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TWF - Tex Willer Forum

[688/689] Il messaggero cinese


ymalpas
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Mi permetto educatamente e senza malizia di considerare che, se presa in linea generica, senza quindi specifici riferimenti a chicchessia, probabilmente l'osservazione mossa da Ggaaco non è del tutto infondata: in fin dei conti, questo è un forum su Tex, per cui intraprendere dibattiti e confronti politici fini a sé stessi (se ciò viene in qualche modo posto in relazione alle vicende texiane ci sta tutto) rischia di portarci fuori tema ;).

 

Detto ciò, faccio anche la chiosa e torno a parlare de Il messaggero cinese: un aspetto fondamentale di questa storia, che sinora mi sembra non sia stato trattato nella discussione, è che in questo caso si è forse assistito per la prima volta in Tex di una sorta di "avanzamento di livello" della criminalità cinese. Lo Zio Wu ed alla sua cricca, difatti, non sono stati definiti né tantomeno tratteggiati come una banale tong, come sempre avvenuto in precedenza sulle pagine di Tex, bensì come vera e propria TRIADE. Niente più trame nell'ombra, qundi, ma traffici portati avanti quasi alla luce del sole, con l'implicita connivenza del pavido e disonesto sceriffo locale, come del resto si può evincere in un dialogo tra costui e lo Zio Wu nella seconda parte, nel quale parlano esplicitamente di un patto: se la Triade di Wu continuerà a gestire i propri affari senza fare troppo bacccano, la cosiddetta "legge" sarà disposta a chiudere un occhio su tali traffici.

 

A mio avviso poteva essere un dettaglio interessante, avevo piacere di condividerlo ed eventualmente, perché no, stimolare anche altre considerazioni in merito :indianovestito:.

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REGOLAMENTAZIONE OFF TOPIC
 
 Non sono ammesse discussioni inerenti alla politica, questo per evitare di sfociare in dietribe fuorivianti dal tema stesso del forum che, lo ricordiamo, è incentrato su Tex!

 

Preso dal regolamento di questo Forum.

 

La prima volta mi è stato fatto notare educatamente, la seconda un po' meno.

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42 minuti fa, ggaaco dice:

 

Preso dal regolamento di questo Forum.

 

La prima volta mi è stato fatto notare educatamente, la seconda un po' meno.

Suppongo che tu sia l'equivalente algebrico di un bel nulla per fare il moderatore o per riprendere gli altri, giusto è ggaaco? Perché se sei qualcosa più di nulla allora non ci sospendi a me e a Boselli? Se non moderi fammi il piacere di segnalare allo staff e nel frattempo di andare a fare la morale all'asilo infantile. Ci manca pure che borden non possa spammare, in fondo i suoi Tex sono scritti spammando senza pietà quella che avrebbe tutte le potenzialitá per essere una bella storia. Ognuno ha il suo sistema, perbacco.:D:P

Modificato da Wasted Years
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  • Collaboratori

Citatemi una discussione inerente la politica, e sarà immediatamente chiusa e cancellata. Finora ho visto SOLO qualche messaggio - off topic - che non ha neanche generato seguito a livello di risposte, tantomeno a livello di polemiche. Quindi rilassatevi e godetevi le discussioni, almeno per quel che è possibile. Tali tipi di off-topic sono più frequenti di quanto si pensi.

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  • 2 settimane dopo...
On 23/3/2018 at 15:10, Wasted Years dice:

Ha ragione Borden, quoto il suo intervento. 

On 23/3/2018 at 15:58, borden dice:

E io quoto quello di WY.

Ragazzi qui si sta scrivendo la storia, qui è finita un'era! 

@borden e @Wasted Years che si danno ragione ha vicenda!!! Questo evento è da cerebrale negli annali del Forum!!!

:D

(Nessun offesa per entrambi, si scherza bellamente)

 

Modificato da JohnnyColt
Correzione errori
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<span style="color:red;">40 minuti fa</span>, borden dice:

Storia antica è che siamo mai andati d'accordo. Tu sei troppo mummia per me. :D

Puah, Oetsi che dice mummia a Tuthankamon. Borden, che hai salutato come una grande innovazione la scoperta del fuoco, te la giuochi a birra e salsicce con me?

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Ho avuto modo di leggere il secondo numero solo ieri sera e devo ammettere che e' stato una discreta delusione. Tanto mi aveva divertito il primo numero, tanto nel secondo il ritmo si affloscia e l'azione sembra non venire mai al dunque. Avrei preferito qualche pagina in piu' ad arricchire la frettolosa resa dei conti finale e qualche pagina in meno dedicata alla superflua storiella d'amore tra la cinesina e il da lei miracolato. 

Nel complesso storia che strappa la sufficienza, ma decisamente inferiore alla media di Ruju.

Fortuna che poi ho letto il maxi e il numero di questo mese. Di cui vado a parlare ovviamente nei topic dedicati.

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Storia eccellente nel primo albo ma che purtroppo cala decisamente nel secondo.

Ruyu ha letteralmente tirato via il finale, un gran peccato perchè la storia prometteva davvero bene...

Errore grosso, a parer mio, è l'inconsistenza del boss cinese che letteralmente si "sgonfia" nel secondo albo risultando un avversario di ben scarso  valore.Anche l'arciere killer è un po' forzato come personaggio, idem lo spasimante della  curatrice che toglie troppo la scena al messaggero cinese  nel secondo albo facendolo risultare irrilevante.

Da un maestro come lui ci si aspetta sempre il massimo :D

 

 

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  • 4 mesi dopo...

Eccomi qua, con i soliti mesi di ritardo a motivo della graduzione e pubblicazione in norvegese, ma ho finalmente anch’io finito di leggere la seconda parte!

Che dire? Il primo albo non mi aveva entusiasmato, ma era comunque godibile e i cinesi portavano con sè un’ambientazione insolita diversa dai soliti cowboys e indiani, quindi quantomeno interessante se non altro per questo.

Invece il secondo albo è stato, secondo me, un autentico disastro. Ci sono parecchie cose che non mi sono piaciute e alcune di queste potrei perfino sentirmela di definirle ridicole:

 

- la morte di Arana per mano della sua stessa sciabola. Dai, veramente: quante possibilità ci sono che ciò accada? Inoltre gli sceneggiatori della Bonelli dovrebbero, secondo me, fare un piccolo corso sulle tecniche da combattimento e capirebbero che avere la meglio a mani nude su un uomo armato di coltello è molto difficile, se gli diamo una spada e in piú aggiungiamo il fatto che questo sia un esperto allora le possibilitá diventano quasi nulle. Eppure in questa storia ciò accade e piú di una volta

 

- vedere gente venir disarmata a colpi di pistola non mi ha mai convinto. Quante sono le possibilità di riuscire a colpire un’arma in mano a una persona senza danneggiare la mano o il polso? Vedo Tex farlo continuamente e vabbè ci può stare perchè lui è il miglior pistolero del west, ma vederlo venir disarmato con un colpo di sciabola, senza che questa vada a recidire dita o falangi, beh mi sembra un po’ strano, per non parlare di Kit a cui viene sfilato il fucile con una freccia. E qui arriaviamo al prossimo punto....

 

- l’arciere fenomenale, in grado di colpire qualsiasi bersaglio, anche al buio, da distanze incredibili e che mi va a mancare i nostri eroi che si trovano dall’altra parte della stanza, ma soprattutto che incosciamente scocca l’ultima freccia e...

 

- uccide il vecchio. Dai su questa morte non ho parole, ma vi sembra non dico realistica, ma anche solo lontanamente possibile?

 

- la pranorerapeuta cinese. Non capivo se si trattava di un albo di Tex o una puntata dei «Gemelli nel segno dell destino» (qualcuno si ricorda quel cartone?) Speravo ci fosse una spiegazione «scientifica» alle sue guarigioni, magari una conoscenza delle erbe, dell’agopuntura o della medicina tradizionale cinese, invece il tutto si limita a dei poteri non ben spiegati. Il paranormale (anche se molto blando come in questo caso) non è che mi piaccia tantissimo...

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47 minuti fa, Salvi83 dice:

Non capivo se si trattava di un albo di Tex o una puntata dei «Gemelli nel segno dell destino»

 

Ricordo vagamente questo cartone, se non vado errato narrava le peripezie di due fratelli in fuga dalla Cina... E soprattutto ho notato che anche tu, al pari del sottoscritto che aveva scritto le stesse cose in tempi non sospetti, abbia trovato poco credibili (io le definii grottesche) le morti di Arana e dello zio Wu (quest'ultima, ripeto, mi ha ricordato una scena de Le comiche con Villaggio e Pozzetto)...

Modificato da juanraza85
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<span style="color:red;">11 minuti fa</span>, juanraza85 dice:

 

Ricordo vagamente questo cartone, se non vado errato narrava le peripezie di due fratelli in fuga dalla Cina... E soprattutto ho notato che anche tu, al pari del sottoscritto che aveva scritto le stesse cose in tempi non sospetti, abbia trovato poco credibili (io le definii grottesche) le morti di Arana e dello zio Wu (quest'ultima, ripeto, mi ha ricordato una scena de Le comiche con Villaggio e Pozzetto)...

 

Meno male che non sono l’unico allora! Avevo iniziato a leggere i commenti, ma ho dovuto smettere perchè contenevano ciò che per me ancora era «spoiler»... sì, la morte dello zio Wu è da tragicomica, tipo Fantozzi che spara a caso con la pistola e colpisce il lavavetri dall’altra parte della strada o cose del genere. Quello che non capisco è perchè venga fatta questa scelta, cioè se si vuole far morire il personaggio esistono anche modi migliori, o sbaglio?

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  • 2 anni dopo...

Come nel calcio esiste la “zona Cesarini”, su Tex potremmo coniare la “zona Ruju”: un limbo di valutazione sempre ampiamente al di sopra della sufficienza, ma ben lungi dall’ergersi all’appellativo di capolavoro. Anche la storia in questione rientra benissimo in questo limbo e sebbene si legga con piacere, rinvia nuovamente l’attesa per la prova superlativa dell’autore sardo. Rimanendo in tema calcistico, uso una similitudine (poco gradita ai tifosi juventini), infatti così come la blasonata squadra di Torino, sebbene competitiva e vincente in patria, risulta al contempo incapace da tempo immemore di aggiudicarsi il massimo trofeo continentale, anche il buon Pasquale, pur garantendo buone performance sulla saga, stenta a sfornare l’opera al disopra della media e memorabile. L’anno del settantennale iniziò sotto il suo nome e lo vide spesso fra i crediti degli episodi. “Il messaggero cinese” a mio avviso, mostra un passetto avanti rispetto alla poca riuscita  Wolfman”, ma al netto di un ritmo discreto e una linearità narrativa che garantisce una lettura scorrevole, procede per inerzia senza mai spiccare il volo. Ruju non perde la buona abitudine di inserire nelle sue trame alcuni spunti originali, nel caso specifico con venature misteriose, visto il potere soprannaturale della giovane Sun che riesce a guarire le malattie col semplice contatto delle mani. Tutto sommato sembra riuscire pure la figura del villain orientale, che all’inizio mostra una buona dose di ferocia e pericolosità, ma si perde nel proseguo e verrà ricordato solo per il suo desiderio di farsi restituire dalla guaritrice un tocco di gioventù (e magari di virilità visto l’harem di giovani donne :D). Altri antagonisti che sembrano promettere bene, si sgonfiano tra le pagine, vedi il colosso Maori che va incontro a una fine goffa sul suo spiedo o l’infallibile arciere, che si fa fregare come un pollo da Tex ma riesce, non si sa come, a uccidere accidentalmente il grande capo dagli occhi a mandorla. Un finale accelerato e alla ricerca del tocco spettacolare che chiude una storia, accettabile ma facilmente da riporre negli scaffali dell’oblio. Un’occasione sprecata in fondo, visto che le gang cinesi hanno da sempre offerto sulla saga spunti interessanti, ma l’autore non riesce minimamente a ricreare la magia bonelliana su queste tematiche; è pur vero che il capolavoro del “Laccio Nero” come metro di paragone è proibitivo, ma Ruju ha volato troppo basso e l’esito finale è abbastanza scontato e poco emozionante. Si ricostituisce per l’occasione una coppia già attiva in passato su Dylan Dog, ovvero Cossu-Ruju. Il disegnatore già visto su altre collane, approda un po’ a sorpresa sulla regolare e come già accade in altri lidi, divide alquanto le platee. Il sottoscritto che ama disegnare (seppur amatorialmente)  e sa quanta fatica e costanza bisogna mettere sul piatto della bilancia per coltivare questa passione, non si permetterà mai di criticare ingenerosamente un professionista; ammetto che lo stile di Cossu non è proprio nelle mie corde, ma spesso alcune critiche sono troppo feroci e poco generose nei suoi confronti. Forse l’averlo conosciuto dai tempi di Dyd mi ha abituato alla sua linea chiarissima e ai suoi tratteggi ripetitivi e poco originali volendo, tuttavia lo digerisco senza eccessivi problemi, anche se ammetto che non lo reputo affatto adatto al genere western. L’eccessiva staticità delle sue vignette non aiuta, così come la quasi totale mancanza di panneggio rende troppo lineari le sue figure. Qualche incertezza anatomica e un sbilanciato uso dei neri non depone a suo favore, ma bisogna riconoscergli uno stile personale e distinguibile, cosa non scontata anche con autori all’apparenza più dotati. Certo il livello dell’asticina sulla regolare è un tantino alto per lui, ma in fondo se l’è cavata in qualche modo. Con le dovute proporzioni, a tratti le sue vignette chiare mi hanno ricordato il grande Letteri, che da sempre ha giganteggiato nelle storie di Chinatown: ovviamente non mi sogno minimamente di paragonare i due artisti, visto che il compianto disegnatore romano è oggettivamente superiore a Cossu su tutta la linea, solo mi andava di esternare una sensazione malinconica che mi ha catapultato indietro nel tempo, quando da ragazzino mi perdevo nelle miriade di pagine illustrate da Letteri e da altri mostri sacri storici come Galep, Ticci, Fusco, Nicolò, Monti, che hanno condito di sogni la mia infanzia. Il mio voto finale è 6

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  • Sceriffi
<span style="color:red;">21 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

Come nel calcio esiste la “zona Cesarini”, su Tex potremmo coniare la “zona Ruju”: un limbo di valutazione sempre ampiamente al di sopra della sufficienza, ma ben lungi dall’ergersi all’appellativo di capolavoro. Anche la storia in questione rientra benissimo in questo limbo e sebbene si legga con piacere, rinvia nuovamente l’attesa per la prova superlativa dell’autore sardo. Rimanendo in tema calcistico, uso una similitudine (poco gradita ai tifosi juventini), infatti così come la blasonata squadra di Torino, sebbene competitiva e vincente in patria, risulta al contempo incapace da tempo immemore di aggiudicarsi il massimo trofeo continentale, anche il buon Pasquale, pur garantendo buone performance sulla saga, stenta a sfornare l’opera al disopra della media e memorabile. 

Infatti molto poco gradita:) Primo club al mondo a vincere tutti i trofei possibili per un club!

Il problema di Ruju, non è arrivare in finale (Fare una grande storia, Un Ranger per Nemico, Mezzosangue, Le catene della colpa e La Seconda vita di Bowen), ma vincere la finale, cosa in cui noi non siamo purtroppo bravi.

<span style="color:red;">26 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

Il disegnatore già visto su altre collane, approda un po’ a sorpresa sulla regolare e come già accade in altri lidi, divide alquanto le platee. Il sottoscritto che ama disegnare (seppur amatorialmente)  e sa quanta fatica e costanza bisogna mettere sul piatto della bilancia per coltivare questa passione, non si permetterà mai di criticare ingenerosamente un professionista; ammetto che lo stile di Cossu non è proprio nelle mie corde, ma spesso alcune critiche sono troppo feroci e poco generose nei suoi confronti. Forse l’averlo conosciuto dai tempi di Dyd mi ha abituato alla sua linea chiarissima e ai suoi tratteggi ripetitivi e poco originali volendo, tuttavia lo digerisco senza eccessivi problemi, anche se ammetto che non lo reputo affatto adatto al genere western. L’eccessiva staticità delle sue vignette non aiuta, così come la quasi totale mancanza di panneggio rende troppo lineari le sue figure. Qualche incertezza anatomica e un sbilanciato uso dei neri non depone a suo favore, ma bisogna riconoscergli uno stile personale e distinguibile, cosa non scontata anche con autori all’apparenza più dotati. 

Cossu su Dylan Dog, mi piace e non poco. "Ombre" è una grandissima storia. Solo che tra Tex e Dyd, c'è una sostanziale differenza, Tex è un fumetto anche molto d'azione, mentre Dyd no.

<span style="color:red;">30 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

Con le dovute proporzioni, a tratti le sue vignette chiare mi hanno ricordato il grande Letteri, che da sempre ha giganteggiato nelle storie di Chinatown: ovviamente non mi sogno minimamente di paragonare i due artisti, visto che il compianto disegnatore romano è oggettivamente superiore a Cossu su tutta la linea, solo mi andava di esternare una sensazione malinconica che mi ha catapultato indietro nel tempo, quando da ragazzino mi perdevo nelle miriade di pagine illustrate da Letteri e da altri mostri sacri storici come Galep, Ticci, Fusco, Nicolò, Monti, che hanno condito di sogni la mia infanzia. Il mio voto finale è 6

Come non concordare! (Tranne che per Galep)

Tra un po' arriverai, al nuovo centinaio, son curioso di vedere cosa ne pensi tu, e gli altri utenti del forum, visto che ho letto tutte le storie in presa diretta.

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<span style="color:red;">19 ore fa</span>, MacParland dice:

Tra un po' arriverai, al nuovo centinaio, son curioso di vedere cosa ne pensi tu, e gli altri utenti del forum, visto che ho letto tutte le storie in presa diretta.

Infatti MacParland, pian piano la mia opera di rilettura mi sta portando alle storie "contemporanee": commenterò anche quelle, visto che mi piace molto interagire e confrontarmi con gli altri utenti del forum. In quanto alla similitudine della Juventus, spero di non dover subire l'assedio di orde di tifosi furiosi, più agguerriti delle bande di predoni Apaches. :P:indiano::D 

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