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TWF - Tex Willer Forum

[691/692] Cuore Apache


Messaggi consigliati/raccomandati

Prima storia degna di un certo interesse,sopratutto per i disegni di Ginosatis,le precedenti son diventate di una noia assurda.

Modificato da Pallino
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<span style="color:red;">13 ore fa</span>, Kershaw dice:

Avrei una domanda da farti, fermo restando che de gustibus...trovi la storia innovativa dove?

La storia è oggettivamente innovativa e particolare, piaccia poi o meno: un indiano cresciuto tra i bianchi e andato a West Point, a cui viene affidato un territorio indiano tradisce il buon cuore di Tex e si mette a razziare ranch e iniziare una rivolta con un manipolo di indiani. Molto bello e particolare c'è anche la sotto trama della madre biologica e del padre adottivo. Insomma, è innovativa perchè è diversa e perchè ha una trama che tutto può essere tranne che scontata.

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Ma infatti la sceneggiatura in sé è buona e si vede l'impegno per portare a termine un buon lavoro. Ma importanti sono anche le motivazioni che sottendono a determinati gesti. Se questi ultimi sono immotivati, o perlomeno non adeguatamente motivati, o se addirittura sono folli e insensati, è lo stesso presupposto della storia a risultarne fallato. E ciò ai miei occhi compromette la storia per intero, che sta in piedi solo a patto di ingoiare una forzatura rilevante. "Non abbiamo altra scelta", dice Johnny. Non c'altra scelta che quella di mettersi a razziare ranch e a scatenare una rivolta indiana: assurdo è che un'opzione simile venga contemplata (peraltro dopo ore di meditazione...) da uno che ha studiato a West Point, o che è cresciuto a Washington. Non c'è altra scelta??? Ma perché? :dubbioso:     L'unica reale motivazione della scelta è quella di fare andare avanti la storia. 

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<span style="color:red;">25 minuti fa</span>, Leo dice:

Ma infatti la sceneggiatura in sé è buona e si vede l'impegno per portare a termine un buon lavoro. Ma importanti sono anche le motivazioni che sottendono a determinati gesti. Se questi ultimi sono immotivati, o perlomeno non adeguatamente motivati, o se addirittura sono folli e insensati, è lo stesso presupposto della storia a risultarne fallato. E ciò ai miei occhi compromette la storia per intero, che sta in piedi solo a patto di ingoiare una forzatura rilevante. "Non abbiamo altra scelta", dice Johnny. Non c'altra scelta che quella di mettersi a razziare ranch e a scatenare una rivolta indiana: assurdo è che un'opzione simile venga contemplata (peraltro dopo ore di meditazione...) da uno che ha studiato a West Point, o che è cresciuto a Washington. Non c'è altra scelta??? Ma perché? :dubbioso:     L'unica reale motivazione della scelta è quella di fare andare avanti la storia. 

Il problema che evidenzio io sta nella lunghezza. Se Ruju avesse avuto più spazio avrebbe fatto una storia con i controfiocchi. I capoccioni della Bonelli hanno fissato ai due albi e di conseguenza la storia è piena di ellissi narrative. La storia per me è una bella storia, gradevole, innovativa e che scorre bene. Le troppe ellissi però chiedono vendetta.

E' possibile che la Bonelli sia tanto stupida nel voler rovinare possibili storie eccezionali? Quante volte abbiamo visto sempre questo copione? Io inizio a stufarmi.

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La storia la devo ancora leggere, ma da quello che vedo nei vostri pareri  è che sembra sia

artificiosamente accorciata per farla stare in due albi. Alcuni propongono di tornare al

vecchio sistema, per cui una storia finiva in un qualsiasi punto del volume, altri sperano

sempre in romanzi fiume (trovandosi però con una manciata di storie durante l'anno).

Io tante volte vedo all'interno delle vicende la didascalia "Qualche tempo dopo…" "Alcuni

anni dopo…" e ogni volta penso: "Potevano farci una storia completa con quello che

è successo prima e un seguito con quello che succede dopo".

Così Johnny il selvaggio sarebbe stato in due storie: nella prima veniva presentato

e aveva un suo sviluppo, nella seconda ci sarebbe stata la conclusione della sua parabola

e noi avremmo avuto i nostri quattro albi in totale, solo ottimisticamente nello stesso anno.

Modificato da Dix Leroy
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<span style="color:red;">25 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

Alcuni propongono di tornare al vecchio sistema, per cui una storia finiva in un qualsiasi punto del volume.

Penso che sia un'oscentà dover rovinare in questo modo ottime storie: o vengono diluite a sporposito o vengono, peggio ancora, tagliate di parti essenziali.

Mi sta bene la comodità del tutto ma se questa va ad inficiare sulla qualità della storia allora che la storia finisca dove deve finire, sia anche a pagnina 110.

Questa supremazia della formula 2 albi non l'ho mai capita e non la capirò mai. E' un autogol clamoroso che inficia le storie in maniera pesante. Non so chi sia stato il primo in Bonelli ad avere questa balzana idea ma, dopo anni e anni con questa suddivisione, credo che possiamo essere tutti d'accordo sul fatto che sia si un'idea comoda dal punto di vista organizzativo ma che in fin dei conti si dimostri comunque fallimentare sotto troppi aspetti.

 

<span style="color:red;">32 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

Io tante volte vedo all'interno delle vicende la didascalia "Qualche tempo dopo…" "Alcuni

anni dopo…" e ogni volta penso: "Potevano farci una storia completa con quello che

è successo prima e un seguito con quello che succede dopo".

Così Johnny il selvaggio sarebbe stato in due storie: nella prima veniva presentato

e aveva un suo sviluppo, nella seconda ci sarebbe stata la conclusione della sua parabola

e noi avremmo avuto i nostri quattro albi in totale, solo ottimisticamente nello stesso anno.

Beh, quel "Qualche tempo dopo" è da sempre usato perchè sarebbe irrilenvante voler mostrare pure Kit Carson che si pettina i baffi (per esempio). Fatto è che Cuore Apache sarebbe stata un'ottima storia da 3 albi, o comunque da due albi e 3/4. Sarebbe stata bene anche la suddivisione da te proposta, semplicemente si è scelto di raccontare nel modo pubblicato. Johnny poteva essere davvero un personaggio interessante, sarebbe stato interessante anche un rapporto maggiore con la madre biologica ormai partita di testa. Perchè non è stato fatto? E' un errore di Ruju o proprio c'era troppa carne al fuoco per quelle misere 220 paginette? Il soggetto valido meritava più di due albi, le elissi sarebbero stato drasticamente ridotte, le motivazioni che spingono Johnny a scappare coi ribelli sarebbero state più chiare e tanti aspetti della storia sarebbero stati evidenziati con più chiarezza.

Detto questo ritengo comunque la storia, basata su un solidissimo soggetto, valida, innovativa e fluida. Le domande sul comportamento di Johnny sono successive e derivano da un'analisi a posteriori: durante la lettura capisci il momento, capisci il soggetto distrutto da questa ambivalenza e giustifichi il suo atto, un atto che solo dopo ti accorgi forse un poco troppo avventato.

 

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  • Collaboratori

Mi sembra che stiamo perdendo di vista  il vero punto dolente della storia. Io leggo Tex da quando ho imparato a leggere, più o meno. Ho iniziato quando c'era il Bonelli, il Nolitta e poi il primo Nizzi. Si comprava l'albo (lo faceva mio zio, di solito, e finita la lettura ce lo lasciava nel divano perché sapeva benissimo che eravamo in trepida attesa) che aveva come logo quello di Tex e dentro l'albo, quando lo si leggeva, c'era il Tex. La storia poteva piacere o non piacere, ma la storia era una storia di Tex, su Tex, che faceva questo o quello in maniera canonica e alla fine erano dolori per gli altri. Oggi vado in edicola, guardo la copertina, c'è una gigantografia del volto di Tex (con degli occhi troppo piccoli), c'è il logo  Tex e c'è un titolo "Johnny il selvaggio" che ci presenta il personaggio della storia con cui Tex ha a che fare, come sembre è avvenuto. Apro l'albo, personaggi inespressivi, lo leggo, arrivo all'ultima pagina, la storia non è di Tex, che è del tutto secondario, che subisce tutto senza incidere un bel niente, la scena è tutta per un personaggio che dovrebbe legargli le scarpe (se le avesse) è invece fa la primadonna (che poi compie scelte assurde e incomprensibili, almeno apparentemente). Ora, quando vado in edicola e spendo 3,50 euro per un albo con la scritta TEX voglio leggere una storia di TEX, con Tex e di tutto il resto me ne infischio. Tex può anche sbagliare, come in "Caccia all'uomo", ma Nolitta ne faceva il personaggio principale, insolitamente sbirro, ma quello era un'altro problema.

  • +1 1
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Probabilmente la scelta di 2 o 3 albi è stata fatte per attenuare l'emorragia di lettori. Io mi ritengo un texiano che non lascerei mai un albo in edicola, ma non tutti la pensano come il sottoscritto. Una storia di 250/260 pagine si può spalmare in quattro albi, quindi leggerla in tre mesi, non tutti hanno tempo e voglia di farlo. Non parliamo poi di una storia che finisce e che non hai letto, e di quella che inizia e di cui non ti interessa nulla. 

Spero di essermi spiegato.

Poi concordo anch'io che certe storie, forse anche quest'ultima, hanno dato la sensazione di esser state chiuse un pò frettolosamente.

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aggiungo al pensiero di Ymalpas,che condivido in toto,anche questo aspetto:ho trovato anche Cochise MOLTO in disarmo.il più grande guerriero apache di tutti i tempi (il re degli Apache,cosi lo definì il Generale Crook)ridotto ad un mezzo pensionato incapace di tenere a freno i suoi guerrieri.vogliamo ricordare come veniva rappresentato in Glb?o anche nelle storie di Nizzi?un guerriero saggio ma energico,capace di tenere testa a qualsiasi nemico,bianco o rosso.in questo affresco è l ombra di quello che era nelle altre storie.peccato,perché è uno dei personaggi che preferisco...

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  • Collaboratori

Mi sono fatto un giro nel forum di TWO per vedere che tenore di messaggi postavano su questa storia ( ammazza, sono rimasti proprio in quattro gatti ) e non li vedo troppo dissimili, per una volta, dai nostri. Diverso discorso, invece, su facebook:

 

Preso, se ho capito bene è il seguito di cuore apache che ho preso il mese scorso ma non ho ancora letto.
A pomeriggio vado in spiaggia e me li divoro sotto l'ombrellone

 

Preso 2 ore fa... lo leggerò comodamente steso sul letto stasera ma l'ho sfogliato e i disegni di Yannis Ginosatissono puro spettacolo!
 
Ruju sta dando tantissimo a Tex. Oggi mi ha fatto commuovere.Grandi disegni di Ginosatis.
 
vorrei fare le mie congratulazioni agli autori di questo albo, disegni e soprattutto storia assolutamente fantastica... bravi!
Una delle migliori storie degli ultimi anni per trama e disegni. Continuate così.
 
A me è piaciuto tantissimo! Per ora la miglior storia dell'anno. 
Si respira atmosfera di tragedia sin dalle prime pagine (dell'albo di maggio) e il finale è quello giusto, non ne avrei voluto un altro.
 
GestireBellissima storia, con un buon finale!!!!Complimenti
 
Bellissima, grande Ruju ottimo Ginosatis 

Gestire

Bella storia! Grazie TEX e grazie Bonelli!

 
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Anche su Two l'idea è che Boselli sia bollito e che Ruju si stia bollendo senza aver segnato manco una rete memorabile è bella radicata, a volte lo leggo anche se mi sono chiamato fuori oramai da un secolo. Che volemo fa, siamo tutti prevenuti contro dei professionisti geniali.

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Io sono allibito. Sarò pure io che non ci capisco un accidente perche leggo Tex solo da 7 anni, sarà che sono di un'altra generazione e non ho mai vissuto il Tex di GLB e Galep ma i commenti di Ymalpas e Wated Yeres mi lasciano veramente allibito. 

Possiamo discutere sui punti deboli della storia, che Tex è messo maggiormente in secondo piano rispetto al solito è vero ma comunque continua a trainare alla grande tutta la vicenda, possiamo discutere che la storia si meritava più pagine e più approfondimenti ma ora affermare "anche su Two l'idea è che Boselli sia bollito e che Ruju si stia bollendo senza aver segnato manco una rete memorabile è bella radicata" oppure "la storia non è di Tex" è ai limiti dell'imbarazzante. Non è una storia di Tex? E' perchè non sarebbe una storia di Tex? E' una grandissima storia, rovinata ma pur sempre ottima. Cochise è l'unico che mi ha deluso, troppo passivo. Per il resto ogni personaggio è grandioso, caratterizzato molto bene e TUTTI protagonisti. E' una storia atipica, non c'è dubbio, Tex e Carson però rimangono fermamente i veri fulcri in ogni scena. Se si è evitata una carneficina è solo grazie a loro e loro si sono mossi come hanno sempre fatto: con energia, senza guardare in faccia a chi sia il "nemico". I disegni poi sono magistrali.

Non è Tex? Ma che Tex avete in mente esattamente? Il Tex che da solo fa fuori 600 apaches e a fine scontro ha ancora 3 pallottole? 

I gusti sono soggettivi, la storia può piacere o meno ma dire che i due principali autori sono bolliti e che la storia di questo mese non è Tex soltanto perchè non vi è piaciuta o perchè è LEGGERMENTE diversa dal normale rappresenta pure calunnie ingiustificate. 

Se poi tra qualche tempo Boselli e Ruju dovessero iniziare a scrivere storie sconnesse e bislacche come l'ultimo Nizzi allora potremmo valutare e negli autori o nelle storie, il problema sta nello spazio dedicato per quest'ultime. Una storia di 3 albi non può e non deve essere condensata in 2 albi solo per esigenze logistiche, è una cosa assurda! Analizziamo gli oggettivi problemi che si potrebbero risolvere invece di sparlare accusando tizio o caio con il solito copione "questo non è il mio Tex", "Tizio ha rovinato il mio Tex" .Tex è leggermente più in disparte del solito? SI! Embè? 

Sulla questione TWO rimango nuovamente sconcertato: avete da sempre inveito contro il forum rivale, ora andate a leggere la discussione dell'albo, trovate 4 persone (e dico 4 non 70) con cui siete concordi più una persona che valuta l'albo senza neppure averlo acquistato e fate paragoni inutili con Facebook. Allora, se è una barzelletta ditelo chiaramente. 

Andando a frugare tra i nostri messaggi, tra quelli di TWO e altri luoghi generalisti trovo soltanto recensioni più che positive, che evidenziano delle palesi mancanze ma comunque soddisfatte. Nessuno ha mai urlato al capolavoro ma sono anche ben pochì che escono con messaggi così radicali quanto i vostri. I gusti sono gusti? Non vi piace una storia, esprimete il vostro parere liberamente ma senza sentenziare o uscire con espressioni alquanto tristi. Non fatelo per me, ma per rispetto al grandissimo lavoro e impegno di professionisti che siete sempre bravi a lodare se si muovono secondo i vostri crismi ma anche tanto bravi a rinnegare se non condividete certe scelte.

Scusate lo sfogo, ma quando ce vò ce vò. Siate più oggettivi...

<span style="color:red;">20 ore fa</span>, Barbanera dice:

aggiungo al pensiero di Ymalpas,che condivido in toto,anche questo aspetto:ho trovato anche Cochise MOLTO in disarmo.il più grande guerriero apache di tutti i tempi (il re degli Apache,cosi lo definì il Generale Crook)ridotto ad un mezzo pensionato incapace di tenere a freno i suoi guerrieri.vogliamo ricordare come veniva rappresentato in Glb?o anche nelle storie di Nizzi?un guerriero saggio ma energico,capace di tenere testa a qualsiasi nemico,bianco o rosso.in questo affresco è l ombra di quello che era nelle altre storie.peccato,perché è uno dei personaggi che preferisco...

Oggetivamente nella storia Cochise è irrilevante, inutile e schernito. L'indiano che ho visto ha ben poco del Cochise energico che ho apprezzato in passato. Se avessero chiamato quell'indiano Lupo feroce, per esempio, sarebbe stato molto più accettabile e comunque avrebbe avuto la stessa identica e quasi nulla influenza sulla trama.

 

Modificato da JohnnyColt
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Scusami Johnny,ma qui nessuno ha gridato al tradimento del Sacro Verbo texiano.oggettivamente la storia non è sicuramente delle peggiori,ma secondo me è stato giusto evidenziarne i limiti anche pesanti che l hanno minata soprattutto nel secondo albo...come si fa a dire che Tex e Carson sono il fulcro della storia?i veri Tex e Carson non avrebbero lasciato solo,in balia degli eventi,il giovane Apache:l avrebbero controllato a vista,e Cochise stesso gli avrebbe dato una mano al momento opportuno...Dopodiché,almeno io mi guarderò bene dal definire Ruju indegno diTex (non l ho mai MAI pensato),però posso dire che ho notato una flessione negli ultimi albi letti.

Dopodiché, Boselli e Nizzi (lasciamo stare il sommo GLB) hanno scritto capolavori entrambi e Ruju non mi pare ancora...

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9 minuti fa, Barbanera dice:

Scusami Johnny,ma qui nessuno ha gridato al tradimento del Sacro Verbo texiano.oggettivamente la storia non è sicuramente delle peggiori,ma secondo me è stato giusto evidenziarne i limiti anche pesanti che l hanno minata soprattutto nel secondo albo...come si fa a dire che Tex e Carson sono il fulcro della storia?i veri Tex e Carson non avrebbero lasciato solo,in balia degli eventi,il giovane Apache:l avrebbero controllato a vista,e Cochise stesso gli avrebbe dato una mano al momento opportuno...Dopodiché,almeno io mi guarderò bene dal definire Ruju indegno diTex (non l ho mai MAI pensato),però posso dire che ho notato una flessione negli ultimi albi letti.

Dopodiché, Boselli e Nizzi (lasciamo stare il sommo GLB) hanno scritto capolavori entrambi e Ruju non mi pare ancora...

La tua è una critica ponderata e ragionata. Non la condivido appieno ma la accetto perchè è sensata. WY sono millenni che urla al "questo non è Tex", ultimamente Ymalpas pure sta cedendo a questo atteggiamento. Ci sta essere in disaccordo con gli autori oppure non amare una storia ma perdere di oggettività, da un grande utente come Ymalpas poi, e valutare una storia non per quella che è mi spiace. Ruju ha fatto un mega e enorme scivolone con Il Messaggero cinese, ritengo però che la storia di questo mese sia di ben altra qualità!

Ruju non è un Top Writer di Tex, diamo tempo al tempo e mi sa che qualcosa tira fuori pure Ruju. Partire prevenuti è sempre sbagliato. Le schiave del Messico per esempio è un ottimo albo autoconclusivo, cosa non sempre facile da realizzare. Ruju si perde quasi sempre nel secondo albo perchè, a mio avviso, non ha spazio su cui scrivere ciò che ha in mente. Per questo rimarco la questione dei due albi, è una cosa troppo vincolante.

Modificato da JohnnyColt
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Secondo me invece Ymalpas ha posto problemi reali e sensati. aggiungo solo un appunto del tutto personale:tu del tutto legittimamente sostieni che a Ruyu va lasciato ancora del tempo per arrivare al Top.non sono cosi d accordo: trovo che i suoi primi lavori fossero già ottimi,e noto invece che si stia assistendo ad un appiattimento delle sue storie...la prima storia di Borden è stato un capolavoro seguito da diverse altre ottime storie,Nizzi ha scritto gran parte dei suoi albi migliori nei primi dieci anni.

Per cui non è poi così vero che si matura col tempo...:cowboy:

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<span style="color:red;">13 minuti fa</span>, JohnnyColt dice:

ultimamente Ymalpas pure sta cedendo a questo atteggiamento

 

No, guarda, personalmente l'atteggiamento polemico l'ho sempre avuto e continuerò ad averlo fino a quando troverò qualcosa che mi convince poco. Non mi formatto il cervello, in perfetto stile facebook, facendomi piacere anche quello che non ho neanche ancora letto. Poi ci sono storie che non hanno difetti e mi entusiasmano e quando è così, lo scrivo a caratteri cubitali. La realtà è che il Tex di questo mese non incide in NESSUNA maniera sul personaggio di Johnny, che è giunto alla riserva con il preciso intento di ritrovare il suo passato, i suoi genitori, ma anche gli apaches, perché lui è un apache e quella dell'educazione bianca è solo una maschera che ha una gran voglia di levarsi di dosso. Ha due scelte: 1 ) servirsi delle sue conoscenze sul mondo dei bianchi e aiutare la sua gente (Tex, e in questo Ruju non sbaglia, gli ha gia trovato l'abito su misura per lui: l'agente indiano), oppure 2 ) dichiarare guerra al mondo, già sicuro del suo fallimento. Johnny è un personaggio FRAGILE. Due grandi come Tex e Cochise non riescono a leggere il suo dramma interiore e lo abbandonano a se stesso. Poi, quando è già tardi, arrivano sulla scena del crimine sempre con ampio e ingiustificabile ritardo. Tutto un racconto imbastito sul creare un'aura mitica a un personaggio il cui unico vero dramma è quello vissuto in età infantile, che non fa che compiere scelte insensate e sanguinarie e che in definitiva è un perfetto COJONE. GLB ci ha lasciato un Lucero, Ruju ci consegna questo Johnny. Si, mi lamento, eccome se mi lamento!

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La mia opinione, fermo restando il mio giudizio positivo sulla storia che confermo, è che tuttavia le osservazioni poste da Ymalpas e Barbanera circa l'economia della stessa non siano per nulla prive di fondamento: a ben vedere, rispetto agli abituali standard, Tex e Carson conferiscono in efetti un apporto decisamente poco rilevante all'andamento degli eventi, così come è altrettanto palese l'atteggiamento ben più dimesso rispetto alle passate apparizioni di Cochise.

 

In ogni caso, a questo punto vorrei dare un'ulteriore personale interpretazione a Cuore Apache: Tex ed i pards, per quanto dotati di capacità ed abilità notoriamente ed abbondantemente al di sopra della media "fumettistico-umana", non possono comunque essere  del tutto esenti da sporadici errori di valutazione, né soprattutto possono sempre essere più forti del destino. A mio avviso, può succedere che talvolta - molto raramente - possano imbattersi in qualcosa di più grande di loro, o che semplicemente non va per il verso giusto: se riuscissero sempre a risolvere i problemi come dovrebbero essere risolti, se riuscissero ad uscire sempre vincitori a 360 gradi da qualsiasi vicenda, NON SAREBBERO UMANI, bensì sovrumani, e per come la vedo io sconfineremmo nel western fantascientifico.

 

Con i dovuti distinguo, voglio qui ricordare almeno un altro paio di storie - una delle quali riconosciuta da molti di noi come una delle migliori di sempre - in cui i nostri escono comunque in qualche modo sconfitti: La strage di Red Hill, ove la tribù sioux che dietro loro insistenza li aveva aiutati a sconfiggere i wolfers ottenne come "riconoscimento" dai canadesi di dover tornare negli Stati Uniti, e Le colline dei Sioux, ove le circostanze di fatto imposero al capo Nuvola Bianca di dover scegliere se accettare la prigione o togliersi la vita per assicurare la salvezza alla propria gente. Si tratta secondo me di esempi atti a far capire che, purtroppo, non sempre Tex ed i pards, fissi o occasionali, per quanto in gamba possano essere, possono avere o avere avuto il pieno controllo delle situazioni in cui si sono ritrovati, per un motivo o per un altro. Ciò che davvero conta, in fondo, è che essi dimostrino sempre e comunque di essere disposti a tutto perché trionfi la giustizia, coerentemente con i valori che trasmettono e che hanno spinto noi lettori ad innamorarci di loro.

 

Certo, vederli pieni vincitori nove volte su dieci è sempre bellissimo, ragion per cui forse si potrebbe accettare che UNA VOLTA SU DIECI possano avere solo parzialmente successo. Un saluto a tutti ;)

 

 

 

Modificato da juanraza85
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Riletti i due albi, il giudizio complessivo è positivo ma come ogni votazione con il segno più (o anche meno, ovvio) c'è una larga differenza fra un 6 stiracchiato e un 10 e lode. Questa per è una storia sospesa, affascinante e non scontata, penalizzata dal solito finale di corsa e a questo punto apro una parentesi. Si discute sulla gabbia forzata delle storie a numero chiuso (di pagine: 220), trovo che in certe occasioni ci sono lungaggini che potrebbero essere evitate a beneficio dell'intera storia. Esempi ce ne sarebbero, eccome: l'intera pagina 48 di "Cuore Apache", utile - qui e ora - a introdurre quella che non è una critica ma una constatazione. L'intera storia a un che, e un suo perché di malinconico al di là del comprensibilissimo travaglio interiore di Johnny e del suo "copio dissolvi". Dicevo di pagina 48, dove i due pards vanno di amarcord con un altrettanto nostalgico Cochise e se l'impressione non è quella di tre pensionati al circolo, è indubbio che tutto il loro operato in questa occasione è come fosse al rallentatore, mentre ai bei tempi andati... 

P.S. A proposito di età vere e presunte, non ricordavo che nel numero 355, Alcatraz, pagine 39 e 40, si scopre l'età di Kit Carson: 55 anni (ma Tex sostiene 56), il che pone la data di nascita del vecchio cammello fra il 1822 e il 1823, attribuendo a Tex 40 anni e appurato - MaxiTex 2017 - che è nato nel maggio del 1838.

On 10/5/2018 at 02:22, Anthony Steffen dice:

Anche nel mio sono presenti dei difetti.Ci sono pagine sbiadite ad intervalli regolari.

Idem per me.

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27 minuti fa, juanraza85 dice:

La strage di Red Hill, ove la tribù sioux che dietro loro insistenza li aveva aiutati a sconfiggere i wolfers ottenne come "riconoscimento" dai canadesi di dover tornare negli Stati Uniti, e Le colline dei Sioux, ove le circostanze di fatto imposero al capo Nuvola Bianca di dover scegliere se accettare la prigione o togliersi la vita per assicurare la salvezza alla propria gente. Si tratta secondo me di esempi atti a far capire che, purtroppo, non sempre Tex ed i pards, fissi o occasionali, per quanto in gamba possano essere, possono avere o avere avuto il pieno controllo delle situazioni in cui si sono ritrovati, per un motivo o per un altro. Ciò che davvero conta, in fondo, è che essi dimostrino sempre e comunque di essere disposti a tutto perché trionfi la giustizia, coerentemente con i valori che trasmettono e che hanno spinto noi lettori ad innamorarci di loro.

Ciao Juan.hai citato due storie di Tex emblematiche:ti do completamente ragione su la Strage di Red Hill. nelle Colline dei Sioux la morte di Nuvola Bianca era l unico escamotage che avrebbe consentito la pace tra esercito e Sioux:lì non c è una vera sconfitta,in fondo,ma l estremo sacrificio di un vecchio capo che consente al suo popolo di sopravvivere.con questo gesto estremo Nizzi voleva sottintendere che la vittoria ha sempre un prezzo da pagare...ma non vedo una vera sconfitta di Tex,che comunque evita l annientamento di un popolo.

Per rimanere alla storia in questione,qui l errore è stato fatto a monte:Tex non aiuta il ragazzo apache,ma lo lascia in balia degli eventi e non ne comprende la fragilità interiore.Non gli dà nessuna possibilità di scelta,lo abbandona semplicemente senza comprenderne le motivazioni e l animo.sbaglia proprio l approccio con Johnny,non solo il giudizio su Johnny.

Modificato da Barbanera
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Il finale de Le Colline dei Sioux Nizzi l'ha preso paro paro dal serial televisivo, ormai mitico, La Conquista del West, negli episodi che vedono come coprotagonista il Capo Santangkai interpretato da Ricardo Montalban.

Per quanto riguarda la storia di Cuore Apache sono d'accordo con Ymalpas e tutti coloro che l'hanno più o meno criticata. Il fatto che di regola non possa dipanarsi per più di due albi non dovrebbe essere così penalizzante per uno sceneggiatore che sappia il proprio mestiere. Io ogni volta che leggo una storia di Ruju mi chiedo quanto ne sappia sul West e se poi gli piaccia oppure no. Qui parte da un assunto che è già errato fin dalle premesse. La battaglia di Apache Pass è del luglio 1862 e Cochise è morto in riserva nel giugno del 1874. Quindi se Johnny quando l'hanno portato via aveva solo quattro anni, volendo dare per buona la presenza di Cochise, dovrebbe averne solo 16 al momento dell'azione. Inoltre la sua formazione è stata quella di un bianco per almeno 18/20 anni e quindi come è possibile che il suo sangue apache possa costituire una parte così fondamentale della sua catarsi finale? In più dopo essere stato radiato da West Point ha studiato da avvocato, non ha sentito subito il richiamo delle sue origini, quindi la sua cultura e formazione sono da uomo bianco e dovrebbero consentirgli di capire che la strada della rivolta è ormai una battaglia persa per i nativi. Meglio per tutti se si battesse contro i soprusi nelle aule di tribunale. Invece il ragazzo sceglie di tornare alle sue origini, illudendosi di poter assaltare i ranch e rubare derrate alimentari da portare nella riserva senza uccidere alcuno, quasi fosse un novello Robin Hood. Mi pare che Ruju conosca poco il popolo apache. A pag. 58 il guerriero torturato si lamenta? Ma dove lo mettiamo lo stoicismo che era proprio di tutti i nativi, ma di questi in particolare? A pag.63 Howi dice che Johnny parla la loro lingua con un accento strano. Ma come, è stato assente per vent'anni e dopo pochi giorni già si esprime con l'idioma apache? E la vecchia madre di Johnny che si para davanti a Carson esortandolo a lasciar stare il suo bambino? E Tex che le si rivolge chiamandola signora? O Johnny che la chiama buona donna? Siamo nel vecchio West o tornati ai tempi della piccola fiammiferaia? Purtroppo sono tante le mancanze per farne una buona storia. Per non parlare della partecipazione dei pards e di Cochise, ridotti alla stregua di meri comprimari, che arrivano troppo tardi per salvare Johnny. Ymalpas ha ragione nel dire che questo non è Tex. Un mio amico, che ne ha abbandonato la lettura dopo il N. 200, sostiene che quando si cerca di gonfiare la parte dei comprimari significa che non si ha più molto da dire sul character principale. Speriamo dunque che il prosieguo dell'annata ci riserbi qualcosa di meglio.

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<span style="color:red;">45 minuti fa</span>, Barbanera dice:

Per rimanere alla storia in questione,qui l errore è stato fatto a monte:Tex non aiuta il ragazzo apache,ma lo lascia in balia degli eventi e non ne comprende la fragilità interiore.Non gli dà nessuna possibilità di scelta,lo abbandona semplicemente senza comprenderne le motivazioni e l animo.sbaglia proprio l approccio con Johnny,non solo il giudizio su Johnny.

 

Ecco anche a mio parere questo è il nocciolo della questione, ed è una differenza non da poco con altre storie menzionate sopra.

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No, dai, ragazzi, citare una storia di Nolitta come esempio circa le caratteristiche del personaggio e della serie proprio non ci sta: dovrebbe essere vietato dal regolamento del forum... a proposito, suggerisco a TexFan di integrare immediatamente il regolamento in tal senso. :lol2:

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<span style="color:red;">5 ore fa</span>, JohnnyColt dice:

 WY sono millenni che urla al "questo non è Tex", ultimamente Ymalpas pure sta cedendo a questo atteggiamento. 

Ascõ, curigaggaddu, ti ho giă chiarito che per me tu Tex non sai manco chi sia, e ti ho anche chiesto di evitare di sparacchiare a zero e banalizzare quanto ho argomentato nel tempo. Leggo Tex da 40 anni e conosco la sua storia e sono ben certo di aver capito un personaggio che tu non capirai mai, quindi vedi di mollarmi e di smetterla di latrare alle mie più che legittime opinioni. E passabuone feste.

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<span style="color:red;">3 ore fa</span>, Barbanera dice:
4 ore fa, juanraza85 dice:

La strage di Red Hill, ove la tribù sioux che dietro loro insistenza li aveva aiutati a sconfiggere i wolfers ottenne come "riconoscimento" dai canadesi di dover tornare negli Stati Uniti, e Le colline dei Sioux, ove le circostanze di fatto imposero al capo Nuvola Bianca di dover scegliere se accettare la prigione o togliersi la vita per assicurare la salvezza alla propria gente. Si tratta secondo me di esempi atti a far capire che, purtroppo, non sempre Tex ed i pards, fissi o occasionali, per quanto in gamba possano essere, possono avere o avere avuto il pieno controllo delle situazioni in cui si sono ritrovati, per un motivo o per un altro. Ciò che davvero conta, in fondo, è che essi dimostrino sempre e comunque di essere disposti a tutto perché trionfi la giustizia, coerentemente con i valori che trasmettono e che hanno spinto noi lettori ad innamorarci di loro.

Ciao Juan.hai citato due storie di Tex emblematiche:ti do completamente ragione su la Strage di Red Hill. nelle Colline dei Sioux la morte di Nuvola Bianca era l unico escamotage che avrebbe consentito la pace tra esercito e Sioux:lì non c è una vera sconfitta,in fondo,ma l estremo sacrificio di un vecchio capo che consente al suo popolo di sopravvivere.con questo gesto estremo Nizzi voleva sottintendere che la vittoria ha sempre un prezzo da pagare...ma non vedo una vera sconfitta di Tex,che comunque evita l annientamento di un popolo.

Per rimanere alla storia in questione,qui l errore è stato fatto a monte:Tex non aiuta il ragazzo apache,ma lo lascia in balia degli eventi e non ne comprende la fragilità interiore.Non gli dà nessuna possibilità di scelta,lo abbandona semplicemente senza comprenderne le motivazioni e l animo.sbaglia proprio l approccio con Johnny,non solo il giudizio su Johnny.

 

Ciao Barba ;)..! Lieto di averti concorde per quanto riguarda La strage di Red Hill, per quanto invece concerne Le colline dei Sioux rispetto la tua legittima opinione, ma a mio modo di vedere si è comunque trattato di una mezza sconfitta per Tex. Chi tra noi ha letto quella storia ricorderà bene che le circostanze ebbero una evoluzione tale che purtroppo Nuvola Bianca si ritrovò praticamente costretto a suicidarsi per il bene della propria tribù, e su questo sono d'accordo con te, tuttavia ciò che intendevo dire - e forse non sono stato impeccabile nello spiegarmi - è che comunque Tex ha dovuto pagare un prezzo molto alto per evitare una sanguinosa guerra indiana. Letta in un certo senso, trovo non sia peregrino dire che probabilmente Tex è stato comunque sconfitto da un destino in questo caso avverso...

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