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TWF - Tex Willer Forum

Claudio Nizzi necessita di una rivalutazione?


valerio
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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, valerio dice:

Ribadisco, prendiamoci il buono che ha fatto, che è davvero tanto. Non dimentichiamo anche tutti i primi texoni, quasi tutti splendidi, anche quelli più "elementari" dal punto di vista della vicenda, grazie all'uso di dialoghi irresistibili e, forse, irripetibili.

Il peggio lo conosciamo, lasciamolo perdere. Ma comunque io trovo che anche nella fase brutta, ci siano cose discrete. Si sta un pò enfatizzando questo declino Nizziano. Rio Hondo o Puerta del diablo sono, per dirne due, lavori molto godibili e arrivo a dire, escluso Boselli, di una qualità superiore a chiunque scriva oggi Tex. Quindi qualcosa da salvare, anche li, c'è.

Sono d'accordo, se Nizzi non avesse scritto quelle tre o quattro storie e non di piu davvero  orribili per me sarebbe sul gradino piu alto del podio

(insieme a Boselli naturalmente)

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Just now, Piombo Caldo dice:

Sono d'accordo, se Nizzi non avesse scritto quelle tre o quattro storie e non di piu davvero  orribili per me sarebbe sul gradino piu alto del podio

(insieme a Boselli naturalmente)

Ma lo è lo stesso, via. Alla pari col nostro Borden.

E' gente che ha fatto la storia di Tex.

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<span style="color:red;">9 minuti fa</span>, valerio dice:

Sergio non scriveva Tex, ma scriveva belle storie. Io le rileggo volentieri. certo, Tex lo si riconosce appena, ma raramente mi annoia. E cmq uno che ha scritto El Muerto merita rispetto. Quella veramente ma veramente noiosa è quella interminabile con Letteri.

Mamma mia che polpettone inutile.

Ma si sa, doveva murare il buco Nizziano in piena crisi.

Daccordissimo anche su quresto.

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<span style="color:red;">3 ore fa</span>, valerio dice:

Quella veramente ma veramente noiosa è quella interminabile con Letteri.

Mamma mia che polpettone inutile.

Ma si sa, doveva murare il buco Nizziano in piena crisi.

Penso si stia parlando degli uomini giaguaro. Giusto?

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Nizzi ha il MESTIERE. Non possiede l'ampiezza di vedute, la capacità di variare situazioni e temi,  di osare, e nemmeno la cultura specialistica del genere western che ha Boselli, ma signori... che mestiere! Leggete Un capestro per Kit o quella uscita nei mesi scorsi sulla regolare disegnata da Filippucci... notate come gestisca ogni scena, il controllo dei dialoghi, come tutto sia dannatamente fluido. Scrivere Tex non è affatto facile, e se a ottant'anni suonati è stato richiamato in sella, qualcosa deve pur significare!

 

E ricordo che Nizzi  ha scritto anche molti impareggiabili Nick Raider, e migliaia, migliaia di storie per Giornalino, Corriere dei Piccoli, riduzione di romanzi... spesso è stato trattato come l'ultimo dei principianti perché, innegabile, ha scritto diverse storie non riuscite... però si è esagerato con lui. Bisogna prenderne atto.

 

 

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Ha il mestiere, che gli permette, appunto, di essere uno dei due (tre se proprio vogliamo esagerare) in grado di scrivere Tex.

Però, se è pur vero che spesso è rimasto un pò sul non troppo elaborato, seppur bellissimo, a volte ha dimostrato di saper anche scrivere storie ben elaborate con ottimi risultati (pensate solo a tutto ciò che accade ne l'uomo con la frusta).

Ad ogni modo, ripeto, il suo Tex si basa soprattutto sui testi, sui colloqui,irresistibili tra i pard. Quelli valevano il prezzo dell'albo al 100 per 100, e sper

o davvero di rivedere dialoghi a quell'altezza dai prossimi suoi lavori.

Modificato da valerio
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  • co fondatore
<span style="color:red;">18 ore fa</span>, valerio dice:

Esattamente.

Era in preparazione già prima della crisi. Vedi terza di copertina di Oklahoma (dicembre 1991) in cui c'è un prossimamente.

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<span style="color:red;">12 minuti fa</span>, Mister P dice:

Era in preparazione già prima della crisi. Vedi terza di copertina di Oklahoma (dicembre 1991) in cui c'è un prossimamente.

Ok. Comunque è un polpettone indigeribile, imho

  • +1 1
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18 ore fa, Ulzana dice:

Nizzi ha il MESTIERE. Non possiede l'ampiezza di vedute, la capacità di variare situazioni e temi,  di osare, e nemmeno la cultura specialistica del genere western che ha Boselli, ma signori... che mestiere! Leggete Un capestro per Kit o quella uscita nei mesi scorsi sulla regolare disegnata da Filippucci... notate come gestisca ogni scena, il controllo dei dialoghi, come tutto sia dannatamente fluido. Scrivere Tex non è affatto facile, e se a ottant'anni suonati è stato richiamato in sella, qualcosa deve pur significare!

 

E ricordo che Nizzi  ha scritto anche molti impareggiabili Nick Raider, e migliaia, migliaia di storie per Giornalino, Corriere dei Piccoli, riduzione di romanzi... spesso è stato trattato come l'ultimo dei principianti perché, innegabile, ha scritto diverse storie non riuscite... però si è esagerato con lui. Bisogna prenderne atto.

 

 

Sono d accordo con te su tutto eccetto sul fatto che Nizzi non abbia una cultura western specialistica...Nizzj ha avuto il merito di inserire a centinaia le macchiette tipiche del genere nelle storie di Tex,oltre ad aver "osato"molto nelle storie indiane.la storia western la conosce MOLTO bene,e la geografia del west pure... Boselli ha più estro e capacità di variare temi e situazioni,quello sì

 

Entrambi sono sceneggiatori sopraffini...per Giove Pluvio

Modificato da Barbanera
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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Barbanera dice:

Entrambi sono sceneggiatori sopraffini...per Giove Pluvio

Giove (latino Iupiter o Iuppiter) è il dio o divinità suprema della religione e della mitologia romana, simile alla divinità mitologica della religione greca Zeus (greco antico: Ζεύς [Zèus]), capo di tutti gli dèi, signore dell'Olimpo, dio del cielo e del tuono.

Plùvio [dal latino pluvius, derivato di pluĕre [piovere]) è un aggettivo usato come epiteto di Giove (latino Iuppiter Pluvius), corrispondente al greco Ομβριος, in quanto datore della pioggia. L’espressione Giove Pluvio si usa tuttora in tono scherzoso.

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<span style="color:red;">16 minuti fa</span>, Barbanera dice:

Ehm,forse non ti sei accorto che l ho usata volutamente in questo modo!?:P

certo che sì. Era solo una citazione da dizionario.

Scusa, ma sono relegato in casa e ho moooolto tempo per cazzeggiare.

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  • 8 mesi dopo...
On 12/4/2017 at 22:26, valerio dice:

Non credi che il declino sia anche da attribuire al super lavoro che gli è stato imposto? Scrivere Tex da solo o quasi per decenni è impossibile. E anche GLB dopo decenni in solitaria o quasi declinò piuttosto male. Magari verso il 500 si sarebbe dovuto affidarsi meno a Nizzi e farlo riposare di più...non so.

Io personalmente lo ringrazio sempre per le sue storie meravigliose dei 300 e dei 400. Giudico la gente dal suo periodo migliore, non dal declino.

 

On 13/4/2017 at 00:06, valerio dice:

 

Ma sai... è una storia strana, particolare. Diciamo che mi è piaciuto il soggetto e la situazione, a parte l'epilogo. Ma comunque ogni tanto anche un Tex che non ce la fa mi può star bene. Chiaramente deve trattarsi di eccezioni e di situazioni troppo complesse per farcela.

 

Avevo quotato male, scusate.

Concordo molto con te.

On 14/4/2017 at 17:44, valerio dice:

A me pare che le belle siano molte di più delle brutte. Quasi tutte quelle dei 300 per esempio e diverse dei 400. Di impubblicabili ce ne saranno 4 o 5 e di bruttarelle assai una decina. Ora, non so quante ne ha scritte in 25 anni ma mi pare invece che la bilancia penda sul positivo

Puro vangelo :-)

On 18/4/2017 at 12:11, borden dice:

Texan, perché incredibilmente? E dovrei chiedere anche a Wasted. Nelle mie storie Tex usa il kerosene e la dinamite esattamente come in GL e se ne frega delle testimonianze e dei giudici.

 

Lui non lavora per la Legge e l'Ordine, ma per la Giustizia. Usa metodi non ortodossi che nessun giudice avallerebbe. E' questa  la sua principale caratteristica, nelle storie classiche. Fa saltare tutto in aria. mica si attiene alle regole. 

Nel "Laccio nero" è un dinamitardo. Però ci sta tutto anche il Tex detective in altre storie. Poi se tu vedi una cosa "veramente" non da Tex tu lo sai e magari cerchi di "incidere".

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Spostandosi in un ambito calcistico, la "parabola texiana" di Nizzi si può paragonare a quella di un calciatore che ha una carriera buona per tanti anni, con stagioni addirittura ottime, poi ha un lungo infortunio e quando torna è il fantasma di se stesso. Certo azzecca ancora qualche partita, più col mestiere che con il genio, ma non è più quello di prima.

Allora cosa rimane del grande calciatore?

Le buone/ottime prestazioni della sua prima parte di carriera oppure le mediocri/pessime della seconda parte?

Probabilmente tutte e due, alle quali credo sia corretto dare il giusto peso.

Il Nizzi iniziale, "erede" di GLB, ha sicuramente scritto storie molto belle, dando la giusta continuità alla saga texiana e apportando alcune sfumature molto interessanti (i dialoghi in cui è maestro, il Tex detective) caratteristiche del suo modo di scrivere senza tuttavia stravolgere o snaturare il personaggio.

Sto rileggendo le storie del centinaio 300/400 (sono circa a metà) e, al netto di 2/3 episodi, si tratta di storie che ho apprezzato tanto, con punte molto alte ("Il ragazzo selvaggio", "La locanda dei fantasmi", "Il bisonte bianco", "I predatori del grande nord") per non parlare delle precedenti "Un diabolico intrigo", "Un Ranger del Texas", "Fuga da Anderville".

E questa sua buona vena creativa è andata avanti ancora per diversi anni, anni di super-lavoro in cui ha saputo destreggiarsi benissimo.

Poi, dopo la famosa crisi, è arrivato il calo netto e innegabile delle ultime storie, dove si evidenziano tutti quei difetti riportati nei post precedenti.

Nizzi ha quindi bisogno di una "rivalutazione"? Per me no.

Preferisco anch'io ricordare il calciatore che ci ha dato soddisfazioni per anni e, magari, ci ha pure fatto vincere qualche trofeo.

 

Per chi non lo avesse consiglio il volume "Tex secondo Nizzi", in cui sono rivelati tanti retroscena sulla sua esperienza in Bonelli e del suo rapporto con Sergio e i vari disegnatori con cui ha lavorato. Ci sono un sacco di cose interessanti.

  • +1 2
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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Juan Ortega dice:

Spostandosi in un ambito calcistico, la "parabola texiana" di Nizzi si può paragonare a quella di un calciatore che ha una carriera buona per tanti anni, con stagioni addirittura ottime, poi ha un lungo infortunio e quando torna è il fantasma di se stesso. Certo azzecca ancora qualche partita, più col mestiere che con il genio, ma non è più quello di prima.

Allora cosa rimane del grande calciatore?

Le buone/ottime prestazioni della sua prima parte di carriera oppure le mediocri/pessime della seconda parte?

Probabilmente tutte e due, alle quali credo sia corretto dare il giusto peso.

Il Nizzi iniziale, "erede" di GLB, ha sicuramente scritto storie molto belle, dando la giusta continuità alla saga texiana e apportando alcune sfumature molto interessanti (i dialoghi in cui è maestro, il Tex detective) caratteristiche del suo modo di scrivere senza tuttavia stravolgere o snaturare il personaggio.

Sto rileggendo le storie del centinaio 300/400 (sono circa a metà) e, al netto di 2/3 episodi, si tratta di storie che ho apprezzato tanto, con punte molto alte ("Il ragazzo selvaggio", "La locanda dei fantasmi", "Il bisonte bianco", "I predatori del grande nord") per non parlare delle precedenti "Un diabolico intrigo", "Un Ranger del Texas", "Fuga da Anderville".

E questa sua buona vena creativa è andata avanti ancora per diversi anni, anni di super-lavoro in cui ha saputo destreggiarsi benissimo.

Poi, dopo la famosa crisi, è arrivato il calo netto e innegabile delle ultime storie, dove si evidenziano tutti quei difetti riportati nei post precedenti.

Nizzi ha quindi bisogno di una "rivalutazione"? Per me no.

Preferisco anch'io ricordare il calciatore che ci ha dato soddisfazioni per anni e, magari, ci ha pure fatto vincere qualche trofeo.

 

Per chi non lo avesse consiglio il volume "Tex secondo Nizzi", in cui sono rivelati tanti retroscena sulla sua esperienza in Bonelli e del suo rapporto con Sergio e i vari disegnatori con cui ha lavorato. Ci sono un sacco di cose interessanti.

 

Sono totalmente d'accordo con te, con una piccola differenza: anche dopo l'infortunio ha scritto belle storie, come L'uomo senza passato, o la storia di Alison, Rio Hondo e alcuni Texoni veramente felici. 

Nizzi non merita una rivalutazione perché non era da svalutare. Merita gratitudine e apprezzamento. Molte sue storie, quelle sì, non meritano la rilettura. Ma questo è un altro discorso...

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<span style="color:red;">36 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Sono totalmente d'accordo con te, con una piccola differenza: anche dopo l'infortunio ha scritto belle storie, come L'uomo senza passato, o la storia di Alison, Rio Hondo e alcuni Texoni veramente felici. 

Nizzi non merita una rivalutazione perché non era da svalutare. Merita gratitudine e apprezzamento. Molte sue storie, quelle sì, non meritano la rilettura. Ma questo è un altro discorso...

Quoto al 100%.

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<span style="color:red;">5 ore fa</span>, Diablorojo82 dice:

Quoto al 100%.

 

Nizzi non ha bisogno di rivalutazioni perché non c'è niente da rivalutare. Nel suo primo periodo ha scritto storie molto belle che rileggo sempre con piacere, nel suo secondo periodo, immediatamente dopo la crisi ha dimostrato ancora padronanza del mestiere ma senza più guizzi, al massimo un'aurea mediocritas, il terzo periodo è quello delle peggiori storie che abbia mai letto .

Quello attuale è ancora prematuro giudicarlo.

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<span style="color:red;">7 ore fa</span>, Leo dice:

Sono totalmente d'accordo con te, con una piccola differenza: anche dopo l'infortunio ha scritto belle storie, come L'uomo senza passato, o la storia di Alison, Rio Hondo e alcuni Texoni veramente felici.

Sì concordo. E' una differenza che ci sta.

Diciamo che dopo l'infortunio "non ha perso il vizio del gol e riesce comunque ad incorniciare delle buone/ottime prestazioni":)

  • +1 1
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<span style="color:red;">11 minuti fa</span>, Piombo Caldo dice:

Il periodo attuale  di Nizzi non è certo esaltante, finora. (Secondo mè).🙋‍♂️

 

La prima storia, che rimanda a Ombre Rosse, è dimenticabile, mentre La rupe del diavolo, pur con forzature non da poco, non è malvagia. Comunque è davvero troppo presto per darne un giudizio.

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Si. Prima parte eccellente in tutto e per tutto, freschezza e grande qualità. Seconda parte alterna, con storie anonime e altre ancora bellissime (l'uomo senza passato, il presagio, le colline dei Sioux e alcuni texoni), terza parte di basso mestiere, con molte storie medioci, poche discrete/buone e alcune imbarazzanti.

Il Nizzi attuale, per ora una delusione. Non ho letto l'ultima breve. La prima breve di un paio di anni fa fu molto buona, il color lungo niente di brutto ma nenache niente di bello, routine. Le due storie della regolare...la prima noiosa, la seconda più divertente ma scialba e risaputa. E' come se si accontentasse di darci alcuni stilemi del Tex originario ma senza più freschezza e senza osare. I siparietti con Carson, le bistecche e patatine ecc, vanno benissimo se immersi in storie coinvolgenti come quelle che ben sapeva imbastire ai bei di, se messi dentro a storie piatte sanno solo di stanco deja vu. Speriamo si riprenda nelle prossime, per ora non sono contento.

Modificato da valerio
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59 minutes ago, Leo said:

 

La prima storia, che rimanda a Ombre Rosse, è dimenticabile, mentre La rupe del diavolo, pur con forzature non da poco, non è malvagia. Comunque è davvero troppo presto per darne un giudizio.

 

Leo, va bene la benevolenza verso un autore che trent'anni fa ha scritto per alcuni anni storie ottime (per poi farcele pagare con decenni di totale e assoluta mediocrità e odiosi stravolgimenti di qualunque cosa GLBonelliana rimasta su Tex), ma quanti anni di storie con Tex  che se ne frega delle vittime, si fa gabbare da tutti, dice scusa in mutande, si sbafa un intera torta di mele invece di cercare due assassini, e in generale fa sempre il contrario di quello che dovrebbe fare Tex e lo dice pure, servono per "dare un giudizio"?

 

Boh, vedo gente che stronca un eventuale disegnatore per 1 vignetta, o che sentenzia su per esempio Zerocalcare dopo aver letto sei pagine, e poi dopo aver letto MIGLIAIA di pagine ignobili (e, non scordiamocelo, offensive per il personaggio e la sua storia) di Nizzi, è ancora lì a dire "mmm..... ci devo pensare..." :azz:

 

Mi sembra come qualcuno a cui mettono davanti un piatto di merda fumante, dicendogli che è cioccolato. Lui la assaggia "mmm... a me sembra merda... mah, però mi pare impossibile... trent'anni fa quel tramezzino che mi hanno dato era buono? Boh, non so, sarà merda o no? L'odore è quello, il sapore non so perchè non l'avevo mai mangiata, ma potrebbe...  di sicuro non è cioccolato..." e mentre rimugina su questo dilemma, cucchiaiata dopo cucchiaiata ne mangia 3 piatti e ne chiede ancora per essere sicuro...  :lol:

 

P.S.: poi mi lascia perplesso in generale la massa di persone, che probabilmente ha iniziato con Nizzi e ha l'imprinting come i pulcini che escono dal guscio e scambiano un calzino per la mamma, che considera qualunque critica a Nizzi come una bestemmia per "il rispetto dovuto ad un autore"...   e poi attaccano senza farsi problemi Boselli, Font, o persino GL Bonelli...  Nizzi merita più "rispetto" del creatore del personaggio che gli ha dato fama, e che lui stesso ha più volte criticato e deriso? Non dovrebbe essere Nizzi a dimostrare più rispetto per il personaggio che gli ha dato notorietà e probabilmente tanti soldi, e al suo creatore?)

 

P.S.: leggo adesso l'ultimo post di Valerio, postato mentre scrivevo... Valerio, leggila la storia breve nell'ultimo Color. Per me è la dimostrazione che il Nizzi attuale è esattamente lo stesso Nizzi dei Fratelli Denogan o di Tumak L'inesorabile, il "riposo" non ha cambiato nulla...

Modificato da Diablero
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17 minuti fa, Diablero dice:

 

Leo, va bene la benevolenza verso un autore che trent'anni fa ha scritto per alcuni anni storie ottime (per poi farcele pagare con decenni di totale e assoluta mediocrità e odiosi stravolgimenti di qualunque cosa GLBonelliana rimasta su Tex), ma quanti anni di storie con Tex  che se ne frega delle vittime, si fa gabbare da tutti, dice scusa in mutande, si sbafa un intera torta di mele invece di cercare due assassini, e in generale fa sempre il contrario di quello che dovrebbe fare Tex e lo dice pure, servono per "dare un giudizio"?

 

Boh, vedo gente che stronca un eventuale disegnatore per 1 vignetta, o che sentenzia su per esempio Zerocalcare dopo aver letto sei pagine, e poi dopo aver letto MIGLIAIA di pagine ignobili (e, non scordiamocelo, offensive per il personaggio e la sua storia) di Nizzi, è ancora lì a dire "mmm..... ci devo pensare..." :azz:

 

Mi sembra come qualcuno a cui mettono davanti un piatto di merda fumante, dicendogli che è cioccolato. Lui la assaggia "mmm... a me sembra merda... mah, però mi pare impossibile... trent'anni fa quel tramezzino che mi hanno dato era buono? Boh, non so, sarà merda o no? L'odore è quello, il sapore non so perchè non l'avevo mai mangiata, ma potrebbe...  di sicuro non è cioccolato..." e mentre rimugina su questo dilemma, cucchiaiata dopo cucchiaiata ne mangia 3 piatti e ne chiede ancora per essere sicuro...  :lol:

 

P.S.: poi mi lascia perplesso in generale la massa di persone, che probabilmente ha iniziato con Nizzi e ha l'imprinting come i pulcini che escono dal guscio e scambiano un calzino per la mamma, che considera qualunque critica a Nizzi come una bestemmia per "il rispetto dovuto ad un autore"...   e poi attaccano senza farsi problemi Boselli, Font, o persino GL Bonelli...  Nizzi merita più "rispetto" del creatore del personaggio che gli ha dato fama, e che lui stesso ha più volte criticato e deriso? Non dovrebbe essere Nizzi a dimostrare più rispetto per il personaggio che gli ha dato notorietà e probabilmente tanti soldi, e al suo creatore?)

 

P.S.: leggo adesso l'ultimo post di Valerio, postato mentre scrivevo... Valerio, leggila la storia breve nell'ultimo Color. Per me è la dimostrazione che il Nizzi attuale è esattamente lo stesso Nizzi dei Fratelli Denogan o di Tumak L'inesorabile, il "riposo" non ha cambiato nulla...

Come già scrissi, le storie brevi dei color mi interessano molto poco. Non comprerò l'albo, se mi capiterà lo leggero "per vie traverse". Tanto più che a giudizio quasi unanime, si tratta praticamente di tutte storie non riuscite, quindi non mi vien proprio voglia di acquistarlo. Su quella di Nizzi non posso ovviamente dare un giudizio non avendola letta, ma non ho nessun problema a immaginare che non sia buona, se ricalca le precedenti. C'è solo da augurarsi che nelle prossime lunghe possa trovare spunti migliori. Ho poche speranze che questo accada, onestamente, ma non ho pregiudizi e se saranno storie belle le giudicherò positivamente, altrimenti si dovrà constatare che il tempo è ormai scaduto.

Modificato da valerio
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