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TWF - Tex Willer Forum

[Maxi Tex N. 24] Il cavallo di ferro


natural killer
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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, ggaaco dice:

Io sono un completista della sola serie regolare, del Texone ed ora di TexWiller. Mi avete fatto digerire Cossu solamente quando lo avete messo sulla regolare.

 

Come si dice in questi casi, contento tu.

Quando  inevitabilmente una storia del Maxi sarà citata o richiamata nella serie regolare non lamentarti.

Quanto a Cossu, per quanto non mi entusiasmi riesco a digerirlo, per usare la tua terminologia, piuttosto facilmente.

Vedo anche che c'è gente a cui piace senza riserve, il che dimostra quanto variegati siano i gusti.

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Tra le due storie del Maxi Tex ho apprezzato di più la seconda, La Carovana dei Cherokee. Non tanto per la trama ma per come Mignacco ha gestito i  pards. E tenuto conto la difficoltà che gli Autori, qualcuno in modo particolare, hanno nel confezionare storie con tutti e quattro questa prova di Migliacco la considero positiva. Ha fatto agire Tex e compagni  con i ruoli e caratteristiche che io vorrei sempre vedere. Con Tex solito dominatore, ma non troppo,  Kit Carson pieno di buon senso e dall'occhio lungo, il giovane Kit sempre pronto all'azione ma con cervello e determinazione e soprattutto Tiger, tornato a fare ...l'indiano! La vignetta a pag.243 quando chiede a Tex se può colpire la sentinella con il coltello è fantastica. Mi ricorda il Tiger dei primissimi numeri...quando faceva scivolare in acqua i nemici, mandandoli verso il sonno eterno, perchè facevano troppo rumore! Per quanto riguarda la trama non mi ricordo di carovane di indiani vestiti da bianchi che vanno in cerca di un luogo dove stare in pace a fare i contadini. Originale.

Il Cavallo di Ferro mi ha riportato alla mente  Sangue Navajo, ma le due storie sono molto diverse. Nella storia di GLB, alla fine ci sarà giustizia per i cinque ragazzi uccisi. In questa c'è il tragico finale della morte del giovane che per anni ha meditato e preparato la sua vendetta nei confronti del maledetto Cavallo di Ferro. Con lui precipiterà nel burrone nonostante il tentativo di Tex di salvarlo. Ecco magari questo ...incidente di Tex....lo avrei evitato. 

Per quanto riguarda i disegni trovo belli ed interessanti i volti e le figure dei personaggi soprattutto nella prima storia, compresi Tex e Carson. Non mi hanno convinto i paesaggi. Non ho percepito l'atmosfera .... fredda.

Curiose le vignette di pag.35 dove  Carson prepara una sigaretta per Tex e di pag.48 dove Tex ricambia il piacere e Carson gliela... accende!

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Mi accodo ai commenti positivi espressi finora.

 

Boselli aveva promesso due storie 'classiche' e, in effetti, lo sono.

 

Ho colto alcuni rimandi a 'storiche e classiche' storie di Tex: nel primo episodio, Canyion Diablo dove si interrompe la ferrovia non può non richiamare al mitico 'Una stella per Tex', dove la ferrovia era altrettanto protagonista, e ad uno dei finali più pirotecnici mai visti :D Nel secondo episodio, la carovana composta da  'insoliti' con tanto di pastore 'eccentrico' rimanda ovviamente all'altrettanto mitico "Terra promessa', mentre la presenza degli Utes richiama ovviamente 'Gli eroi di Devil Pass', dove gli Utes erano al comando di Cane Giallo (mentre qui sono al comando di Lupo Giallo), e come in precedenza l'impasse viene risolto da un duello al coltello. Mignacco quindi promosso in quanto si vede che ha studiato e conosce la materia ;)

 

Quanto ai disegni di Cossu, il Maxi richiede soprattutto velocità di esecuzione e seppure con qualche 'difetto' richiamato in altri commenti, tutto sommato scorre via piacevole e senza intoppi (cosa che, per i miei gusti personali, non avviene con l'altrettanto rapido Diso che rimane invece piuttosto indigesto). De gustibus :)

 

Balenottero promosso :)

Modificato da gilas2
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<span style="color:red;">18 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

Lascia perdere. Zagrosky è una causa persa. :craniate:

Io non comprerei mai qualcosa che non leggerei solo per completismo,

 

 

 

 

Carlo, c'è anche una categoria intermedia alla quale appartengo, quella del collezionista. Ovviamente cerco di leggere il più possibile degli albi che compro, ma la pila di quelli in attesa é sempre più alta.

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, gilas2 dice:

Balenottero promosso :)

Condivido! Balenottero promosso a pieni voti!

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, gilas2 dice:

Quanto ai disegni di Coss tutto sommato scorre via piacevole e senza intoppi, non avviene con l'altrettanto rapido Diso che rimane invece piuttosto indigesto.

Per quanto sia/sia stato importante Diso nella storia del fumetto italiano devo dire che pur piacendomi ancora è in picchiata totale. Diso è un vero Maestro è per questa ragione non sai quanto mi duole dirlo...

:( Purtroppo gli anni passano per tutti...

 

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Preso oggi il Maxi e non so quando lo leggerò, dato che ormai quasi settimanalmente porto a casa un Tex

inedito (e oggi erano due, senza contare il primo albo della "Storia del West"). Noto solo una cosa: non c'è

una riga di presentazione al volume e alla storie. Chiaro, ai vecchi tempi si apriva un albo e se anche ci

fosse stato scritto qualcosa lo si saltava a piè pari, ma dopo averci abituati almeno ad un articolo

introduttivo (tralasciando "Nueces Valley"), questo maxi mi pare confezionato in fretta e furia.

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<span style="color:red;">11 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

non c'è una riga di presentazione al volume e alla storie.

Nel Maxi non sento l’esigenza di leggere particolari trafiletti redazionali, mi piacerebbe piuttosto che sostituissero quella inutile rubrica di Frediani sul mensile!

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26 minuti fa, JohnnyColt dice:

Nel Maxi non sento l’esigenza di leggere particolari trafiletti redazionali, mi piacerebbe piuttosto che sostituissero quella inutile rubrica di Frediani sul mensile!

 

Come ho scritto la presentazione è solo un qualcosa in più per accogliere il lettore,

la sua assenza dà solo l'impressione di spaesamento. Se la festa è bella ci si

dimentica di non aver ricevuto il benvenuto!

Per me l'articolo di Frediani ci può anche stare.

Una rubrica di corrispondenza con i lettori, cosa ormai desueta in tutte le testate,

non è mai stata proposta nel mensile inedito.

Preferirei certamente una cosa più attinente alla storia pubblicata, ma questo

sembra essere più una caratteristica della nuova serie "giovanile".

Modificato da Dix Leroy
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5 ore fa, gilas2 dice:

Quanto ai disegni di Cossu, il Maxi richiede soprattutto velocità di esecuzione e seppure con qualche 'difetto' richiamato in altri commenti, tutto sommato scorre via piacevole e senza intoppi ..

Non sono d'accordo. È scritto da qualche parte che il maxi deve esser fatto in velocità, e anche se ci sono errori va bene lo stesso? Ce  ne sono parecchi già finiti, quindi non vedo tutta questa fretta, qualche mese in più con correzione di errori evidenti vorrebbe dire più rispetto per noi lettori, visto che viene ripetuto continuamente che sui maxi non sono dirottate storie e disegni di "serie B".

2 ore fa, Dix Leroy dice:

 ma dopo averci abituati almeno ad un articolo

introduttivo (tralasciando "Nueces Valley"), questo maxi mi pare confezionato in fretta e furia.

Stessa sensazione!

Modificato da Loriano Lorenzutti
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<span style="color:red;">49 minuti fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

Non sono d'accordo. È scritto da qualche parte che il maxi deve esser fatto in velocità, e anche se ci sono errori va bene lo stesso?

 

Errori ce ne sono anche in serie più 'blasonate', come i cappelli sghembi di Dotti in più di una copertina di Tex Willer, eppure non mi pare nessuno si sia indignato o si sia sentito 'mancato di rispetto'. 

 

"Vabbè, ho confuso ottobre con novembre, mica luglio con frrrrragosto!" (cit.) :D

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Ero curioso di vedere il buon Mignacco alle prese con storie lunghe di Tex, e devo dire che il risultato mi ha abbastanza soddisfatto.

 

Per quanto mi riguarda, ho preferito di gran lunga la prima storia: divertente, dinamica e veloce, senza per questo arrivare agli eccessi dei "pim pum pam" di faraciana memoria. ;)

La sequenza iniziale non può non far tornare alla memoria "Sangue navajo"! :indiano:

La seconda storia, invece, nonostante la buona idea di partenza e una notevole capacità a far giostrare i quattro pards (viene qui confermato il particolare feeling di Mignacco con Tiger), ha il grosso difetto di avere un finale un po' moscio e semplicistico.

Sembra quasi che lo sceneggiatore si sia trovato a costretto a chiudere tutto in poche pagine, e ciò mi ha ricordato alcuni finali delle storie a striscia che sto rileggendo su Tex Classic.

 

In uno staff dalle enormi qualità come è quello di Tex, Cossu rischia di passare per "uno dei tanti". Invece a me, tutto sommato, il suo segno pulito e di immediata comprensione non dispiace affatto. Molto meglio su Tex, per dire, che sulle pagine di Dylan Dog. :)

 

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Il cavallo di Ferro

 

Contiene Spoiler!:P

 

Storia interessante.il Cavallo di Ferro,che come la locomotiva di Francesco Guccini desidera "lanciarsi a bomba contro l'ingiustizia" viene fermata proprio alle pendici del dirupo.la fine del giovane indiano è funzionale alla trama,escamotage per fare quadrare la storia.Tex e Carson molto ben resi,e il riferimento a Canyon Diablo fa molto piacere...

 

La Carovana dei Cherokee

 

Il bisonte, animale sacro e "store viaggiante"per i nativi (carne,pelle,cuoio,) barbaramente ucciso in decine dei suoi simili dagli Sharps dei cacciatori.Gli Utes,giustamente sul piede di guerra, prendono di mira una carovana di Cherokee (una delle tribù civilizzate,una delle prime ad entrare in contatto coi Bianchi e ad accettare il "wasp system" come pure purtroppo lo schiavismo,dal momento che molti Cherokee combatterono con i Confederati:giustissima citazione di Mignacco...

Gli Utes sono guidati da un cucciolo di Coyote bianco, che,pur essendogli simile nel fisico, è l'esatta nemesi di "Yellow Hair" de "L'Indiano Bianco" di Glb (questi era saggio,mentre Lupo Giallo è roso dalla rabbia e dalla vendetta).

Finale splendido,con Tex che risparmia il folle biondo che se ne va giurando vendetta.anche in questa storia vi sono diversi rimandi a vecchie storie texiane.il quartetto è reso in modo eccellente.

 

 

Mignacco si dimostra uno sceneggiatore attento e texiano,conosce la storia del West e di Tex (e non guasta),sa dare i tempi giusti nello svolgimento, fa uscire bene il Nostro,è attento a non strafare e a non stravolgere e il risultato è,se non ottimo, sicuramente molto buono...

Il treno nel primo episodio,il bisonte e la carovana nel secondo,sono i protagonisti di questa "doppia"... E un Tex molto sul pezzo e attento: Signori, questo è il West di Tex.Bravo, voto 8

Modificato da Barbanera
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  • Collaboratori

L'ho comprato qualche giorno fa ma credo che non lo leggerò. E' un periodo in cui le letture non mi mancano e sinceramente l'idea di sorbirmi una doppia di Cossu mi stanca in partenza. Da un autore che era relegato agli speciali di Dylan Dog e che poi finisce relegato sugli speciali di Tex (perché Tex vende comunque a prescindere da chi lo disegna) non si può pretendere di più. Già l'averlo fatto esordire sulla serie regolare accanto ai Ticci, ai Civitelli, ai Dotti è stato in my humble opinion osare più di quanto si potesse. Vedere che qui sono in molti ad accontentarsi di questo disegnatore mi dà da pensare.

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, ymalpas dice:

L'ho comprato qualche giorno fa ma credo che non lo leggerò. 

E due. Deve essere una "malattia contaggiosa".:lol:

<span style="color:red;">49 minuti fa</span>, borden dice:

Così non scoprirai quando è stato bravo Mignacco!

Concordo.

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Le due storie non sono male ma, a parte le tavole un po' troppo "nude" di Cossu che non è proprio il mio disegnatore preferito, ci sono un paio di cose da sottolineare.

I due imbecilli, che all'inizio hanno sparato a padre e figlio, non sono stati puniti e questo proprio non mi va giù.

Gli Utes, che hanno intrapreso una guerra tra poveri e che dovevano essere maggiormente dipinti come "parte lesa", sono invece descritti come una manica di fanatici irretiti da un pazzo, che viene, tra l'altro, liquidato troppo frettolosamente.

Non male, ma ho visto di meglio.

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D'accordo sul secondo punto, meno  sul primo. Il fatto avviene anni prima, in assenza di Tex, e i due personaggi sono proprio come devono essere, due razzisti sconosciuti e senza nome.

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<span style="color:red;">38 minuti fa</span>, borden dice:

D'accordo sul secondo punto, meno  sul primo. Il fatto avviene anni prima, in assenza di Tex, e i due personaggi sono proprio come devono essere, due razzisti sconosciuti e senza nome.

 

E' vero.

E ci avevo pensato anch'io e sono d'accordo sul fatto che Tex ignorava il fatto e quindi non poteva intervenire.

Ma non mi va giù lo stesso che ci siano due enomi farabutti impuniti in circolazione.

E comunque apprezzo il fatto che tu abbia detto: "meno" sul primo.

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<span style="color:red;">42 minuti fa</span>, Letizia dice:

 

 Ma non mi va giù lo stesso che ci siano due enomi farabutti impuniti in circolazione.

 

Potresti immaginare che quando Tex sventa l'attentato perpetrato dal giovane indiano i due possano essere già passati a miglior vita, magari in maniera poco onorevole, allo stesso modo in cui, a giudicare dalle poche vignette nelle quali sono apparsi, devono aver vissuto. O in alternativa trovarsi a marcire in galera per altre ragioni. Questione di karma...

 

A me, almeno, piace immaginare sia andata così...

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<span style="color:red;">10 ore fa</span>, juanraza85 dice:

 

Potresti immaginare che quando Tex sventa l'attentato perpetrato dal giovane indiano i due possano essere già passati a miglior vita, magari in maniera poco onorevole, allo stesso modo in cui, a giudicare dalle poche vignette nelle quali sono apparsi, devono aver vissuto. O in alternativa trovarsi a marcire in galera per altre ragioni. Questione di karma...

 

A me, almeno, piace immaginare sia andata così...

 

Mi sarebbe piaciuto di più se i due farabutti fossero stati due dei rapinatori che stavano sul treno e se magari Carson li avesse spediti a spalar carbone da belzebù.

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<span style="color:red;">7 ore fa</span>, Letizia dice:

 

Mi sarebbe piaciuto di più se i due farabutti fossero stati due dei rapinatori che stavano sul treno e se magari Carson li avesse spediti a spalar carbone da belzebù.

 

E qualcuno avrebbe detto che era una coincidenza troppo stiracchiata.

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<span style="color:red;">54 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

E qualcuno avrebbe detto che era una coincidenza troppo stiracchiata.

 

Sicuro come l'oro.

C'è sempre qualcuno/a incontentabile.

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Ragazzi, ditemi che Mignacco è arruolato in pianta stabile su Tex. Ho letto un Maxi decente, che dico decente? Buono, decisamente buono!  La prima storia, oltre a rappresentare un omaggio a Sangue Navajo e alla gucciniana La Locomotiva (come ben ricordato da Johnny Colt) è una storia appassionante, che si fa leggere tutto d'un fiato.  E ottima è anche la seconda avventura.

 

I punti di pregio di queste storie stanno indubbiamente nella loro purissima texianità e nella presenza di personaggi di spessore:

 

la tragica figura del giovane indiano la cui esistenza è segnata dal dramma vissuto in gioventù;

l'indiano bianco che inconsapevolmente ammanta di idealismo (l'adesione alla causa degli Utes) ciò che invece è solo odio verso la gente da cui proviene (mi ha ricordato un po' il terribile mezzosangue de Il Cacciatore di Fossili);

il vecchio idealista Tennessee che crede nella fratellanza tra i popoli rossi venendone drammaticamente smentito.

 

Ragazzi, ripeto, ditemi che Mignacco è arruolato in pianta stabile su Tex.

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