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TWF - Tex Willer Forum

[696/699] L'ombra del Maestro


natural killer
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Ottimo inizio!!!! Trama coinvolgente, ampio respiro che, si spera, consentirà di gustare molte situazioni e personaggi. Insuperabile l'impatto tra Tex e Carson (soprattutto di Carson, perchè più loquace al riguardo) con la metropoli per eccellenza. Per il momento, poi, buono anche il ruolo svolto da Carson nella storia. Mi meraviglia che qualcuno storca il naso per le espressioni di Tex: evidentemente il morbo della "correttezza politica" dilaga. Chi è l'ottuso che crede che un uomo di fine ottocento, pronto a combattere le ingiustizie, lo schiavismo, le prepotenze, , per ciò stesso non potrebbe aver avuto l'abitudine di pronunciare coloriti epiteti sui gialli, rossi o neri? mai snetito parlare di senso storico? Va bene che, considerato che oggi molti vorrebbero epurare il dizionario, sull'altare della politically correctness, non c'è di che stupirsi.

Comunque, ripeto, davvero ottimo inizio. Ho trovato intrigante anche il prologo, seppure non abbia alcuna simpatia per Nick Castle.

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<span style="color:red;">7 ore fa</span>, james dice:

Ottimo inizio!!!! Trama coinvolgente, ampio respiro che, si spera, consentirà di gustare molte situazioni e personaggi. Insuperabile l'impatto tra Tex e Carson (soprattutto di Carson, perchè più loquace al riguardo) con la metropoli per eccellenza. Per il momento, poi, buono anche il ruolo svolto da Carson nella storia. Mi meraviglia che qualcuno storca il naso per le espressioni di Tex: evidentemente il morbo della "correttezza politica" dilaga. Chi è l'ottuso che crede che un uomo di fine ottocento, pronto a combattere le ingiustizie, lo schiavismo, le prepotenze, , per ciò stesso non potrebbe aver avuto l'abitudine di pronunciare coloriti epiteti sui gialli, rossi o neri? mai snetito parlare di senso storico? Va bene che, considerato che oggi molti vorrebbero epurare il dizionario, sull'altare della politically correctness, non c'è di che stupirsi.

Comunque, ripeto, davvero ottimo inizio. Ho trovato intrigante anche il prologo, seppure non abbia alcuna simpatia per Nick Castle.

Concordo al 100% con james, bisogna sempre contestualizzare storicamente: sarebbe assolutamente ridicolo far parlare un uomo del IX secolo come noi :lol:

e' normalissimo che Tex si esprima cosi', d'altronde il "politicamente corretto" (una delle grandi ipocrisie dei tempi attuali) non era ancora stato inventato ... :cool:

Mi sembra davvero una polemica vuota e retorica che mi ricorda tanto quella sorta a suo tempo sul fatto che Tex fumasse :azz:

ed aggiungo che ci vuole coraggio, in un oeriodo di oscurantismo culturale ed ipocrisia dilagante come quello attuale, ad usare certe espressioni in un fumetto popolare qual'e' Tex, ed e' qui che si vede lo scrittore di razza, Bravo Borden :clapping:

Ricordo un'intervista di Mino Milani dove il grande scrittore si indignava verso coloro che decontestualizzavano e, nei fumetti o nei film, facevano usare le mutande nel Medioevo, che non erano ancora state inventate :laugh:

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On 2/9/2018 at 20:22, ymalpas dice:

La pubblicità Airoldi se  vuole farla, la faccia, a spese della casa editrice, su foglietto separato e allegato, visto che in ogni caso dovranno plastificare l'albo.

C'è un precedente, in effetti. Si tratta dell'albo Sulle piste del nord. 

Però con la pubblicità negli ultimi anni si sono gia presi lo spazio ARRETRATI, LA TERZA DI COPERTINA e LA QUARTA DI COPERTINA. Adesso direttamente anche la copertina così bella e così deturpata.

Adesso basta, continuate ad essere comprensivi con sto individuo, va....

Non ti sembra di esagerare un tantino in questa tua, e praticamente solo tua, crociata contro un triangolino giallo che evidenzia la presenza di 6 adesivi DI TEX?

Ma davvero ti infastidisce a tal punto quel triangolino? Calma i bollenti spiriti perché in Tex abbiamo un precedente in piena era GLB e centinaia di precedenti nelle altre serie Bonelli.

"Essere comprensivi", cosa vuole dire esattamente? Vuol dire appoggiare scelte che la casa editrice doveva fare da 10 anni e passa? Vuol dire supportare la strategia minima ESSENZIALE per non chiudere baracca e burattini? Se un sì IO SONO COMPRENSIVO!

On 4/9/2018 at 13:43, ymalpas dice:

Umile appello al curatore,la prossima volta che al collezionista di cose infantili verrà l'idea di inserire carte, figurine (o tutto il resto che cercava di smerciare alla Panini) in un albo di Tex, diprogrammare le uscite in modo tale che gli albi bersagliati siano quelli di un altro autore e non quelli, invece, di una sua storia tra le più attese.

La presenza del bollino pubblicitario mi indisporrà altamente alla lettura dell'albo, e la sua storia passerà nei miei ricordi come quella dei triangolini con le "esclusive" figurine.

Un appello insensato che non ha significato alcuno. Ti infastidisce il triangolo? Non prendere l'albo e sei contento! Se ti passerà ai ricordi come l'albo con le esclusive figurine intanto ti ricorderai che vi erano le figurine, ed è proprio quello che Airoldi vuole!

Se ad ogni microscopica parvenza di innovazione si devono avere queste sciagurate reazioni allora stiamo freschi! Il Color non va bene perchè ha storie troppo brevi, il maxi non va bene perchè sono troppo lunghe, Diso non va bene perchè è anziano, le figurine non ci piacciono perchè non abbiamo 11 anni, Airoldi è un pirla perchè arriva dalla Panini, le statuine non ci interessano, Faraci è bollito, Nizzi ha rovinato il personaggio...

Mamma mia! Ma divertitevi a leggere belle storie invece di puntualizzare su microscopici dettagli. 

 

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Mah... pur essendo morbosamente affezionato alle copertine dei Tex della mia infanzia (anni 60 e 70), tanto da avere comprato anche il bellissimo libro "Le copertine di Tex Gigante1958-1980", quel triangolino con la pubblicita' delle figurine non mi da' alcun fastidio ;)

Probabilmente perche' egualmente abituato da sempre agli strilli in copertina dei comic book USA e delle loro versioni italiane? Ma anche degli strilli delle riviste, da Linus a L'Eternauta?

Pero' , da collezionista Vintage, vedo che questi strilli in copertina ci sono sempre stati, dagli Albi Salgari degli anni 50 ai Rintintin degki anni 70, dai Topolino Libretto ai Tarzan ... ma anche su Diabolik, Alan Ford e bonellidi quali Dylan Dog o Ken Parker Magazine ci sono sempre stati, per cui mi sembra una cosa alquanto normale nei fumetti e mi sembra strano che solo per Tex se ne faccia una tale malattia ... forse sarebbe opportuno per i lettori di Tex allargare le proprie vedute sprovincializzarsi un minimo ... :azz:

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  • Rangers

Ottima prima parte, davvero.

Credo che più o meno siamo tutti d'accordo di aver quanto meno respirato aria di un buon inizio.

Sicuramente è presto per dare un giudizio, dato che occorrerà attendere ben quattro mesi :)

Al momento storia e disegni vanno di pari passo, sono rimasto leggermente deluso da come è stato disegnato il Maestro: si ok che la malattia è degenerata, ma preferivo come ce lo aveva lasciato Letteri nella sua ultima storia.

 

Comunque al momento mi sta piacendo molto .. avanti così!!

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C'è davvero "tanta roba" in questo primo albo che, spero, Mauro saprà gestire e sviluppare da par suo nei prossimi capitoli.

Intanto, mi sembrano veramente bene introdotti e contestualizzati l'ingresso e le prime impressioni di Tex e di Carson in New York.

L'attesa per le prossime uscite è molto alta.

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  • Collaboratori

Una delle cose più apprezzabili nel Boselli che si è e divertito a scrivere le pagine di questo primo albo sono quelle pagine che, in altri albi e in altri autori erano inutili riempitivi, mostrano sprazzi di quotidianità nella vita degli eroi: le scene nel trneo, nell'albergo, nel ristorante o nel ring per Pat; dove l'autore si dimentica dell'azione per lasciarsi andare al semplice racconto di vita degli eroi, cosa che era abbastanza frequente nelle storie di GLB e che si era persa del tutto. Ecco, non c'è bisogno di trame arzigogolate, ma c'è bisogno di queste pause nella narrazione, che spesso assumono connotati divertenti e scanzonati. Chi ne è rimasto deluso alzi la mano ?

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Per quanto mi riguarda nessuna delusione, anzi! Credo di aver tratto un notevole piacere nel leggere l'albo anche in virtù dei momenti di racconto dei gesti quotidiani di Tex e Carson, ed io aggiungo del loro approccio ad una realtà fino ad allora del tutto sconosciuta come New York, che sin dal primo impatto percepiscono come diametralmente opposta alla loro frontiera, ed ancor più moderna, dinamica e frenetica delle grandi città in cui hanno già avuto motivo di recarsi in precedenza. Momenti del genere, che a mio modo di vedere consentono di cogliere il lato più umano di Aquila della Notte e dei pards, credo siano solo un bene in Tex, ovviamente a patto che poi non ve ne sia un surplus :P...

Modificato da juanraza85
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Ottimo albo.

Aspettare altri 3 mesi per l' epilogo sarà lunga!

Ma le storie lunghe sono belle, piene di intrighi, personaggi e siparietti.

 

Castle e il Maestro: due cattivi intelligenti e senza alcun scrupolo, nemmeno con gli alleati.

Quale è il ruolo che Castle vuol far giocare  Pat? L' attrazione principale dei nuovi locali che ha aperto? Oppure l' esca per Tex?

 

Un nuovo personaggio di polizia, l' ispettore Byrnes, che accompagnerà i nostri.

Diventerà un amico seriale come Devlin a Frisco o Nat a New Orleans?

Scenari per il futuro.

 

Castle: questa volta non deve riuscire a sfuggire, ma scommetterei che lo rivedremo ancora.

             nel Supremo solo Kit lo ha visto in faccia

             adesso Tex lo ha visto come Jeffords, e a Pat si è presentato come Mick Crane

             sarà Kit a smascheralo come Castle?

             Allora nei prossimi albi anche Kit e Tiger sarebbero della partita.

 

Spero proprio che l' ultima vignetta della storia sia un bel "papagno" di Kit sul muso di Castle!

 

Dotti è sempre un piacere per gli occhi!

Boselli nella descrizione del penitenziario ci fa anche un po' di storia, in fondo Tex è anche istruzione!

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Mi accodo ai complimenti già fatti su questo bellissimo primo albo introduttivo, la lettura mi ha lasciato pienamente soddisfatto. Mi è piaciuta la reazione di Tex e Carson alla vista di un mondo a loro così estraneo come New York, mi è piaciuta al punto che mi ci sono immedesimato: per gente così abituata a vivere alla maniera indiana... la vista di quell'inferno grigio di grattacieli, strade e fumo dev'essere un vero incubo. Divertente il cambio di opinione di Carson quando prende gusto alle comodità dell'albergo di lusso, un grazie anche per avermi fatto vedere quel Kit Carson che ho visto in "missione a Boston": piedi scalzi, vestaglia da camera e sigaro; avrei solo voluto una vignetta che lo mostrasse interamente così.

 

Ho esprimere una perplessità sul prologo, ma è una sottigliezza su cui si può passare sopra: nella storia "El supremo" è stato detto che l'isola della nebbia dista a più di trenta miglia dalla costa; non mi pare che tutte queste miglia di oceano siano percorribili da una barchetta come quella che hanno usato quei due disgraziati.

 

Un piccolo pronostico: secondo me Muggs chiuderà la sua carriera per mano di Pat, colosso contro colosso!

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Betta 53 dice:

Ottimo albo.

Aspettare altri 3 mesi per l' epilogo sarà lunga!

Ma le storie lunghe sono belle, piene di intrighi, personaggi e siparietti.

 

Castle e il Maestro: due cattivi intelligenti e senza alcun scrupolo, nemmeno con gli alleati.Quale è il ruolo che Castle vuol far giocare  Pat? L' attrazione principale dei nuovi locali che ha aperto? Oppure l' esca per Tex?

 

Considerato che collabora con il Maestro è praticamente impossibile che Castle non sappia che Pat è amico di Tex quindi la cosa è sospetta.

 

Cita

Un nuovo personaggio di polizia, l' ispettore Byrnes, che accompagnerà i nostri.

Diventerà un amico seriale come Devlin a Frisco o Nat a New Orleans?

 

C'è una piccola differenza: Thomas Byrnes, diversamente dagli altri due, è un personaggio realmente esistito. Con il rango di Capitano prima e di Ispettore  poi è stato Capo dei Detectives ee non della Polizia) del NYPD dal 188 al 1895 0ed è famoso per aver inventato o comunque reso popolare la tecnica di interrogatorio nota come terzo grado e l'espressione "Rogues gallery" riferita alla raccolta di foto dei più noti criminali.

Va ricordato che in quel periodo la Città di New York comprendeva solo l'isola di Manhattan e parte del Bron,

 

Cita

Scenari per il futuro.

 

Castle: questa volta non deve riuscire a sfuggire, ma scommetterei che lo rivedremo ancora.

             nel Supremo solo Kit lo ha visto in faccia

             adesso Tex lo ha visto come Jeffords, e a Pat si è presentato come Mick Crane

             sarà Kit a smascheralo come Castle?

             Allora nei prossimi albi anche Kit e Tiger sarebbero della partita.


Spero proprio che l' ultima vignetta della storia sia un bel "papagno" di Kit sul muso di Castle!

 

Niente Kit né Tiger in questa storia, spiacente.

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<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

Niente Kit né Tiger in questa storia, spiacente.

 

Iniziavo a sospettarlo purtroppo, benché in linea teorica non fosse da escludere che potessero entrare in gioco in un secondo momento, in uno dei prossimi albi... Per quanto se la memoria non mi inganna nelle indiscrezioni uscite nei mesi scorsi su questa storia si diceva ci sarebbero stati...

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<span style="color:red;">15 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

Niente Kit né Tiger in questa storia, spiacente.

La cosa è sensata e abbastanza intuibile...sono davvero curioso di vedere come si evolverà Il ruolo di Patty Kid...

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<span style="color:red;">3 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Considerato che collabora con il Maestro è praticamente impossibile che Castle non sappia che Pat è amico di Tex quindi la cosa è sospetta.

 

 

C'è una piccola differenza: Thomas Byrnes, diversamente dagli altri due, è un personaggio realmente esistito. Con il rango di Capitano prima e di Ispettore  poi è stato Capo dei Detectives ee non della Polizia) del NYPD dal 188 al 1895 0ed è famoso per aver inventato o comunque reso popolare la tecnica di interrogatorio nota come terzo grado e l'espressione "Rogues gallery" riferita alla raccolta di foto dei più noti criminali.

Va ricordato che in quel periodo la Città di New York comprendeva solo l'isola di Manhattan e parte del Bron,

Anche se è un personaggio realmente esistito niente impedisce di ritrovarlo.

Anche Cody, come Custer o il colonello Mano Cattiva e tantissimi altri che troviamo su Tex sono realmente esistiti.

In fondo la fantasia degli autori è infinita.

<span style="color:red;">3 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Niente Kit né Tiger in questa storia, spiacente.

Mi spiace, pazienza.

A questo punto solo Mick Crane può rivelare a Tex di essere Nick Castle.

Lo farà?

Aspettare 3 mesi per scoprire cosa ci ha architettato questa volta quel geniaccio di Boselli!

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Letto l' albo, mi complimento con Mauro e con Dotti, perche come inizio è ottimo, e si legge tutto d un fiato trascinati da una trama avvincente e per nulla scontata, leggera e mai banale. Ce tanta carne al fuoco, ma sono fiducioso che la bistecca sarà gustosissima come il vedere il vecchio cammello lavato e profumato e innamorato della nuova realtà di città... son sicuro pero che alla fine dell albo non vedrà l ora di tornare nelle selvagge praterie del west.

Avanti cosi e, aggiungo che sono molto curioso di leggere la nuova serie TEX WILLER e bramo perche arrivi novembre.

Infine, credo che la SBE e tutti i suoi curatori e disegnatori e sceneggiatori siano un ORGOGLIO ITALIANO, e rappresentano una ECCELLENZA nel mondo. Grazie.

 

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<span style="color:red;">8 minuti fa</span>, valerio dice:

Chiedo a chi ha più memoria di me. Qual'era stata l'ultima storia su 4 albi?

 

Gl Uomini Giaguaro credo, ma posso sbagliarmi

 

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L'ultima ad essere stata composta a tutti gli effetti di quattro albi - intendendosi albi interi da 110 pagine ciascuno - è stata Athabasca Lake uscita tra il dicembre 2004 ed il marzo 2005...

Modificato da juanraza85
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  • co fondatore

Comprato e letto anch'io.

Boselli in massima forma, Dotti un po' rigido anche se meno che nel passato.

Comparsata di Robert Mitchum davanti al locale dove si tengono gli incontri di boxe :lol:.

Prima volta dei rubinetti in un episodio texiano. Ed è solo l'inizio.

Son curioso di vedere in che modo Castle userà Pat, il mio comprimario preferito d'altronde (quindi, thanks a lot a Boselli).

Il ragazzino sul treno sembra il mio ritratto a sette/otto anni (al netto degli occhiali che ho inforcato appunto settenne).

Complimenti per il coraggio nell'usare un linguaggio così poco pol-corr. Chissà se donna Laura legge Tex :P  .

Primo albo promosso, ordunque.

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Non amo tanto le storie cittadine. Datemi l'Arizona assolata, il caliente Mexico, datemi le foreste del Montana o i ghiacci canadesi. Le città non mi sanno di west. Ciononostante, questo primo albo è promosso a pieni voti. 

 

CONTIENE SPOILER

 

La scena sull'Isola della nebbia è molto bella, non si può non provare empatia per quei poveri disgraziati. Mi resta una curiosità: quanto tempo sarà passato dall'avventura del Supremo? In altre parole, quanto tempo hanno vissuto Nick Castle e Muggs nell'isola deserta? Stanno abbastanza benino (vestiti anche di tutto punto), in un'isola in cui me li sarei aspettati piuttosto con l'aspetto trasandato di naufraghi. Sono in definitiva dettagli, andiamo avanti.

 

Mi pare forzato il pretesto della chiamata di Tex e Carson nel penitenziario della Louisiana: devono riconoscere ufficialmente un detenuto che è incarcerato lì da anni? Mah, non mi torna troppo come motivazione. Volevo peraltro chiedere a Borden se le regole del penitenziario siano state da lui apprese mentre si documentava per la storia, o se è tutta farina del suo sacco. A parte il pretesto per l'intervento - che ritengo labile - la scena del confronto tra Tex e il Maestro è molto bella: la durezza di Tex verso un povero mentecatto (tanto da fare compassione a Carson) è una finezza: come al solito, il nostro non si sbaglia, e sa leggere nell'animo degli uomini, solo guardandoli negli occhi, per quanto possano essere grandi attori. Questa "chiaroveggenza" texiana è qui perfettamente in linea con il personaggio (è ben diversa da quella dimostrata da Tex nella storia di Manfredi del Maxi, dove il ranger si schiera contro il direttore del carcere pur non avendolo mai visto e non avendo elementi per giudicarlo). 

 

La scena "politicamente scorretta" del pestaggio ai neri è un ritorno alla tradizione, vivaddio. Sono epiteti rientranti nel linguaggio texiano di sempre, oltre che del tutto verosimili in bocca a un uomo dell'Ottocento che peraltro non potrà mai essere sospettato di razzismo. Bene ha fatto Borden a non edulcorare il linguaggio. L'unico appunto è su quello che dice Carson, che forse si fa prendere troppo la mano, quando dice: "c'è sempre bisogno di carbone, per l'inverno".

 

Poco dopo, la scena dell'incontro di pugilato è una vera chicca, un autentico spasso. Gli scommettitori sfortunati mi hanno fatto sinceramente ridere, e il grande Pat sostenuto dai suoi patrioti del Clan Na Gael non poteva non ricordarmi l'analoga scena de Gli Invincibili, procurandomi un brivido di malinconia. 

 

L'arrivo di Carson a New York, il suo disprezzo per gli abitanti di quella città che non sembrano neanche uomini, la sua subitanea conversione di fronte a un bagno caldo e profumato e la sua resistenza alle intenzioni di Tex di cambiare albergo, sono scene gustosissime, da leggere e rileggere.

 

On 7/10/2018 at 14:32, ymalpas dice:

Una delle cose più apprezzabili nel Boselli che si è e divertito a scrivere le pagine di questo primo albo sono quelle pagine che, in altri albi e in altri autori erano inutili riempitivi, mostrano sprazzi di quotidianità nella vita degli eroi: le scene nel trneo, nell'albergo, nel ristorante o nel ring per Pat; dove l'autore si dimentica dell'azione per lasciarsi andare al semplice racconto di vita degli eroi, cosa che era abbastanza frequente nelle storie di GLB e che si era persa del tutto. Ecco, non c'è bisogno di trame arzigogolate, ma c'è bisogno di queste pause nella narrazione, che spesso assumono connotati divertenti e scanzonati. Chi ne è rimasto deluso alzi la mano ?

 

Sono assolutamente d'accordo. Gli sprazzi di quotidianità, nel treno, in albergo, nel ristorante o durante l'incontro di pugilato, sono talmente dilatate e "rilassate" che non ho potuto non pensare a certe atmosfere nolittiane. Ed è un grande complimento. Hai usato il verbo giusto: Borden si è davvero "divertito" a scrivere queste pagine.

Modificato da Leo
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1 ora fa, Leo dice:

L'arrivo di Carson a New York, il suo disprezzo per gli abitanti di quella città che non sembrano neanche uomini, la sua subitanea conversione di fronte a un bagno caldo e profumato e la sua resistenza alle intenzioni di Tex di cambiare albergo, sono scene gustosissime, da leggere e rileggere.

Già viste con Nizzi in missione a Boston,se non sbaglio.e diverse volte all' Alameda hotel di Mike a Frisco...bene fa Borden a ripresentare la vena ironica del Vecchio Cammello con le scene del bagno e del relax...

1 ora fa, Leo dice:

La scena sull'Isola della nebbia è molto bella, non si può non provare empatia per quei poveri disgraziati. Mi resta una curiosità: quanto tempo sarà passato dall'avventura del Supremo? In altre parole, quanto tempo hanno vissuto Nick Castle e Muggs nell'isola deserta? Stanno abbastanza benino (vestiti anche di tutto punto), in un'isola in cui me li sarei aspettati piuttosto con l'aspetto trasandato di naufraghi. Sono in definitiva dettagli, andiamo avanti.

Pensa che quando ho visto le prime figure disegnate del prologo i due disgraziati mi erano sembrato dei Malesi a bordo di un prao:D, ben conoscendo la passione di Borden per i romanzi di Salgari e il passato malese di Liddle...

Calcola che sull' isola erano rimaste provviste e gran parte delle ricchezze del Supremo,per cui non penso che se la dovessero poi passare troppo male i due farabutti

Modificato da Barbanera
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Notarelle sparse, prima dei voti. Credo senza spoiler
1) Castle e Muggs vivono sull’isola da diverso tempo, mesi. Come hanno fatto a mettere insieme il pranzo con la cena, a meno che la residenza del Supremo non avesse orti e stalle a volontà, perché di soli pesci, uccelli o piccoli mammiferi i due come cacciatori non ce li vedo proprio? Invece sono lì e aspettano i due sprovveduti. Novelli Robinson Crusoe, C&M si rifanno portare sul continente, in una zona disabitata dove, che caso, trovano grotte adatte a nascondere il tesoro. Come se ne vadano per trovare territori più frequentati deve rivelare la vera caratteristica dei due: sono degli iron men.

2) Il Maestro è in attesa di esecuzione ma il Governatore richiede che siano Tex e Carson a doverlo identificare. Bah!
3) Per Nick Castle, V è come Vendetta, ma siccome sembra più animato da sete di denaro che da voglia di rivalsa, perché si allea con il Maestro e come è venuto a conoscenza della sua esistenza? Forse sarebbe stata più congrua un’alleanza con Proteus?

4) Tex e Carson sono a New York per cosa? Non per una richiesta di aiuto, ma pare di capire per fare un favore al vecchio amico Cody e mi sembra strano che si siano sobbarcati un viaggio così lungo senza un perché, senza un sospetto, una richiesta di aiuto.
Insomma, le premesse mi sembrano traballanti, ma siamo pur sempre in un ambiente di fantasia e allora diciamo che il prologo delle primissime pagine in realtà si estende a tutte le altre e che per quel che mi riguarda la storia poteva benissimo iniziare a pagina 109.
Voto: disegni 9. Storia: n.g. Con fiducia nei prossimi tre albi.

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<span style="color:red;">51 minuti fa</span>, Barbanera dice:

.bene fa Borden a ripresentare la vena ironica del Vecchio Cammello con le scene del bagno e del relax...

 

fa molto bene :D

 

<span style="color:red;">15 minuti fa</span>, San Antonio Spurs dice:

1) Castle e Muggs vivono sull’isola da diverso tempo, mesi. Come hanno fatto a mettere insieme il pranzo con la cena, a meno che la residenza del Supremo non avesse orti e stalle a volontà, perché di soli pesci, uccelli o piccoli mammiferi i due come cacciatori non ce li vedo proprio? Invece sono lì e aspettano i due sprovveduti. Novelli Robinson Crusoe, C&M si rifanno portare sul continente, in una zona disabitata dove, che caso, trovano grotte adatte a nascondere il tesoro. Come se ne vadano per trovare territori più frequentati deve rivelare la vera caratteristica dei due: sono degli iron men.

 

Beh, è probabile, come ha scritto Barbanera, che la residenza del Supremo fosse stipata di derrate, e comunque hanno potuto vivere anche di pesca e caccia, perché no? Certo, me li sarei aspettati anch'io un po' patiti, ma è un dettaglio.

 

<span style="color:red;">17 minuti fa</span>, San Antonio Spurs dice:

2) Il Maestro è in attesa di esecuzione ma il Governatore richiede che siano Tex e Carson a doverlo identificare. Bah!

 

D'accordo con te che questa sia una forzatura. D'altro canto, il confronto tra Tex e il Maestro è troppo bello e sono disposto - nonostante io sia fin troppo pignolo - a glissare su questo aspetto.

 

<span style="color:red;">18 minuti fa</span>, San Antonio Spurs dice:

3) Per Nick Castle, V è come Vendetta, ma siccome sembra più animato da sete di denaro che da voglia di rivalsa, perché si allea con il Maestro e come è venuto a conoscenza della sua esistenza? Forse sarebbe stata più congrua un’alleanza con Proteus?

 

Francamente, non capisco il desiderio di Vendetta di Nick contro Tex, visto che tra di loro non c'è nulla di personale. Ma lui stesso dice di essere un tipo concreto e che l'alleanza con il Maestro è dovuta soprattutto al fatto che quest'ultimo è un genio criminale, tramite il quale possono farsi molti quattrini. Non sottovaluterei il desiderio di avventura di Nick, che magari avrà saputo del Maestro leggendo qualche articolo di giornale: in fin dei conti, quella di Andrew Liddel è una storia che si presta perfettamente alla spettacolarizzazione.

 

<span style="color:red;">21 minuti fa</span>, San Antonio Spurs dice:

4) Tex e Carson sono a New York per cosa? Non per una richiesta di aiuto, ma pare di capire per fare un favore al vecchio amico Cody e mi sembra strano che si siano sobbarcati un viaggio così lungo senza un perché, senza un sospetto, una richiesta di aiuto.

 

Tex e Carson sono lì per il Maestro. Stare con William Cody è solo una copertura. Lo dice Carson nel treno e poi lo ridice Buffalo Bill nell'albergo. Sono a New York e verranno intervistati da Ned Buntline esclusivamente per indurre il loro vecchio nemico - il Maestro - a scoprirsi.

 

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      Disegni: Pasquale Del Vecchio
      Copertina: Maurizio Dotti

      Mentre Kit Carson insegue un assassino, Tex, alle prese con i problemi del suo amico Birdy, scopre che, pur avendo eliminato il caporione mister Tirrell, per lui i guai non sono affatto finiti nel desolato territorio senza città né legge del Montana. Tra trappers, Blackfoot, Crow e la selvaggia natura innevata del Nord, l’inizio di una nuova avventura che ha tra i protagonisti un giovane Kit Carson!
       
      https://www.sergiobonelli.it/tex/2021/02/18/albo/sull-alto-missouri-1020002/
       

    • Da natural killer
      Il Tex Magazine 2021 offre agli appassionati del West ben 176 pagine di servizi e dossier a colori. In più, due racconti di Tex completi e inediti!
      TEX MAGAZINE
      N° : 7
      Periodicità: annuale
      TEX MAGAZINE 2021
      uscita: 23/01/2021
      Formato: 16x21 cm, colore e b/n
      Pagine: 176
      Codice a barre: 97711226204110157
      Copertina: Claudio Villa
       


      Il suono di Ennio Morricone, le sentinelle del Nord-ovest, un approfondimento su Jim Brandon, le notizie dalla Frontiera e due storie inedite di Tex:
       
      Columbia River
      Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju

      Disegni: Mario Rossi
      Un trapper in pericolo sulle rapide del Columbia River, braccato dagli indiani. Tex e Carson sono costretti a unire la loro sorte alla sua. Ma qual è il segreto di Snow?
       

       
       
       
       

       
      Giubba Rossa
      Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
      
Disegni: Stefano Biglia
      Il corpo della Polizia a cavallo del Nordovest è stato da poco fondato e il giovane agente Jim Brandon, in missione nella prateria con gli ingegneri e i geologi della futura ferrovia transcanadese, deve difenderli da solo contro i Blackfoot e i famigerati Wolfers…
       

       
       

    • Da natural killer
      Erano tre fratelli temuti in tutto il West…
      MAXI TEX
      N° : 27
      Periodicità: semestrale
      I TRE FRATELLI BILL
      uscita: 06/10/2020
      Formato: 16x21 cm, b/n
      Pagine: 276
      Codice a barre: 977182645704000027
      Soggetto: Mauro Boselli
      Sceneggiatura: Mauro Boselli
      Disegni: Alessandro Piccinelli
      Copertina: Claudio Villa

      Un simpatico forzuto, un avvenente rompicollo, un funereo pistolero… Sam, Kid e Black sono i tre fratelli Bill, leggendari personaggi di GL Bonelli che per la prima volta incrociano la loro pista con quella di Tex e Carson, in un’avventura scanzonata ma anche altamente drammatica: perché i Chiricahuas sono sul sentiero di guerra? Il capo Cochise è stato deposto, forse ucciso? Tocca ai nostri pards scoprirlo e svelare il mistero sui tre Bill… Sono forse diventati dei rinnegati che trafficano armi con i predoni?
       

       

       

       

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