Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

[696/699] L'ombra del Maestro


natural killer
 Share

Messaggi consigliati/raccomandati

  • Sceriffi
58 minuti fa, Occhi nella Notte dice:

Pecos non hai risposto.
Perchè l'incontro di box è fondamentale?

 

No, l'incontro di boxe lo puoi anche togliere, ma scriveresti UN'ALTRA STORIA.

Quello che ti ho contestato è l'affermazione che Pat non serve a niente e che togliendolo la storia non ne risentirebbe: la storia cambierebbe eccome, perché il quarto albo è incentrato sull'incontro di boxe. Liberissimo di pensare che la storia ne avrebbe giovato, ma sarebbe stata appunto una storia diversa.

 

ps: ho letto adesso la tua risposta a Borden, in cui dici che la scena dell'incontro ti è sembrata un riempitivo, e toglierla non avrebbe cambiato nulla. Ok. Allora sono proprio le premesse del discorso ad essere incompatibili: per me quella scena è centrale, durante la lettura dell'intera storia ci sono una tensione ed un'attesa via via crescenti che portano proprio verso quell'evento, dove ci sarà la risoluzione della storia. Questa è stata la mia sensazione alla lettura.

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Sceriffi
11 minuti fa, San Antonio Spurs dice:

Non so perché, ma mi sorge compiuta la domanda: "Occhi nella Notte ci è o ci fa?".

 

Occhi della notte ha espresso le sue legittime critiche alla storia, se credi che ci sia qualcosa di sbagliato nelle sue argomentazioni intervieni in merito alle questioni.

Per piacere evitiamo gli interventi di questo tipo, buoni solo a scatenare flame.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Forse a occhi della notte non è abbastanza chiaro, ma non glie ne farei una colpa, che l'incontro è fondamentale per la storia perché è al Madison Square Garden che il Maestro ha organizzato la trappola per Tex e Carson. 

Modificato da Bob Rock
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">4 ore fa</span>, pecos dice:

 

Occhi della notte ha espresso le sue legittime critiche alla storia, se credi che ci sia qualcosa di sbagliato nelle sue argomentazioni intervieni in merito alle questioni.

Per piacere evitiamo gli interventi di questo tipo, buoni solo a scatenare flame.

Seguo la raccomandazione, anche se in passato ho letto interventi ben più piccati e al limite dell'offesa fra utenti assai esperti e navigati, senza tanta solerzia nel raccomandare acqua sulla fiamma. Mi limiterò a suggerire a Occhi della Notte di leggere molto altro di pubblicato prima del numero 678. Faccio da più di trent'anni un lavoro nel quale alla base di tutto c'è o ci dovrebbe essere la conoscenza della materia, alla base di ogni espressione scritta o parlata (sono giornalista professionista). Se non sono stato concreto, se ho espresso solo un concetto malizioso, me ne dolgo, ho sbagliato. In merito alle questioni sollevate, altri hanno già risposto e mi trovano perfettamente d'accordo.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Finalmente completata questa quadrupla ed applauso a Boselli che, come suo solito, riesce a gestire alla meglio una marea di personaggi, regalandoci un bel finale aperto. Coraggiosa, tra l'altro, la decisione di far morire il Maestro senza possibilità di ripensamento.
Dotti, invece, pur mantenendo buoni livelli, perde un pò rispetto ai suoi standard che, a mio parere, sono vicini al massimo quando si trova nel selvaggio west.
Voto alla storia: 8,8
Voto ai disegni: 8,5

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Ebbene, ho finito di leggere la storia. Come ben sapete tutti ho letto la saga del Maestro per intero e quest'ultima storia me la sono custodita per 4 lunghi mesi senza neppure sfogliare due pagine. L'attesa e la pochezza di "Wild West Show", a mio personalissimo giudizio, hanno reso questa "L'ombra del Maestro" memorabile e di gran lunga la migliore tra le tre.

Parto subito in quarta analizzando la storia sottolineando le parti più belle, e sono tante, e le parti meno convincenti, e sono davvero davvero poche!

Spoiler

La trama è eccellente fin dal prologo, un prologo fenomenale e pieno di suspence che narra un qualcosa che sembra c'entrare nulla con la figura del Maestro. Nick Castle e l'aura El Supremo, personaggio che adoro, non hanno che giovato ad un'inizio coinvolgente e frenetico.

Si passa subito al Maestro, alla ingegnosa fuga del Maestro: l'evasione dal carcere di massima sicurezza, anche se la nostra nemesi si fa passare ancora una volta per rincretinito, risulta decisamente più credibile rispetto alla precedente. Con la comparsa di Castle, figura che risulterà poi fondamentale, la narrazione diviene un po' più frenetica fino a raggiungere forse il punto più bello delle vicende in Louisiana: la "rissa" di Tex e Carson al villaggio nero. Leggendo poche battute per nulla "politically correct" mi sono subito sentito ritrasportato in quel linguaggio GLBonelliano per nulla razzista ma pienamente di circostanza che purtroppo oggi, non solo in Tex, è sempre più raro. Frasi come "modera le ambizioni, cioccolatino" o "c'è sempre bisogno di carbone per l'inferno" in altri contesti mi darebbero altamente fastidio ma nell'ambiente in cui agiscono i Nostri sono fondamentali per far risultare credibile l'intera vicenda. Comunque, sfogliamo qualche pagina avanti e ci troviamo al punto forse più divertente di tutta la storia: l'arrivo di Carson (e Tex) a New York City. Ho raccolto le migliori gag e non starò qui a spiegarle perchè parlano da sole.:laughing:

m9y58g.jpg

Ottimo il Carson che per una volta si "ribella" al Tizzone d'Inferno... Bella trovata!

Prima di completare un'eccellente primo albo facciamo la fugace conoscenza del Capo Ispettore Byrnes, vecchio scorbutico e all'apparenza violento. Ecco, Byrnes... Mi è piaciuto particolarmente e sinceramente lo vorrei rivedere in una veste amicale alla Tom Devlin. Questo personaggio, con il passare della vicenda, inizia più ad avere sempre più fiducia nei due rangers e soprattutto nei loro modi poco convenzionali. Devo fare un appunto al Bos: gli interrogatori di Byrnes sono all'inizio mal sopportati da Tex ma poi non si torna più sull'argomento, andrebbe in futuro esplorato questo lato violento del nostro ispettore. Gli altri personaggi secondari sono molto ben caratterizzati e validi. E' gradevole la presenza di così tanti soggetti che agiscono, leggendo la storia infatti si nota subito che non siamo nel West proprio per la sovrabbondanza di persone.

Tanti sono i punti a favore di questa stupenda storia: trama e intreccio gestiti eccellentemente con costante tensione smorzata da momenti ironici unici e sensazionali.

Ho apprezzato come Pat venga manipolato ai danni dei rangers. Ho apprezzato come Tex abbia nascosto la non morte di Tom Lee. Ho apprezzato l'inaspettata sparatoria sotterranea all'inizio del 698. Ho apprezzato il doppiogioco dei cinesi. Ho apprezzato l'accenno a Gotham, non la città di Bat-Man ma il nomignolo che spesso possiamo leggere megli articoli su New York. Ho apprezzato i biscottini cinesi usati come mezzo per portare messaggi.

A differenza della passata storia, ho veramente gradito come Boselli abbia ripreso elementi già visti rendendoli ancora migliori. Penso in primis alla fuga e all'uso dei sotterranei, penso all'ambientazione cittadina, penso ai 2 milioni richiesti. Sono stato sorpreso di vedere Annie Okley, personaggio a me non gradito precedentemente, meno melensa. Purtroppo devo bocciare il fatto che Buffalo Bill appaia e scompaia a schiocco di dita, esattamente come Annie...

L'ironia è usata sapientemente, come già detto, per smorzare momenti di tensione, Boselli spesso usa come oggetto della battuta la differenza tra la moderna NYC e le cittadine di frontiera. Divertentissime anche la battuta presente sul 697 a proposito del "modus operandi", l'intera parte in cui Carson recita sul palco o le vignette in cui vediamo il Vecchio Cammello in accappatoio e Stetson... 

La doppia scena del match di Pat McRyan e di Tex contro il Maestro è un qualcosa di puramente eccezionale, una costruzione eccellente che alterna ad ogni pagina le due situazioni. Qui si vede veramente quanto Boselli voglia dare del suo a Tex e solo per questo merita un rispetto immenso! Eccellente anche poi la fuga e il successivo epilogo del Maestro, massacrato a suon di pallottole dalla New York Police. La giusta fine del Maestro purtroppo non segue la fine dell'altro balordo, Nick Castle... La domanda che mi è sorta spontanea è stata "Che fine ha fatto dopo la lorda di Pat?"

Ecco come Boselli ha spoilerato la sorpresa! :angry:

On 8/1/2019 at 19:35, borden dice:

Beh, è ovvio che Castle mi serve per una storia che ho già in mente e che può interpretare solo lui

Il mio voto è un 9.5. E' un capolaoro incompleto perchè qui e là scivola su piccolezze che si notano. Purtroppo a livelli narrativi cosi elevati dettagli come la presenza lampeggiante di Buffalo Bill o il matrimonio di Carson buttato lì per fare la battuta ma senza nessun reale ruolo nella vicenda fanno perdere qualcosina. Ripeto, tra le tre è la storia migliore!

Prima di passare all'eccelsa parte grafica volevo parlare della città in cui si svolge la vicenda: New York City. Non è una novità il fatto che verso la fine del diciannovesimo secolo l'east coast statunitense fosse totalmente differente dal sudovest, vero protagonista di tanti film o libri. Non è una novità ma personalemente, abituato a leggere su Tex di indiani, canyon, bifolchi e pionieri, sono rimasto molto stupito dall'immensa modernità di questa città. Non so se sia capitato anche a voi ma la scena in cui i due approdano a Manhattan è talmente ben scritta che mi sono sentito dentro al racconto, con le stesse impressioni di stupore e angoscia. Tanti sono i dettagli che a due "vaccari" come Tex e Carson sono risultati stranissimi: la stazione, i tram, la soprelevata, i palazzoni di 10 piani, il telefono, il fonografo, i cavi della luce. Ho apprezzato tantissimo la storicità della vicenda, la presenza dell'ascensore, la realtà della cocaina sconosciuta nel west, lo stupore nell'ascoltare la voce del Maestro attraverso il fonografo e la frase "Credete a me, il telefono è un giochetto divertente, anche utile a noi poliziotti...ma non capisco quelli che se lo mettono in casa! Non potrà mai soppiantare il telegrafo!".

I disegni sono un qualcosa di fenomenale, amo Dotti per il suo sapiente chiaroscuro e la sua pulizia, qui molto a suo agio tra palazzoni e tram. Ogni personaggio è ben riconoscibile e la realizzazione grafica del Capo Ispettore è davvero ben fatta. Belle le ampie vignette su NY e ho apprezzato come sia stato capace di realizzare diversi ambienti cittadini molto diversi tra loro. I suoi disegni accompagnano poi degnamente i siparietti comici ideati da Boselli, ecco qui un dettaglio...

Spoiler

2yjzg34.jpg

Ottima prova, quindi, anche per Dotti.

Purtroppo a disegni eccelsi si affacciano tre volti sgraditi: il Maestro, Pat McRyan e Annie Oakley.

La realizzazione tecnica dei tre è valida, ho apprezzato la realizzazione dell'irlandese come il classico belloccio anni '30, ho apprezzato la somiglianza di Annie con la reale figura storica, non ho apprezzato i tre volti troppo differenti da Letteri. Sono tre personaggi semplicemente differenti dagli originali!

Spoiler

x59t1v.jpg

Voto 8.5

 

Detto questo ho una curiosità sulla prima copertina di Villa. A Manhattan c'erano già i grattacieli che possiamo vedere su questa copertina? Che io sappia i primi grattacieli sono databili verso il 1890 e sono più che altro dei grandi palazzoni. Dagli anni '10 sono incominciati poi i lavori per i grandi edifici che ancora possiamo ammirare. Le 7 torri che abbiamo sulla copertina del numero 696 cosa sono?

vrcwv7.jpg

Gli unici edifici che potrei riconoscere sono il 2 e il 6.

Il 2 ricorda il Manhattan Life Insurance Building, datato 1894

31458nn.jpg

Il 6 ricorda il New York World Building, datato 1890

29p7pdg.jpg

Oltre ad avere incongruenze cronologiche, non penso che le altezze o le ubicazioni siano fedeli agli originali. Qualcuno che conosca meglio di me la città?

Modificato da JohnnyColt
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

17 minuti fa, borden dice:

Nella cover ci siamo prese libertà che nella storia non ci sono, per renderla più d'impatto.

Infatti mi sembrava parecchio irreale... All'interno della storia si odora carbone e puzzo in ogni vicolo, da buona metropoli vittoriana.

Comunque ho colto l'accenno su Pat infettato che aveva fatto...

Cita

Bella recensione.

Grazie ;)

 

Progetti per un ritorno del nostro Byrnes?

Modificato da JohnnyColt
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">24 minuti fa</span>, borden dice:

Direi proprio di no. New York non è Frisco e neppure New Orleans. Non ci si torna.

 

 

Sono d' accordo... Byrnes è troppo sbirro per Tex...in più un personaggio troppo ambiguo nella realtà

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

53 minuti fa, borden dice:

Direi proprio di no. 

No? Peccato perchè è un personaggio tutt'altro che banale!

53 minuti fa, borden dice:

New York non è Frisco e neppure New Orleans. Non ci si torna.

Appunto per questo sarebbe bello vedere i due ripiombare in quell'inferno di palazzoni e damerini!

 

Comunque sia, mai dire mai... Ci spero almeno! :P

Fosse per me il buon Pat lo lascerei in pianta stabile nella Grande Mela, me lo sono visto molto bene con quel suo bell'aspetto da macho da Grande Depressione.

Modificato da JohnnyColt
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

On 11/1/2019 at 15:14, valerio dice:

Storia che lascia il segno e che comunque mi fa sperare che andando avanti ci sia ancora spazio per storie lunghe di 3 o 4 albi. Soggetto e location che resteranno nella memoria, vicenda avvincente, ottimamente sceneggiata e ben disegnata. Eccellente episodio dunque, di quelli da ricordare. Certamente la miglior storia della mensile degli ultimi anni.

Assolutamente d'accordo. Va inoltre sottolineato che finalmente Tex si è trovato di fronte avversari credibili, astuti, determinati, spietati in un ambiente non suo. Sono avversari così

che rendono le storie più avvincenti, soprattutto se ad orchestrare la faccenda ci si mette un maestro come Borden.

Magari potremmo trovare il buon Byrnes in trasferta in qualche altra grande città dell'est che i nostri pards hanno già frequentato (Washington?)....

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">8 ore fa</span>, Winter Snake dice:

Magari potremmo trovare il buon Byrnes in trasferta in qualche altra grande città dell'est che i nostri pards hanno già frequentato (Washington?)....

Non è previsto un suo ritorno ma lo spero...

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Dopo aver riletto l'intera saga del maestro devo dire che questa è la storia migliore. La storia è piacevole e non annoia mai e il tutto è valorizzato dai disegni di Dotti. Avrei solo sperato in qualche informazione sul passato di Nick Castle. Secondo me è un personaggio che può essere ripescato in futuro. Per finire devo ammettere che la storia ha lasciato in me simpatia per i cinesi.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red;">3 ore fa</span>, Satan dice:

Per finire devo ammettere che la storia ha lasciato in me simpatia per i cinesi.

Anche a me!

Comnque, per ammissione di Borden, Castle tornerà in solitaria...

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Non vorrei che ritornasse per vendicarsi, magari con qualche ampolla rimasta dall'ultima avventura col maestro, e ricattasse  qualche altra città. Basta, il Maestro è morto, pace all'animaccia sua. Che viva di luce propria, e sia un degno avversario di Tex.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  

1 ora fa, borden dice:

Se tornerà, sarà SE STESSO, non un miniMaestro! Siete incredibilmente banali, ragazzi...   ;):P:P

Beh su questo ci sarebbe da discutere.....:P:P;)

Modificato da Loriano Lorenzutti
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

On 22/1/2019 at 15:59, borden dice:

Se tornerà, sarà SE STESSO, non un miniMaestro! Siete incredibilmente banali, ragazzi...   ;):P:P

Tornerà, quel dannato simpatico biondino...e sarà più scaltro e più tazzuto di prima...

anche perchè impara dai suoi errori,SEMPRE...e dimostra di aver molta fantasia ed un modus operandi sempre diverso

 

un avversario che cresce in carisma e in capacità...la domanda delle domande è:Agirà da solo con Muggs o cercherà l'alleanza di qualche altro potente canaglione per arrivare alla sua vendetta?

 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Seconda legge dell'eroec della narrativa seriale: anche se l'eroe non cerca guai, i guai cercheranno lui.

 

Seconda legge del cattivo nella narrativa seriale: anche se non cerca vendetta e vuole evitare l'eroe, finirà fatalmente per incontrarlo sul suo cammino. :P

 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Per quanto mi riguarda non attenderò il suo ritorno con ansia nella consapevolezza che ineluttabilmente prima o poi si ripresenterà. Né più né meno come il mal di denti...

che per adesso ha trovato il suo analgesico

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Contenuto simile

    • Da Poe
      Gli Oscar 2020 sono stati assegnati e, visto che i forumisti amano i sondaggi e le classifiche, proviamo con questa sulle migliori storie scritte da Boselli.
      Top 12 perché 10 era troppo poco (anche 12 non basta, lo so, ma meglio non esagerare).
       
      La mia Top 12 di Boselli
       
       Serie regolare
      1)      Il passato di Carson
      2)      Gli invincibili
      3)      Missouri
      4)     Jethro
      5)     Colorado Belle
      6)     La grande invasione
       
      Albi speciali (compreso Tex Willer)
      1)      Patagonia
      2)      Nueces Valley
      3)      Il magnifico fuorilegge
      4)      Nei territori del Nord-Ovest
      5)      L’inesorabile
      6)      L’agente federale
       
      Lo so, restano fuori un sacco di belle storie (Luna insanguinata, I giustizieri di Las Vegas, L’ombra del Maestro, I sabotatori, El Supremo, Gli assassini, La vendetta delle ombre, I rangers di Finnegan, Pinkerton Lady,  I razziatori del Nueces, ecc.) ma è un gioco… Chi sta scrivendo la sua personale top 50 sarà facilitato, visto che di fatto la classifica l'ha già pronta.
      Tra qualche settimana, se parteciperanno in molti, farò la classifica finale.
       
       
    • Da natural killer
      TEX WILLER
      N° : 29
      Periodicità: mensile
      SULL'ALTO MISSOURI
       

       
       
      TEX E CARSON TRA LE NEVI DEL GRANDE NORD!
      Formato: 16x21 cm, b/n
      Pagine: 64
      Codice a barre: 977261184704600029
      uscita: 18/03/2021
       
      Soggetto: Mauro Boselli
      Sceneggiatura: Mauro Boselli
      Disegni: Pasquale Del Vecchio
      Copertina: Maurizio Dotti

      Mentre Kit Carson insegue un assassino, Tex, alle prese con i problemi del suo amico Birdy, scopre che, pur avendo eliminato il caporione mister Tirrell, per lui i guai non sono affatto finiti nel desolato territorio senza città né legge del Montana. Tra trappers, Blackfoot, Crow e la selvaggia natura innevata del Nord, l’inizio di una nuova avventura che ha tra i protagonisti un giovane Kit Carson!
       
      https://www.sergiobonelli.it/tex/2021/02/18/albo/sull-alto-missouri-1020002/
       

    • Da natural killer
      Il Tex Magazine 2021 offre agli appassionati del West ben 176 pagine di servizi e dossier a colori. In più, due racconti di Tex completi e inediti!
      TEX MAGAZINE
      N° : 7
      Periodicità: annuale
      TEX MAGAZINE 2021
      uscita: 23/01/2021
      Formato: 16x21 cm, colore e b/n
      Pagine: 176
      Codice a barre: 97711226204110157
      Copertina: Claudio Villa
       


      Il suono di Ennio Morricone, le sentinelle del Nord-ovest, un approfondimento su Jim Brandon, le notizie dalla Frontiera e due storie inedite di Tex:
       
      Columbia River
      Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju

      Disegni: Mario Rossi
      Un trapper in pericolo sulle rapide del Columbia River, braccato dagli indiani. Tex e Carson sono costretti a unire la loro sorte alla sua. Ma qual è il segreto di Snow?
       

       
       
       
       

       
      Giubba Rossa
      Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
      
Disegni: Stefano Biglia
      Il corpo della Polizia a cavallo del Nordovest è stato da poco fondato e il giovane agente Jim Brandon, in missione nella prateria con gli ingegneri e i geologi della futura ferrovia transcanadese, deve difenderli da solo contro i Blackfoot e i famigerati Wolfers…
       

       
       

    • Da natural killer
      Erano tre fratelli temuti in tutto il West…
      MAXI TEX
      N° : 27
      Periodicità: semestrale
      I TRE FRATELLI BILL
      uscita: 06/10/2020
      Formato: 16x21 cm, b/n
      Pagine: 276
      Codice a barre: 977182645704000027
      Soggetto: Mauro Boselli
      Sceneggiatura: Mauro Boselli
      Disegni: Alessandro Piccinelli
      Copertina: Claudio Villa

      Un simpatico forzuto, un avvenente rompicollo, un funereo pistolero… Sam, Kid e Black sono i tre fratelli Bill, leggendari personaggi di GL Bonelli che per la prima volta incrociano la loro pista con quella di Tex e Carson, in un’avventura scanzonata ma anche altamente drammatica: perché i Chiricahuas sono sul sentiero di guerra? Il capo Cochise è stato deposto, forse ucciso? Tocca ai nostri pards scoprirlo e svelare il mistero sui tre Bill… Sono forse diventati dei rinnegati che trafficano armi con i predoni?
       

       

       

       

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.