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TWF - Tex Willer Forum

[Texone N. 02] Terra Senza Legge


ymalpas
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Messaggi consigliati/raccomandati

<span style="color:red;">2 minuti fa</span>, valerio dice:

Questo era il Tex di quei tempi. A volte la trama era solo un canovaccio utile a mostrare la forza (anche fisica) di Tex e soci, e a creare situazioni in cui i nostri distruggevano interi paesi fungendo da "satanassi infernali" a cui nessuno può resistere. Quindi un Tex Texocentrico, che ovviamente nel tempo è cambiato, ma che ancora all'epoca di questi primi Texoni quello era.

 

Diciamo che Bonelli sapeva alternare storie come quelle da te ricordate a storie più strutturate, ad esempio i suoi più grandi capolavori, così come Nizzi d'altronde. Nizzi ha ripreso alla grande lo stile di GLB, in queste e in quelle. Terra senza legge fa parte del primo filone, storia divertente ma senza troppe pretese.

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Che poi, secondo me, questa è parecchio migliore di piombo rovente e anche più articolata. E con diverse scene che restano nella memoria. L'altra a me pare divertente ma, a parte le scene con la grassona, deliziose,mi sembra  ci sia meno da ricordare....

Modificato da valerio
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1 ora fa, valerio dice:

Che poi, secondo me, questa è parecchio migliore di piombo rovente e anche più articolata. E con diverse scene che restano nella memoria. L'altra a me pare divertente ma, a parte le scene con la grassona, deliziose,mi sembra  ci sia meno da ricordare....

 

Sono storie appartenenti entrambe al filone delle storie divertenti senza particolari pretese. Storie che nella narrativa seriale sono manna, a patto di non abusarne.

 

Ma proprio per questo non le vedo storie da Texone. Cattivi senza pretese e comprimari si' gradevoli per i loro tratti macchiettistici (qui il vecchio postiglione, altrove l'attempato sceriffo o la grassona "amorevolmente formosa") ma nulla di più. 

 

Non escludo che la mia lettura risenta troppo di quanto letto "a posteriori", ma ormai mi aspetto da questa pubblicazione personaggi di una certa levatura e storie di una certa ambizione. Senza nulla togliere a una storia divertente come Terra senza legge o a Piombo Rovente o a Tex il grande.

Modificato da Leo
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  • 6 mesi dopo...

Questo Texone parte in vantaggio per i meravigliosi disegni di Giolitti, disegnatore per me superlativo. I personaggi sono tutti caratterizzati meravigliosamente, con una cura del dettaglio oserei dire clamorosa. Eccellente! 

 

Quanto alla trama, alcune sequenze sono perfin troppo buffonesche, ma sono molto divertenti e si leggono senza alcuno sforzo, grazie anche ad una ottima alchimia tra i quattro pards. Certo, la sceneggiatura è quanto di più lineare possibile: i pards non sbagliano un colpo, non cadono nelle trappole, anticipano i piani degli avversari con una facilità mostruosa. Tutto quasi soprannaturale e magari qualche difficoltà in più sarebbe stato lecito aspettarsela. Ma Tex è Tex e in fondo va bene così.

 

Voto complessivo: 7,5

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  • 1 mese dopo...

Appena finito l'albo. Giudizio più che positivo per i disegni di Giolitti, soprattutto per le atmosfere create, qualche perplessità sui 4 pards ma rimaniamo su buoni livelli. Trama classica per un Nizzi in palla, una bella commedia dove scappano molte risate, con un Tex bello in forma e dal pugno caldo, anche se rimane spiazzato nell'ultimo scontro salvandosi (insieme ai pard) in un modo un po grottesco, che poco mi è piaciuto insieme al fatto che i compiti di Kit e Tiger siano molto limitati, anche se l'intervento di Jack è decisivo un paio di volte. Tra gli altri personaggi IMHO la più riuscita è la bella Lola, bella, approfittratrice e scaltra e Ned il postiglione. 

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  • 5 settimane dopo...

Un Texone dall'impianto in sé abbastanza classico, una tipica vicenda della frontiera americana, che però Nizzi ha saputo sceneggiare con bravura, rendendola non scontata e, soprattutto, evitando potesse risultare troppo prevedibile. Il quartetto al gran completo è incaricato di andare a Safford per andare a tirare le orecchie al boss locale, Paul Morrison, ufficialmente proprietario di saloon ma, in realtà, padrone assoluto della cittadina, di cui si è impadronito tramite prepotenze di ogni tipo. Imbeccati da un simpatico ex sergente che salvano in tempo da una banda di apaches al soldo di Morrison, Tex ed i pards fanno piazza pulita dei principali complici di Morrison, lasciandosi però scappare uno dei tirapiedi, che ovviamente si precipita a Safford per avvertire il gran capo.

 

Esito della missione compromesso sul nascere? Manco per niente..! Dinanzi al legittimo scetticismo dei pards, Tex tira fuori dal cappello un insospettabile coniglio, sotto forma di un'idea tanto brillante quanto imprevedibile e cinica, che da sola a mio parere fa schizzare in alto l'indice di gradimento della storia: con la complicità del simpatico conducente, Tex convince i tre passeggeri a prestare i propri abiti ai tre pards, affinché ne prendano il posto. Tex nascosto sotto un poncho ed un sombrero messicani, Carson sotto le spoglie di predicatore, Tiger camuffato da uomo d'affari e, dulcis in fundo, Kit travestito da giovane donna..!! Il piano riesce quasi alla perfezione, non fosse per uno dei banditi sul libro paga di Morrison che cerca di strappare un bacio alla "ragazza", che gli rifila un cazzottone in faccia e manda a ramengo la mascherata (a ben vedere, le avances del bandito costituiscono una prova inconfutabile della perfetta messinscena allestita).

Pazienza per i pards, che riescono brillantemente a fuggire ed a dimezzare i banditi, giungendo incolumi a Safford ove, grazie ad un nuovo colpo di genio di Tex, imbeccano il corrotto sceriffo (che ignora che i quattro lo sappiano) per condurre i banditi superstiti su una falsa pista.

 

Lo stratagemma sembra funzionare, senonché la donna del boss, la piacente Lola Chavez, riesce a sganciarsi in tempo e, irretito Kevin Crosby, il capo dei banditi, lo convince ad assaltare la prigione ed a far fuori Morrison, promettendogli di prenderlo con sé come socio e nuovo compagno. Quando le cose sembrano mettersi male per Tex e compagni, in loro soccorso giungono quattro simpatici vecchietti, che li aiutano a ribaltare l'esito della sfida e, contestualmente, costringono Lola Chavez a mostrare la sua essenza e le sue intenzioni: da autentica dark lady, la bella messicana spara a sangue freddo al nuovo "promesso sposo" per precipitarsi a vuotare la cassaforte dell'ex, salvo essere raggiunta da Crosby che, pur agonizzante, trova la forza di vendicarsi sparando a sua volta, ponendo dunque definitivamente fine ai patimenti dei bravi cittadini di Safford.

 

Una vicenda molto classica, quindi, ma sapientemente condita da azione nel migliore stile texiano e da sani momenti di scanzonata ironia, cui secondo il mio parere ha contribuito non poco il tratto "pacioso" di Giolitti, molto bravo ad adattare le espressioni dei vari personaggi a situazioni del tutto differenti, e talvolta diametralmente opposte. Unico appunto che posso muovere, la pressoché nulla caratterizzazione degli antagonisti, eccetto Lola Chavez, ed anche la banda di apaches, che i Nostri in fase iniziale decimano ma non neutralizzano del tutto, avrebbe forse potuto essere ripresa in fase conclusiva per regalare ulteriore azione ed un'ulteriore "sorpresa" per i quattro pards, che l'avrebbero comunque rintuzzata egregiamente.

Modificato da juanraza85
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