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[Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!


ymalpas
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Altro numero di spessore, narrativamente parlando. E' un po' difficile arrivare a un commento vero e proprio, peraltro. La storia merita di essere valutata nel suo insieme, che è di quattro albi. Grande De Angelis ( sta lavorando, oltre a quella già finita, presumo, del ritorno di steve Dickart, anche su altre storie del Tex giovane ?), splendida interpretazione di Tesah (c'è una vignetta da infarto quando sale a cavallo :wub:, altro che l'innocua tavola di Carson nell'ultimo Color Tex!). Finché si reggerà questo ritmo e questa qualità non mi lamenterò mai di questi albetti che comunque ci costano circa 7000 delle vecchie lire. Nel dicembre 2022 uscirà il numero 50 e allora si potranno fare delle valutazioni complesssive.

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<span style="color:red;">5 ore fa</span>, ymalpas dice:

Altro numero di spessore, narrativamente parlando. E' un po' difficile arrivare a un commento vero e proprio, peraltro. La storia merita di essere valutata nel suo insieme, che è di quattro albi. Grande De Angelis ( sta lavorando, oltre a quella già finita, presumo, del ritorno di steve Dickart, anche su altre storie del Tex giovane ?)

 

Non è ancora finita o almeno non lo era a Lucca... e più che un ritorno di Steve Dickart sarà tecnicamente la sua prima apparizione visto che sarà ambientata circa due anni prima di "Fuorilegge" e sono davvero curioso di vedere cosa si inventerà Borden per evitare che si incontrino durante tutta la vicenda. :lol:

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<span style="color:red;">43 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Non è ancora finita o almeno non lo era a Lucca... e più che un ritorno di Steve Dickart sarà tecnicamente la sua prima apparizione visto che sarà ambientata circa due anni prima di "Fuorilegge" e sono davvero curioso di vedere cosa si inventerà Borden per evitare che si incontrino durante tutta la vicenda. :lol:

 

 probabilmente ricorrerà a qualche gioco di prestigio...

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  • co fondatore
On 16/12/2018 at 15:14, Letizia dice:

Peccato che Fanny porti i pantaloni! :wub:

E' una pischella!!! Non avrà nemmeno l'età di Grande Tex :P .

 

PS GT, non portarti l'albo in bagno, che poi lo sciupi :laughing:.

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Letto ieri e penso che si preannunci per tutti noi una grande serie! O almeno i propositi per una serie fatta molto bene ci sono tutti!

Anche questo secondo albo è sotto tanti punti di vista eccellente, per me più del primo. 

Punto di vista della sceneggiatura: fresca e coinvolgente, frenetica ma al contempo scanzonata e guascona. Ben fatti gli scontri a fuoco tra i vari personaggi e nemici strutturati molto molto bene, di certo più caratterizzati rispetto agli ultimi nemici del Bos sulla mensile classica. 

Punto di vista dei disegni: eccezionali ed impeccabili le tavole del sempre più grande De Angelis! Strupendi i vignettoni e ben realizzate le scene notturne. Bravo!

Punto di vista della copertina: beh Dotti si dimostra mensilmente eccezionale! Questo mese ha realizzato una copertina a due piani la cui struttura è stata osteggiata per anni, forse anche da Sergione stesso, e che stata sdoganata finalmente da Villa con il numero 642, Appuntamento con la vendetta.

Mi ricordo che lo stesso disegnatore su questo gruppo aveva scritto: 

Cita

Preciso che la "novità" si riferisce direttamente e strettamente alla serie di Tex: mai prima d'ora era stata "tentata" una copertina con due situazioni diverse, per tempo e per luogo, contemporaneamente presenti. Pensavo me la bocciassero quando l'ho presentata, e invece... :D

Aspetto di leggere la storia completa ma da due albi si può già capire che sarà molto bella! 

Continuo a non comprendere il perchè di storpiare graficamente un personaggio così insignificante come il padre di Tesah. Compare in una vignetta ogni albo, Galep stesso ce lo ha presentato in una sola vignetta. Va bene la storicità ma per un personaggio tanto insignificante non si poteva tenere la precedente rappresentazione? Continua a rimanere una cosa che mi urta moltissimo...

 

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<span style="color:red;">34 minuti fa</span>, gilas2 dice:

Scusate ma solo io in questa copertina vedo il cappello di Tex (la parte superiore, non la tesa) completamente storto??

Forse di qualche grado... Effettivamente l'errore sembra esserci ma non me ne sono accorto prima che tu lo facessi notare. 

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<span style="color:red;">4 ore fa</span>, JohnnyColt dice:

 

Continuo a non comprendere il perchè di storpiare graficamente un personaggio così insignificante come il padre di Tesah. Compare in una vignetta ogni albo, Galep stesso ce lo ha presentato in una sola vignetta. Va bene la storicità ma per un personaggio tanto insignificante non si poteva tenere la precedente rappresentazione? Continua a rimanere una cosa che mi urta moltissimo...

 

Che posso dirti? Ormai è così, devi fartene una ragione.

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Se si è rifatta la guerra di Secessione, se i Rangers della Mano Rossa avevano l'aspetto d soldati blu, si può ben rifare UN Pawnee nel modo giusto. Orso Grigio non è affatto di contorno e compare nel n. 700! 

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<span style="color:red;">6 ore fa</span>, borden dice:

Se si è rifatta la guerra di Secessione, se i Rangers della Mano Rossa avevano l'aspetto d soldati blu, si può ben rifare UN Pawnee nel modo giusto. Orso Grigio non è affatto di contorno e compare nel n. 700! 

Per come la penso io i grandi eventi o gli elementi storici devono essere quanto più affidabili e storicizzati possibile ma un personaggio come il padre di Tesah, che sicuramente con il numero 700 sarà un filo più importante nella storia di Tex, non trovo alcun senso storpiare così tanto un personaggio. Leggendo Il totem misterioso e subito dopo Vivo o morto è un elemento che salta all'occhio e infastidisce alquanto...

 

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Dovrai tenerti il fastidio, mi spiace.

Nella sua breve apparizione, due vignette, ne "Il totem misterioso" Orso Grigio è stato disegnato in modo sbagliato, questa non è un invenzione ma un fatto. com'è un fatto che i Pawnee non vivono in Arizona o nel Sud Ovest in generale.

A scusante di Bonelli e Galep c'è nel 1948 tutto quel che sapevano degli Indiani veniva dai film western ma già negli anni 60, con in mano una documentazione più accurata, certi errori non vennero più fatti e quelli vecchi vennero corretti. I Navajos che prima venivano mostrati nei tepee degli indiani delle Grandi Pianure ora sono mostrati negli hogan, e (con l'eccezione di Freccia Rossa su cui torneremo più avanti) non portano caschi di piume e così via.

Dovendo riprendere Orso Grigio in due storie Boselli si è trovato di fronte ad un dilemma: riprendere l'iconografia di quelle due sole vigntte o mostrare Orso Grigio come realmente avrebbe dovuto essere? Ha scelto la seconda ipotesi e secondo me ha fatto bene perché ci sarebbe, stata più gente che avrebbe protestato per quel falso storico e difatti l'unico qui che è rimasto infastidito sei stato tu.:D

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Giusto.Bravo, Carlo! Ma ho provato invano a spiegarglielo io. Se Bonelli stesso ha attualizzato i Rangers e gli Hogan , ha tolto i totem e le penne, perché diamine  non posso attualizzare un personaggio che compariva in DUE vignette? MAH! L'avrebbe fatto anche Bonelli, di sicuro!

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On 15/12/2018 at 10:26, Barbanera dice:

Magari dì a De Angelis solo di metter meno penne in testa ai Chiricahuas, Mauro :lol::D:P;)

Mi devo autocitare per puntualizzare una cosa:ho chiesto bonariamente a Borden di far mettere meno piumaggio in testa ai Chiricahua,ma controllando su internet e su alcuni miei libri devo ammettere che anche gli Apache,seppur meno degli Indiani delle pianure,utilizzavano piume.soprattutto durante le danze rituali.anche i medicine men le utilizzavano in abbondanza...

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<span style="color:red;">38 minuti fa</span>, Barbanera dice:

Mi devo autocitare per puntualizzare una cosa:ho chiesto bonariamente a Borden di far mettere meno piumaggio in testa ai Chiricahua,ma controllando su internet e su alcuni miei libri devo ammettere che anche gli Apache,seppur meno degli Indiani delle pianure,utilizzavano piume.soprattutto durante le danze rituali.anche i medicine men le utilizzavano in abbondanza...

 

Per chi avesse voglia di approfondire ... https://apacheria.es/tribus/

tribus-apaches2.jpg?w=695&h=487

 

Personalmente ritengo troppo vincolante aderire a tutti i costi alla realtà storica a scapito dell'efficacia del racconto. Ben venga il revisionismo che porta ad aggiustare il tiro nella rappresentazione dei nativi, siano essi Apaches, Pawnees o Navajos, teniamo presente però che per la stragrande maggioranza dei lettori si tratta di Indiani e non penso che tutti siano interessati a distinguere una tribù dall'altra.

 

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, natural killer dice:

Personalmente ritengo troppo vincolante aderire a tutti i costi alla realtà storica a scapito dell'efficacia del racconto. Ben venga il revisionismo che porta ad aggiustare il tiro nella rappresentazione dei nativi, siano essi Apaches, Pawnees o Navajos, teniamo presente però che per la stragrande maggioranza dei lettori si tratta di Indiani e non penso che tutti siano interessati a distinguere una tribù dall'altra.

 

Ma essere precisi quanto più possibile è un dovere per gli autori a mio parere.

E poi, tu non ti arrabbieresti se un autore, diciamo Francese, facesse parlare i Sardi in dialetto piemontese?:D

Il fatto che un lettore francese potrebbe non distinguere un sardo da un piemontese o un lombardo, che in fondo per sono tutti italiani, non i autorizzerebbe quell'ipotetico autore  a non fare le cose per bene  a mio parere.

In un vecchio numero di Iron Man ambientato a Roma c'erano cartelli in spagnolo e la cosa mi irritò non poco.

Magari è alquanto improbabile che dei Pawnees o i membri di altre tribù leggano Tex, ma nel caso lo facessero avrebbero il diritto di vedersi rappresentare correttamente.

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Io credo invece che un autore francese farebbe parlare i sardi in dialetto marsigliese o nizzardo.

Stiamo parlando di Tex, perbacco!

Io capisco che non si possa mettere New York nel Minnesota ma, se un mustang navajo riporta un tatuaggio che vuol dire "bambini a bordo", non credo proprio che sia un errore grave perché non se ne accorgerà nessuno.

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Si tratta di finzione, quindi qualche inesattezza ci può stare, ma senza esagerare.

I film sono pieni di esempi del genere, e quando si vedono scene ambientate nell'Italia che

conosciamo (pellicole straniere o nostrane) passano da una via all'altra, ma in effetti queste

si trovano a chilometri di distanza!

E' diverso quando si fa un errore in buonafede, ma quando si conosce l'esatto aspetto

che deve avere un Pawnee poi è dura doverlo "falsare" per mantenere una coerenza con il passato.

Pure io ho visto Orso Grigio e mica l'ho riconosciuto, ma se per Tesah va bene, chi siamo noi per

far storie?

Io in genere sconsiglio ai conoscenti di farsi fare tatuaggi. Ma se proprio devono, almeno

che evitino di scegliere scritte in lingue che non conoscono. Io fossi un tatuatore mi

divertirei un mondo a scegliere le frasi più ridicole e spacciarle per motti, traduzioni o frasi celebri!

 

Modificato da Dix Leroy
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On 18/12/2018 at 17:57, Havasu dice:

Finora trovo questa nuova Serie entusiasmante !!!  Sceneggiature,disegni,rimandi alla "regolare",tutto risulta perfetto.  Bravi,bravi,bravi.

 

 

Ho appena letto i primi due numeri e concordo in pieno. L'unica pecca è che li leggo troppo in fretta :D ma non si può avere tutto. 

 

Non vedo l'ora di vedere anche il giovane Carson.

 

PS: felicissimo che Orso Grigio sia stato presentato così e l'attualizzazione mi va benissimo 

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17 ore fa, Carlo Monni dice:

Nella sua breve apparizione, due vignette, ne "Il totem misterioso" Orso Grigio è stato disegnato in modo sbagliato, questa non è un invenzione ma un fatto. com'è un fatto che i Pawnee non vivono in Arizona o nel Sud Ovest in generale.

A scusante di Bonelli e Galep c'è nel 1948 tutto quel che sapevano degli Indiani veniva dai film western ma già negli anni 60, con in mano una documentazione più accurata, certi errori non vennero più fatti e quelli vecchi vennero corretti. I Navajos che prima venivano mostrati nei tepee degli indiani delle Grandi Pianure ora sono mostrati negli hogan, e (con l'eccezione di Freccia Rossa su cui torneremo più avanti) non portano caschi di piume e così via.

Dovendo riprendere Orso Grigio in due storie Boselli si è trovato di fronte ad un dilemma: riprendere l'iconografia di quelle due sole vigntte o mostrare Orso Grigio come realmente avrebbe dovuto essere? Ha scelto la seconda ipotesi e secondo me ha fatto bene perché ci sarebbe, stata più gente che avrebbe protestato per quel falso storico e difatti l'unico qui che è rimasto infastidito sei stato tu.:D

16 ore fa, borden dice:

Se Bonelli stesso ha attualizzato i Rangers e gli Hogan , ha tolto i totem e le penne, perché diamine  non posso attualizzare un personaggio che compariva in DUE vignette? MAH! L'avrebbe fatto anche Bonelli, di sicuro!

Non stavo affatto contestando le ragioni che vi sono dietro a questo cambiamento, affatto! Condivido che sia essenziale una storicità maggiore rispetto agli albori di Tex e di conseguenza risulta fondamentale il lavoro che Borden sta compiendo a tal proposito. Contestavo la scelta di distruggere completamente il personaggio di Galep, per quanto tremendamente errato, con un soggetto che di fatto non è Orso Grigio. E' un mio fastidio e non voglio renderlo polemica insensata, magari mi è saltato subito all'occhio perchè ho letto le due storie una dopo l'altra, non lo so ma è senz'altro un elemento che mi ha colpito! Il revisionismo su hogan, ranger e penne non mi ha dato fastidio perchè si trattava di migliorare e storicizzare un aspetto molto errato di Tex. In un mondo in cui Cochise non è Cochise, Carson non è Carson, è vi è un indiano che si fa Tiger Jack una microscopica licenza su un personaggio galeppianiano che di fatto è relativamente importante l'avrei accettata.

Quello che mi ha infastidito non è tanto il revisionismo in sé quanto la totale distruzione del personaggio Galeppiniano! :)

2qa4ax2.jpg34gsdw0.jpg

Mauro, una domanda: hai mica intenzione di raccontare la storia che si cela dietro al nome Tiger Jack? Mi immagino già un mercante a lui caro che si chiamava Jack. 

Modificato da JohnnyColt
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Non voglio alimentare polemiche, ma condivido il pensiero di Lorenzo.

Rispetto la scelta degli autori di modificare un personaggio che in origine ha fatto soltanto una fugace apparizione, meno convincente appare la giustificazione di una maggiore aderenza alla realtà storica.

E' vero che l'iconografia ci mostra i Pawnees così

Risultati immagini per pawnee

 

ma la documentazione fotografica ce li presenta anche con acconciature differenti

Risultati immagini per pawnee  Risultati immagini per pawnee  Risultati immagini per pawnee

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, JohnnyColt dice:

Mauro, una domanda: hai mica intenzione di raccontare la storia che si cela dietro al nome Tiger Jack? Mi immagino già un mercante a lui caro che si chiamava Jack. 

Spero proprio di no.

Non tanto per Jack (è addirittura realmente esistito un indiano di nome Capitan Jack), ma per Tiger.

Gli indiani d'America non conoscevano la Tigre, che solo nel '900 fu chiamata "puma asiatico".

Tiger Jack è un nome assurdo come Koala Giuseppe o Panda Rosso.

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      scherzi a parte io francamente non ho apprezzato troppo questa storia, forse un po' troppo fantasiosa per i miei gusti, anche se la trama mi è parsa ben sviluppata e con un buon ritmo.. il fatto è che preferisco storie più tradizionali e canoniche...
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