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TWF - Tex Willer Forum

[Color Tex N. 12] Sparate sul pianista e altre storie


natural killer
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Migliore storia breve, migliori disegni, miglior personaggio!  

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texcol10.jpg

 

Cinque storie brevi, tra esordi texiani e grandi ritorni!

COLOR TEX

N° : 12

Periodicità: semestrale

SPARATE SUL PIANISTA E ALTRE STORIE

uscita: 22/11/2017

Copertina: Maurizio Dotti


Il Color autunnale è come al solito caratterizzato da storie brevi, che porteranno il nostro Ranger ad affrontare uno spietato pianista, una strana alleanza tra un giovane e vendicativo pistolero e una banda di desperados guidati da un folle, una banda di cacciatori di taglie assetati di giustizia sommaria, un sanguinoso intrigo tra cowboys e un covo di vipere annidiate in uno sputo di paese.

Sparate sul pianista
Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju
Disegni: Pasquale Frisenda
Colori: Oscar Celestini

Io ucciderò Tex Willer
Soggetto e sceneggiatura: Giorgio Giusfredi
Disegni: Marco Soldi
Colori: Oscar Celestini

Giustizia!
Soggetto e sceneggiatura: Andrea Cavaletto
Disegni: Alessandro Poli
Colori: Oscar Celestini

Abilene, Kansas
Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
Disegni: Enrico Bertozzi
Colori: Oscar Celestini

Dal tramonto all’alba
Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi
Disegni: Roberto Zaghi
Colori: Oscar Celestini

 

http://www.sergiobonelli.it/tex/2017/10/20/albo/sparate-sul-pianista-e-altre-storie-1001918/

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  • Sceriffi

Frisenda! Mi ero dimenticato che lo avremmo finalmente rivisto su Tex!

Purtroppo per una storia breve, ma se questo è il massimo che la sua velocità ci concede mi accontenterò...

 

ps: si sa su cosa è al lavoro adesso? Ha abbandonato Tex?

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Penso di acquistarlo, se non altro per vedere autori poco presenti, almeno al momento, sulla serie regolare.

 

Tuttavia, capisco pure chi è scettico sul così elevato numero di storie, per Tex, in poche pagine. Da questo punto di vista, il penultimo color non mi aveva colpito molto.

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Frisenda è al lavoro sulla nuova serie western su soggetto di Lansdale.

Poli (ahimè anche lui lentissimo) dovrebbe essere un nuovo acquisto stabile visto che dovrebbe esserci almeno un'altra sua storia in lavorazione (e ora che ci penso potrebbe essere un papabile per il texone...)

Bertozzi è il direttore della scuola fumetto di Chiavari e non credo disegni con continuità.

Gli altri dovrebbero essere guest stars in prestito da Julia e Dylan Dog.

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La cover.

Le copertine del color "lungo" o estivo sono realizzate, nel segno della continuità dal copertinista ufficiale Claudio Villa. Quelle del color "brevi" a sottolinearne forse la discontinuità, sono state finora realizzate da disegnatori estranei alla serie, Laura Zuccheri, Giulio De Vita, Tanino Liberatore e Gary Frank. I primi due sono stati successivamente incaricati anche della realizzazione di storie che abbiamo potuto apprezzare sul cartonato di De Vita e che leggeremo nel Texone di Zuccheri.

Anche quest'anno è stato invitato a realizzare la copertina un disegnatore esterno, Simone Bianchi, la cui opera però verrà utilizzata per la variant in presentazione a Lucca, mentre la copertina ufficiale è stata realizzata da Maurizio Dotti, uno dei più apprezzati disegnatori attuali.

 

variant.jpg

variant di Simone Bianchi

 

tex_color.jpg

disegno originale di Dotti per la cover del color 

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Rivedere Nizzi ai testi è un po' come tornare indietro nel tempo. Ne sono felice, sperando che la lunga pausa gli abbia giovato. 

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<span style="color:red;">8 ore fa</span>, Leo dice:

Rivedere Nizzi ai testi è un po' come tornare indietro nel tempo. Ne sono felice, sperando che la lunga pausa gli abbia giovato. 

Per me un "evento". Nizzi è uno dei papà di Tex 

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E io no.

<i padri di  Tex sono solo e soltanto due: G.L. Bonelli e Galep non scherziamo!

Nizzi è stato un ottimo autore ma è arrivato sulla serie quando questa ormai era arrivata a 35 anni di esistenza e negli ultimi anni di presenza sulla serie ha pure scritto le peggiori storie che mi sia capitato di leggere.

Il suo contributo è stato indubbiamente fondamentale per buona parte degli anni 80 e primi 90 mai e poi mai potrebbe essere definito unao dei papà di una serie che per sua stessa ammissione, finché non ha cominciato a scriverla nemmeno leggeva.

Peraltro lo stesso vale per chiunque altro, Boselli  e Ticci compresi, abbia lavorato su Tex dopo G.L. Bonelli e Galep.

Usate altre metafore se volete, ma padri proprio no, non lo accetto.

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Ha ragione Carlo.

La paternità di Tex è chiaramente e indiscutibilmente attribuibile a GLBonelli e Galep.

Se vogliamo trovare un altro padre questo non può essere altri che Ken Willer.

E tre padri, per tutti i diavoli, sono più che sufficienti!

:cheers:

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Ok ok... È evidente che lo status di padre non possa essere riconosciuto a Nizzi. La mia era evidentemente un'iperbole per rimarcare l'importanza fondamentale dell'autore modenese, il cui apporto è stato decisivo per la stessa sopravvivenza di Tex. Come Furio Camillo fu considerato il secondo fondatore di Roma, dopo Romolo, per aver salvato la sua patria, così Nizzi può essere considerato il "secondo padre" di Tex, per aver salvato la testata in un periodo di vera emergenza. Non chiamatelo padre, chiamatelo zio,  ma la sostanza non cambia: Tex a Nizzi deve tantissimo.

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Chiamiamolo padre adottivo o forse meglio soltanto affidatario...

Padrino?

Tutore?

Reggente?

 

Diamo a Nizzi quel che è di Nizzi ma definirlo padre di Tex proprio non mi riesce. Comunque due bei figli Claudio ce li ha:Larry Yuma e Nick Raider :-

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Non ho mai capito questa acrimonia per Nizzi. Confermo autore di bellissime storie. Non si può ricordare un autore solo per alcune (qualcuno dice tante, ma qui siamo a livello di pareri personali) storie poco riuscite, figli della fretta dell'unico autore per lunghi periodi. Come in una storia d'amore, quando finisce, solo la sofferenza finale qualcuno/a rimembra. Io di Nizzi ho un ottimo ricordo e per me è padre adottivo (di Tex). Lo rileggo con molto piacere.

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Per carità nessuna acrimonia! :D

Semplicemente non può essere considerato padre di Tex così come Don Rosa e Carl Barks non lo sono di Paperino!

Questo non significa non riconoscere i grandi meriti che Nizzi ha avuto nel reggere per tanto tempo le sorti del ranger scrivendo anche bellissime storie che non possono essere cancellate dal calo qualitativo che ha caratterizzato l'ultimo suo periodo texiano.

 

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Landi, tu puoi pensarla come vuoi, ma l'acrimonia verso Nizzi non c'entra nulla te lo garantisco. Per quanto mi riguarda, ho con Nizzi un ottimo rapporto personale. Ci incontriamo una o due volte all'anno e sono sempre incontri molto cordiali.

Quanto al suo calo qualitativo, quella che tu chiami fretta dell'unico autore non c'entra niente. Boselli scrive contemporaneamente più del doppio delle storie che scriveva Nizzi e non mostra cali qualitativi anzi negli ultimi anni ha ritrovato nuove energie.

La verità amara è che agli inizi degli anni 90 Nizzi ebbe quello che in gergo viene chiamato blocco dello scrittore che per lungo tempo gli impedì perfino di sedersi davanti ad una macchina da scrivere, blocco dovuto a vari fattori tra cui l'essere stato forzato ad abbandonare la sua creatura Nick Raider (di lui sì che il padre) per scrivere esclusivamente Tex perché così voleva Sergio Bonelli,  frustrazione che Nizzi non ha mai davvero superato. Quello che tu  ti ostini a voler considerare padre di Tex, negli ultimi anni ci lavorava di malavoglia spinto praticamente solo dal ritorno economico.. Non sono io a dirlo ma lui stesso apertamente o implicitamente nel bel libro intervista di Roberto Guarino , la cui lettura consiglio a tutti.

Nizzi  ha scritto delle ottime storie finché è stato in forma. Quando si è ripreso parzialmente è stato innnanzitutto  incapace di concepire delle trame e difatti o riciclava soggetti da lui fatti anni prima per Larry Yu,ma o si appoggiava a soggetti di altri come Fabio Civitelli, Claudio Villa, Stefano Di Marino, e soprattutto Mauro Traversa a cui si debbono le  trame di quasi tutte le storie firmate  da Nizzi uscite dal 2005 in avanti. Per un buon periodo Nizzi sopperiva alle sue lacune nell'ideare nuove trame con il mestiere che gli permetteva di realizzare dialoghi ancora brillanti e caratterizzazioni effficaci, poi, e per me il punto di svolta è il n. 500,  crolla anche su questo: le sue storie diventano via via sempre più brutte ed illeggibili. Ogni snodo narrrativo è risolto in modo sempre più semplicistico, come i famosi origliioni che evitano al protagonista ogni sforzo per scoprire qualcosa o gli agguati che finivano invariabilmente per sbagliare la mira e che dire di Kit Carson trasformato in un vecchietto rimbambito? Il buon lavoro fatto in passato non può far chiudere gli occhi su un periodo oggettivamente pessimo.

Io confido che dieci anni lontano da Tex  lo abbiano rigenerato e che ci offrirà storie all'altezza del suo periodo migliore ma, ti ripeto: i'appellativo di padre, adottivo o meno, non lo merita né lui né nessun altro.

  • +1 1
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  • 2 settimane dopo...
<span style="color:red;">7 ore fa</span>, JACK DEVIL dice:

Concordo in tutto, chiedo solo di non paragonare Boselli con Nizzi. É come paragonare una 500 con una Ferrari. Penso che Boselli possa essere comparato solo a G.L. Bonelli

Niente da dire sul bravo Boselli... Ma paragonare il maestro Nizzi ad una 500 (rispetto ad una Ferrari) è inaccettabile per me (pare personale)

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<span style="color:red;">59 minuti fa</span>, Landi dice:

Niente da dire sul bravo Boselli... Ma paragonare il maestro Nizzi ad una 500 (rispetto ad una Ferrari) è inaccettabile per me (pare personale)

Poi non capisco perché bisogna sempre cercare il migliore per forza. Sono scrittori diversi ed entrambi bravi. Secondo me la serie funziona meglio se c'è alternanza tra diversi sceneggiatori. Piu' che farsi questi dilemmi sarebbe bene chiedersi chi potrà un giorno essere il vero erede di Boselli, Ruju, Nizzi, Faraci ecc. Quale giovane attuale sceneggiatore potrà avere la capacità e conoscenza del personaggio  tale da poter portare avanti la serie?

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Cari amici, al momento in Italia non esiste un possibile erede di Mauro Boselli. Forse ancora deve nascere. Ho paragonato Nizzi ad una 500 non per la sua inferiorità ma per la grandezza di Boselli. Nizzi è  uno dei migliori  autori del panorama fumettistico italiano, l'unico che a suo tempo poteva scrivere degnamente Tex. Tanto di cappello. Ma signori miei, a mio avviso, Mauro Boselli, è il nuovo Patriarca del fumetto, è un gradino sopra tutti. Alla pari con G.L. Bonelli. Per capirci come  Maradona (Boselli) e Pelè (GL Bonelli).   

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<span style="color:red;">14 minuti fa</span>, Letizia dice:

Erede di Boselli?

Scommetto che il buon Borden si starà toccando.:old:

Intendo un  giovane che possa affiancarlo.( Borden dio volesse farlo campare 200 anni ne saremmo tutti felici). Gli autori di Tex sono ben formati e con un gran curriculum ma sarebbe bello se Tex avesse in scuderia un Boselli di 35 anni fa che possa ripercorrere la sua carriera.

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Satan dice:

Intendo un  giovane che possa affiancarlo.( Borden dio volesse farlo campare 200 anni ne saremmo tutti felici). Gli autori di Tex sono ben formati e con un gran curriculum ma sarebbe bello se Tex avesse in scuderia un Boselli di 35 anni fa che possa ripercorrere la sua carriera.

 

Nei panni di Boselli, io mi toccherei lo stesso.:P

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  • 2 settimane dopo...

Penso sia ora di parlare delle storie dal momento che dopo l'anteprima della variant a Lucca l'albo è ormai disponibile in edicola.

 

Sparate sul pianista
Pasquale Ruju ci presenta una storia ad effetto dove Tex è abile da sventare il diabolico piano degli avversari. Peccato che Carson ci vada di mezzo... Molto ben caratterizzata la coppia Renè-Ramona e ottimi i tempi della sceneggiatura

Ottimi anche i disegni di  Pasquale Frisenda, ma questo non meraviglia... peccato soltanto non poterlo ammirare più spesso su Tex.

 

Io ucciderò Tex Willer
Giorgio Giusfredi esordisce su Tex e lo fa molto bene coadiuvato da una buona prova grafica di  Marco Soldi. Tex si trova ad affrontare un ragazzo in una circostanza molto particolare.

 

Giustizia!
Andrea Cavaletto e Alessandro Poli ci mostrano una inusuale versione di caccia all'uomo, al termine della quale forse troppe morti fanno da cornice al finale trionfo della giustizia che, francamente,  pare pagato a ben alto prezzo
 

Abilene, Kansas
Mauro Boselli continua a esplorare il passato di Tex e con i suggestivi disegni di Enrico Bertozzi ci porta alla prima missione in solitaria del ranger
 

Dal tramonto all’alba (come a dire... tutto in una notte...)
Claudio Nizzi torna a distanza di anni su Tex confezionando una storia che ne celebra la leggenda.
Roberto Zaghi fornisce una buona interpretazione del personaggio.


Colori infine da Oscar... Celestini, ormai una colonna inamovibile della collana

 

 

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  • Sceriffi
<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, natural killer dice:

Ottimi anche i disegni di  Pasquale Frisenda, ma questo non meraviglia... peccato soltanto non poterlo ammirare più spesso su Tex.

 

 

Curiosità: com'è la resa dei disegni di Frisenda con il colore? Secondo te perdono qualcosa rispetto al bianco e nero?

Te lo chiedo perché sono curioso, Frisenda è uno tra i miei disegnatori preferiti, e dovrò aspettare ancora qualche tempo prima di avere in mano l'albo...

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