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TWF - Tex Willer Forum

[684/685] Wolfman


natural killer
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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Landi dice:

Cara Letizia, il problema qui è che il legame tra i due fratelli giustificherebbe tutta la storia dal punto di vista della credibilità dei personaggi e della storia stessa. 

 

Fammi capire.

Se il legame tra i due fratelli giustifica e dà credibilità ai personaggi, significa forse che ,se non approfondiamo il fatto che tra i due fratelli c'è un legame profondo, la storia è ingiustificata e i personaggi sono poco credibili?

E in che modo si poteva spiegare ai lettori, o almeno a quelli che non l'hanno capito, che il legame tra i due fratelli era profondo?

 

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<span style="color:red;">10 minuti fa</span>, Letizia dice:

 

Fammi capire.

Se il legame tra i due fratelli giustifica e dà credibilità ai personaggi, significa forse che ,se non approfondiamo il fatto che tra i due fratelli c'è un legame profondo, la storia è ingiustificata e i personaggi sono poco credibili?

E in che modo si poteva spiegare ai lettori, o almeno a quelli che non l'hanno capito, che il legame tra i due fratelli era profondo?

 

Il buon Ruju doveva pensarla e sceneggiarla... A volte bastano due pagine e tutto quadrava di più nella storia... Così sembra di avere a che fare con uno psicopatico (Wolfman)

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<span style="color:red;">3 minuti fa</span>, Landi dice:

Il buon Ruju doveva pensarla e sceneggiarla... A volte bastano due pagine e tutto quadrava di più nella storia... Così sembra di avere a che fare con uno psicopatico (Wolfman)

 

Wolfman sembra uno psicopatico?

Wolfman è uno psicopatico!

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3 ore fa, Landi dice:

Cara Letizia, il problema qui è che il legame tra i due fratelli giustificherebbe tutta la storia dal punto di vista della credibilità dei personaggi e della storia stessa. 

IMHO è perfetta così. Proprio perché Wolfman il fratello l'avrebbe ucciso lui stesso dimostra quanto fosse speciale il loro legame! :lol: 

Modificato da borden
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<span style="color:red;">56 minuti fa</span>, borden dice:

IMHO è perfetta così. Proprio perché Wolfman il fratello l'avrebbe ucciso lui stesso dimostra quanto fosse speciale il loro legame! :lol: 

 

Te possino cecatte, Borden.:rolleyes:

Ma parla come magni.

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Ruju è stato abile a far credere a tutti che l'uccisore di Justin fosse il giovanissimo Percy. Al punto che lo credeva pure il ragazzo (e forse anche qualcuno in redazione :*uhm*:)

Il vero colpevole viene svelato solo alla fine e alzi la mano chi può affermare di aver minimamente sospettato di come fossero realmente andate le cose...

Ma notevole è anche l'approfondimento psicologico dei vari abitanti di Silver Bow che Pasquale ha confezionato su misura per ciascuno di essi, dal giocatore al nuovo sceriffo, dalle ragazze al barman, dai pavidi cittadini agli antagonisti principali, Wolfman e War Cry.

E quando la scena si sposta dalla cittadina agli innevati dintorni, dove Tex porta la sfida sul campo dell'avversario, la tensione narrativa cresce fino all'insospettabile epilogo.

 

E la prova grafica di Font, al netto del giudizio negativo dei suoi detrattori, ben rappresenta gli ambienti e l'atmosfera suggerita dalla sceneggiatura che spostando l'azione nella foresta innevata consente al disegnatore spagnolo di esprimere al meglio la sua vena paesaggistica, senza trascurare la drammaticità dell'azione nella sequenza di eventi che porterà alla resa dei conti.

 

 

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<span style="color:red;">16 minuti fa</span>, JACK DEVIL dice:

Font è un bravo disegnatore, ma preferisco vederlo sul Maxi. Sulla serie regolare vorrei sempre Piccinelli, Dotti, Civitelli.

 

E magari qualche volta Villa.

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Bella prova del "giallista" Ruju, promosso a pieni voti anche in questa circostanza.

I disegni di Font, superbi nei paesaggi, lasciano un po' a desiderare nella definizione dei personaggi  principali. Ma neppure questa è una novità.

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18 ore fa, JACK DEVIL dice:

 

Di Villa è nota la situazione. Io credo che Piccinelli sia il futuro Galep. Ticci e Civitelli sono state le colonne ma nei loro disegni, a mio parere, è mancato quel tocco di magia da renderli gli eredi di Galep, forse dovuto al loro tratto particolare. Piccinelli, e anche Dotti, mi fanno sognare...

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Mi sa che sono fuori dal coro nel dire che a me questa storia non è che mi abbia entusiasmato granchè.La storia di perse scorre bene e Wolfman è rapresentato davvero bene tanto che sembra un licantropo pazzo furioso, forse sarà che non mi entusiasma particolarmente Font, e la storia mi manca un po' di quella dose di piombo in più che non guasta mai.

Per quanto riguarda gl'eredi di Galep avete sparato nomi pesanti Villa personalmente è uno dei miei preferiti ma come tutti sappiamo vuoi per i tempi che ha nel disegnare vuoi che deve curare copertine, cartoline varie e quant'altro forse sarà grassa vedere un altra storia disegnata da lui nella serie regolare.Gl'altri c'è poco da dire Piccinelli è sicuramente uno in cui SBE deve puntare così come Dotti, perché secondo me sono un investimento alla lunga.Ticci è un mito cosi come Civitelli.

Per quanto riguarda Civitelli dire che nei suoi disegni manca il tocco di magia forse bisognerebbe rileggere l'ultima storia che ha come protagonista il ritorno di Yama.Scusate se è poco.:)

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  • Collaboratori

Dopo la lettura del secondo albo, qualche dubbio che si era palesato durante la lettura del primo è stato efficacemente sciolto dalla sceneggiatura di Ruju. La storia è molto godibile e probabilmente con altri disegni il voto sarebbe stato più alto del sette  che mi sento di assegnarle. Quello che maggiormente stona, a mio parere, è lo spessore dei due antagonisti, capaci di mettere sotto scacco un intero paese e di rivaleggiare a lungo con Tex e Carson, per capitolare solo nelle ultime pagine. Sono cresciuto con il Tex con cui nessun avversario la dura, certo Wiolfman non impensierisce mai il ranger, però non trapela mai da queste pagine quel netto senso di superiorità che ho colto per esempio a profusione nell'ultimo maxi "Nueces Valley" con un Tex che anche bambino si mostra sempre una spanna sopra gli altri. Quando incomincio a chiedermi sommessamente "è Tex o non è Tex", vengono a galla tutti i limiti di una storia e se penso al Giovanni Luigi, mi sovviene in mente il Tex che prendeva immancabilmente a calci nel posteriore il malcapitato di turno, mentre qui invece abbiamo addirittura l'attimo di suspence per sapere chi è uscito vincitore dal duelllo, anzi per un attimo Ruju la dà vinta a Wolfman prima che questi, stramazzando al suolo, non dia campo al vero vincitore. Ma anche il semplice fatto che il bestione sia ancora vivo e capace di alzarsi e scagliarsi contro il complice precipitando infine con lui nel dirupo, mostra da un lato una stazza e una forza che danno fin troppa consistenza a un personaggio che fino all'ultimo non riesce a bucare veramente lo schermo (usando una metafora cinematografica), e mostra dall'altro lato come Tex, nel duello, abbia fallito proprio nel momento in cui sottovaluta la resistenza dell'avversario dandolo troppo facilmente per morto.  

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Ruju in questo è "recidivo". Già nello speciale di Roi L'orda del tramonto il villain sopravvive, sia pure con l'aiuto di una scotta, al colpo mortale.

Ma in questo caso, l'estrema forza e resistenza di Wolfman non fa che accrescere la figura di Tex, ancora una volta, e non poteva essere diversamente, vincitore.

Il vero colpo di scena, a mio parere, sta nel ruolo di War Cry, capace fino all'ultimo di dissimulare la sua responsabilità assecondando la sete di vendetta di Wolfman e coltivando in sé la certezza di non poter essere scoperto. Ma aveva fatto i conti senza Tex! 

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  • Collaboratori
<span style="color:red;">16 ore fa</span>, natural killer dice:

Ma in questo caso, l'estrema forza e resistenza di Wolfman non fa che accrescere la figura di Tex,

 

In che cosa la figura di wolfman merita di essere ricordata? Cos'ha di grande questo personaggio nel momento stesso in cui i rapporti con il fratello rendono dubbio il suo intrinseco desiderio di vendetta che è il motore assai labile  della vicenda. E se nel mettere le mani sull'assassino vi è in cuor suo solo il desiderio di recuperare un pugno di pepite d'oro, movente più credibile delle sue azioni e della sua caparbietà, l'idea non è mai resa del tutto esplicità dalla sceneggiatore. Se mette alla calcagna del fratello l'indiano, infatti, è solo in base a una premonizione, cosa che scritta da Faraci apriti cielo, avresti sentito i commenti. Insomma un personaggio che risalta per la sua forza, per la sua brutalità, ma anche per una condotta che rimane nebulosa. E davanti a questo misero personaggio Tex affanna, ce l'ha davanti alle sue colt e non riesce a colpirlo nemmeno di striscio, mentre a parti invertite Wolfman abbatte il cavallo di Carson e se non fosse per il ricorso abusato al provvidenziale ramo, addio vecchio cammello. Se questo per voi non è un Tex sottotono, imo siamo di bocca buona.

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Storia carina, che scorre piacevole e fino all'ultima pagina non è mai scontata. Voto globale 7.

Beh ovvio che se il Tex infallibile dei primi cecchinava Wolfman al primo scontro a fuoco, la storia finiva :-D.

per gusto personale  ci sta anche l'evoluzione del personaggio Tex soprattutto in storie come questa, ad impronta "gialla" in cui la maggiore elaborazione / suspance va a discapito della "velocità d'azione" complessiva che ne viene rallentata.

Comunque sia, sempre viva il nostro vecchio ranger.

Ah, visto il finale, aspettiamoci uno scontato ritorno in futuro del brutale uomo-lupo.

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On 8/11/2017 at 17:46, natural killer dice:

 

Il vero colpevole viene svelato solo alla fine e alzi la mano chi può affermare di aver minimamente sospettato di come fossero realmente andate le cose...

 

 

 

 

 

Io più che all'indiano, mentre leggevo la storia, mi ero convinto che il ragazzo non era stato, ma avevo pensato al vice sceriffo diventato poi sceriffo, perché innamorato della sorella del ragazzo (perdonatemi il giro di parole, ma non ho gli albi sottomano e non mi ricordo i nomi, purtroppo è un difetto che ho anche nella vita reale)

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Wolfman ha in sé lo spirito della foresta nella quale vive in un perfetto rapporto simbiontico con gli elementi che la costituiscono, che appartengano al regno animale, a quello vegetale o minerale. Wolfman, immerso nel suo mondo, appare e sente di essere invincibile. La mole, la forza fisica, la sanguinaria abilità con le armi e non ultimo l'aspetto fisico costituiscono un insieme in grado di incutere terrore a chiunque. Non ha morale, né ideali, non rimorso, né sentimenti, ma nella sua belluina ancestralità è legato al vincolo di sangue che lo spinge a placare nel sangue stesso la sete di vendetta nei confronti di chi gli ha ucciso il fratello. Un fratello che lui stesso avrebbe ucciso senza troppe esitazioni, ma che nessun altro avrebbe potuto fare impunemente. 

War Cry è figura meno lineare. Vive a contatto con Wolfman e non lo teme. Inconfessabili motivi lo hanno spinto a ritirarsi a vivere allo stato selvaggio accanto a Wolfman condividendone interamente la natura in un equilibrio che li porta a rispettarsi reciprocamente. Un equilibrio che viene interrotto dalla comparsa del fratello minore di Wolfman che con i suoi atteggiamenti sprezzanti e irridenti spezza l'armonia e fa nascere nell'indiano una miscela esplosiva di rancore, invidia e gelosia che lo porterà a uccidere il giovane Justin per poi tornare immediatamente a percorrere con Wolfman  anche i sentieri della vendetta.

 

E' questa la coppia di avversari che Tex si trova a dover affrontare, facendo i conti con le peculiari abilità dei due. Certo Tex avrebbe potuto accopparli al primo incontro e la storia si sarebbe conclusa nel giro di un albo. Ma così non avremmo avuto modo di leggere il conflitto interiore di Percy, convinto lui stesso di essere un assassino, la egoistica decisione dei pavidi difensori di Silver Bow di cedere all'ultimatum di Wolfman, le diverse dinamiche che porteranno i vari coprotagonisti  a scegliere e percorrere vie diverse, fino alle drammatiche sequenze che hanno portato Tex ad affrontare i due non proprio teneri avversari.

 

Questi sono i motivi che mi hanno fatto apprezzare la storia che Ruju ha sapientemente imbastito sul registro del giallo che ha ormai ampiamente dimostrato di gestire con padronanza e che Font ha potuto ricamare sulla candida neve del Montana.

  • +1 1
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<span style="color:red;">53 minuti fa</span>, natural killer dice:

legato al vincolo di sangue che lo spinge a placare nel sangue stesso la sete di vendetta nei confronti di chi gli ha ucciso il fratello. Un fratello che lui stesso avrebbe ucciso senza troppe esitazioni, ma che nessun altro avrebbe potuto fare impunemente

 

NK, come ti sei permesso di togliermi le parole di bocca?;)

Anche se a Wolfman non fosse importato un fico secco del fratello (ma in fondo non è così, visto che gli mette alle calcagna War Cry, di cui si fida ciecamente), il suo comportamento non sarebbe cambiato di una virgola e la sua seta di vendetta sarebbe rimasta tale e quale. Che uomo sarebbe stato se non avesse fatto fuori gli assassini di SUO fratello?

A dir la verità, un mio probabile assassino alternativo, una volta scartato il ragazzino, era l'amica della sorella.

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  • Collaboratori
1 ora fa, natural killer dice:

Wolfman ha in sé lo spirito della foresta nella quale vive in un perfetto rapporto simbiontico con gli elementi che la costituiscono, che appartengano al regno animale, a quello vegetale o minerale. Wolfman, immerso nel suo mondo, appare e sente di essere invincibile. La mole, la forza fisica, la sanguinaria abilità con le armi e non ultimo l'aspetto fisico costituiscono un insieme in grado di incutere terrore a chiunque. Non ha morale, né ideali, non rimorso, né sentimenti, ma nella sua belluina ancestralità è legato al vincolo di sangue che lo spinge a placare nel sangue stesso la sete di vendetta nei confronti di chi gli ha ucciso il fratello. Un fratello che lui stesso avrebbe ucciso senza troppe esitazioni, ma che nessun altro avrebbe potuto fare impunemente. 

 

Molto affascinante ricostruzione della sua personalità ma nell'albo quali elementi ti permettono di affermarlo ? E' un trapper che si è guadagnato il nome nel modo in cui Ruju l'ha raccontato, ma passi per simbionte, non è certo un vero uomo lupo. In genere non ho in molta simpatia questi fenomeni da baraccone e già li contestavo in passato con tutte le mie forze a Mauro Boselli quando li usava (per esempio vedi la scombinata banda Thunder). E resta il fatto che Tex ci viene mostrato più fallibile di quello che normalmente dovrebbe essere, perennemente in ritardo sugli avversari,  due tomi che fanno il bello e il brutto tempo nella cittadina di Silver Bow per due giorni, uccidendo e spaventando la popolazione, con i due "campioni" impotenti. E non parliamo di una banda di fuorilegge numerosa ( come nella storia di Nizzi "il villaggio assediato" ) ma di due uomini contro due uomini. Non compro l'albo certo per vedere quanto è belluino Wolfman o quanto è sfregiato War Cry, quanto al "giallo" è appena accennato e non mi sembra degno di applausi, nè per vedere quanto possano essere vigliacchi gli amici del gambler! Se non si riesce a centrare la figura di Tex tutto il resto conta, ahimé, poco o niente.

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<span style="color:red;">21 minuti fa</span>, ymalpas dice:

 

Molto affascinante ricostruzione della sua personalità ma nell'albo quali elementi ti permettono di affermarlo ? E' un trapper che si è guadagnato il nome nel modo in cui Ruju l'ha raccontato, ma passi per simbionte, non è certo un vero uomo lupo. In genere non ho in molta simpatia questi fenomeni da baraccone e già li contestavo in passato con tutte le mie forze a Mauro Boselli quando li usava (per esempio vedi la scombinata banda Thunder). E resta il fatto che Tex ci viene mostrato più fallibile di quello che normalmente dovrebbe essere, perennemente in ritardo sugli avversari,  due tomi che fanno il bello e il brutto tempo nella cittadina di Silver Bow per due giorni, uccidendo e spaventando la popolazione, con i due "campioni" impotenti. E non parliamo di una banda di fuorilegge numerosa ( come nella storia di Nizzi "il villaggio assediato" ) ma di due uomini contro due uomini. Non compro l'albo certo per vedere quanto è belluino Wolfman o quanto è sfregiato War Cry, quanto al "giallo" è appena accennato e non mi sembra degno di applausi, nè per vedere quanto possano essere vigliacchi gli amici del gambler! Se non si riesce a centrare la figura di Tex tutto il resto conta, ahimé, poco o niente.

Sottoscrivo l'analisi di Sandro (nei suoi due interventi su questo albo) al 100%

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<span style="color:red;">48 minuti fa</span>, ymalpas dice:

 

Molto affascinante ricostruzione della sua personalità ma nell'albo quali elementi ti permettono di affermarlo ? E' un trapper che si è guadagnato il nome nel modo in cui Ruju l'ha raccontato, ma passi per simbionte, non è certo un vero uomo lupo. In genere non ho in molta simpatia questi fenomeni da baraccone e già li contestavo in passato con tutte le mie forze a Mauro Boselli quando li usava (per esempio vedi la scombinata banda Thunder). E resta il fatto che Tex ci viene mostrato più fallibile di quello che normalmente dovrebbe essere, perennemente in ritardo sugli avversari,  due tomi che fanno il bello e il brutto tempo nella cittadina di Silver Bow per due giorni, uccidendo e spaventando la popolazione, con i due "campioni" impotenti. E non parliamo di una banda di fuorilegge numerosa ( come nella storia di Nizzi "il villaggio assediato" ) ma di due uomini contro due uomini. Non compro l'albo certo per vedere quanto è belluino Wolfman o quanto è sfregiato War Cry, quanto al "giallo" è appena accennato e non mi sembra degno di applausi, nè per vedere quanto possano essere vigliacchi gli amici del gambler! Se non si riesce a centrare la figura di Tex tutto il resto conta, ahimé, poco o niente.

 

Io non sono d'accordo.
Intanto, alla faccia del soprannome, Walfman non è per niente un uomo-lupo.
Tex fallifale e perennemente in ritardo, impotente contro chi fa il bello e cattivo tempo?
Non mi pare.
Intanto è più facile avere la meglio su avversari più numerosi ma ben visibili di fronte alle loro colt, piuttosto che contro chi colpisce e poi fugge rendendosi invisibile.
Wolman è abile e svelto come un gatto e questo semmai esalta le qualità di Tex.
Ma analizziamo gli incontri tra i nostri e i "loro".
- pag. 1.79: "troppo lontano per le nostre colt" - colpire qualcuno sarebbe stato un miracolo poco credibile.
- pag. 1.83: sparano tutti ma nessun colpo va a segno - tutto è rimandato, vogliamo far finire la storia qui?
- pag. 1.88: Tex spara a Wolfman e gli manca la zucca di poco, mentre Wolman spara e colpisce il cavallo di Carson che è molto più grosso - forse sarebbe stato meglio se anche Tex avesse sparato al cavallo perché lo avrebbe certamente colpito, ma la scena è ricca di suspense.
- pag. 2.09: sparanno tutti con le colt e nessun colpo va a segno - siamo solo all'inizio della seconda parte.
- pag. 2.73: Tex disarma Wolfan e ferisce War Cry - qui c'è tutta la superiorità di Tex e della sua strategia contro i suoi nemici.
Da qui in poi spero che non ci sia niente da obiettare.
Vi sembra un Tex impotente e fallibile?
A me sembra invece più credibile.
E poi ricordatevi cosa succede nel Tex n. 99

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1 ora fa, Letizia dice:

Letizia non dimenticare che nel numero 99 Tex è vittima di uno "sporco" trucco e pur ferito va a sconfiggere, in un nuovo duello, il rivale

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Letizia dice:

fallifale

 

Ovvio che volevo scrivere fallibile.

 

<span style="color:red;">37 minuti fa</span>, Landi dice:
<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Letizia dice:

Letizia non dimenticare che nel numero 99 Tex è vittima di uno "sporco" trucco e pur ferito va a sconfiggere, in un nuovo duello, il rivale

 

Certo che è vittima di uno "sporco trucco" ma, se non avesse a sua volta evitato anche il trucco più evidente del sole negli occhi, la serie degli albi di Tex non sarebbe arrivata neanche al n. 100.

Trucco o non trucco, nel n. 99 Tex, a mio avviso, è più fallibile che in Wolfman.

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On 15/10/2017 at 21:43, Carlo Monni dice:

Sul serio brancolate nel buio sul nome dell'assassino? Ma se è evidente? Forse anche troppo evidente-:lol::lol:

A proposito di Medda, Mauro un soggetto gllel'ha chiesto ma è lui che non l'ha ancora portato.;)

 

On 16/10/2017 at 21:15, Letizia dice:

 

Leo, Leo, boccaccia mia statte zitta...

Ma li leggi i commenti?

 

Intanto diamo a Cesare quel che è di Cesare, vale a dire a me quel che è mio, e cioè che stavolta ci avevo visto giusto, nonostante Carlo Monni e Letizia mi sbeffeggiassero pubblicamente (simpaticamente, si intende ;) ). Allo stesso Carlo avevo detto in seguito che probabilmente aveva torto, e che se avesse avuto ragione mi sarebbe dispiaciuto: troppi erano gli elementi profusi da Ruju per puntare contro il fratello della prostituta per pensare che l'assassino fosse VERAMENTE lui... La pensavo così e non mi sbagliavo.

 

Il giallo è sciolto da Ruju in un altro modo: peccato, però, che lo trovi molto poco credibile. Concordo con Ymalpas quando dice:

8 ore fa, ymalpas dice:

Se mette alla calcagna del fratello l'indiano, infatti, è solo in base a una premonizione, cosa che scritta da Faraci apriti cielo, avresti sentito i commenti. Insomma un personaggio che risalta per la sua forza, per la sua brutalità, ma anche per una condotta che rimane nebulosa.

 

La premonizione è una forzatura pazzesca. Per quale ragione Wolfman dovrebbe pensare che il fratello, che non è certo di primo pelo, possa cacciarsi nei guai in un piccolo villaggio in cui, infatti, la fa da padrone in grande scioltezza? Se l'avesse scritta Faraci, non gliel'avremmo perdonata, dice Ym. Ma io non la perdono nemmeno a Ruju, e nemmeno al curatore ;) che ha avallato questa scelta narrativa, troppo labile, ahimé.

 

Non concordo con Ymalpas invece quando dice:

 

8 ore fa, ymalpas dice:

E davanti a questo misero personaggio Tex affanna, ce l'ha davanti alle sue colt e non riesce a colpirlo nemmeno di striscio, mentre a parti invertite Wolfman abbatte il cavallo di Carson e se non fosse per il ricorso abusato al provvidenziale ramo, addio vecchio cammello. Se questo per voi non è un Tex sottotono, imo siamo di bocca buona.

 

On 9/11/2017 at 20:26, ymalpas dice:

Ma anche il semplice fatto che il bestione sia ancora vivo e capace di alzarsi e scagliarsi contro il complice precipitando infine con lui nel dirupo, mostra da un lato una stazza e una forza che danno fin troppa consistenza a un personaggio che fino all'ultimo non riesce a bucare veramente lo schermo (usando una metafora cinematografica), e mostra dall'altro lato come Tex, nel duello, abbia fallito proprio nel momento in cui sottovaluta la resistenza dell'avversario dandolo troppo facilmente per morto.  

 

Non ho trovato Wolfman misero. E le difficoltà di Tex e Carson sono spiegabili anche con il fatto che i due rangers giocano "fuori casa" : quante volte Wolfman dice di essere "nel suo elemento", ciò che indubbiamente lo avvantaggia? Proprio le difficoltà dei nostri accrescono la statura di questo gigante spaventoso, che a me non è invece per nulla dispiaciuto, ed anzi ne ho apprezzato la pericolosità. Anche quando letteralmente scompare davanti agli occhi di Tex, il ranger si sofferma a riflettere: "devo stare attento, molto attento": ha capito, Tex, di avere a che fare con un personaggio fuori dal comune, un avversario tosto al punto giusto. Per me l'antagonista buca lo schermo, e plaudo al bellissimo post di natural killer:

 

5 ore fa, natural killer dice:

Wolfman ha in sé lo spirito della foresta nella quale vive in un perfetto rapporto simbiontico con gli elementi che la costituiscono, che appartengano al regno animale, a quello vegetale o minerale. Wolfman, immerso nel suo mondo, appare e sente di essere invincibile. La mole, la forza fisica, la sanguinaria abilità con le armi e non ultimo l'aspetto fisico costituiscono un insieme in grado di incutere terrore a chiunque. Non ha morale, né ideali, non rimorso, né sentimenti, ma nella sua belluina ancestralità è legato al vincolo di sangue che lo spinge a placare nel sangue stesso la sete di vendetta nei confronti di chi gli ha ucciso il fratello. Un fratello che lui stesso avrebbe ucciso senza troppe esitazioni, ma che nessun altro avrebbe potuto fare impunemente. 

 

ed anche alle considerazioni di Letizia:

 

3 ore fa, Letizia dice:

Intanto, alla faccia del soprannome, Walfman non è per niente un uomo-lupo.
Tex fallifale e perennemente in ritardo, impotente contro chi fa il bello e cattivo tempo?
Non mi pare.
Intanto è più facile avere la meglio su avversari più numerosi ma ben visibili di fronte alle loro colt, piuttosto che contro chi colpisce e poi fugge rendendosi invisibile.
Wolman è abile e svelto come un gatto e questo semmai esalta le qualità di Tex.

 

Sull'incapacità di Tex di valutare se un avversario è ancora vivo o meno do invece ragione ad Ymalpas, ed aggiungo che questa  è proprio una debolezza del Tex rujano: la stessa cosa aveva fatto con Padre Guillermo in Le Catene della Colpa (altra grande forzatura per un altro personaggio che a mio parere seppe comunque bucare lo schermo).

 

Per venire alla componente gialla, essa ha ai miei occhi il vizio originale della presenza di War Cry al villaggio: la storia della premonizione proprio non mi va giù. C'è da ammettere però che Ruju sa disseminare molti falsi indizi (vedi quelli che hanno indotto all'errore Carlo e Letizia ma non me :D ), che portano a pensare che il colpevole sia prima il fratello della prostituta, poi l'amica, quindi il gambler o il vice-sceriffo. In fin dei conti, non male proporre una girandola di soluzioni per poi spiazzare tutti con un'altra del tutto inattesa (anche se forzata...). Interessante comunque la motivazione dell'omicidio: non tanto l'oro, quanto soprattutto l'amor proprio di questa creatura spregevole, sfregiata fuori e dentro, che a dispetto delle apparenze non tollera che si scherzi sul suo aspetto fisico. E chissà che non ci sia anche una certa gelosia per le premure che il suo amico Wolfman, con cui ha un rapporto pressoché esclusivo, riserva a suo fratello. 

 

In fin dei conti la ritengo una buona storia di quello che sta rivelandosi un ottimo autore. Ma il capolavoro ancora non arriva...

Modificato da Leo
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