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Victor De La Fuente Sanchez


ymalpas
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Victor De La Fuente Sanchez è nato il 12 aprile 1927 a Ardinasa de Llanes in Spagna.

Nel 1944, a Madrid, entra nello studio di L'pez Rubio e scrive e disegna storie per la Editorial Rialto. Lavora anche per le riviste Maravillas, Flechas y Palayos e Chicos.

Nel 1945, parte per il Cile, dove conosce Josè Luis Salinas, lavora come grafico per la Editorial Zig-Zag e dirige il settimanale per ragazzi El Paneca, una delle più vecchie riviste a fumetti del Sud America. Nel frattempo esegue dei lavori anche per l'americana Dell Publishing.

Ritorna in Europa nel 1959 e lavora per le inglesi Fleetway e DC Thomson illustrando numerosi fumetti di guerra ( ?Battle Picture Library?, ?Valiant Picture Library?, ?War picture Library?, ?Commando? ).

Nel 1967 realizza ?Trelawny of the Guards? per la rivista Lion e conosce Victor Mora, con il quale realizza il western "Sunday" nel 1968 ( 12 episodi in tutto ).

Nel 1971, è la volta, su testi suoi, di "Haxtur" e "Mathai-Dor", che escono sulla rivista Trinca. Collabora alle riviste horror americane Eerie e Creepy, mentre realizza per la EP il western erotico "Mortimer" un sinistro cacciatore di taglie disegnato direttamente per l'Italia ( Ediperiodici, 1973-1974 ) e per la rivista francese A suivre ( pubblicata dalla Hachette ) il western classico "Amargo".

A metà degli anni settanta illustra "L'histoire de France en bande dessin°e" e "D'couvrir la Bible" per l'editore Larousse. Disegna anche una storia sulla vita di "Charles de Gaulle".

E' la volta quindi del fantasy "Haggarth".

Nel 1979, illustra una delle ultime serie ideate da Jean-Michel Charlier, "Los Gringos" apparso su Super As ( dell' editore Fleurus ) e più tardi, nel 1983, ancora in collaborazione con Mora, d' vita alla serie "Angeli d'acciaio", ospitata da Pilote e pubblicata in Italia dalle Edizioni L'Isola Trovata.

Per l'editore Albin Michel, crea invece ?La sib?rienne?, una storia incentrata su una donna che possiede strani poteri e nel 1985 collabora di nuovo con Victor Mora realizzando ?Coeur de Fer?.

Sempre intorno alla metà degli anni ottanta realizza numerose illustrazioni religiose, tra cui ricordiamo le popolari ?Claire d'Assise?, ?Bernard de Clairvaux?, ?Bernadette Soubirous? e ?La vall'e des rennes?.

Nel 1987 collabora con Fran°ois Corteggiani disegnando ?Francis Falko?, pubblicato da Nov?di.

Nel 1989 con Anne Canal crea invece lo storico personaggio di ?Moli?re?.

V?ctor De La Fuente entra nel gruppo dei disegnatori di Tex con l'albo speciale n. 5 "Fiamme sull'Arizona", pubblicato nel 1992.

Negli anni novanta lavora con scrittori come Alexandro Jodorowsky per il quale disegna ?Dieu Jaloux? , collaborazione presto interrotta in seguito a un'accusa di plagio.

Si associa quindi con lo sceneggiatore Patrick Cothias con il quale d' vita a ?Josu? de Nazareth? e ?Le fils de la vierge?, liberi rifacimenti della vita di Gesu.

Ritroviamo quindi il nome di Victor de La Fuente in qualche rivista come Sunday in Spagna, Schtroumpf, V?cu o ancora Tonic.


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ym

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Secondo me è uno di quelli che più ha reso il west in Tex. è un peccato che sia stato spesso corretto da Monti (come nell'immagine da te postata), ma ricordo comunque con piacere quelle storie. Ecco una bellissima vignetta d'apertura:

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  • 2 anni dopo...

Uno dei migliori disegnatori di Tex. Fiamme sull'Arizona è un capolavoro assoluto. Peccato che il suo stile fosse inficiato a volte dai disegni di un altro autore (Monti). Davvero nei suoi disegni sembra di vedere i paesaggi assolati del West; davvero sembra di sentire il caldo del deserto, l'odore della polvere da sparo, la polvere sollevata dai cavalli. C'è nei suoi disegni lo spirito dell'autentica frontiera, del west che abbiamo sempre sognato. Io spero di rivedere al più presto i suoi disegni su Tex.

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Non mi trovo assolutamnte d'accordo con l'Indio per quanto riguarda De la Fuente. Uno dei peggiori, a mio avviso, disegnatori di Tex di tutti i tempi. Il suo Tex, era un disastro, tant? che il viso era disegnato da Monti perche' considerato in redazione non proponibile. Per non parlare di Kit Carson. Un disastro!Non rimpiango il suo abbandono nelle pagine del ranger. Una liberazione.

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  • 6 mesi dopo...
  • Rangers

A me invece De La Fuente non dispiaceva affatto. Soprattutto per come rappresentava i personaggi tipicamente western, veramente realistici e infuocati!!Certo sui volti dei pards c'era qualcosa che non quadrava, ma non mi sembrano alla fine poi così orribili!Sicuramente aveva un segno personale e la sua rappresentazione dei volti di Tex e Carson la preferisco di gran lunga rispetto a quella di Diso (molti più lontana dai canoni, secondo me)! :trapper:

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Condivido abbastanza il giudizio di Sam: IMHO non solo per quanto riguarda i paesaggi e gli ambienti ( sempre a mio avviso di ottimo livello, si tratti dei deserti di "Fiamme sull'Arizona", oppure della vita cittadina ottocentesca della San Francisco di "Al disopra della legge" ), ma anche per i personaggi minori De La Fuente si è disimpegnato assai bene; perfino Kit e Tiger, nell'unica occasione in cui ha dovuto disegnarli, non sono venuti affatto male. Il problema per lui era rappresentato purtroppo da Carson, sempre rappresentato arruffato come il disneyano Archimede Pitagorico, e più ancora da Tex, cui conferiva una faccia da pugile "incassatore", spesso oltretutto corretta da Monti. Proprio questi continui interventi redazionali, a mio parere, fanno sè che per me egli non possa essere collocato tra i grandi disegnatori texiani ( anche se, magari forse pure per merito delle correzioni di Monti, i volti dei due pards mi paiono comunque sufficientemente gradevoli, come ha detto anche Sam, e comunque preferibili a quanto propostoci da altri artisti tuttora attivi con il nostro ranger ).

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  • 2 mesi dopo...

Dispiace anche a me per la morte di De La Fuente: IMHO, per quanto le sue versioni di Tex e Carson potessero prestare il fianco ad un discreto numero di critiche, erano comunque assai più gradevoli di quelle proposte da artisti più giovani, tanto italiani ( Mastrantuono ) che stranieri ( Font ), mentre i personaggi secondari e gli ambienti erano presentati sempre con cura e precisione, unite talora ( come nel suo Texone ) anche con una certa poesia. Insomma, un artista di tutto rispetto, anche se non collocabile nell'Olimpo texiano.

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Sono anch'io dispiaciuto per la scomparsa di De La Fuente, che a me, personalmente, è stato sempre piuttosto gradito. Certo, qualche incertezza sui visi di Tex e Carson ( che, nel texone, non mi sembrano però ritoccati da Monti , al contrario di ciò che avverr? in seguito) e soprattutto l' esiguit? della sua presenza su Tex ( credo si parli di 4-5 storie ) comportano che il disegnatore iberico non rientri nell' Olimpo del nostro ranger: e tuttavia, ciò è bastato perchè mi rilegga le sue avventure con piacere!

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Mi dispiace per De La Fuente!Io adoro i suoi disegni su Tex. Forse il volto del ranger un p? incerto, ma il suo western è praticamente perfetto!E poi, tra l'altro, i suoi sono stati i primi disegni che vidi in Tex (oltre alle cover di Villa), e mi piacevano un sacco. Si può dire che ho esordito con De La Fuente. Peccato per questo grande autore! :(

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  • Rangers

Dispiaciuto anch'io della scomparsa di De La Fuente, i suoi disegni su Tex a me piacevano. I volti non mi sembravano così scarsi, almeno il Texone erano di buon livello, dopo sappiamo tutti che hanno subito ritocchi e non capisco bene perchè!!Forse perchè in redazione si pensava che il passaggio alla regolare avrebbe scatenato qualche protesta da parte dei lettori più tradizionalisti. Imho ci son stati disegnatori con stili decisamente più lontani rispetto alla tradizione: Font, Ortiz, Diso,... che a me comunque piacciono, ma i volti dei pards sono spesso irriconoscibili!!Dopo Muzzi comunque un altro disegnatore dello staff che ci lascia!!

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Guest Gilbertfan

Sono rammaricato per questa improvvisa scomparsa, e piuttosto arrabbiato per il menefreghismo di molti media che non si sono neppure sognati di proporre qualcosa in ricordo di questo importante autore, uno dei maestri iberici. Devo dire che a me il western di De La Fuente non dispiaceva affatto a differenza di molti (soprattutto per quanto riguarda gli ambienti cittadini). Tuttavia devo ammettere che il suo nome non figura tra quelli dei miei disegnatori preferiti...

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  • 2 settimane dopo...
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