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[700] L'oro dei Pawnee


natural killer
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Amigo, io parto da una storia che non mi è piaciuta e poi ho ampliato il discorso sottolineando una tendenza diffusa, evidentemente mirata, che ha portato alla clamorosa decisione di aprire una serie parallela. Non giudico Tesah o Lupe personaggi di spessore e certo non posso aspettarmi Mefisto o figlio ogni quindici-venti numeri come è capitato 50 anni fa. De gustibus, ovvio: non farò salti di gioia per il ritorno del perfido malese o per la ricomparsa di Nick Castle e sono ben conscio sia del mio ruolo di lettore che di quello di curatore della serie o di disegnatore. Mi aspetto molto dal numero 701, ho avuto tantissimo dalla lunga avventura a New York m, in definitiva, questa continua riscoperta di Tex giovane non mi vede del tutto entusiasta anche se lo scarso entusiasmo è poi determinato non tanto dal contesto quanto dalla storia (per me) criticabile. 
 

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, San Antonio Spurs dice:

Amigo, io parto da una storia che non mi è piaciuta e poi ho ampliato il discorso sottolineando una tendenza diffusa, evidentemente mirata, che ha portato alla clamorosa decisione di aprire una serie parallela. Non giudico Tesah o Lupe personaggi di spessore e certo non posso aspettarmi Mefisto o figlio ogni quindici-venti numeri come è capitato 50 anni fa. De gustibus, ovvio: non farò salti di gioia per il ritorno del perfido malese o per la ricomparsa di Nick Castle e sono ben conscio sia del mio ruolo di lettore che di quello di curatore della serie o di disegnatore. Mi aspetto molto dal numero 701, ho avuto tantissimo dalla lunga avventura a New York m, in definitiva, questa continua riscoperta di Tex giovane non mi vede del tutto entusiasta anche se lo scarso entusiasmo è poi determinato non tanto dal contesto quanto dalla storia (per me) criticabile. 
 

Che la storia non ti sia piaciuto dipende dal gusto personale che non mi permetto di discutere. A riguardo della serie parallela, voglio aspettare almeno una decina di storie nuove prima di dare un parere. In questo inizio, per raccordare le nuove storie con le prime apparizioni, i paletti erano piuttosto stretti. Come già detto, un giusto mix di personaggi storici e nuove apparizioni per me rappresenta l'ideale. Dei personaggi creati negli ultii 30 anni, quali sono diventati (diciamo così) ricorrenti? A memoria mi vengono in mente Lena e Donna (1 apparizione e un ritorno), Dawn, Dallas e fratelli (1 apparizione e un ritorno) e poco altro. Nella serie regolare, un ritorno di un vecchio personaggio, a rotazione ogni 2-3 anni per me sarebbe l'ideale. Sono comunque molto curioso di leggere le prossime uscite. Ach'io mi aspetto molto dalla prossima storia.

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E' il settecentesimo numero di Tex. Ci sono flash del passato. C'è Tesah. E Civitelli a colori. Che mi ha regalato un primo piano di Tex che ritaglierei e conserverei a memoria di quello che dovrebbe essere, per tutti, il volto di Tex. Che vi devo dire? Scusate se sarò laconico, ma a me il tutto è bastato e avanzato.

 

In un'occasione come questa non mi sembra il caso di guardare il pelo nell'uovo. E' il settecentesimo numero e per me è una festa. Viva Tex!

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<span style="color:red;">18 ore fa</span>, Tim Birra dice:

Sai, quello è l'inizio di tutto. Di fatto è il primo comprimario che appare in Tex.

 

Dimentichi Dinamite, vignetta n. 1 ;) 

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Bellissima storia questo n 700 accompagnata dai disegni sempre  meravigliosi di Civitelli 

Il ritorno di Tesah mi è piaciuto molto come il ritorno di Lupe 

Ritengo che questi e altri personaggi del lontano passato di Tex debbano tornare ad abitare le storie presenti e non solo quelle passate. 

Storia densa e avvincente

Una considerazione

Ripetto alla storia col maestro l ho preferita 100 volte

Non ritengo la storia a New York una brutta storia però non mi ha entusiasmato 

Diciamo che da una storia di 4 albi con un cattivo di quel livello mi aspettavo di piu

Se ancora cene fosse bisogno questo dimostra che non è il numero di pagine a fare bella una storia

Comunque grande Boselli sia come scrittore che come curatore 

Credo che Tex stia vivendo un periodo straordinario sia sulla serie regolare che sulla bellissima neonata serie e su tutti i bellissimi speciali

Io non mi perdo nulla .....viva Tex

 

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Dopo qualche giorno a lettura sedimentata aggiungo anche io qualche considerazione.

La storia è un chiaro "prequel " come del resto lo era stato il n. 685 (festeggiamento del Settentesimo ) con il quale condivide la impostazione strutturale : parte introduttiva  - episodio inedito del passato - aggancio nel presente (di Tex). In questo caso c'è l'evidente aggancio con la nuova serie Tex Willer al fine di creare sinergia e cercare di coinvolgere i lettori della serie inedita nonché completare il puzzle sugli anni giovanili di Tex che abbiamo visto narrare sulle varie testate (maxi, Texone , cartonati alla francese, storie brevi a colori,...) .

La storia si sviluppa in modo armonico e la si legge con piacere. Ho preferito la parte nel passato dove la presenza degli amici evidenzia la possibilità di altre potenziali storie giovanili ed anche per il suo svolgersi semplice e lineare. La seconda parte avrebbe avuto bisogno di più pagine per dare la possibilità ad una trama più articolata di estrinsecarsi.

Tuttavia sono pienamente soddisfatto di questo albo celebrativo.

Capitolo Disegni : Civitelli è ormai una delle colonne portanti di Tex  e non delude mai. Il suo tex mi è sempre piaciuto ( forse i suoi disegni sono poco "sporchi") ma la caratterizzazione dei personaggi ed anche i paesaggi al contorno sono sempre molto evocativi e la sua continua ricerca e minuziosa e fedele ricostruzione dei luoghi sono una gioia per i mie occhi. Non mi sono nemmeno dispiaciuti i colori di Celestini. Sembra di vedere un film Western degli anni 60 a colori. 

Nota di merito va data alla copertina di Villa , una sola parola : MAGNIFICA!

Da lettore ultra quarantennale ho da fare una sola critica , ma non rivolta a questo volume , ma a De angelis che sta disegnando il Tex giovane  ed al curatore  che di solito apprezzo tanto per la cura maniacale che ci mette . vengo alla critica. 

In questo numero Civitelli disegna FEDELMENTE la prima striscia de " il totem misterioso" con il giovane Tex che scorge dall'alto del Rainbow canyon  Tesah inseguita e nel pieno rispetto della vignetta di Galep , vediamo Tex con il pantalone fuori dagli stivali con il risvolto, come del resto fece anche  Villa sulla prima copertina della CSAC , ( o Andreucci ne " il magnifico fuorilegge, e come ha fatto Brindisi  ( vedi preview) Leggendo la riproposizione di De Angelis , invece , ha i pantaloni negli stivali. Mi va bene , per tutte le altre pagine della nuova serie inedite , ma in quelle in cui si riproponevano le prime vignette doveva avere maggior rispetto di chi lo ha preceduto.  in rete un altro caro  lettore ha postato una vignetta del n. 700 che Civitelli gli ha regalato  che la redazione  ha fatto rifare per  pochi dettagli.  ma è sfuggito che De Angelis , che per il resto ha fatto un magnifico lavoro , abbia , a mio avviso  forse involontariamente dato una rappresentazione non rispettosa di chi lo ha preceduto. Ribadisco mi sta bene che ogni Disegnatore ci dia una sua interpretazione, ma quelle poche pagine andavano corrette! Scusatemi ., ma è lo sfogo di un lettore (forse) troppo appassionato.

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Buon albo celebrativo del nr.700,che scorre via con leggerezza,comunque emozionando in alcuni tratti e per alcuni spunti . Impressionante la tortura che i comancheros (come sempre dei bastardi oltre ogni limite,la cui giusta fine è quella di essere imbottiti di piombo caldo) infliggono a Jimmy,splendidi i rimandi agli albi passati e i flashbacks,e poi poca verbosità e molta azione. Non ho trovato nè scandalose,nè fuori luogo le "impressioni" che si scambiano Hutch e Rod circa le (splendide) danzatrici Pawnees....Non dimentichiamoci che sono baldi giovanotti alle prese con molte prime esperienze della loro vita. I disegni sono perfetti,ed ho notato che Civitelli raffigura Tex giovane quasi simile al suo Kit,al contrario di Dotti e di De Angelis che riescono a dare a Tex una fisionomia differente. L'unica cosa che non ho compreso è come Tex e i pards riescano a "sgamare" Jimmy,che non mi pare si tradisca nel corso degli avvenimenti. Sarà che .....hanno i sensi sempre all'erta,anche quando dormono.

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Albo che va a completare un buco narrativo lasciato da "Il Totem Misterioso". Insieme ai primi 4 albi di Tex Willer viene rivista tutta la vicenda mettendo in risalto la figura di Tesah, Orso Grigio e Coffin. Terribile la fine di Jimmy che ad un passo dalla morte dice ai banditi che Tesah era morta (forse alla fine si era innamorato).

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Mister P dice:

Uhm... sarò diplomatico. Questa storia non lascerà il segno.

Civitelli lo preferisco decisamente in b/n.

Amo Civitelli, lo amo sia in b/n sia a colori. In questo 700 il disegno non è spiccato come al solito a causa di colorini scialbi e insapore...

 

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19 ore fa, ciro dice:

vengo alla critica. 

In questo numero Civitelli disegna FEDELMENTE la prima striscia de " il totem misterioso" con il giovane Tex che scorge dall'alto del Rainbow canyon  Tesah inseguita e nel pieno rispetto della vignetta di Galep , vediamo Tex con il pantalone fuori dagli stivali con il risvolto, come del resto fece anche  Villa sulla prima copertina della CSAC , ( o Andreucci ne " il magnifico fuorilegge, e come ha fatto Brindisi  ( vedi preview) Leggendo la riproposizione di De Angelis , invece , ha i pantaloni negli stivali. Mi va bene , per tutte le altre pagine della nuova serie inedite , ma in quelle in cui si riproponevano le prime vignette doveva avere maggior rispetto di chi lo ha preceduto.  in rete un altro caro  lettore ha postato una vignetta del n. 700 che Civitelli gli ha regalato  che la redazione  ha fatto rifare per  pochi dettagli.  ma è sfuggito che De Angelis , che per il resto ha fatto un magnifico lavoro , abbia , a mio avviso  forse involontariamente dato una rappresentazione non rispettosa di chi lo ha preceduto. Ribadisco mi sta bene che ogni Disegnatore ci dia una sua interpretazione, ma quelle poche pagine andavano corrette! Scusatemi ., ma è lo sfogo di un lettore (forse) troppo appassionato.

Condivido la tua passione, ma sbagli a prendertela con De Angelis. La prima striscia de "Il Totem misterioso" vede un primissimo Tex ancora in fase di assestamento grafico che paradossalmente riprende da Occhio Cupo la calzamaglia attillata nera e degli stivaletti risvoltati all'esterno tipici di un personaggio da "cappa e spada", ma curiosissimi per un cowboy. Tant'è che in corso del primo albo a striscia Galep correggerà l'errore (di cui si pentirà pubblicamente in seguito, rinnegando quel primo Tex) facendo di quella buffa calzamaglia nera dei più normali pantaloni e mutando la linea degli stivali. In merito alla prima vignetta le originarie intenzioni del disegnatore possono essere equivocate e si può scambiare il risvolto dello stivale per il risvolto del pantalone, ma così non era. Infatti, successivamente - e in maniera a mio modo di vedere assai opinabile - alcuni moderni autori di Tex hanno omaggiato quell'"errore", finendo per fargli avere un peso, nella produzione texiana, decisamente maggiore di quanto meritasse. Mi riferisco alla copertina disegnata da Villa per il primo volume uscito a colori per Repubblica, ma anche all'intero, e per altri versi eccellente - texone di Andreucci, finendo con l'illustrazione di Di Gennaro per il recente Tex Magazine dell'anniversario che combina però gli stivali risvoltati con pantaloni blu piuttosto regolari. Nel riferimento di Civitelli per il Tex 700 il nostro ha i pantaloni risvoltati, dunque è già un cambiamento rispetto alla tavola originale (sbagliata). De Angelis, dovendo inaugurare una serie "ex novo" ha optato per una scelta ancora diversa (i pantaloni infilati negli stivali), che però non è stata seguita dal copertinista Dotti (i pantaloni fuori dagli stivali). Insomma, è impresa vana cercare coerenza e tradizione in Tex - a parte l'orribile giallo ormai onnipresente per tutte le camicie.

Modificato da Texan
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<span style="color:red;">4 ore fa</span>, Mister P dice:

Uhm... sarò diplomatico. Questa storia non lascerà il segno.

Civitelli lo preferisco decisamente in b/n.

Credo che si ricorderà soprattutto per rappresentare il numero 700......

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Texan dice:

Condivido la tua passione, ma sbagli a prendertela con De Angelis. La prima striscia de "Il Totem misterioso" vede un primissimo Tex ancora in fase di assestamento grafico che paradossalmente riprende da Occhio Cupo la calzamaglia attillata nera e degli stivaletti risvoltati all'esterno tipici di un personaggio da "cappa e spada", ma curiosissimi per un cowboy. Tant'è che in corso del primo albo a striscia Galep correggerà l'errore (di cui si pentirà pubblicamente in seguito, rinnegando quel primo Tex) facendo di quella buffa calzamaglia nera dei più normali pantaloni e mutando la linea degli stivali. In merito alla prima vignetta le originarie intenzioni del disegnatore possono essere equivocate e si può scambiare il risvolto dello stivale per il risvolto del pantalone, ma così non era. Infatti, successivamente - e in maniera a mio modo di vedere assai opinabile - alcuni moderni autori di Tex hanno omaggiato quell'"errore", finendo per fargli avere un peso, nella produzione texiana, decisamente maggiore di quanto meritasse. Mi riferisco alla copertina disegnata da Villa per il primo volume uscito a colori per Repubblica, ma anche all'intero, e per altri versi eccellente - texone di Andreucci, finendo con l'illustrazione di Di Gennaro per il recente Tex Magazine dell'anniversario che combina però gli stivali risvoltati con pantaloni blu piuttosto regolari. Nel riferimento di Civitelli per il Tex 700 il nostro ha i pantaloni risvoltati, dunque è già un cambiamento rispetto alla tavola originale (sbagliata). De Angelis, dovendo inaugurare una serie "ex novo" ha optato per una scelta ancora diversa (i pantaloni infilati negli stivali), che però non è stata seguita dal copertinista Dotti (i pantaloni fuori dagli stivali). Insomma, è impresa vana cercare coerenza e tradizione in Tex - a parte l'orribile giallo ormai onnipresente per tutte le camicie.

Infatti ,io non me la prendo con De Angelis , cui ho riconosciuto il pregevole lavoro svolto e nemmeno con l'uso del pantalone negli stivali . Variante che ci può stare e che arricchisce la figura di Tex , che come hai detto non deve sempre avere la camicia gialla , a tal proposito colorare di giallo anche la Camicia a frange che indossa , che nella realtà dovrebbe essere di pelle e certamente non gialla, ma di un colore tendente al marroncino mi è sembrata poco veritiera. Colorata in quel modo solo per rendere riconoscibile il personaggio:(. Tornando agli stivali ed al pantalone le tue precisazioni sono state puntuali e sicuramente il buon Galep  fu chiamato nei tempi morti a seguire Occhio Cupo ed  a realizzare un personaggio di  cui probabilmente GLB non aveva dato precise indicazioni sull'abbigliamento . A Galep venne naturale  di conseguenza ispirarsi al personaggio che avrebbe dovuto aver miglior sorte! Tuttavia la Redazione ed il buon curatore , poiché ormai si è consolidata quella immagine del primo Tex  delle prime strisce e comunque è stato preso a modello per queste prime storie sulla giovineza di Tex,  chiedere a De Angelis di rivedere almeno le tavole che riprendono le prime strisce  per rispettare la iconografia fissata. Come del resto ha fatto Dotti con le Copertine , anche se come tu dici il risvolto è da imputarsi agli stivali e non al pantalone, rifacendosi ad Occhio Cupo . Ma alla fine condivido il tuo pensiero che su Tex  un minimo di coerenza e tradizione risulta veramente difficile  .:D

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<span style="color:red;">22 ore fa</span>, ciro dice:

Da lettore ultra quarantennale ho da fare una sola critica , ma non rivolta a questo volume , ma a De angelis che sta disegnando il Tex giovane  ed al curatore  che di solito apprezzo tanto per la cura maniacale che ci mette . vengo alla critica. 

In questo numero Civitelli disegna FEDELMENTE la prima striscia de " il totem misterioso" con il giovane Tex che scorge dall'alto del Rainbow canyon  Tesah inseguita e nel pieno rispetto della vignetta di Galep , vediamo Tex con il pantalone fuori dagli stivali con il risvolto, come del resto fece anche  Villa sulla prima copertina della CSAC , ( o Andreucci ne " il magnifico fuorilegge, e come ha fatto Brindisi  ( vedi preview) Leggendo la riproposizione di De Angelis , invece , ha i pantaloni negli stivali. Mi va bene , per tutte le altre pagine della nuova serie inedite , ma in quelle in cui si riproponevano le prime vignette doveva avere maggior rispetto di chi lo ha preceduto.  in rete un altro caro  lettore ha postato una vignetta del n. 700 che Civitelli gli ha regalato  che la redazione  ha fatto rifare per  pochi dettagli.  ma è sfuggito che De Angelis , che per il resto ha fatto un magnifico lavoro , abbia , a mio avviso  forse involontariamente dato una rappresentazione non rispettosa di chi lo ha preceduto. Ribadisco mi sta bene che ogni Disegnatore ci dia una sua interpretazione, ma quelle poche pagine andavano corrette! Scusatemi ., ma è lo sfogo di un lettore (forse) troppo appassionato.

 

<span style="color:red;">7 minuti fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

 

Ho combinato un casino. Volevo solo dire a Texan e Ciro che siete incredibili. Dei veri appassionati;)

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Storia da 6 che inizia discretamente bene anche se pure l'inizio non è che faccia gridare al miracolo e finisce in maniera insufficiente come spesso succede nelle storie di Boselli. L'inizio con la giovane Tesah non è male,diverte abbastanza anche per lo scambio di battute tra tex e i suoi giovani amici,poi la parte nel presente è deludente,l'incontro con Tesah dopo tanti anni è leggermente meglio di quello con Lupe ma non suscita chissà quale pathos ed emozione. Ma ora veniamo alle note dolenti,il bruttissimo personaggio di Jimmy alla quale vengono dedicati un numero elevato di pagine in un intreccio a meta tra love story e mistero. La love story perché sembra si innamori di Tesah ma in realtà non era cosi ma forse lo era alla fine non si capisce quindi la cosa resta misteriosa.  E poi perché dedicare tutte quelle pagine all'ennesimo personaggio grigio cioè ne buono ne cattivo che è poi in realtà è il  villain molto scadente della seconda parte e di tutta la storia visto che un vero nemico da identificare non c'è per tutto l'albo che fa il compitino di legare il numero 700 con il primissimo numero di tex e con le nuove storie del nuovo mensile tex willer ma lo fa in maniera appena sufficiente e nulla di più,una storia poco ispirata in cui c'è un difetto grave la mancanza di un villain vero e proprio da fronteggiare a Tex e si perde con la solita introspezione psicologica del solito personaggio ne buono e ne cattivo che secondo me non deve esserci in una storia di un solo albo perché non c'è materialmente lo spazio per farlo. Per quanto riguarda i disegni nonostante siano buoni li ho trovati veramente poco adatti al colore eppure avevo letto un'altra breve storia di civitelli sempre a colori di dylan dog ed era disegnata maniera superba anche grazie ai colori. Non so se la colpa sia del colorista che non era in forma o di boselli che avrebbe dovuto rinunciare ai suo classici retini che si accoppiano veramente male con il colore,fatto sta che un risultato che poteva essere eccellente si limita ad essere solo buona. 

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<span style="color:red;">2 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

Una precisazione tecnica: Civitelli non usa e non ha mai usato i retini.

E come ottiene quegli effetti ? Che mi sembravano appunto fatti con i retini.

Cmq non ci sarebbe stato niente di male se li usa o li avesse usati in passato. 

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Eppure in una sua intervista su tex willer blog nomina i retini, boh sarà un mistero come il personaggio di Jimmy. Sono un geometra che non ha mai fatto il geometra pero li ho usati a scuola e conosco gli effetti sulla carta dei retini,quei puntini sono tutti alla stessa distanza e si impiegherebbe un tempo a dir poco spaventoso per farli tutti uno ad uno a mano,tra l'altro Civitelli è anche uno dei disegnatori più veloci dello staff di tex insieme a Dotti, Delvecchio e pochi altri.  

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 Nell'intervista dice spugnette e pennarelli per i retini. Quindi li usa entrambi. Cmq non volevo polemizzare complimenti a lui per sapere emulare l'effetto dei retini senza in realtà usarli c'è sempre da imparare. 

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Sì, il fatto che Civitelli realizzi a mano le puntinature è di pubblico dominio da decenni, se non erro. Poi ho notato anch'io che nelle interviste, per farsi capire, parla di retini, ma in diverse precisa di realizzarli a mano.

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