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TWF - Tex Willer Forum

[688/689] Il messaggero cinese


ymalpas
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<span style="color:red;">5 ore fa</span>, El Fusilero dice:

La prima parte (il  messaggero cinese) non mi è piaciuta per niente,però,vi dirò,che la storia finita non è male.Lineare,semplice,ma forse un po troppo intuitiva.Credo che almeno la sufficienza la strappi.

La penso esattamente all'opposto.

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La seconda ed ultima parte della storia non fa che confermare pressoché in toto le impressioni che avevo tratto dalla lettura dell'albo di febbraio: trattasi di una storia che, per quanto non sia dal mio punto di vista da ritenere pessima, contiene troppi passaggi a vuoto e troppe situazioni ai limiti dell'inverosimile perché io possa assegnarle un giudizio che vada oltre una striminzita sufficienza, leggasi il tipico "6 politico" dei tempi della scuola.

 

ATTENZIONE SPOILER!!!

Mi ero già espresso in merito all'incontro in pieno deserto tra Tex e Carson ed un ragazzo cinese, con i due pards che - evidentemente non avendo altro o nulla di più urgente da fare - decidono su due piedi di "scortarlo" fino a San Diego (non esattamente dietro l'angolo), definendola una circostanza decisamente forzata. Per tacere poi del sicario che, spuntato dal nulla, trafigge con una freccia il capitano Branch e si dilegua tra i vicoli di Chinatown (si può anche prendere per buona l'ipotesi secondo cui potesse essere consuetudine che il killer tenesse d'occhio la nave di Branch ogni qual volta attraccasse a San Diego, tuttavia anche questo a mio avviso cozzerebbe in parte col fatto che, come affermato dal capitano spesso, era da anni in affari con lo zio Wu, e quindi si presuppone dovesse eserci un minimo rapporto di fiducia tra i due). Nulla, però, in confronto a quanto lo stesso sicario riesce a combinare nell'albo successivo, allorché nell'atto di scoccare una freccia verso Tex viene letteralmente travolto da una pesante armatura franata su di lui a seguito di un proiettile sparato dal Ranger, e nonostante ciò riesce involontariamente a scoccarla in maniera tanto decisa e precisa da colpire a morte lo zio Wu. Mi ha ricordato una scena vista in un film della saga Le comiche di Villaggio e Pozzetto...

 

Per non parlare della morte di Arana, in primis per l'improvviso ridestarsi di Carson che, sia pur poco prima quasi saltato in aria a causa di un candelotto di dinamite, si risveglia senza tradire il mimimo segno di intontimento o frastornamento e, in quattro e quattr'otto, si sbarazza dell'energumeno maori che - a degna conclusione della scena - rimane infilzato sulla sua stessa spada che, sfidando qualsiasi legge fisica, resta in piedi per più di qualche secondo su una superficie sconnessa come il bagnasciuga, pur non essendo il manico infilato in alcun buco nella sabbia... Mah!

 

In conclusione, ho voluto portare tali esempi per dire come senza alcun dubbio si poteva fare decisamente di meglio. Quanto ai disegni di Cossu, massimo rispetto per il disegnatore ed il professionista ma mi sono già espresso in precedenza...

 

 

 

 

 

Modificato da juanraza85
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Prima ho dimenticato un'altro aspetto che non mi ha convinto affatto, e non escludo di non essere stato il solo a notarlo...

 

Si tratta di un ulteriore appunto ai disegni di Cossu: io ho trovato che il capitano Branch ed il simpatico Vic, alleato di Tex e Carson, si somiglino davvero troppo.

 

Mi domando se anche qualcun altro vi abbia fatto caso o si tratta solo di una mia impressione...

 

 

Modificato da juanraza85
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<span style="color:red;">17 ore fa</span>, juanraza85 dice:

Prima ho dimenticato un'altro aspetto che non mi ha convinto affatto, e non escludo di non essere stato il solo a notarlo...

Si tratta di un ulteriore appunto ai disegni di Cossu: io ho trovato che il capitano Branch ed il simpatico Vic, alleato di Tex e Carson, si somiglino davvero troppo.

Mi domando se anche qualcun altro vi abbia fatto caso o si tratta solo di una mia impressione...

La somiglianza c'è ma nella lettura non l'ho colta affatto...

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Saluti a tutti, mi sono appena iscritto al forum proprio a causa dell'impressione che mi ha lasciato la lettura degli ultimi due albi di Tex. Sono un lettore delle avventure del ranger da più di trent'anni e devo dire che questa è stata la prima volta in cui ho voluto capire "cosa ne pensano gli altri". Già seguivo questo forum, ma questa volta mi sono sentito nella necessità di intervenire.

Ho letto i commenti, da parte mia per la prima volta ho trovato una storia che si è rivelata involontariamente quasi "comica" in alcuni suoi aspetti e mi chiedo se sia stata una scelta volontaria. Mi spiego:

Kit che si rialza per affrontare il maori sulla spiaggia può sembrare una forzatura, ma c'è una pausa tra l'ultima vignetta in cui lo si vede svenuto e il momento in cui appare in piedi. In quei momenti il marinaio è concentrato sulla minaccia del maori e anche noi lo siamo, nel frattempo Kit si è svegliato (e si lamenta ironicamente delle urla) ed essendo "tosto" è già pronto ad affrontare l'avversario ed infatti lo mette k.o. da par suo, in modo creativo ma coerente con la situazione. A me è sembrata una sequenza geniale con una dose di spacconaggine e di ironia ben calibrata. L'arciere è quasi irreale, ma anche nei film cinesi di arti marziali ci sono i protagonisti che volano eppure usano le armi in modi improbabili, ma hanno un senso nel contesto di quel genere di film.

Le sequenze dei confronti con i cinesi ricordano anche a me il film Grosso guaio a Chinatown e hanno lo stesso sapore quasi surreale, potrebbe proprio essere stato lo scopo dello sceneggiatore. Lo zio Wu che muore in quel modo fantozziano non sarebbe proponibile in nessun Tex di Bonelli/Nolitta, quando sono arrivato a quel punto mi è veramente venuto da ridere, però sarebbe potuta andare in modo diverso?

Morale: la storia mi ha spiazzato, appena finito di leggerla ho mandato un messaggio ad un amico dove dicevo che era la più brutta degli ultimi anni. Adesso non ne sono più così sicuro e non so che pensare ...

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  • Collaboratori
14 ore fa, ggaaco dice:

Si, è una delle più brutte degli ultimi anni. Soprattutto per i disegni, come già ampiamente segnalato.

 

Quando non avevi l'albo e sognavi  "L'ora della violenza", titolo che era tutto un programma e che tutto quanto prometteva, MANTENEVA. Quando non hai l'albo e pensi "Paura a San Diego"  e poi lo leggi, ma dai, è  me che volete prendere per i fondelli ?

SEMPLICEMENTE RIDICOLI. Paura a San Diego, ah.. ah... ah...  8gM0aHJY.jpeg

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Brr... Che paura mi fa te!;):) Te la sei proprio presa a cuore. A me il Maori avrebbe messo paura... ;)

 

Detto questo, lo  avete visto che sinora non sono intervenuto, Ma trovo che dire che questa storia era impubblicabile. e che sia la più brutta di tutti tempi è per me francamente un'esagerazione, e sono basito :wacko: perché io credo al contrario che non sia certo un capolavoro (chi mai lo pretendeva?) ma che sia una storia di Tex  NORMALE e CARINA. Ecco, l'ho detto.B)  E dire che il primo albo era piaciuto. Stessa cosa è successa a Lupe, storia rischiosa e difficile da fare e per questo con alti e bassi, ma di lì a dire, come è passata la vulgata, che fosse una tale merda... Mah! :blink: ^_^

 

Ma è un segno dei tempi. Trovo che le vostre critiche siano almeno altrettanto ingenerose quanto quelle al PD.:lol:  Adesso li voglio vede' Lega e Cinque Stelle che l'uno promette i mari e l'altro i monti...  :lol:

Modificato da borden
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Io trovo che la storia sia stata comunque dignitosa. Anzi, oserei definirla "bella" almeno per quanto riguarda la prima parte... Tant'è che era da un po' che non trovavo dei dialoghi così spassosi e quelle atmosfere da "arriviamo e spacchiamo tutto" tipiche di G.L. Bonelli.. :)

Poi non tutte le ciambelle riescono con il buco, e la seconda parte è sicuramente inferiore al primo albo. 

 

Per il futuro, le storie "importanti" in lavorazione, lo straordinario staff di disegnatori e la passione che Boselli mette nel suo lavoro mi rendono assolutamente fiducioso... :)

<span style="color:red;">6 minuti fa</span>, borden dice:

Brr... Che paura mi fa te!;):) Te la sei proprio presa a cuore. A me il Maori avrebbe messo paura... ;)

 

Detto questo, lo  avete visto che sinora non sono intervenuto, Ma trovo che dire che questa storia era impubblicabile. e che sia la più brutta di tutti tempi è per me francamente un'esagerazione, e sono basito :wacko: perché io credo al contrario che non sia certo un capolavoro (chi mai lo pretendeva?) ma che sia una storia di Tex  NORMALE e CARINA. Ecco, l'ho detto.B)  E dire che il primo albo era piaciuto. Stessa cosa è successa a Lupe, storia rischiosa e difficile da fare e per questo con alti e bassi, ma di lì a dire, come è passata la vulgata, che fosse una tale merda... Mah! :blink: ^_^

 

Ma è un segno dei tempi. Trovo che le vostre critiche siano almeno altrettanto ingenerose quanto quelle al PD.:lol:  Adesso li voglio vede' Lega e Cinque Stelle che l'uno promette i mari e l'altro i monti...  :lol:

:lol: Concordo con tutto ciò che dice il Bos! 

 

A chi non farebbe piacere trovare in edicola ogni mese "Tra due bandiere", "In nome della legge" o "Sulle piste del nord"?? 

Ma esistono anche "Dugan il  bandito", "Lo sceriffo di Durango" e "Scacco matto".... Storie normali, vivaddio, assolutamente inevitabili in una produzione seriale. ;)

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A me piace pensare che la stragrande maggioranza degli utenti e visitatori di questo Forum, e più in generale dei lettori di Tex, sia sufficientemente navigata da essere di conseguenza consapevole di non potersi aspettare un capolavoro indimenticabile quali quelli sopra citati da Kento ogni qual volta acquistano un albo di Tex, che sia della serie regolare o fuori serie.

 

Quel che altresí mi è parso di cogliere più o meno tra le righe, e su cui concordo, è che molti utenti lamentano una cura dei dettagli non sempre ineccepibile, partendo dal lettering per terminare con lo sviluppo di una sceneggiatura o, piuttosto, riferendosi ai disegni o a specifiche sequenze delle storie.

 

Ora, tralasciando i refusi (che andrebbero comunque evitati, anche per una mera questione di "immagine"), e sorvolando su sceneggiature e disegni (le prime nascono in un certo qual modo, i secondi si portano dietro il tratto del fumettista di turno, ma su entrambi la maggior parte di noi può esprimere pareri meramente soggettivi), ciò che a mio avviso si dovrebbe curare con maggior attenzione sono soprattutto i dettagli di alcune scene.

 

Per fare un esempio relativo proprio a Il messaggero cinese, secondo il mio modesto parere avrebbero potuto essere meglio sviluppate le sequenze che ci hanno mostrato le morti di Arana e dello Zio Wu, che personalmente (e non mi pare di essere stato il solo) ho trovato poco credibili nelle dinamiche, e in un certo senso anche un tantino grottesche.

 

In altre parole, capisco e condivido l'esigenza tipicamente fumettistica della "sospensione dell'incredulità", ma credo vi siano casi e contesti in cui sarebbe meglio non abusarne.

Un saluto a tutti :indianovestito:

Modificato da juanraza85
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<span style="color:red;">14 minuti fa</span>, juanraza85 dice:

A me piace pensare che la stragrande maggioranza degli utenti e visitatori di questo Forum, e più in generale dei lettori di Tex, sia sufficientemente navigata da essere di conseguenza consapevole di non potersi aspettare un capolavoro indimenticabile quali quelli sopra citati da Kento ogni qual volta acquistano un albo di Tex, che sia della serie regolare o fuori serie.

 

Quel che altresí mi è parso di cogliere più o meno tra le righe, e su cui concordo, è che molti utenti lamentano una cura dei dettagli non sempre ineccepibile, partendo dal lettering per terminare con lo sviluppo di una sceneggiatura o, piuttosto, riferendosi ai disegni o a specifiche sequenze delle storie.

 

Ora, tralasciando i refusi (che andrebbero comunque evitati, anche per una mera questione di "immagine"), e sorvolando su sceneggiature e disegni (le prime nascono in un certo qual modo, i secondi si portano dietro il tratto del fumettista di turno, ma su entrambi la maggior parte di noi può esprimere pareri meramente soggettivi), ciò che a mio avviso si dovrebbe curare con maggior attenzione sono soprattutto i dettagli di alcune scene.

 

Per fare un esempio relativo proprio a Il messaggero cinese, secondo il mio modesto parere avrebbero potuto essere meglio sviluppate le sequenze che ci hanno mostrato le morti di Arana e dello Zio Wu, che personalmente (e non mi pare di essere stato il solo) ho trovato poco credibili nelle dinamiche, e in un certo senso anche un tantino grottesche.

 

In altre parole, capisco e condivido l'esigenza tipicamente fumettistica della "sospensione dell'incredulità", ma credo vi siano casi e contesti in cui sarebbe meglio non abusarne.

Un saluto a tutti :indianovestito:

In linea di massima sono d'accordo con te..  Ma i refusi, gli errori, le incongruenze, la sospensione dell'incredulità... Ci sono sempre stati! :)

 

Come chiamare altrimenti l'errore del Campidoglio/Casa Bianca di "Gli uomini che uccisero Lincoln", la svista sui quaccheri di "Terra Promessa" o l'intitolare "La trappola" l'ultima parte della storia di Letteri, quando doveva essere chiaramente il primo titolo della storia successiva di Nicolò? O Mefisto resuscitato dopo una pallottola in fronte? ;)

 

La verità, almeno secondo me, è che noi lettori tendiamo a mitizzare il passato, ad immaginare che all'epoca fosse tutto perfetto... Mentre piccoli e grandi sviste ci sono sempre state, solo noi siamo nei loro confronti molto più indulgenti! :)

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Ovviamente non mi stupisco certo degli interventi critici, ma del tono generale che, all'uscita di una storia come questa, secondo me normale e ampiamente sufficiente, ha fatto addirittura nascere un topic sulla serie mensile "alla frutta". Ma che, scherziamo? Con questi  criteri, avremmo dovuto chiudere dopo almeno due o trecento e forse più dei 700 numeri sin qui usciti, perché a mio parere questa storia si colloca ampiamente  a metà dello spettro qualitativo, se non sopra. 

 

Tutto è soggettivo. Ma dileggiare e definire impubblicabile questa..  Mah!

 

Errori ce ne sono sempre, è ovvio. Ma certe scelte NON sono errori, sono scelte. Sindacabili, sinchè si vuole, ma scelte.  Certe scelte narrative (per es.morte del Maori o di Wu), sono, appunto, SCELTE. Dell'autore. Chissà se io o altri le avremmo scritte diversamente.Ma la storia  è di Ruju. A me sono parse originali. Perchè, ditemi voi, avrei dovuto cambiare tirannicamente certi legittimi dettagli a un autore in gamba? Ma avete idea di come siano  i rapporti di lavoro tra collaboratori adulti? O pensate che ci si debba tutti comportare come Putin o Erdogan, che in effetti sono molto apprezzati? :D

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, kento dice:

A chi non farebbe piacere trovare in edicola ogni mese "Tra due bandiere", "In nome della legge" o "Sulle piste del nord"?? 

Ma esistono anche "Dugan il  bandito", "Lo sceriffo di Durango" e "Scacco matto".... Storie normali, vivaddio, assolutamente inevitabili in una produzione seriale. ;)

Storie normali, insomma... per me sono avventure strepitose, altro che episodi minori da derubricare con un benevolo "inevitabili". ;)

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Just now, virgin dice:

Storie normali, insomma... per me sono avventure strepitose, altro che episodi minori da derubricare con un benevolo "inevitabili". ;)

Per te Scacco matto, Ombre del Passato, Oltre il  deserto, La regina dei fuorilegge, L'aquila e la folgore, il complotto sono tutte storie capolavoro?

Per me, no. :)

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Non avevo usato la parola capolavoro, anzitutto, e poi non era questa la lista che avevi fatto prima.

Lo sceriffo di Durango e Scacco matto a mio gusto sono due signore storie.

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Just now, kento dice:

Come chiamare altrimenti l'errore del Campidoglio/Casa Bianca di "Gli uomini che uccisero Lincoln", la svista sui quaccheri di "Terra Promessa" o l'intitolare "La trappola" l'ultima parte della storia di Letteri, quando doveva essere chiaramente il primo titolo della storia successiva di Nicolò? O Mefisto resuscitato dopo una pallottola in fronte? ;)

 

Sviste di questo tipo, per quanto forse un po' grossolane, possono essere accettate, almeno secondo il mio punto di vista... Il "problema", ovviamente sempre dal mio personalissimo punto di vista, ritengo si presenti quando si ha l'impressione che in una qualsiasi storia gli autori tentino di piazzare a tutti i costi il colpo ad efffetto, tradotto in una scena (o più scene) che lascino di stucco il lettore, "regalandogli" invece solo scetticismo, come nel caso delle morti che ho portato come esempio nel precedente intervento.

 

Per quanto riguarda l'ultima morte che tu hai portato ad esempio, immagino tu ti riferisca al colpo di fucile sparato contro Mefisto da Tiger Jack, al termine della prima avventura in cui Il negromante si era alleato con gli Hualpai, ed in seguito al quale cadde dal ciglio di un baratro per essere in seguito salvato  da Padma. A tal riguardo, per quanto razionalmente sia forse altrettanto improbabile sopravvivere dopo un volo del genere, a prescindere dalla ferita in sé, fumettisticamente parlando - ed oltretutto dato il contesto che vedeva la presenza di un antagonista del calibro di Mefisto - la trovo comunque più accettabile di una morte per infilzamento su una spada non piantata nel terreno, piuttosto che di un'altra causata da una freccia scoccata con invidiabile forza e precisione da un arciere cui, un attimo prima, era letteralmente franata addosso una pesante armatura. Quanto alla successiva ed effettiva resurrezione di Mefisto, se ne potrebbe dibattere lungamente (e non credo sia questa la sezione più adatta), ma personalmente dato il soggetto credo sia stato comunque un escamotage a suo modo pertinente ;).

 

<span style="color:red;">20 minuti fa</span>, borden dice:

Ovviamente non mi stupisco certo degli interventi critici, ma del tono generale che, all'uscita di una storia come questa, secondo me normale e ampiamente sufficiente, ha fatto addirittura nascere un topic sulla serie mensile "alla frutta". Ma che, scherziamo? Con questi  criteri, avremmo dovuto chiudere dopo almeno due o trecento e forse più dei 700 numeri sin qui usciti, perché a mio parere questa storia si colloca ampiamente  a metà dello spettro qualitativo, se non sopra. 

 

Tutto è soggettivo. Ma dileggiare e definire impubblicabile questa..  Mah!

 

Errori ce ne sono sempre, è ovvio. Ma certe scelte NON sono errori, sono scelte. Sindacabili, sinchè si vuole, ma scelte.  Certe scelte narrative (per es.morte del Maori o di Wu), sono, appunto, SCELTE. Dell'autore. Chissà se io o altri le avremmo scritte diversamente.Ma la storia  è di Ruju. A me sono parse originali. Perchè, ditemi voi, avrei dovuto cambiare tirannicamente certi legittimi dettagli a un autore in gamba? Ma avete idea di come siano  i rapporti di lavoro tra collaboratori adulti? O pensate che ci si debba tutti comportare come Putin o Erdogan, che in effetti sono molto apprezzati? :D

 

Ci tengo a chiarire che il mio ultimo intervento - ed ovviamente nemmeno i miei precedenti, su questa o altre discussioni del Forum - non voleva essere un predicozzo nei confronti degli autori piuttosto che dei supervisori, professionisti che ne sanno di gran lunga più  del sottoscritto, né tantomeno nei confronti della SBE. Non mi permetterei mai. Al più, intendevo bonariamente esercitare il mio personalissimo "diritto di critica" in quanto utente del Forum, sulla base di opinioni strettamente soggettive e quindi non assolute, e provare a richiamare l'attenzione su alcuni aspetti che mi avevano convinto poco. Tutto qui ;). Poi, è palese che un autore abbia dal canto proprio tutto il diritto di inserire in una storia da lui sceneggiata e/o disegnata i dettagli che preferisce o ritiene più congeniali.

 

P. S. Riguardo Il messaggero cinese e La città nascosta, io non ho mai detto che siano state storie impubblicabili, al contrario ho affermato che, per quanto non memorabili, si sono lasciate leggere abbastanza tranquillamente. Né sono stato tra coloro che hanno sostenuto che la serie regolare sia arrivata "alla frutta" :D...

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<span style="color:red;">3 ore fa</span>, borden dice:

 

Ma è un segno dei tempi. Trovo che le vostre critiche siano almeno altrettanto ingenerose quanto quelle al PD.:lol:  Adesso li voglio vede' Lega e Cinque Stelle che l'uno promette i mari e l'altro i monti...  :lol:

Tanto per fare un esempio facile, la "buona sola" è peggio di qualsiasi arzigogolo ti sia mai potuto venire in mente, non solo le critiche sono motivate, ma mi meraviglio del consenso che hanno mantenuto. Trattare i precari storici della gae come usurpatori e spedirceli a galera, tanto per dirne una, la chiamata diretta solo per pochi di serie b tanto per dirne 2. VERGUENZA.

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L'ironia, che non sempre è semplice cogliere, era questa volta tutta rivolta ai titoli che qualche volta, no, diciamo spesso, alla SBE si immaginano per inventarsi una storia che nell'albo non è quella descritta. Un po' così come le copertine di Claudio Villa che ti immortalano chissà quale momento drammatico. Beh quello di Carson, svenuto, scomparso tra i flutti, poteva occasionarne uno, ma poi lasciato solo come un sacco di patate e  quindi di fronte all'improbabile arrivo del maori ( che sulla prima copertina della storia pare si un bel personaggio) che finisce  preso a randellate con il calcio della pistola dopo un risveglio miracoloso per poi compiere harakiri.... Si, Mauro Boselli, capisco che messaggi come il mio precedente possano dare fastidio, ci mancherebbe altro, però metti il lettore ragazzino che adolescente negli anni settanta o ottanta, anni in cui era difficile recuperare gli arretrati e che sui titoli nella defunta pagina degli arretrati fantasticava, sapendo che Nolitta e Bonelli raramente  con le loro storie tradivano le attese, oggi a leggere questa storia lascerebbe le seguenti nello scaffale, anche quelle di Tex contro il Maestro, perché non farebbe mai la differenza tra una storia che tu aziendalisticamente definisci normale e una storia che merita di essere letta (e tu raramente deludi le attese, come un tempo facevano Nolitta e Bonelli e quella di Lupe è una storia che comunque comprerei sempre, perché non è una ciofeca, ma una storia bellissima nella sua prima parte e meno nella sua comunque valida seconda). Sto leggendo con notevole ritardo il maxi di Zagor, l'ho comprato dopo un mese, era l'ultimo albo che rimaneva invenduto in edicola, ma giacchè avevo riunione plenaria pomeridiana e qualche ora da aspettare di quelle che non sembrano voler passare, le prime pagine mi hanno conciliato il sonno... storia noiosa, piuttosto tediosa, ma comunque storia e continuo a leggerla a sprazzi e sono arrivato quasi a metà, con l'eskimo di rauch che è più interessante del maori di ruju, eppure considera che dell'eskimo ne ho le tasche piene, la realtà è semplicemente questa, una storia vale o non vale. Però capisco che possano infastidire certi toni, ma non sono un dipendente della SBE, ma un suo più o meno costante lettore da quarant'anni che si sente tradito.

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Caro Ymalpas, continui a usare parole grosse come "tradito". Questo è il punto. 

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Wasted Years dice:

Tanto per fare un esempio facile, la "buona sola" è peggio di qualsiasi arzigogolo ti sia mai potuto venire in mente, non solo le critiche sono motivate, ma mi meraviglio del consenso che hanno mantenuto. Trattare i precari storici della gae come usurpatori e spedirceli a galera, tanto per dirne una, la chiamata diretta solo per pochi di serie b tanto per dirne 2. VERGUENZA.

 

 

La buona scuola FA SCHIFO.

 

Ma anche i NO VAX e i razzisti. Ne convieni?

 

 

 

 

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Tradito nelle mie attese, che restano sempre altissime. Ecco, forse, è meglio che ridimensioni le mie pretese su Ruju, ma devo lavorare nella mia psiche. D'altra parte c'è chi parla di "canna del gas". C'è malumore. La storia di eskimo migliora di molto nella seconda parte, sono a due terzi, mi sta prendendo. Questo fatto viola tutte le leggi scritte del buon scrittore, che deve accalappiare il suo potenziale lettore già nelle prime pagine, perché c'è chi legge solo le prime pagine e poi decide se  fare l'acquisto. Dovreste pensarci nel vostro ufficio marketing, quando date le anteprime. Penso che valga anche per molti dei 170000 lettori di Tex.

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Ne convengo, ma un governo che avesse rispettato i diritti dei deboli, tra cui i precari della scuola e gli omosessuali, evitando leggi assurde come la buona scuola e quella sulle unioni civili, che erano atti dovuti a pronunce della corte di giustizia europea, non avrebbe eroso i consensi. Le politiche conservatrici, precarizzanti e di destra hanno spalancato la strada ad una destra più estrema, probabilmente.

Bei risultati.

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E comunque abbasso i titoli roboanti nei titoli delle storie pretese normali. E colpevole anche Villa che, stranamente, realizza le sue opere migliori per storie che lasciano molti insoddisfatti!

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