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TWF - Tex Willer Forum

Tex come le fiction televisive?


Bob Rock
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Uso questo parallelismo perché credo che a Tex stia succedendo quello che succede ormai da anni alle fiction televisive italiane che, seppur prodotte da Rai o Mediaset, sembrano tutte uguali tra loro, come se fossero scritte e dirette sempre dalle stesse mani nonostante registi, sceneggiatori e attori cambino di volta in volta (anche se poi alla fine sono più o meno sempre gli stessi a rotazione). Addirittura anche la colonna sonora sembra sempre la stessa, questo perché c’è la convinzione che allo spettatore medio piacciano solo determinate storie, confezionate sempre allo stesso modo, con il solo risultato di omologare e, di conseguenza, appiattire il prodotto finale. Ecco, la mia impressione è che anche con Tex stia succedendo la stessa cosa, con la scrittura delle storie, e non intendo le trame, sempre uguale a se stessa che ha il risultato di produrre albi spesso noiosi o, come è stato asserito in un altro post, impubblicabili. Anche i disegni hanno subito la stessa omologazione, si è passati dall’epoca d’oro con i quattro tenori (Galep, Letteri, Ticci e Nicolo’) ognuno con uno stile unico e personale, ai nuovi disegnatori che per la caratterizzazione grafica di Tex pensano di doversi ispirare unicamente a quello di Villa o di Ticci risultando poco distinguibili l’uno dall’altro. Molti rimpiangono il Tex di GLB, ma il problema è che i personaggi sono il proprio autore, hanno la vita vissuta, l’intelligenza e la cultura di chi li ha ideati, Tex era Bonelli, Zagor e Mister No erano Nolitta, Corto Maltese era Pratt, Ken Parker era Berardi, quindi quando questi personaggi diventano seriali e sopravvivono ai propri autori è normale che vengano scritti da altri sceneggiatori che hanno il compito di proseguire il lavoro di chi li ha creati. Per questo motivo si può rimpiangere il Tex di GLB ma non si può pretendere che i Nizzi, i Boselli o i Ruju lo scrivano alla stessa maniera, ma si può e si deve pretendere che lo scrivano bene, che scrivano storie che, anche se non originalissime (e dopo 70 anni di vita editoriale e migliaia di film e romanzi western non si può essere sempre originali), abbiano una scrittura di qualità che le renda belle e avvincenti. Per finire il paragone con le fiction italiane, se anche in quell’ambito sono riusciti a produrre prodotti di ottima qualità come Romanzo Criminale, Gomorra o La mafia uccide solo d’estate, si può fare la stessa cosa con Tex e pubblicare cicli di storie ben scritte con bei dialoghi e che non siano infarcite dei soliti luoghi comuni della serialità all’italiana.     

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Ma, insomma, Tex è uguale o no? Perché se tu dici che è sempre uguale, allora tutti i detrattori che criticano dicendo che ormai è DIVERSO rimangono scornati :lol:- Se invece stai dicendo che è diverso, ti contraddici da solo in un solo post... :rolleyes: Ben confuso, tra l'altro. Se qualcuno ci ha capito, per favore mi spieghi. ;)

 

Che cosa avrà voluto dire?:blink:

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<span style="color:red;">8 minuti fa</span>, borden dice:

Ma, insomma, Tex è uguale o no? Perché se tu dici che è sempre uguale, allora tutti i detrattori che criticano dicendo che ormai è DIVERSO rimangono scornati :lol:- Se invece stai dicendo che è diverso, ti contraddici da solo in un solo post... :rolleyes: Ben confuso, tra l'altro. Se qualcuno ci ha capito, per favore mi spieghi. ;)

 

Che cosa avrà voluto dire?:blink:

Semplicemente intendevo dire che anche Tex, come le fiction, a prescindere da chi lo scrive, sembra scritto sempre allo stesso modo, ho specificato anche che non può avere la personalità che gli dava GLB (e comunque ha scritto diversi capolavori raramente replicati dai successori), ma forse per colpa di certi paletti e scelte editoriali la struttura narrativa, spesso, sembra sempre la stessa con poca qualità e tanta banalità, naturalmente questa è la mia opinione, ma non mi sembrava di essere stato così criptico.  

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Tex era GLB...punto.

Dopodiché,ogni autore ne ha dato una sua interpretazione,cercando però di stravolgerlo il meno possibile.

Le storie degli ultimi anni secondo me sono state sempre scritte con una logica di «rinnovamento nella continuità» (vecchio motto politico che ben si adatta a Tex)...e quasi sempre in modo sufficiente.Molto meglio fare qualche ripetizione in più,ma che il Vecchio Tizzone non perda le sue caratteristiche peculiari.

Dopodiché,io lo preferirei con più humour e più ironia.ma pazienza :P

Modificato da Barbanera
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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Bob Rock dice:

Semplicemente intendevo dire che anche Tex, come le fiction, a prescindere da chi lo scrive, sembra scritto sempre allo stesso modo, ho specificato anche che non può avere la personalità che gli dava GLB (e comunque ha scritto diversi capolavori raramente replicati dai successori), ma forse per colpa di certi paletti e scelte editoriali la struttura narrativa, spesso, sembra sempre la stessa con poca qualità e tanta banalità, naturalmente questa è la mia opinione, ma non mi sembrava di essere stato così criptico.  

 

 

Se è come dici tu, allora è per noi un successo! 

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Ma è ovvio, palese e lapalissiano che sia un successo, un grande successo confermato da migliaia e migliaia di lettori che da 70 anni continuano ad acquistare un prodotto che non ha eguali nel panorama editoriale italiano. E forse non solo italiano.

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Come la vedo io?

Tex ora deve essere confezionato secondo certe regole:

-imposte dall'editore per motivi di cassetta e di tradizione,

-dal curatore, che giustamente vuole che le storie seguano una direzione precisa

-dallo scrittore (che spesso è lo stesso curatore) per evitare che la sceneggiatura venga modificata

-dai lettori che più o meno si aspettano dai nuovi albi le consuete emozioni

-dalla lunga storia editoriale che ha pesantemente tracciato una pista molto definita.

Si osa poco, perché osare è sempre pericoloso e quasi mai paga.

Forse colui che ha creato il personaggio aveva meno remore, ma poi

anche lui aveva cominciato a viaggiare sul sicuro, perché la testata era

diventata troppo importante e determinante. Per nostra fortuna lo è ancora.

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