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TWF - Tex Willer Forum

[700] L'oro dei Pawnee


natural killer
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On ‎18‎/‎04‎/‎2019 at 16:44, borden dice:

 

 

Ne parla con lo sceriffo, mica con Al Capone. E non dice che ci porterà lui.

 

Non so voi, a me sembra brutto pensare che lo sceriffo abbia chiesto a Tex: Perché tutto questo?

 

E che lui abbia mentito dicendogli: Beh...  Questione di corna!...

 

Mah, sara', ma si vede chiaramente che allo sceriffo piace mangiare e soprattutto alzare il gomito, al che diventa alquanto ciarliero. Se poi consideriamo che il suo vice e' l'ambiguo meticcio Due Mascelle Quontree (25% Sioux), beh, mi sa che l'oro dei Pawnee non e' mica tanto al sicuro...

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<span style="color:red;">3 ore fa</span>, Mister P dice:

Hai dato uno spunto a Borden, sai :lol: ?

 

Ma secondo me l'ha fatto apposta lui, c'ha gia' in testa la continuazione ("Vi ricordate…?")

Ah, visto che nessuno ha reagito a proposito dello strano nome del vicesceriffo, e' una citazione dal mitico film Red River, dove c'e' il simpatico "injun" Two Jaw Quo. Non vi racconto perche' venga chiamato cosi' per non spoilerare. Non son riuscito a fare una traduzione migliore - anzi letteralmente dovrebbe essere Due Mandibole, che e' anche peggio. Sarebbe meglio lasciare la lettera e tenere lo spirito, magari Due Bocche o Morde Doppio Quontree…

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  • 2 mesi dopo...

Rileggendo questa bellissima avventura, mi son fatto una risata di cuore quando Hutch esclama "santa mucca" (p. 37). Li' per li' son rimasto interdetto, ma naturalmente e' la traduzione letterale della popolare "holy cow"! Grande Boselli!

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  • 3 settimane dopo...

Letto. Storiella semplice semplice ma che mi ha comunicato un non so che di impalpabilmente malinconico e crepuscolare che ho apprezzato...

Strutturalmente è la gemella di "L'ultima Vendetta", con una prima parte rievocativa collocata nella giovinezza di Tex, e una seconda con "problema da risolvere" nella contemporaneità.

Rispetto a "L'ultima Vendetta" questa mi è piaciuta nettamente di più.

La parte rievocativa ha un che di ruspantemente mitologico, ed è un po' "Balla coi Lupi" al contrario (nel capolavoro di Costner si parteggiava per i Sioux e i Pawnee erano delle belve, qua viceversa)...

La parte "contemporanea" coi Pards ha un taglio più realistico e converge verso un finale davvero senza fronzoli e brutale. Mi è piaciuta di più questa seconda parte e ho MOLTO apprezzato il finale al tramonto...

Bellissimi i disegni dell'ottimo Civitelli, e niente male i colori sfumati un po' pastello.

Pare di capire che anche con Tesah Tex non ci combinerà mai niente, e questo un po' dispiace...dopo Lupe ce ne siamo giocati un'altra...

Nel complesso un buon centenario, direi inferiore al 200 e al 600, ma tranquillamente meglio degli altri...

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  • 11 mesi dopo...

A me è piaciuto. Boselli fa un ottimo lavoro, ricollegandosi al passato di Tex e creando una storia con diverse trame collegate. Forse il settantennale mi era piaciuto un pochino di più, ma anche in quest'occasione solo applausi per il lavoro di Boselli Exclamation Non è semplice scrivere storie autoconclusive di questo tipo.
Civitelli strepitoso! Le tavole col tornado sono le migliori, sembra di essere lì con le folate di vento intorno!
Inutile dire che la copertina è bellissima.
Storia: 8,5
Disegni: 10

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  • 6 mesi dopo...

Una serie particolare di coincidenze, ha fatto sì che il numero 700 capitasse a ridosso dei festeggiamenti del settantennale e soprattutto che durante l’albo, si potesse celebrare anche la tavola numero centomila della saga. Un numero davvero impressionante, che rappresenta in pieno l’incredibile successo di un personaggio intramontabile che continua a cavalcare sulle piste della fantasia dopo tantissimi decenni! La storia celebrativa fu ovviamente affidata all’estro creativo di Borden, mentre ai pennelli, Civitelli fece staffetta con il maestro Ticci: mentre dieci anni prima al senese toccò il 600 e all’aretino l’albo del cinquantennale, stavolta si invertirono i ruoli e a Civitelli toccò apparire nell’esigua lista di disegnatori apparsi negli albi centenari speciali a colori. Boselli sfruttò l’occasione per tornare a proporre uno spunto di soggetto inerente al passato del nostro amato ranger. Seguendo uno schema narrativo speculare a quello usato nell’Ultima vendetta, a un lungo flashback, che ci porta all’epoca del primo incontro fra Tex e Tesah, segue una breve vicenda svolta nel presente. Di certo la seconda parte paga le poche pagine a disposizione per permettere all’autore chissà quale intreccio, ma anche nella sua semplicità, non annoia e si fa leggere col piacere. Che Jimmy facesse il doppio gioco, mi fu subito chiaro, ma in fondo non era tanto semplice celare il mistero in così poco spazio, tuttavia lo sceneggiatore gli fa fare una fine brutale, quasi inattesa direi, e ciò bilancia la prevedibilità prima citata. Molto malinconico e particolare puro lo squarcio del passato, dove accanto al giovane Tex, torniamo ad ammirare al suo fianco, il tris di amici di gioventù Hutch, Vergil e Danmed Dick, in una vecchia vicenda molto serrata accanto a Orso Grigio e una giovanissima Tesah. Un’ulteriore tessera del complesso puzzle del passato del ranger che Boselli pone, riempiendo quei vuoti narrativi mai esplorati da Bonelli, che accanto alla nuova serie Tex Willer, aprono altri orizzonti e spunti nell’immenso universo senza fine del nostro eroe. Personalmente preferisco la presente storia rispetto all’albo del settantennale, ma ammetto che il numero 600 fu comunque superiore. I disegni di Civitelli non necessitano commenti, visto che la qualità grafica è sempre altissima. Tuttavia continuo a pensare che l’apprezzato autore aretino venga penalizzato dalla colorazione. Nulla togliendo alla discreta opera di Celestini alla tavoletta grafica, ma il multicolor penalizza il maestro dei chiaroscuri, costretto spesso a lasciar vuoti gli sfondi o abbozzare solo i consueti capolavori puntinati. La vignetta con le silhouette dei quattro che si stagliano nei vermigli raggi del tramonto è stupenda, come è da togliere il fiato la quadrupla con lo scorcio della Monumental Valley, comunque ammirare Civitelli in bianco e nero è una goduria che nessuna colorazione potrà mai eguagliare. Il mio voto finale è 7

  • +1 1
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  • Sceriffi
<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

Una serie particolare di coincidenze, ha fatto sì che il numero 700 capitasse a ridosso dei festeggiamenti del settantennale e soprattutto che durante l’albo, si potesse celebrare anche la tavola numero centomila della saga. Un numero davvero impressionante, che rappresenta in pieno l’incredibile successo di un personaggio intramontabile che continua a cavalcare sulle piste della fantasia dopo tantissimi decenni! La storia celebrativa fu ovviamente affidata all’estro creativo di Borden, mentre ai pennelli, Civitelli fece staffetta con il maestro Ticci: mentre dieci anni prima al senese toccò il 600 e all’aretino l’albo del cinquantennale,

Intendi il numero del sessantennale il 575.:) Quello del 50ennale non è a colori, ma è sempre di Ticci. La cosa che mi colpì e che tuttora mi colpisce è la mole di ritorni di personaggi storici o più recenti, ritorni avvenuti tutti di fila. Proteus, Mallory, Maestro, Tesah, El Morisco, Bowen, Figlia di Satania e Makua, più di un anno fatto solo di ritorni, cosa che a me è piaciuta abbastanza. La storia mi è piaciuta, il Flashback come anche per il 695 è la parte migliore dell'albo. Lodevole il lavoro d Civitelli, in una conferenza ha detto che il suo Tex 17enne si rifà (basta vedere i disegni) a quello di Del Vecchio, segno di una profonda (e bella) continuity nata negli ultimi anni. Concordo sul giudizio di Tex 600, se la gioca con questo come miglior numero cento. Concordo anche sul voto finale.

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<span style="color:red;">17 ore fa</span>, MacParland dice:

Intendi il numero del sessantennale il 575.:) Quello del 50ennale non è a colori, ma è sempre di Ticci. 

Proprio quello Mac Parland. L'albo settembre 2008, che celebrava i 60 anni di Tex, fu per la prima volta pubblicato a colori e affidato alla coppia Nizzi - Civitelli. Dieci anni prima, come giustamente fatto notare da te, l'albo celebrativo, sebbene autoconclusivo, era nel canonico bianco e nero e realizzato da Ticci. Allora però Sergio Bonelli unì alla pubblicazione l'inserto "Le frontiere di carta", se non erro.

<span style="color:red;">17 ore fa</span>, MacParland dice:

 La cosa che mi colpì e che tuttora mi colpisce è la mole di ritorni di personaggi storici o più recenti, ritorni avvenuti tutti di fila. Proteus, Mallory, Maestro, Tesah, El Morisco, Bowen, Figlia di Satania e Makua, più di un anno fatto solo di ritorni, cosa che a me è piaciuta abbastanza. 

I ritorni di solito li accolgo volentieri anch'io, tuttavia non ti nascondo che la rapida sequenza a cui abbiamo assistito (alla tua lista mancano pure Yama e Lupe dell'anno prima) mi fa pensare a un escamotage per fronteggiare un calo d'idee. 

 

<span style="color:red;">17 ore fa</span>, MacParland dice:

Lodevole il lavoro d Civitelli, in una conferenza ha detto che il suo Tex 17enne si rifà (basta vedere i disegni) a quello di Del Vecchio, segno di una profonda (e bella) continuity nata negli ultimi anni.

Personalmente, come già scritto in un altro post, la rappresentazione del Tex giovane di Del Vecchio è quella che più preferisco e se anche un mostro sacro come Civitelli l'ha battezzata come riferimento, mi fa piacere. Credo che in tal senso Nueces Valley sia una pietra miliare e onestamente il compito di rappresentare un Tex adolescente (addirittura bambino in alcune scene) non deve essere stato affatto semplice per il disegnatore.

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  • 2 mesi dopo...

Dopo qualche anno a digiuno dalla lettura di Tex (che ho iniziato a leggere una dozzina di anni fa) ho ripreso in mano questa storia grazie ai primi apprezzatissimi 4 numeri di Tex Willer (Vivo o morto). 

Questo albo uscendo in concomitanza con il numero 3 e 4 della nuova collana ha anch'esso Tesah come protagonista. Scelta ottima da parte di Boselli, sia per approfondire ulteriormente l'amicizia fra Tex e l'indiana, sia per avvicinare i lettori alla nuova serie di tex giovane. Da abbinare, come ho letto su questo forum, il texone n.32 per avere il quadro completo. 

 

Innanzitutto sfogliandolo si notano i bellissimi colori, creano una bellissima atmosfera e suddividono bene le varie parti della storia (inizio, flashback, carovana, città...). Ho apprezzato molto leggendo anche i disegni.

Alcune tavole sono delle accoppiate stupende di Civitelli e Celestini, ad esempio pag. 17, 39, 60, 78, 87/88, 110/111.

 

Per quanto concerne la storia è condensata bene pur essendo in un solo albo (non facile bilanciare tutto quanto in poche pagine), un plauso a Boselli. 

Con una lettura attenta si riescono a cogliere qua e là gli indizi che portano a svelare le cattive intenzioni di Jimmy, sia per i lettori che per Tex: la vicenda della colt sulla diligenza, soprattutto la terza vignetta di pagina 69, la seconda e la terza vignetta di pag. 85, Tiger che trova il legno bruciato nella stessa pagina dove scopriamo che anche Jimmy ha fatto il turno di guardia (Kit chiede a Jimmy se ha notato qualcosa). 

Infine l'infatuazione di Jimmy per Tesah è vera e non solo una copertura, visto che nel finale scopriamo che ha detto di averla uccisa e di non sapere del tesoro per proteggerla.

 

 

 

 

  

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  • 7 mesi dopo...

Allora...Storia riletta dopo la rilettura dei primi quattro albi di Tex Willer. Boselli interseca le trame, ci riporta a cavallo con i vecchi amici di Tex (tra poco rileggerò Nueces Valley), e con gli ottimi disegni di Civitelli (anche se lo apprezzo di più con il bianco e nero) ci porta vicino ad un tornado.

Nessun colpo di scena particolare(Jimmy non quadrava) tranne per la truce morte dello stesso Jimmy. Mi aspettavo una cosa più soft. Storia globalmente godibile. La n.600 però era di un altro livello.

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