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La biografia di Tex


Texan
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Parlando della biografia di Tex, mi è venuta voglia di leggere una storia sulla Guerra di Secessione, e sono andato a rileggermi Fuga da Anderville, per la quale ho lasciato un nuovo commento sull'apposito topic (non riesco a non commentarla ogni volta che la leggo, troppo forte è l'impulso di farlo; d'altronde, ogni volta che la leggo provo le stesse emozioni della prima volta). E' un capolavoro, che mi sarebbe piaciuto che Borden citasse, anche solo di sfuggita, nel suo romanzo. Ho riletto la storia nel formato cartonato de La Repubblica-L'Espresso di qualche anno fa, e devo dire che è un'edizione veramente bellissima. Copertina rigida, pagine lisce e grandi, bei colori, insomma un volumone prezioso. Come preziosi sono quelli delle altre storie pubblicate, le più significative della saga. Già a suo tempo, però, mi lamentai del fatto che, tra queste storie, non venne inclusa Gli Invincibili, una scelta incomprensibile, a mio modo di vedere. Ieri entro in edicola e mi trovo di fronte la Banda degli Irlandesi (sulla Nuova Ristampa) e il verde Irlanda della copertina della collana "Tex - 70 anni di un mito". La sfoglio, e rivedo i vecchi amici, quelli per i quali avevo rimpianto la mancata pubblicazione del cartonato a colori. L'edizione oggi in edicola non è la stessa cosa, si spalma su tre volumi e la qualità della carta è inferiore, però, che diavolo, alla fine l'ho considerata un parziale risarcimento della mancanza del cartonato dell'epoca e l'ho presa. 

 

Qui c'è un altro episodio della biografia di Tex: il primo incontro di Tex con gli irlandesi, che dovrebbe collocarsi intorno al 1866: insomma, appena il tempo di finire la Guerra di secessione, ed ecco Tex coinvolto in un altro episodio storico, peraltro contiguo al precedente. Nel Romanzo non è citato, mentre nell'albo a fumetti Tex dice di essere ancora un fuorilegge (la cronologia è quella degli albi o di Carlo Monni, per intenderci). Anche in questo caso, se volessimo continuare nello sforzo di trovare una certa coerenza nella cronologia, si potrebbe ipotizzare che, dopo la fine della guerra, Tex se ne andasse in Messico a cercare fortuna, ma non più da fuorilegge, come invece si dice nell'albo; l'offerta di diventare ranger da parte di Marshall sarebbe venuta di lì a poco. Oppure, si potrebbe pensare che Tex fosse già un ranger, mandato dagli Stati Uniti a El Paso del Norte per tenere d'occhio la situazione, visto che gli USA parteggiavano per le forze juariste. Insomma, con lievi forzature si può incastrare ancora una volta tutto perfettamente, anche questa storia. Era solo per dare un piccolo contributo al lavoro di Texan ed in generale alle discussioni di questi giorni sulla cronologia texiana.

 

Un piccolo OT che riguarda la storia de Gli Invincibili: sia benedetto Canzio che diede il via libera alla scena dell'incontro di pugilato al Clan Na Gael con la rissa tra italiani e irlandesi. E' magnifica, ma Sergio Bonelli voleva censurarla perché la riteneva poco in linea con Tex. Benedetto Canzio!

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Leo dice:

Parlando della biografia di Tex, mi è venuta voglia di leggere una storia sulla Guerra di Secessione, e sono andato a rileggermi Fuga da Anderville, per la quale ho lasciato un nuovo commento sull'apposito topic (non riesco a non commentarla ogni volta che la leggo, troppo forte è l'impulso di farlo; d'altronde, ogni volta che la leggo provo le stesse emozioni della prima volta). E' un capolavoro, che mi sarebbe piaciuto che Borden citasse, anche solo di sfuggita, nel suo romanzo. Ho riletto la storia nel formato cartonato de La Repubblica-L'Espresso di qualche anno fa, e devo dire che è un'edizione veramente bellissima. Copertina rigida, pagine lisce e grandi, bei colori, insomma un volumone prezioso. Come preziosi sono quelli delle altre storie pubblicate, le più significative della saga. Già a suo tempo, però, mi lamentai del fatto che, tra queste storie, non venne inclusa Gli Invincibili, una scelta incomprensibile, a mio modo di vedere. Ieri entro in edicola e mi trovo di fronte la Banda degli Irlandesi (sulla Nuova Ristampa) e il verde Irlanda della copertina della collana "Tex - 70 anni di un mito". La sfoglio, e rivedo i vecchi amici, quelli per i quali avevo rimpianto la mancata pubblicazione del cartonato a colori. L'edizione oggi in edicola non è la stessa cosa, si spalma su tre volumi e la qualità della carta è inferiore, però, che diavolo, alla fine l'ho considerata un parziale risarcimento della mancanza del cartonato dell'epoca e l'ho presa. 

 

Qui c'è un altro episodio della biografia di Tex: il primo incontro di Tex con gli irlandesi, che dovrebbe collocarsi intorno al 1866: insomma, appena il tempo di finire la Guerra di secessione, ed ecco Tex coinvolto in un altro episodio storico, peraltro contiguo al precedente. Nel Romanzo non è citato, mentre nell'albo a fumetti Tex dice di essere ancora un fuorilegge (la cronologia è quella degli albi o di Carlo Monni, per intenderci). Anche in questo caso, se volessimo continuare nello sforzo di trovare una certa coerenza nella cronologia, si potrebbe ipotizzare che, dopo la fine della guerra, Tex se ne andasse in Messico a cercare fortuna, ma non più da fuorilegge, come invece si dice nell'albo; l'offerta di diventare ranger da parte di Marshall sarebbe venuta di lì a poco. Oppure, si potrebbe pensare che Tex fosse già un ranger, mandato dagli Stati Uniti a El Paso del Norte per tenere d'occhio la situazione, visto che gli USA parteggiavano per le forze juariste. Insomma, con lievi forzature si può incastrare ancora una volta tutto perfettamente, anche questa storia. Era solo per dare un piccolo contributo al lavoro di Texan ed in generale alle discussioni di questi giorni sulla cronologia texiana.

 

Un piccolo OT che riguarda la storia de Gli Invincibili: sia benedetto Canzio che diede il via libera alla scena dell'incontro di pugilato al Clan Na Gael con la rissa tra italiani e irlandesi. E' magnifica, ma Sergio Bonelli voleva censurarla perché la riteneva poco in linea con Tex. Benedetto Canzio!

Il periodo 1865-70 è il più complicato in merito alla cronologia di Tex, perché ci sono molti riferimenti (anni prima, Kit bambino, guerra, fuorilegge) ma poche date certe.

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Sì, indubbiamente. Ma l'episodio de Gli Invincibili si colloca in un periodo approssimativamente sicuro (le date della guerra di Massimiliano). Penso si incastri bene. 

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<span style="color:red;">31 minuti fa</span>, Leo dice:

Sì, indubbiamente. Ma l'episodio de Gli Invincibili si colloca in un periodo approssimativamente sicuro (le date della guerra di Massimiliano). Penso si incastri bene. 

Concordo, l''episodio gli "Invincibili" è di facile collocazione (intorno al 1865). Non vi è alcun dubbio che sia successivo alla guerra di secessione. L'unica differenza è che prima della nuova cronologia di Borden si riteneva di poco antecedente al Totem misterioso, con Tex fuorilegge, mentre adesso, avendo retrodatato il Totem misterioso di diversi anni (non più al 1865/66 bensì al 1858/59), Tex non è più un fuorilegge, anche se non ancora un ranger ;)

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<span style="color:red;">24 minuti fa</span>, Ken51 dice:

Concordo, l''episodio gli "Invincibili" è di facile collocazione (intorno al 1865). Non vi è alcun dubbio che sia successivo alla guerra di secessione. L'unica differenza è che prima della nuova cronologia di Borden si riteneva di poco antecedente al Totem misterioso, con Tex fuorilegge, mentre adesso, avendo retrodatato il Totem misterioso di diversi anni (non più al 1865/66 bensì al 1858/59), Tex non è più un fuorilegge, anche se non ancora un ranger ;)

 

Esattamente 

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1 ora fa, Ken51 dice:

Concordo, l''episodio gli "Invincibili" è di facile collocazione (intorno al 1865).

O a fine 1865,o inizio 1866.bisogna partire dal presupposto che fino al 1865 i Juaristi se la stavano vedendo brutta con Max e i Francesi.Borden nella storia degli Invincibili dice chiaramente che di lì a pochi mesi i Juaristi avrebbero iniziato la controffensiva contro Max, grazie soprattutto agli aiuti economici degli Usa (questo lo aggiungo  io),appena usciti vittoriosi dal conflitto contro i CSA.Se partiamo dal presupposto che Napoleone ritirò le truppe francesi dal Messico entro il maggio del 1866, possiamo datare la puntata di Tex a Ciudad Juarez tra ottobre 1865 e febbraio/marzo 1866.

Per la cronaca, la Guerra Civile si conclude ufficialmente il 9 aprile del 1865 con la resa di Lee ad Appomatox in Virginia.Anche se, in realtà,la Guerra continuò ancora in modo discontinuo in Texas per alcune settimane,dopo la battaglia di Palmito Ranch.fino al giugno del 1865...

Modificato da Barbanera
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Sei un ottimo insegnante di storia, amico Barbanera, nonché grande cinefilo e fummettofilo. Concordo sul 1866 (è l'ipotesi che avevo fatto nel mio primo post), e se ci pensate è abbastanza impressionante come le date si incastrino a pennello se si parte dalla biografia del romanzo di Borden. Che è maggiormente avvalorata dalla stessa storia de Gli Invincibili: dopo l'esperienza della Guerra Civile - in cui il Tex del 1864  di Fuga da Anderville è già più maturo del Tex di Tra due bandiere - il futuro ranger riesce ad avere la meglio (ok, grazie all'aiuto di Dolores) anche su un gruppo di uomini navigati come la banda degli Irlandesi. Alla luce di ciò, appare ancora meno credibile, quindi, che quello stesso uomo possa diventare in seguito il giovane - e magnifico - fuorilegge del Rainbow Canyon. Mentre diventa plausibile se le vicende giovanili vengono collocate sette-otto anni prima, quando ancora l'esperienza formativa della guerra è di là da venire.

  • Grazie (+1) 1
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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Leo dice:

Sei un ottimo insegnante di storia, amico Barbanera, nonché grande cinefilo e fummettofilo. Concordo sul 1866 (è l'ipotesi che avevo fatto nel mio primo post), e se ci pensate è abbastanza impressionante come le date si incastrino a pennello se si parte dalla biografia del romanzo di Borden. Che è maggiormente avvalorata dalla stessa storia de Gli Invincibili: dopo l'esperienza della Guerra Civile - in cui il Tex del 1864  di Fuga da Anderville è già più maturo del Tex di Tra due bandiere - il futuro ranger riesce ad avere la meglio (ok, grazie all'aiuto di Dolores) anche su un gruppo di uomini navigati come la banda degli Irlandesi. Alla luce di ciò, appare ancora meno credibile, quindi, che quello stesso uomo possa diventare in seguito il giovane - e magnifico - fuorilegge del Rainbow Canyon. Mentre diventa plausibile se le vicende giovanili vengono collocate sette-otto anni prima, quando ancora l'esperienza formativa della guerra è di là da venire.

OK, però, converrete tutti - e Borden per primo - che il Tex "giovane" del "Magnifico fuoirilegge" è una creazione di Borden stesso, perchè, sin'allora, il Tex del Totem misterioso pensato da GLB e Galeppini era perfettamente compatibile con un pistolero più maturo, di 27/28 anni , che aveva già fatto sia la Guerra Civile che gli Invincibili ... ;)

 

Insomma, dovete ammettere una volta per tutte che il Tex del Totem misterioso del giovane scavezzacollo ventenne non ha nulla... è già un pistolero maturo che ha maturato esperienze di vita, che GLB si è premurato poi di raccontarci ... Adesso, per motivi editoriali, lo si vuole rendere un ragazzino ventenne, va benissimo, ormai è fatta, rispetto la volontà di Borden che in materia è sovrana (però nessun equivoco, io sono tutto meno che sovranista :P ... l'Italia con l'adesione all'UE ha ceduto parte della sua sovranità nazionale, e questo è diritto internazionale, cioè legge recepita dallo Stato Italiano, altrochè balle...) ma è inutile voler nascondere o negare che si sia trattato, di fatto, di un remake :trapper:

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Che il Tex de "Il totem misterioso" fosse già un uomo sufficientemente maturo non vi è dubbio, basta anche l'accenno al fatto che dieci anni prima bazzicasse il campo di Orso Grigio faceva pensare che fosse già vicino alla trentina. Tuttavia gli sviluppi successivi della sua storia rendevano questo decisamente problematico e si è deciso di svecchiarlo per così dire.

Finché non sono toccati i fatti ovvero le storie, la cosa non mi tange.

Diversamente da Leo, io, finché non mi verrà dimostrato il contrario, rimango convinto che le cose si siano comunque svolte come nei fumetti e non come nel romanzo che è un adattamento che si prende molte seppur necessarie kibertà.

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2 ore fa, Leo dice:

quando ancora l'esperienza formativa della guerra è di là da venire.

Beh,la guerra per Tex è stata senz' altro un esperienza formativa...ha perso uno dei suoi migliori amici,tanto per cominciare.

Ha girato TUTTI i teatri di guerra,tranne (forse) Viksburgh e Gettisburgh...

Ha visto le battaglie,i campi di concentramento,le lotte tra guerriglieri...

 

E,visto che si parla di cronologia,chissà se Tex ha assistito alla fine delle ostilità in Virginia?o,al contrario,era già tornato in Texas?

Chissà...

 

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1 ora fa, Ken51 dice:

OK, però, converrete tutti - e Borden per primo - che il Tex "giovane" del "Magnifico fuoirilegge" è una creazione di Borden stesso, perchè, sin'allora, il Tex del Totem misterioso pensato da GLB e Galeppini era perfettamente compatibile con un pistolero più maturo, di 27/28 anni , che aveva già fatto sia la Guerra Civile che gli Invincibili ... ;)

 

 

Certo, se non fosse che, ne Il Passato di Tex, lo stesso GLB riscrisse il passato del personaggio... Quando Tex "esce di casa", lo fa per fare il re del rodeo e poi, vendicando il fratello, diventa fuorilegge. Ed è la prima storia di Tex. Il resto, tutto il resto, viene dopo.

 

26 minuti fa, Carlo Monni dice:

Diversamente da Leo, io, finché non mi verrà dimostrato il contrario, rimango convinto che le cose si siano comunque svolte come nei fumetti e non come nel romanzo che è un adattamento che si prende molte seppur necessarie kibertà.

 

Vedi sopra. Nessuno impedisce di sposare l'una o l'altra biografia. Ken e Carlo, avete ragione entrambi quando dite che il Tex de "Il Totem misterioso" potrebbe avere tranquillamente ventisette-ventotto anni. Ma potrebbe averne anche venti. Tre sono i dati su cui fondo la mia preferenza per la biografia boselliana:

 

1) la considerazione che "Il Passato di Tex" è la prima storia del nostro ranger, il suo primo "uscire di casa" (se si esclude ovviamente Nueces Valley). Sembra che questa fosse anche l'intenzione di GLB. Se lo dice Mauro Boselli, che con GLB ci è cresciuto, io ci credo.

 

2) la mia incapacità di accettare che il Tex fuorilegge de Il Totem misterioso sia successivo al Tex di Fuga da Anderville, o Missouri. Ovviamente questa seconda considerazione è puramente soggettiva, mentre il primo punto potrebbe (uso sempre il condizionale) presentare una maggiore dose di oggettività.

 

3) l'endorsement di Sergio Bonelli, strenuo difensore - come ho già detto - dell'ortodossia texiana, che però ha firmato la prefazione del romanzo, definendolo una "vera autobiografia". Non fa alcun riferimento ad una biografia diversa da quella del fumetto. La presenta come "un'autobiografia dell'inossidabile ranger" per la quale si è affidato il compito ad una persona che "ha avuto il privilegio - prima come compagno di scuola di mio fratello Giorgio, poi come nostro assiduo collaboratore - di frequentare il papà di Tex (e il mio)". Sergio non aveva letto il libro? Oppure, avendolo fatto, perché non si è sentito in dovere di avvertire il lettore che il romanzo è una rivisitazione alternativa dei fumetti? Se non lo ha fatto, è perché anche lui era d'accordo con quanto proposto da Boselli.

 

Come detto più volte, io non do' torto né a Ken né a Carlo, né a Ymalpas, che pure è un assertore della vecchia cronologia. Non mi sogno proprio di dire che ho ragione. Dico solo che credo - credo, ma non ne sono certo -  che le nuove storie di Tex Willer si rifaranno alla biografia del libro, perché quella è la scelta di Borden, immagino ponderata a lungo. Credo che per la scrittura di quel libro, Mauro abbia seguito un lungo percorso preparatorio, in cui si è posto tutti i problemi possibili e alla fine, conscio di non poter pervenire ad una soluzione perfettamente soddisfacente o che salvasse capre e cavoli, ha effettuato delle scelte. E a queste resterà ancorato. Se la mia ipotesi fosse giusta, ne sarei felice perché personalmente sono entusiasta della nuova cronologia bordeniana. Ma le vostre considerazioni sono corrette, non di meno.

 

7 minuti fa, Barbanera dice:

E,visto che si parla di cronologia,chissà se Tex ha assistito alla fine delle ostilità in Virginia?o,al contrario,era già tornato in Texas?

Chissà...

 

quello che tu dici qui incuriosisce anche me. Infatti, io ho l'idea che nella nuova serie rivedremo anche il giovane Tex impegnato nella guerra civile. In definitiva, sono tra i cinque anni più densi della storia americana, e in Tex abbiamo visto pochissimi episodi di questo periodo, per quanto significativi. Chissà.

 

Modificato da Leo
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Quindi, per restare coerenti con quello che scrivi, Boselli avrebbe sostanzialmente riscritto i primi otto albi, il finale de "Il giuramento" ed eliminato dalla continuity "Furia rossa"? Io non ci credo assolutamente e sono certissimo che Mauro non mi smentirà.

Quando dice di seguire la cronologia del romanzo, Mauro non si riferisce affatto al prendere per canonici i fatti come narrati in esso ma solo al loro essere posizionati prima o dopo la Guerra Civile.

Mauro parte da un assunto: tutto comincia con "Il passato di Tex" che quindi è situato prima della Guerra e da lì discende tutto il resto. 

Le storie restano quelle che erano.

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15 minuti fa, Leo dice:

In definitiva, sono tra i cinque anni più densi della storia americana, e in Tex abbiamo visto pochissimi episodi di questo periodo, per quanto significativi. Chissà.

Il problema della Guerra Civile è uno solo:Tex non può uccidere o impelagarsi in un conflitto aperto contro le Giubbe Grigie, perché così ha voluto Glb facendolo giurare sulla tomba di Rod a Shiloh.a meno che,non si tratti di delinquenti o assassini, indipendentemente dal colore della divisa.

Modificato da Barbanera
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10 minuti fa, Barbanera dice:

Il problema della Guerra Civile è uno solo:Tex non può uccidere o impelagarsi in un conflitto aperto contro le Giubbe Grigie, perché così ha voluto Glb facendolo giurare sulla tomba di Rod a Shiloh.a meno che,non si tratti di delinquenti o assassini, indipendentemente dal colore della divisa.

Bos l ha ripetuto qui,quando gli proposi proprio sul blog un soggetto  su Palmito Ranch.

Anche Nizzi ha seguito questo assioma.

 

Sicuro, ma di soggetti potrebbero trovarsene comunque. Le guerre civili - e quella americana non fa eccezione - sono un carnaio, dove esce fuori la bestialità dell'uomo. Certo, su questo tema è già stata scritta Missouri (che storia!) ma niente esclude che, prima o poi, si trovino altre varianti. Il periodo è tra i più avvincenti, ovviamente, si presta alla grande.

10 minuti fa, Carlo Monni dice:

Quindi, per restare coerenti con quello che scrivi, Boselli avrebbe sostanzialmente riscritto i primi otto albi, il finale de "Il giuramento" ed eliminato dalla continuity "Furia rossa"? Io non ci credo assolutamente e sono certissimo che Mauro non mi smentirà.

Quando dice di seguire la cronologia del romanzo, Mauro non si riferisce affatto al prendere per canonici i fatti come narrati in esso ma solo al loro essere posizionati prima o dopo la Guerra Civile.

Mauro parte da un assunto: tutto comincia con "Il passato di Tex" che quindi è situato prima della Guerra e da lì discende tutto il resto. 

Le storie restano quelle che erano.

 

Sono d'accordo con te. Quanto ho scritto nel mio post precedente riguarda la "cornice", gli aspetti generali, quali per l'appunto la cronologia, non gli eventi particolari, per i quali (da Il giuramento a Furia rossa) restano salvi gli eventi narrati nella serie.

 

Ma non l'incontro con Carson. Quello mi piace pensare che sia avvenuto nel carcere, avallato da Marshall. Ma questa è una scelta puramente personale, mi piace vederla così. :)  Come ho già detto, non ho mai molto accettato il Tex ranger che ridiventa fuorilegge...

 

Modificato da Leo
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<span style="color:red;">31 minuti fa</span>, Leo dice:

Sono d'accordo con te. Quanto ho scritto nel mio post precedente riguarda la "cornice", gli aspetti generali, quali per l'appunto la cronologia, non gli eventi particolari, per i quali (da Il giuramento a Furia rossa) restano salvi gli eventi narrati nella serie.

 

Ma non l'incontro con Carson. Quello mi piace pensare che sia avvenuto nel carcere, avallato da Marshall. Ma questa è una scelta puramente personale, mi piace vederla così. :)  Come ho già detto, non ho mai molto accettato il Tex ranger che ridiventa fuorilegge...

 

 

Ed io davvero non capisco il perché.

Tex ridiventa fuorilegge perché incastrato da Mefisto e Lily e va in Messico proprio per catturarli e provare la sua innocenza riuscendoci. Cosa c'è che non va in questo?

Pensi che Marshall sia stato un babbeo perché non ga creduto all'innocenza di Tex? Ma ammesso che sia così, che differenza avrebbe fatto? Tex è stato incastrato con meticolosità per l'omicidio del disgrazto tenente con tanto di elementi circostanziali ad incolparlo, è stato regolarmente processato e condannato. L'opinione di Marshall non avrebbe modificato questo in nessun modo perché non è stato lui a decretare che Tex fosse di nuovo un fuorilegge.

Ripeto che non vedo dove sta il problema.

Peraltro , se cancelli il primo incontro con Carson, cancelli anche quello con Arkansas Joe e sei costretto ad inventarne uno nuovo. Ci hai pensato?

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Partendo dalla doverosa premessa che mettere d'accordo i cultori di Tex sulla sua cronologia è come cercare di mettere d'accordo interisti e juventini su calciopoli, credo che  ci sia una grande differenza tra mettere un certo ordine cronologico sulle diverse incongruenze temporali scritte da GL Bonelli, ( ed ognuno, come ho già detto, ha la sua cronologia che risulta essere diversa da quella degli altri) e cambiare alcuni avvenimenti così come concepiti dallo stesso. Io non ho letto il romanzo di Boselli ma, da quanto scritto su questo forum da parte di alcuni di voi, ci sono alcuni episodi importanti che Borden ha sostanzialmente riscritto rispetto agli albi originali (esempio tipico l'incontro con Carson) e se, tutto questo, rimane circoscritto al solo romanzo è un discorso, ma se lo ritroveremo anche sul nuovo mensile Tex Willer allora ha ragione chi asserisce che questa collana non è un remake perché si dovrebbe considerare un vero e proprio reboot, una riscrittura della storia che conosciamo.   

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Carlo Monni dice:

Tex ridiventa fuorilegge perché incastrato da Mefisto e Lily e va in Messico proprio per catturarli e provare la sua innocenza riuscendoci. Cosa c'è che non va in questo?

 

Per prima cosa, trovo insopportabilmente ingenuo il complotto orchestrato ai danni di Tex, che si sarebbe fatto corrompere da una biondona di cui si sarebbe innamorato e con cui vorrebbe fuggire ...

 

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Carlo Monni dice:

Pensi che Marshall sia stato un babbeo perché non ga creduto all'innocenza di Tex?

 

Esatto. Di fronte all'inconsistenza del complotto architettato da Lily, l'abbandono di Tex da parte di Marshall mi è sembrato assurdo: ma come? Tu sai che quello è un tuo uomo che sta cercando di sventare un complotto: non immagini che abbiano cercato di incastrarlo? Con quali meriti sei diventato capo dei Texas Rangers, se hai il cervello pieno di segatura? Diverso è il Marshall di Boselli, che conta sull'aiuto di Carson per liberare Tex. La statura del personaggio ne risulta incomparabilmente ingigantita.

 

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Carlo Monni dice:

L'opinione di Marshall non avrebbe modificato questo in nessun modo perché non è stato lui a decretare che Tex fosse di nuovo un fuorilegge.

 

Forse no, ma almeno lui, Marshall intendo, ne sarebbe uscito bene. Ma qui dobbiamo intenderci. A me capita spesso che la gestione dei personaggi dei primissimi numeri di Tex mi lasci insoddisfatto. Montales, ad esempio, non mi piace nemmeno lui, perché è poco più di una marionetta. Sono storie di fine anni '40, capisco perfettamente che a risaltare dovesse essere il protagonista in tutto e per tutto. Sono cose che capisco, ma che in fondo mi piacciono poco: preferisco il Montales boselliano, un personaggio e non un pretesto. Tornando a Marshall, preferisco un Marshall assennato che, da capo di un corpo investigativo, sappia discernere le macchinazioni dalla realtà. Boselli ci dà questo Marshall, mentre il Marshall degli albi era insopportabilmente ingenuo.

 

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Carlo Monni dice:

Peraltro , se cancelli il primo incontro con Carson, cancelli anche quello con Arkansas Joe e sei costretto ad inventarne uno nuovo. Ci hai pensato?

 

Ci ho pensato, ma francamente ritengo Arkansas Joe un NON personaggio. Non mi fa né caldo né freddo.

 

Ma con questo non voglio imporre il mio punto di vista. La mia personalissima versione di Tex è un mix tra il romanzo e gli albi. Ma è solo la mia versione. Quando ero piccolo, trovavo troppo diversi il Batman di Tim Burton da quello del telefilm. Mi affascinava di più il primo, ovvio, ma dentro di me mi arrovellavo per far quadrare il cerchio ed arrivare ad una sintesi. Ero un ragazzino con molti problemi :D    Più tardi, mi accadde la stessa cosa con il romanzo Excalibur di Bernard Cornwell: una trilogia che ho molto apprezzato, ma che non tornava con la leggenda arturiana che avevo amato sin da bambino. Anche in quella circostanza, mi ingegnai e mi inventai una personalissima sintesi tra le due storie, in cui salvavo gli elementi delle due versioni che ritenevo fondamentali, di fatto riscrivendo una terza storia, con elementi di entrambe.

 

Con Tex, evidentemente, sto facendo la stessa cosa. Segno che, a dispetto degli anni che passano e della mia pseudo-maturità, in fin dei conti resto sempre un bambino con dei bisogni inalienabili di fantasticare e di scegliermi le versioni che più mi piacciono. Sto facendo così anche ora. Per me Tex incontra Carson nella cella, ma è la mia personalissima visione. E chi se ne frega di Arkansas Joe, un nome che non mi scalda il cuore. 

 

Diverso è il discorso della cronologia: qui, al di là dei desideri personali, c'è una situazione di opportunità che consiglierebbe che il giovane Tex sia ventenne e non ventottenne. E c'è una storia di GLB che voleva essere la prima storia di Tex.

 

 

<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, Bob Rock dice:

se, tutto questo, rimane circoscritto al solo romanzo è un discorso, ma se lo ritroveremo anche sul nuovo mensile Tex Willer allora ha ragione chi asserisce che questa collana non è un remake perché si dovrebbe considerare un vero e proprio reboot, una riscrittura della storia che conosciamo.

 

Non credo che lo ritroveremo sul nuovo mensile, infatti. La cosa fondamentale, nel nuovo mensile, sarà la cronologia, la "cornice" appunto, non il quadro, che non sarà stravolto ma arricchito. Almeno io credo che andrà così.

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3 ore fa, Leo dice:

Sicuro, ma di soggetti potrebbero trovarsene comunque. Le guerre civili - e quella americana non fa eccezione - sono un carnaio, dove esce fuori la bestialità dell'uomo. 

Mitico Leo!!!mi hai dato il suggerimento per un soggetto che potrebbe ricollegarsi all episodio Tra due Bandiere...e che porterebbe Tex a scontrarsi con un personaggio storico della Guerra Civile...ci lavoro su, e appena pronto lo  presenterò a Borden, sperando che non me lo stronchi subito :P

Modificato da Barbanera
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<span style="color:red;">3 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Ed io davvero non capisco il perché.

Tex ridiventa fuorilegge perché incastrato da Mefisto e Lily e va in Messico proprio per catturarli e provare la sua innocenza riuscendoci. Cosa c'è che non va in questo?

Pensi che Marshall sia stato un babbeo perché non ga creduto all'innocenza di Tex? Ma ammesso che sia così, che differenza avrebbe fatto? Tex è stato incastrato con meticolosità per l'omicidio del disgrazto tenente con tanto di elementi circostanziali ad incolparlo, è stato regolarmente processato e condannato. L'opinione di Marshall non avrebbe modificato questo in nessun modo perché non è stato lui a decretare che Tex fosse di nuovo un fuorilegge.

Ripeto che non vedo dove sta il problema.

Peraltro , se cancelli il primo incontro con Carson, cancelli anche quello con Arkansas Joe e sei costretto ad inventarne uno nuovo. Ci hai pensato?

Sono d'accordo con Carlo. Penso che nel romanzo vi siano delle semplificazioni necessarie in quel preciso contesto narrativo. Ma non c'è un reboot e non ci sono storie annullate. Per me gli unici albi a fumetti da mettere tra parentesi sono quelli che vedono Tex nel periodo della Guerra di Secessione con Kit adolescente (Gli sciacalli del Kansas e seguenti). Resta valido l'incontro con Carson e Arkansas Joe da Marshall, così come resta valida la saga de l'Eroe del Messico con un Presidente Messicano che si chiama Manoel Perez e che più tardi, "d'incanto", per quelle bizzarrie di una saga di 700 numeri quale è Tex, si trova a vestire i più storici abiti di Benito Juárez.

E' assai possibile che nella nuova serie Boselli aggiunga degli elementi che arricchiscano il quadro, fermo restante che l'intento di base è quello di accordare secondo coerenza tutte le storie che ci sono state raccontate.  

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19 ore fa, Leo dice:

 

Esattamente 

Mi autocito perche', a distanza di poche ore, mi devo smentire: ho riletto poco fa "Gli invincibili", scritto da Borden nel 1997 (quando evidentemente Borden si atteneva alla tradizionale cronologia texiana) e Tex racconta che, quando incontro' gli invincibili la Guerra Civile era da poco terminata (quindi siamo verso la meta' del 1865, e fin qui nulla questio ...) e che lui all'epoca ERA UN FUIRILEGGE e per questo aveva dovuto riparare in Messico, e tale citcostanza, che era un fuorilegge, viene piu' volte ribadita nel corso della storia ...

Quindi, considerando che Tex non era ancora diventato un ranger, si avvalora l'ipotesi di partenza, da me condivisa, che, evidentemente, Tex, divenuto fuorilegge dopo avere vendicato Sam, lo sia rimasto per anni, vivendo da fuorilegge in Texas anche alcune avventure della Guerra Civile ;)

Ma non e' tutto ... a questo punto, considerato che nella storia "Tra due bandiere", avvenuta nel 1861 circa, Tex ed i suoi compagni sono ancora dei giovani cow-boys ed il nostro non e' ancora un fuorilegge, non sono ancora accaduti i fatti che faranno diventare Tex un fuorilegge e che pertanto l'uccisione di Sam e la vendetta di Tex siano avvenuti dopo "Tra due bandiere" e prima "Fuga da Anderville", perche' la Guerra di Secessione invrste un lungo

arco temporale (1861-65) nel quale possono essersi svolti numerosi episodi della saga texiana... per cui potremmo benissimo avere Tex "libero texano", come puntualizzo' Borden pochi giorni fa, in "Tra due bandiere" e poi fuorilegge alla fine della guerra civile (come dice lo stesso Borden negli "Invincibili"... Per cui, se lo stesso Borden dice che Tex in "Tra due bandiere" non era ancora un fuorilegge mentre dice che lo era diventato al termine della Guerra Civile tanto da dover riparare in Messico, dove incontra gli Invincibili (badasi bene, fuorilegge la prima volta, non la seconda quando era gia' un ranger), evidentemente la morte di Sam e la vendetta di Tex erano avvenuti nell'arco temporale 1861/65, durante la Guerra Civile :trapper:

Poi, Ok, il romanzo ed "Il giovane fuorilegge" hanno modificato la cronilogia texiana, svecchiando il Tex del Totem misterioso di 7-8 anni ma, comunque, la vecchia cronologia texiana, quella che evidentemente anche Borden abbracciava almeno sino al 1897 quando scriveva "Gli invincibili" aveva probabilmente piu' senso logico (ed era probabilmente quella piu' voluta da GKB, almeno stando ai fumetti ...) :ok:

In conckusione, a mio modesto parere, ci aveva quindi azzeccato alla grande Mondillo inserendo "Tra due bandiere" al 1861, gli eventi del "Passato di Tex" tra il 1863 ed il 1865, "Gli Invincibili" al 1865 ed "Il totem misterioso" al 1866: incastro perfetto, all'epoca (2008) :cowboy:

Modificato da Ken51
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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Ken51 dice:

Mi autocito perche', a distanza di poche ore, mi devo smentire: ho riletto poco fa "Gli invincibili", scritto da Borden nel 1997 (quando evidentemente Borden si atteneva alla tradizionale cronologia texiana) e Tex racconta che, quando incontro' gli invincibili la Guerra Civile era da poco terminata (quindi siamo verso la meta' del 1865, e fin qui nulla questio ...) e che lui all'epoca ERA UN FUIRILEGGE e per questo aveva dovuto riparare in Messico, e tale citcostanza, che era un fuorilegge, viene piu' volte ribadita nel corso della storia ...

 

Il mio intervento originario diceva più o meno la stessa cosa. Il Tex de Gli Invincibili era ancora un fuorilegge. Mi auto-quoto:

 

<span style="color:red;">23 ore fa</span>, Leo dice:

Qui c'è un altro episodio della biografia di Tex: il primo incontro di Tex con gli irlandesi, che dovrebbe collocarsi intorno al 1866: insomma, appena il tempo di finire la Guerra di secessione, ed ecco Tex coinvolto in un altro episodio storico, peraltro contiguo al precedente. Nel Romanzo non è citato, mentre nell'albo a fumetti Tex dice di essere ancora un fuorilegge (la cronologia è quella degli albi o di Carlo Monni, per intenderci). Anche in questo caso, se volessimo continuare nello sforzo di trovare una certa coerenza nella cronologia, si potrebbe ipotizzare che, dopo la fine della guerra, Tex se ne andasse in Messico a cercare fortuna, ma non più da fuorilegge, come invece si dice nell'albo; l'offerta di diventare ranger da parte di Marshall sarebbe venuta di lì a poco. Oppure, si potrebbe pensare che Tex fosse già un ranger, mandato dagli Stati Uniti a El Paso del Norte per tenere d'occhio la situazione, visto che gli USA parteggiavano per le forze juariste. Insomma, con lievi forzature si può incastrare ancora una volta tutto perfettamente, anche questa storia. Era solo per dare un piccolo contributo al lavoro di Texan ed in generale alle discussioni di questi giorni sulla cronologia texiana.

 

Scrivo che nell'albo "la cronologia è quella degli albi o di Carlo Monni". Tanto che poi parlo di "sforzo di trovare una certa coerenza nella cronologia" e faccio ipotesi che di fatto annullano le parole di Tex che si auto-definisce fuorilegge. Il Borden del '97 non si era ancora posto il problema della cronologia, e aveva fatto dire a Tex di essere un fuorilegge nel 1865-66.

 

Il problema della cronologia se lo è posto dopo, o meglio penso se lo sia sempre posto, per poi però "cristallizzarlo", dopo una lunga gestazione immagino, nel romanzo. Se "Il Passato di Tex" è la prima storia di Tex, come può la stessa essere precedente alla Guerra Civile?

 

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Ken51 dice:

In conckusione, a mio modesto parere, ci aveva quindi azzeccato alla grande Mondillo inserendo "Tra due bandiere" al 1861, gli eventi del "Passato di Tex" tra il 1863 ed il 1865, "Gli Invincibili" al 1865 ed "Il totem misterioso" al 1866: incastro perfetto, all'epoca (2008) :cowboy:

 

E' un'ipotesi altrettanto possibile, ma è da escludere che Tex diventi fuorilegge durante la guerra civile. Questa ipotesi non tiene conto di Fuga da Anderville, che è del 1864. Anzi, comincia nel settembre 1864. L'avventura si dipana in diversi mesi, tanto che lo stesso Tex dice a Carson di aver rivisto John (al campo di prigionia) "parecchio tempo dopo". Passa ancora del tempo, e John muore, ucciso da una granata. Siamo ormai alla fine della guerra. Ancora, "alcuni mesi dopo la fine della guerra" (siamo ormai quindi sul finire del 1865), Tex depone davanti ad una commissione d'inchiesta circa la vicenda Walcott. Quindi, quand'è che Tex diventa fuorilegge? Durante la guerra civile, come dice Mondillo, non è possibile ;) 

 

Siamo quindi ormai a fine '65, inizi '66, anno in cui presumibilmente si colloca l'avventura in Messico de Gli Invincibili.

 

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Ken51 dice:

in "Tra due bandiere" non era ancora un fuorilegge mentre dice che lo era diventato al termine della Guerra Civile tanto da dover riparare in Messico, dove incontra gli Invincibili (badasi bene, fuorilegge la prima volta, non la seconda quando era gia' un ranger), evidentemente la morte di Sam e la vendetta di Tex erano avvenuti nell'arco temporale 1861/65, durante la Guerra Civile :trapper:

 

Se il Tex  de Gli Invincibili è fuorilegge in Messico per la prima volta, dove collochi l'avventura con Mefisto e Lily? Che storicamente dovrebbe essere avvenuta nel 1860-61 (come abbiamo detto sopra in altri post)? Vedi che non si incastra neanche questa?  :P

 

@pecos qualche tempo fa aveva scritto un bel post in cui diceva di non prendere per oro colato le date storiche con quelle di Tex. Il succo del messaggio era che la storia texiana può essere anche falsata, una sorta di realtà storica parallela in cui alcuni eventi storici sono accaduti in anni imprecisati, e comunque diversi o non necessariamente collimanti con la realtà storica. Con questo assunto, ad esempio, il Tex fuorilegge de Gli Invincibili potrebbe davvero essere arrivato in Messico da fuorilegge per la prima volta, con la rivoluzione di Montales che avviene in un momento successivo al 1861 (magari, nello stesso periodo de Gli Invincibili). Come si vede, si può dire quello che si vuole. Ergo, non si può invece dire che "Mondillo ci aveva azzeccato alla grande": se diamo per buona la premessa di Pecos, possiamo dire che Mondillo, o Monni, sono coerenti (e sono sicuramente coerenti con la tradizione degli albi), ma se invece dobbiamo "incastrare tutto alla perfezione" (come dici tu) ecco che non si incastra un bel niente (Tex fuorilegge nel 1866 non ha ancora conosciuto Montales quindi?). 

 

Se proprio dobbiamo trovare degli incastri, che tengano conto di:

 

- una certa aderenza alle date storiche

- verosimiglianza della saga (può il giovane fuorilegge essere il reduce della guerra civile?)

 

allora, per me, l'ipotesi di Borden è la più coerente. 

 

Buona domenica a tutti.

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  • Sceriffi

Grazie Leo per aver riportato alla perfezione il mio pensiero :)

 

Bisogna tenere conto che ci sono contraddizioni insanabili all'interno della saga. Con questa premessa, non può esistere una cronologia perfetta, e dire che qualcuno ci aveva azzeccato è un'affermazione priva di fondamento logico. Ovviamente ciascuno può preferire una cronologia rispetto ad un'altra, ma nessuna a mio avviso può avere la pretesa di essere "quella giusta".

 

L'operazione che sta facendo Borden è quella di mettere in fila una volta per tutte gli eventi della vita di Tex e scrivere le nuove storie attendendosi a questa, e io lo sostengo in questa scelta. Ma è vero che in un certo senso questa operazione va anche a configurarsi come un reboot, nel senso che ci viene a dire in che ordine si sono svolti gli eventi narrati nelle storie di GLB, e in un certo senso "azzera" quelle storie che entrano in contraddizione con la nuova cronologia.

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<span style="color:red;">8 minuti fa</span>, pecos dice:

Bisogna tenere conto che ci sono contraddizioni insanabili all'interno della saga. Con questa premessa, non può esistere una cronologia perfetta, e dire che qualcuno ci aveva azzeccato è un'affermazione priva di fondamento logico. Ovviamente ciascuno può preferire una cronologia rispetto ad un'altra, ma nessuna a mio avviso può avere la pretesa di essere "quella giusta".

 

Esatto. "Ciascuno può preferire una cronologia rispetto ad un'altra" è anche il succo del mio pensiero. 

 

<span style="color:red;">9 minuti fa</span>, pecos dice:

Ma è vero che in un certo senso questa operazione va anche a configurarsi come un reboot, nel senso che ci viene a dire in che ordine si sono svolti gli eventi narrati nelle storie di GLB, e in un certo senso "azzera" quelle storie che entrano in contraddizione con la nuova cronologia.

 

Anche questo è vero, ma magari Borden avrà l'accortezza, nella nuova serie, di non rendere questo azzeramento manifesto, così da non urtare la suscettibilità dei "puristi" (termine che qui uso in modo per nulla polemico ma del tutto rispettoso del loro pensiero). In effetti non lo sapremo finché non leggeremo. 

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