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TWF - Tex Willer Forum

[680/681] La pista dei Forrester


ymalpas
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Primo albo ottimo, penso sia inutile scendere nei particolari che già altri, Leo in primis, hanno illustrato. Ruju si dimostra sempre a suo agio sulle pagine di Tex non rinunciando al suo stile particolare, e ciò è un bene. Boselli ha trovato il suo "pard" che è in grado di garantire storie di alto livello come ad esempio questa.

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In effetti all'inizio c'era la volontà di giocare un po' con un classico "canone" GLBonelliano, che però si prestava bene anche ad anticipare simbolicamente l'incontro con la famiglia Forrester. Anche per questo alla fine ho deciso di tenere quel piccolo siparietto, che forse altrimenti avrei tagliato ;) 

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1 ora fa, PRuju dice:

In effetti all'inizio c'era la volontà di giocare un po' con un classico "canone" GLBonelliano, che però si prestava bene anche ad anticipare simbolicamente l'incontro con la famiglia Forrester. Anche per questo alla fine ho deciso di tenere quel piccolo siparietto, che forse altrimenti avrei tagliato ;) 

 

Pur essendo perfettamente consapevole che tali siparietti appartengono ai trucchi del mestiere, a me francamente sono sempre dispiaciuti, quasi fossero un mezzo a buon mercato per defraudare il lettore di due o più tavole di una storia. Nel caso specifico, avevo avuto la medesima spiacevole sensazione, sorprendendomi non poco per il sopra citato "pregiudizio" positivo nei tuoi confronti (passami il tu in questi lidi forumeschi) - pregiudizio che peraltro mi porterà ad acquistare il tuo romanzo Nero di Mare dopo l'ottima prova dello scorso anno. Quando, sul finire dell'albo, ho vissuto la forte e drammatica scena del confronto tra i Willer e i Forrester, è stato come se quel tassello storto che m'era rimasto sul groppone all'inizio della lettura si fosse improvvisamente raddrizzato, trovando un suo significato simbolico molto suggestivo. La tua conferma mi rende felice di averci azzeccato. 

 

Qualche tempo fa, avevo sottolineato quanto apprezzassi la cura che ci metti per dare spessore e personalità anche a semplici comparse, destinate a bruciare nell'arco di poche vignette. Questa volta mi è rimasta impressa la frase che fai dire al ricettatore Wallace, quando, ormai moribondo, viene soccorso da Tex: "Willer! chi l'avrebbe detto che alla fine sarei stato felice di vederti?". Ebbene, forse a qualcuno sembreranno piccolezze, ma questo è un esempio di ciò che a me piace leggere, quasi un elemento rivelatore dell'effettiva qualità della sceneggiatura. Non mi pare cosa da poco.

Modificato da Leo
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Curiosa la progressione delle bevande proposta da pagina  94 in poi, dove dopo una lunga notte Kit dice."Non so cosa darei per una buona tazza di caffè nero bollente". Dopo dieci minuti, all'alba, Willer padre e figlio arrivano a Tabla Sagrada e si infilano in un saloon chiedendo un paio di birre fresche e poco dopo ancora brindano a whisky con la famiglia Forrester.

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A me non ha entusiasmato.

Una lettura sicuramente scorrevole, come quasi tutto quello che scrive Ruju, ma non vi ho trovato il pathos delle sue prime storie per Tex. I personaggi sono ben caratterizzati, non ci sono sbavature, ma la storia per me finora non decolla, sperando ovviamente di essere smentito dalla seconda parte.

Altra nota dolente: Filippucci mi pare registrare una bella involuzione rispetto al suo Texone. Quanto in quello sfoggiava una bellissima ligne claire quanto qui ci dà dentro con i neri e con moltitudini di segnetti, con la conseguenza che lo storytelling è diventato molto meno dinamico e il volto di Tex sempre più incartapecorito. In certe vignette, anzi, è proprio inguardabile (specie quando è senza cappello).

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  • 2 settimane dopo...

INizio di storia godibile, l'intreccio delle storie dei vari protagonisti dell'albo rende fluibile e accattivante la lettura. Interessante il ruolo capo famiglia della madre dei tre fratelli, e il Tex "ambientalista" che non spara al puma e ai suoi cuccioli, un'altra delineazione del carattere del ranger.

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Ottima prima parte, ma con Ruju si va piuttosto sul sicuro.


Disegni buoni, man mano che si procede con la lettura ci si fa "l'occhio" e alla fine mi sono piaciuti nel complesso, bravo Filippucci, non facile adattare il proprio tratto a Tex :clap: 

Dialoghi freschi e credibili, calano il lettore nella vicenda senza troppi "maccheccaxx!?!?" che a troppo spesso con altri autori mi capita di pensare a mò di nuvoletta in testa, vuoi per i dialoghi troppo lenti o troppo "pieni" o troppo artefatti come quando Tex e Carson si incensano per 28 pagine di cavalcata...du palle! :roll: 

Il rapporto padre figlio lo si percepisce nella lettura, si sente un senso di "protezione" da parte di Tex velato ma onnipresente; lo spazio per Kit di mostrare i muscoli c'è eccome ma ho sempre l'impressione di un Tex guardingo che lo tenga d'occhio e lo protegga vignetta dopo vignetta, alla lontana, senza darlo troppo a vedere ma lo fa imho. :gun: 

Il soggetto è interessante e la sceneggiatura come detto fila via come un treno, si legge proprio bene e i momenti di stanca non esistono anzi, ci sono scene come quella del canyon o del saloon dove si respira proprio aria da "film" con tensione e trasporto notevoli.

Insomma, un primo albo da promuovere a pieni voti imho; speriamo solo che l'allenza forzata non porti a qualche finale MEH :furia: . Ti prego Ruju stupiscimi! :birra: 

Opzioni NON accettabili:

- tutti e 3 morti per difendere la cittadina e Tex che si toglie il cappello al funerale dicendo che in fondo non erano così cattivi :zzz:
- tutti e 3 vivi e portati da un arcigno Tex in galera/forca con la forza dopo bang bang a fine difesa del paesello :rosso: 

Opzioni accettabili:

- 1/2 ammazzati e magari fratello minore internato a vita causa demenza manifesta :clint: 
- 2 morti e resta salvo il gigante che se non erro è quello che non ha ammazzato nessuno :specchi 
- fuga di 1/3 fratelli durante battaglia e Tex che gliela promette :prr:

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Letto anch'io.

Ottima tensione narrativa con perfetta gestione di tutti gli attori in campo.

Disegni che si mantengono al livello del primo albo.

La pista dei Forrester si conclude come doveva concludersi, niente sorprese.

Complimenti a Pasquale e Lucio per una storia che mantiene elevato il livello che la serie sta attraversando.

 

PS commento più dettagliato più avanti.

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Sono d'accordo con nk sul finale di questa bella storia scritta dal bravo Ruju.

Non sono invece d'accorso con lui sui disegni che, a mio parere, sono sembrati meno precisi rispetto al primo albo. Come se Filippucci si fosse un poco stancato e avesse "tirato via" le ultime sequenze.

Ma, parlando di disegni, non si può passare sotto silenzio le splendide copertine di Villa. Da sole valgono il prezzo dell'albo......

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ATTENZIONE 

 

CONTIENE

 

SPOILER

 

 

 

 

 

Bella storia, semplice ma molto godibile. Non ci son stati colpi di scena ma gli epidodi non son scontati in particolare l'azione di Kit nel boschetto e la morte di Noah. Bravo Ruju. Molto bene anche Filippucci. Il finale lascia aperta la porta al ritorno del personaggio, ferito, che in fin dei conti era un malinconico cattivo-buono.

Ho apprezzato la caratterizzazione di Timothy che trascende il superficiale "cattivo e pazzo" focalizzando l'aspetto patologico di una psicosi.

Invece il rapporto tra Kit e la giovane Forrester si delinea come una semplice e reciproca simpatia.

Tex padre premuroso. Non stra-fa e la cosa mi garba e vedremo cosa riserverà il prossimo attesissimo album con Lupe.

L'unico appunto che non mi è chiaro è l'eccessivo sodalizio tra i forrester (in particolare Jerome) e i willer che in realtà dovrebbero essere nemici dichiarati per ovvi motivi mentre nella pratica per ovviare al pericolo di ramirez, diventano alleati troppo smielati. avrei trovato realistico un tradimento di uno piu forrester o una loro fuga all'ultimo momento prima dell'arrivo dei desperados. Comunque giudizio molto positivo.

Voto storia: 8+

Voto disegni: 9

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Storia e disegni buoni. 

Se l'idea era quella di creare una storia nei canoni di Tex godibile, direi che l'obiettivo è stato raggiunto. Se devo essere sincero, però, proprio per questo credo che non mi rimarrà molto dei vari personaggi secondari, ai quali che sarebbe servito molto  un terzo albo per espandere di più la loro personalità.

Kit, il pard che mi piace meno, stavolta l'ho apprezzato. L'interazione con la sorella Forrester mi è sembrata una scelta azzeccata, anche se, di nuovo credo per via del limite di pagine, il cambiamento del rapporto mi è sembrato un po' brusco e poco naturale.

 

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Il mio giudizio è complessivamente positivo,sia per quanto riguarda la sceneggiatura,sia per i disegni. Indubbiamente la prima parte ha,per me,una marcia in più rispetto alla seconda,condannata,come spesso accade,ad un finale compresso e troppo,dannatamente troppo frettoloso. Mi spiace sottolineare l'ennesima topica storica,o come me l'ha definita Pasquale,"licenza poetica",che riguarda la Gatling con munizionamento a nastro,sia nelle tavole,sia in copertina. Sono errori che personalmente non ammetto. Chiudo con una battuta : per seppellire tutti i desperados,forse a Tabla Sagrada hanno inaugurato un cimitero nuovo....

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Storia senza infamia e senza lode che si fa leggere piacevolmente. La particolarità del soggetto sta nella coppia Tex/Kit, vista raramente in azione solitaria. Disegni per me molto buoni... comunque io aspetto Lupe per emozionarmi un po', sufficienza piena ma niente di più.

  • +1 1
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Secondo albo che conferma quanto di buono già visto nel primo. In complesso mi ha soddisfatto. Un Kit ben gestito e abbastanza indipendente, finale ben riuscito.

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Una seconda parte buona, con un ottimo utilizzo di Kit (e questo riconferma che Ruju è l'uomo giusto per Tex), ma purtroppo penalizzata dalla gabbia dei due albi: tanti spunti interessanti si sono dovuti chiudere in fretta. Mi riferisco, ovviamente, alle morti repentine dei tre fratelli, e in particolare del fratello matto, che ci hanno privato di quel surplus drammatico che Ruju è solito offrire: con più spazio a disposizione, cosa sarebbe successo tra i fratelli e Tex, un volta scampato il pericolo? Cosa sarebbe successo all'interno della famiglia, col matto che dava ormai sempre più segni di squilibrio? Forse una tragedia tutta familiare?

Peccato davvero.

 

Capitolo disegni: ottimi, specie nella rese dei personaggi e delle ambientazioni (ottimo Kit), ma mi sembra che Filippucci difetti in dinamismo. Le sue sparatorie sono sempre - troppo - statiche.

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, paco ordonez dice:

Una seconda parte buona, con un ottimo utilizzo di Kit (e questo riconferma che Ruju è l'uomo giusto per Tex), ma purtroppo penalizzata dalla gabbia dei due albi: tanti spunti interessanti si sono dovuti chiudere in fretta. Mi riferisco, ovviamente, alle morti repentine dei tre fratelli, e in particolare del fratello matto, che ci hanno privato di quel surplus drammatico che Ruju è solito offrire: con più spazio a disposizione, cosa sarebbe successo tra i fratelli e Tex, un volta scampato il pericolo? Cosa sarebbe successo all'interno della famiglia, col matto che dava ormai sempre più segni di squilibrio? Forse una tragedia tutta familiare?

Peccato davvero.

 

Capitolo disegni: ottimi, specie nella rese dei personaggi e delle ambientazioni (ottimo Kit), ma mi sembra che Filippucci difetti in dinamismo. Le sue sparatorie sono sempre - troppo - statiche.

D'accordissimo. io non capisco e poi spesso non apprezzo quest'obbligo di stare per forza compressi in due numeri, con il risultato di storie che si concludono allo sprint, nemmeno fosse una tappa in pianura del Giro d'Italia. Come se un impresario avesse detto a Beethoven: ok, componi la Nona ma falla solo di due movimenti anziché quattro. Da quando su Tex è iniziata questa "strategia" non conto più le storie magari dilatate all'inizio e poi con l'acceleratore a manetta nelle ultime dieci pagine. Non mi piace. 

  • +1 1
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Immaginiamo che Pasquale avesse concesso la sopravvivenza al giovane psicopatico dopo la fine dei fratelli.

Tex, avendone constatato la debolezza mentale avrebbe potuto stabilire, come già con il giovane Rodelo, che Timothy fosse già stato punito dalla vita e come non si sentì di veder penzolare dalla forca un paralitico amputato altrettanto giudizio poteva riservare ad un pazzo, preferendo affidarlo alle amorevoli cure della mamma e della sorellina piuttosto che a quelle della Legge (sceriffo-giudice -boia o manicomio criminale)

 

Supponiamo invece che il destino beffardo non avesse spento la miccia utilizzata da Moses per minare il ponte e proprio il gigante fosse sopravvissuto ai fratelli. In questo caso difficilmente Tex avrebbe mostrato dubbi nel consegnarlo alla giustizia trovandosi così a dover affrontare le donne Forrester.

 

Resta l'opzione Jerome, il più equilibrato dei fratelli che avrebbe potuto trovare scampo nella fuga facilitato dalle sue donne. Tex ci avrebbe rimediato una figura barbina, come a suo tempo con Nick Castle, ma avrebbe avuto modo di riscattarsi in una storia futura.

 

Però tutti questi finali alternativi non coincidono con l'unico finale autentico che è quello scritto da Pasquale che, sono sicuro, ha scelto quello che riteneva essere più adatto alla sua storia e a Tex.

 

E se comunque morire dovevano non era il caso di tirarla per le lunghe.

 

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2 ore fa, natural killer dice:

Immaginiamo che Pasquale avesse concesso la sopravvivenza al giovane psicopatico dopo la fine dei fratelli.

Tex, avendone constatato la debolezza mentale avrebbe potuto stabilire, come già con il giovane Rodelo, che Timothy fosse già stato punito dalla vita e come non si sentì di veder penzolare dalla forca un paralitico amputato altrettanto giudizio poteva riservare ad un pazzo, preferendo affidarlo alle amorevoli cure della mamma e della sorellina piuttosto che a quelle della Legge (sceriffo-giudice -boia o manicomio criminale)

 

Supponiamo invece che il destino beffardo non avesse spento la miccia utilizzata da Moses per minare il ponte e proprio il gigante fosse sopravvissuto ai fratelli. In questo caso difficilmente Tex avrebbe mostrato dubbi nel consegnarlo alla giustizia trovandosi così a dover affrontare le donne Forrester.

 

Resta l'opzione Jerome, il più equilibrato dei fratelli che avrebbe potuto trovare scampo nella fuga facilitato dalle sue donne. Tex ci avrebbe rimediato una figura barbina, come a suo tempo con Nick Castle, ma avrebbe avuto modo di riscattarsi in una storia futura.

 

Però tutti questi finali alternativi non coincidono con l'unico finale autentico che è quello scritto da Pasquale che, sono sicuro, ha scelto quello che riteneva essere più adatto alla sua storia e a Tex.

 

E se comunque morire dovevano non era il caso di tirarla per le lunghe.

 

O forse, semplicemente, sei tu che hai poca fantasia ;)

Per esempio: la pazzia di Timothy, motivo importante di tre quarti della storia, è stata totalmente messa da parte dopo la scena dell'assedio. Perché? A mio avviso perché spazio per sviluppare quella interessantissima vicenda non ce n'era più. Come poteva continuare? Per esempio con Timothy che, pazzo del tutto, fa fuori i suoi fratelli.

O forse ne uccide uno, mentre l'altro abbatte lui.

O magari lo abbatte la madre, o la sorella, in un finale drammatico memorabile.

Insomma, modi per portare a degno compimento quella sottotrama ce ne erano tanti.

Invece si è scelta la soluzione più facile, veloce, economica, scontata: con buona pace del dramma che per gran parte della storia si era raccontato.

 

E, conoscendo bene Ruju, anzi, il Ruju texiano, sono certo e sicuro che a un qualcosa del genere pure lui aveva pensato: ma le 220 pagine fisse, in cui la storia deve concludersi (con Tex che fa Tex, lo spazio al pard di turno, la punizione dei cattivi), possono essere una bella castrazione per un narratore, e questo caso lo dimostra benissimo.

Modificato da paco ordonez
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Ehm... io credo invece che la storia Ruju l'aveva pensata così. Perché credere il contrario? A che sarebbe servito un altro albo di assedio interminabile e di fratelli psicopatici? Mah! Certe volte von vi capisco... ma basterebbe chiedere allo stesso Ruju, che questo forum lo frequenta:  questa era una storia da tre albi? Scommettiamo che vi dice di no?

 

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<span style="color:red;">48 minuti fa</span>, borden dice:

Ehm... io credo invece che la storia Ruju l'aveva pensata così. Perché credere il contrario? A che sarebbe servito un altro albo di assedio interminabile e di fratelli psicopatici? Mah! Certe volte von vi capisco... ma basterebbe chiedere allo stesso Ruju, che questo forum lo frequenta:  questa era una storia da tre albi? Scommettiamo che vi dice di no?

 

Esistevano anche storie da un albo e mezzo, un albo e tre quarti :-)

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A volte ci sono ancora, saltuariamente, ma non so se hai notato che la suddivisione in multipli precisi da 110, utilissima per poter fare una programmazione in tempi di disegnatori numerosi e poco veloci, è stata introdotta all'inizio degli anni Ottanta-Quasi QUARANTA anni fa. Ripeto. QUARANTA. Se vogliamo essere predici forse 35, ma tant'è...

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