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TWF - Tex Willer Forum

[Romanzi A Fumetti 06] Il vendicatore


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Un'avventura del giovane Tex Willer, nei territori oltre il Rio Grande, in fuga da cacciatori di taglie e sceriffi corrotti.

TEX ROMANZI A FUMETTI

 6

Periodicità: semestrale

IL VENDICATORE

uscita 16/09/2017

Soggetto: Mauro Boselli

Sceneggiatura: Mauro Boselli

Disegni: Stefano Andreucci

Copertina: Stefano Andreucci

Colori: Matteo Vattani


Oltre il Rio Grande, Tex ha fatto giustizia degli assassini di suo padre. Ma un potente rancher alleato con i razziatori mette una taglia sulla sua testa. Braccato da pistoleros e sceriffi corrotti, il giovane cowboy varca di nuovo il confine alla ricerca del feroce desperado Juan Cortina, in una spericolata avventura senza tregue né respiro, nelle terre infuocate del Vecchio West!

 

TC6.1 TC6.2   TC6.3     TC6.4

 

 

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A differenza dell'ultimo Texone, questa storia ambientata nel passato senza l'uso del flashback

non contiene praticamente nessuna didascalia di commento o descrizione, quindi a volte

risulta complicato seguirne la trama e qualche volta ho dovuto fare "rewind".

Poco male, le pagine sono poche e il divertimento dura di più.

Ancora una volta la copia prenotata in edicola (ne sono arrivati solo sette a differenza

dell'abbondanza con "Gli Sterminatori") è leggermente rovinata e quindi non potevo cambiarla.

Non commento la storia (godibilissima), i disegni (a me piacciono) e i colori (ottimi),

mentre faccio notare che il giovane Tex lascia al fratello un biglietto:

la firma fatta presumibilmente con una matita è UGUALE al celebre logo della testata!

 

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  • Collaboratori

L'ho letto ormai una decina di giorni fa, ciò che non invoglia a un commento articolato. Si è rivelato per l'ennesima volta un prodotto ben confenzionato e con una storia gradevole bene illustrata e colorata. Un pelino sotto il cartonato di Manfredi e De Vita e del cartonato di Boselli e Alberti, forse per quella nota di "déjà vu" intrinseca alla storia, che ripercorre fatti che, anche  se nuovi, sembrano ricalcare fin troppo la scia tracciata dall'avventura "Il passato di Tex". Sono rimasto, piacevolmente, spiazzato dalla figura di Juan Cortina che da quello che era inizialmente trapelato non si è rivelato poi l'antagonista della storia, ma addirittura una figura amica e molto simile - come punti in comune - a Tex. In particolare ho apprezzato lo sforzo dell'autore di mostrarci proprio nella figura del desperado messicano a cosa Tex, senza l'incontro di Kit Carson e Marshall, sarebbe potuto andare incontro, anche se Boselli è fin troppo chiaro nel tracciare una netta linea di demarcazione tra i due personaggi che mai finiranno per l'indentificarsi completamente. Sono rimasto non dico deluso ma almeno sorpreso nel vedere un Tex giovane che compie degli errori cui non siamo abituati, come il cacciarsi nella tana del nemico e finire sotto scacco dallo stesso. Da un Boselli che si rifà al Tex di "Uno contro venti" mi sarei aspettato qualche cosa in più perchè il suo Tex mostra coraggio da vendere, giovanile sfrontatezza e spregio del pericolo, ma non è sembrato il Tex indiavolato del 1948 che faceva morire bruciato vivo il nemico Coffin nella sua abitazione (edizione non censurata). La stessa sensazione di umanità, molto probabilmente voluta, l'ho notata nelle pagine iniziali, molto cinematografiche (davvero belle) in cui Tex si fa sorprendere e ferire dalla posse. Nella serie inedita, chiaramente, Boselli si guarderebbe bene dal mostraci l'inaccortezza del ranger, ma da un personaggio che inizia la narrazione delle sue avventure scrutando l'orizzonte alla ricerca dei suoi inseguitori, ci scappa un sorriso nell'osservarlo, così sprovveduto, calato nella situazione drammatica in cui ce lo presenta la coppia Boselli e Andreucci. Sono molto curioso di seguire il resto dell'avventura nel prossimo cartonato di Mastantuono, immagino che Tex dovrà cercare di riabilitarsi dall'accusa che gli è piovuta sul capo che è chiaramente il punto di partenza della nuova storia (il Tex che strappa l'avviso di taglia che pende sul suo capo, un'altra autorevole citazione, è un altro tentativo stavolta ben riuscito di immedesimazione col personaggio delle origini). Come ho scritto da qualche altra parte, Gianluigi Bonelli fa nascere Tex fuorilegge, così lo vedeva e lo immaginava, il fatto è ribadito in diverse occasioni (anche se censurate  negli anni sessanta ), è dunque apprezzabile lo sforzo compiuto dall'autore di mostrarcelo, tra Texone e Cartonato, in quelle vesti. Ingiustamente accusato e vittima delle macchinazioni dei suoi avversari, è il caso del cartonato ma  la stessa cosa succede nelle storie "La mano Rossa" e "Fuorilegge" con le trame escogitate dalla perfida bionda Lily Dickart (ulteriore dimostrazione di come questa storia sia in sintonia con quelle del passato),Tex è un fuorilegge, con buona pace di chi non lo può vedere in quelle vesti. Questo spiega il suo astio contro i bounty hunters che nella serie è proverbiale, così come proverbiale è il suo non accanirsi contro i pesci piccoli, vittime di un ingranaggio criminale più grande di loro. Non c'è nessuna contraddizione, ma come scrive l'articolista del Fatto in una delle poche cose condivisibili derl suo pezzo, una straordinaria attenzione da parte del curatore nello scrivere le tappe della vita di Tex. peccato per quelli che non possono cogliere le sottigliezze. Anche il personaggio di Sam Willer si è rivelato fin troppo riconoscibile nella sua pavidità. in ultima analisi, un altro meticoloso lavoro di Boselli che merita tutta la nostra approvazione.

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Non mi convince il personaggio di Juan Cortina, che tradisce i suoi sodali in affari, ma poi, come se non fosse già ampiamente compromesso, abbandona Tex e i suoi, per non compromettersi ulteriormente (!) Salvo poi consentire di chiamare i rangers: mi pare un comportamento un tantino incoerente, in tutta franchezza...

 

Disegni bellissimi e bellissima colorazione, ma in troppe tavole Andreucci presenta una gabbia tutto sommato abbastanza regolare. Per quanto quelle di questo cartonato siano stupende, non posso fare a meno di paragonarle con le tavole di De Vita, che ha prodotto una vera delizia per gli occhi, anche grazie alla completa destrutturazione della gabbia ed alla totale, gioiosa, sfrenata libertà con cui il disegnatore ha realizzato la sua opera.

 

E poi... e poi, mi è mancata tremendamente la carta lucida degli altri cartonati!!! Vorrei chiedere a Borden come mai si sia virato verso la scelta di una carta più opaca, cosa che secondo me fa perdere appeal ad una pubblicazione che della grafica fa il suo punto di forza. Magari altri preferiscono questa carta meno lucida, ma a me piaceva da matti la carta degli altri cartonati, con quello di De Vita che m'è rimasto negli occhi e nel cuore...

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Un cartonato veramente pregevole! 

Seguiamo, quasi trattenendo il respiro, le avventure del giovane, audace e spericolato Tex.. si..perché fa di tutto per mettersi nei guai:o

Buoni i testi di Boselli, Superbi i disegni di Andreucci...

 

Un difetto? Tex viene salvato ben 3 volte in poche pagine..un po troppe per i miei gusti

 

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<span style="color:red;">35 minuti fa</span>, Wasted Years dice:

Un guazzabuglio ben illustrato e in cui la trama, confusionaria, è assolutamente e solamente al servizio dei disegni. Ellissi a tutto andare e salti logici, ho buttato i quattrini che invece, col texone, avevo speso molto meglio.

Penso che cercherò di rivenderlo.

 

Io mi domando il senso dell' ultima frase.

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<span style="color:red;">3 ore fa</span>, borden dice:

Nel primo caso se la cavava anche da solo, però.

Vero..ma io avrei preferito l'esatto contrario...visto l'esiguo numero di pagine..

Comunque, nonostante questi "angeli protettori che gli salvano la pelle, il nostro giovane Tex è un tizzone d'inferno di prim'ordine .. su quello nulla da dire..

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Ben vengano anche quelli che cercano di rivendere fumetti che non hanno gradito,

la storia torna in circolo per magari essere trovata da chi non lo prese in edicola.

Non ha detto: "Penso che lo brucerò nel caminetto!"

Penso che i vari tipi di fumetto vanno affrontati con il giusto spirito e anche io

sfogliati certi celebrati e indiscussi capolavori, storco il naso e a volte neanche li finisco.

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Non è facile scrivere una "Storia" in 48 pagine, molto spazio è lasciato al "non detto" e il protagonista assoluto diventa il disegnatore (molto bravi quelli scelti per questa collana). Grande Andreucci allora, mentre dal soggetto mi aspettavo di più... forse il numero meno interessante fra i cartonati usciti finora.

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  • 2 settimane dopo...
  • Rangers

Ho apprezzato molto sia i disegni che i colori, ho faticato molto seguirne la trama. Non lo ricorderò certamente tra le storie più affascinanti della serie "cartonata".

Peccato, speravo in una storia più in linea con l'ultimo texone, ma tant'è. Letto e archiviato.  

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  • 2 settimane dopo...

Bel cartonato, anche se la storia mi è piaciuta il punto di forza sono sicuramente i disegni veramente splendidi di Stefano Andreucci. Da notare che il suo Tex giovane non si confonde con il suo Tex maturo presentato a suo tempo nella sua storia per il mensile. Sia nel cartonato sia nel texone è riuscito a scindere i due personaggi cosa che non sempre con altri disegnatori accade e che cadono nella trappola di presentare un Tex giovane quasi uguale al Tex ultraquarantenne come ad esempio accaduto nell'ultima storia di Lupe dove Piccinelli, pur presentando degli ottimi disegni, ha disegnato Tex quasi sempre allo stesso modo.

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  • 3 anni dopo...
  • 1 mese dopo...

Proseguendo nel recupero dei cartonati degli scorsi anni, ho letto in questi giorni "il vendicatore". Devo dire che, rispetto a "Giustizia a Corpus Christi" mi ha deluso parecchio. 

Belli i disegni di Andreucci, ma trama troppo confusa, che, in alcune parti si fa davvero fatica a seguire (ad esempio il salto che ci porta indietro a vedere la morte di Gunny), tanto da dover tornare indietro a cercare di "decifrare" gli avvenimenti.  Forse Boselli voleva dare un taglio "sperimentale", non so...

Ci sono anche troppi "arrivano i nostri". Insomma, belli i disegni di Andreucci, ma bocciata la storia caotica e con un personaggio, come quello di Cortina, poco credibile nel suo modo di agire. Finora il peggior cartonato letto (come storia): si fa fatica a pensare che sia quello che precede gli avvenimenti narrati dallo stesso autore nel cartonato che più mi è piacuto.

 

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  • 1 mese dopo...

Allora non avevo mai comprato questi cartonati

per spazio e per "soldo", poi dopo aver finito l'ultimo Tex Willer (dove ci sono alcuni rimandi) ed aver vinto 50 euro ne ho comprati ben cinque. :-)

Graficamente veramente godibile, Andreucci di alto livello, bei colori ed una storia interessante. Forse qualche pagina in più su Cortina sarebbe stata utile però sono dettagli. Il Boss, come sta facendo in Tex Willer, sta mettendo ,con maestria, in luce un passato non (o poco) raccontato.

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Ho finito oggi di leggere nella sua interezza l'ultima storia pubblicata su Tex Willer. E ho sentito la necessità di riprendere in mano la vicenda narrata in questo Romanzo a Fumetti pubblicato nel 2017 per vedere chi fosse Callahan.

Alla prima lettura non mi ero reso conto di alcune cose, che adesso invece mi sono saltate all'occhio e che non mi sono chiare.

1) Chi è Manolo (l'uomo che Tex trova impiccato a pag. 26)?

2) Da dove salta fuori Warren? è un volto che ho già visto ma non so dove metterlo e come legarlo al giovane (o al vecchio?) Tex...

3) I pistoleros della battaglia iniziale chi sono? Come hanno trovato Tex?

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  • 1 anno dopo...

Lo faccio di rado, ma dopo aver recuperato e letto questo volume cartonato, voglio esordire con una lode veemente agli splendidi disegni di Andreucci.

 

Le gabbie magari non sono eccessivamente "ardite" (non mancano comunque alcune interessanti soluzioni) ma il livello grafico sfoderato dall'artista in questa prova è davvero di altissimo livello. Sfruttando al meglio il taglio più cinematografico che il formato permette, il disegnatore si supera con un'opera elegante, corposa, molto personale e altamente espressiva. Non a caso Andreucci è uno dei miei disegnatori preferiti delle giovani leve su Tex.

 

Al proposito, ho trovato pure molto efficace e piacevole la colorazione di Vattani, che valorizza al meglio parecchie vignette ed eccelle nelle scene in notturna.

Considerato lo spettacolo grafico, mi verrebbe da insultarmi da solo davanti allo specchio per aver perso in edicola, alla data di pubblicazione, una simile chicca :D.

 

Meno male che ci ho messo una pezza, recuperandolo in seguito e non nascondo che sto pian piano rivalutando questo format, da me inizialmente snobbato. 

 

La trama in se, non è male ma non tiene il passo allo splendido comparto grafico.

 

Mauro riprende per l'occasione un episodio del passato di Tex e lo elabora, con una sceneggiatura più "originale" (vedere la sequenza iniziale con annesso flashback che al sottoscritto è piaciuta davvero molto) e svariando da scena in scena con tagli netti e serrati.

In poche tavole, vediamo agire parecchi personaggi di caratura, da Callahan, a Cortina, e i villain, sebbene meno strutturati, sono alquanto plausibili.

 

L'adrenalina non manca, così come l'azione e il ritmo, tuttavia anch'io ho faticato a comprendere l'operandi di Cortina. Evidentemente il giovane Tex lo ha stregato al punto da tradire senza un evidente motivo un complice (canaglia quanto vogliamo ma sempre alleato). Pure l'irruzione dei rangers, con successiva fuga alla chetichella del giovane fuorilegge, è una scelta narrativa non di immediata comprensione. Perchè rischiare di tirarsi addosso uomini di legge, quando sarebbe bastato usare i propri sgherri per sopprimere la gentaglia agli ordini di Bronson?

 

Cortina comunque avrà la giusta rivalutazione sulla saga Tex Willer, visto che Mauro, in tal sede (Imho), lo sta usando decisamente meglio.

 

Al netto dell'opera di Andreucci (che meriterebbe un nove pieno), alla trama non riesco ad assegnare più della sufficienza. Il mio voto finale è 6

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  • 1 anno dopo...

Sono molto indietro nella lettura di questa serie ma devo dire che finora non c’è stato un solo volume che mi abbia deluso, questi romanzi a fumetti, o cartonati alla francese che dir si voglia, si sono sempre rivelati ben fatti, assolutamente convincenti sia da un punto di vista tecnico (formato, colori, disegni) che narrativo.

Questa storia dell’accoppiata Boselli/Andreucci non fa eccezione ma anzi ha il coraggio di spingersi ancora oltre, proponendo uno sviluppo del racconto decisamente innovativo per lo standard classico del personaggio, cosa che personalmente ho apprezzato molto.

Un incipit poderoso e cinematografico, nel quale ho intravisto omaggi a Leone e Peckinpah, apre come meglio non si potrebbe le danze di questa ballata di vendetta e sangue, si torna alle origini del mito (al passato di Tex), si torna a Jimenez e Gunny Bill, i razziatori del Nueces, Sam Willer e le new entry Jim Callahan e Juan Cortina.

 

La narrazione è frenetica, fatta di brevi pause ad intervallare le molte scene d’azione, stacchi violenti tra una scena e l’altra, uso delle didascalie completamente assente, una soluzione narrativa non canonica per gli standard del personaggio ma necessaria per dare forma compiuta ad un racconto che nasce e muore in sole 48 pagine.

La parte finale perde un pochino di efficacia e certi passaggi avrebbero forse necessitato di più “spazio”, in compenso ho apprezzato la definizione di Juan Cortina e Callahan, anche se le motivazioni del bandito messicano rimangono poco chiare mentre è apprezzabile la riflessione sulla vendetta e sui confini della giustizia, in questo senso sia Cortina che Callahan si rivedono nel giovane Tex pur rappresentando due opposti (fuorilegge e ranger).

Da un punto di vista grafico ho veramente poco da dire, il lavoro di Andreucci e Vattani (ai colori) è semplicemente eccellente, in linea del resto con quanto visto finora su questa serie, tavole ricche di fascino valorizzate dal grande formato.

Storia: 7.5 Disegni: 8

 

Ps: Mi sembra di capire che questa storia (e la successiva Giustizia a Corpus Christi) siano ambientate subito dopo l’uccisione del padre di Tex e prima del periodo del Rodeo.

Ora, premesso che non rileggo Il passato di Tex da molti anni e non ho gli albi sottomano ci sono alcuni particolari che mi sono sembrati “non in linea” con quanto narrato da GL Bonelli nella storia in questione, ma forse ricordo male io...vediamo se qualcuno mi aiuta.

1- Sam Willer dice che Tex gli ha venduto la sua parte del ranch prima di andare via ma io ricordo che Tex non prese soldi e non ci fu nessuna vendita.

2- L’arrivo di Tex nella compagnia del rodeo non avviene immediatamente dopo la morte del padre? Tipo uno o due giorni dopo?

3- Alla fine de Il Vendicatore Tex è già ricercato con tanto di manifesto, io ho sempre pensato che divenne fuorilegge dopo aver fatto strage degli assassini di suo fratello a Culver City, altrimenti come si spiega la sua lunga presenza nella compagnia del rodeo? Girava per il west esibendosi nel rodeo e nel contempo era ricercato?

Premetto che non sto seguendo la serie Tex Willer e mi baso solo sui miei vecchi ricordi de Il passato di Tex.

 

 

Il 3/3/2021 at 18:48, Aliprando dice:

Ho finito oggi di leggere nella sua interezza l'ultima storia pubblicata su Tex Willer. E ho sentito la necessità di riprendere in mano la vicenda narrata in questo Romanzo a Fumetti pubblicato nel 2017 per vedere chi fosse Callahan.

Alla prima lettura non mi ero reso conto di alcune cose, che adesso invece mi sono saltate all'occhio e che non mi sono chiare.

1) Chi è Manolo (l'uomo che Tex trova impiccato a pag. 26)?

2) Da dove salta fuori Warren? è un volto che ho già visto ma non so dove metterlo e come legarlo al giovane (o al vecchio?) Tex...

3) I pistoleros della battaglia iniziale chi sono? Come hanno trovato Tex?

 

1) Manolo era il terzo elemento che si presenta di notte al ranch di Sam Willer, Tex ne uccide due ma il terzo si salva perchè fugge...sarà poi ritrovato dallo stesso Tex impiccato dalla posse guidata da Warren.

2) Warren me lo ricordo solo in questa storia.

3) E' lo stesso Tex a dire chi sono quando li affronta nell'incipit della storia, sono uomimi di Bronson che cercavano Tex per vendicarsi dell'uccisione dei loro amici a Jimenez per mano di Tex e Gunny Bill.

Modificato da Kamoose
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