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TWF - Tex Willer Forum

Il logo TEX, evoluzione e interpretazione di un marchio entrato nel cuore


JohnnyColt
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Noto con stupore che su questo forum non vi è un'analisi del logo di Tex, della sua evoluzione e delle sue tantissime versioni.

L'evoluzione del logo TEX è questa sotto rappresentata e ci mostra diverse fasi iniziali e il risultato finale utilizzato inizialmente su Tex Gigante e successivamente anche sulle collane parallele: il logo definitivo, oggi, è presente, con variazioni di colore e di dimensioni, su Tex Gigante, su Tex Speciale, sul Maxi Tex, sul Color Tex, sui romanzi cartonati, sul Tex Magazine e su tutte le innumerevoli ristampe o riedizioni pubblicate dalle varie case editrici mondiali.

 

oqac8p.jpg

 

I versione: utilizzata soltanto nelle prime due serie a striscia della Collana del Tex (1948-1951), presenta i tre letteroni in maiuscolo leggermente inclinati verso destra, separati tra loro, gialli con contorno nero. Debutta nel settembre del '48 con "Il totem misterioso";

II versione: utilizzata dalla terza serie all'ottava "Azzurra" (1951-1954), troviamo le tre lettere gialle contornate di nero che ora si fondono formando un abbozzo della particolare forma arrivata fino a noi. La scritta è meno tozza rispetto alla precedente e riceve un'rotazione tale da renderla ancora più dinamica. Debutta nel maggio del '51 con "L'orma della paura";

III versione: utilizzata dalla nona serie "Gialla" fino alla chiusura della collana, con l'ultimo numero della trentaseiesima serie "Rodeo", (1954-1967), riprende l'idea precedente e la rende maggiormente gradevole, più proporzionata e di certo più moderna. I cambiamenti radicali rispetto alla passata versione sono riscontrabili nella sbarra superiore della T, meno piatta e meno allungata, e nella E leggermente più piccola. Debutta nel gennaio del '55 con "La croce tragica";

IIII versione: il logo che da decenni vediamo sui nostri albi è presente su entrambe le serie di Tex Gigante e nella terza serie di Raccoltine ("Serie Rossa"). Si noti che nella versione definitiva del logo la gamba destra della X ritorni dritta, esattamente come la versione utilizzata tra il '51 e il '54.

 

Troviamo inoltre diverse altre versioni "intermedie" pubblicate sulle copertine delle Raccoltine a striscia, degli Albi d'oro e della prima serie della Collana Gigante.

2q1yobc.jpg

  • Albi d'oro (1951-1959), dalla prima alla sesta serie;
  • 3 numeri apocrifi realizzati negli anni '70 dall'editore Piacentini insieme alla ristampa anastatica della 1/29 ( b8v2j7.jpg );

e19t9f.jpg 

  • Tex Gigante (1954), prima serie - numeri 1-7, 28;
  • Albi d'oro (1959-1960), settima e ottava serie;
  • Tex Gigante (1958), seconda serie - numero 100                                                                                                                                                                                                                                                                      ( 2ecexwg.jpg ).

 

I loghi presenti sui numeri 9 e 10 della prima serie de Tex Gigante (1954) e sul primo numero della terza serie delle Raccoltine a striscia (1956) mostrano chiaramente come il logo poi si modificava a seconda della mano che lo disegnava e soprattutto che non vi era ancora un logo standard da imprimere su ogni copertina:

2vulnq1.jpg2hz9yp.jpg3524t1v.jpg

 

Non è raro trovare, nelle Raccoltine e nella prima serie di Tex Gigante, scritte a mano con nome e cognome del personaggio:

2cepv1g.jpg

 

In alcune pubblicità degli anni '70 e nel gioco in scatola realizzato da Clementoni potevamo trovare sia il nome sia il cognome scritto con lo stesso font del marchio della testata:

34pjk2c.jpg
 

Il logo utilizzato in occasione dell'uscita nelle sale di "Tex e il signore degli abissi", film del 1985 diretto da Duccio Tessari, rappresenta quasi una fusione tra la versione utilizzata con la terza serie a striscia e quella finale che oramai troviamo su ogni pubblicazione:

ta0zuw.jpg

Curioso infine il fatto che, con l'uscita della riedizione in DVD del 2006, viene ripescato anche il primissimo logo, opportunemente modernizzato e di colore rosso:

ig9aid.jpg

 

Nelle poche parodie dedicate a Tex possiamo vedere delle reinterpretazioni dello stile...

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2eg9mht.jpg

...come possiamo trovarla anche nelle versioni straniere del Nostro.

bgvadd.ipj 
11ln5sz.jpg
 

 

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@natural killer Oggi mi sono preso bene a cercare tutti i loghi di Tex perchè mi sono sempre piaciute le variazioni di questo. Ho avuto l'occasione per rigustarmi quei dipindi capolavori delle prime due serie delle Raccoltine :wub:

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  • 3 anni dopo...
Em 05/07/2018 at 11:15, JohnnyColt disse:

Noto con stupore che su questo forum non vi è un'analisi del logo di Tex, della sua evoluzione e delle sue tantissime versioni.

L'evoluzione del logo TEX è questa sotto rappresentata e ci mostra diverse fasi iniziali e il risultato finale utilizzato inizialmente su Tex Gigante e successivamente anche sulle collane parallele: il logo definitivo, oggi, è presente, con variazioni di colore e di dimensioni, su Tex Gigante, su Tex Speciale, sul Maxi Tex, sul Color Tex, sui romanzi cartonati, sul Tex Magazine e su tutte le innumerevoli ristampe o riedizioni pubblicate dalle varie case editrici mondiali.

 

http://i65.tinypic.com/oqac8p.jpg

 

I versione: utilizzata soltanto nelle prime due serie a striscia della Collana del Tex (1948-1951), presenta i tre letteroni in maiuscolo leggermente inclinati verso destra, separati tra loro, gialli con contorno nero. Debutta nel settembre del '48 con "Il totem misterioso";

II versione: utilizzata dalla terza serie all'ottava "Azzurra" (1951-1954), troviamo le tre lettere gialle contornate di nero che ora si fondono formando un abbozzo della particolare forma arrivata fino a noi. La scritta è meno tozza rispetto alla precedente e riceve un'rotazione tale da renderla ancora più dinamica. Debutta nel maggio del '51 con "L'orma della paura";

III versione: utilizzata dalla nona serie "Gialla" fino alla chiusura della collana, con l'ultimo numero della trentaseiesima serie "Rodeo", (1954-1967), riprende l'idea precedente e la rende maggiormente gradevole, più proporzionata e di certo più moderna. I cambiamenti radicali rispetto alla passata versione sono riscontrabili nella sbarra superiore della T, meno piatta e meno allungata, e nella E leggermente più piccola. Debutta nel gennaio del '55 con "La croce tragica";

IIII versione: il logo che da decenni vediamo sui nostri albi è presente su entrambe le serie di Tex Gigante e nella terza serie di Raccoltine ("Serie Rossa"). Si noti che nella versione definitiva del logo la gamba destra della X ritorni dritta, esattamente come la versione utilizzata tra il '51 e il '54.

 

Troviamo inoltre diverse altre versioni "intermedie" pubblicate sulle copertine delle Raccoltine a striscia, degli Albi d'oro e della prima serie della Collana Gigante.

http://i63.tinypic.com/2q1yobc.jpg

  • Albi d'oro (1951-1959), dalla prima alla sesta serie;
  • 3 numeri apocrifi realizzati negli anni '70 dall'editore Piacentini insieme alla ristampa anastatica della 1/29 ( http://i63.tinypic.com/b8v2j7.jpg );

http://i65.tinypic.com/e19t9f.jpg 

  • Tex Gigante (1954), prima serie - numeri 1-7, 28;
  • Albi d'oro (1959-1960), settima e ottava serie;
  • Tex Gigante (1958), seconda serie - numero 100                                                                                                                                                                                                                                                                      ( http://i67.tinypic.com/2ecexwg.jpg ).

 

I loghi presenti sui numeri 9 e 10 della prima serie de Tex Gigante (1954) e sul primo numero della terza serie delle Raccoltine a striscia (1956) mostrano chiaramente come il logo poi si modificava a seconda della mano che lo disegnava e soprattutto che non vi era ancora un logo standard da imprimere su ogni copertina:

http://i63.tinypic.com/2vulnq1.jpghttp://i68.tinypic.com/2hz9yp.jpghttp://i64.tinypic.com/3524t1v.jpg

 

Non è raro trovare, nelle Raccoltine e nella prima serie di Tex Gigante, scritte a mano con nome e cognome del personaggio:

http://i68.tinypic.com/2cepv1g.jpg

 

In alcune pubblicità degli anni '70 e nel gioco in scatola realizzato da Clementoni potevamo trovare sia il nome sia il cognome scritto con lo stesso font del marchio della testata:

http://i66.tinypic.com/34pjk2c.jpg
 

Il logo utilizzato in occasione dell'uscita nelle sale di "Tex e il signore degli abissi", film del 1985 diretto da Duccio Tessari, rappresenta quasi una fusione tra la versione utilizzata con la terza serie a striscia e quella finale che oramai troviamo su ogni pubblicazione:

http://i64.tinypic.com/ta0zuw.jpg

Curioso infine il fatto che, con l'uscita della riedizione in DVD del 2006, viene ripescato anche il primissimo logo, opportunemente modernizzato e di colore rosso:

http://i68.tinypic.com/ig9aid.jpg

 

Nelle poche parodie dedicate a Tex possiamo vedere delle reinterpretazioni dello stile...

http://i65.tinypic.com/v7v0b8.jpg

http://i64.tinypic.com/2eg9mht.jpg

...come possiamo trovarla anche nelle versioni straniere del Nostro.

 

 

Non c'è modo di recuperare queste immagini che sembrano scomparse?

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Il 19/8/2021 at 00:49, Zeca dice:

Non c'è modo di recuperare queste immagini che sembrano scomparse?

Se le andassi a recuperare qualcuno potrebbe inserile al posto delle immagini perdute?

 

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IL LOGO DI TEX – AGGIORNATO

L'evoluzione del logo TEX qui sotto rappresentata ci mostra le diverse fasi iniziali e il risultato finale utilizzato inizialmente su Tex Gigante e successivamente anche sulle collane parallele. Il logo definitivo, oggi, è presente, con variazioni di colore e di dimensioni, su Tex Gigante, su Tex Speciale, sul Maxi Tex, sul Color Tex, sui romanzi cartonati, sul Tex Magazine e su tutte le innumerevoli ristampe o riedizioni pubblicate dalle varie case editrici mondiali.

 1.jpg

 

I versione: utilizzata soltanto nelle prime due serie a striscia della Collana del Tex (1948-1951), presenta i tre letteroni in maiuscolo leggermente inclinati verso destra, separati tra loro, gialli con contorno nero. Debutta nel settembre del '48 con "Il totem misterioso";

II versione: utilizzata dalla terza serie all'ottava "Azzurra" (1951-1954), troviamo le tre lettere gialle contornate di nero che ora si fondono formando un abbozzo della particolare forma arrivata fino a noi. La scritta è meno tozza rispetto alla precedente e riceve un'rotazione tale da renderla ancora più dinamica. Debutta nel maggio del '51 con "L'orma della paura";

III versione: utilizzata dalla nona serie "Gialla" fino alla chiusura della collana, con l'ultimo numero della trentaseiesima serie "Rodeo", (1954-1967), riprende l'idea precedente e la rende maggiormente gradevole, più proporzionata e di certo più moderna. I cambiamenti radicali rispetto alla passata versione sono riscontrabili nella sbarra superiore della T, meno piatta e meno allungata, e nella E leggermente più piccola. Debutta nel gennaio del '55 con "La croce tragica";

IIII versione: il logo che da decenni vediamo sui nostri albi è presente su entrambe le serie di Tex Gigante e nella terza serie di Raccoltine ("Serie Rossa"). Si noti che nella versione definitiva del logo la gamba destra della X ritorni dritta, esattamente come la versione utilizzata tra il '51 e il '54.

 

I loghi presenti sui primi 10 numeri della prima serie di Tex Gigante (1954), sul numero 28 della stessa e sui primi tre numeri della terza serie delle Raccoltine a striscia (1956) mostrano chiaramente come sulle ristampe, nel biennio analizzato, il logo talvolta si modificava a seconda della mano che lo disegnava e soprattutto che non vi era ancora un’immagine definitiva da imprimere su ogni copertina:

5.jpg

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VARIAZIONI SUL TEMA

  • In alcune pubblicità del 1948 è possibile vedere una stilizzazione massima del primo logo del personaggio bonelliano:                                          12.jpg
  • Tra le variazioni più comuni vi è sicuramente il logo utilizzato principalmente nella settima e nell’ottava serie degli Albi d'oro (1959-1960), dopo l'adozione del canonico marchio:                                                                                                                                                                                                                                        7.jpg
  • Il numero 100 della seconda serie di Tex Gigante (1969) adatta la scritta SUPER al canonico logo della testata:                                                                                  9.jpg
  • Il numero 400 della seconda serie di Tex Gigante (1994) adotta un logo diversamente canonico che poeticamente racchiude tutte le precedenti evoluzioni. Non sto a dirvelo, questo albo vedrà per l'ultima volta una copertina del mitico Galep:                                                                                                                   
    400.jpg                                                                                                                   
  • I numeri 83, 181, 237, 267 possiedono loghi non canonici nel titolo e rappresentano un’assoluta anomalia nella decennale grafica di Tex:                                                    16.jpg
  • In alcune pubblicità degli anni '70 e nel gioco in scatola realizzato da Clementoni possiamo trovare sia il nome sia il cognome scritto con lo stesso font del marchio della testata:
    10.jpg
  • Il logo utilizzato in occasione dell'uscita nelle sale di "Tex e il signore degli abissi", film del 1985 diretto da Duccio Tessari, rappresenta quasi una fusione tra la versione utilizzata con la terza serie a striscia e quella finale che oramai troviamo su ogni pubblicazione. Con l'uscita della riedizione in DVD nel 2006, viene ripescato anche il primissimo logo, opportunemente modernizzato e di colore rosso:                                                                                                                                         11.jpg

 

ALTRI LOGHI UTILIZZATI NEL TEMPO

  • Le prime sei serie degli Albi d'oro (1952-1959) presentano un logo molto particolare, ripreso poi in seguito dai tre albi apocrifi pubblicati dall’editore Piacentini negli anni ’70:                                                                                                                                                                                                                                  3.jpg
    4.jpg
  • Non è raro trovare, nelle Raccoltine e nella prima serie di Tex Gigante, scritte a mano con nome e cognome del protagonista:                                         8.jpg      
  • Nella Serie "Bianca" (1950) delle Raccoltine, il terzo e il quarto numero presentano un riquadro bianco con scritta azzurra indicante nome e cognome del protagonista:                                                                                                                                                                                                                                          18.jpg     
  • Con l’uscita della collana mensile Tex Willer nel 2018, viene presentata una scritta sobria e tipicamente country-style. Lo stesso logo è utilizzato anche sulle collane Speciale Tex Willer (2019-) e Tex Willer Extra (2021):                                                                                                                                                         14.jpg
  • Nelle poche parodie dedicate a Tex possiamo vedere delle reinterpretazioni in stile...                                                                                                                                        13.jpg
  • ...come possiamo trovarla anche nelle versioni straniere del Nostro.                                                                                                                                            Immagine-2021-08-26-140105.jpg

CURIOSITA’

Sono ben poche le copertine senza alcun riferimento, nel lettering, a Tex. Se nelle Strisce e negli Albi d’oro la grafica condivisa per ogni numero era parte integrante della copertina, le ristampe (Raccoltine e Serie Gigante) avevano un approccio più elastico e sperimentale. Le 7 meravigliose copertine della prima serie di Raccoltine (1949) presentavano soltanto sobri titoli atti a valorizzare appieno il disegno di Galep; un’approccio poco invasivo del lettering venne portato avanti solo da pochi numeri della Serie "Bianca" (# 5, #6, #46) e il numero 26 della prima serie Gigante.                                                                                                                                                                                      In virtù di una maggiore sperimentazione, nelle Raccoltine e nelle due serie Giganti è possibile, se non frequente, trovare la parola “TEX” nel titolo in sostituzione del mitico logo:                                       

                                                                                                                                                                                                                                                15.jpg

 

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    • Da PapeSatan
      Sondaggio anonimo, focalizzato sul soggetto "Tex" ma esteso anche a valutazione globale conclusiva, per manifestare le intenzioni di acquisto degli albi contenenti le minicopertine.
      Si potrà votare fino a mezzanotte del 31.05.2023, data di conclusione della serie completa di 28 uscite.
       
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      Personalmente penso che quei valori che Tex esprimeva negli anni '50/'60/'70 possano avere ancora oggi un'importanza rilevante, penso che farebbe bene far leggere Tex a più giovani affinchè possano comprendere le ragioni di libertà e giustizia che fanno agire Tex, affinchè possano comprendere che non esiste popolo superiore o popolo inferiore ma vi è una sola razza umana composta da buoni e cattivi (siano essi bianchi, rossi, neri o gialli), affinchè possano comprendere l'inutilità della guerra e degli stermini di popoli che ancora purtroppo esistono. 
      In un mondo globalizzato e ipertecnologico come quello odierno, in un mondo profondamente razzista e classista Tex può davvero rappresentare un modello da seguire per le nuove generazioni rincitrullite da slogan politici, musica opinabile e reality show. Secondo voi è possibile far avvicinare quei giovani che preferiscono i comics e i manga perchè vanno di moda o il tutto si conclude con una mera questione di gusti?
      Per me le vendite parlano chiaro, i gusti c'entrano ma fino ad un certo punto. Credo sia più consono parlare di moda.
    • Da natural killer
      Nel 1969 usciva il Supplemento al n.56 della rivista Linus con il titolo LinusWest.
       

       
      All'interno è contenuta la storia del Kit Carson di Albertarelli (1937) e la ristampa della storia di Tex La valle della luna (1962) con le strisce rimontate a dodici vignette per pagina
       

       
      La copia anastatica dell'albo si trova in edicola abbinata alla Gazzetta dello Sport
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