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TWF - Tex Willer Forum

La biografia di Tex


Texan
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<span style="color:red;">22 minuti fa</span>, Ken51 dice:

" che "oltre non si puo' andare perche' E' DETTO che Tex sta nei quaranta e Carson sta nei cinquanta"..  ma CHI l'avrebbe detto mai 

 

Un certo GianLuigi Bonelli.

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<span style="color:red;">14 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Ahi ahi, Ned Buntline non è morto nel 1883 ma nel 1886.:lol:

 

 

 

Già, e quindi il famoso "anacronismo" non è neppure tale. La storia di New York si DEVE comunque svolgere nei primissimo anni 80, con buona pace delle età di Cody e del suo Show, perché è quello il periodo immobile delle avventure di Tex. Oltretutto, nella seconda metà degni anni Ottanta, il West con gli indiani FINISCE. Quindi...  In un periodo grossomodo ta il 75 e l'85 Bonelli CONCENTRA tutta la storia del West dai Comanche agli Apache (che nella realtà agiscono in epoche differenti) senza mai porsi problemi. Esattamente come accade in molti film e telefilm. O come accade in Prince Valiant per l'Alto Medioevo. E' normale, in un serial di FICTION. 

 

 

 

 

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Ken51 dice:

Premesso che Kit e' nato nel 1867 e non nel 1866, e che Lilith e' morta nel 1868 

Dove hai letto queste date?

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, gilas2 dice:

 

Un certo GianLuigi Bonelli.

Dove, come e quando? -_-

In che contesto GLB lo avrebbe detto? Era una semplice intervista (in che anno?) o era l'enunciazione di un DOGMA? :lol: 

Circostanziamo, per favore, che una cosa è dire genericamente "Tex sta sui 40 e Carson sta sui 50" ed un'altra dire che "OLTRE NON SI PUO' ANDARE" -_-, che poi, apparirebbe chiaro anche agli orbi che il "vecchietto" Carson è da tempo OLTRE la sessantina ... altro che sui 50 :lol:

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<span style="color:red;">1 minuto fa</span>, Ken51 dice:

Dove, come e quando? -_-

In che contesto GLB lo avrebbe detto? Era una semplice intervista (in che anno?) o era l'enunciazione di un DOGMA? :lol: 

Circostanziamo, per favore, che una cosa è dire genericamente "Tex sta sui 40 e Carson sta sui 50" ed un'altra dire che "OLTRE NON SI PUO' ANDARE" -_-, che poi, apparirebbe chiaro anche agli orbi che il "vecchietto" Carson è da tempo OLTRE la sessantina ... altro che sui 50 :lol:

 

Certo che per contestare pure il creatore di Tex ce ne vuole eh.

Comunque, visto il tono che assumi, sai che c'è? Lo so e non te lo dico. Trovatelo da solo (dove e quando l'abbia detto o meglio scritto, la risposta è facile, per chiunque conosca Tex). 

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<span style="color:red;">12 minuti fa</span>, Texan dice:

Dove hai letto queste date?

Me lo ha detto mio nonno, classe 1887, che, emigrato negli USA nel 900, ebbe modo di incrociare la propria strada con quella di un già maturo Kit Willer, divenendone un buon amico, e vivendo con lui ed il suo coetaneo amico d'infanzia Corto Maltese alcune avventure ... ma questa è una storia che Borden deve ancora raccontare e non farò spoiler ... :P

<span style="color:red;">1 minuto fa</span>, gilas2 dice:

 

Certo che per contestare pure il creatore di Tex ce ne vuole eh.

Comunque, visto il tono che assumi, sai che c'è? Lo so e non te lo dico. Trovatelo da solo (dove e quando l'abbia detto o meglio scritto, la risposta è facile, per chiunque conosca Tex). 

Ah Ah ... facile uscirsene così ... :deserto:

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, borden dice:

 

Già, e quindi il famoso "anacronismo" non è neppure tale. La storia di New York si DEVE comunque svolgere nei primissimo anni 80, con buona pace delle età di Cody e del suo Show, perché è quello il periodo immobile delle avventure di Tex. Oltretutto, nella seconda metà degni anni Ottanta, il West con gli indiani FINISCE. Quindi...  In un periodo grossomodo ta il 75 e l'85 Bonelli CONCENTRA tutta la storia del West dai Comanche agli Apache (che nella realtà agiscono in epoche differenti) senza mai porsi problemi. Esattamente come accade in molti film e telefilm. O come accade in Prince Valiant per l'Alto Medioevo. E' normale, in un serial di FICTION. 

 

 

 

 

Borden ... non esistono solo le Guerre Indiane (che poi, Wounded Knee è del 1990...) lo sappiamo tutti che sono concentrate tra il 1860 ed il 1880... ma il Far West è durato ben oltre e ci sarebbero tante storie da raccontare sino alla fine degli anni 90 ...  :indianovestito:

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Texan dice:

Dove hai letto queste date?

Scherzi a parte (ma qui mi costringete davvero a metterla sul faceto ...), il sottoscritto, a differenza di altri, CIRCOSTANZIA SEMPRE ogni sua affermazione e RISPONDE A TUTTI. Venendo a noi, invero mi sembra strano che Tu, nelle cronologie degli studiosi di Tex (per intenderci, quelle che, a differenza della tua, non contano una verza), non abbia mai letto che la nascita di Kit viene datata al 1867 ... è chiaro che queste sono "convenzioni" ma, se poco poco ci ragioni, sono convenzioni dettate dalla semplice logica deduttiva: nella fattispecie, atteso che un bambino, nel nostro caso Kit ma potrebbe essere chiunque altro, non nasce sotto i cavoli ma dopo una gestazione che, normalmente, dura 9 mesi ... se "Il patto di sangue" è avvenuto nella seconda metà del 1866 (ed anche questo è stato assodato, anche nelle recenti discussioni, perchè prima ci sono stati la guerra civile, il Messico, gli invincibili etc...), Kit non può che essere nato nel 1867, e questo anche se fosse stato partorito prematuramente dopo soli 8 od addirittura 7 mesi di parto..

Ancora, è stato detto più volte, sia nel romanzo che nel fumetto, che quando Lilith è morta, Kit aveva 1 anno, ergo Lilith è morta nel 1868 ... 

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<span style="color:red;">31 minuti fa</span>, Ken51 dice:

Scherzi a parte (ma qui mi costringete davvero a metterla sul faceto ...), il sottoscritto, a differenza di altri, CIRCOSTANZIA SEMPRE ogni sua affermazione e RISPONDE A TUTTI. Venendo a noi, invero mi sembra strano che Tu, nelle cronologie degli studiosi di Tex (per intenderci, quelle che, a differenza della tua, non contano una verza), non abbia mai letto che la nascita di Kit viene datata al 1867 ... è chiaro che queste sono "convenzioni" ma, se poco poco ci ragioni, sono convenzioni dettate dalla semplice logica deduttiva: nella fattispecie, atteso che un bambino, nel nostro caso Kit ma potrebbe essere chiunque altro, non nasce sotto i cavoli ma dopo una gestazione che, normalmente, dura 9 mesi ... se "Il patto di sangue" è avvenuto nella seconda metà del 1866 (ed anche questo è stato assodato, anche nelle recenti discussioni, perchè prima ci sono stati la guerra civile, il Messico, gli invincibili etc...), Kit non può che essere nato nel 1867, e questo anche se fosse stato partorito prematuramente dopo soli 8 od addirittura 7 mesi di parto..

Ancora, è stato detto più volte, sia nel romanzo che nel fumetto, che quando Lilith è morta, Kit aveva 1 anno, ergo Lilith è morta nel 1868 ... 

Dove hai letto che l'unione di Tex con Lilyth sarebbe avvenuta nel 1866 e non nel 1865? Il fatto che nel '65 ci siano stati un mucchio di avvenimenti, non impedisce che sul finire dell'anno sia avvenuto anche il fatto in questione. Il problema è la nascita di Kit che va retrodatata quanto più possibile per far sì che questi nel decennio 1880 possa avere i 16-20 anni che graficamente dimostra. Siamo comunque nell'ambito delle supposizioni perché una data certa ancora NON C'E'.

 

Sulla possibile nascita di Kit nel 1866, riporto infine le parole di Borden in merito ad una discussione che avemmo qui un paio d'anni fa:

"Il problema è piuttosto: se Kit nasce nel 1869 invece che nel 1866, avrebbe vent'anni nel 1889, troppo tardi per le avventure di Tex. E' troppo tardi comunque, claro, ma almeno si rosicchia qualche anno." (http://texwiller.ch/index.php?/topic/4593-un-po’-di-luce-sulla-biografia-di-tex-secondo-mauro-boselli/&page=3)

 

PS: Ken, finora ho cercato di venirti incontro, ma questo tuo atteggiamento saccente alla lunga stufa.)

 

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<span style="color:red;">2 minuti fa</span>, Texan dice:

Dove hai letto che l'unione di Tex con Lilyth sarebbe avvenuta nel 1866 e non nel 1865? Il fatto che nel '65 ci siano stati un mucchio di avvenimenti, non impedisce che sul finire dell'anno sia avvenuto anche il fatto in questione. Il problema è la nascita di Kit che va retrodatata quanto più possibile per far sì che questi nel decennio 1880 possa avere i 16-20 anni che graficamente dimostra. Siamo comunque nell'ambito delle supposizioni perché una data certa ancora NON C'E'.

 

Sulla possibile nascita di Kit nel 1866, riporto infine le parole di Borden in merito ad una discussione che avemmo qui un paio d'anni fa:

"Il problema è piuttosto: se Kit nasce nel 1869 invece che nel 1866, avrebbe vent'anni nel 1889, troppo tardi per le avventure di Tex. E' troppo tardi comunque, claro, ma almeno si rosicchia qualche anno." (http://texwiller.ch/index.php?/topic/4593-un-po’-di-luce-sulla-biografia-di-tex-secondo-mauro-boselli/&page=3)

 

PS: Ken, finora ho cercato di venirti incontro, ma questo tuo atteggiamento saccente alla lunga stufa.)

 

Tu hai cercato di venire incontro a me? :o

Ma chi ti dà il diritto di ergerti ex cathedra nei confronti miei o di chicchessia in questo forum?

Io ho tutto il diritto di fare le mie osservazioni e di muovere i rilievi alla tua cronologia ed a quella di chiunque altro se ritengo di riscontrarvi delle incongruenze ...

Siamo su un forum ed in un topic che non è di tua proprietà ...

L'atteggiamento da saccente è semmai solo il tuo: hai voluto fare una cronologia in un forum pubblico ed accetta le conseguenze di eventuali pareri contrastanti con il tuo, senza spazientirti

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In un post del 17 ottobre nella discussione sul n.0. andatelo a cercare, se volete, rispondendo a Ymalpas che faceva notare come per GL , prima del Passato di Tex, Tex fosse figlio unico, io rispondevo, anche a proposito delle DUE guerre di secessioni in Tex. "Non c'era chiarezza nella mente di GL Bonelli". 

Ovviamente mi riferivo al fatto che l'Autore di Tex non aveva ancora deciso certi elementi che poi decise in seguito. Questo succede a ogni autore di narrativa, perché l'onniscienza e l'infallibilità non ce l'ha neppure il Papa. In altra discussione ho ammesso che anch'io non ero sicuro, per es, di dove porre la secessione nella biografia di Tex all'epoca degli Invincibili. Che problema c'è? 

 

Ebbene, se andate su TWO, nella discussione su me come autore, troverete che l'inqualificabile persona nota come Capelli d'Argento (accanto alla quale due utenti che si sono  temporaneamente allontanati da questo forum come Kershaw o WY sembrano degli angioletti- almeno loro Tex lo leggono)  ha usato quella frase, estrapolata dal contesto, per dire che sono uno stronzo e che non rispetto Gl Bonelli.

 

Siccome non sono iscritto a quel forum, vorrei scrivere qua la seguente dichiarazione:. Se troverò DI PERSONA il signor Capelli d'Argento da qualche parte , gli spaccherò volentieri la faccia. Abbia  il  coraggio  di presentarsi da me a Lucca e gli astanti vedranno una rissa da saloon, perché il signore in questione è un inqualificabile sacco di letame che va preso a calci in culo. Qualcuno di voi conosce il suo nome e il suo indirizzo? Lo vado a trovare. 

 

 

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Borden, onestamente capisco la tua rabbia, perché quanto affermato da quell'individuo non è un mero commento su una storia o un impostazione narrativa, ma tocca, per giunta con una strumentalizzazione e decontestualizzazione di bassa lega e senza il minimo pudore, il tuo rapporto affettivo e personale con Gianluigi Bonelli.

Sul fatto che colui sia in malafede (ecco, qui sì mi sento di dirlo) abbiamo tutti avuto numerose e inequivocabili prove in passato, sicché questa uscita, mi duole dirlo, non mi stupisce.

Almeno si può dire che oltre a non rispettare GLB non rispetti nemmeno te stesso, dato che hai ammesso in prima persona che vent'anni fa non avevi ancora del tutto chiari certi punti della biografia texiana. :D

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  • Collaboratori

Di capelli d'argento ne abbiamo avuto un paio che bazzicavano anche questo forum. Uno era un buon utente che purtroppo ha perso interesse nei confronti del forum, l'altro l'attaccabrighe che hai descritto e che abbandonò polemicamente questo sito per rifugiarsi con gli altri haters con  cui, a quanto ci dici, continua a spalare lettame. Poveraccio lui e come lui anche gli altri.

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Quando ero bambino mi piaceva un sacco leggere storie sul passato di Tex. Sapere cos’aveva fatto da giovane, il suo rapporto con Lilyth, Kit bambino e poi ragazzino… Erano vicende a cui tornavo sempre, alternandole ai classici di Mefisto, El Morisco, etc. Quelle sulla giovinezza però avevano un sapore particolare e anche se da un punto di vista artistico non erano le più belle in assoluto, sicuramente erano da me le più sentite. Tante storie di Tex, negli anni ho dimenticato, ma quelle biografiche le conosco a menadito, perché costituiscono di fatto una “storia nella storia”. E poi perché – non mi vergogno a dirlo – in un certo senso amo le “soap a fumetti”. L’Uomo Ragno poteva combattere contro mille nemici, ma vuoi mettere con le vicende che lo legavano a Gwen e Mary Jane? Su di un piano completamente diverso, quello del fumetto d’Autore ho amato alla follia le storie di los Bros Hernandez, quel Love & Rockets che ha dato vita a dei personaggi la cui vita continua ancor oggi e ancor oggi mi emoziona. Ho letto un mese fa “The Love Bunglers” con le lacrime agli occhi e una lacrimuccia m’era scesa anche in occasione di “Nueces Valley”, a dimostrazione che anche un fumetto e un fumetto popolare, un albo di pistoleri, può toccare nel profondo.

La prendo un po’ alla lontana per dire questo: sto vivendo questo settantesimo compleanno di Tex come una grande, irrinunciabile festa. Pubblicazioni speciali, volumi cartonati, figurine, modellini. E’ un momento speciale per Tex ed è altrettanto speciale per me condividerlo con lui e con voi. Sta per arrivare in edicola una nuova serie e non vedo l’ora di averla tra le mani, perché sono legatissimo a figure e vicende che non avrei mai pensato di ritrovare in edicola. Sono un sentimentale, ma è difficile che un fumettaro non lo sia. Ecco perché mi stupisco nel vedere come per alcuni questo periodo per Tex sembra essere niente affatto eccezionale e si fa sfoggio di sorvolare quell’uscita, boicottare quella testata, etc. Non voglio fare la predica, ho avuto anch’io i miei momenti no e le mie idiosincrasie. Ma questo Settantesimo, ragazzi, a me sembra un vero e proprio fuoco d’artificio e mi sembra ingeneroso (e anche un po’ folle) disinteressarsi a Tex, allontanarsi da Tex PROPRIO ADESSO. Rispetto il parere e la volontà di ciascuno, ma a me pare che ci sia da esaltarsi e festeggiare e non da abbattersi e sparlare. E’ ovvio che non tutto può piacere a tutti e personalmente mi aspettavo molto di più dai 3D, così come ho degli appunti da fare per la collana pubblicata dal Corriere e lo stesso Classic Tex. Non vado matto per le Variant e l’albo di figurine non mi è piaciuto. Tuttavia i volumi e il Classic li ho comprati lo stesso e se una storia inedita non mi esalta non ne faccio mica un problema esistenziale. Perché intanto ho avuto Nueces Valley, i tre volumi sul Tex fuorilegge, mi sono riletto il romanzo, riappacificato con Borden, sto a chiacchierare con voi e mi sembrano tutte delle gran belle cose. A volte giudicare una storia se bella o brutta, criticare oppure no una scelta editoriale, non dipende dalla cosa in se, ma da come stiamo con la testa, dallo spirito col quale ci accingiamo ad un prodotto.

E’ il Settantesimo, ecchecavolo… godiamocelo!

  • +1 1
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Bos, dai loro troppa importanza.

Ormai qualunque cosa tu dica o scriva, viene vista come un affronto a G.L. Bonelli.

 

Sembra che per certi (ex) lettori di Tex sia fondamentale trovare un "nemico": ieri era Nizzi, oggi è Boselli.

 

E il processo mentale per cui anche se un prodotto di evasione, per mille motivi, non piace più, lo si deve criticare comunque offendendo anche chi ci lavora, è il perfetto specchio dei beceri tempi social che stiamo vivendo...

  • Mi piace (+1) 1
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1 ora fa, ymalpas dice:

Di capelli d'argento ne abbiamo avuto un paio che bazzicavano anche questo forum. Uno era un buon utente che purtroppo ha perso interesse nei confronti del forum, l'altro l'attaccabrighe che hai descritto e che abbandonò polemicamente questo sito per rifugiarsi con gli altri haters con  cui, a quanto ci dici, continua a spalare lettame. Poveraccio lui e come lui anche gli altri.

:huh: io di Capelli d'Argento conosco solo Paolo, e lo conosce anche Marco (Natural Killer) perche' sta su Vintage Comics, di cui e' stato anche moderatore, ed e' un nostro corregionale, cagliaritano verace, coetaneo del sottoscritto (Marco e' piu' vecchio di due anni :P) e, soprattutto, grande collezionista del Tex Gigante 2^ serie, di cui possiede in stato di conservazione stratosferico tutti i primi 44 numeri in prima edizione spillata e non censurata :D

Comunque, pur avendo avuto dei forti scontri  con lui sia su Vintage Comics che su Collezionismo Fumetti  e nonostante abbia un carattere decisamente fumantino posso dire serenamente che e' una brava persona e pertanto escludo sia lui il Capelli d'Argento entrato cosi' duramente in contrasto con Borden! :furiosi75:

Pero' voglio chiedere ad Ymalpas come sia possibile che in un forum ci siano due utenti con lo stesso nickname ... :ohmy:

Non voglio neanche pensare a quali guai potrebbe combinare in giro per il web un impostore con il nick Ken51, sputtanando il brand ovunque, dall'Unione Sarda a Scetti Casteddu ... :lol:

 

 

Modificato da Ken51
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@borden la diffamazione a mezzo internet (una volta via forum, oggi principalmente via facebook od altri social, ma il principio rimane lo stesso) rimane responsabilità, civile e/o penale, non solo di chi materialmente scrive i contenuti diffamatori (quindi l'autore del post) ma anche i responsabili del mezzo/gruppo che lo 'ospita' e non rimuove prontamente i detti contenuti dove esistono profili diffamatori. Puoi far presente agli amministratori di quel sito/forum che se non rimuovono i contenuti offensivi farai denuncia alla polizia postale con tutte le conseguenze del caso. Ormai di giurisprudenza, di casi precedenti e di studi legali specializzati in materia ce ne sono parecchi, poi una casa editrice sicuramente ha i suoi contatti nel campo.

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<span style="color:red;">13 minuti fa</span>, gilas2 dice:

@borden la diffamazione a mezzo internet (una volta via forum, oggi principalmente via facebook od altri social, ma il principio rimane lo stesso) rimane responsabilità, civile e/o penale, non solo di chi materialmente scrive i contenuti diffamatori (quindi l'autore del post) ma anche i responsabili del mezzo/gruppo che lo 'ospita' e non rimuove prontamente i detti contenuti dove esistono profili diffamatori. Puoi far presente agli amministratori di quel sito/forum che se non rimuovono i contenuti offensivi farai denuncia alla polizia postale con tutte le conseguenze del caso. Ormai di giurisprudenza, di casi precedenti e di studi legali specializzati in materia ce ne sono parecchi, poi una casa editrice sicuramente ha i suoi contatti nel campo.

 

Non è questo il caso, però. Capelli d'argento è stato disonesto ad estrapolare una frase decontestualizzandola, ma non ci sono offese alla persona, nel suo post. C'è tanta disonestà intellettuale, questo sì.

 

Mi permetto di aggiungere che la rete, come il mondo reale, è fatta di posti puliti e profumati e di immondezzai, di belle persone e di haters. La rete, contrariamente a quello che si è sempre detto, consente - a volte - di conoscere le persone più che nella vita reale: alcuni miei amici d'infanzia, oggi fondamentalmente conoscenti con i quali ogni tanto ci si incontra al bar, si chiacchiera e ci si offre un caffé, postano sui social messaggi talmente violenti e con così tanto livore che davvero faccio fatica a credere che dietro a quegli scritti possano esserci i sorrisi bonari stampati sui visi di quelle stesse persone, quando le incontro in giro. Ho conosciuto la reale natura di alcune persone dalla rete e non dalla vita. Paradossale, ma accade. 

 

Nel caso specifico, il post di Capelli d'Argento non è nemmeno minimamente comparabile a certe invettive che si leggono in rete, perché scritto in modo urbano e senza offese manifeste. Non è da denuncia, insomma. Resta odioso il modo in cui possano manipolarsi delle parole per corroborare le proprie convinzioni, peraltro espresse da tempo sempre alla stessa maniera e con una ripetitività che di fatto le rende sterili. Per cui, Borden, il succo è: infischiatene. 

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1 ora fa, Ken51 dice:

:huh: io di Capelli d'Argento conosco solo Paolo, e lo conosce anche Marco (Natural Killer) perche' sta su Vintage Comics, di cui e' stato anche moderatore, ed e' un nostro corregionale, cagliaritano verace, coetaneo del sottoscritto (Marco e' piu' vecchio di due anni :P) e, soprattutto, grande collezionista del Tex Gigante 2^ serie, di cui possiede in stato di conservazione stratosferico tutti i primi 44 numeri in prima edizione spillata e non censurata :D

Comunque, pur avendo avuto dei forti scontri  con lui sia su Vintage Comics che su Collezionismo Fumetti  e nonostante abbia un carattere decisamente fumantino posso dire serenamente che e' una brava persona e pertanto escludo sia lui il Capelli d'Argento entrato cosi' duramente in contrasto con Borden! :furiosi75:

Pero' voglio chiedere ad Ymalpas come sia possibile che in un forum ci siano due utenti con lo stesso nickname ... :ohmy:

Non voglio neanche pensare a quali guai potrebbe combinare in giro per il web un impostore con il nick Ken51, sputtanando il brand ovunque, dall'Unione Sarda a Scetti Casteddu ... :lol:

 

Siamo abbondantemente OT... ma per chiarezza preciso che Paolo è stato iscritto a questo forum come capellidargento62 e non mi risulta abbia mai avuto scontri dialettici con borden

 

PS per quanto riguarda la sua collezione di Tex, non si limita ai 44 spillati, ma è completa dal primo all'ultimo numero, tutti in prima edizione originale in condizioni più che ottime, una tra le più belle d'Italia.

Modificato da natural killer
PS
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Secondo me alcuni lettori di Tex più che una critica esprimono un pregiudizio. Il forumista in questione è stato molto chiaro riguardo la nuova testata: "Non la comprerò per principio". Il senso è: tutto ciò che attiene a GL Bonelli non va toccato pena l'abiura. Io capisco che ci si possa legare ad un Autore in maniera tale da farne una sorta di idolo. Molti fumettari sono ad esempio disgustati nel vedere che serie pubblicate originariamente in bianco e nero vengono proposte oggi a colori. Ne fanno una questione di lesa maestà: non toccate Crepax! Non toccate Bonvi! Non capiscono a mio avviso che: 1) il fumetto è un prodotto commerciale, è fatto per circolare, incontrare la sensibilità di nuove persone, dunque ha necessità di rinnovarsi; 2) se una serie non cambia, anche in alcuni suoi tratti fondamentali, è destinata a sparire. Per come la vedo io, il successo di Tex sta proprio in virtù del suo continuo RINNOVARSI, nel mutare aspetto, linguaggio senza per questo SNATURARSI. Questa differenza bisogna coglierla perché altrimenti si perde il contatto con la realtà, si rimane intrappolati in un ciclo storico che si è concluso. Io stesso sono stato prigioniero di questi schemi mentali e ho fatto una gran fatica a liberarmene. Boselli è FIN TROPPO rispettoso dell'eredità glbonelliana. Troppo rispettoso di "noi vecchi" che ancora pretendiamo di esercitare un'appartenenza su un personaggio e un fumetto che dovrebbero essere patrimonio di generazioni più giovani, con tutto quello che suddetto passaggio comporta. Io voglio un Tex VIVO, non imbalsamato. Un Tex capace anche di rinnegarsi pur di avere un impatto per quello che è ora e non quello che è stato cinquant'anni fa. Per cui, benedico i cambiamenti, gli adattamenti e quanto serve a conferire vitalità ad un personaggio che in mani più timide e rispettose sarebbe inevitabilmente destinato a morire.

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<span style="color:red;">2 minuti fa</span>, Texan dice:

2) se una serie non cambia, anche in alcuni suoi tratti fondamentali, è destinata a sparire. Per come la vedo io, il successo di Tex sta proprio in virtù del suo continuo RINNOVARSI, nel mutare aspetto, linguaggio senza per questo SNATURARSI.

 

è proprio quello che ha fatto Borden. Il signor Mauro Boselli, negli anni '90, è stato DECISIVO per Tex quanto lo era stato il Nizzi degli anni '80. 

Questo è un merito storico che i posteri riconosceranno a Mauro più dei contemporanei di oggi. 

 

<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, Texan dice:

Un Tex capace anche di rinnegarsi pur di avere un impatto per quello che è ora e non quello che è stato cinquant'anni fa.

 

Ma non si è mai rinnegato. Si è solo evoluto. 

 

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<span style="color:red;">37 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Non è questo il caso, però. Capelli d'argento è stato disonesto ad estrapolare una frase decontestualizzandola, ma non ci sono offese alla persona, nel suo post. C'è tanta disonestà intellettuale, questo sì.

 

Mi permetto di aggiungere che la rete, come il mondo reale, è fatta di posti puliti e profumati e di immondezzai, di belle persone e di haters. La rete, contrariamente a quello che si è sempre detto, consente - a volte - di conoscere le persone più che nella vita reale: alcuni miei amici d'infanzia, oggi fondamentalmente conoscenti con i quali ogni tanto ci si incontra al bar, si chiacchiera e ci si offre un caffé, postano sui social messaggi talmente violenti e con così tanto livore che davvero faccio fatica a credere che dietro a quegli scritti possano esserci i sorrisi bonari stampati sui visi di quelle stesse persone, quando le incontro in giro. Ho conosciuto la reale natura di alcune persone dalla rete e non dalla vita. Paradossale, ma accade. 

 

Nel caso specifico, il post di Capelli d'Argento non è nemmeno minimamente comparabile a certe invettive che si leggono in rete, perché scritto in modo urbano e senza offese manifeste. Non è da denuncia, insomma. Resta odioso il modo in cui possano manipolarsi delle parole per corroborare le proprie convinzioni, peraltro espresse da tempo sempre alla stessa maniera e con una ripetitività che di fatto le rende sterili. Per cui, Borden, il succo è: infischiatene. 

 

 

Va precisato che la diffamazione non consiste solo in invettive, in insulti od in ingurie... molto spesso è fatta anche di basse insinuazioni espresse in un italiano educato, corretto ed impeccabile. E ciononostante rimane tale.

Premesso che non ho letto cosa sia stato scritto nel caso particolare e non mi interessa più di tanto andarlo a leggere, mi premeva far presente soprattutto che molti che, per cosi dire, svelano sulla rete la propria personalità nascosta e vi sfogano il loro livore dietro un'apparenza di anonimato, anonimi non sono affatto e non sono nemmeno 'impuniti'.

E' una falsa illusione che forse andrebbe smontata, se non a colpi di denunce, quantomeno facendogli prendere delle sonore strizze, magari qualcuno alla fine rinsavisce pure.

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<span style="color:red;">28 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Ma non si è mai rinnegato. Si è solo evoluto. 

 

Dicevo in prospettiva futura. GL Bonelli se ne fregava della coerenza a tal punto di aver fatto partecipare Tex alla Guerra di Secessione per ben due volte e in due contesti completamente differenti. Riguardo la prima storia, Bonelli disse di non essersene ricordato, ma io penso si tratti di una piccola bugia. La verità è che i nuovi tempi (primi anni settanta) richiedevano per Tex un coinvolgimento più drammatico che parlasse anche di questioni contemporanee (il pacifismo). Com'è diverso quel Tex antimilitarista da quello che avrebbe voluto per il figlio una carriera militare! Allora nessuno pensava di rinfacciare a Bonelli alcunché sia perché si trattava di un fumetto, sia perché era nella logica che un personaggio mutasse atteggiamenti e prospettiva. Adesso invece si fanno le pulci ad ogni cosa...

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44 minuti fa, Texan dice:

Dicevo in prospettiva futura. GL Bonelli se ne fregava della coerenza a tal punto di aver fatto partecipare Tex alla Guerra di Secessione per ben due volte e in due contesti completamente differenti. Riguardo la prima storia, Bonelli disse di non essersene ricordato, ma io penso si tratti di una piccola bugia. La verità è che i nuovi tempi (primi anni settanta) richiedevano per Tex un coinvolgimento più drammatico che parlasse anche di questioni contemporanee (il pacifismo). Com'è diverso quel Tex antimilitarista da quello che avrebbe voluto per il figlio una carriera militare! Allora nessuno pensava di rinfacciare a Bonelli alcunché sia perché si trattava di un fumetto, sia perché era nella logica che un personaggio mutasse atteggiamenti e prospettiva. Adesso invece si fanno le pulci ad ogni cosa...

Bravo Texan, io non ho saputo dirlo chiaramente anche se ci avevo provato.

il "piccolo Tex" degli esordi era ambientato in un altra epoca, poi le cose si sono aggiustate in corsa

e poi, sapendone di più e adattandosi ai gusti del pubblico, sono cambiate di nuovo.

Non c'era nulla di clamoroso allora, come non c'è nulla di male che adesso si voglia essere più

aderenti (per quanto possibile) a un "western leggendario", ma con miglior coerenza.

Ma nelle nuove storie, quelle vecchie erano state fatte così!

Io non riesco a pensare "quella storia non esiste, non è nel canone", soprattutto se

realizzata dai creatori di Tex!

Mi ricordo che nelle vecchie pubblicità si parlava di Tex come di un personaggio reale,

che aveva deciso di raccontare le sue vecchie imprese. Quindi negli anni cinquanta era il vecchio

Willer che scriveva a Bonelli cosa raccontarci (e forse, ogni tanto, si confondeva!)

Solo una decina di anni prima, nei cinema americani furoreggiavano  "The Three Musketteers"

era un serial a episodi chiaramente western, ma ambientati negli anni trenta/quaranta.

Stetsons, cavalli, saloon, telegrafo, ferrovie, telefoni, automobili… e spie naziste (e pure John Wayne).

 

Modificato da Dix Leroy
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<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

Mi ricordo che nelle vecchie pubblicità si parlava di Tex come di un personaggio reale,

che aveva deciso di raccontare le sue vecchie imprese. Quindi negli anni cinquanta era il vecchio

Willer che scriveva a Bonelli cosa raccontarci (e forse, ogni tanto, si confondeva!)

 

 

:ok: Quello era il canovaccio: il manoscritto rinvenuto da Pratt che racconta "La ballata del mare salato"; l'Eternauta che si materializza nello studio di Oesterheld per raccontargli la sua storia ... ;)

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