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TWF - Tex Willer Forum

[Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!


ymalpas
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Quel che va :P :

 

a ) la carta della copertina. La pensavo plastificata, come nel n. zero e già ne dicevo peste e corna. 

 

b ) Il titolino blu nella costa. Nel segno della tradizione.

 

c ) l'anteprima del prossimo numero in quarta. Quanto ci metteranno a pubblicizzare quello che, per esempio, è esposto in terza di copertina, non lo so ancora. Mi godo per questi primi numeri una grafica, con le vignette e il riassuntino del prossimo numero, moderna ma nel solco della tradizione. A quando anche sulla serie regolare ?

 

d ) pagina 2 e pagina 4 con gli articoletti introduttivi di D. Bonelli e M. Boselli. Soporifere ma necessarie per questo numero iniziale (ps. a parte quando il Bos si è lasciato sfuggire il nome di Pat l'irlandese, ciò che ci porta in avanti di una dozzina d'anni nella cronologia, avendolo Tex  incontrato solo nel n. 33, quando Kit Willer è già adolescente e già infastidisce le giovani squaws, quelle più attraenti). Mi aspetto dal prossimo numero lo spazio per gli arretrati e gli aneddoti storici. O i pettegolezzi moderni. Fredianizzare anche questi nuovi albetti, anche dato il numero delle pagine ridotto, sarebbe indubbiamente micidiale.

 

e ) Ottimi gli spunti che trattano di queste cose:

 

      -     il nascondiglio di Tex nella vecchia miniera spagnola;

     -    Tex che riesce a sfuggire ai cacciatori di taglie potendo contare sempre sugli apaches che vegliano su di lui;

      -     Dinamite, cavallo fedele;

    -      Cochise che è il sosia giovane di Tiger;

      -     il sakem orso grigio, che non conoscevamo;

      -     la spiegazione di cosa ci facevano i pawnee così a sud;

      -    l'antefatto a il totem misterioso spiegato nel dettaglio;

      -    Tesah in tutto il suo splendore;

      -    Non ho capito ancora perché Tex salvi la vita a un personaggio "grigio" che mi è sembrato la riproposizione dello sbarbatello del texone di Andreucci ( aka quando Cochise vede arrivare Tex in compagnia di tipi strani: due palle! dammi tre cavalli o ti scalpo, non sono tesi complottistiche, ma i dialoghi reali prima della censura dei testi boselliani da parte della redazione.

     -    Il prezzo. Vabbè, definirlo ottimo è un ossimoro. Leggo di certi che si lamentano per 3,20 euro mensili.  Gli ottanta euro di Renzi, invece d spenderli tutti andando a donnacce, possono risparmiarli anche per sostenere inizative come questo Tex Willer   :malato: 

 

Quel che non va :old: :

 

In questo numero praticamente niente, ma forse proprio i dialoghi, me li aspettavo più coloriti e di rottura, in ricordo dell'esplosivo linguaggio bonelliano che era anche uno dei tanti segreti del successo dei primi numeri.

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  • Sceriffi
<span style="color:red;">31 minuti fa</span>, ymalpas dice:

d ) pagina 2 e pagina 4 con gli articoletti introduttivi di D. Bonelli e M. Boselli. Soporifere ma necessarie per questo numero iniziale (ps. a parte quando il Bos si è lasciato sfuggire il nome di Pat l'irlandese, ciò che ci porta in avanti di una dozzina d'anni nella cronologia, avendolo Tex  incontrato solo nel n. 33, quando Kit Willer è già adolescente e già infastidisce le giovani squaws, quelle più attraenti). Mi aspetto dal prossimo numero lo spazio per gli arretrati e gli aneddoti storici. O i pettegolezzi moderni. Fredianizzare anche questi nuovi albetti, anche dato il numero delle pagine ridotto, sarebbe indubbiamente micidiale.

 

Questa era una delle mie curiosità, per voi che avete già l'albo: cosa avremo a pagina 4? L'articolo di Boselli nel numero 0, con l'indirizzo postale in bella evidenza, mi aveva fatto pensare a una nuova "posta di Tex"...

 

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, borden dice:

Premettendo che il prezzo  non l'ho deciso  io, ma conosco le ragioni per cui è quel prezzo e non altro, trovo in effetti tutto quel che si legge oggi sui  social un po' offensivo Per la Bonelli e per chi fa fumetti.

C'è chi scrive che tre euro e venti è un prezzo esorbitante e assurdo, roba così. Quando è il prezzo anche di un pacchetto di mentine o di chewing-gum. Quando per fare un album di  questa serie occorrono otto-nove giorni di lavoro mio e quattro- cinque mesi di De Angelis (e solo perché siamo i più veloci!), per tacere del resto. Chi ragiona così evidentemente dà valore a sigarette, mentine, ricariche di cellulari, borse etc. e non alla professionalità di chi fa fumetti. Sono gli stessi che scaricano musica gratis. Se non ci leggono, tanto meglio.

Premettendo che io sono daccordo sul prezzo del fumetto, e sono disposto a spenderli..penso che alcuni, non tutti, non vogliano mancare di rispetto alla professionalità del vostro lavoro, ma fanno fatica ad arrivare a fine mese..disoccupati, gente povera o gente che lavora poco e ha stipendi da fame..ma che non vorrebbe rinunciare a Tex

 

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E si fanno problemi per trenta o quaranta centesimi... Bah, può darsi. Ma credo che tutti  abbiano uno smartphone. A Milano, ce l'hanno persino i mendicanti arrivati coi barconi. :rolleyes:

 

 

 

 

Modificato da borden
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<span style="color:red;">8 ore fa</span>, borden dice:

E si fanno problemi per trenta o quaranta centesimi... Bah, può darsi. Ma credo che tutti  abbiano uno smartphone. A Milano, ce l'hanno persino i mendicanti arrivati coi barconi. :rolleyes:

 

 

 

 

I social vanno presi con le pinze perché si crea facilmente l'effetto del branco. Appena uno monta una critica, se ne aggiungono altri dieci a ruota, perché oggi è molto forte l'istinto di sfogarsi contro qualcuno o contro qualcosa. Successe più o meno la stessa cosa quando uscirono i modellini in 3D: costano troppo, sono pessimi, etc. Non piacevano manco a me, a dir la verità, ma notai per l'occasione un sadico piacere di stroncare un prodotto, talvolta offendendo pure chi l'aveva messo sul mercato, laddove bastava ignorarlo. Ma i social purtroppo sono questo: un mezzo per mettersi in mostra spesso nella maniera peggiore.

Se uno non c'ha i soldi (e io capisco benissimo chi non ce li ha) non compra. E non fa una questione di centesimi, dice: io non posso permettermi una NUOVA SPESA, punto e basta.

 

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12 ore fa, ymalpas dice:

b ) Il titolino blu nella costa. Nel segno della tradizione.

c ) l'anteprima del prossimo numero in quarta. Quanto ci metteranno a pubblicizzare quello che, per esempio, è esposto in terza di copertina, non lo so ancora. Mi godo per questi primi numeri una grafica, con le vignette e il riassuntino del prossimo numero, moderna ma nel solco della tradizione. A quando anche sulla serie regolare ?

Entrambi gli elementi li ho apprezzati tantissimo. La nuova mensile io l'ho posizionata in libreria esattamente dopo "Manhattan!" e devo dire che è fenomenale lo stile con lo scrittone Tex Willer sopra!

Spero solo che dopo il numero 9 sulla costa ci stia il 10... :D Vediamo con i prossimi numeri se questa disposizione continuerà a risultare gradevole...

IMG-1189.jpg

 

Ametto di non aver confrontato i testi ma mi pare che gli scritti di presentazione di Bonelli e del Bos siano identici al Numero Zero, o sbaglio?

Modificato da JohnnyColt
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Questo numero zero è un vero e proprio prequel. Alla fine dell'albo, mi è venuto un brivido al pensiero che, idealmente, la vignetta successiva possa essere la prima de Il Totem Misterioso: per tutti i diavoli...

 

Ma se l'ottimo numero zero è un prequel a tutti gli effetti, le altre avventure non lo saranno, perché andranno ad incunearsi tra gli interstizi, andranno a colmare i vuoti lasciati dalla penna di GLB. Alla fine, per un lettore che tra cento anni volesse cimentarsi in una lettura cronologica della saga, sarà come se il Tex dei primordi fosse stato scritto a quattro mani, in perfetta collaborazione ed alternanza tra GLB e Mauro Boselli (e i suoi collaboratori). Una collaborazione che abbatte le barriere del tempo e che vede il personaggio affrontare mille avventure, in una ideale e continua staffetta tra sceneggiatori (ma anche disegnatori: De Angelis e Galep, poi Andreucci e Galep, e via di seguito). Ciò è normale in un fumetto, ma ad esempio in Tex è avvenuto con l'avvento di Nolitta alle sceneggiature in epoca abbastanza tarda, mentre qui la staffetta comincia sin dal primo numero, o appunto anche prima. E' come se GLB e Boselli stessero scrivendo ORA a quattro mani la saga di Tex, in un'opera unica che non è una riscrittura ma un arricchimento di ciò che già esiste che mai sarà messo in discussione.

 

Credo che, se GLB è in grado oggi di vedere cosa sta accadendo alla sua creatura, vedere a quali mani essa è affidata, ne sarà felice, e così anche Sergio. L'ottimo primo albo è una promessa per il futuro. Non so quanti acquisteranno la nuova collana, nella mia edicola di paese ne sono arrivati dieci, come la regolare. Ho chiesto al mio edicolante di farmi sapere come andranno le vendite. Speriamo bene. 

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<span style="color:red;">26 minuti fa</span>, JohnnyColt dice:

Entrambi gli elementi li ho apprezzati tantissimo. La nuova mensile io l'ho posizionata in libreria esattamente dopo "Manhattan!" e devo dire che è fenomenale lo stile con lo scrittone Tex Willer sopra!

Spero solo che dopo il numero 9 sulla costa ci stia il 10... :D Vediamo con i prossimi numeri se questa disposizione continuerà a risultare gradevole...

IMG-1189.jpg

 

Ametto di non aver confrontato i testi ma mi pare che gli scritti di presentazione di Bonelli e del Bos siano identici al Numero Zero, o sbaglio?

 

I miei sono diversi.

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<span style="color:red;">11 ore fa</span>, borden dice:

E si fanno problemi per trenta o quaranta centesimi... Bah, può darsi. Ma credo che tutti  abbiano uno smartphone. A Milano, ce l'hanno persino i mendicanti arrivati coi barconi. :rolleyes:

 

 

 

 

Quelli arrivati sui barconi stanno meglio dei 5 milioni di poveri presenti in Italia perché non hanno un affitto da pagare e cena e pranzo assicurati..

 

Naturalmente le persone che possono permetterselo e considerano il fumetto come un prodotto da due soldi, devono solo stare zitti..ma purtroppo criticano in continuazione

 

 

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<span style="color:red;">32 minuti fa</span>, jimmystewart dice:

Quelli arrivati sui barconi stanno meglio dei 5 milioni di poveri presenti in Italia perché non hanno un affitto da pagare e cena e pranzo assicurati..

Niente politica, please... Non è il forum adatto!

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, borden dice:

I miei sono diversi.

Perfetto, vado a riguardarmelo allora!

Graxie

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<span style="color:red;">22 minuti fa</span>, JohnnyColt dice:

Niente politica, please... Non è il forum adatto!

Perfetto, vado a riguardarmelo allora!

Graxie

Hai ragione Johnny, niente politica..

Era solo per dire che conosco diverse persone che hanno rinunciato a Tex per problemi economici

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  • Sceriffi
<span style="color:red;">1 ora fa</span>, jimmystewart dice:

Quelli arrivati sui barconi stanno meglio dei 5 milioni di poveri presenti in Italia perché non hanno un affitto da pagare e cena e pranzo assicurati..

 

Messaggio in palese violazione del regolamento, oltre che inaccettabile di per sé. A scrivere queste str...te vai da un'altra parte.

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Acquistato e letto il primo albo di Tex Willer. Ho trovato molto elegante la presentazione, interessanti il soggetto e la sceneggiatura e di alto livello i disegni.

Ritengo che il prezzo sia assolutamente adeguato al prodotto presentato.

 

Ora alcune personali considerazioni.

 

Comprendo, anche se non condivido, la scelta di marketing fatta dall'Editore. Le ragioni di questa mia posizione le ho già in passato esposte in questo sito.

 

Il Tex che viene presentato non è QUEL Tex, e non potrebbe oggi esserlo. Nonostante la professionalità e la bravura di Boselli, questo Tex non ha le espressioni di GLB, né le caratteristiche somatiche ed il tratto "nervoso" di Galep. Può essere giustificato per qualche racconto episodico, non per una serie.

 

Sono assolutamente consapevole che io ed i miei coetanei (dieci anni più, dieci anni meno....) non rappresentiamo il target di riferimento della SBE. Ma, da assiduo frequentatore di questo sito, ritenevo interessante postare anche il mio pensiero.

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<span style="color:red;">17 minuti fa</span>, pecos dice:

 

Messaggio in palese violazione del regolamento, oltre che inaccettabile di per sé. A scrivere queste str...te vai da un'altra parte.

Per favore, pecos, lo stesso jimmy ha ammesso il proprio errore, non infieriamo. 

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<span style="color:red;">7 minuti fa</span>, francob dice:

Nonostante la professionalità e la bravura di Boselli, questo Tex non ha le espressioni di GLB, né le caratteristiche somatiche ed il tratto "nervoso" di Galep. Può essere giustificato per qualche racconto episodico, non per una serie.

 

Le caratteristiche somatiche di QUEL Tex erano molto abbozzate, sarebbero improponibili oggi. Anche il tratto nervoso non può che essere sostituito dalla morbidezza di disegni più moderni e più curati: il Tex di De Angelis è in effetti lontano da quello galleppiniano, mentre richiama tantissimo il Magnifico Fuorilegge di Andreucci. Molto somiglianti agli originali invece sia Coffin che Dente di Lupo, le cui grinte sono state replicate fedelmente ed efficacemente.

 

Le differenze, inevitabili, da te riscontrate, non pregiudicano secondo me la scelta di farne una serie e non un racconto singolo: come ho già detto, secondo me potrà essere una lettura interessante, questa scritta "a quattro mani" tra GLB e Borden.

 

 

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<span style="color:red;">13 minuti fa</span>, francob dice:

Il Tex che viene presentato non è QUEL Tex, e non potrebbe oggi esserlo. Nonostante la professionalità e la bravura di Boselli, questo Tex non ha le espressioni di GLB, né le caratteristiche somatiche ed il tratto "nervoso" di Galep. Può essere giustificato per qualche racconto episodico, non per una serie.

 

Anche il Tex che viene rappresentato oggi non è il Tex con le espressioni di GLB e il tratto di Galep.

Aspettiamo altri numeri per affermare se il giovane Tex è veramente lui.

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<span style="color:red;">25 minuti fa</span>, pecos dice:

 

Messaggio in palese violazione del regolamento, oltre che inaccettabile di per sé. A scrivere queste str...te vai da un'altra parte.

Ehi abbassa i toni e tranquillizzati, ho già scritto che ho sbagliato a politicizzare il discorso ..quindi vattene tu da un altra parte..sparisci!

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15 ore fa, ymalpas dice:

d ) pagina 2 e pagina 4 con gli articoletti introduttivi di D. Bonelli e M. Boselli. Soporifere ma necessarie per questo numero iniziale (ps. a parte quando il Bos si è lasciato sfuggire il nome di Pat l'irlandese, ciò che ci porta in avanti di una dozzina d'anni nella cronologia, avendolo Tex  incontrato solo nel n. 33, quando Kit Willer è già adolescente e già infastidisce le giovani squaws, quelle più attraenti). 

 

 

Magari le sue avventure sfioreranno solamente quelle di Tex, così come accadrà per Mefisto e la sorella. ;)

Anzi, io personalmente lo auspico, e spero di vedere anche storie ambientate nel Grande Nord... Ricordo male, o Tex nel "Tranello" non dice di essersi recato da quelle parti per la prima volta? :)

 

 

Comunque il giudizio sul primo numero è totalmente positivo: sceneggiatura leggera ma allo stesso tempo briosa e frizzante, grande attenzione ai particolari per non rinnegare nulla di quello che è stato narrato nel numero 1 del 1948, disegni spettacolari sia per la caratterizzazione dei personaggi sia per gli ambienti.

 

Personalmente sono anche contento delle 64 pagine, leggo già un mucchio di altra roba, così non corro (troppo) il rischio di rimanere indietro. :indianovestito:

 

Torno sul prezzo. In una città in cui un caffè può costare 1,10, una bottiglietta d'acqua 1,50 , una birra media 5, un cocktail 10, un biglietto dell'autobus 1,5 (ma lo porteranno presto a 2), un pacchetto di caramelle 2,5... Beh, definire il prezzo di Tex Willer esoso è un vero e proprio insulto al lavoro di Boselli e De Angelis. :(

 

Curioso poi che i sostenitori del "tot pagine, tot prezzo" non sottolineino che Tex ha 16 pagine in più di Zagor, ad esempio, ma costa uguale. :azz::rolleyes:

 

Non è che Tex Willer costi troppo, è che l'inedito è venduto ad un prezzo stracciato. Ma farlo capire ai socialisti (nel senso di frequentatori dei social :lol:) è dura...

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Ragazzi, c'è una sola parola per questo "Tex Willer" n. 1 ed è... MAGNIFICO.

 

Mi trovo in difficoltà a "recensire" questo albo perché la recensione implica sempre una certa distanza tra il soggetto e l'oggetto ed invece in questo caso io mi sento totalmente coinvolto, perché questo Tex è il mio Tex e non mi frega niente di Bonelli, tirato in ballo ogni cinque minuti in questa come in ogni altra discussione. Io so solo che ho letto questa storia ritrovando TUTTO il Tex che conoscevo e anche quello che mi ero perso.

Dico a Boselli che per me, di meglio non poteva fare. Mi riferisco a lui come curatore della collana e come sceneggiatore. I dialoghi scivolano via che è una bellezza e se alla fine della sessantaquattresima pagina avresti voglia di leggerne ancora ciò non è riferito al numero di pagine ma al fatto che ti sei appassionato, che è filato tutto liscio piacendoti un sacco e ora pensi di rileggertelo con più calma, godendoti ogni minimo passaggio.

Adesso devo parlare di De Angelis, che secondo me ha fatto un lavoro ECCELLENTE. Non voglio dire SUPER perché è giusto non esagerare coi toni. Tuttavia non si può non considerare OTTIME queste tavole, che non presentano la minima sbavatura. Bellissimi gli sfondi, assolutamente azzeccati i primi piani dei personaggi. Ora, ho letto che qualcuno si è lamentato di questo Tex. Ma come??? Ma stiamo scherzando??? Finalmente c'è uno che disegna Tex per come Tex è! Invito a riguardare pag. 45 (prima vignetta in alto) e soprattutto pag. 53 (terza striscia, in basso a sinistra). Amici texiani, questo è il Tex di Galep, poche storie! Guardate gli occhi, il naso e la bocca... è finalmente lui!!!

Io, che mi reputo assai ESIGENTE riguardo al volto di Tex, che ho "osato" criticare pure Villa per la fisionomia che ha adottato al riguardo, dico che De Angelis ci ha regalato un Tex coi fiocchi, di sicuro uno dei migliori che mi sia capitato di vedere sotto agli occhi. Meglio di Andreucci, già autore di un ottimo Tex, e infinitamente meglio di Mastantuono (la cui copertina del Romanzo era francamente brutta).

Aggiungo che per Coffin e Tesah si è rasentata la perfezione. Inutile fare il confronto col Galep del 48, sarebbe stato anacronistico ripresentare quello stile e quei volti debitori delle star cinematografiche dell'epoca. Questo Coffin è Coffin come doveva essere e idem riguardo Tesah, finalmente indiana e bellissima e non più bellissima bianca camuffata.

Davvero mi sforzo per trovare un difetto che sia uno in questo primo numero e non lo trovo. Circa la storia, almeno.

Al momento l'unico punto interrogativo di questa serie riguarda il copertinista, Dotti. Personalmente lo considero un buon disegnatore con alcuni limiti, per me assai importanti, circa i primi piani di Tex. La copertina di Vivo o morto! è bella per costruzione e realizzazione, ma il viso di Tex sulla taglia è piatto e nonostante rappresenti il disegno di un disegno poteva venire meglio, se non fosse che Dotti al nostro lo disegna proprio così (sulla falsariga di Ticci, per quanto nel contesto generale se ne discosti). La copertina del n. 2 non mi piace granchè e quegli occhi così chiusi per Tex non riesco proprio ad accettarli.

Quindi, il mio unico appunto per la collana riguarda Dotti. Ero sicuro che sarebbe stato scelto Andreucci dopo il pregevole lavoro per Il Magnifico Fuorilegge, e ora mi chiedo perché non si sia affidato il compito a De Angelis, autore di una prova così convincente.

Cos'altro mi resta da dire? Nulla, se non ribadire che a mio avviso QUESTO albo di Tex è il migliore che si trova sulla piazza. Semplice, veloce, giovane nell'aspetto e nel cuore, perché c'è vita in queste pagine. C'è la passione del vecchio west che abbiamo conosciuto da ragazzi che risplende grazie ad uno stile narrativo e grafico più contemporaneo che non ce la fanno apparire "datata". Insomma, non è un déjà-vu. E' un nuovo vecchio Tex. Quello che ci voleva per togliere un po' di polvere al Vecchio Satanasso.

 

VOTO: 10

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<span style="color:red;">23 minuti fa</span>, Texan dice:

Semplice, veloce, giovane nell'aspetto e nel cuore, perché c'è vita in queste pagine. C'è la passione del vecchio west che abbiamo conosciuto da ragazzi che risplende grazie ad uno stile narrativo e grafico più contemporaneo che non ce la fanno apparire "datata". Insomma, non è un déjà-vu. E' un nuovo vecchio Tex. Quello che ci voleva per togliere un po' di polvere al Vecchio Satanasso.

 

Completamente d'accordo. Non potevi esprimere meglio l'anima e il senso di questa nuova serie.

 

 

 

 

 

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Primo albo molto buono.

Il giovane Tex è perfetto e Coffin e Dente di Lupo sono caratterizzati benissimo. Tesah appare troppo poco per potergli dare un giudizio.

La voglia di leggere il seguito è tanta.

 

De Angelis fa il suo e non delude le aspettative.

 

Boselli:8

De Angelis :7,5

Dotti:7

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<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, JohnnyColt dice:

Ragazzi, vi prego... Pietà!

Non scrivete più recensioni perchè mi sentirò obbligato a leggere l'albo prima che escano gli altri...:lol:

 

Ma come, non hai letto il mio riassunto?

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<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, JohnnyColt dice:

Ragazzi, vi prego... Pietà!

Non scrivete più recensioni perchè mi sentirò obbligato a leggere l'albo prima che escano gli altri...:lol:

Johnny devi leggerlo... non puoi aspettare quattro mesi!! Poi rileggeremo tutto insieme! :lol::ok:

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  • pecos changed the title to [Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!

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      [ Nota: il messaggio iniziale di questa discussione è stato modificato per consentire l'inserimento dei dati della storia ]



      Altra storia ambientata in questi posti che solo a prendere in mano l'albo mi viene freddo... e tutti con le loro giacchette di pelo sopra alla camicia... mah..
      scherzi a parte io francamente non ho apprezzato troppo questa storia, forse un po' troppo fantasiosa per i miei gusti, anche se la trama mi è parsa ben sviluppata e con un buon ritmo.. il fatto è che preferisco storie più tradizionali e canoniche...
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