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TWF - Tex Willer Forum

I personaggi grigi di Claudio Nizzi


Grande Tex
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A seguito di un recente scambio di idee con il pard Barbanera ho deciso di aprire una discussione  dedicata  a tutti i personaggi " grigi" , cioè  ne troppo buoni ne troppo cattivi creati dal grandissimo Nizzi.

Ho notato che spesso ( non tanto in questo  forum, quanto su internet in generale ) l' autore viene spesso accusato di non essere capace di creare tali personaggi, in bilico tra bene e male.

Vorrei quindi  che in questa discussione si elencassero tutti i personaggi " grigi" nizziani possibilmente spiegando le loro vicende e perché sono da considerarsi     " grigi."   S' intende che i vari partecipanti alla discussione  dovrebbero  elencare i personaggi  " grigi" che ritengono  riusciti da questo punto di vista. 

Parte il sottoscritto descrivendo il capitano Fremont, personaggio del bellissimo texone n. 14, " L' ultimo ribelle".

Il capitano  Fremont appare fin dalla sua prima apparizione nell'albo come una canaglia simpatica, e il suo apparente patriottismo per la causa sudista non puo' non indurre il lettore a essere indulgente con lui. Tuttavia, ecco un primo colpo di scena quando spiega a Tex e a Carson  che a lui della causa sudista in realtà  non gliene importa niente, e che combatte semplicemente per riempirsi  le tasche. Questo  apparente  cinismo affievolisce leggermente  la simpatia del lettore nei suoi confronti. Ma ecco un nuovo colpo di scena quando Fremont non se la sente di uccidere le due sentinelle del deposito di esplosivi, e adirittura corre il rischio di esplodere pur di salvare il suo generale, al quale evidentemente  doveva essere molto affezionato. E con questo gesto eroico, per il quale ci rimette la vita, si riabilita completamente agli occhi del lettore e riscatta tutti i suoi crimini.

È  davvero un personaggio  splendido.

Adesso tocca a voi! 

 

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Ciao pard!sono contento che tu voglia approfondire l' argomento.

Io personalmente ammiro da sempre lo stile di Nizzi, checché se ne dica molto,ma molto western,e l ho sempre difeso contro i suoi detrattori.

Ma Nizzi non ha nelle sue corde i personaggi "grigi".il capitano Freemont è uno dei pochissimi villain da lui creato ad avere queste caratteristiche.

Lo stile di Nizzi è improntato a cattivi che vengono sempre puniti dal nostro, identificabili da subito o,alle volte, cattivi travestiti da buoni,ma che poi rivelano sempre la loro natura malvagia.

Un personaggio "grigio" può essere magari Larouche,il pirata del fiume dell' ottima avventura "Athabaska Lake". prima cerca di fare la pelle ai nostri,poi si schiera con loro per denaro.ma anche qui,la psicologia del pirata non è più di tanto scavata,si tratta solo di un manigoldo che tradisce per denaro,idem Tanakis il Greco.

Su Capitan Barbanera,che è un personaggio di Glb  ma è stato  ripreso da Nizzi,il discorso è a mio modo di vedere diverso.Glb lo ha reso un manigoldo che serve il miglior offerente,una simpatica canaglia, di parola, ma pur sempre un canaglione.Nizzi,invece,lo ha reso un alleato dei nostri (ed è qui che capisci il motivo per cui a Nizzi non riescono bene i personaggi grigi) rendendolo un simpatico lupo di mare, non certo uno stinco di santo ma che prova una grande stima di Tex, nonostante il loro continuo punzecchiarsi.all inizio Tex non si fida di Drake,ma lo fa poi evadere da Alcatraz e nel finale dirà a Devlin che ormai è più innocuo di un neonato (parole sue).i due oramai si stimano, non saranno mai amici,ma dubito che potranno tornare nemici (poi magari mi sbaglio).a me questa seconda versione di Barbanera piace molto più della prima,ed è una delle mie storie preferite,ma non si può non affermare che Nizzi ha stravolto un personaggio grigio.

Aggiungo:Jesus Zane è un personaggio border line,ma Tex non si lascia per nulla impietosire e gli fa fare una fine atroce, nonostante sia anche lui una "vittima" in un certo senso

Modificato da Barbanera
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Bella discussione. Qualche anno fa, scrissi un articolo sul Twm su Fuga da Anderville, in cui mi soffermavo proprio su questo aspetto. Non appena rientro da lavoro, andrò a recuperare il Twm e a ripescarne alcuni stralci, che possono dare un contributo a questo bel Topic 

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Personaggi grigi nelle storie di Nizzi ce ne sono. Ci vorrebbe però qualcuno con memoria enciclopedica per elencarli, io non ho questo pregio.

Tuttavia Nizzi è uno sceneggiatore più "Bonelliano", vale a dire western puro su Tex (a parte le belle storie "gialle" che lui ha portato nella serie), e come Bonelli il suo West è permeato da cattivi-cattivi che vanno puniti e stop. I personaggi grigi sono stati portati più che altro da Borden, che è un maestro in questo, con personaggi spesso contraddittori e magari non del tutto cattivi (a volte magari esagerando con troppi personaggi double face).

Sui detrattori di Nizzi: Troppa gente ricorda solo le sue ultime, scialbe storie. Intelligenza vorrebbe che si facesse un piccolo salto un po' più indietro e ci si ricordasse invece quanto di strepitoso ha scritto a suo tempo. Mi auguro che le sue prossime storie facciano tornare la memoria a questi lettori.

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Da Nizziano incallito, completamente d'accordo sull' ultima parte del tuo post.

Meno sul resto.

Secondo me Nizzi è  molto meno fissato sul classico schema " buoni- cattivi"  di quanto non lo fosse Bonelli( per quanto anche lui,ne ha fatti più di quanti, IHMO,  generalmente si pensi.)  Proprio in questi giorni ho guardato l' elenco delle storie del grande Claudio, e avendole tutte, e rileggendole spessissimo, ho provato a calcolare  che percentuale di peespnaggi" grigi", o perlomeno non del tutto cattivi, ci sono nelle sue storie.

I numeri esatti non li ricordo, ma in media dovrebbe essercene circa uno ogni dieci albi da lui scritti. E sottolineo albi, non storie.

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Si si, ma infatti ho detto che ho poca memoria sulle singole storie, che, peraltro, ho letto tutte.

Nizzi è ancora da riscoprire secondo me, nella sua totalità. Condivido con te la passione per questo autore comunque.

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<span style="color:red;">9 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

Secondo me Nizzi è  molto meno fissato sul classico schema " buoni- cattivi"  di quanto non lo fosse Bonelli( per quanto anche lui,ne ha fatti più di quanti, IHMO,  generalmente si pensi.) 

 

In numerose interviste, Nizzi ha ripetuto sempre lo stesso concetto, e cioè che un autore chiamato a gestire un personaggio non suo deve fare un bagno di umiltà e conformarsi allo stile e alla sintassi del medesimo personaggio, senza stravolgimenti o personalismi. Ha rimproverato spesso ai nuovi sceneggiatori di non seguire l’ineludibile modello di Tex, che è quello del suo creatore. In un’intervista a Ubc, ha affermato che "nelle sceneggiature di G. L. Bonelli, come nelle mie (ma anche in quelle di Sergio Bonelli), Tex è assolutamente centrale nella storia. È lui il protagonista indiscusso. Tutto gira attorno a lui, anche i cattivi. Tex è la colonna portante della narrazione. È chiaro che se riesci a mettere Tex in un angolo, puoi sviluppare in maniera molto più approfondita le vicende dei co-protagonisti, e se queste vicende sono interessanti o commoventi, la storia può risultare più intrigante. Ma, ripeto, è un gioco pericoloso ”. E poi: "Il mondo di Tex è sempre stato manicheo. Quello che è bianco è bianco, quello che è nero è nero: Tex di fronte al grigio resta spiazzato, non sa cosa fare. Non è psicologicamente costruito per affrontare il grigio”.

 

Questa è la poetica di Claudio Nizzi. 

 

<span style="color:red;">9 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

Proprio in questi giorni ho guardato l' elenco delle storie del grande Claudio, e avendole tutte, e rileggendole spessissimo, ho provato a calcolare  che percentuale di peespnaggi" grigi", o perlomeno non del tutto cattivi, ci sono nelle sue storie.

I numeri esatti non li ricordo, ma in media dovrebbe essercene circa uno ogni dieci albi da lui scritti. E sottolineo albi, non storie.

 

Sarebbe interessante capire a quali alludi, perché io non ne ricordo così tanti. In realtà credo che ci si debba sforzare un po' di più per rendere l'idea di "grigio": ad esempio, i due cugini Walcott, protagonisti della storia più "grigia" propostaci da Nizzi (non a caso Tex ci si arrovella per anni, proprio perché non è psicologicamente costruito per affrontare il grigio), sono anch'essi personaggi grigi, oppure no? Per tutta la storia i sospetti si appuntano su di essi, si potrebbe pensare che il colpevole della sparizione dell'oro sia Leslie, poi John, poi di nuovo non ci si capisce più nulla. Ma essi alla fine si rivelano dei buoni a tutto tondo. Non possono definirsi "grigi". 

 

Ancora, e per fare un esempio opposto: Macready de "I delitti del lago ghiacciato", che il lettore crede un buono per tutta la storia, può definirsi un personaggio grigio? No, lui è un cattivo e basta. E la ragazza de La locanda dei fantasmi? Non è grigia, essa è noir, con problemi psichici, alla Psyco appunto.

 

Barbanera, come ha detto Barbanera (scusate il gioco di parole), è più un simpatico canaglione, che non un personaggio veramente grigio. Galindez è un traditore. Chi resta?

 

Sempre Nizzi, nel libro di Guarino, afferma: "nelle sceneggiature di Boselli certi cattivi non sono del tutto cattivi, talvolta si ravvedono, Tex non sempre è al centro della scena...i personaggi sono troppo numerosi e si possono confondere, il lettore rischia di perdere il filo. Nella stragande maggioranza i fan di Tex non hanno una grande cultura fumettistica. Lo zoccolo duro dei lettori non è quello di chi frequenta le mostre dei fumetti e partecipa ai forum su internet ( :D ), ma di quelli che leggono Tex con la semplicità con cui le donne di una volta leggevano i fotoromanzi del Grand Hotel. Tex viene letto con l'innocenza e l'incultura fumettistica con cui lo si leggeva nel 1948". 

 

Non so se Nizzi abbia ragione, se questo è davvero il fedele ritratto del lettore medio di Tex; fatto sta che, essendo io uno che partecipa ai forum ( :D ), sono più contento delle storie boselliane che di quelle nizziane. Faccio davvero fatica ad individuare un grigio (un vero grigio) nizziano. Chi resta, dicevo prima? Ebbene, io credo che si debba distinguere tra serie regolare e Texone, perché Nizzi è in quest'ultima collana che scioglie un po' le briglie della sua fantasia e si slega dai lacci che si auto-impone sulla regolare.

 

Sul Texone abbiamo secondo me i suoi personaggi grigi più riusciti:

 

- il figlio di Sutter de La Valle del Terrore (storia bella ma tuttavia riuscita in parte)

 

- la bellissima Lola Dixieland de L'Uomo di Atlanta: il primo dei grandi personaggi grigi dei Texoni

 

- Jesus Zane de L'Ultima Frontiera, un gran cattivo che però diventa tale per il vissuto violento in età giovanile

 

- il vecchio ranchero di Sangue sul Colorado, che non è mai veramente un cattivo (il cattivo è infatti il figlio)

 

- lo splendido Freemont de L'Ultimo Ribelle: qualche tempo fa, Ymalpas ha scritto che Nizzi non andava fiero di questa storia. Io non so da dove Ym abbia attinto l'informazione; so però di essere totalmente in disaccordo con l'autore dell'affermazione, anche se esso fosse lo stesso Nizzi. Per me questo è uno dei più bei texoni dell'autore modenese e forse il Capitano sudista è il suo personaggio grigio più riuscito.

 

- il personaggio del Predicatore de I Predatori del Deserto, texone per me molto sottovalutato (alcuni lo reputano una copia di Una ballata del mare salato, ma lo stesso Nizzi ha spiegato essere invece solo un omaggio a quella che ritiene la più bella storia a fumetti mai pubblicata).

 

Vedete bene insomma quanti personaggi grigi nei Texoni, probabilmente più di quanti possano riscontrarsene nella regolare. Chi troviamo, infatti, nella regolare?

 

- l'amico di Kit Willer de I Lupi del Colorado (storia per nulla riuscita, a mio modo di vedere)

 

- il vilain de La Maschera dell'Orrore, storia indubbiamente bella

 

- il cattivo dell'ottima storia breve Pioggia

 

- la donna di Walker in Puerta del Diablo (storia che peraltro all'epoca apprezzai tantissimo; essa fu scritta in collaborazione con il ghost writer Mauro Traversa in qualità di soggettista in incognito).

 

Non ne ricordo altri, a meno che, come ho detto in premessa, non si debbano considerare grigi anche i cugini Walcott, personaggi non grigi di una storia, essa sì, grigia. Ma se anche facessimo questo sforzo, non credo che troveremmo molti altri casi (sarò felice se mi smentirete).

 

In conclusione, non sono d'accordo con gli enunciati di Nizzi da me riportati in questo post. Se avesse voluto proporre più personaggi grigi, probabilmente la saga ne avrebbe giovato. Il calore dei personaggi grigi boselliani ha mantenuto alta la qualità della collana e la capacità della stessa di attrarre vecchi e nuovi lettori. Per dire, senza Boselli io avrei abbandonato Tex da tempo, proprio dal periodo della crisi di Nizzi, il cui nome sul tamburino alle volte mi faceva venire i nervi (perché speravo di trovarci "Boselli").

 

Nizzi non era sceneggiatore per personaggi grigi. Quelli che ci ha dato sono buoni, segno che li aveva anche nelle corde, ma non aveva la volontà di proporli .

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Conoscevo quell' intervista, ma secondo me lo stesso Nizzi si giudicava più  tradizionalista  di quanto non fosse in realtà.  Quello dei personaggi che mettono in ombra Tex è  un altro discorso.

<span style="color:red;">17 minuti fa</span>, Leo dice:

Ma essi alla fine si rivelano dei buoni a tutto tondo. Non possono definirsi "grigi". 

 

Leslie Walcott buono a tutto tondo? Mica tanto, se consideriamo che lo stesso John dice che se il cugino avesse scoperto che lui aveca aiutato Tex gli avrebbe scatenato contro i soldati sudisti.

Oltre a quelli da te citati, di personaggi grigi  nizziani secondo me ce ne sono  molti altri, e quando avrò  tempo vedrò  di elencarli.Premesso  che anche Capitan Barbanera , a ben vedere, potrebbe essere giudicato grigio.

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<span style="color:red;">2 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

Leslie Walcott buono a tutto tondo? Mica tanto, se consideriamo che lo stesso John dice che se il cugino avesse scoperto che lui aveca aiutato Tex gli avrebbe scatenato contro i soldati sudisti.

 

Leslie era un fanatico, uno che per la causa confederata avrebbe sacrificato anche sé stesso. Tex per lui era una spia nordista che si muoveva in territorio confederato, non dimenticarlo. Leslie è un buono a tutto tondo, per me è l'unica lettura possibile del personaggio.

 

<span style="color:red;">3 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

Oltre a quelli da te citati, di personaggi grigi  nizziani secondo me ce ne sono  molti altri, e quando avrò  tempo vedrò  di elencarli.Premesso  che anche Capitan Barbanera , a ben vedere, potrebbe essere giudicato grigio.

 

Forse sì. Ma nella storia di Nizzi Barbanera sta dalla parte dei nostri sin da subito. Non lo considererei tra i grigi. Sulle altre storie, come ho detto ne dubito, ma se saprai smentirmi ne sarò felice ;) 

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<span style="color:red;">3 minuti fa</span>, Leo dice:

Leslie era un fanatico, uno che per la causa confederata avrebbe sacrificato anche sé stesso. Tex per lui era una spia nordista che si muoveva in territorio confederato, non dimenticarlo. Leslie è un buono a tutto tondo, per me è l'unica lettura possibile del personaggio.

 

Ok che era un fanatico, ma che facesse uccidere il cugino perché  aveva aiutato un uomo che apparteneva all' esercito nordista mi sembra un pochino  esagerato...;)

 

<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, Leo dice:

Ma nella storia di Nizzi Barbanera sta dalla parte dei nostri sin da subito.

Sì, perché  li ricatta. Non è  che decide di unirsi a liro spinto da una grande e improvvisa voglia di giustizia.:D;)

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3 minuti fa, Grande Tex dice:

Ok che era un fanatico, ma che facesse uccidere il cugino perché  aveva aiutato un uomo che apparteneva all' esercito nordista mi sembra un pochino  esagerato...;)

 

Attenzione. John dice che Leslie gli avrebbe scatenato contro i soldati sudisti, non che lo avrebbe fatto ammazzare. E non si può escludere che John esagerasse. Infatti, in seguito, Leslie ottiene per John la scarcerazione dal campo di prigionia di Anderville. Su Leslie, per me, stai sbagliando completamente lettura. 

 

Su Barbanera, posso darti ragione ;) 

Modificato da Leo
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Discussione interessante.

Sulle dichiarazioni di Nizzi io credo che abbia ragione relativamente al lettore medio di Tex (ma di tutti i fumetti). Il lettore medio non partecipa ai forum, non va alle fiere e spesso non sa nemmeno distinguere Ruju da Boselli o da Nizzi. Io stesso, fino a pochi anni fa, leggevo Tex senza guardare nemmeno chi era lo sceneggiatore. Se mi piaceva mi piaceva, se non mi piaceva non mi piaceva e stop. Ho alcuni amici lettori di Tex e sono proprio così come Nizzi li descrive. Mio padre stesso era un gran lettore, cominciò dal numero uno e andò avanti fino al 300 circa, ma se scriveva GLB, Nizzi o Nolitta non gli interessava, gli interessava di leggere belle storie dove Tex era Tex e basta.

Sono anche sostanzialmente d'accordo sul suo giudizio relativamente alla centralità di Tex e ai comprimari, in linea generale. Questo è il Tex classico, il Tex di GLB e quello che anche io preferisco.

Il Tex di Borden è un Tex 2.0, probabilmente inevitabile e al passo coi tempi. E' un Tex che da un lato è molto cambiato (serioso, poco centrale, con troppi personaggi a volte difficili da seguire, caratteri cangianti buoni cattivi e cattivi buoni) e che sarebbe pericolosissimo se fosse gestito da uno sceneggiatore con poco talento, ma per fortuna Borden ha un talento eccelso e sa gestire tutto questo "caos" egregiamente. In più ha dalla sua che, comunque, Tex, pur essendo a volte defilato e un po' troppo serioso mi pare rispetti i dettami basilari di grinta, giustezza, eroismo ed epicità e questo è quello che conta alla fine.

Io credo che un giusto mix di Nizzi e Boselli sia l'ideale per i lettori. Il Tex classicissimo, ironico e stupendamente lineare assieme a quello 2.0 più elaborato. Si sono alternati già nella fascia 400 (con ottimi risultati) e in quella 500 (con risultati scadenti per via del declino di Nizzi e dell'appannamento di Borden poi tornato al top successivamente). Averli entrambi in forma da qui in avanti sarebbe il compendio ideale.

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<span style="color:red;">8 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

ì, perché  li ricatta. Non è  che decide di unirsi a liro spinto da una grande e improvvisa voglia di giustizia.:D;)

chiaro, ma Barbanera aggiunge tramite Biexler che Tex è l'unico di cui si fida.Tex invece all'inizio lo definisce un immenso bastardo

Tra i due la stima cresce quando Tex rischia la pelle per liberarlo da Alcatraz.

Drake lo ricambia aspettandolo al villaggio Nootka

e alla fine i due si lasciano bene

 

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<span style="color:red;">3 minuti fa</span>, valerio dice:

Discussione interessante.

Sulle dichiarazioni di Nizzi io credo che abbia ragione relativamente al lettore medio di Tex (ma di tutti i fumetti). Il lettore medio non partecipa ai forum, non va alle fiere e spesso non sa nemmeno distinguere Ruju da Boselli o da Nizzi. Io stesso, fino a pochi anni fa, leggevo Tex senza guardare nemmeno chi era lo sceneggiatore. Se mi piaceva mi piaceva, se non mi piaceva non mi piaceva e stop. Ho alcuni amici lettori di Tex e sono proprio così come Nizzi li descrive. Mio padre stesso era un gran lettore, cominciò dal numero uno e andò avanti fino al 300 circa, ma se scriveva GLB, Nizzi o Nolitta non gli interessava, gli interessava di leggere belle storie dove Tex era Tex e basta.

Sono anche sostanzialmente d'accordo sul suo giudizio relativamente alla centralità di Tex e ai comprimari, in linea generale. Questo è il Tex classico, il Tex di GLB e quello che anche io preferisco.

Il Tex di Borden è un Tex 2.0, probabilmente inevitabile e al passo coi tempi. E' un Tex che da un lato è molto cambiato (serioso, poco centrale, con troppi personaggi a volte difficili da seguire, caratteri cangianti buoni cattivi e cattivi buoni) e che sarebbe pericolosissimo se fosse gestito da uno sceneggiatore con poco talento, ma per fortuna Borden ha un talento eccelso e sa gestire tutto questo "caos" egregiamente. In più ha dalla sua che, comunque, Tex, pur essendo a volte defilato e un po' troppo serioso mi pare rispetti i dettami basilari di grinta, giustezza, eroismo ed epicità e questo è quello che conta alla fine.

Io credo che un giusto mix di Nizzi e Boselli sia l'ideale per i lettori. Il Tex classicissimo, ironico e stupendamente lineare assieme a quello 2.0 più elaborato. Si sono alternati già nella fascia 400 (con ottimi risultati) e in quella 500 (con risultati scadenti per via del declino di Nizzi e dell'appannamento di Borden poi tornato al top successivamente). Averli entrambi in forma da qui in avanti sarebbe il compendio ideale.

 

Sei arrivato alle mie stesse conclusioni. L'alternanza Boselli-Nizzi può rappresentare la sintesi perfetta per accontentare tutti i gusti. L'ho detto in chissà quale topic, tempo fa. Aggiungendo che speravo che il posto di Nizzi venisse preso da Ruju, che mi pareva sulla buona strada. Poi Ruju ha sbandato un po' troppo, a mio modo di vedere. E ora sono meno sicuro. Il Nizzi dei giorni nostri, per quanto mi auguri di leggere sue grandi storie nel prossimo futuro e auguri a lui una lunghissima vita, non credo che possa diventare lo sceneggiatore seriale di un tempo. Sarà una guest star, ma non ci si può affidare (solo) a lui, come alternativa a Borden. 

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<span style="color:red;">3 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Sei arrivato alle mie stesse conclusioni. L'alternanza Boselli-Nizzi può rappresentare la sintesi perfetta per accontentare tutti i gusti. L'ho detto in chissà quale topic, tempo fa. Aggiungendo che speravo che il posto di Nizzi venisse preso da Ruju, che mi pareva sulla buona strada. Poi Ruju ha sbandato un po' troppo, a mio modo di vedere. E ora sono meno sicuro. Il Nizzi dei giorni nostri, per quanto mi auguri di leggere sue grandi storie nel prossimo futuro e auguri a lui una lunghissima vita, non credo che possa diventare lo sceneggiatore seriale di un tempo. Sarà una guest star, ma non ci si può affidare (solo) a lui, come alternativa a Borden. 

E' chiaro che per motivi di età non potrà essere così e Ruju è importante e deve rimanere. Vorrà dire che sarà un tridente Borden-Nizzi-Ruju.

Ruju è un classico, fa da contraltare a Borden col suo classicismo ma purtroppo è un classicismo che si legge bene e volentieri ma non lascia tracce. Non è che sbandi. L'unico vero sbandamento è la storia coi cinesi, davvero pessima, per il resto è sempre positivo. Io lo leggo con piacere, fa un western classicissimo e perfettamente coerente coi dettami di base. Il problema è che non ha il guizzo. E' un Nizzi con molto meno talento...infatti storie sue da consegnare alla storia non ce ne sono.

Quindi una alternanza dei tre andrebbe benissimo. Ruju-classico piacevole, Borden-2.0 con picchi altissimi, Nizzi-classico meraviglioso (o almeno così ci auguriamo tutti).

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13 minuti fa, valerio dice:

Ruju è un classico, fa da contraltare a Borden col suo classicismo ma purtroppo è un classicismo che si legge bene e volentieri ma non lascia tracce. Non è che sbandi. L'unico vero sbandamento è la storia coi cinesi, davvero pessima, per il resto è sempre positivo.

 

Dimentichi il formidabile "Cuore Apache" (che si tinge di nero la faccia trasformandosi repentinamente da avvocato della Capitale a ribelle pellerossa che fa la rivoluzione con quattro scannagatti come lui). Cuore Apache è un punto bassissimo della produzione texiana. Per non parlare dell'eccellente ritorno di Mister P <_<

 

13 minuti fa, valerio dice:

Io lo leggo con piacere, fa un western classicissimo e perfettamente coerente coi dettami di base. Il problema è che non ha il guizzo.

 

Anch'io lo leggo con piacere. Ma il problema del guizzo è notevole. Io credo che colpi di classe siano presenti ne Le Catene della Colpa, nella storia di Makua, nel bellissimo Maxi Il Ponte della Battaglia. Ma è ancora troppo poco. Le ultime storie - quelle citate sopra - mi hanno un po' sconfortato. 

 

13 minuti fa, valerio dice:

E' un Nizzi con molto meno talento...

 

E non è quindi un Nizzi, il nostro Nizzi, quello ante 500 :(  

Ma io confido ancora in lui.

Modificato da Leo
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6 minuti fa, Leo dice:

 

Dimentichi il formidabile "Cuore Apache" (che si tinge di nero la faccia trasformandosi repentinamente da avvocato della Capitale a ribelle pellerossa che fa la rivoluzione con quattro scannagatti come lui. Cuore Apache è un punto bassissimo della produzione texiana. Per non parlare dell'eccellente ritorno di Mister P <_<

 

 

Anch'io lo leggo con piacere. Ma il problema del guizzo è notevole. Io credo che colpi di classe siano presenti ne Le Catene della Colpa, nella storia di Makua, nel bellissimo Maxi Il Ponte della Battaglia. Ma è ancora troppo poco. Le ultime storie - quelle citate sopra - mi hanno un po' sconfortato. 

 

 

E non è quindi un Nizzi, il nostro Nizzi, quello ante 500 :( 

Vabbè, nessuno è il Nizzi ante 500 tra i viventi che scrivono Tex. Nemmeno Borden che brilla della stessa grandezza ma è una grandezza profondamente diversa. Cuore Apache era inverosimile, ma tutto sommato scorreva, certo non resta nulla nella memoria. La cosa migliore è il ponte della battaglia, forse l'unica sua opera che ancora mi ricordo bene dopo anni. Il guizzo non c'è, che ci vuoi fare, o ce l'hai o non ce l'hai. Non scriverà mai una "Congiura", una "Fuga da Anderville" una "Leggenda della vecchia missione" una "Furia Rossa", non le ha in canna.

Però ueh, che scrivano Tex ne abbiamo pochi. Abbiamo visto le figure fatte da Faraci e Manfredi. Ruju almeno scrive, di solito, cose piacevoli e in riga coi canoni. Basta leggerlo senza aspettarsi il capolavoro e stiamo a posto.

Modificato da valerio
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<span style="color:red;">41 minuti fa</span>, Leo dice:

Attenzione. John dice che Leslie gli avrebbe scatenato contro i soldati sudisti, non che lo avrebbe fatto ammazzare.

Beh, pero dice che ci tiene  alla sua pelle. Che esageri mi senbra improbabile, ma tutto è  posdibile. Ma io Leslie continuo a non considerarlo un buono a tutto tondo: secondo me in questo modo si perderebbe gran parte della poetica della storia. Così  come non giudicherei Howard Walcott  un cattivo al 100 per cento ( e adesso mi aspetto  una replica sicura.)

Anche io sono fiducioso che Nizzi saprà  ancora regalarci belle storie, le sue ultime due erano molto belle. Ruju ha scritto qualche storia bella, ma anche più  di una che mi ha deluso. Forse con la storia del Guatemala farà  il capolavoro.

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<span style="color:red;">2 minuti fa</span>, valerio dice:

Cuore Apache era inverosimile, ma tutto sommato scorreva,

 

Come ho già detto, non sono d'accordo. Scorreva finché l'impavido Cuore Apache non si è tinto la faccia. Lì il fiume ha incontrato una diga e ha esondato, seppellendo quanto di buono c'era stato fino ad allora.

 

<span style="color:red;">3 minuti fa</span>, valerio dice:

Basta leggerlo senza aspettarsi il capolavoro e stiamo a posto.

 

Ma stiamo parlando di Tex! Non ci si può permettere un atteggiamento di rassegnazione. Bisogna sempre pensare in grande. Tu mi dirai: ma altri non ce ne sono, e gli stessi tentativi di Borden di assoldare nuovi autori tra le vecchie stelle Bonelli non hanno avuto finora fortuna. OK, ti rispondo, non so nemmeno io come si debba risolvere il problema, ma si deve farlo. Quando Nizzi era in crisi, la Bonelli sfornò un Borden! Quando GLB invecchiò, Sergio Bonelli tirò fuori dal cilindro un Nizzi! A questi esiti si deve puntare, altro che rassegnazione (detto con simpatia eh)! ;) 

<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

Ma io Leslie continuo a non considerarlo un buono a tutto tondo: secondo me in questo modo si perderebbe gran parte della poetica della storia.

 

Leslie era antipatico, ma non si può confondere l'antipatia con l'anima del personaggio. Leslie era un figlio di cane che sprigionava ceffoni per stessa ammissione di Tex, ma in fondo era solo un militare ottuso con un rigidissimo codice personale, in nome del quale era pronto a sacrificare la sua stessa vita. Che c'entra la poetica?

 

<span style="color:red;">6 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

Così  come non giudicherei Howard Walcott  un cattivo al 100 per cento ( e adesso mi aspetto  una replica sicura.)

 

Ma allora sei un provocatore? :D E' chiaro che le ultime scene, con il rimorso, la foto dei suoi due ragazzi sulla scrivania, il suicidio, inducono il lettore ad una maggiore indulgenza, ma per il vecchio non può esserci perdono...

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<span style="color:red;">3 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Come ho già detto, non sono d'accordo. Scorreva finché l'impavido Cuore Apache non si è tinto la faccia. Lì il fiume ha incontrato una diga e ha esondato, seppellendo quanto di buono c'era stato fino ad allora.

 

 

Ma stiamo parlando di Tex! Non ci si può permettere un atteggiamento di rassegnazione. Bisogna sempre pensare in grande. Tu mi dirai: ma altri non ce ne sono, e gli stessi tentativi di Borden di assoldare nuovi autori tra le vecchie stelle Bonelli non hanno avuto finora fortuna. OK, ti rispondo, non so nemmeno io come si debba risolvere il problema, ma si deve farlo. Quando Nizzi era in crisi, la Bonelli sfornò un Borden! Quando GLB invecchiò, Sergio Bonelli tirò fuori dal cilindro un Nizzi! A questi esiti si deve puntare, altro che rassegnazione (detto con simpatia eh)! ;) 

Certo, ma infatti su Tex si provano diversi autori nei color e cmq nelle storie brevi. Però finora nessuno ha dimostrato di poter essere il nuovo Nizzi o il nuovo Borden. Lo ha detto e lo ha fatto capire Borden stesso a più riprese e comunque basta leggere queste storie e lo possiamo ben capire da soli. Temo che allo stato attuale nessuno sia in grado di scrivere Tex alla grande tra i nuovi. Uno che potrebbe è Berardi, ma se non capisce che Tex ha delle regole che vanno rispettate e quindi dei paletti, non può scrivere Tex. E' molto semplice.

Chi resta? Il nostro grande Borden, Ruju che almeno è piacevole (ripeto, almeno con lui dobbiamo per forza accontentarci) e Nizzi che è un pezzo di storia di Tex che cammina (purtroppo ha 80 anni, ma chissene...bisogna augurargli salute e lunga vita e farlo scrivere in attesa che spunti qualcuno su cui puntare nel futuro).

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58 minuti fa, Leo dice:

Che c'entra la poetica?

 

Nel senso che gran parte della poetica della storia sta a mio avviso nell' essere grigio  di questo personaggio. Se provo a pensarlo buono mi rovino  il sapore della storia. Poi è  ovvio che ognuno  una storia la interpreta cone gli pare.

 

58 minuti fa, Leo dice:

Ma allora sei un provocatore? :D E' chiaro che le ultime scene, con il rimorso, la foto dei suoi due ragazzi sulla scrivania, il suicidio, inducono il lettore ad una maggiore indulgenza, ma per il vecchio non può esserci perdono...

Infatti non ho mica detto che deve essere fatto santo, semplicemente che non è  un cattivo al cento per cento.E prima  che qualcuno pensi che sono un anormale, sappiate che adoro " Gli invincibili" e detesto " I fratelli Donegan" , come ogni persona normake che si rispetti.:lol2:

Ecco, giusto per evitare che qualcuno chiami il manicomio.

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<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

Nel senso che gran parte della poetica della storia sta a mio avviso nell' essere grigio  di questo personaggio. Se provo a pensarlo buono mi rovino  il sapore della storia. Poi è  ovvio che ognuno  una storia la interpreta cone gli pare.

 

Per me la mia è l'unica interpretazione possibile. Su questo non recedo :)

 

<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

Infatti non ho mica detto che deve essere fatto santo, semplicemente che non è  un cattivo al cento per cento.

 

Guarda, a furia di ripeterlo mi hai convinto. Leslie assolutamente non è grigio, per me. Ma se un personaggio grigio c'è in questa storia, beh, questo è sicuramente il vecchio zio Howard. :ok:

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<span style="color:red;">40 minuti fa</span>, pecos dice:

Sentendo Boselli, forse dovremo considerare la Tigre Nera un personaggio grigio?

 

finora non lo è stata, quindi, quella di Nizzi non lo è stata. La Tigre di Boselli probabilmente lo sarà.

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  • Sceriffi
<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, Leo dice:

 

finora non lo è stata, quindi, quella di Nizzi non lo è stata. La Tigre di Boselli probabilmente lo sarà.

 

Ma l'idea della Tigre che combatte dalla stessa parte di Tex era venuta a Nizzi, a quanto pare...

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