù sul ridere, d'altronde il mio pensiero sulla storia l'ho già espresso il 10 maggio, magari sarà stato stringato ma credo che non bisogna per forza di cose dilungarsi per affermare che in questi due albi sia tu sia Corrado avete fatto un ottimo lavoro. Si era visto già con il primo albo, dove nei commenti mi ero dilungato un pò di più a cogliere certi aspetti positivi.

Per dirla tutta penso che chi si perde a cercar cavilli in questa storia in realtà ha perso da un sacco di tempo la voglia di godersi due ore di sana lettura di un buon fumetto. Peccato! per lui ovviamente...

 

P.S. Non sono io che ti considero santo... tutt'altro, io non ti ci vedo proprio... sei tu che ti sei autoproclamato martedì scorso in risposta a un post di Texfan

 

on 16/5/2017 at 15:51, borden dice:

Se parlo ancora con te, è perchè sono un santo.

 

ed io da "tuo buon amico" ne ho approfittato per prenderti bonariamente in giro :rolleyes::lol:, ma non ti preoccupare presto qualcuno magari mi renderà pan per focaccia dandomi magari del "suddito di Boselli", per non dire altro, solo perché ho avuto l'ardire di scrivere che Jetro! è una bella storia...

Modificato da West10
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<span style="color:red;">16 ore fa</span>, TexNordEst dice:

 

Veramente ho detto il contrario. Ho detto che se il flashback fosse stato messo di giorno il racconto sarebbe stato squilibrato. ;)

Ehm...ma non era quello che volevi tu? Mettere il racconto di giorno sulla tomba  come hai detto nel tuo post precedente?? Non riesco a capire...

<span style="color:red;">6 minuti fa</span>, West10 dice:

 

Ovviamente nemmeno il mio lo è, visto la deriva del topic mi son permesso di metterla giù sul ridere, d'altronde il mio pensiero sulla storia l'ho già espresso il 10 maggio, magari sarà stato stringato ma credo che non bisogna per forza di cose dilungarsi per affermare che in questi due albi sia tu sia Corrado avete fatto un ottimo lavoro. Si era visto già con il primo albo, dove nei commenti mi ero dilungato un pò di più a cogliere certi aspetti positivi.

Per dirla tutta penso che chi si perde a cercar cavilli in questa storia in realtà ha perso da un sacco di tempo la voglia di godersi due ore di sana lettura di un buon fumetto. Peccato! per lui ovviamente...

 

P.S. Non sono io che ti considero santo... tutt'altro, io non ti ci vedo proprio... sei tu che ti sei autoproclamato martedì scorso in risposta a un post di Texfan

 

on 16/5/2017 at 15:51, borden dice:

Se parlo ancora con te, è perchè sono un santo.

 

ed io da "tuo buon amico" ne ho approfittato per prenderti bonariamente in giro :rolleyes::lol:, ma non ti preoccupare presto qualcuno magari mi renderà pan per focaccia dandomi magari del "suddito di Boselli", per non dire altro, solo perché ho avuto l'ardire di scrivere che Jetro! è una bella storia...

Vabbè, evidentemente scherzavo, non ricordo a che proposito. Sono quegli altri che non apprezzano l'umorismo e vedono drammi dappertutto, nelle "votazionI" e nei "patti tra compagni d'arme". :lol:

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Giuramento (di Ippocrate) o meno non sarei così sicuro che doc Beane volesse negare assistenza ai neri soprattutto se a chiederlo era padron Stevens che aveva tutto l'interesse ad avere mano d'opera in buona salute. Che poi sotto il cappuccio del Klan mettesse da parte la deontologia è un altro discorso...

In ogni caso nel corso della storia Beane finisce per rivestire un ruolo di primissimo piano risultando, a mio parere, tra gli antagonisti quello più interessante.

Sulle questioni politiche e di equilibrio narrativo preferisco soprassedere.

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<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, natural killer dice:

Giuramento (di Ippocrate) o meno non sarei così sicuro che doc Beane volesse negare assistenza ai neri soprattutto se a chiederlo era padron Stevens che aveva tutto l'interesse ad avere mano d'opera in buona salute. Che poi sotto il cappuccio del Klan mettesse da parte la deontologia è un altro discorso...

In ogni caso nel corso della storia Beane finisce per rivestire un ruolo di primissimo piano risultando, a mio parere, tra gli antagonisti quello più interessante.

Sulle questioni politiche e di equilibrio narrativo preferisco soprassedere.

Giuste osservazioni: avrebbe curato i neri, certamente, purchè stessero al posto loro

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Non sono riuscito, ahimé, a leggere tutta la discussione con Texfan, utente cui va dato atto di aver rimpolpato un po' le discussioni sul forum sonnacchioso degli ultimi tempi. Credo peraltro che da parte sua non ci sia malafede, che non sia un hater, per intenderci, ma solo uno che ha una sua personale visione di Tex; il suo non lieve errore, a mio parere, è quello di ritenere che il "suo" Tex sia il Tex. Lo stesso gioco di Clementoni è una sorta di autogol, quello non è Tex, figuriamoci. Non ho nemmeno letto i post di TWO, anche se non escludo di farlo perché davvero sono curioso di sapere cosa non sia piaciuto stavolta a loro di questa storia, che è puro, purissimo, Tex

 

Questo secondo albo non ha tradito le attese: l'esordio - la scena con lo Sceriffo ridicolizzato e il simpatico siparietto della diplomazia - è molto divertente. A pagina 17, nell'ultima vignetta, c'è poi una frase a mio parere significativa: Glenn dice ad un membro del Klan a cui ha appena sferrato un pugno di ritenersi fortunato, la notte precedente, ad essersi imbattuto in Tex Willer; "il sottoscritto ti avrebbe cacciato una pallottola nella zucca e amen": quasi una sorta di confessione di quello che ha realmente fatto, la notte prima, con il commesso dell'emporio. E qui torno alla figura di Glenn Corbett, tratteggiato superbamente per tutta la storia: è un uomo che resta coerente con sé stesso, Tex l'accetta per com'è, conosce il vissuto di violenza dell'uomo e sa che non si trasformerà mai in agnellino. Io credo che Tex immagini che Glenn volutamente non abbia fatto prigionieri la notte precedente, da fine conoscitore di uomini quale egli è. Solo che in tal caso, mancandogli la certezza - non era presente alla scena dell'uccisione del garzone - preferisce soprassedere, non approfondire un sospetto che certamente gli ha attraversato la mente: è Tex, diamine, non lo si prende in giro facilmente. In questo suo lasciar perdere, perché in definitiva l'ucciso era un membro dell'odioso Klan, ci vedo una sorta di fatalismo, di umanità del nostro ranger, che sa perfettamente chi sia e cosa provi e di cosa sia capace il suo pard. Non a caso alla fine si separeranno: possono essere amici occasionali, di sicuro le avventure passate hanno creato tra i due un legame importante, ma troppo distante è il loro codice personale, troppo diverso il loro vissuto e il loro sentire. Una cosa i due condividono: la vita violenta: quando, al desco dei Caldwell, Jethro dice di voler riprendersi la sua vita, e di essere stanco della violenza, Glenn risponde, con ironia, che non ha conosciuto altra vita che quella della violenza. E tu, Tex? Gli chiede. "Forse - dice il nostro - ma è passato troppo tempo". Vite entrambe violente, per un periodo fuorilegge entrambi, ma diversi sono i moti del cuore dei due personaggi. Ecco perché possono essere compagni, ma non veramente amici. Ecco perché Tex può immaginare, e tollerare, che Corbett uccida un uomo - un bastardo, in definitiva - disarmato. Benissimo ha fatto Mauro Boselli a mantenere questo carattere di Corbett, preservandone l'autenticità e proteggendolo dalla stucchevolezza. Le critiche contrarie che ho letto anche qui mi trovano quindi in totale disaccordo.

 

Altra scena puramente texiana è l'adrenalinica sequenza della cena a casa di Landon Stevens: l'intervento di Tex mi ricorda quello de La Ballata di Zeke Colter: il nostro si prende un rischio grossissimo pur di uscire dalla situazione disperata in cui l'avversario, vigliacco e abile, lo ha costretto. "Io...non posso...farlo": tre parole (veramente quattro) scandite in tre vignette, dal sapore fortemente cinematografico.

 

Non vedo cosa altro possa fare un povero Cristo per proporre un Tex più texiano di questo...

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A dire il vero ha mostrato di possedere un particolare genere di cura anche per quelli che non stavano al posto loro... :D

   0


 

Ah! Ah! poco ma sicuro.

 

Comunque è stato interessante vedere come certe storie tirano fuori il reazionarismo strisciante... Era capitato anche con Buffalo Soldiers.

 

 

<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, Leo dice:

Non sono riuscito, ahimé, a leggere tutta la discussione con Texfan, utente cui va dato atto di aver rimpolpato un po' le discussioni sul forum sonnacchioso degli ultimi tempi. Credo peraltro che da parte sua non ci sia malafede, che non sia un hater, per intenderci, ma solo uno che ha una sua personale visione di Tex; il suo non lieve errore, a mio parere, è quello di ritenere che il "suo" Tex sia il Tex. Lo stesso gioco di Clementoni è una sorta di autogol, quello non è Tex, figuriamoci. Non ho nemmeno letto i post di TWO, anche se non escludo di farlo perché davvero sono curioso di sapere cosa non sia piaciuto stavolta a loro di questa storia, che è puro, purissimo, Tex

 

Questo secondo albo non ha tradito le attese: l'esordio - la scena con lo Sceriffo ridicolizzato e il simpatico siparietto della diplomazia - è molto divertente. A pagina 17, nell'ultima vignetta, c'è poi una frase a mio parere significativa: Glenn dice ad un membro del Klan a cui ha appena sferrato un pugno di ritenersi fortunato, la notte precedente, ad essersi imbattuto in Tex Willer; "il sottoscritto ti avrebbe cacciato una pallottola nella zucca e amen": quasi una sorta di confessione di quello che ha realmente fatto, la notte prima, con il commesso dell'emporio. E qui torno alla figura di Glenn Corbett, tratteggiato superbamente per tutta la storia: è un uomo che resta coerente con sé stesso, Tex l'accetta per com'è, conosce il vissuto di violenza dell'uomo e sa che non si trasformerà mai in agnellino. Io credo che Tex immagini che Glenn volutamente non abbia fatto prigionieri la notte precedente, da fine conoscitore di uomini quale egli è. Solo che in tal caso, mancandogli la certezza - non era presente alla scena dell'uccisione del garzone - preferisce soprassedere, non approfondire un sospetto che certamente gli ha attraversato la mente: è Tex, diamine, non lo si prende in giro facilmente. In questo suo lasciar perdere, perché in definitiva l'ucciso era un membro dell'odioso Klan, ci vedo una sorta di fatalismo, di umanità del nostro ranger, che sa perfettamente chi sia e cosa provi e di cosa sia capace il suo pard. Non a caso alla fine si separeranno: possono essere amici occasionali, di sicuro le avventure passate hanno creato tra i due un legame importante, ma troppo distante è il loro codice personale, troppo diverso il loro vissuto e il loro sentire. Una cosa i due condividono: la vita violenta: quando, al desco dei Caldwell, Jethro dice di voler riprendersi la sua vita, e di essere stanco della violenza, Glenn risponde, con ironia, che non ha conosciuto altra vita che quella della violenza. E tu, Tex? Gli chiede. "Forse - dice il nostro - ma è passato troppo tempo". Vite entrambe violente, per un periodo fuorilegge entrambi, ma diversi sono i moti del cuore dei due personaggi. Ecco perché possono essere compagni, ma non veramente amici. Ecco perché Tex può immaginare, e tollerare, che Corbett uccida un uomo - un bastardo, in definitiva - disarmato. Benissimo ha fatto Mauro Boselli a mantenere questo carattere di Corbett, preservandone l'autenticità e proteggendolo dalla stucchevolezza. Le critiche contrarie che ho letto anche qui mi trovano quindi in totale disaccordo.

 

Altra scena puramente texiana è l'adrenalinica sequenza della cena a casa di Landon Stevens: l'intervento di Tex mi ricorda quello de La Ballata di Zeke Colter: il nostro si prende un rischio grossissimo pur di uscire dalla situazione disperata in cui l'avversario, vigliacco e abile, lo ha costretto. "Io...non posso...farlo": tre parole (veramente quattro) scandite in tre vignette, dal sapore fortemente cinematografico.

 

Non vedo cosa altro possa fare un povero Cristo per proporre un Tex più texiano di questo...

Meriteresti un monumento ma poi qualcuno direbbe che liscio iil pelo ai miei fans...

 

Le cose che hai detto sono giuste e le condivido.

 

Aggiungo che il commesso ucciso da Corbett non poteva essere uno stinco di santo, probabilmente aveva partecipato ad altri linciaggi, anzi, è sicuro. Pensare il contrario è eccessivamente garantista -o ipocrita-, dato che siamo nella dura America del Mississippi di allora.

 

 

Modificato da borden
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<span style="color:red;">14 minuti fa</span>, borden dice:

Meriteresti un monumento ma poi qualcuno direbbe che liscio iil pelo ai miei fans...

 

Meriteresti tu un monumento per quello che hai scritto in tutti questi anni, ma forse sbaglio anch'io perché diranno che sono un fanatico boselliano. Lo sono, ma che c'entra? :D

A parte gli scherzi, non sono un talebano, non lesino critiche, e ad esempio ho evitato di commentare la tua storia di Yama perché non sopporto le mefistate: solo per dire che non sono prevenuto a favore, ma che cerco sempre di riconoscere a Cesare ciò che è di Cesare, e in tal caso davvero non si può che farti i complimenti per la bella storia western e per il purissimo Tex proposto.

 

<span style="color:red;">16 minuti fa</span>, borden dice:

Aggiungo che il commesso ucciso da Corbett non poteva essere uno stinco di santo, probabilmente aveva partecipato ad altri linciaggi, anzi, è sicuro. Pensare il contrario è eccessivamente garantista -o ipocrita-, dato che siamo nella dura America del Mississippi di allora.

 

Di sicuro sarà successo anche questo, ma se anche fosse stato il primo episodio di linciaggio bene hai fatto a far muovere Glenn Corbett da Glenn Corbett, e non da mammoletta annacquata: è stato anzi un tocco di classe, sia averlo fatto agire in quel modo che averlo fatto, sia pure inconsapevolmente, confessare il giorno dopo...confessare un qualcosa che Tex in cuo suo già sapeva.

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Sono proprio quest "tocchi" che mi vengono imputati come tradimenti. Ma in fondo pensarlo non è del tutto sbagliato se vedi le cose da un certo punto di vista. Tex si dovrebbe scrivere da solo, non avere un autore, come un'opera popolare o folk. Purtroppo ahimè è difficile annullarsi del tutto. 

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In un fumetto settantennale e confinato nel solo contesto western (diversamente dal tuo Dampyr, ad esempio), le trame fatalmente si ripetono. L'unico elemento che può differenziarle, renderle saporite, sono proprio questi tocchi autoriali, i rapporti tra i personaggi, le loro psicologie. Il tutto, peraltro, in questo caso è incastonato in una storia comunque d'azione, molto fedele alla tradizione e al personaggio. Questi "tocchi" non tradiscono Tex, ma lo arricchiscono: forse è il caso di non dare troppa importanza alle opinioni di tutti.    

  • Grazie (+1) 1
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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, borden dice:

Ehm...ma non era quello che volevi tu? Mettere il racconto di giorno sulla tomba  come hai detto nel tuo post precedente?? Non riesco a capire...

Vabbè, evidentemente scherzavo, non ricordo a che proposito. Sono quegli altri che non apprezzano l'umorismo e vedono drammi dappertutto, nelle "votazionI" e nei "patti tra compagni d'arme". :lol:

Nel primo post avevo usato il "forse" per dire che non era un "giusto/sbagliato", ma un'alternativa.  ;) 

Credo, ma non son sicuro, che lo sceneggiatore tenga conto che la storia andrà su due albi diversi, tra l'altro con lettori occasionali che magari valutano se comprare il successivo proprio da quello, e quindi penso che l'equilibrio della storia scelto sia quello più adatto e logico. Voglio dire, evitare di annoiare il lettore è importante.

Nel caso di albo unico, immagino questa necessità sia meno stringente e quindi credo si possa azzardare un maggiore squilibrio.

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  • co fondatore
<span style="color:red;">4 ore fa</span>, natural killer dice:

Giuramento (di Ippocrate) o meno non sarei così sicuro che doc Beane volesse negare assistenza ai neri soprattutto se a chiederlo era padron Stevens che aveva tutto l'interesse ad avere mano d'opera in buona salute. Che poi sotto il cappuccio del Klan mettesse da parte la deontologia è un altro discorso...

 

Hai ragione, a partire dal giuramento :lol: .

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<span style="color:red;">8 ore fa</span>, borden dice:

 

Comunque è stato interessante vedere come certe storie tirano fuori il reazionarismo strisciante... Era capitato anche con Buffalo Soldiers.

 

 

Qui entriamo in un discorso politico:lol:

<span style="color:red;">8 ore fa</span>, borden dice:

 

Aggiungo che il commesso ucciso da Corbett non poteva essere uno stinco di santo, probabilmente aveva partecipato ad altri linciaggi, anzi, è sicuro. Pensare il contrario è eccessivamente garantista -o ipocrita-, dato che siamo nella dura America del Mississippi di allora.

 

 

Viviamo in un mondo di garantisti;)

Dovevi far ammazzare qualcuno al commesso.. e nessuno l'avrebbe ritenuto un povero cristo innocente:D:sud::generalenordista:


 

 

 

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