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TWF - Tex Willer Forum

[682/683] Il ritorno di Lupe


ymalpas
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Non so se qualcuno si era accorto dal mio avatar che il viso di Lupe era un po' diverso da quello della copertina del secondo albo.

E allora vi ripropongo la splendida copertina di Villa, un po' rivisitata con photoshop.

Eliminati i contorni neri, ammorbidite le forme e i colori e altre cosette varie.

Spero che vi piaccia.

IlRitornoDiLupe2.thumb.jpg.015202d69a6ef1ae7bdf7f87b257e304.jpg

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Ciao Letizia.

Ho riletto con piacere la tua ipotesi sul ritorno di Lupe.

Alcune idee sono interessanti. Io però il primo albo non lo modificherei di una virgola. Meraviglioso.

Sul secondo albo avevo già espresso i miei dubbi, per me Lupe doveva essere protagonista assoluta con Tex,

e comunque l'incontro dopo tanti anni doveva riservare più emozione e magari 2 o 3 vignette.

Sono però contrario a nuovi figli di Tex con altre donne e anche a nuovi amori.

Spero anche di poter rivedere Lupe in seguito, come compagna di avventure e niente altro.

Certo che l'emozione dell'incontro non ci sarà più.

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Tim, io non ho modificato nulla.

La mia è una storia completamente diversa.

Luz è la figlia di Tex e Lupe, quindi i due figli di Lupe dovevano "sparire" nella prima parte della storia, quella vera.

A questo proposito avrei una mezza idea per Borden.

Perché non far uscire una nuova collana di Tex, a tiratura annuale o semestrale, dal titolo roboante "Tex - Le storie impossibili"?

A Tex non può succedere mai che si sposi e neppure che si innamori.

E a suo figlio Kit può capitare al massimo che si innamori ma, se si dovesse sposare, la nuora di Tex dovrebbe immancabilmente passare a miglior vita, purtroppo.

E così ci sono degli "avvenimenti che non possono avvenire" perché Tex è questo e a noi tutti va bene così.

Non si cambia.

Però, in questa fantomatica collana, potrebbe succedere di tutto perché sarebbero "storie di fantasia".

Oddio, non è che le altre storie non siano opera di fantasia, ma ci siamo capiti benissimo.

E in questo modo si potrebbero infrangere tutte le regole perché poi, nelle storie "normali" tutto sarebbe dimenticato e "mai accaduto".

Scappatelle di Carson, Kit che sposa Luna d'Argento, Tex che si innamora di Lois, Tex che ha altri figli, tutto sarebbe possibile in "Tex - Le storie impossibili".

Non è un'idea niente male, vero?

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Dopo un ottimo primo albo, a cui avevo dedicato entusiastiche recensioni, la seconda parte mi lascia allibito. La storia di Lupe così come è raccontata non mi mancava proprio, sinceramente l'avrei lasciata nel paradiso dei fumetti dove l'aveva collocata il buon G.L.B. Salvo i disegni del bravo Piccinelli, che qui raggiungere alte vette artistiche. 

 

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<span style="color:red;">5 ore fa</span>, Landi dice:

Dopo un ottimo primo albo, a cui avevo dedicato entusiastiche recensioni, la seconda parte mi lascia allibito. La storia di Lupe così come è raccontata non mi mancava proprio, sinceramente l'avrei lasciata nel paradiso dei fumetti dove l'aveva collocata il buon G.L.B. Salvo i disegni del bravo Piccinelli, che qui raggiungere alte vette artistiche. 

 

Non posso che quotare, a me ha lasciato parecchio deluso e con l'amaro in bocca... Mi spiace troppo!

 

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Premetto che stimo e ammiro Mauro Boselli come autore, e le sue storie sono la maggior parte delle volte piacevoli e interessanti.

Però, come già avevo scritto nel post di agosto, il finale della storia del ritorno di Lupe mi ha lasciato l'amaro in bocca, e questa delusione l'ha indubbiamente avuta la grande maggioranza dei lettori.

Mi sono chiesto perchè e leggendo anche le opinioni di Mauro stesso e di altri membri del forum, mi son fatto l'idea che il motivo è... Lupe!! Lupe Velasco non è paragonabile agli altri pard, perchè è un personaggio del tutto particolare nel mondo texiano: innanzitutto perchè è donna (ma diversa da tutte le altre donne che il giovane Tex ha incontrato nei primi albi) non tanto perchè tremendamente sexy ma perchè è carismatica ed in grado di tenere testa al nostro.  Gli salva la vita e poi è lasciata dal nostro in una maniera un pò..discutibile, per motivi di copione ma questo non è il problema.

E' stato un grave errore pensare al suo ritorno in scena (dopo una attesa di decenni) come ad un ritorno di un qualsiasi Pat, o morisco, o jim brandon, con tutto rispetto. Non si tratta di essere sentimentalisti (come qualche membro ha superficialmente scritto). Non è sentimentalismo ma era, fino al mese scorso, realismo. Perchè Lupe è (anzi era) diversa, il rapporto che c'era tra lei e tex era diverso da una amicizia in senso lato, e il primo album del ritorno di Lupe ce la fa annusare questa differenza, quando tex rievoca i ricordi passati davanti al fuoco dell'hogan e quando fa di tutto per salvarla, e quando si dispera per non averla ritrovata dalle rapide ove lei era caduta. Ci fa capire, o meglio io ho dedotto, un rapporto a metà stada tra amicizia e amore, chiamatelo "affetto particolare", come ci può essere tra un uomo e una donna che reciprocamente si stimano e si apprezzano in quanto tra loro v'è sintonia di pensiero e d'azione.

Son d'accordo con chi ha scritto che a Boselli nel secondo album sia venuto il braccino, la paura di osare o di doversi redimere dall'avere osato troppo nel primo albo. Di cosa poi?

Ciò si collega al fatto che i lettori puristi integralisti e in fondo a ragione anche Mauro, sono fermi al Tex pensato e progettato dal creatore GLBonelli nel lontano 1948. (69 anni fa, 69 anni fa). Benissimo, giusto non snaturare le caratteristiche di Tex ci mancherebbe. Tex duro e puro, integerrimo, o bianco o nero.

Ma a volte, in storie come questa, con personaggi unici come Lupe, senza cambiare il risultato finale, si possono inserire le sfumature di grigio,  vignette in cui uno sguardo particolare, un silenzio ad una domanda, una inquadratura particolare possono fare capire al lettore qualcosa che di esplicito non si può dire e che fanno risaltare il lato più umano dell'eroe.

A tal proposito, aveva più pathos il rapporto platonico di una qualsiasi Allison con Tex (dove si percepisce l'interesse che lei prova per lui, e che lui capisce ma non può contraccambiare) che non le scene che rivedono Tex salvare Lupe dopo anni che la credeva morta annegata. Sembra che Tex e Lupe del secondo albo siano alienati rispetto agli stessi Tex e Lupe del primo e forse era proprio questo l'obiettivo dell'autore. Ma bastava qualche sguardo in piu, qualche vignetta studiata meglio e meno superficialmente (il passato di carson docet) per rendere la storia un capolavoro. Penso che il ritorno di Lupe meritasse di più, molto di più e mi farebbe piacere che Mauro in futuro, se Lupe mai dovesse ritornare, osasse di più nelle sfumature, nel detto/non detto (e perchè no, nel vedo/non vedo) della bella Lupe.

  • +1 1
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Probabilmente Lupe tornerà, ma come compagna di battaglie. Mi spiace che tu e altri non siate d'accordo, Sandoral, ma io non intendevo insinuare nessun "filarino" tra loro, questo sarebbe stato un errore. Per me , il fatto che ricavalcassero assieme era sufficiente, come lo è per loro. Il difetto semmai della seconda parte, e lo rilevo io stesso, è che Lupe si borghesizza nel flashback e compare poco nella seconda metà dell'albo. Mi sarebbero servite più pagine e non certo poche vignette di sguardi che non avevo nessuna intenzione di mettere. Avrei creato un sottotesto da me non voluto (mentre bastava uno sguardo nel passato di Carson per creare l'esatto contrario, volutamente, lì).

 

 

 

 

Oggi articolo elogiativo sul FATTO, dove si dice che Tex è genialmente sempre uguale a se stesso.. :D Come vedete, certe opinioni che mi dipingono come sovversivo non sono così unanimi.

Modificato da borden
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Dopo aver riletto la prima storia e poi il ritorno di Lupe non riesco a trovare difetti alla storia. Non capisco le critiche. Viene portata avanti la storia originaria riportando sulla serie personaggi dimenticati e viene ricostruita la vita di Lupe lasciando aperta la porta a possibili storie future. Poi perché mai Tex dovrebbe per forza aver avuto interesse o aver avuto un legame amoroso con Lupe. Tex non è "Vivere" o "centovetrine".  Tex è pura avventura ed è l'avventura la sola protagonista in tutte le storie con Lupe.

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<span style="color:red;">4 ore fa</span>, Satan dice:

Dopo aver riletto la prima storia e poi il ritorno di Lupe non riesco a trovare difetti alla storia. Non capisco le critiche. Viene portata avanti la storia originaria riportando sulla serie personaggi dimenticati e viene ricostruita la vita di Lupe lasciando aperta la porta a possibili storie future. Poi perché mai Tex dovrebbe per forza aver avuto interesse o aver avuto un legame amoroso con Lupe. Tex non è "Vivere" o "centovetrine".  Tex è pura avventura ed è l'avventura la sola protagonista in tutte le storie con Lupe.

Se posso parlare io invece di altri più qualificati, perché il rapporto fra Lupe e Tex -soprattutto visto da parte di quest'ultima- non è stato uguale a quello di tanti altri protagonisti delle avventure di Tex, donne comprese

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<span style="color:red;">12 ore fa</span>, Red Arrow dice:

Se posso parlare io invece di altri più qualificati, perché il rapporto fra Lupe e Tex -soprattutto visto da parte di quest'ultima- non è stato uguale a quello di tanti altri protagonisti delle avventure di Tex, donne comprese

100 pagine di una storia uscita più di 50 anni fa, credo siano poche per poter aprire possibili scenari amorosi tra i due. Di quella storia trapela forse l'interesse di Lupe nei confronti di Tex (ma sempre per ragione di interesse, visto che lupe era braccata e desiderava la protezione di Tex). A me piace vedere Tex con in testa solo la sua amata moglie indiana. Lupe per Tex è solo una sorella minore.

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<span style="color:red;">10 ore fa</span>, Satan dice:

100 pagine di una storia uscita più di 50 anni fa, credo siano poche per poter aprire possibili scenari amorosi tra i due. Di quella storia trapela forse l'interesse di Lupe nei confronti di Tex (ma sempre per ragione di interesse, visto che lupe era braccata e desiderava la protezione di Tex). A me piace vedere Tex con in testa solo la sua amata moglie indiana. Lupe per Tex è solo una sorella minore.

 

Non so voi, ma secondo me il fatto che la proposta di matrimonio avanzata da Lupe fosse parecchio divertente proprio per il suo palese carattere surrettizio, col "gulp" di Tex a sottolineare la mancanza di serietà, era uno dei dettagli che rendevano memorabile la storia originale di GLB e Galep: nessuno psicologismo, solo un escamotage... e poi via, verso l'avventura.

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Peccato per questo topic, annientato dal black-out. A differenza del previdente natural killer, io non posso ricopiare i miei interventi perduti. La storia ha fatto molto parlare di sé, per i suoi pregi (concentrati tutti nel primo albo) ed i suoi difetti (più evidenti nel secondo). Tutto sommato un ritorno di Lupe rivedibile, nonostante un primo albo molto molto bello. I disegni invece ineccepibili, con in più una Lupe e una Luz estremamente sensuali, il che non guasta.

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Penso che l'obiettivo della storia sia stato raggiunto appieno. Reintrodurre Lupe, un personaggio che è più unico che raro nell'universo Tex, può essere interessante per il futuro.

Personalmente credo che osando di più in questa storia del ritorno, come chiedono alcuni lettori, avrebbe un po' chiuso alla possibilità di rivederla in altre avventure, dando l'impressione di un capitolo della storia di Tex che si conclude. Inoltre, la fetta di lettori attuali che ha nella mente ben chiari gli eventi dei primi albi non credo sia la maggioranza e quindi una versione più "soft" del ritorno penso sia azzeccata.

 

Tuttavia sono d'accordo che nel secondo albo qualche vignetta di interazione Lupe-Tex in più poteva starci. Più da vecchi compagni d'armi che da amanti, per quanto mi riguarda.

 

Molto bene i disegni, molto dettagliati nelle espressioni facciali. Forse i protagonisti sono sin troppo bellocci confrontati con quelli che siamo abituati a conoscere, ma penso sia semplicemente una questione di stile dell'autore (Piccinelli) che ha fatto davvero un gran lavoro in questa storia.

 

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  • Collaboratori

Un personaggio come Lupe che per 60 anni e più è rimasto ai margini non può o non deve diventare periodico, fosse solo per il discorso della coerenza. Si può leggere al limite di un'altra avventura, ma non è il classico "amico" storico. Lo sarebbe potuto diventare, ma Gianluigi Bonelli, il figlio Sergio, Claudio Nizzi e Boselli per vent'anni, hanno scelto diversamente.

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Dopo una nuova rilettura confermo il mio giudizio negativo su questa avventura.

Il primo albo mi aveva davvero entusiasmato: la comparsa della bellissima Luz, i ricordi del nostro ranger, Lupe e Tex in azione perfettamente affiatati.

Poi, nella seconda parte, la magia si perde..

- Lupe appare irriconoscibile, non solo si dimentica di Tex, ma diventa una ricca proprietaria terriera ingenua e sprovveduta...

 

- Don Ricardo non convince..

Prima buono, poi cattivissimo e infine uomo d'onore inconsapevole di ciò che gli accadeva sotto il naso.

Boselli, di solito abilissimo nel proporre personaggi grigi, qui fa cilecca..

 

- Tex, in secondo piano, gestisce da dietro le quinte i piani..

A volte ci può stare, ma qui si trattava del ritorno di Lupe e mi aspettavo che fosse l'assoluto protagonista insieme a lei.. 

 

 

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  • Collaboratori

A leggere il primo albo e il secondo albo mi è sembrato, uso questo verbo per evitare possibili fraintendimenti, di cogliere a livello testuale ma anche nella malinconia dello sguardo come una nota intima di dispiacere in quel Tex quando si chiede se Luz sia figlia di Lupe  e  quindi se quella Lupe, moglie di Drigo, sia la sua Lupe. Dite che mi sono sbagliato ?

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  • Collaboratori
<span style="color:red;">1 ora fa</span>, borden dice:

La malinconia è solo per il tempo passato e per i ricordi, nient'altro.

 

Vedi che qualcosa sei riuscito comunque a comunicare in un'occasione rara, se non unica, in un fumetto che nel trattare di affetti non è certo parca. Ce ne sono anche altre di sfumature ma pare che per il lettore medio debba prevalere la delusione per la mancata esteriorizzazione dei sentimenti di Tex, in soldoni diciamo i baci e gli abbracci tra la coppia "mancata", quando invece è nella cura del dettaglio psicologico intimo che andrebbe cercata e di conseguenza valutata la storia. Il dettaglio, per esempio,  che l'ombra lunga di Drigo, marito appena trapassato, abbia lasciato qualche freno nel cuore di Tex nei confronti di una donna che era oltre una semplice amica, si, mi ha sfiorato durante la lettura. Ma di Drigo nessuno ha parlato. Mi sono chiesto perché fare morire Drigo quando lo si poteva fare gravemente ferito (ma vivo). Ciò avrebbe portato, con la scomparsa di Lupe nel fiume, anche maggior pathos nel dolore del messicano, con Tex che avrebbe allora potuto cercare di consolare il "vedovo", creando una commistione strana tra i due uomini di sentimenti che vanno dall'afflizione, alla disperazione, alla tristezza, allo sconforto. Drigo lo si poteva insomma fare morire dopo ma è anche vero che così facendo sarebbe mancata la sequenza della sua morte con Tex a vegliarlo e a interrogarsi proprio sulla moglie, una Lupe che poteva non essere la sua Lupe. L' incontro tra Kit Willer e Luz ricalca proprio il primo incontro dello stesso Tex e Lupe, con la ragazzina che apre gli occhi e manifesta un sussulto di smarrimento (manca la richiesta di matrimonio, ma sarebbe stato osare troppo). Tex che veglia Luz ricalca la situazione del flashback con Tex che "vegliava" Drigo. Tex che si chiede se Luz sia quella Luz che salvò più di dieci anni prima fa il verso al Tex dubbioso e pensieroso che si chiede della fantomatica Lupe moglie di Drigo. E si può andare avanti così anche con altre sequenze della storia a cominciare dai due antagonisti principali che sembrano fondersi in un'unica figura diabolica e malefica, con Tex chiamato come nel n. 6 ad intervenire e a farsi protettore della fanciulla messicana. Ma la maggior parte dei lettori ha visto solo il voltafaccia (che si avrebbe dovuto essere dosato meglio, specie nella parte finale) ma che ha la sua ragion d'essere in una storia dal moto centripeto.

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<span style="color:red;">3 ore fa</span>, borden dice:

La malinconia è solo per il tempo passato e per i ricordi, nient'altro.

 

Peccato per quel blackout che ha fatto sparire decine di commenti proprio su questo affascinante argomento.

Vorrei solo fare una piccola considerazione.

Il ritorno Lupe nella vita di Tex è un tema difficilissimo e, qualunque piega si decida di far prendere agli avvenimenti, scontenti almeno la metà dei lettori.

E avrei anche una "piccola" domandina all'autore: la scelta fosse stata tua, che avresti fatto con Lupe?

Oppure la scelta è stata proprio solo tua? 

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Sensazioni contrastanti su questa storia.

Il ritorno di un personaggio come Lupe mi intrigava non poco. I disegni affidati a Piccinelli accrescevano l'attesa. Un po' di timore per come Boselli avrebbe gestito il tutto.

Dopo il primo albo mi sono sentito abbastanza soddisfatto. Purtroppo la vicenda ha preso poi una piega deludente.

1) La politica editoriale del chiudere la storia in concomitanza con l'albo ha secondo me penalizzato la storia, che avrebbe avuto necessità di più spazio. Il finale affrettato avrebbe meritato tempi, vignette e dialoghi ben più congrui.

2) I dialoghi (tallone d'achille dell'autore) si sono appesantiti con l'andare della storia, ripresentando quella verbosità e quella putualità di termini a volte stonati.

3) Don Ricardo ha una evoluzione schizofrenica e poco credibile per un contesto così.

4) Evocare vicende del passato avvenute o presumibilmente avvenute, o comunque possibili attraverso frasi messe in bocca ai vari personaggi (Carson su Tex mentre parla a Kit), o attraverso gli ottimi disegni di Piccinelli può dare corso a fraintendimenti.

Questa storia di Lupe secondo me andrebbe trattata con molto riserbo senza dare spazio a fantasie più di tanto.

 

In generale io sono d'accordo a cambiamenti futuri anche del tipo di una presenza costante di Lupe nelle storie, ma a condizione che questa presenza non trasformi un fumetto d'avventura in una serie stile telenovela, o all'americana con batman e batgirl. 

Ovviamente quest'ultima osservazione non è una critica alla storia, ma una preoccupazione circa il futuro da lettore texiano.

 

Complessivamente una sensazione di mancata occasione che mi fa propendere per un giudizio di "rimandato a settembre" di questa storia.

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Ottima storia che alterna vicende del passato in flashback con l'azione in tempo reale.
Questa volta l'incontro è con la bella messicana Lupe, il cui rapporto con Tex è sempre stato al limite tra l'amicizia e qualcosa in più.

Proprio questa attrazione tra Tex e Lupe, come quella tra la figlia Luz e Kit Willer, è l'elemento particolare di questa storia.

Il fatto che Lupe per tanti anni non ha fatto sapere a Tex di essere ancora viva è secondo me spiegato dal fatto che la messicana aveva ad un certo punto perso la memoria (quando viene raccolta da Ricardo de la Serna non sa più neppure come si chiama) e quando la recupera deve occuparsi innanzitutto di ritrovare i figli.

A mio parere è una bella storia, anche nella seconda parte nonostante molti commenti un po' delusi che ho letto per colpa di un finale un po' affrettato, e di un certo raffreddamento tra Tex e Lupe:

giusto però secondo me non andare oltre rispetto a quanto è stato fatto in questi albi, per non trasformare la storia in un puntata da telenovela.
Unica nota stonata per me è data dai troppi cambiamenti di Ricardo: prima eremita che rifiuta le violenze dal padre, poi quando riceve l'eredità cambia e diventa come lui forse accecato dalla ricchezza e dal potere, poi alla fine cambia di nuovo e si redime (le cose peggiori venivano fatte a sua insaputa).

Per i disegni di Piccinelli che dire? Favoloso
Molto belli i volti di Lupe e della figlia Luz, e sopratutto sono ottimali le fisionomie dei pards: ha preso in mano i personaggi come se li avesse sempre disegnati lui.
Da notare lo sforzo per "ringiovanire" il volto di Tex nelle parti in flashback.
Tra 20 anni il Tex di Piccinelli sarà quello classico dal punto di vista grafico, come ora lo può essere quello di Ticci.

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  • Sceriffi

Questa è la discussione che purtroppo ha più risentito della perdita di dati che ha colpito il forum. È davvero un peccato, io non avevo partecipato alla discussione perché ho letto il secondo albo soltanto qualche giorno fa e non posso ora conoscere le opinioni che tanti di voi avevano espresso su questa storia. Sarebbe bello che chi ha visto perso i suoi messaggi volesse riproporre il suo commento alla storia.

 

Per quanto mi riguarda, credo che al termine della lettura il mio giudizio si allinei a quello della maggior parte dei lettori: stupenda la prima parte, deludente la seconda.

Il primo albo è davvero un tuffo nel passato: il ricordo della prima avventura con Lupe (bellissima la tavola a pagina intera di Piccinelli che ne rievoca con alcuni flash i momenti fondamentali), combinato con un secondo incontro tra i due giovani amici, in cui riviviamo lo stesso spirito rocambolesco dei primi albi. Tex e Lupe combattono fianco a fianco: che spettacolo! È proprio così che doveva essere il ritorno di Lupe, perché questo è quello che è sempre stata: una compagna d'avventure.

Boselli spreca fin troppe parole per spiegare al lettore che tra i due non c'è mai stato niente; non ce n'era davvero il bisogno, se non per spegnere i bollori di quei lettori che fantasticavano su chissà cosa... Anzi, tutti questi dialoghi e accenni tesi a ribadire e esplicitare quale sia stato il rapporto tra Tex e Lupe sono dettagli da soap opera che avrei volentieri evitato. Poche chiacchiere, tanta azione: questo avrebbe dovuto essere per me il ritorno di Lupe.

 

Con il secondo albo, le cose cominciano a non funzionare anche dal punto di vista della costruzione della storia stessa. Credo siano due i difetti principali:

1) Ricardo, forse il peggior personaggio che sia mai uscito dalla penna di Boselli da quando scrive Tex. Qui siamo ben al di là dei personaggi "grigi", dei cattivi che si riabilitano, o dei buoni che nascondono un'anima marcia; qui siamo nella più totale incoerenza, un personaggio schizofrenico che sembra cambiare personalità da una pagina all'altra. La sospensione dell'incredulità non può giustificare il comportamento di un tale personaggio.

2) La Lupe del secondo albo, come ammette Boselli stesso, è imborghesita, non è più se stessa; la vorremmo sempre a cavalcare a fianco di Tex, invece quasi scompare. Per me è inspiegabile poi come in tutti questi anni non si sia mai messa in contatto con Tex, anche solo per fargli sapere di essere ancora viva. Forse c'è una giustificazione, ma non la vedo.

 

Per concludere, a fronte di un primo albo decisamente bello, il secondo non soddisfa le aspettative. Forse Boselli si è fregato a causa dell'attesa creata per questa storia; quando le aspettative sono tanto alte, anche una storia di buon livello finisce necessariamente per deluderle. Questa tutto sommato è una storia di buon livello e ben raccontata, ma con grossi difetti a livello di coerenza della trama che pesano sul valore complessivo.

  • +1 2
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Come di consueto, mi trovo ad apprezzare il commento di pecos, che fotografa in buona parte anche il mio pensiero, soprattutto sull'infelicissimo Ricardo, che nel mio post "defunto " avevo paragonato al tenente Parkman di Caccia Infernale: un personaggio che Boselli voleva riabilitare dopo la pessima figura fattagli fare nella prima apparizione ma che si macchia dell'eccidio di indiani inermi. Ci restai male nel leggere quel passo falso; con Ricardo ho avuto la stessa sensazione di fastidio se non più forte. 

 

Dissento da pecos solo per il finale del suo post: purtroppo questa storia non è, a mio parere, di buon livello, a meno che non si voglia fare la media aritmetica tra il primo albo da nove e il secondo da cinque. Ma la media va bene a scuola, non per valutare un'opera intellettuale nel suo complesso. L'opera nel suo complesso è purtroppo compromessa da un finale molto infelice, nonostante un primo albo molto molto ispirato. 

Modificato da Leo
  • +1 1
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Storia discreta,con un primo albo superbo a cui fa seguito un secondo appena sufficiente. E se non ci si poteva aspettare,secondo Boselli,di più da Tex e Lupe,magari ci poteva stare un finale con un tocco romantico,con i due che si allontanano verso il tramonto a rievocare tempi e sentimenti,in una vignetta priva di dialogo. Per me sarebbe stato bellissimo.

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  • 3 settimane dopo...

Concordo con l'opinione diffusa dei lettori.

 

Prima parte sublime! Seconda parte insoddisfacente, danneggiata dal poco spazio concesso a Lupe e dalla maldestra caratterizzazione di Ricardo, che cambia personalità a ogni soffio di vento.

 

Purtroppo i personaggi femminili su Tex sono spesso difficili da gestire. O meglio, è difficile gestire il loro rapporto con lo stesso Tex, a meno che non si tratti di damsels-in-distress o di cattive a tutto tondo. E Lupe non rientra in nessuna delle due categorie.

 

Se mai per il futuro Boselli avesse in programma ritorni di altre donne "classiche", tipo Tesah, spero in qualcosa di più memorabile. Ormai le sue sceneggiature mi hanno abituato troppo bene! B)

 

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      Disegni di:Lito Fernandez
      Copertina: Claudio Villa

      A Sitka, nei fiordi dell'Alaska, un'incomprensione tra la pittoresca ciurma di capitan Roscoe e i Tlingit del sakem Kowee ha scatenato un'autentica guerriglia, nella quale sono coinvolti anche Gros-Jean e la sua figlioccia eskimo Dawn. Giunti in aiuto degli amici, Tex e Carson scoprono che all'origine di tutto c'è il rapimento di alcune ragazze indiane. Nessuno crede davvero che i colpevoli siano i leggendari spiriti malingi della foresta, i Kuchtaqa... Ma poi anche Dawn e la figlia di Kowee scompaiono misteriosamente... E, oltre le montagne ghiacciate più a nord, un mostruoso dio cannibale sta per fare di loro le sue spose...

      Copyright SBE 2013

      In edicola da Ottobre 2013
    • Da bressimar
      Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
      Disegni: Alfonso Font
      Periodicità annuale: Ottobre 2001


      Chi è il divoratore di anime dall'occhio d'oro? E perchè Jim Brandon, dopo aver letto l'enigmatico messaggio che ne fa menzione, abbandona i suoi uomini e si allontana, da solo e in borghese, nei territori del Nord' Tex e Carson, chiamati da Gros-Jean, si gettano subito sulle tracce dell'amico scomparso, su cui grava, oltretutto, l'infamante sospetto della diserzione, ma dovranno fare molta attenzione? Ai pericoli dell'inverno che arriva si aggiunge, infatti, una minaccia misteriosa e sinistra: quella dello Spirito del Vento, il terribile Wendigo!



      [ Nota: il messaggio iniziale di questa discussione è stato modificato per consentire l'inserimento dei dati della storia ]



      Altra storia ambientata in questi posti che solo a prendere in mano l'albo mi viene freddo... e tutti con le loro giacchette di pelo sopra alla camicia... mah..
      scherzi a parte io francamente non ho apprezzato troppo questa storia, forse un po' troppo fantasiosa per i miei gusti, anche se la trama mi è parsa ben sviluppata e con un buon ritmo.. il fatto è che preferisco storie più tradizionali e canoniche...
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