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TWF - Tex Willer Forum

[701/702] La regina dei vampiri


Messaggi consigliati/raccomandati

<span style="color:red;">11 minuti fa</span>, Diablero dice:

Premesso che non so nulla delle ultime vicende di Diego Cajelli, dipende anche da QUANTO lavoro e QUANTO viene pagato...

 

In generale, in Italia trovare lavoro è facilissimo. Il difficile è trovare qualcuno che poi lo paga in maniera decente, il lavoro...

 

Purtroppo lo so, ho diversi amici che sono rimasti disoccupati (alcuni anche prima del coronavirus) e ora si adattano a fare lavoretti malpagati nel fine settimana, assolutamente insufficienti... E temo che nel prossimo futuro sarà sempre peggio, vista la situazione...

 

Di Diego Cajelli  ricordo con piacere alcune belle storie di Napoleone disegnate da Pasquale Del Vecchio, prima che passasse su Tex, e altre di ambientazione noir.

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E man mano che calano le produzioni seriali da edicola (e cala quindi il lavoro fisso e regolare per gli sceneggiatori) sarà sempre più difficile mantenersi facendolo come lavoro (già adesso, per molti è solo un secondo lavoro o comunque hanno altre fonti di reddito).

 

Le serie regolari non possono essere sostituire dalle "graphic novel", perchè significa che invece di fare, per esempio, 1200 pagine all'anno di sceneggiature, ne fai 50 o 100. Anche se te le pagano di più, non basta a compensare. E oltretutto nel mercato librario spesso si paga a royalties, che nel caso della maggior parte delle graphic novel, sono cifre molto, molto basse, molto, molto meno di quanto prenda il meno pagato degli sceneggiatori Bonelli per un albo da edicola..

 

C'è questa cosa che mi ha fatto un po' ridere, un po' in##zzare. Ci sono molti autori "alla moda", famosi (o famigerati) che hanno, nello stesso periodo alcuni anni fa, postato post di fuoco contro il Reddito di Cittadinanza (non sulle modalità, che possono sempre essere discusse e criticate e migliorate, ma proprio sul concetto: tanto con quello che guadagnano a loro che gli frega?) e intanto stavano a fare gli osanna al Fumetto Francese, oh quanto sono bravi i Francesi, i francesi sì che promuovono il fumetto, i francesi pubblicano centinaia di graphic novel, perchè non facciamo come i francesi, etc.

 

Evidentemente ignoravano che il Fumetto Francese in pratica sopravvive grazie al fatto che una forma di reddito di cittadinanza (non lo chiamano così ovviamente, anche quello italiano non si dovrebbe chiamare così visto che non è dato a tutta la cittadinanza) in Francia c'è da un sacco di tempo. E da dati pubblicati recentemente (ma prima del Covid), l'80% degli autori di fumetti in Francia sopravvive (e può permettersi di fare fumetti) solo perchè lo percepisce. Altrimenti... l'80% degli autori di fumetti in Francia semplicemente sparirebbe, andrebbe a consegnare pizze che guadagnerebbe di più (80%, altro che quel dilettante di Thanos con il suo 50%...). Quindi, già si sapeva che quegli "autoroni" non stavano dimostrando molta solidarietà con i loro colleghi meno fortunati, e stavano dimostrando una notevole ignoranza sulla situazione degli autori in Francia, ma vista la crisi attuale, forse non hanno dimostrato nemmeno troppa lungimiranza riguardo al loro stesso futuro....

 

Quando dico che negli anni 80 la Bonelli ha salvato il fumetto italiano, non intendo solo nel senso del conservare la visibilità e lo spazio in edicola, intendo soprattutto nel dare uno stipendio decente a un sacco di autori (le paghe Bonelli erano spropositate al mercato e alla concorrenza, inesistente: Bonelli avrebbe potuto dimezzare le paghe, gli autori o accettavano o si attaccavano, non c'erano in pratica altri editori che assumevano. Max Bunker per anni ha fatto polemica contro Bonelli perchè per lui "strapagava" gli autori, rovinando il mercato per gli altri, ma ricordiamoci che piuttosto che campare con quello che gli dava Bunker, il vecchio inchiostratore di Magnus su Alan Ford preferì andare a lavorare in fabbrica...)

 

Bonelli per molti anni ha rappresentato la speranza di avere un lavoro "sicuro", fisso, facendo fumetti. Con questa cosa "trainava" anche gli altri editori (la Star e la Eura hanno pubblicato un sacco di roba di autori esordienti pagandoli pochissimo, perchè quegli autori accettavano pur di farsi notare, con la speranza di andare poi a lavorare con la Bonelli. Senza quella speranza... perchè andare a fare un lavoro incerto e sottopagato?). Questa cosa non potrà MAI essere sostituita dalle edizioni da libreria...

  • +1 3
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<span style="color:red;">8 ore fa</span>, Diablero dice:

generale, in Italia trovare lavoro è facilissimo. Il difficile è trovare qualcuno che poi lo paga in maniera decente, il lavoro...

com' è che sono sempre d' accordo con te, tranne quando si parla di Nizzi? 

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  • Sceriffi

Per capire quanto ha guadagnato Cajelli, possiamo fare un calcolo. Negli ultimi cinque anni, Cajelli ha prodotto 955 tavole (in realtà sono 954,97 ho arrotondato per eccesso). Sappiamo che la paga minima per uno sceneggiatore è di 44 euro lordi. Cajelli essendo uno sceneggiatore di lungo corso penso prenda 75 euro a tavola sempre lordi.

Via con i calcoli:

955 X 75 uguale 71700 (guadagno negli ultimi cinque anni lordi)

71700 : 5 uguale 14340 (guadagno lordo annuo)

Ora non so con che percentuali il fisco si prende i soldi. Facciamo finta che sia il 45% quindi:

14340 X 0,45 uguale 6453 (tasse) 14340 - 6453 uguale 7887 (guadagno netto annuo)

7887 : 12 uguale 657,25 euro al mese. 

Inutile dire che non quella cifra non campi, oltre ad aver lavorato per Bonelli ha scritto dei libri dei soggetti per film ed ha collaborato con L'Astorina e per la Cosmo. (Insieme a Luca Rossi e Mariano De Biase) Quindi oltre al lavoro di sceneggiatore per Bonelli, vanno inseriti libri, film, altri fumetti.... Con tutti questi fattori si riesce a condurre una buona vita, solo che se per condurre una buona vita devi fare dodici lavori non stiamo messi bene. (E' brutto calcolare il guadagno degli autori, ma l'ho fatto per capire più o meno la situazione di un collaboratore Bonelli)

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, MacParland dice:

Per capire quanto ha guadagnato Cajelli, possiamo fare un calcolo. Negli ultimi cinque anni, Cajelli ha prodotto 955 tavole (in realtà sono 954,97 ho arrotondato per eccesso). Sappiamo che la paga minima per uno sceneggiatore è di 44 euro lordi. Cajelli essendo uno sceneggiatore di lungo corso penso prenda 75 euro a tavola sempre lordi.

Via con i calcoli:

955 X 75 uguale 71700 (guadagno negli ultimi cinque anni lordi)

71700 : 5 uguale 14340 (guadagno lordo annuo)

Ora non so con che percentuali il fisco si prende i soldi. Facciamo finta che sia il 45% quindi:

14340 X 0,45 uguale 6453 (tasse) 14340 - 6453 uguale 7887 (guadagno netto annuo)

7887 : 12 uguale 657,25 euro al mese. 

Inutile dire che non quella cifra non campi, oltre ad aver lavorato per Bonelli ha scritto dei libri dei soggetti per film ed ha collaborato con L'Astorina e per la Cosmo. (Insieme a Luca Rossi e Mariano De Biase) Quindi oltre al lavoro di sceneggiatore per Bonelli, vanno inseriti libri, film, altri fumetti.... Con tutti questi fattori si riesce a condurre una buona vita, solo che se per condurre una buona vita devi fare dodici lavori non stiamo messi bene. (E' brutto calcolare il guadagno degli autori, ma l'ho fatto per capire più o meno la situazione di un collaboratore Bonelli)

 Mi sorge un dubbio sui tuoi 13? anni. 

Comunque questi numeri per me, non sembrano molto reali, ma non sono un commercialista.

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Però sta storia di Cajelli che porta pizze mi pare molto strana... non è che è nata perchè Cajelli anni fa ha pubblicato il fumetto "Mambo Italiano" che era contenuto (con alcuni gadget) dentro un cartone da pizzeria con stampato sopra "Pizzeria Messina"? Se ha portato un tot di albi che aveva in casa in un negozio, ci vuole poco che a vederlo trasportare una pila di cartoni da pizza qualcuno abbia equivocato... :lol:

  • Haha (0) 1
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Cajelli ha anche insegnato per un anno in università, sul mio stesso corso di laurea, tra l'altro. Anche lì, per gli esterni, cifre molto basse: o sei strutturato (minimo ricercatore; e comunque un ricercatore guadagna meno di un supplente nella scuola statale) o fai quasi volontariato.

Alla fine sì, se sei costretto a fare mille lavori per vivere decentemente significa che il mercato del lavoro sul quale sei è parecchio degradato.

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<span style="color:red;">12 ore fa</span>, Poe dice:

 

Cioè, davvero Diego Cajelli sta facendo il rider perché non ha lavoro?!

Nessuno in Italia che  gli offra un lavoro da sceneggiatore?!

Vai nella sua pagina Facebook e leggi il post che ha scritto in merito. 

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44 minutes ago, Ulzana said:

Vai nella sua pagina Facebook e leggi il post che ha scritto in merito. 

 

Eh, ho appena postato diversi messaggi per spiegare che non sono su Facebook...  :laugh:

 

Comunque, anche con google qualcosa si trova, dopo aver avuto questa informazione:

https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/rider-1.5953332

 

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10224083141492501

 

 

 

Modificato da Diablero
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Sorry, Diablo, non sapevo che non sei iscritto a Facebook 

 

Comunque riporto il testo integrale di Cajelli (per chi volesse leggerlo):

 

"Faccio il rider perchè con un curriculum come il mio sono troppo qualificato per fare qualsiasi altra cosa.

Faccio il rider perchè le faremo sapere.
Faccio il rider perchè quando ero nelle condizioni di farlo, non ho mai difeso la mia posizione a discapito di tutto e tutti.
Faccio il rider perchè non ho mai tradito la parola data a un amico.
Faccio il rider perchè valuteremo il progetto.
Faccio il rider perchè ho le mie colpe, i miei difetti, lo faccio perchè ho commesso degli errori, come capita a tutti. A quelli come me però, le colpe, i difetti e gli errori non vengono perdonati.
Faccio il rider così faccio qualcosa mentre aspetto che qualcuno risponda a una mail.
Faccio il rider perchè, mi dicono, non sono stato capace di vendermi. Ma, se fossi stato capace di vendere, non avrei mai fatto il lavoro che ho fatto. Mi sarei inventato una parola come NoLo fottendovi il cervello a tutti. Ecco. Faccio il rider perchè non mi va di fottervi, non prima di avervi portato fuori a cena, perlomeno.
Faccio il rider perchè uno mi ha detto: “ti chiamo dopo che adesso sono incasinato”, è passato un anno e mezzo. Spero abbia risolto i suoi casini.
Faccio il rider perchè un conto è reinventarsi partendo comunque da 100, ma se parti da 0 non ti puoi reinventare, ti devi adattare.
Non faccio il rider “in amicizia” o perchè: “intanto facciamolo poi vediamo come va”, o per la visibilità, o perchè è un investimento, o perchè: “se va bene poi arrivano i soldi”, non lo faccio perchè c’è una realtà da tirare su, non lo faccio perchè: “proviamoci”, o perchè: “a tempo perso, eh! Tanto che ti costa”, non lo faccio perchè: “speriamo che questa sia la volta buona”.
Faccio il rider perchè mi pagano, poco, ma mi pagano sempre.
Faccio il rider perchè non sono uno che ha vinto, uno di quelli che splendono nella loro vittoria solitaria, faccio il rider perchè, parrà strano, ma anche i perdenti, gli sfigati e quelli che non ce l’hanno fatta hanno diritto di vivere."

Modificato da Ulzana
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A parte l’OT ma quindi Diegozilla non collabora più con Bonelli?

seguendo Recchioni su Facebook sembra che il ruolo di curatore di Dylan Dog sia un passatempo secondario visti gli altri lavori che fa.

 

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Mi tocca intervenire controvoglia. Diego evidentemente ha fatto altre scelte di vita e sperimentato altre professionalità. Ha lasciato Dampyr sei anni fa e potrei aggiungere senza neanche salutare, e in questo lasso di tempo ha scritto una sola storia che forse pubblicheremo quest'anno. 

 

Dampyr non ha abbondanza di sceneggiatori, perchè è difficile e fa meno figo di Tex o Dylan Dog. Per dire, il mio amico Giovanni Di Gregorio, che presi io in Bonelli, nel corso della sua carriera ha scritto per me e Dampyr solo una dozzina di storie, ma almeno il triplo per Dylan Dog. E adesso pure lui ha mollato (salutandomi, però, e restiamo in contatto!).

 

Con Diego non siamo rimasti in contatto per sua scelta, ma si è rifatto vivo (non scendo in particolari su che cosa ci siamo detti) e gli ho scritto che, non Tex, ma  Dampyr ha bisogno di sceneggiature e che lui quelle ha dimostrato di saperle fare. O no?   Vedremo  che cosa mi risponderà. In certi momenti della vita è anche difficile fare quelli che uno può ritenere dei passi indietro e lo capirei. Ma a me le sue (buone) storie servirebbero.

 

Se volete, vi tengo informati.

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  • co fondatore
<span style="color:red;">5 ore fa</span>, borden dice:

gli ho scritto che, non Tex, ma  Dampyr ha bisogno di sceneggiature

Questo mi fa pentire amaramente di avere smesso ormai molto tempo fa di leggere Dampyr (perdonate l'off topic).

  • Triste (0) 1
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  • Rangers

Grazie Mauro, tienici aggiornati sull'eventuale ritorno di Cajelli su Dampyr.

 

Per il resto, a parte che siamo OT, direi che è una questione personale e delicata, oltre che bruttissimo fare i conti in tasca alle persone.

Quindi direi a tutti di chiudere la questione, grazie!

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  • Sceriffi
<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, Sam Stone dice:

oltre che bruttissimo fare i conti in tasca alle persone.

Solo una cosa. Non volevo e voglio farmi gli affari di Cajelli. L'ho specificato sopra, volevo calcolare approssimativamente il guadagno di un collaboratore Bonelli oggi, non di Cajelli.

Al posto di Cajelli potevo scrivere: "Per capire quanto guadagna un collaboratore Bonelli che in cinque anni ha prodotto più o meno mille pagine....." Ci tengo a precisarlo. Poi non è neanche detto che quei calcoli siano giusti.

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  • 3 anni dopo...

Per collegarmi alla vampiresca storia di Boselli e Bocci dell' ultimo magazine, sono andato a leggere questa della serie regolare che avevo da parte.

 

SPOILER 

Note positive: 2 belle copertine di Villa,

una certa suspence che è viva per tutti e due gli albi, la presenza dell' inseguimento parallelo nella giungla nel secondo albo, la caratterizzazione di alcuni personaggi come la strega o" el Negromante", l'ambientazione quasi sempre notturna e gli ottimi disegni di Bocci (su tavoletta grafica da come vedo). 

 

Note negative (troppe): difficoltà a seguire la trama specialmente nel primo albo, protagonisti praticamente privi di emozioni (i pipistrelli attaccano in massa succhiando il sangue ma quasi nessuno si scompone, addirittura i pipistrelli trascurano Tex che poi va a nascondersi in un pagliaio)

Sparatorie tamarre ai pipistrelli,un Tex gradasso e ottuso tra i peggiori mai visti (da me) che va a sterminare degli indios assieme a dei rurales per fare cosa? La volontà della strega e dei suoi adepti era di non essere disturbati, di non avere tra i piedi archeologi profanatori. In altre occasioni non dico che Tex si sarebbe schierato con gli indios ribelli ma quasi. La strega è malvagia, telepatica e vuole ammazzare una ragazza perché la trasformerà in una dea. Questo giustifica secondo Manfredi il fatto che Tex non faccia nulla per trovare una soluzione alternativa ( penso a Sangue Navajo che ho letto di recente, dove aveva scatenato una guerra senza uccidere nessuno e tutto filava perfettamente).

E noi dovremmo anche credere che Tex dando una botta ad una porta di pietra con il calcio del fucile (nel secondo albo) riesca ad aprirla in barba al Morisco e ai suoi studi, come in un vero B movie di archeologia. In perfetto stile americano tamarro c'è anche Tex che spacca il teschio tipo ghiaccio da fare a pezzi per il mojito (dentro un sacco contro il muro). 

Dovremmo credere anche che un po' di proiettili sparati contro una strega volante bastino a ucciderla, anche se lei ha poteri paranormali e può evocare delle divinità (come in tanti altri casi troviamo conferma della pessima figura della magia su Tex, se non gestita bene). 

In conclusione, un po' meglio il secondo albo del primo, ma nel complesso storia che definirei rozza, poco pensata. A chi analizza Nizzi con la lente di ingrandimento ad ogni pagina suggerirei di rileggere questa storia, davvero anti-texiana, in cui si confonde il Tex coraggioso e acuto di G.L.Bonelli con un americano ottuso, del tutto ignorante, massacratore seriale di indios privo di ogni coscienza ed emozione. Addirittura Tex non fa nulla per salvare Ikal a pag.87, infischiandosene della sua sorte assieme a Carson che lo liquida dicendo "è già in cima!". Perciò il sesto senso di Tex che lo spinge a fidarsi di Ikal, lasciandosi guidare da lui attraverso la giungla con la sua buona fede vanno a farsi friggere perché ha ragione il curandero a pag.63 del secondo albo: "il gringo ti ha salvato solo per interesse."

Ciliegina sulla torta Kit che (per fargli fare qualcosa visto che non aveva fatto niente fino ad allora) raccoglie tra le braccia la bella archeologa che stava per essere sacrificata. 

Di Manfredi ho letto con piacere alcune storie su Tex (ho un buon ricordo di Mississippi Ring ad esempio), e serie ormai abbastanza note come Adam Wild e Gordon Link, ma questa a parer mio è la sua più brutta prova su Tex. Se non fosse stato per Bocci che ha salvato la situazione non sarei neanche riuscito a finire la lettura probabilmente. 

Modificato da Hellingen
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