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TWF - Tex Willer Forum

[688/689] Il messaggero cinese


ymalpas
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<span style="color:red;">4 ore fa</span>, francob dice:

Franco, in Cina esistono più di 40 "razze" o, come meglio dire oggi per non offendere i para....moderni (?!), di etnie diverse che differiscono tra loro assolutamente in tutto.

Appunto

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  • 3 settimane dopo...

Letta da poco la prima parte della vicenda, che per quanto non sia nulla di nuovo né di eccezionale "si lascia leggere" abbastanza agevolmente. Nota stonata i disegni: il tratto di Cossu a mio parere si conferma decisamente poco adatto a Tex, ma tant'é...

 

 

In ogni caso, mi é parsa una forzatura non da poco adoperare come pretesto per quest'avventura di Tex e Carson l'averli messi in condizione di dover sottrarre Charlie Wu (a proposito: dargli un nome cinese era proprio impossibile?) alle grinfie di quattro malviventi di mezza tacca che stavano già cercando, facendo sì che poi i due pards si siano sentiti in dovere di accompagnarlo fino a San Diego, non proprio dietro l'angolo.

 


 

Punto primo: a mio parere, per sistemare i quattro banditucoli di cui sopra, che tra l'altro non sembravano nemmeno in possesso di particolare curriculum criminale, credo potesse bastare una "semplice" posse guidata da uno sceriffo, o una squadra di rangers "normali", o degli agenti federali. In altre parole, per una caccia del genere forse non sarebbe stato manco il caso di "scomodare" Tex e Carson, benché la vicenda cominci nella loro Arizona.


Punto secondo: sappiamo tutti benissimo che Tex e company possiedono un'innata tendenza a comportarsi da buoni samaritani, ma addirittura decidere di punto in bianco di scortare uno sconosciuto fino in California mi é sembrato un po' esagerato. Non credo che, anche limitandosi alle sole questioni amministrative della Riserva, gli impegni manchino...

 

 

 

 

 

 

 

On 18/1/2018 at 13:44, San Antonio Spurs dice:
On 5/1/2018 at 14:40, juanraza85 dice:

La copertina è stupenda e superbamente realizzata sotto il profilo grafico, ma se posso permettermi una considerazione, più che un cinese - per via della carnagione almeno in apparenza olivastra ed anche dei tantissimi tatuaggi - l'energumeno in copertina mi sembrerebbe un canaco (di quelli visti nel Texone La valle del terrore) o addirittura un maori... :indianovestito::P

Anni fa ho trascorso quasi un'intera giornata di una domenica d'estate in Piazza Tien an Men a Pechino. Affollatissima di gente che veniva da ogni angolo della Cina perché, come mi hanno spiegato, là è una meta da "almeno una volta nella vita", come per noi italiani Piazza San Pietro a Roma o Piazza San Marco a Venezia. Ti posso assicurare che ci sono cinesi molto diversi fra di loro, come sono distanti un islandese e un greco e pur non sapendo da dove provenivano anche all'occhio inesperto dell'europeo le differenze si coglievano eccome. 

 

Più di un mese fa @San Antonio Spurs aveva risposto a una mia considerazione con una considerazione più che giusta, e che confesso avevo finito per prendere quasi per buona. Tuttavia, leggendo la prima parte della storia si scopre subito che effettivamente l'energumeno che tenta di prendere a pugni Tex é un maori. Pare dunque ci avessi preso :P (e chiarisco e ribadisco che ho apprezzato e apprezzo tuttora quella osservazione di San Antonio)...

Comunque, al di là di ciò, quel che vorrei sottolineare è che forse, soprattutto in considerazione del titolo dell'albo - Il messaggero cinese - ed in secondo luogo del contesto, che vede Tex e Carson fronteggiare una triade cinese, la scelta di mettere in copertina la lotta tra Tex e il colosso maori forse è stata - e mi ribadisco nuovamente - poco azzeccata.

 

Tra un mese saprò pronunciarmi meglio...

 

Modificato da juanraza85
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Storia piacevole e con buon ritmo. Ruju si conferma perfettamente a suo agio nel plasmare la materia texiana.

Tex e Carson mattatori. Charlie e Sun esprimeranno le loro potenzialità nel prossimo albo. Avversari finora di poco spessore, vediamo nel prosieguo di che pasta è fatto Zio Wu e se il colosso Maori potrà riscattare la figura da piccione rimediata nel primo incontro con Tex. Sceriffo finora poco incisivo.

Infine possiamo fidarci di Lan Hung o sta guidando i nostri in trappola?

 

Disegni tutto sommato ben curati con Cossu, alla sua quinta apparizione su Tex, che utilizza più generosamente la china, irrobustendo le tavole con un equilibrio di bianchi e di neri che oscilla verso i primi o gli altri a seconda dell'ambientazione della scena, ma dando comunque una definizione dei volumi più accurata rispetto alle prove fornite sui Maxi, pur peccando ancora, a mio parere, in una certa rigidità delle figure e nel poco dinamismo.

 

Le storie con i cinesi conservano comunque sempre un certo fascino anche quando non sono raccontate da GLB e Letteri ;)

 

 

 

 

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La storia ricorda alcune delle classiche Bonelli (come quella ristampata di recente nel volume "Quartiere cinese"). Finora non grosse difficoltà per i rangers, vedremo nella seconda parte.

 

Per quanto riguarda i disegni ci sono aspetti che mi piacciono ed altri meno. Ad esempio, i personaggi e le loro fattezze sono mantenute per tutto l'albo e la presenza costante degli sfondi è importante per caratterizzare la scena. 

Poco usate, invece, le linee per dare dinamicità ai movimenti dei personaggi (emblematica è la prima vignetta) durante le loro scene d'azione. La mancanza delle ombre, specialmente nelle scene notturne, poi, danneggia un po' l'atmosfera.

Detto questo, la qualità del tratto è decisamente buona, ma mi sembra uno stile di disegno che abbia bisogno ancora di qualche aggiunta per essere completo.

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  • Collaboratori

La storia ricalca troppo spudoratamente quella de "il laccio nero", con una giovane donna da salvare, parente stretta del giovane e inesperto cinese, che finisce per mettersi nei guai attirando su di se l'attenzione della triade. Il cinese guarda caso è in entrambe le occasioni dato per morto ma è solo ferito, Tex e Carson gli promettono di fare le indagini e portare a buon fine la missione salvando la ragazza. L'antagonista, lo zio WU, nome tontolone a parte, non ha la segretezza, il grande carisma, non incute il timore riverenziale del perfido Lao Tan, l'Artiglio Nero, o della gelida Ah-Toy, il Drago. La sua reggia, che resta tutta da scoprire nel secondo albo, ci appare finora modesta, forse sarebbe stato il caso di pensare a qualcosa di più originale dei sotterranei anche questi ripresi dall'altra avventura. I personaggi cinesi ricalcano quelli stereotipi delle triadi,:Liang il capo della sartoria riproduce anche nelle sembianze il viscido Wong senza averne però un mignolo della personalità.Tutto è d'altronde presentato su queste pagine in tono minore, manca letteralmente lo spessore di un racconto che giustamente è rimasto tra i più celebri nati dalla fantasia di GLB. Alzi la mano di chi si accontenta di risse risolte in qualche vignetta, di un energumeno maori sbattacchiato senza un minimo segno di vitalità, di due pards che Ruju mostra fin troppo padroni di se ma che risolvono troppe situazioni senza un minimo di diffcoltà e perciò ci appaiono caricaturali ( mentre nella precedente avventura erano dei tank scatenati che tutto mettevano a soqquadro, ma comunque messi alle strette da una thong che sapeva farsi temere). Imbrazzanti i duetti tra i pards e l'infingardo sceriffo, li ricordo solo io certi trattamenti riservati a questa categoria di tutori dell'ordine senza midollo. Niente, se questo è Tex io incomincio a non capirci più niente. La storia, a livello di trama, si legge con qualche sbadiglio ma si arriva comunque alla fine, certo non aiutano per niente dei disegni totalmente inadeguati per la serie regolare. Siamo un pochino allo sbando mi sembra, qualcosa che mi fa pensare neanche tanto stranamente ai tempi del famigerato maxi di Fernandez. Sbaglio io naturalmente, sarà proprio vero che non me ne va bene nessuna.

Voto alla storia: 5

Voto ai disegni: 2

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  • Collaboratori

L'errore principale in un'avventura che molto probabilmente non nasce neanche con la pretesa di misurarsi con il capolavoro glbonelliano ma al limite forse solo di omaggiarlo, sta nella pubblicazione sulla serie regolare mensile. Su un altro formato,  anche sul maxi Tex,  sarebbe stato possibile anche per me un giudizio diverso, nel senso di più favorevole, ma messa lì sulla stessa serie che ha contemplato quasi cinquant'anni fa quella epica storia, proprio no. E i disegni sono da "Gulp!". 

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Storia, per ora, senza particolari fronzoli, lineare ma con un ottimo ritmo. Dialoghi e azione ben calibrati che ci permettono di respirare appieno il mondo dei sobborghi di un quartiere cinese. Per ora nell'albo di esordio della storia si è detto poco, ci sono buoni personaggi interessanti a partire dal colosso maori. Chissà che cosa combinerà questo ammasso di muscoli nel prossimo numero... Io mi aspetto un ruolo importante. Spero inoltre che potremmo vedere maggiori "tranelli" e azioni "nell'ombra" alla cinese perchè per ora abbiamo pregustato poco. 

Trama non originalissima ma godibile comunque. 

I disegni di Cossu mi sono piaciuti ancora di più rispetto alle passate tavole, china più accentuata e sfondi più rifiniti. BRAVO COSSU! 

Le due copertine di Villa sono davvero molto valide. La seconda la trovo davvero favolosa per le sue sfumature di colore. 

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Sinceramente la storia nel complesso non è male, si fa leggere e scorre piacevolmente forse non rimarrà impressa nelle menti negl'anni a venire.Il modo di disegnare di Cossu non è niente male mi sono piaciuti i vari battelli ancorati al porto e la rappresentazione generale del  molo nelle varie scene.Mi è piaciuto anche l'effetto che dal chiaro scuro  da la sensazione del passare del giorno da una situazione di piena luce al volgere dell'imbrunire.Il fatto secondo me è che questa storia in generale delude le aspettative per un semplice fatto, i 70 anni di Tex.Mi spigo meglio, abbiamo passato l'anno appena trascorso come avvicinamento a questo con delle storie sia come trama che come disegni superlative.Quindi nell'anno dei 70 anni del ranger viene naturale aspettarsi quel qualcosa in più.Visto anche le copertine compresa la prossima, che Villa sta sfornando fanno saltare sulla sedia e uno leccandosi i baffi pensa che se il volume si presenta cosi, all'interno sarà ancora meglio.Ed invece poi scopri che la storia non è come te l'aspettavi.E poi un altra cosa mi ha lasciato per ora un po' di amaro in bocca.Ma i festeggiamenti di questi 70 anni sono cominciati o no?Perchè ancora io non ho sentito i botti d'artificio.I vari annunci parlano di varie iniziative e tante sorprese nel corso dell'anno, ma siamo tra un po' a meta febbraio e si ha l'impressione che il tutto deve ancora partire.

Forse sono io troppo esigente, ma essendo Tex il mio personaggio a fumetti preferito e rappresentando una delle massime icone nel mondo delle nuvole parlanti che ci siano, secondo me non solo in Italia.Ci si aspetta sempre di più, forse troppo da non essere mai contenti?!

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Aspetta e vedrai.

A mio parere le prime sorprese arriveranno ai primi di marzo in occasione di Cartoomics, poi chissà?

Non dimenticare che il compleanno effettivo di Tex è settembre. Vuol che sparino tutte le cartucce prima di allora? Secondo me il meglio se tengono per allora .

Modificato da Carlo Monni
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Esatto.

Se tutto l'anno dovesse essere un continuo fuoco d'artificio

poi nel 2019 come faremo?

Già il logo in copertina è un grosso evento

(non succedeva da venti anni con il 50°)

E più parlate male di Cossu più comincia a piacermi,

Dovrebbe migliorare qualcosa è chiaro (tutti possono migliorare)

ma dire che non si può vedere sulla collana regolare mi sembra ingeneroso.

Se è vero che il suo Carson è rappresentato troppo anziano e WIller

è legnoso quanto una credenza in arte povera gli ambienti sono

rappresentati degnamente con una particolare cura per il legno (strano!)

inoltre ha un modo personale di disegnare le scene in notturna.

Comunque continuo a preferirlo nella versione "colorata" vedi TexColor.

 

Modificato da Dix Leroy
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  • Sceriffi

Appena aperto l'albo ero in realtà abbastanza sorpreso (in positivo) da Cossu. Le tavole stampate rendono di più di quelle viste in anteprima online. Nonostante questo, e nonostante le tavole siano senza dubbio molto curate, con il procedere della lettura il suo stile mi è risultato sempre più indigesto. Non sono così critico come altri e riconosco il buon lavoro fatto dal disegnatore, ma senza dubbio il suo tratto non è adeguato al western, a Tex, e soprattutto alla serie regolare di Tex.

Tra l'altro, nessuno ha notato che nella prima scena il cinese che si appresta ad attraversare a piedi il deserto fino alla California ha con sé soltanto una misera borraccia d'acqua, nonostante affermi di avere cibo a sufficienza per un viaggio di dodici giorni. Se già la situazione è in sé poco credibile, è un errore grossolano del disegnatore non mettergli nemmeno una borsa con le provviste.

 

A parte questo, la storia si rivela per il momento ottima. Finalmente torna la comunità cinese, nell'inedita location di San Diego, a far da sfondo a un'avventura del vecchio stampo. Sceneggiatura sciolta e scorrevole, molto lineare nel suo svolgimento e classica nel soggetto, ma non per questo noiosa, anche se per il momento Tex e Carson incontrano poche difficoltà. Poche sbavature, ma rimprovero ancora una volta a Ruju la sua solita scena in cui Tex compare dal nulla alle spalle dei banditi; se rinunciasse definitivamente a questo espediente narrativo mi farebbe contento.

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  • Collaboratori
<span style="color:red;">31 minuti fa</span>, pecos dice:

Poche sbavature, ma rimprovero ancora una volta a Ruju la sua solita scena in cui Tex compare dal nulla alle spalle dei banditi; se rinunciasse definitivamente a questo espediente narrativo mi farebbe contento.

 

Per non parlare dell'arciere che compare dal niente e che chiude la bocca al capitano lasciando presuporre che fosse già sulle tracce dei due rangers e questo senza una plausibile spiegazione. Così come a pagina 65 i due hatchet man che si mettono sulle tracce dei due rangers mentre questi sono a passeggio nella chinatown non possono essere stati messi sul chi vive se non dalllo sceriffo, facendone di fatto un complice  di primaria importanza dello zio. Nella pagina precedente Tex si dichiara sicuro che con la loro semplice presenza daranno fastidio a Wu, che non saranno loro a dannarsi l'anima nel cercare l'arciere, ma che saranno gli avversari a farsi vivi, come di fatto avviene poco dopo quando sorprendono i due sprovveduti cinesini dietro un vicolo.  Ora, come fa Tex a pretendere che Wu li conosca e che sarà messo in allarme dalla loro semplice presenza, se non informato dall'unica persona in cui i due pards si sono imbattuti dopo l'omicidio del capitano ? La carpenteria della storia scricchiola, per il momento, che l'intero edificio cada a pezzi sarà solo il secondo albo a decretarlo.

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Io non ho criticato Cossu.Ho solo detto che forse questa storia da lui disegnata forse sarebbe piaciuta di più in un altro momento.

Carlo le tue parole mi rincuorano sapendo quanto tu sia sempre aggiornato rispetto a noi (per lo meno rispetto a me), è vero il logo è già una bella iniziativa, infatti ritengo che graficamente sia stupendo e nelle copertine in bella vista ci sta davvero bene.

Allora aspettiamo la fiera Milanese,che tra l'altro quest'anno forse per la prima volta dovrei venire a vederla  pure io.

Sarebbe bello riuscire a conoscere qualche pard del forum per l'occasione del giorno che vengo su.

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Ho visto un modello molto GL Bonelliano nella storia, un'entrata in scena classica e Tex e Carson che combinano un pandemonio mettendo in movimento i nemici. Impossibile non vederci il laccio nero, chiaramente, molti sono i punti di contatto. Non mi pesano le incongruenze, perché occorre che ci mettiamo d'accordo: o per Patagonia che ne contiene un cumulo non si considerano perché è commovente (nonostante le molteplici parti superboring) e quindi si sospende l'incredulità per tutti, oppure facciamo i pignoli e quel 10 che vi ostinate a darle lo depurate per le incongruenze stesse. Tex e Carson hanno vita facile, è un classico primo round vincente che suppongo presupponga una reazione che sarà nel prossimo albo. Ed è da quello che dovremo giudicare, male che vada farà la fine della storia del ritorno di Lupe, che si sgonfia come un sufflé.

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Arrivato a pagina 114 avrei voluto avere subito sottomano l'albo successivo per continuare a divertirmi.

Di più non chiedo a un fumetto. Anche se a volte quel di più arriva e sono contento. 

C'è tanto delle vecchie storie cinesi di Tex, ma mi sembra palese anche il riferimento a "Grosso guaio a Chinatown".

Insomma ottimo Ruju, come al solito.

 

La lingne claire di Cossu è un po' strana sul mensile, ma non la trovo per nulla sgradevole. 

 

Bene così, per me.

 

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Molto intrigante. La trama lascia molte domande aperte che ho visto evidenziate in precedenza, per cui non starò a ripeterle. Anche io avrei voluto avere a disposizione subito il secondo albo e questo, a mio modo di vedere, vuol dire aver centrato l'obbiettivo. Lo sceriffo si è scoperto molto presto, vedremo cosa ci aspetta.

I disegni mi lasciano perplesso ma io sono della parrocchia di Ortiz per cui faccio relativamente testo. 

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Preso stamattina.

Storia abbastanza godibile: San Diego come location mai vista, la presenza di bande cinesi, il colosso Maori e la ragazza con proprietà curative.

Certamente non c'è quel pathos presente nella storia con Ah Toy.

Tuttavia mi incuriosisce cosa riuscirà a fare la ragazza sequestrata nel prossimo albo.

Sinceramente mi piace Cossu per il suo tratto pulito, forse manca di dinamicità nelle scene di azione.

Qualcuno paragonava i suoi disegni a un manga, non riesco a coglierne l'affinità.

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5 ore fa, ElyParker dice:

Sinceramente mi piace Cossu per il suo tratto pulito, forse manca di dinamicità nelle scene di azione.

Qualcuno paragonava i suoi disegni a un manga, non riesco a coglierne l'affinità.

Sembra aver disegnato delle statue, è verissimo. Il difetto dei disegni è proprio quello, sono statici in un modo impressionante. Tutti sono fatti di legno, o di gesso.

Forse il paragone con i manga dipende dalla somiglianza, o presunta tale, a una tipologia di disegni come questo, che ho preso a caso dalla rete. Poco sfondo e certamente distante dalla tradizione del ranger.

manga-013-A.jpg

Modificato da Wasted Years
insensatezza di un passaggio
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Per me, il paragone tra i disegni di Cossu e i manga  può starci sono per uno scarso uso delle ombre sui personaggi, soprattutto in quelle destinati a ragazze (stile simile a quello dell'immagine postata da Wasted Years) e ragazzi.

Per il resto, i tratti manga sono solitamente molto più spigolosi e le vignette ricche di linee per dare un senso di dinamicità. Per gli sfondi dipende molto dagli autori, ma per quanto riguarda Cossu, gli sfondi ci sono eccome, dopo naturalmente possono piacere o meno.

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A dispetto dello strano pregiudizio iniziale che mi ha colto,ho deciso di prenderlo.La storia è carina (ma nulla di che,alla fine) e devo dire che anche i disegni hanno un loro perchè.I motivi delle strette linee parallele delle strutture,ed il tratto puntinato del terreno,chissà perchè,ma mi sa di "cinese",e lo trovo azzeccato per questa storia. 

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