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Miguel Angel Repetto


ymalpas
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Miguel Angel Repetto, uno dei decani del fumetto sudamericano, è nato il 17 febbraio 1929 a Lujan, una cittadina non lontana da Buenos Aires, in Argentina.

La madre, disegnatrice amatoriale, gli trasmette la passione per il disegno sin dalla più giovane età.

Ramon Columba, uno dei più famosi caricaturisti argentini, nonchè editore di fumetti del paese, indice un concorso e Repetto risulta uno dei vincitori.

Dopo un tirocinio di cinque anni, svolto da autodidatta, inizia una lunga collaborazione con la Editorial Columba e la sua firma appare nelle pagine di prestigiose riviste come "Intervalo", "D'Artagnan", "El Tony y Fantasia", accanto a nomi come Alex Raymond, Hugo Pratt e i connazionali Josè Luiz Salinas e Arturo del Castillo solo per citarne alcuni.

In questo periodo crea alcune serie western come Diego su testi di Julio Alvarez Cao, Mapache su proprie sceneggiature, Conrack e Dan Flynn. La sua lunga carriera avrà come scenario privileggiato la selvaggia, violenta epopea della Frontiera, incentrata su figure di cowboy malinconici e romantici, cavalieri solitari feriti dalla vita, apparentemente duri e scontrosi, ma sempre pronti a rischiare la pelle per difendere gli innocenti.

Repetto collabora in seguito con la Editorial Frontera, illustrando le sceneggiature di H?ctor German Oesterheld sulla rivista Hora Cero, ma l'autore è sequestrato e fatto scomparire dai militari argentini durante la dittatura.

Repetto studia alla Escuela Panamericana e ha come maestro Alberto Breccia, quindi collabora con la Editorial Record, realizzando la serie western El Cobra, su testi di Ray Collins, iniziata da Arturo del Castillo e Jet Power.

Miguel Angel Repetto ha realizzato un'intensa attività con importanti case editrici americane e inglesi: per esempio per la King Features Syndicate ha disegnato le avventure del celeberrimo Agent Corrigan, nuova versione del 'Secret Agent X-9' su testi di Dashiell Hammet ( personaggio creato graficamente da Alex Raymond ).

Dal 1993 Repetto collabora con l'italiana Sergio Bonelli Editore, illustrando le avventure di Tex.


ym

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  • 3 settimane dopo...

Damnaciòn Zeca! Sei veramente fortunatissimo! :D

è vero Amico... ma in breve nel blog portoguese di Tex, una importante ed estesa intervista exclusiva del Maestro Repetto (ed una altra del Maestro Seijas, anche nel blog)...


Ed Sergio Bonelli già ha dato autorizzazione per la diffusione di tutte le foto. Vari sono di tavole in produzione (de Repetto e de Seijas)? inediti quindi. Attendono pards. :D

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Ecco, per vostra conoscenza, pards, il link della intervista esclusiva al blog portoghese di Tex, dall'ottimo artista Repetto:

http://texwiller. blog.com/2069087/

E' in portoghese, ma verr? poi tradotta in italiano dal solito amico Gianni Petino o da J?lio Schneider (o da tutti e due, ancora non so).


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Interessante! Non ho ancora finito l'intervista, ma guardando i disegni e la loro realizzazione, mi sta più simpatico. ;) Quindi, a lui, gli scritti arrivano in spagnolo.

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  • 1 mese dopo...

Intervista esclusiva: MIGUEL ANGEL REPETTO è Un viaggio a Lujan nel blog portoghese di Tex

Traduzione: Gianni Petino (Collezionista di Tex sin dal 1949)

Ha qualche curiosità da raccontare circa la sua collaborazione con la King Feature Syndicate?
Repetto: Si, ce l'ho: Per colpa del suo rappresentante a Buenos Aires, non ho disegnato uno dei maggiori personaggi delle striscie mondiali.. Spiego: poco prima che Cullen Murphy iniziasse a disegnare il personaggio, io feci varie prove per un test del Principe Valente; le feci logicamente (come si può vedere dalle foto che illustrano l'intervista) in uno stile simile a quello di Foster; alla fine era il Principe Valente e non è che si potesse cambiare tanto il viso del personaggio. E? successo che queste prove si ?persero? negli uffici della KFS, in quanto il rappresentante le mise nel cassetto e si dimentic? di inviarle alla persona interessata oppure a lui personalmente non piacquero (il che non mi convince) e sono quindi rimaste l'. Ma 5 anni dopo, quando iniziammo con Green Force Five, quelle tavole che avevo fatto per il Principe Valente tornarono alla luce.
Quando le videro i responsabili dell'editrice rimasero incantati e si dispiacquero di non averle viste a tempo debito. Ecco: per una dimenticanza di una persona ho perso l'occasione di disegnare uno dei maggiori miti del fumetto.

Cosa ha provato vedendo pubblicato il suo primo lavoro per la SBE ?
Repetto: Nessuno può immaginare come stavo: ero felicissimo, nonostante i miei precedenti e la mia esperienza, dato che sapevo come andavano lle cose e pertanto avevo ben presente l'importanza di questo personaggio per gli italiani. Oltre a ciò ero molto contento e mi consideravo importane per il fatto che Bonelli mi avesse assegnato dells storie per edizioni speciali. Ma com?ero ignorante?solo qualche anno dopo appresi che era esattamente il contrario?Durante 8 anni ho disegnato i Maxi Tex e gli Almanacchi del West perchè mi stavano mettendo alla prova !
Quando mi hanno assegnato il mio primo lavoro per la collezione mensile mi telefon° il defunto e simpatico Mario Faggella, facendomi i complimenti in quanto ero finalmente entrato nello staff fisso dei disegnatori di casa Bonelli. Mi spieg? che avevo raggiunto un obiettivo importante, cioè quello più difficile di disegnare il Tex mensile, cosa di cui io ero all'oscuro.

Lei ha qualche aiutane o fa tutto assolutamente da solo ?
Repetto: Ho un aiutane di lusso, un giovane che ha già pubblicato all'estero, ma che oggi ha una sua impresa. Mi aiuta con gli sfondi quando sono all'osso con i termini di consegna e devo dire che disegna gli edifici proprio bene. Nella storia di adesso sta disegnando alcune vecchie grandi ville del sud, all'epoca della Guerra di Secessione. Dato che ha nozioni di architettura, fa tutto con parecchi dettagli.

In Tex lei ha lavorato con Claudio Nizzi, Antonio Segura, Mauro Boselli e Gianfranco Manfredi. Quali sono le differenze fra di loro e con quale le è piaciuto di più lavorare è
Repetto: E? vero, ho lavorato con tutti e quattro e mi sono inteso molto bene con tutti. Certo, con qualcuno meglio che con qualcun altro: mi sono sentito molto a mio agio con Claudio Nizzi e con Antonio Segura.
Segura mi consegn° una sceneggiatura completamente documentata. Non ho mai incontrato uno sceneggiatore che l'abbia fatto. Era un'avventura alla frontiera con il Messico ed egli mi invi? fotocopie di tutta la documentazione necessaria: armi, case, pensi che grazie a questo scoprii, dato che la disegnai, che dentro la bottiglia di una certa marca di Tequila veniva infilato un verme ancora vivo, che poi moriva a causa dell'alcool. Con Segura sono sempre stato benissimo, parlavamo spesso al telefono, cosa facilitata dal fatto di parlare spagnolo ambedue ed abbiamo finito per diventare amici. Tutta quella documentazione inviata mi risparmi? ore di lavoro; quando terminai feci fotocopia di tutte le pagine della storia e glele inviai perchè le conservasse, così come io conservo la sua sceneggiatura.

http://texwiller. blog.com/2201743/

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  • 1 mese dopo...
  • 2 anni dopo...

Mi sembra che questo disegnatore non sia molto amato sulla rete... e della cosa sono molto dispiaciuto, perchè considero Repetto un disegnatore straordinario!Innanzitutto i suoi Tex e Carson sono impeccabili, statuari e grintosi come devono essere;e poi lo trovo bravissimo nelle ambientazioni western, sia quando deve visualizzare gli ambienti infuocati del Messico, come nel maxi di Segura, sia quando lo sfondo della storia è costituito dalle nevi canadesi, come nella storia di Boselli. Ma forse la cosa del suo stile più straordinaria è la carica dinamica e vitale che sa dare alle scene d'azione:il maxi di Segura da lui disegnato, non lo avrebbe potuto fare nessun'altro!... sopratutto nella seconda storia, e in particolare nella scena del carro lanciato nelle viuzze del paese,? fenomenale!Ma forse il suo Capolavoro è il maxi di Manfredi:la vignettona di pag.60 è un quadro stupendo!!Quindi, non mi resta che concludere dicendo che non vedo l'ora di rivederlo su Tex, specialmente se penso che la sua prossima storia comparir? in un maxi, ed è scritta da Faraci...

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Sono completamente d'accordo con ogni parola scritta da Paco: lo stile di Repetto mi è piaciuto fin dalla prima volta che l'ho letto, più precisamente sul Maxi "I Due Volti Della Vendetta"... La sua rappresentazione dei pards è quella che secondo me si avvicina di più a quella ideale, insieme quelle di Galep e Letteri; e secondo me un Texone se lo meriterebbe, piuttosto che vederlo su un altro Maxi!

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