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Vincenzo Monti


ymalpas
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Vincenzo Monti nasce il 10 giugno 1941 a Milano.

Inizia a lavorare in campo fumettistico nel 1967 come assistente nello studio di Giuseppe Montanari, collaborando alla realizzazione di Goldrake.

Nel 1970 lavora come matitista per lo Studio Mondadori e disegna quindi numerose storie per adulti per la Edifumetto, come Candida la marchesa, che saranno per lui un importantissima scuola per realizzare quello che fu il sogno della sua vita: diventare un professionista del fumetto.

Dopo una breve collaborazione a Lanciostory, dove disegna Alamo Kid, approda nel 1973 alla Sergio Bonelli Editore, inizialmente come rifinitore, poi come disegnatore.

Illustra dapprima un episodio di Joselito, passa quindi a Mister No. Nell'ottobre 1977 esce nelle edicole il numero 29 intitolato La città misteriosa. Monti disegner? in tutto dieci albi, fino all'ottobre del 1980 ( l'ultimo numero della serie da lui disegnato è il 65 ).

Nel 1979 firma con Marraffa un avventura di Ken Parker.

Sue sono anche le copertine della nuova serie Gil. Alla fine degli anni ottanta realizzer? anche quelle della collana TuttoWest.

Nel 1982, debutta sulle pagine di Tex, su testi di Gianluigi Bonelli, con I predoni rossi ( l'albo è il numero 262 della serie, intitolato Le colline della paura ). Porta a termine quindi anche l'episodio Un mondo perduto, iniziato da Erio Nicol'.

A partire da questa data, Monti, il cui tratto inizialmente rievoca molto da vicino quello energico ed essenziale di Ticci, abbandona ogni altro impegno per dedicarsi esclusivamente alle avventure di Tex.

Vincenzo Monti è morto a Milano nella notte tra il 14 e il 15 febbraio 2002, all'età di sessant?anni, dopo una breve malattia sopportata con una grande dignit? e forza d'animo.

Monti ha rappresentato per noi di via Buonarroti, dir? di lui Sergio Bonelli, al pari di un altro nostro indimenticato amico, Franco Bignotti, un preziosissimo jolly, capace di imitare lo stile di chiunque, rinunciando senza vittimismi, ma al contrario, con il cordiale sorriso degli amici veri, all'orgoglio di vedere la propria firma in fondo alla pagina.


ym

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  • 11 mesi dopo...

Il tributo di Sergio Bonelli con cui si conclude il post di Ymalpas mi pare davvero meritatissimo; sulla base delle storie da lui disegnate che ho letto ( "Gli Avvoltoi", "L'arma del massacro", "Polizia Indiana", "Desperados" e "Le Colline dei Sioux" ), mi pare di potere affermare che Monti possedesse uno stile disegnativo vigoroso e personale in cui gli innegabili influssi di Ticci erano reinterpretati in maniera originale ( rispetto a quelle del disegnatore senese, le figure di Monti tendono IMHO ad essere più massicce, pur nell'ambito di uno stile che rimane assolutamente realistico, a differenza di quello di Fusco ); al tempo stesso, però, Monti era capace, se richiesto, di inserire il proprio contributo nel lavoro altrui in maniera abbastanza naturale e non urtante per il lettore medio ( in ogni caso, IMHO, meno fastidiosa dell'inserimento di tante teste di Galep nei Tex di Muzzi ). Proprio questo camaleontismo lo ha probabilmente fatto considerare finch? è stato vivo un artista adatto soprattutto ai riempitivi ( ad eccezione de "Le Colline dei Sioux" le storie o parti di storie da lui realizzate durano meno di 2 albi ); ciononostante, se lavori come quelli citati in precedenza si sono rivelati di ottimo livello ( o, come "Le Colline dei Sioux", capolavori ) una notevole parte di merito va anche alla sua impeccabile e non ostentata professionalità.

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Guest Wasted Years

Ho letto e riletto un giudizio di Sergio Bonelli su Monti, in uno degli albi di Tex, ed esso mi ha sempre lasciato perplesso. SB dice che Monti ha inseguito il suo sogno di disegnare tex e l'ha raggiunto grazie all'umilt?, all'impegno eccetera. Non mi ricordo citasse il TALENTO purissimo di un uomo e disegnatore che era in grado di imitare benissimo chiunque. Chi mai avrebbe rifatto Ticci uguale, come nell'ultima pagina della storia del solitario dell'West, chi poteva rifare identico Nicol', come nella sua ultima storia conclusa DAL GENIALE VINCENZO? Solo un GENIO appunto. Io lo considero un grandissimo. Tex deve onorarsi di avere avuto Monti, e non il contrario. Mi aspettavo elogi consoni al valore di questo disegnatore veramente umile e bravissimo. Sottovalutato, ma tanto però. Il suo lavoro di redazione gli ha impedito di esprimersi al massimo, e non condivido le critiche di chi dice che imitava Ticci senza riuscire: se avesse voluto, da Ticci non l'avrebbe distinto neanche Ticci stesso. Si ispir? a Ticci ma il suo stile era personale ed era un piacere per gli occhi. Tanto di cappello ad un grandissimo morto troppo giovane. Uno dei miei preferiti.

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beh... Monti è forse tra i disegnatori di tex che più apprezzo... indubbiamente è stato influenzato da Ticci, ma i suoi disegni sono ispirati in parte a quel genio che era Jean Giraud... uno stile raffinato, dunque: un'unione tra la scuola francese di Jean Giraud e quella più italiana di Ticci... ... un disegnatore che ha sempre svolto suo lavoro con umilt?, andando ad imitare lo stile altrui per poter ritoccare parti di una storia che necessitavano di un miglioramento... Monti è un esempio di umilt? e di forza d'animo nel "rinunciare a vedere la propria firma in fondo alla pagina", mettendosi completamente al servizio del lettore... ... ci ha lasciati un grande uomo.... -_-

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Guest Wasted Years

... un disegnatore che ha sempre svolto suo lavoro con umilt?, andando ad imitare lo stile altrui per poter ritoccare parti di una storia che necessitavano di un miglioramento... Monti è un esempio di umilt? e di forza d'animo nel "rinunciare a vedere la propria firma in fondo alla pagina", mettendosi completamente al servizio del lettore...

Mi sembra il discorso di Sergio Bonelli. Hanno messo uno che avrebbe potuto disegnare come chiunque a sistemare i lavori degli altri, lui lo ha fatto da DIO e ci ha, nel contempo, regalato illustrazioni paurose. Alla fine che cosa si becca? Un elogio alla modestia e all'umilt??Riconosciamogli il talento e la qualità dei lavori, se siamo obiettivi. Il fatto che ha reso grande il lavoro di altri è solo una pezza d'appoggio alla sua grandezza. Diamine! ( :inch: )
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Mi sembra il discorso di Sergio Bonelli.

ti sembro il Sergione, io??? haha haha haha no dai.. condivido il tuo pensiero, ma io Monti lo conosco poco, anche se mi è sempre piaciuto molto...... sono sicurissimo che Monti abbia un grande talento, ma credo anche che non sia da tutti rinunciare alla propria professionalità per mettersi al servizio della storia e del lettore...
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Guest Wasted Years

ti sembro il Sergione, io??? haha haha haha ..... sono sicurissimo che Monti abbia un grande talento, ma credo anche che non sia da tutti rinunciare alla propria professionalità per mettersi al servizio della storia e del lettore...

Grande Grande Grande, riguardati le illustrazioni di funerale a Silver Pine, ha svolto un grande lavoro redazionale, ma disegnava come POCHISSIMI. mi piacerebbe che SB lo elogiasse di più quando ne parla. Ma io non sono obiettivo, perchè Monti per me ha ONORATO TEX con la sua presenza. E non credo di esagerare. Non è l'unico grande che lo ha disegnato, ma merita l'olimpo dei MIGLIORI.
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... sicuramente è unica la passione che Monti riusciva a mettere nel lavoro di ritocco che svolgeva.. pochi sarebbero riusciti ad eseguire lavori così, mettendoci la stessa pazienza e lo stesso entusiasmo che ci metteva Monti...... per il resto lo conosco poco, a parte due avventure che possiedo disegnate da lui...

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  • 2 mesi dopo...
  • Rangers

Monti è un altro tra i disegnatori che più ho apprezzato. Il suo stile originale, pur rifacendosi in qualcosa a quello di Ticci, ha apportato una nuova immagine a Tex. Il suo stile grafico è riconoscibile, soprattutto sui volti, spesso rugosi, ma non per niente mancanti di carica,Un altro grande che purtroppo ci ha lasciati troppo presto, chissà come si sarebbe comportato in una storia al fianco di Boselli o di Faraci.

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  • 11 mesi dopo...

Ciò che mi ha sempre affascinato era il suo Tex, soprattutto per la delineazione della sua psicologia (e io sono convinto che i disegni siano sempre legati alla rappresentazione psicologica). Un uomo riflessivo, quasi malinconico, dai lineamenti appesantiti dalle sue esperienze. Un Tex che la sapeva lunga sugli uomini e le loro debolezze. Il suo poiuno stile dinamico, perfetto per rappresentare uomini in azione nelle lande desolate del west. Ci mancher?, Vincenzo....

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  • 6 mesi dopo...
Guest Gilbertfan

Sull'albo numero 498, un Sergio Bonelli afflitto e malinconico informava il piccolo mondo di lettori Aquila della Notte che un altro artista di Tex,Vincenzo Monti, era morto, a Milano. Era il 15 febbraio del 2002, e Nolitta si disse enormemente disperato, poich? poco tempo prima anche Aldo Capitanio ci aveva lasciato, e lui aveva perso non solo due colleghi, ma anche (e soprattutto) due amici. Vincenzo inizi? la sua attività alla SBE negli anni '70 realizzando un episodio di Joselito, una mezza dozzina di Mister No ed un'avventura di Ken Parker, per poi dedicarsi in pianta stabile a Tex. Autore storico e dal tratto sicuro e caratteristico, Monti rimarr? sempre nei nostri cuori... Thanks,Vincenzo, you'll be for ever in uor hearts...

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  • 11 mesi dopo...

Vincenzo Monti è stato senza dubbio una delle colonne grafiche della serie, con uno stile riconoscibile, sintetico ma di immediato impatto, pieno, forte, vigoroso, evolutosi nel tempo pur rimanendo costantemente vicino a quello di un altro grande autore del personaggio qual'? Giovanni Ticci, per cui, in effetti, realizz? alcune matite e chine per gli sfondi de "Gli eroi di Devil Pass" e "Il solitario del West". Forse in alcuni punti lievemente statico, tuttavia personale ed amatissimo dal pubblico, ha saputo regalare capolavori irripetibili ed ineguagliabili. L. Cateni

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Visto che il topic è tornato in auge, pongo una domanda che mi ronza in testa da tempo, alla quale forse Ymalpas o qualche altro esperto sarà in grado di rispondere: visto il cognome Monti, sapete se Vincenzo sia stato così battezzato in onore al Sommo Poeta? Come coincidenza mi ha sempre incuriosito... :P

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Visto che il topic è tornato in auge, pongo una domanda che mi ronza in testa da tempo, alla quale forse Ymalpas o qualche altro esperto sarà in grado di rispondere: visto il cognome Monti, sapete se Vincenzo sia stato così battezzato in onore al Sommo Poeta? Come coincidenza mi ha sempre incuriosito... :P

Sincereamente non lo so, ma se ti accontenti di un opinione, io credo che il fatto che Monti sia stato chiamato Vincenzo una coincidenza quanto il fatto che Villa sia stato chiamato Claudio. :lol2: E sai che sofferenza deve essere stata per entrambi a scuola. :colt: :_sigh :lol2:
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Incidentalmente la biografia inizialmente postata da Ymalpas non è corretta ed andrebbe modificata così

Immagine postata



Vincenzo Monti nasce il 10 giugno 1941 a Milano.

Inizia a lavorare in campo fumettistico nel 1967 come assistente nello studio di Giuseppe Montanari, collaborando alla realizzazione di Goldrake e di
Candida la marchesa e di numerose altre storie per adulti per la Edifumetto, che saranno per lui un importantissima scuola per realizzare quello che fu il sogno della sua vita: diventare un professionista del fumetto.

Successivamente si distacca dallo Studio Montanari e dopo una breve collaborazione a Lanciostory, dove disegna Alamo Kid, approda nel 1973 alla Sergio Bonelli Editore, inizialmente come rifinitore, poi come disegnatore.

Illustra dapprima un episodio di Joselito, passa quindi a Mister No. Nell'ottobre 1977 esce nelle edicole il numero 29 intitolato La città misteriosa. Monti disegner? in tutto dieci albi, fino all'ottobre del 1980 ( l'ultimo numero della serie da lui disegnato è il 65 ).

Nel 1979 firma con Marraffa un avventura di Ken Parker.

Sue sono anche le copertine della nuova serie Gil. Alla fine degli anni ottanta realizzer? anche quelle della collana TuttoWest.

Nel 1980 debutta anonimamente sulle pagine di Tex, realizzando buona parte delle matite ed unitamente ad Alfio Ticci le chine degli sfondi della storia "Gli Eroi di Devil Pass" ufficialmente accreditata al solo Giovanni Ticci. su testi di G. L. Bonelli. La stessa cosa avviene poco tempo dopo con la storia "Il solitario del West, stavolta su testi di Guido Nolitta (all'epoca anche lui non acccreditato).
Il suo debutto come autore completo avviene su testi di Gianluigi Bonelli, con I predoni rossi ( l'albo è il numero 262 della serie, intitolato Le colline della paura ), anche se qualche fonte dice che parte delle matite sarebberoo da attribuire ad Alfio Ticci. Per motivi ignoti (scadenze troppo pressanti?) la storia viene completata da Giovanni Ticci.

La prima storia interamente disegnata da lui è "Bandoleros" (nn° 270/271) sempre su testi di G. L. Bonelli.

Porta a termine quindi anche l'episodio Un mondo perduto, iniziato da Erio Nicol'.

Per il resto vale quanto scritto a suo tempo da Ymalpasd. _ahsisi :old:

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  • 5 mesi dopo...
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