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TWF - Tex Willer Forum

[696/699] L'ombra del Maestro


natural killer
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56 minuti fa, Leo dice:

Il Maestro, per ora, si sta servendo dei capi cinesi, non li sta uccidendo. Sono per lui un mezzo, non carne da macello. Nulla vieta che possano esserlo in futuro, d'accordo, ma per ora questo elemento non c'è. E comunque Byrnes ha troppo fiuto per consentire ad un potenziale e pericolosissimo terrorista di crescere troppo, alle spalle degli altri boss. Diventerebbe un avversario insuperabile per la stessa polizia. No, non credo che sia questo il gioco di Byrnes.

Grazie del complimento Leo!;)

Io comunque non intendevo i capibanda cinesi,ma gli altri tra cui i pirati del fiume che il Maestro sta eliminando un po' per volta...

Aggiungo una considerazione:la Bambola di Zafferano (mi si consenta un termine caro a Glb :P) cui Byrnes fa il terzo grado è un potenziale avversario del Maestro in seno alla Tong,come si desume dai discorsi degli altri capi setta...e viene catturato da Byrnes e da Tex giusto poco prima dell apparizione del maestro agli altri membri della Tong...coincidenza,caso?!

56 minuti fa, Leo dice:

Per me è un personaggio in chiaroscuro, dove il chiaro ha la meglio sullo scuro.

Solo il proseguimento della storia potrà fugare i sospetti...

Io lo ritengo il classico sbirro carrierista senza scrupoli,magari onesto,magari no.Di quelli che per ottenere un successo sono capaci anche di rischiare la vita di qualche innocente o di sacrificare qualcuno...la sua carriera è in chiaroscuro nella realtà...e a Tex non è simpatico

56 minuti fa, Leo dice:

E comunque Byrnes ha troppo fiuto per consentire ad un potenziale e pericolosissimo terrorista di crescere troppo, alle spalle degli altri boss. Diventerebbe un avversario insuperabile per la stessa polizia. No, non credo che sia questo il gioco di Byrnes.

Giusto...ma ci sono un sacco di elementi che ancora non tornano.Nick Castle sta facendo un suo gioco con Pat,e il Maestro magari non è così remissivo come sembra... aspettiamoci fuochi d artificio

Modificato da Barbanera
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Se volete il mio parere Byrnes è  un poliziotto  un po' troppo rude ma simpatico  e onesto, e il Maestro non è  per niente succube di Castle, sta solo seguendo un suo consiglio. Secondo me particolari colpi di scena non ci saranno.

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41 minuti fa, Grande Tex dice:

Se volete il mio parere Byrnes è  un poliziotto  un po' troppo rude ma simpatico  e onesto,

Se si deve seguire la realtà,e non ho alcun elemento per affermare se Bos la stia seguendo alla lettera,mi rimangono molti dubbi sull' onestà del rude poliziotto Irlandese...

Il futuro presidente Teddy Roosevelt non lo aveva per nulla in simpatia.venne fatto dimettere da capo della polizia perché era stato accertato che l' amico poliziotto aveva accumulato un patrimonio di 350000 dollari a fronte di uno stipendio annuo di appena 5000 dollari!

Nessuno riuscì mai a stabilire se i soldi provenissero da tangenti o,come affermò Byrnes,da oculati investimenti in borsa...sta di fatto che la cosa gettò un' ombra pesantissima sulla carriera dell' ispettore,che comunque era stato gia criticato in  passato per i suoi metodi poco ortodossi di interrogatorio,che,guarda caso,spesso portarono all' incriminazione di innocenti (e Ned Buntline lo dice a Buffalo Bill,se non ricordo male)

 

Io sono convinto che in qualche modo nasconda a Tex qualcosa di sostanziale,con ciò non affermò assolutamente che sia egli stesso un cattivone tout court.ma sta facendo anche lui un suo gioco... vedremo

Modificato da Barbanera
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Ho già espresso il mio parere sulla trasposizione fumettistica di Byrnes, e qui la ribadisco: per quel poco che lo si è visto all'opera, a me è sembrato un poliziotto fondamentalmente onesto, ma al tempo stesso uno di quelli che non va per il sottile quando vuole perseguire un obiettivo (nel caso in esame, far parlare il cinese), adoperando metodi tali da suscitare financo lo scetticismo di Tex, che pur non lesinando trattamenti a suon di pugni quando vuole far cantare qualcuno, lo fa sempre dopo essersi ragionevolmente convinto che il "malcapitato" abbia la coscienza sporca, e spesso e volentieri gli concede anche cavallerescamente la possibilità di difendersi (un pro forma, direbbe taluno :rolleyes:...). Detto ciò, ho maturato anche io l'impressione secondo cui, dietro i suoi modi comunque cortesi, non sopporti fino in fondo la presenza a New York di Tex e Carson, vedendola come un'intrusione indesiderata nella sua giurisdizione (né più né meno, insomma, di non pochi sceriffi dell'Ovest con cui il Ranger si è trovato a che fare, prescindendo dall loro onestà o meno), sentendosi un po' come "il gallo nel pollaio", atteggiamento che lo porta a negare fino all'evidenza la validità delle tesi dei due pards.

 

Parimenti, non mi è parso di percepire che Tex e Carson si siano ancora pienamente sbottonati nei suoi confronti, non tanto per diffidenza quanto per un velo di persistente perplessità: per meglio dire, ho idea che i due pards non dubitino dell'integrità morale dell'ispettore capo, più semplicemente mi viene da pensare che la loro perplessità sia dovuta ad una non piena compatibilità di carattere (che ci potrebbe anche stare, diamine), e soprattutto a differenze di vedute sui metodi di indagine e sulle conclusioni investigative. Non escludo, pertanto, che tra Tex e Byrnes si possa ancora giungere ad un confronto chiarificatore a suon di sani cazzotti, beninteso con tanto di stretta di mano finale.

Modificato da juanraza85
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Sono sostanzialmente d'accordo con quanto dici, ma escluderei i cazzotti. Byrnes per me ha già avuto il suo momento di gloria nel secondo albo, ora è una questione tra i rangers e i loro avversari. Mancano "solo" due albi e la carne a cuocere è talmente tanta che credo sia molto improbabile un ritorno di protagonismo di Byrnes in questa storia 

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  • 3 settimane dopo...
  • Rangers

La presentazione dell'albo di Gennaio, dal sito della SBE:

 

L’introvabile re del terrore, Andrew Liddel, detto il Maestro, decide di lanciare l’ultimo, fatale avvertimento: quando gli innocenti abitanti di New York incominceranno ad ammalarsi e morire, forse i ricchi maggiorenti della città pagheranno il riscatto da un milione di dollari! L’ispettore Byrnes sta cedendo alla disperazione, ma è costretto ad assistere a un incontro al Madison Square Garden, quello tra il mastino irlandese Pat Mac Ryan e il pugile di colore Jimmy Jones, nella speranza di scovare il Maestro! Tex, intanto, segue una sua pista, tra freaks, statue di cera e bui sotterranei…

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On 18/11/2018 at 11:26, Barbanera dice:

Se si deve seguire la realtà,e non ho alcun elemento per affermare se Bos la stia seguendo alla lettera,mi rimangono molti dubbi sull' onestà del rude poliziotto Irlandese...Il futuro presidente Teddy Roosevelt

 

Che durante gli ultimi anni di servizio di Byrnes fu Presidente della Commissione di Polizia, l'organo di supervisione della Polizia di New York che dagli inizi del Xx Secolo è stata sostituita da un Commissario unico.

 

Cita

non lo aveva per nulla in simpatia.venne fatto dimettere da capo della polizia

 

Capo dei Detectives., quello era il grado di Byrnes. Boselli ha commesso un errore nel definirlo tale, anche i grandi sbagliano a volte.:D

Il resto è tutto corretto, compreso il fatto che il Quartier Generale era a Mulberry Street nei pressi dei famigerati Five Points.

Il responsabile operativo del Dipartimento di Polizia di New York ha avuto diverse qualifiche nel tempo: Sovrintendente, Capo della Polizia, Ispettore Capo (fino agli anni 80). Attualmente si chiama Capo del Dipartimento ed è subordinato solo al Commissario (che tecnicamente non è un poliziotto).

 

Cita

perché era stato accertato che l' amico poliziotto aveva accumulato un patrimonio di 350000 dollari a fronte di uno stipendio annuo di appena 5000 dollari!Nessuno riuscì mai a stabilire se i soldi provenissero da tangenti o,come affermò Byrnes,da oculati investimenti in borsa...sta di fatto che la cosa gettò un' ombra pesantissima sulla carriera dell' ispettore,che comunque era stato gia criticato in  passato per i suoi metodi poco ortodossi di interrogatorio,che,guarda caso,spesso portarono all' incriminazione di innocenti (e Ned Buntline lo dice a Buffalo Bill,se non ricordo male)

 

 

Per essere esatti Buntline dice che lo sospetta. Del resto è il contraltare di certi mezzi: per ottenere le confessioni: se  sottoposti a pressioni eccessive, siano esse fisiche o psicologiche molti cedono e direbbero qualsiasi cosa. Lungi dall'essere la prova regina come diceva l'Inquisizione, la confessione è spesso la più inattendibile delle prove.

Byrnes era corrotto? Non è affatto improbabile. Era irlandese ed era in una posizione di potere. Probabilmente ci era arrivato grazie alla raccomandazione di Tammany Hall, l'organizzazione che controllava il Partito Democratico in Città ed usava il suo potere per distriure favori in cambio di sostegno., che Byrnes ricambiasse chiudendo un occhio non è affatto improbabile e magari i soldi sequestrati nei raid sparivanelle tasche dei poliziotti invece di finire nel magazzino della Polizia. 

Quel tipo di corruzione insomma.

 

Cita

Io sono convinto che in qualche modo nasconda a Tex qualcosa di sostanziale,

 

Io no.

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11 minuti fa, Carlo Monni dice:

Io no.

dopo aver sfogliato l'albo nuovo, mi sono ricreduto anche io su Buntline...

Posso dirti che però continua a non piacermi...e spero non diventi un amico di Tex

11 minuti fa, Carlo Monni dice:

Per essere esatti Buntline dice che lo sospetta. Del resto è il contraltare di certi mezzi: per ottenere le confessioni: se  sottoposti a pressioni eccessive, siano esse fisiche o psicologiche molti cedono e direbbero qualsiasi cosa. Lungi dall'essere la prova regina come diceva l'Inquisizione, la confessione è spesso la più inattendibile delle prove.

allora l'NKVD sovietica ha preso molto dai metodi di Buntline...detto senza alcuna provocazione o volontà di polemica :P

Modificato da Barbanera
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6 minuti fa, Barbanera dice:

dopo aver sfogliato l'albo nuovo, mi sono ricreduto anche io su Buntline...

Posso dirti che però continua a non piacermi...e spero non diventi un amico di Tex

allora l'NKVD sovietica ha preso molto dai metodi di Buntline...detto senza alcuna provocazione o volontà di polemica :P

 

L'unica polemica che faccio con te è che per ben due volte hai chiamato Byrnes col nome Buntline.:P

Alla prossima correzione che ti faccio ti mando il conto, ti avverto.:P:laugh::D:P

 

Ah, in confronto alla CEKA, NKVD, KGB che dir si voglia Byrnes era solo un modesto dilettante.:laugh:

Modificato da Carlo Monni
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Just now, Carlo Monni dice:

 

L'unica polemica che faccio con te è che per ben due volte hai chiamato Byrnes col nome Buntline.:P

Alla prossima correzione che ti faccio ti mando il conto, ti avverto.:P:laugh::D:P

va bene...:lol:

sceherzi a parte, i metodi del NKVD usati durante il periodo delle "Purghe" del Baffone erano straordinariamente simili.Fatti solo su più larga scala, anche se la storiografia occidentale ha ingigantito la portata e gli effetti delle Purghe ;)

A casa ho una libreria piena di saggi sul KGB e sul NKVD, sul "nano sanguinario" Ezov e su Berjia,..:rolleyes:

chiudo l'off topic

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Di bene, in meglio, in meglio ancora: in questo modo mi sento di poter esordire per riassumere le sensazioni che, sinora, mi sta offrendo la trasferta di Tex e Carson a New York, un crescendo continuo di emozioni, colpi di scena e, ovviamente, azione ed adrenalina. Dopo un primo albo sostanzialmente introduttivo, ed un secondo "di passaggio" (nel senso che il prosieguo della contestualizzazione della vicenda ha pco alla volta lasciato spazio ai primi vagiti di sana azione alla Tex), il terzo ci ha finalmente mostrato una decisa accelerazione nell'approccio al problema secondo i noti metodi dei due pards, che sembrano inoltre aver quasi definitivamente conquistato la fiducia del diffidente e saccente - per quanto nel complesso professionalmente capace - ispettore capo Byrnes. Di contro, anche Castle ed il Maestro si sono finalmente decisi ad alzare il tiro del loro contorto e non ancora del tutto chiarito piano criminale, rivelandosi semma ce ne fosse ancora bisogno avversari machiavellici ed astuti, insomma estremamente pericolosi, e soprattutto in grado di dimostrare in pochissimo tempo un carisma tale da asservire a sé, più o meno volenti, le principali gangs della città.

 

Da applausi, a mio parere, la gestione in questo terzo albo di Buntline, personaggio con qualche sfumatura di grigio non ancora pienamente emersa (a tal riguardo, a mio parere il ricatto cui era stato sottoposto aveva le gambe troppo corte per risultare credibile), e soprattutto l'ambiguo gran capo delle tong di Manhattan, character che sicuramente non ha finito di regalare sorprese e, magari, anche improvvisi voltafaccia. Unica nota stonata, sempre a titolo personale, la gestione del buon Pat Mc Ryan, tenuto per oscuri motivi ancora al di fuori dei "giochi" principali: in altri termini, a mio avviso è un po' un peccato che, dopo essere ricomparso a distanza di quasi vent'anni, il simpatico colosso irlandese sia stato sinora relegato ad un ruolo meno che marginale.

 

Si mantengono su standard magistrali anche i disegni di Dotti:in particolare, ho molto apprezzato, a pagina 33, una tavola dai profondi eco dampyriani.

 

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Ho dovuto rileggere il terzo albo due volte per poter dare un giudizio pieno...

Posso dire due cose: come sospettavo,i Cinesi non tollerano la supremazia del Maestro e, anche se sono piuttosto fuori dalla legge,sono per forza di cose obbligati all'alleanza con il "male minore",vale a dire Tex e la polizia.

In questo Borden segue Glb e non si discosta da Nizzi:i Cinesi in Tex sono da sempre "fuorilegge" ma seguono un loro codice di condotta che prevede la"genuflessione interessata"di fronte al più forte... è tipico dei figli del Celeste Impero quando vivono in Paese straniero,d altra parte.il grande Glb una volta fece dire ad un cinese a Durango:"quando si è trattati come vermi,si sente il bisogno di tramutarsi in serpenti"

Il secondo punto è Nick:da capire il suo gioco,non è ancora chiaro se sia del tutto allineato al Maestro oppure abbia un piano di riserva in mente. Potrebbe anche avere l'intenzione di fare eliminare il suo ingombrante socio da Tex,dopo aver arraffato il bottino del riscatto...

Su Pat: ha una parte troppo marginale per ora, ed è un bietolone irlandese: ingenuo e simpatico:P

Su Byrnes: purtroppo sembra pulito...

Su Buntline: per un secondo ho temuto facesse il doppio gioco...

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  • Collaboratori

Complimenti a Mauro Boselli anche per questo terzo albo, tosto, denso, spudoratamente texiano per come lo vogliamo. Da - Antologia - per gli apprendisti sceneggiatori.

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38 minuti fa, Barbanera dice:

Il secondo punto è Nick:da capire il suo gioco,non è ancora chiaro se sia del tutto allineato al Maestro oppure abbia un piano di riserva in mente. Potrebbe anche avere l'intenzione di fare eliminare il suo ingombrante socio da Tex,dopo aver arraffato il bottino del riscatto...

 

Avendo imparato a conoscere il personaggio, cliché dell'avventuriero senza scrupoli che fondamentalmente sta sempre e comunque dalla PROPRIA parte, non lo si può assolutamente escludere, anzi ritengo anche io sia una ipotesi più che plausibile. Male che va, sono tuttora arciconvinto che si dileguerà all'ultimo anche questa volta, piantando bellamente in asso il provvisorio complice...

 

38 minuti fa, Barbanera dice:

Su Pat: ha una parte troppo marginale per ora, ed è un bietolone irlandese: ingenuo e simpatico:P

 

Torno a ripetermi, a mio modesto quanto personale avviso è proprio il trattamento riservato a Pat la principale delle pochissime note stonate di questa (sinora) riuscitissima storia: dopo la sua lunghissima lontananza dall'universo texiano, mi sarei aspettato maggiore spazio per colui che tu definisci "bietolone" :lol2:... Di contro, sono però curioso di vedere quali progetti ha in serbo per lui Castle, ed in quale contorta maniera intende - credo ci siano ben pochi dubbi su questo - utilizzarlo suo malgrado contro Tex e Carson...

 

38 minuti fa, Barbanera dice:

Su Byrnes: purtroppo sembra pulito...

 

Che Byrnes fosse rude nei modi e un pizzico presuntuoso, ma fondamentalmente onesto, io l'ho sostenuto sin dal mese scorso. Resto però al contempo dell'avviso che, a prescindere dalla crescente fiducia che sta dimostrando di concedere ai due pards, sia il classico alto ufficiale che mal digerisce la presenza nel proprio habitat di elementi che possano a loro modo pestargli i piedi, ovviamente senza farlo di proposito, o semplicemente possano rischiare di oscurarlo e privarlo dello scettro di primo attore. In altre parole, se da un lato credo sia ormai scongiurato il rischio che lui e Tex debbano chiarirsi a suon di cartoni in faccia, dall'altro non mi sento di escludere a priori che l'ispettore capo possa nuovamente trovarsi in disaccordo con il Ranger riguardo qualcosa...

 

38 minuti fa, Barbanera dice:

Su Buntline: per un secondo ho temuto facesse il doppio gioco...

 

Dubbi circa Buntline, a dire il vero, personalmente non ne ho avuti, nel senso che sin dal primo momento - torno a ripetermi ancora una volta - ho avuto l'impressione che il ricatto che gli aveva sottoposto il delinquente non sussistesse granché (e si tratta dunque, secondo la mia opinione, di un'altra piccolissima falla nell'ingranaggio), poiché mi sembrava alquanto improbabile che i trascorsi burrascosi dell'eccentrico giornalista fossero sconosciuti a Byrnes, che ha dimostrato di non averlo molto in simpatia (e, dunque, non avrebbe certo lesinato di raccogliere più informazioni possibili su di lui) e che, soprattutto, ha dato comunque prova di saper fare il proprio mestiere...

 

Mi permetto invece di magnificare, non avendolo fatto nel mio precedente post, la superba messinscena imbastita nelle Tombs. Davvero, fino a quando non è stata rivelata la verità ho creduto fosse drammaticamente autentica...

Modificato da juanraza85
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  • co fondatore

In tre giorni che ho comprato il terzo albo ho solo dato una sfogliata, non ho potuto fare a meno di notare che compare un fonografo prima maniera (dopo il 1888 cambia tutto, motore a molla dentro una la cassa con sopra il supporto per mettere i  cilindri in cera a cui è attaccata la tromba per amplificare), presumo abbiano inciso una confessione. A dire il vero ho ancora trenta pagine dell'albo precedente da leggere, spero di avere in questi giorni un po' di calma mentale per affrontare la lettura.

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Una storia dal crescendo rossiniano, per il suo dinamismo spalmato praticamente in ogni tavola e quando scalpiti perché un mese passi in fretta vuol dire che il congegno narrativo è di altissima qualità. Bravo Borden, non poteva esserci maniera migliore di questi tre albi per chiudere al meglio un 2018 che agli inizi qualche perplessità me le ha create. Mi piace sottolineare, senza spoilerare, come ognuno dei personaggi più in evidenza si muova in un limbo di detto e non detto, come se recitasse (e in effetti questo succede) una parte per poi tornare al suo vero ruolo. E' Pat che rimane un po' ai margini, ma immagino che sotto i riflettori ci finisca nell'ultimo albo, come vittima scelta per colpire Tex e Carson nei sentimenti: quel "Pat sfida la morte" nella presentazione del numero 699 mi fa immaginare a un combattimento truccato, vedremo se e come.
Notarelle sparse: Byrnes ripete per due volte "modus operandi", ma Carson non batte ciglio; quel Carson che è ancora di gran lunga il miglior attore non protagonista di questa miniserie, deciso e determinato nel botta e risposta con Byrnes da pagina 12 a pagina 14.

Le copertine: spoilerante questa, meno la prossima. Anzi del tutto interlocutoria, ma il capolavoro resta quella del numero 696. A proposito di disegni, Dotti ha svolto un eccellente lavoro soprattutto nella mimica facciale, anche se ho l'impressione che Tex sia ritratto in maniera troppo difforme da una tavola all'altra.
Ultimo pronostico: il Nick Castle che dichiara perfino di provare ammirazione per Tex, secondo me non sparirà alla fine di questa mini serie.
P.S. il Maestro nel suo messaggio chiede due milioni di dollari, sul sito della SBE però si legge "forse i ricchi maggiorenti della città pagheranno il riscatto da un milione di dollari". Da due a uno: vabbeh, gennaio è sempre un mese di saldi. 

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Nessuno ha ancora parlato di Annie Oakley:chi si aspettava il ritorno della Prezzemolina "colpo sicuro"...e non sono malizioso,anche se ultimamente Carson sembra diventato un latin lover :ok:

Detto questo,le donne in Tex mi piacciono così,come Dawn come Annie,come Calamity e  come l' ultima Lilith...abili  coi ferri da tiro... :P

Modificato da Barbanera
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Secondo me il Maestro è stato graficamente reso più brutto (forse dovuto alla sua malattia) rispetto alla caratterizzazione data da Letterina. Ha le due orbite oculari asimmetriche per esempio.

Cosa ne pensate?

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<span style="color:red;">3 ore fa</span>, Barbanera dice:

Nessuno ha ancora parlato di Annie Oakley:chi si aspettava il ritorno della Prezzemolina "colpo sicuro".

Era abbastanza prevedibile che ci fosse anche Annie nello spettacolo (io almeno lo speravo). Tra Annie e Carson nonostante la differenza di età c'è una grande complicità e intesa. Per me il Carson latin lover riesce a dare il meglio di se.

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6 ore fa, San Antonio Spurs dice:

Ultimo pronostico: il Nick Castle che dichiara perfino di provare ammirazione per Tex, secondo me non sparirà alla fine di questa mini serie.

 

Lo stesso sentore che ho anche io... Ed aggiungo l'ipotesi, per me e non solo tutt'altro che peregrina, che il biondo avventuriero potrebbe piantare in asso all'ultimo il Maestro, magari sacrificandolo per sfuggire alla cattura...  

Quanto alla considerazione che egli sembra avere per Tex, magari anche con un fondo di stima, sono comunque convinto sia legata a doppio filo con una sua forte volontà di rivincita, figlia del precedente scontro in cui, pur senza mai incontrarlo faccia a faccia, Tex ha mandato a ramengo i suoi progetti di ricchezza. Ad ulteriore sostegno della mia tesi, aggiungo l'impressione che sia più lui del Maestro, per quanto paradossale, a cercare in tutti i modi questa rivincita...

Modificato da juanraza85
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On 16/11/2018 at 17:15, Leo dice:

Peraltro, si ha l'impressione - dall'ultima tavola - che i cinesi vogliano parlamentare con Tex. Ma se è così, perché avrebbero rischiato di ucciderlo pochi istanti prima? I cinesi lanciano i loro dardi avvelenati contro Tex e Carson, e  più di uno, tanto che l'irlandese Pad muore, oltre allo sfortunato cinese che si ferisce con il suo stesso dardo avvelenato. Se l'intento iniziale della trappola è quello di parlamentare con Tex, non si capisce come i cinesi possano prendersi il rischio di accoppare i rangers. Potevano certamente trovare una soluzione più semplice per allearsi con loro. Se, al contrario, non c'è alcun intento di parlamentare, e la trappola è solo l'extrema ratio, allora sono curioso di capire come Tex si trarrà d'impaccio.

 

Mi autoquoto, perché questa era una domanda che mi ponevo dopo la lettura del secondo albo. Non sia mai che Tex sia stato attirato lì per parlamentare, non sarebbe coerente con tutta l'architettura della trappola, in cui i cinesi cercano di far fuori Tex, tanto che l'irlandese e un cinese muoiono, colpiti dal terribile veleno. E invece alla fine si finisce per parlamentare! Non mi torna molto, francamente. Anzi, non mi torna affatto.

 

Ma non si fa in tempo a fermarsi lì a riflettere, che già si è catturati dal duro confronto verbale tra Byrnes e Carson: c'è quasi un voluttuoso compiacimento, nelle parole dell'ispettore capo, quando rimprovera a Carson che Tex si è infilato nel labirinto di Chinatown e che sicuramente non potrà più tornare con lui nel Sud Ovest; quasi a dire: cari vaccari, ve l'avevo detto che qui le regole del gioco sono diverse, avevo ragione io. Byrnes è decisamente un signor personaggio, non già un partner caramelloso e cordiale, ma un autentico, rude, brusco uomo di legge in quell'inferno che era la New York di fine ottocento, la città delle gangs. Ho apprezzato tantissimo questa sua asperità del carattere, che ne fanno un personaggio vero, non già una banale e zuccherosa comparsa quale temporaneo pard dei nostri. 

 

Ma alla fine non ha ragione lui no, perché Tex è Tex. La scena successiva è magnifica, con doppi, tripli, quadrupli salti mortali: Tex frega Nick, poi Nick frega Tex, e infine di nuovo Tex frega l'avversario biondo, con l'intervento di Carson e della polizia newyorchese. Qui Nick capisce che Low Yet ha fatto il doppio gioco: non è un caso, dice, che la polizia sia intervenuta in quel luogo. Eppure, poco dopo, nella scena del finto assassinio di Tom Lee, sembra nuovamente fidarsi di lui. Anche qui, non mi torna che un uomo astuto come Castle nuovamente si fidi dei cinesi: potrebbe però trattarsi di un escamotage, non di una reale fiducia. Staremo a vedere.

 

Sequenza del teatro: ho trovato un po' "farraginosa" la parte che coinvolge Ned Buntline. Una forzatura il ricatto nei suoi confronti; scontato che il giornalista non tradisse i nostri. Peraltro, mi è parsa una scelta troppo azzardata, quella di accettare la sfida del Maestro per un "incontro" a teatro: sono coinvolti troppi innocenti perché un capo della polizia - ma anche i due rangers - si prendano un simile rischio. E infatti il rischio è massimo, ed è un puro caso (troppo puro, forse...) che la boccetta cada nella bombetta di Buntline. Il fatto che il teatro fosse già mezzo vuoto non emenda Tex e company da colpe, perché la gente è scappata via per puro panico, non certo perché i nostri abbiano ben concertato le loro mosse. Insomma, la scena a teatro - peraltro un classico della fiction avventurosa - è molto azzardata, ma Boselli non ci rinuncia e probabilmente fa bene, perché lui si diverte un mondo e fa divertire anche noi: intanto ci regala un Carson grande attore, tanto che è osannato anche da una ragazza del pubblico che, tra tanti, grida "Viva Kit Carson"; poi, c'è il tirassegno - da brividi - sul pubblico; e infine c'è la scena del Maestro appollaiato sul lampadario: ammetto che sulle prime ho storto un po' il naso nel vedere questa sorta di Joker redivivo (o ante litteram) minacciare dall'alto (ma come ci è arrivato?) l'intero teatro, e mi è quasi venuta la nostalgia delle grinte del West alla Waco Dolan, ma quando ho capito che si trattava non del vero Maestro ma di un "duster" drogato ho ritenuto la cosa più accettabile, e mi sono rituffato in una lettura sempre coinvolgente (nonostante le tante parole, e questo è un grosso pregio!) e purtroppo bruscamente interrotta da un quanto mai inopportuno "continua".

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Non credo rivedremo ancora il biondino.

E' un personaggio troppo anonimo, non ha carisma.

Gli mancano tutte le caratteristiche che non possono mancare in un "cattivo" ricorrente.

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      Copertina: Maurizio Dotti

      Mentre Kit Carson insegue un assassino, Tex, alle prese con i problemi del suo amico Birdy, scopre che, pur avendo eliminato il caporione mister Tirrell, per lui i guai non sono affatto finiti nel desolato territorio senza città né legge del Montana. Tra trappers, Blackfoot, Crow e la selvaggia natura innevata del Nord, l’inizio di una nuova avventura che ha tra i protagonisti un giovane Kit Carson!
       
      https://www.sergiobonelli.it/tex/2021/02/18/albo/sull-alto-missouri-1020002/
       

    • Da natural killer
      Il Tex Magazine 2021 offre agli appassionati del West ben 176 pagine di servizi e dossier a colori. In più, due racconti di Tex completi e inediti!
      TEX MAGAZINE
      N° : 7
      Periodicità: annuale
      TEX MAGAZINE 2021
      uscita: 23/01/2021
      Formato: 16x21 cm, colore e b/n
      Pagine: 176
      Codice a barre: 97711226204110157
      Copertina: Claudio Villa
       


      Il suono di Ennio Morricone, le sentinelle del Nord-ovest, un approfondimento su Jim Brandon, le notizie dalla Frontiera e due storie inedite di Tex:
       
      Columbia River
      Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju

      Disegni: Mario Rossi
      Un trapper in pericolo sulle rapide del Columbia River, braccato dagli indiani. Tex e Carson sono costretti a unire la loro sorte alla sua. Ma qual è il segreto di Snow?
       

       
       
       
       

       
      Giubba Rossa
      Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
      
Disegni: Stefano Biglia
      Il corpo della Polizia a cavallo del Nordovest è stato da poco fondato e il giovane agente Jim Brandon, in missione nella prateria con gli ingegneri e i geologi della futura ferrovia transcanadese, deve difenderli da solo contro i Blackfoot e i famigerati Wolfers…
       

       
       

    • Da natural killer
      Erano tre fratelli temuti in tutto il West…
      MAXI TEX
      N° : 27
      Periodicità: semestrale
      I TRE FRATELLI BILL
      uscita: 06/10/2020
      Formato: 16x21 cm, b/n
      Pagine: 276
      Codice a barre: 977182645704000027
      Soggetto: Mauro Boselli
      Sceneggiatura: Mauro Boselli
      Disegni: Alessandro Piccinelli
      Copertina: Claudio Villa

      Un simpatico forzuto, un avvenente rompicollo, un funereo pistolero… Sam, Kid e Black sono i tre fratelli Bill, leggendari personaggi di GL Bonelli che per la prima volta incrociano la loro pista con quella di Tex e Carson, in un’avventura scanzonata ma anche altamente drammatica: perché i Chiricahuas sono sul sentiero di guerra? Il capo Cochise è stato deposto, forse ucciso? Tocca ai nostri pards scoprirlo e svelare il mistero sui tre Bill… Sono forse diventati dei rinnegati che trafficano armi con i predoni?
       

       

       

       

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