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TWF - Tex Willer Forum

[Texone N. 33] I Rangers Di Finnegan


ymalpas
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La storia, i disegni e i personaggi  

51 utenti hanno votato

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come sempre i disegni sono davvero scandalosi....ma scandalosi non perchè il disegnatore non è un professionista o non sia bravo anzi tutt'altro...ma con TEX come molti altri non centra un'emerita cippa!!!! peccato vedere le storie di tex cosi...forse sarebbe meglio un gran degno finale ma il signor "mercato" non lo permetterà mai...

  • +1 1
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Scandalosi i disegni di Majo????   Allora i vaccini fanno male e la terra è piatta!  Il mondo è bello perché è avariato:D

 

 

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  • Sceriffi
<span style="color:red;">2 ore fa</span>, James Kirk dice:

come sempre i disegni sono davvero scandalosi....ma scandalosi non perchè il disegnatore non è un professionista o non sia bravo anzi tutt'altro...ma con TEX come molti altri non centra un'emerita cippa!!!! peccato vedere le storie di tex cosi...forse sarebbe meglio un gran degno finale ma il signor "mercato" non lo permetterà mai...

 

Scandalosi i disegni di Majo. Ora le ho sentite tutte.

Forse prima di dare giudizi del genere sarebbe meglio avere l'albo completo sottomano. Hai visto 4 tavole in croce - le quali, tra l'altro, sono ben lontane dall'essere scandalose.

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3 ore fa, James Kirk dice:

come sempre i disegni sono davvero scandalosi....ma scandalosi non perchè il disegnatore non è un professionista o non sia bravo anzi tutt'altro...ma con TEX come molti altri non centra un'emerita cippa!!!! peccato vedere le storie di tex cosi...forse sarebbe meglio un gran degno finale ma il signor "mercato" non lo permetterà mai...

Non ti sembra di esagerare? Non ti sembra che sia prematuro definire scandalosi i disegni di un grandissimo professionista solo perchè hai visto quattro tavole digitali al pc? Aspetta di leggere l'albo prima di dare pareri cosi radicali e anche di critica verso la Casa Editrice...

Ricordati inoltre che ci sarà mercato finchè Tex venderà bene come vende oggi. ;)

 

Modificato da JohnnyColt
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Come sempre saltano fuori gli integralisti con i loro rigidi canoni su come deve essere un disegno e su quali disegnatori sono o non sono adatti a Tex . Qui poi si arriva addirittura ad auspicare la chiusura della serie perché non più in linea con i propri canoni estetici. 

Io mi limito solo ad osservare due cose molto banali: 

 

1) ognuno ha i suoi gusti ed un disegnatore che non piace ad uno può entusiasmare un altro, bisogna farsene una ragione. Nel 1967 c'era perfino chi criticava l'allora esordiente Ticci.

 

2) Anche ammesso (e tutt'altro che concesso) che Majo non sia adatto a Tex, una delle logiche del Texone è offrire un'interpretazione personale di Tex da parte del disegnatore di turno, quindi, dov'è il problema?

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Credo tutto si possa dire tranne che i disegni di Majo siano scandalosi... Io ho potuto apprezzarlo negli anni sulle pagine di Dampyr e l'ho sempre reputato uno dei migliori in assoluto. Ed anche con Tex, a giudicare dalle anteprime, non mi sembra se la sia cavata così male.. Anzi!

Trovo che il suo tratto si addica più che bene anche ad una storia western, a mio parere assai più del pur bravissimo Freghieri, autore del Texone 2014...

Modificato da juanraza85
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Pardon, mi sono confuso :ops:... Comunque, a mio modesto parere di lettore privo di nozioni tecniche in tema di disegno quello di Roi era un tratto decisamente troppo "onirico" per Tex più adatto a storie horror di stampo introspettivo stile Dylan Dog. Per quanto ciò non tolga che si trattò per quanto mi riguarda di un Texone nel complesso abbastanza dignitoso.

 

Certo, torno a ribadire che il tratto Majo mi sembra più adatto a Tex, proprio perché più "pragmatico" e con meno fronzoli stilistici... Quanto ai nasi dei personaggi, si tratta di puntigli soggettivi benché legittimi...

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Se proprio dobbiamo essere pignoli anche lo stile pulito, dettagliato e caricaturale di Magnus nulla ci azzeccava con i canoni classici di Tex eppure ha realizzato forse il più bel Texone mai uscito. Io continuo a non comprendere queste posizioni faziose e altamente polemiche. Ma solo io penso che se per qualche ragione un volume non si addice ai propri stilemi è più facile lasciare l'albo in edicola piuttosto che criticarlo per partito preso senza avere neppure uno stralcio di argomentazione valida?

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<span style="color:red;">3 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Io mi limito solo ad osservare due cose molto banali: 

 

1) ognuno ha i suoi gusti ed un disegnatore che non piace ad uno può entusiasmare un altro, bisogna farsene una ragione. Nel 1967 c'era perfino chi criticava l'allora esordiente Ticci.

 

2) Anche ammesso (e tutt'altro che concesso) che Majo non sia adatto a Tex, una delle logiche del Texone è offrire un'interpretazione personale di Tex da parte del disegnatore di turno, quindi, dov'è il problema?

Sul primo punto io ero uno che appena uscito il primo lavoro di Ticci ho storto il naso, poi, in poco tempo mi sono "ravveduto" e ora lo reputo uno,dei primi 5 disegnatori della saga.

Sul secondo punto non c'è assolutamente nulla da dire, il Texone doveva essere un'interpretazione, quindi tutto i

quadra con i dettami di Sergio Bonelli.

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<span style="color:red;">5 ore fa</span>, borden dice:

Scandalosi i disegni di Majo????   Allora i vaccini fanno male e la terra è piatta!  Il mondo è bello perché è avariato:D

 

:lol::lol::lol:

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Grande aspettative sul texone come al solito. Sul lato artistico aspetto di avere l'albo tra le mani per esprimermi, mentre per la storia ho fiducia in Boselli come sempre.

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potete ribadire tutto quello che volete ma comunque io la penso cosi...per me e per tex i veri disegnatori adatti sono ben altri...io la vedo cosi e lo scrivo senza paura....comunque il mondo è già avariato da lustri caro borden...

Anche per la "marvel" nei super eroi i disegni sono da anni "scandalosi" e in effetti ho smesso di comprarli da tanto davvero...

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Di che cosa dovresti aver paura? Di  chi  la pensa diversamente da te? :rolleyes: Siamo messi bene.^_^

 

Idem, temerariamente, ^_^ ti rispondo che i Texoni  sono stati creati da Sergio Bonelli, a partire dal primo di Buzzelli, anche e soprattutto per ospitare maestri del disegno non del tutto in linea con la tradizione e che offrissero una visione nuova di Tex. Majo è perfetto perché è senza dubbio un grande disegnatore. come dimostra la sua carriera, e offre una sua visione personale, molto molto western, come vedrà chi leggerà.

 

 

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Io per primo ho espresso qualche riserva davanti alle tavole in anteprima. Riserve che, francamente, mi sento di ripetere vedendo la galleria di disegni texiani postati sul sito Bonelli: l'unico disegno secondo me davvero bello e azzeccato è quello coi pards intorno al fuoco del bivacco, gli altri mi piacciono molto poco, soprattutto per quel che riguarda la resa di Tex.

Però da qui a giungere a conclusioni drastiche ci andrei cauto: innanzitutto perché Majo è un grandissimo disegnatore (basta aver letto un suo Dampyr per capirlo), poi perché ci può stare che un esordiente abbia all'inizio qualche difficoltà col viso di Tex, e poi soprattutto perché, diamine, stiamo parlando ancora di pochissime tavole! 

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  • Collaboratori

A differenza di tanti altri texoni, non ho particolari attese nei confronti di questo di Boselli e Majo.  

 

I disegni per me sono molto belli e andando oltre i gusti personali che sono soggettivi, come ricorda l'avvocato Monni più sopra,

 

oggettivamente questi di Majo mi sembrano texiani al 100%,

 

possono piacere o non piacere, ma rispettano i canoni grafici della serie (a differenza di altri disegnatori).

 

Tra i motivi di interesse la tresca amorosa di Kit Willer con la ragazza. Dalle vignette e vecchie tavole mostrate in anteprima,

 

mi sembra evidente che hanno trascorso la notte insieme.

 

Poi c'è la famosa tavola del bicchierino che i due Kit bevono nella stanza dell'albergo (sarebbe la tavola n. 36): Boselli ha già dichiarato che l'avrebbe

 

previamente censurata (per me è bellissima, l'avrei lasciata).

 

C'è anche da capire in quale popolosa città del Texas i due si trovino: Houston (si intravvede un fiume) ?

 

In ogni caso c'è da capire se, come promesso, Boselli farà sparire i tralicci (elettricità o telegrafo) dalla main street, per esempio della tavola n. 20,

 

a me farebbe piacere trovarceli, ma a quanto pare non li si vedrà (poco western o western crepuscolare).

 

Insomma, sembrerebbe che il disegnatore Majo qualche licenza se la sia presa, a me questo stuzzica, e dovessi trovare magari qualche altra

 

piccola curiosità - sfuggita al ferreo controllo redazionale - la riterrei un sicuro motivo d'interesse ( se non azzardi nel texone!!!). La caccia è aperta.

  • Grazie (+1) 1
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<span style="color:red;">4 ore fa</span>, paco ordonez dice:

Io per primo ho espresso qualche riserva davanti alle tavole in anteprima. Riserve che, francamente, mi sento di ripetere vedendo la galleria di disegni texiani postati sul sito Bonelli: l'unico disegno secondo me davvero bello e azzeccato è quello coi pards intorno al fuoco del bivacco, gli altri mi piacciono molto poco, soprattutto per quel che riguarda la resa di Tex.

Però da qui a giungere a conclusioni drastiche ci andrei cauto: innanzitutto perché Majo è un grandissimo disegnatore (basta aver letto un suo Dampyr per capirlo), poi perché ci può stare che un esordiente abbia all'inizio qualche difficoltà col viso di Tex, e poi soprattutto perché, diamine, stiamo parlando ancora di pochissime tavole! 

 

E quelle sono PROVE, abbozzi...

<span style="color:red;">3 ore fa</span>, ymalpas dice:

A differenza di tanti altri texoni, non ho particolari attese nei confronti di questo di Boselli e Majo.  

 

I disegni per me sono molto belli e andando oltre i gusti personali che sono soggettivi, come ricorda l'avvocato Monni più sopra,

 

oggettivamente questi di Majo mi sembrano texiani al 100%,

 

possono piacere o non piacere, ma rispettano i canoni grafici della serie (a differenza di altri disegnatori).

 

Tra i motivi di interesse la tresca amorosa di Kit Willer con la ragazza. Dalle vignette e vecchie tavole mostrate in anteprima,

 

mi sembra evidente che hanno trascorso la notte insieme.

 

Poi c'è la famosa tavola del bicchierino che i due Kit bevono nella stanza dell'albergo (sarebbe la tavola n. 36): Boselli ha già dichiarato che l'avrebbe

 

previamente censurata (per me è bellissima, l'avrei lasciata).

 

C'è anche da capire in quale popolosa città del Texas i due si trovino: Houston (si intravvede un fiume) ?

 

In ogni caso c'è da capire se, come promesso, Boselli farà sparire i tralicci (elettricità o telegrafo) dalla main street, per esempio della tavola n. 20,

 

a me farebbe piacere trovarceli, ma a quanto pare non li si vedrà (poco western o western crepuscolare).

 

Insomma, sembrerebbe che il disegnatore Majo qualche licenza se la sia presa, a me questo stuzzica, e dovessi trovare magari qualche altra

 

piccola curiosità - sfuggita al ferreo controllo redazionale - la riterrei un sicuro motivo d'interesse ( se non azzardi nel texone!!!). La caccia è aperta.

 

 

Di cosucce curiose e originali (checché ne dicano i soliti per cui non c'è nulla da inventare perché loro non sanno farlo :P) dovresti trovarne alcune...

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Mi intriga la trama e le anteprime.

Anche io propendo per una "sceneggiata" tra i 2 Kit per permettere l' arruolamento del Kit giovane nei "ranger" di Finnegan 

(che mi ricordano tanto i "giustizieri di Vegas" nel modo di perseguire la legalità).

 

Il ruolo di Kit da "infiltrato" è una situazione che apprezzo ( vedi El Supremo) e spero che Boselli lo renda eroico.

E vediamo che il "cucciolo" è autonomo anche in altro! (ragazza in camera!)

 

Un vecchio amico di Ken Willer è un' altra buona aspettativa.

 

La carne al fuoco è tanta, speriamo in un ottimo pranzo (pardon: Texone!).

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  • 2 settimane dopo...

Io ho molte aspettative, perchè le anticipazioni mostrano diversi aspetti inconsueti. Lo scontro fisico, anche se simulato, tra i due Kit. L'entrata in scena di un amico di Ken Willer, dalla cui grinta si deduce non sia pronto per le pantofole, l'azione in autonomia di Carson rispetto a Tex.

Tutti elementi che mi spingono già ad anticipare un giudizio positivo!

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  • 1 mese dopo...

Contiene spoiler, grassi saturi, fenilalanina e glutine

SIETE AVVISATI

 

Niente di nuovo sotto al sole, la solita storia di Boselli con buon soggetto e sceneggiatura che non arrivo a comprendere. Sarò limitato io, cosa che non credo affatto, ovviamente. Paroloni, nomoni, lipah, quenah e poi  Peta Nocona e silent foot. E anche Robredo che vedremo dopo x pagine. Siamo a una ventina di pagine dall'inizio e ti devi immaginare mezzo Texas. E palle, scandisci diversamente, è un fumetto, non è la tua tesi di laurea magistrale di cui non frega una mazza a nessuno, rendi potabile tutto ciò. NULLA: UNA MAZZARANGA; un mazzapicchio in italiano. Pesante come il tuono. Ma perché demonio non la renderà semplice e divertente è un mistero.

Disturbiamo Tex? Non sapevo che fosse diventato il loro DIO, ricordo che un tempo c'era confidenza.

E si riattacca col pippone mondiale dell'indipendenza di KIT, che Frediani dipinge come un arricchimento di Boselli, che palle, ancora, l'aquilotto, lasciare il NIDO. Che argomento noioso, trito, tutto il contrario della tradizione e sviluppato ad abbuffo e non leggermente. Orrendo.

ZUffa con Carson telefonata che l'ho visto io dalla Sardegna che era finta, tanto che FInnegan non si fida e Caine nemmeno. Tanto valeva inventarsene un'altra.

Solita quantità di complimenti e "vicendevoli P+++++ni" tanto per citare pulp fiction,. e l'immancabile vecchio eroe di cui Tex era ammiratore, amico del padre ecc. E che palle, ancora? Monotematicamente monotematico, e inventatene un'altra per 6,90 euro sudati.

Kit Willer con i dubbi e le paturnie, Carson da solo odioso, antipatico e pesante, tiger un pezzo di ghiaccio nel deserto e Tex il solito pedante Solone.

L'action si  rinfocola alla fine, al redde rationem, dove finalmente finiscono i pipponi e si passa all'action. Gradevole anche condita con i soliti convenevoli.

Non manca il cattivo redento, ma stavolta è un canaglione e ci sta, non insopportabile.

Uno spreco di danaro, come ho detto prima, palloso e pesante da morire fino a 2/3, poi molto meglio.

Ottimi disegni per un texone.

7 al soggeto, 4 alla sceneggiatura, 7 ai disegni.

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Non saprei dove metterlo perché il formato è troppo grande per la libreria e con il numero 30 non

posso più affiancarlo ai precedenti. Lo compro, lo leggo e lo butto? O comincio a imparare

a lasciarlo dove lo vendono?

Meglio: aspetterò la versione a colori di Repubblica.

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Letto oggi è mi ha davvero soddisfatto la trama anche se nella prima parte c'è ben poca azione. La famosa zuffa tra Kit e Carson si è poi rivelata, come previsto, una messa in scena ma comunque sembra forse forzata ugualemnte.

I disegni sono molto validi, le caratterizzazioni dei pards di mio gradimento (Soprattutto Carson) ma bisogna ammettere che a volte la fisionomia cambia è non è sempre la stessa nella storia.

Molto Molto belle le vignette notturne, senz'altro il punto forte di quest'albo. I chiaroscuri e i tratteggi davvero molto belli, rendono magnificamente l'idea. Ho gradito anche le vignette con le folle: tutti i personaggi molto belli e la realizzazione di Austin, con il suo fiume che la attraversa.

Albo gradevole con bella storia e bei disegni.

Disegni 8-

Storia 7 1/2

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Letto ieri, tra il pomeriggio e (una fresca) serata dove me lo sono gustato sdraiato a letto. La prima considerazione da fare sul Texone di Boselli e Majo  è che si tratta di una storia di 2 albi anche se, mentre lo leggi, sembra che le pagine siano 330, talmente la sceneggiatura è densa e contemporaneamente priva di momenti morti. Che differenza con l'inedito mensile, anche lui di 220 pagine, con la sua storiellina di contorti sentimenti. C'è poco da fare, con gli sceneggiatori attuali, Boselli fa davvero la figura del Cristiano Ronaldo dei fumetti.

 

Eppure, questo texone, non è di quelli che candiderei a migliore della serie. C'è un difetto, in particolare, che mi ha fatto storcere il naso durante la lettura. E riguarda il corpo speciale dei rangers. Che sembra nato come i funghi in autunno. Avrei gradito qualche riga in più che li inquadrasse storicamente. E qualche riga in più in cui l'autore spiegasse la necessità, da parte di Finnegan, di distruggere il comanchero Robledo, specialmente dopo una sapiente sceneggiatura che ci ha spiegato come Robledo sia ormai solo l'ombra di se stesso e così  la sua banda con i cerotti. Che Finnegan avesse tutto l'interesse di far fuori Robledo sul quale erano ricadute le colpe dell'eccidio del campo indiano è anche facile arrivarci, però diamine, scrivi almeno mezza riga, altrimenti sembrano azioni fini a se stesse e poco motivate.

 

Nelle pagine finali, inoltre, troppo buonista (forse)  il rapporto tra Milton Faver e lo stesso Robledo: d'accordo che ormai è un cane spellacchiato, ma resta pur sempre una comanchero che rapisce giovani fanciulle.

 

Il texone è apprezzabile sotto altri punti di vista. Mai, finora, in una storia, si era mostrato e insinuato il desiderio di Piccolo Falco di vivere una vita tutta sua lontano dall'ombra paterna e da quella dei pards. Carson ha pure il tempo di dubitare, ma che Kit Willer sia uscito dallo stampo della famiglia Willer basta peraltro poco per mostrarlo ai lettori.

 

L'originalità di un texone che è soprattutto la storia del figlio di Tex piuttosto che quella del padre, che pure magistralemnte fa la sua parte, è anche quella di mostrarcelo nella sua quotidianità, nell'hotel di Austin, con la ragazza biondina accanto, con la quale si è evidentemente intrattenuto durante la notte. Beh, ho scritto un articoletto sulle donne di Kit nell'ultimo magazine, posso dire quindi qui con cognizione di causa che mai, finora, nella serie si era stati più espliciti in materia. Ma posso dire anche, al contempo, che tutta la serie sembra proiettata, idealmente, a questo dolce incontro, che tanto mostra in termini di tenerezza tra questa coppia senza futuro, la raggazza essendo troppo chicchierata per dirla in termini nobili per avere qualche speranza con un giovane che lei, poverina, dimostra di apprezzare molto per quel che vale (ma è lo stesso Kit a mostrarsi affettuoso ben oltre, molto probabilmente, le esigenze del teatrino montato per ingannare Finnegan e i suoi).

 

L'originalità del texone risiede anche nel pugno di Carson a Kit e nel pugno di Kit a Carson, sono pugni veri anche se dettati dalla finzione, che non possono non omaggiare Nolitta che si battè alla fine degli anni settanta e perse contro la redazione di allora nel momento in cui presentatava, nella storia "Il segno di Cruzado", la storica sequenza censurata del Carson febbricitante che le prendeva, allora, dal padre di Kit.

 

E' anche, seppure si noti meno, la storia di Tiger Jack, per quanto nella storia si dimostri loquace e per quanto faccia emergere le sue abilità, nel campo superiori addirittura a quelle dello stesso Tex,  nell'individuare da una insignificante traccia, l'osso brucciacchiato tra le faci di un coyote, le orme dei cani sciolti di Robledo. Il Tiger che ha ovviamente il suo contraltare nelll'apache lipan Taganas e che vince in scioltezza la partita.

 

E' un Texone un po' crepuscolare, devo dire, sarà perché con lo sguardo rivolto chiaramente al passato, agli eroi che duellarono ai tempi dell'invasione del Texas, soprattutto nelle figure di Faver e di Robledo, coraggiosi coloni in pensione e bandidos con le zanne spuntate, ma anche un Texone che mostra i tempi a venire, proprio in quel corpo speciale dei ranger, destinato poco alla volta a prendere il sopravvento sui ranger non in servizio ( i 4 pards ) e i rangers cani sciolti dello stanpo di Caine. Perché, dire che questo non sia soprattutto il texone di Kit Carson equivarrebbe ad ammettere di aver capito poco della storia. Una storia che insiste proprio nel ribattere l'identità dei pards in quanto ranger, portatori della stella d'argento, contro fratelli ranger fuorviati dall'odio di Finnegan, corpo deviato. La storia è di quelle in cui il vecchio cammello giganteggia, nel suo calarsi nella parte del vecchio leone,  nella sua esuberanza, nelle sue perplessità e paure nei confronti del figlioccio e delle sue scelte pericoloose. Onnipresente, una figura su cui contare sempre.

 

Di tutti, quello che paga maggiormente il dazio è ovviamente Finnegan. Sarà per Majo che ne da una rappresentazione insignificante, specie se paragonata a quella di Faver o Robledo (eccellenti), ma non riesce mai a bucare la tela. Neppure all'inzio, quando Boselli tende a rappresentarne la sadicità, neppure nella fase centrale quando il racconto del dramma familiare legato alla sorella dovrebbe accattivarcelo nelle simpatie (tentativo fallito), neppure nelle pagine finali dove è mostrato nella sua estrema viltà, che ci si chiede come mai un essere simile sia riuscito a soggiogare tante persone pur partendo dal sentimento ostile diffuso tra i texani contro gli indiani che gioca a suo favore.

 

Dovessimo ricordarci queste pagine tra una decina d'anni, il ricordo sarebbe di quella volta in cui Tex, paladino della giustizia, dovette far fronte con i suoi pards contro uno squadrone di ranger deviati. Questa è indubbiamente l'idea base da cui Boselli è partito nell'elaborare il suo soggetto e se non fosse così, lascio spazio per la correzione. Da queste poche righe, certo non un soggetto da suscitare sogni e fantasie tra i lettori, ma dal quale è riuscito a trarre una sceneggiatura corposa e priva di cedimenti. Un Tex forse troppo sbarazzino (soprattutto nelle pagine finali, quando diluvia il piombo), più da cartonato giovanile in cui è più facile vederlo calato nei panni del "due contro cento".

 

Delle piccole curiosità, di cui accennavo in un precedente messaggio,  poco mi sembra si possa aggiungere, ci sono i tralicci ma mancano i fili, la scenetta del bicchierino non c'è e penso che Boselli abbia fatto bene a cassare questa fantasia di Majo (posso dirlo ora che ho letto la storia).

 

Beh si, mi sembra che Majo meriti le righe finali di questo prolisso messaggio. Iniziando dai quattro pards, un Tex forse troppo giovanile , ma che mi ha ricordato molto quello di Galep per quanto è magro e slanciato. Kit Willer praticamente perfetto. Tiger riuscitissimo in una miriade di vignette e stranamente inguardabile in poche altre. Il vecchio cammello è il solo fuori dai canoni. Nelle prime pagine, vedendolo, mi sono detto che il disegnatore ha in qualche modo voluto omaggiare il Kit Carson storico, vuoi per la capigliatura, vuoi per quegli occhi scavati, per quei particolari insignificanti che non ce lo rendono uguale a quello pensato da Galep. Ma tutto sommato è una caratterizzazione che ci sta e che non mi ha certo guastato la lettura. Il west di Majo è godibilissimo anche se migliorabile in alcune tavole. Ottime anche le sequenze cittadine. La caratterizzazione dei comprimari resta eccellente, eccetto quella di Finnegan, ma non ho letto l'articolo iniziale e non so dunque se Finnegan è una figura storica, se il corpo speciale è realmente esistito e quale ne è stata la storia. Con il Texone di Faraci e Breccia avevo fatto l'errore di leggere prima la parte storica, questa volta ho fatto attenzione a concentrarmi solo sulla storia di Tex, per il resto ci sarà tempo, anche se in effetti mi rendo conto che per una lettura obiettiva di questo texone, i dati storici non vadano tralasciati.

 

Un Texone consigliato, acquisto obbligatorio per tutti i fan del ranger.

 

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